Schede di Elettrotecnica Corso di Elettrotecnica 1 - Cod. 9200 N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria A cura di Luca FERRARIS Scheda N° 10 Circuiti in Corrente Alternata: • Potenze • Rifasamento Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento POTENZA in regime alternato Poiché la tensione e la corrente non sono in fase come nel caso della corrente continua oltre alla potenza attiva P (che possiamo pensare come il prodotto scalare della tensione e della corrente rappresentato perciò da grandezze in fase ovvero da segmenti paralleli nel diagramma polare) esiste anche la potenza reattiva Q (che possiamo pensare come il prodotto tra la tensione e la componente della corrente sfasata di 90° ovvero come il prodotto di segmenti perpendicolari nel diagramma polare) ed anche la potenza apparente A (prodotto dei valori efficaci della tensione e della corrente, ovvero composizione delle potenze attive e reattive). la potenza istantanea è il prodotto di v(t) e i(t): $ sen(ωt ) ⋅ I$ sen(ωt − ϕ ) = ... = VI ⋅ cosϕ ⋅[1- cos2ωt] + VI ⋅ senϕ ⋅ sen2ωt p( t ) = v( t ) ⋅ i( t ) = V dove: il 1° termine è sempre positivo, con valor medio = VI⋅cosϕ il 2° termine è una sinusoide a frequenza doppia di ampiezza = VI⋅senϕ Si definiscono: P = VI⋅cosϕ attiva Q = VI⋅senϕ reattiva (viene alternativamente assorbita e ceduta dai bipoli) A = VI apparente Riferendosi per esempio alla Fig. 10.1 si ha: r r V2 P = V ⋅ I = V ⋅ I ⋅ cos(ϕ ) = R ⋅ I 2 = R r r V2 Q = V ∧ I = V ⋅ I ⋅ sen(ϕ ) = X ⋅ I 2 = X I A = V ⋅ I = V2 + I2 R V L Guardando le figure 10.1 e 10.2 con dipoli reattivi in serie ed in parallelo si nota come bisogna porre particolare attenzione alla scelta della corrente e della tensione che devono essere quelle che interessano il dipolo in questione. Attenzione al segno della potenza: • le resistenze assorbono sempre potenza attiva • le induttanze assorbono sempre potenza reattiva • i condensatori generano sempre potenza reattiva segno + segno + segno - La potenza attiva si misura in Watt [W] La potenza reattiva in Volt-Ampere-reattivi [VAr] La potenza apparente in Volt-Ampere [VA] La potenza attiva generata da più bipoli è pari alla somma algebrica delle potenze generate singolarmente dai vari dipoli; discorso analogo vale per le potenze reattive , non vale invece per le potenze apparenti. 1 I L R V Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento RIFASAMENTO La potenza assorbita da carichi industriali è normalmente di tipo ohmico-induttivo (motori...). Nel complesso il bilancio della QL è nullo, ma ciò che importa è il maggiore onere che il “palleggiamento” di questa potenza comporta sulle linee di trasporto e nei trasformatori. I distributori di tensione impongono alle utenze un valor minimo del cosϕ con cui esse prelevano l’energia, di solito pari a 0,9; l’adeguamento a tale valore viene soddisfatto con l’inserzione, in parallelo al carico, di banchi di condensatori, che assorbono una QC < 0. L’inserzione di tali condensatori, come si può vedere dalla figura sottostante, non altera il valore della potenza attiva P, ma ha come unico effetto quello di ridurre il modulo, e lo sfasamento rispetto alla tensione, della corrente in ingresso alle utenze. E’ possibile calcolare il valore della capacità necessaria per rifasare i carichi al cosϕ richiesto: QC = V2 = Q − Q' XC C Utente ⇒ ωCV 2 = P ⋅ ( tgϕ − tgϕ ') V ϕ’ ϕ Im jQ -jQC I’ jQ’ A Re I P 2 Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento ESERCIZIO 10.1 Calcolare le potenze