Programma Finale 2015_16 Scienze Umane

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Scienze Umane – classe 3C - Programma svolto nell’a.s. 2015/16
prof. Claudio Cantisani
Psicologia
1. La psicologia dello sviluppo
a. La sua articolazione in settori specifici
b. La psicologia dell’età evolutiva: le problematiche, le questioni aperte, le fasi della crescita,
le cause delle modificazioni organiche e psichiche; molteplicità dei piani dello sviluppo.
2. La psicologia prenatale
a. Complessità della vita intrauterina, le capacità sensoriali, l’influenza di fattori esterni.
b. “Gemelli che si cercano”
c. La diagnostica prenatale; la sindrome di Down
d. Fattori di rischio nello sviluppo prenatale; cause genetiche, infettive, tossiche
e. Le conseguenze dello stress fetale (Thomas Verny)
3. La psicologia perinatale
a. Tipologie di parto
b. L’indice di Apgar
c. Le condizioni del parto
d. Adattamento sensoriale alla nascita (J.P. Relier)
4. La psicologia neonatale
a. Le caratteristiche fisiche del neonato
b. I riflessi neonatali: fisiologia e tipologia; dai riflessi al controllo corticocerebrale.
c. Il neonato alla ricerca attiva di stimoli: l’esperimento di Wertheimer
d. Gli esperimenti percettivi in età neonatale: le capacità precoci
5. Lo sviluppo motorio
a. Le cause, le tappe e le direzioni dello sviluppo; locomotricità, postura e manipolazione.
b. Il comportamento motorio: movimenti e azioni
c. Il controllo motorio e le sue componenti: strutture fisiche (di esecuzione e di
comunicazione), strutture di controllo e processi cognitivi
d. I disturbi motori (a livello centrale e secondario)
6. Lo sviluppo del linguaggio
a. La connessione tra sviluppo del linguaggio e sviluppo del pensiero
b. I fattori che consentono lo sviluppo del linguaggio
c. Le fasi dello sviluppo
d. La capacità pragmatica e le fasi del suo sviluppo
e. Le teorie dello sviluppo del linguaggio (
f. Il “mammese” e la sua funzione
7. Lo sviluppo emotivo
a. Cosa sono le emozioni; emozioni primarie e secondarie; la scansione delle fasi di
un’emozione; gli schemi evento-emozione.
b. Le teorie: la teoria della differenziazione (Bridges) e l’approccio differenziale (Izard)
c. Riconoscere le emozioni dei bambini
d. Universalità delle espressioni emotive; le microespressioni
e. La “Teoria della mente”; l’esperimento di Meltzoff; il paradigma delle “false credenze”
f. L’empatia e l’alessitimia
g. L’ansia normale e l’ansia patologica; i criteri della distinzione
h. I disturbi d’ansia e la loro classificazione; il disturbo di panico
i. Le fobie e la loro classificazione nel DSM-V; la fobia sociale; l’ansia da scuola.
i. Lettura: Il caso di Bettina; Lettura: Il caso di Susan
Pedagogia
1. La struttura del sistema formativo in Italia e in Australia
2. La scuola dell’infanzia: visita alla “Casa dei bambini”
3. Scuole e università nel basso medioevo
a. La rinascita del XII secolo e le scuole; Le scuole di Chartres e di San Vittore
b. Le scuole di grammatica e l’abaco; L’universitas di studenti e maestri
4. Maestri e allievi
a. Lezioni e dispute; Il maestro e il sapere
b. Il ruolo sociale del magister
Metodologia della ricerca
1. Ricerca quantitativa e qualitativa (ripasso)
2. L’analisi statistica nella ricerca quantitativa: Analisi primaria e secondaria – monovariata,
bivariata e multivariata (con esempi); variabili indipendenti/esplicative e variabili
dipendenti/risposta.
