PARLIAMO DI DISTURBI
SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
CLAUDIA M. GOMEZ
PEDAGOGISTA CLINICO
4 ottobre 2011
PROVOCAZIONE
Le Difficoltà di apprendimento
riguardano quegli studenti che a
scuola sembrano arrancare, che
procedono con lentezza ma i cui
limiti e difficoltà appaiono poco
chiari, non ben definibili.
I Disturbi dell’apprendimento si
riferiscono a situazioni ben definite, che
solitamente riguardano un aspetto
specifico dell’apprendimento e che si
manifestano con modalità ben definibili.
I disturbi di apprendimento possono
essere presenti in bambini o ragazzi
con disabilità neurologica o sensoriale
(ad es. ritardo mentale, sordità, deficit
visivi); oppure in bambini/ragazzi con
capacità cognitive, visive ed uditive
nella norma.
Il Disturbo specifico
dell’apprendimento presenta
alcuni aspetti caratteristici
•il bambino/ragazzo non ha deficit di tipo
sensoriale (vista e udito) o neurologico tali da
spiegare da soli i problemi nel processo di
apprendimento;
• il disturbo riguarda bambini con livello
intellettivo e livello scolastico globale nella
norma;
• il disturbo emerge solo con l’inizio degli
insegnamenti di tipo scolastico;
• le prestazioni scolastiche di questi bambini
sono significativamente più basse rispetto ai
risultati attesi per un bambino della stessa età
mentale.
In Italia, riguarda una percentuale che va
dal 5 al 10% della popolazione scolastica,
a seconda dei criteri diagnostici utilizzati
(Prof. Cornoldi, Università degli Studi di
Padova, L.I.RI.P.A.C.- Laboratori
Interdipartimentali per la Ricerca
Psicologica Applicata e Clinica).
In media, quindi, in ogni classe ci sono da
uno a due alunni con queste difficoltà
(Tressoldi, Vio, 1996).
Sono comuni, nei bambini che presentano disturbi
specifici di apprendimento:
• difficoltà di tipo percettivo.motorie e di
linguaggio nella prima infanzia, dalle quali
possono derivare disturbi quali dislessia, disgrafia,
disortografia, discalculia;
• difficoltà di attenzione, di concentrazione, di
memorizzazione, che danno origine a discontinuità
nelle prestazioni, a scarso mantenimento delle
acquisizioni, ad esecuzioni incomplete del
compito;
•una certa lentezza nei processi, esecuzione di
prodotti insoddisfacenti, difficoltà nel trasferire e
riutilizzare conoscenze apprese;
Frequentemente il disagio psicologico
che si accompagna ai disturbi di
apprendimento si esprime con
atteggiamenti e comportamenti
inadeguati, senso di inadeguatezza di
fronte alle richieste scolastiche,
demotivazione ad apprendere, scarso
senso di autostima, relazioni
problematiche con i compagni.
I Disturbi specifici dell’apprendimento sono:
DISTURBI DELLA LETTURA o dislessia:
difficoltà a riconoscere e comprendere i
segni alfabetici associati alla parola,
analizzarli in sequenza e a orientarsi sul rigo
da leggere.
DISTURBI DELLA SCRITTURA:
disgrafia: difficoltà nella riproduzione di
segni alfabetici e numerici con
tracciato incerto, irregolare, che
interessa la scrittura ma non il
contenuto;
disortografia: difficoltà nel collocare al
posto giusto i segni alfabetici e nel
rispettare le regole ortografiche.
DISTURBI DELLA MATEMATICA o
discalculia: difficoltà specifica
nell’apprendimento del calcolo che si
manifesta nel problematico riconoscimento e
nella denominazione dei simboli numerici,
nella scrittura dei numeri, nell’associazione
del simbolo numerico alla quantità
corrispondente, nella numerazione in ordine
crescente e decrescente, nella
risoluzione di situazioni problematiche.
Disturbi Aspecifici dell’Apprendimento
presenti in soggetti
•
con disabilità neurologica
(es. paralisi cerebrali infantili)
•
con disabilità sensoriale
(es. deficit visivi o uditivi)
•
con problematiche psicologiche
(depressione, problemi
relazionali)
•
con condizioni ambientali sfavorevoli
(deprivazione culturale)
•
con ritardo mentale
ALTRI DISTURBI:
in questa categoria vengono compresi il
Disturbo visuo.spaziale detto
anche Sindrome Non Verbale, e il
Disturbo da Deficit
dell’Attenzione/Iperattività.