attiva, reattiva ed apparente del circuito in figura con i seguenti dati: • XL1 = 10 Ω A • R1 = 10 Ω • XL2 = 5 Ω L2 R2 • R2 = 10 Ω VAB R1 • VAB = 100 V I= VAB Z EQ = VAB R EQ 2 + X EQ 2 = 100 = 5,547 A 325 L1 B P = R EQ ⋅ I 2 = 15 ⋅ 5,5472 = 461,54 W Q = X EQ ⋅ I 2 = 10 ⋅ 5,547 2 = 307, 69 VAr Im A = P 2 + Q 2 = 554, 7 VA Facciamo una verifica calcolando lo sfasamento tra tensione e corrente che coincide con quello dovuto all’impedenza equivalente: X EQ = 33,69° ϕ = arctg R EQ VAB I Re 33.7° P = V ⋅ I ⋅ cos(ϕ ) = 100 ⋅ 5,547 ⋅ 0,832 = 461,54 W Q = V ⋅ I ⋅ sen (ϕ ) = 100 ⋅ 5,547 ⋅ 0,5547 = 307,69 VAr ESERCIZIO 10.2 Dato il circuito in figura calcolare la tensione ai morsetti A e B (VAB) e la potenza attiva assorbita sapendo che: A R2 • • • • R1 = 20 Ω R2 = 3 Ω XC = 4 Ω Q = 400 VAr VAB B Q R1 I1 XC I2 Si noti come l’unico elemento in grado di assorbire o generare potenza reattiva sia il condensatore pertanto sarebbe più giusto affermare che la potenza reattiva sia negativa (secondo la freccia che indica assorbimento) ovvero generata. 2 Q 400 VAB 50 2 Q = X ⋅ I2 ⇒ I2 = = = 10 A PR1 = = = 125 W XC 4 R1 20 Z EQ = R 2 − jX C = R 2 2 + X C 2 = 5 Ω ⇒ PR 2 = R 2 ⋅ I 2 2 = 3 ⋅10 2 = 300 W P = PR 1 + PR 2 = 125 + 300 = 425 W VAB = Z EQ ⋅ I 2 = 5 ⋅10 = 50 V TOT 3 Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento ESERCIZIO 10.3 Con riferimento al circuito in figura calcolare il valore dell’impedenza Z conoscendo questi dati: E F • Q = 1000 VAr • A = 2000 VA L A • XL = 20 Ω IZ I P • R = 200 Ω V R • I=5A Q Z Per risolvere questo problema si può procedere A’ così: A” P’ 1) si calcola la potenza P all’origine note A e Q; P” 2) si calcola la potenza reattiva assorbita da L; Q’ Q” 3) si trovano le potenze alla sezione E-E; 4) nota la potenza apparente e la corrente che E F “entrano” in E-E si calcola la tensione V; 5) conoscendo la tensione a cui è sottoposta R si può calcolare la potenza che assorbe; 6) per differenza tra quanto entra in E-E e quanto viene assorbito prima di F-F, si trovano le potenze assorbite dal carico incognito; 7) conoscendo PZ e QZ calcoliamo AZ ; 8) noto AZ e V calcoliamo IZ ; 9) note le potenze e la corrente calcoliamo il valore di Z. Nota 1: si supporrà che il carico possa essere rappresentato da una serie tra una resistenza (RZ) e una reattanza (XZ) che potrà essere induttiva (XZ > 0; XZ = XL) oppure capacitiva (XZ < 0; XZ = −XC). Nota 2: attenzione quando si trattano le correnti in modulo: non possono essere sommate o sottratte ecco perché nel punto 8) si è fatto ricorso alle potenze e non all’equilibrio al nodo. 1) P = A 2 − Q 2 = 1000 3 W 2) Q L = X L ⋅ I 2 = 20 * 52 = 500 VAr 3) P ′ = P = 1000 3 ⇒ A′ = Q ′ = Q − Q L = 1000 − 500 = 500 VAr 4) A ′ = I ⋅ V ⇒ V = A ′ 1800 = = 360 V I 5 V 2 360 2 5) PR = = = 648 W R 200 6) PZ = P ′ - PR = 1000 3 − 648 = 1084 W; 7) A Z = P ′ 2 + Q ′ 2 = 1800 VA Q Z = Q ′ = 500VAr PZ 2 + Q Z 2 = 1193,8 VA A Z 1193,8 = = 3,3 A V 360 P 1084 9) R Z = Z2 = = 98,58 Ω 3,32 IZ Q 500 X Z = Z2 = 2 = 45,47 Ω ⇒ IZ 3,3 8) I Z = XZ > 0 ⇒ XZ = XL 4 Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento ESERCIZIO 10.4 Calcolare la capacità del condensatore necessario per rifasare il circuito a cosϕ = 0,9 • Q = 75 Var • P = 100 W • E = 25 V • ω = 50 rad/s L + P C E R Q Soluzione P'= 100 W Q' = 75 + Q C cos ϕ = 0,9 ⇒ arctg Q C = −26,56 VAr XC = Q' = 25,84° P' ⇒ Q'= 48,43 VAr ⇒ (potenza reattiva che il condensatore deve mettere in gioco per “rifasare” a cosϕ = 0,9) E2 1 1 = = 850 µF = −23,52 Ω ⇒ C = QC ω ⋅ X C 50 ⋅ 23,52 