3. L’analisi monovariata (frequenze, tabelle dati, grafici) (ripasso)
4. Indicatori di tendenza centrale (moda, media, mediana) (ripasso)
5. Indicatori di dispersione (campo di variazione/range, deviazione standard, scarto
interquartilico/IQR)
6. Indicatori di posizione (mediana, quartili, sintesi-a-5-numeri, outlier) (rappresentazione grafica
mediante boxplot; eseercizio/esempio: le emissioni di anidride carbonica nei vari paesi)
7. La curva normale e la standardizzazione: (punteggi z e calcolo delle proporzioni con uso della
tavola A); la distribuzione gaussiana nei fenomeni psicologici e sociologici (esempi)
8. Associazione e correlazione fra variabili quantitative: la correlazione lineare di Bravais-Pearson e
la sua interpretazione sostanziale; la rappresentazione grafica mediante la dispersione. Il
coefficiente di determinazione e la varianza spiegata; l’esistenza delle variabili spurie.
9. La retta di previsione/regressione: la determinazione dei parametri m (coefficiente angolare) e q
(intercetta) e la loro interpretazione sostanziale nelle ricerche sociologiche; la previsione sulla
variabile dipendente in corrispondenza di x=0 e per altri valori.
10. Analisi dei dati e loro rappresentazione grafica fino alla regressione con software statistico R.
11. Utilizzo del software R ed Excel (oppure OfficeCalc) ed esportazione di oggetti su file di testo
(Word oppure OfficeWriter).
Sociologia
1. Formazione dell’identità personale e sociale
a. L’altro generalizzato: la teoria di G.H. Mead
b. Il meccanismo del rispecchiamento (Winnicott)
2. La socializzazione
a. La trasmissione del patrimonio culturale; la differenza tra educazione e socializzazione
b. I contenuti e i meccanismi della socializzazione
c. Socializzazione primaria e secondaria: le competenze sociali di base, la socializzazione di
genere; le competenze sociali specifiche
d. Le agenzie di socializzazione: socializzazione formale e informale; la famiglia come
soggetto sociale; tipologia delle famiglie per struttura e per relazioni interne; la scuola
e. L’entrata nei gruppi: i contesti scolastici
3. La violenza sulle donne (lavori di ricerca in gruppo)
4. L’attività di volontariato: visita all’associazione “La Strada – Der Weg”
Antropologia
1. Origine e metodi
a. Che cos’è l’antropologia; le domande sulla diversità; la pratica antropologica;
b. La natura culturale degli esseri umani; la continua trasformazione delle culture;
c. Lo studio della cultura e la ricerca antropologica; l’etnografia;
i. Lettura: “Cogliere il punto di vista del nativo”, di B. Malinowski;
ii. Lettura: “Problemi della ricerca sul campo”, di Lila Abu-Lughod.
2. Il concetto di cultura
a. Le origini del concetto di cultura in antropologia;
b. E. B. Tylor e la prima definizione di cultura; l’evoluzionismo di James G. Frazer
c. Il “particolarismo” di Franz Boas.
Scienze Umane – classe 4P - Programma svolto nell’a.s. 2015/16
prof. Claudio Cantisani
Psicologia
1. La psicologia genetica di Jean Piaget
a. Psicologia genetica ed epistemologia genetica; i metodi utilizzati nella ricerca; l’approccio
qualitativo; l’articolazione dello sviluppo in fasi e stadi;
b. I concetti teorici fondamentali: intelligenza, adattamento, assimilazione, accomodamento,
omeostasi, organizzazione, schemi;
c. La fase sensomotoria: caratteri generali, i riflessi, le reazioni circolari, gli stadi e la loro
evoluzione, la nascita del pensiero rappresentativo; vita sociale e affettiva.
d. La fase preoperatoria: caratteri generali, l’irreversibilità, i preconcetti, il gioco simbolico,
l’egocentrismo, i rapporti topologici; il linguaggio egocentrico.
e. La fase delle operazioni concrete: caratteri generali, la reversibilità, classificazione e
seriazione, le capacità aritmetiche e spaziali; la vita sociale e affettiva.
f. La fase delle operazioni formali: caratteri generali, il pensiero astratto; vita sociale e
affettiva.