Tra i disturbi dell’apprendimento la
dislessia è di gran lunga la più nota
e la più frequente
Dislessia evolutiva
riguarda l’80% della popolazione con DA
è un disturbo dei processi di decodifica dei
segni scritti che ostacola l’acquisizione della
lettura fluente
è presente quando l’automatizzazione della
lettura non si sviluppa o si sviluppa in
maniera molto incompleta o con grandi
difficoltà
“Automatizzazione”
“…è la stabilizzazione di un processo
caratterizzato da un alto grado di velocità e
di accuratezza.
E’ realizzato inconsciamente
richiede minimo impegno attentivo…”
[Stella]
Fattori predittivi
- presenza di disturbi del linguaggio
- familiarità positiva per DSA
Dislessia Evolutiva
sostituzioni di lettere:
grafia simile:
pbdqg
ao
suoni simili:
td vf db
ea
Dislessia Evolutiva
•anticipazioni
•lunghe esitazioni
•perdita della posizione nel testo
1.la lettura del bambino dislessico è
lenta, imprecisa e/o scorretta
2.talvolta è presente difficoltà di
comprensione del testo scritto
Esempi di lettura di liste di parole
ad alta e bassa frequenza d’uso
Lettura di brano MT
Disturbi specifici della scrittura
(Disgrafia, Disortografia)
scrivere richiede l’acquisizione ed il
controllo di abilità:
prassiche
linguistiche
cognitive
Disgrafia evolutiva
•è un disturbo del linguaggio scritto che
riguarda le abilità esecutivo-motorie
della scrittura
•si concretizza in una prestazione
scadente dal punto di vista della grafia
•a volte associata ad un più generale
disturbo dell’organizzazione del gesto e
di incoordinazione motoria
Disgrafia evolutiva
Lentezza di scrittura
Pressione eccessiva sul foglio
Macro-micrografia
Distanza non adeguata tra le parole
Errata direzionalità della scrittura
Inesatta legatura dei segni
Esempi di scrittura
Disortografia evolutiva
è una difficoltà specifica che interessa i
processi di codifica cioè la trasformazione
di stringhe di fonemi in stringhe di
grafemi
gli errori interferiscono con il contenuto
e saranno visibili anche se scritti
chiaramente o al computer
Disortografia evolutiva
tipologia di errori:
sostituzioni (f-v; a-o; etc.)
omissioni e/o aggiunta di
lettere/sillabe
separazioni e/o fusioni illegali
mancato rispetto delle regole
ortografiche (dalla 3^ elementare)
Discalculia evolutiva
Difficoltà nell’eseguire i compiti
numerici e aritmetici di base con
sufficiente rapidità e precisione
-
lettura e scrittura di numeri
tabelline
calcolo a mente e scritto
problem solving
Disturbi di apprendimento non verbale
(DANV)
specifiche difficoltà nei compiti sostenuti dal
funzionamento dell’emisfero destro
- Sindrome dell’emisfero destro
- Sindrome non verbale
- Sindrome di Rourke
- Disturbo specifico
dell’apprendimento non verbale
- Disturbo di apprendimento visuospaziale
DANV
•QI di performance inferiore al QI verbale
•problemi percettivi e tattili (emilato sx del
corpo)
•deficit nelle funzioni visuo-spaziali
(difficoltà in aritmetica, geografia, scienze,
disegno)
• (tridimensionalità)
•difficoltà matematica(allineamento dei numeri,
comprensione del valore posizionale del
numero, incolonnamento, etc.)
DANV
•difficoltà grafo-motorie (disgrafia)
•deficit di memoria visuo-spaziale
(memoria verbale adeguata)
•difficoltà di comprensione
•verbosità
DANV e apprendimento scolastico
Aree interessate:
•disegno ed educazione artistica
•aritmetica (valore posizionale del
numero, incolonnamento, etc.)