ESERCIZIO 10.5 Determinare i valori di R2 e XL sapendo: I = 10 A VMN = 80 V R 1 = 5 Ω E = 120 V 1 R1 2 M I + E R2 XL Soluzione 1 PR 1 = R 1 ⋅ I 2 = 500 W S = E ⋅ I = 1200 VA = P 2 + Q 2 1 1 1 S2 = VMN ⋅ I = 800 VA = ( P1 − 500) 2 + Q12 ⇒ 2 N P1 = 1050 W Q1 = 580,94 VAr ⇒ ϕ1 = arctg Q1 = 28,95° P1 dove ϕ1 è l’angolo di sfasamento tra la tensione E e la corrente I. 2 VMN R = = 11,63 Ω 2 P2 2 X = VMN = 11 Ω L Q2 La P2 viene dissipata interamente su R2, per cui: 5 R 2 = 11,63 Ω X L = 11 Ω Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento ESERCIZIO 10.6 Dato l’impianto esemplificato con lo schema in figura determinare il condensatore da applicare in parallelo al carico affinché risulti cosϕ = 0,9. Dati: • P’ = 10 kW • Q’ = 10 kVAr • V = 350 V I1 A VAB B IC I XC Q P Nei problemi di questo tipo si suppone che il carico sia di tipo ohmico-induttivo. Supponendo che la tensione ai morsetti VAB abbia fase nulla, e ricordando che la corrente in un condensatore è sfasata di 90° in anticipo rispetto alla tensione si può fare lo schema come in figura accanto. tg(ϕ) = L’angolo di sfasamento ϕ può essere calcolato mediante la seguente formula: Im IC Re L’inserimento dei condensatori non varia la potenza attiva VAB I’ I* assorbita dal circuito, per cui conoscendo il nuovo angolo di sfasamento si può calcolare la nuova potenza reattiva che deve essere la somma algebrica di quella assorbita e di quella generata dai condensatori. Indicando con apice ’ le grandezze prima del rifasamento, e con ” quelle dopo il rifasamento: ϕ‘ ϕ* P" = P ′ ( ) Q" Q" = ⇒ Q" = P ′tg(ϕ ) = P ′tg cos −1 (0,9) = 4,84 kVAr P" P ′ Q = Q ′ − Q C ⇒ Q C = Q ′ − Q = 10 − 4,84 = 5,16 kVAr ⇔ Q C = P ⋅ tg(ϕ ′ ) − tg(ϕ ) tg(ϕ) = QC = P*⇒P’ Q*⇒Q’ V2 V 2 350 2 ⇒ XC = = = 27,74 Ω XC Q C 5160 ⇒ [ C = 134 µF 6 ] Scheda N° 10 - Circuiti in Corrente Alternata Potenze e rifasamento ESERCIZIO 10.7 Sia dato un impianto che assorbe 50 kW di potenza attiva con un cosϕ = 0,4; alimentato a 380 V da un cavo di lunghezza d = 200 m con una sezione S = 70 mm2 e con una resistività specifica ρ = 0,0175 Ω⋅mm2/m. Calcolare la capacità dei condensatori necessari per rifasare a cosϕ = 0,9 e calcolare la potenza reattiva assorbita dall’impianto, le perdite e il rendimento della linea prima e dopo il rifasamento. Lo schema dell’esercizio e quello riportato in figura. d Come prima operazione si calcoli la resistenza effettiva del cavo (notare che la lunghezza del cavo viene moltiplicata per due (andata e ritorno)). 2d 2 ⋅ 200 = 0,0175 ⋅ R L = ρ⋅ = 0,1 Ω S 70 RL VAB P C cos(ϕ) Poiché rifasando non varia né la potenza attiva assorbita dall’impianto, né la tensione ai suoi capi: P ⇒ P = I ⋅ VAB ⋅ cos(ϕ) ⇒ I = VAB ⋅ cos(ϕ) PLIN cos(ϕ ′ ) = 0,4 → I ′ = 329 A cos(ϕ ′′ ) = 0,9 → I ′′ = 146 A ′ = 10,8 kW cos(ϕ ′) = 0,4 → PLINEA = R L ⋅ I2 ⇒ = 21 , kW ′′ cos(ϕ ′′) = 0,9 → PLINEA Il rendimento della linea viene definito come il rapporto tra la potenza fornita dalla linea all’impianto (ovvero potenza uscente dalla linea) e la potenza che bisogna fornire a valle della linea stessa che è pari alla somma delle potenze assorbite dall’impianto e dalla linea. η LINEA = POUT P = PIN P + PLINEA 50000 cos ϕ ′ = 0 , 4 → η ′ = = 0,82 ( ) LINEA 50000 + 10800 = 50000 cos(ϕ ′′ ) = 0,9 → η ′′LINEA = = 0,96 50000 + 2100 Ora si calcoli la capacità dei condensatori per il rifasamento: { [ ] [ ]} Q C = P ⋅ tg ar cos(0,9) − tg ar cos(0,4) = 50000 ⋅ (0,484 − 2,29) = 90 kVAr V2 1 1 1 XC = = ⇒ C = QC ⋅ = QC ⋅ ≅ 2 ⋅10 −3 F = 2 mF 2 2 Q C ωC ωV 2πf ⋅ V 7