2. La psicanalisi di Sigmund Freud
a. Caratteri generali del metodo psicanalitico: i diversi significati del termine psicanalisi, la
psicanalisi come terapia; le nevrosi, l’isteria, le perversioni
b. La terapia psicanalitica: elementi fondamentali (la regola psicoanalitica fondamentale, le
associazioni libere, l’interpretazione degli atti mancati e dei sogni, il trasfert);
c. Le pulsioni e la libido: le basi del comportamento umano; I, II e III teoria delle pulsioni.
d. La prima topica: conscio, preconsio e inconscio
e. L’interpretazione dei sogni e i meccanismi del processo onirico.
f. La seconda topica: Es, Io e Super-Io.
g. I meccanismi di difesa dell’Io.
h. Lo sviluppo sessuale e della personalità: le fasi psicosessuali (orale, anale, fallica, latenza e
genitale)
3. Lo sviluppo sociale
a. Il rapporto madre/bambino nella formazione del sé: il senso di sé, il meccanismo del
rispecchiamento.
b. Le atmosfere familiari: il modello di Fitz e Simons (accettazione, rifiuto, dominanza e
sottomissione): autoritarismo freddo, disinteresse sostanziale, iperprotezione e indulgenza.
c. Il rapporto con i genitori nell’adolescenza: le diversità di prospettiva; i nuovi investimenti
affettivi e i nuovi modelli; la marginalità categoriale e psicologica volontaria, le regioni
centrali e periferiche dell’esistenza e la saturazione.
d. I rapporti con i fratelli e le sorelle; essere primogeniti, secondogeniti, figli unici,
ultimogeniti…
e. Le relazioni con i coetanei: adolescenti ben socializzati, insicuri, prepotenti e sicuri,
prepotenti e insicuri.
f. L’amicizia nell’adolescenza e oltre; l’idea di amicizia e i valori dell’adolescenza.
g. I gruppi sociali: le diadi e le loro caratteristiche; triadi e gruppi ampi; la leadership emotiva
e del compito.
h. Lato interno e lato esterno delle interazioni sociali: la dimensione dei comportamenti
manifesti e la dimensione affettivo-cognitiva; la percezione interpersonale, la formazione di
aspettative, l’attribuzione di motivazioni e intenzioni, l’investimento emotivo
dell’interazione.
Sociologia
1. Impostazione di una ricerca quantitativa e qualitativa per il prossimo anno scolastico
a. La procedura della ricerca: scelta del problema, formulazione del disegno di ricerca,
raccolta e codifica dei dati, analisi statistica dei dati, interpretazione e pubblicazione dei
risultati
b. Predisposizione di un questionario per interviste telefoniche
2. Le origini della sociologia: concetto di sociologia, sociologia del senso comune e sociologia come
scienza, il contesto storico in cui la disciplina è nata.
3. Il tema del lavoro
a. Definizione formale e definizione sostanziale; differenza tra lavoro e occupazione.
b. I termini in uso e loro definizione: popolazione attiva/inattiva, occupati/disoccupati
c. Il tasso di attività e le sue variazioni tra paesi, settori, contesti storici…
d. Il mercato del lavoro e i suoi principali indicatori statistici in Italia e in provincia di
Bolzano: tasso di attività, occupazione, disoccupazione ecc.; i flussi.
e. La disoccupazione e la sua tipologia (frizionale, strutturale, ciclica); tasso di
disoccupazione generale, per fasce di età e per genere; la penalizzazione di genere; l’indice
di penalizzazione; le politiche contro la disoccupazione; la flexicurity.
f. Il lavoro come fonte di conflitto; le relazioni industriali; le forme di lotta; la contrattazione
sindacale; sindacati e associazioni di categoria.
g. Le politiche sociali per il lavoro; gli ammortizzatori sociali; la cassa integrazione e la
mobilità
Pedagogia
1. Partecipazione allo stage di due settimane presso una struttura educativa o presso un’associazione
di volontariato ecc.
2. Storia della pedagogia
a. Jean-Jacques Rousseau
b. Johan Heinrich Pestalozzi
c. Robert Owen
d. Friedrich Froebel
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