•geometria
•scienze
•comprensione del testo
•geografia
•informatica
DANV
uso privilegiato del canale uditivoverbale per elaborare le informazioni
utilizzo del linguaggio a supporto e
compensazione del deficit visuospaziale
DANV
difficoltà di adattamento alle nuove
situazioni
difficoltà di giudizio ed interazione sociale
difficoltà nell’interpretare in modo
corretto i segnali visivi non linguistici
elevato rischio di evoluzione verso
franche patologie di interesse psichiatrico
Iter diagnostico per alunni con DSA
•visita neuropsichiatrica infantile o alle Asl di
competenza
•valutazione delle competenze cognitive
•valutazione del livello di apprendimento
scolastico (lettura, scrittura e calcolo)
•valutazione delle funzioni neuropsicologiche
(memoria e attenzione)
•valutazione delle abilità prassiche
- eventuale valutazione delle abilità
linguistiche,
metalinguistiche
- eventuale valutazione psicologica
I disturbi di apprendimento durano nel
tempo e costituiscono una condizione
che può persistere per tutta la vita
Disturbi dell’Apprendimento e aspetto
emotivo:
i bambini con DA presentano spesso
bassa autostima e demoralizzazione
che possono rappresentare un fattore
di rischio per l’insorgenza di disturbi
psicopatologici
DSA e psicopatologia
- disturbi depressivi
- disturbi d’ansia
- disturbi da deficit di attenzione e
iperattività
- disturbi oppositivo-provocatori
- disturbi della condotta
Disturbo Specifico dell’Apprendimento:
trattamento
1 - intervento riabilitativo
2 - uso di strumenti compensativi
3 - uso di misure dispensative
NORMATIVA
NOTA MIUR - UFF 4 PROT. N. 4099 del 5.10.04
INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA
su STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI
NOTA USR LOMBARDIA PROT. N. 13987 del 3.11.04
DISLESSIA E DSA
NOTA MIUR - UFF 4 PROT. N. 26/A del 5.1.05
INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA
MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE NELLE
VALUTAZIONI FINALI E SUFFICIENZA DELLA DIAGNOSI
SPECIALISTICA
NOTA MIUR – UFF 7 PROT. N. 1787 dell’ 1.3.05
ESAMI DI STATO 2004-5 – ALUNNI AFFETTI DA
DISLESSIA ripresa da 0.M. 20.2.06 prot. 1649 –
esami di Stato
O.M.15.3.07 prot. 2578 n. 26 art. 12,7
O.M.10.3.08 prot. 2724 n.30 art. 12,7
nota 10.5.07 - prot. n. 4674 prove orali come misure
NOTA MIUR - UFF IV PROT. N. 4798/A del 27.7.05
ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE
DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI
DISABILI DA PARTE DELLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE – ANNO SCOLASTICO 2005-2006
C.M. n. 28 del 15.3.2007, prot.n. 2613 14. 3.2008, n.
32 prot. n. 2929 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI I CICLO
DOVRANNO SOSTENERE TUTTE LE PROVE SCRITTE
D.M. 31.7.07 CURRICOLO PER INFANZIA E PRIMO
CICLO percorsi didattici specifici
NOTA MIUR – UFF 7 PROT. N. 1787 dell’ 1.3.05
ESAMI DI STATO 2004-5 ALUNNI AFFETTI DA
DISLESSIA RIPRESA DA:
O.M. 20.2.06 prot.1649
O.M. 15.3.07 n. 26 art.12,7 prot.2578
O.M. 10.3.08 n. 30 art. 12,7 prot.2724 Le Commissioni,
in particolare, terranno in debita considerazione le specifiche
situazioni soggettive sia in sede di predisposizione della
terza prova scritta, che in sede di valutazione delle
altre due prove nota 10.5.07 prot. 4674 orali =
compensazione scritti di lingue moderne e antiche
Valutare più contenuto che forma
I supporti normativi:
•
•
•
•
•
•
O.M. n.22 del 20-02-06
C.M. 05-10-04 (MIUR- Ufficio IV)
C.M. 05-01-05 (MIUR- Ufficio IV)
Nota 01-03-05 (MIUR- Ufficio VII)
Nota 27-07-05 (MIUR- Ufficio IV)
Legge 59/97art. 21scelte libere e
programmate…per il successo formativo
• D.P.R. 275/99- diversità, percorsi didattici
individualizzati, flessibilità
• Legge 53/2003 (Moratti)-
personalizzazione
LEGGE REGIONALE N. 152
Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi
specifici di apprendimento
Approvata nella seduta del 26 gennaio 2010
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 –
Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito
scolastico. (GU n. 244 del 18-10-2010 ).
IMPORTANTE!!
NESSUNA LEGGE
IMPEDISCE DI
UTILIZZARE
STRATEGIE DI
APPRENDIMENTO
DIRETTE A
RAGGIUNGERE GLI
OBIETTIVI
I contenuti
le metodologie
le competenze
di una disciplina
possono servire
anche alle altre
PROGRAMMAZIONE
obiettivi specifici
contenuti disciplinari
verifiche
Cosa vediamo negli
adolescenti con dsa
Nei DSA diagnosticati in adolescenza:
•Comprensione della lettura inferiore
•Maggior lentezza ed errori in lettura
•Meno errori di “previsione semantica”
•Minore accettazione delle proprie
difficoltà
•Maggior rischio psicopatologico in
direzione dissociale
Il Disturbo Specifico di
Apprendimento nella Scuola
Secondaria Superiore si connota
• Per una riduzione delle difficoltà
di controllo degli strumenti
• Per un aumento della difficoltà di
controllo dei compiti
• Per un malessere persistente di
fronte alla lettura o ai comipiti scolastici proposti
Nel corso della Scuola
Secondaria Superiore:
• anche quando le difficoltà di lettura
appaiono “risolte”, residuano difficoltà
nella scrittura dei testi
• La comprensione della lettura ed il suo
uso per l’apprendimento di nuovi concetti
sono spesso precari
• L’uso del linguaggio orale come guida
per la programmazione del testo scritto
appare atipico
Il passaggio alla Scuola
Secondaria comporta:
• nuove aspettative
• prova di realtà
• discrepanza tra potenzialità/aspirazioni
e
• realizzazione/prestazioni
Nella didattica cambia:
• Obiettivo della formazione
• Impostazione metodologico- didattica
(lezioni frontali)
• Richiesta di maggiore qualità ed
autonomia
• Lessico specifico per le diverse discipline
• Maggior necessità/tempo di studio a
scuola e a casa.
I problemi emergenti
• Il livello di lettura e scrittura raggiunto rende
difficile il suo uso per l’apprendimento di concetti e
l’espressione del proprio pensiero
• Alcuni percorsi formativi possono apparire
difficilmente conciliabili con l’organizzazione
assunta dal disturbo
•Rischio di fallimento e/o abbandono scolastico
•Rischio di deriva sociale
I nodi critici
•Scelta del percorso formativo
•Ripetenze
•Segnalazione
•Modalità di intervento
•Lavoro a scuola, studio a casa
•Supporto ed autonomia
•Comunicazione ai compagni
Utilizzo di strumenti compensativi
e misure dispensative
C.M. 05-01-05 (MIUR-Ufficio IV)
• Per chi?
Per tutti gli alunni in possesso di diagnosi specialistica di
disturbo specifico di apprendimento (DSA)
• Quando?
In tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di
valutazione finale
Nota 01-03-05 (MIUR-Ufficio VII)-Esami di Stato
O.M. n.22 del 20-02-06
• Predisposizione specifica della terza prova
• Valutazione prime due prove
• Tempi più lunghi
Una competenza deficitaria deve
essere comunque finalizzata al suo
massimo uso sociale
E’ necessario distinguere gli aspetti
che sono riparabili da quelli che non lo
sono:
modificare ciò che è trasformabile …
accettare ciò che non lo è …
saper distinguere gli uni dagli altri
……
è come quando sei piccolo,
ti danno la mano finché non
riesci a camminare da solo
……
Strumenti compensativi
(ai sensi della C.M. 5-10-04)
Mappe concettuali
Sintesi delle lezioni
Linea del tempo
Uso di parole-chiave
Glossari specifici
Formulari di algebra, geometria e trigonometria
Fasi dello svolgimento di un problema
Calcolatrice
Registratore
Computer: sintesi vocale, dizionario elettronico,
enciclopedie multimediali e traduttore
Misure dispensative
(ai sensi della C.M. 05-10-04)
1. Dispensa dalla lettura ad alta voce
2. Dispensa dalla scrittura veloce sotto
dettatura
3. Dispensa dallo studio mnemonico
4. Dispensa dall’uso del vocabolario
5. Dispensa, ove necessario, dallo studio della
LS in forma scritta
6. Programmazione di tempi più lunghi per
prove scritte e per studio a casa
7. Organizzazione di interrogazioni
programmate
8. Valutazione delle prove scritte e orali
con modalità che tengano conto del
contenuto e non della forma
Progetto Informatica per
l’Autonomia A.I.D.
Ob: Autonomia scolastica e personale
• Utilizzo di videoscrittura con correttore
ortografico
• Utilizzo di sintesi vocale per ascolto e, in casi
gravi, per dettatura
• Calcolatrice vocale
• Internet
• Strumenti di presentazione e mappatura
L’apprendimento
• è prodotto della costruzione attiva del soggetto;
• è ancorato nel contesto concreto;
• è centrato sulla “costruzione di significato”
individuale, intenzionale e in quanto tale non
predeterminabile.
I significati individuali diventano reciprocamente
compatibili con quelli sociali
all’interno di un graduale processo di
accomodamento e adattamento,
attraverso procedure di scambio, dialogo e
negoziazione sociale.
Il ruolo dell’istruzione
“L’istruzione non è causa
dell’apprendimento,
essa crea un contesto in cui
l’apprendimento prende posto
come fa in altri contesti”
Wenger 2002
L’insegnante e i materiali d’istruzione
diventano risorse all’interno di un
processo in cui l’apprendimento avviene
in molti modi complessi.
Come appare un DSA alla Scuola
Secondaria?
•intelligente, iperattivo,
•disattento/disinteressato,immaturo
demotivato,
•isolato, lentezza e/o scarsa correttezza in
lettura e scrittura, errori ortografici
grossolani/cattiva
calligrafia,
•“Potrebbe fare di più ma non si applica…”
Misure di intervento scolastico
• Essere informati/formati
• Individuare i casi a rischio/attivare screening
• Indirizzare i casi a rischio alla valutazione
diagnostica
• Cercare la collaborazione di servizi e famiglia
• Adeguamento della didattica
• Attuare provvedimenti compensativi e dispensativi
• Valutazione differenziata e formativa
• Favorire autostima e autonomia
Il ruolo del referente
• Essere informato-formato
• Essere “esperto” coordinatore di progetti di
formazione/intervento verso ragazzi con DSA
• Promuovere conoscenza verso il DSA nella
scuola
• Attivare protocolli di intesa con ASL
• Coordinare screening
• Coordinarsi con altri referenti
• Partecipare a iniziative A.I.D.
• Diventare punto di riferimento per famiglie
Costituzione: art. 3
E’ compito della repubblica rimuovere
gli ostacoli […] che impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese…
BIBLIOGRAFIA
“Difficoltà e disturbi dell’apprendimento”
2007 Ed. Il Mulino
“Le difficoltà di apprendimento a scuola”
1999 Ed. Il MulinoRivista “Psicologia e Scuola”
Vol. 112 - dic 2002 – gen 2003
Molin e Cornoldi: Il Questionario SVS
Ed. Giunti
Lampugnani G. , Stella G., Caiazzo G., Screening e
intervento didattico
nella Prima Classe Secondaria Superiore, rivista Dislessia,
Erickson, in corso di stampa
Lampugnani G. & De Toma F., Teatro in Inglese per i DSA,
Atti del Convegno CNIS, Modena 2006
Lampugnani G. & De Toma F., Dislessia in biblioteca, Atti del
Convegno La qualità dell’integrazione Erickson, Rimini 2005 IN
AVANTI
• Stella G., La dislessia, Il Mulino, 2004
• Cornoldi C., Metacognizione e apprendimento, Il Mulino,
Bologna, 1995
• Cornoldi C. et al., Matematica e metacognizione, Erickson,
1995
• Levy Robbins D., Esercizi di analisi del testo, Erickson, Trento,
1996
• De Beni R, Pazzaglia F., Lettura e metacognizione, Erickson,
Trento, 1991
• Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT, Imparare a studiare 2,
Erickson,
Trento, 1993
• Coultas J., Swalm J., Costruire testi efficaci, Erickson, 1996
ECC., ECC. ECC…..
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE