Te a t r o G i o c o V i t a
teatro
stabile
di
innovazione
duemilanove/10
Te a t r o G i o c o V i t a
teatro
stabile
di
innovazione
duemilanove/10
foto Prospero Cravedi
ombre - ombres - shadows
proposte •propositions • proposals
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spettacoli, laboratori e progetti d’ombra e di teatro d’ombre
spectacles, ateliers et projets d’ombres et de théâtre d’ombres
performances, workshops and projects about shadows and shadow theatre
Te a t r o G i o c o V i t a
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale,
grazie alla quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di
intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Teatro Gioco
Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche
grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e
prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici come Teatro La Fenice di Venezia, Royal Opera
House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Arena di Verona, Ater, Ert, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio
di Torino e Piccolo Teatro di Milano.
Attualmente Teatro Gioco Vita è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Emilia Romagna come
Teatro Stabile di Innovazione. Sotto la direzione artistica di Diego Maj, si compone di diverse realtà. La Compagnia, con Fabrizio
Montecchi in qualità di responsabile artistico, impegnata oltre che nella produzione di spettacoli, anche in attività di laboratorio
con le scuole e i giovani. Due atelier, l’Officina delle Ombre e il San Bartolomeo, luogo delle produzioni e della ricerca di Teatro
Gioco Vita. I teatri (Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Verdi di Castelsangiovanni), una
grande casa dove si sperimentano e si realizzano rassegne teatrali, ospitalità, scambi culturali, luoghi dove progettare percorsi
artistici e culturali per la ricerca della Compagnia e il lavoro sul territorio. Teatro Gioco Vita affianca l’attività sul territorio di
Piacenza e provincia (direzione artistica e organizzativa della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza, organizzazione
di rassegne teatrali e altri eventi culturali, ospitalità, laboratori, formazione) ad una dimensione sempre più internazionale che
ha portato i suoi spettacoli di teatro d’ombre ad essere rappresentati, oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, Messico,
Canada, Giappone, Cina, Israele e Taiwan.
Te a t r o G i o c o V i t a
Teatro Gioco Vita, une des premières réalités italiennes protagoniste du mouvement pour l’animation théâtrale, est né en 1971
et a su, grâce à l’animation, donner une contribution originale à la naissance du théâtre pour jeunes; sa façon originale de faire,
de comprendre et de vivre le théâtre, les relations, la recherche et la culture l’ont marqué dès ses premières expériences. Teatro
Gioco Vita se lance dans le théâtre d’ombre à la fin des années soixante-dix. Sa cohérence, sa conscience professionnelle et sa
contribution avec des collaborateurs externes lui ont permis de faire des expériences uniques en leur genre et lui ont valu de
nombreuses reconnaissances et de précieuses collaborations avec des théâtres stables et des organismes lyriques dans le monde
entier avec par exemple: le Teatro La Fenice de Venise, le Royal Opera House Covent Garden de Londres, le Teatro alla Scala de
Milan, l’Arena de Vérone, l’Ater, l’Ert, le Teatro dell’Opera de Rome, le Teatro Regio de Turin et le Piccolo Teatro de Milan. Teatro
Gioco Vita est aujourd’hui reconnu par le Ministère des Biens et des Activités Culturelles et par la Région Emilie Romagne en tant
que Théâtre Stable d’Innovation. Sous la direction artistique de Diego Maj, il compte différentes réalités. La Compagnie de
laquelle Fabrizio Montecchi est le responsable artistique, est engagée non seulement dans la production de spectacles, mais aussi
dans des créations d’ateliers pour les écoles et pour les jeunes. Deux ateliers, l’Atelier des Ombres et San Bartoloméo, sont les
lieux de productions et de recherche de Teatro Gioco Vita. Les théâtres (le Teatro Comunale Filodrammatici et le Teatro Municipale
de Piacenza, le Teatro Verdi de Castelsangiovanni), sont une grande maison dans laquelle l’expérience, la réalisation de festivals
de théâtre, l’accueil, les échanges culturels, lieux où l’on projette des parcours artistiques et culturels pour la compagnie et le
travail sur le territoire. Teatro Gioco Vita soutient l’activité sur le territoire de Piacenza et du département (direction artistique et
responsable de l’organisation de la Saison de Prose du Teatro Municipale de Piacenza, organisation de festivals de théâtre et
autres événements culturels, accueil, atelier, formation) de dimension toujours plus internationale Teatro Gioco Vita a donné ses
représentations théâtrales d’ombre, en Europe, aux Etats Unis, au Brésil, au Mexique, au Canada, au Japon, en Chine, en Israël
et à Taïwan.
Te a t r o G i o c o V i t a
Teatro Gioco Vita was established in 1971 and was among the first Italian realities to be protagonist of the movement of
theatrical animation. Teatro Gioco Vita gave its original contribution to the theatre for young people, through its animation, its
distinct flair and its way of conceiving and living the theatre, the relationships, the research and the culture that characterized
it from its very first experiences.
Teatro Gioco Vita meets the shadow theatre in the late seventies. Thanks to its work done with consistency and professionalism
and also to the contribute of outside collaborators, it completed an experience, unique in its kind, that got him awards and
prestigious collaborations everywhere in the world, with permanent theatres and lyric companies such as the Teatro La Fenice
of Venice, the Royal Opera House Covent Garden of London, the Teatro alla Scala of Milan, the Arena of Verona, the Ater, the
Ert, the Teatro all’Opera of Rome, the Teatro Regio of Turin and the Piccolo Teatro of Milan.
Teatro Gioco Vita was recently recognized as Teatro Stabile di Innovazione by the Ministero per i Beni e le Attività Culturali and
the Regione Emilia Romagna. Managed by the artistic director Diego Maj, the theatre is composed of various realities.
The Company, with its artistic manager Fabrizio Montecchi, is involved in the production of plays as well as in laboratory
activities for schools and children. Two workshops, the Officina delle Ombre and the San Bartolomeo, host the productions and
the research by Teatro Gioco Vita. The theatres (Teatro Comunale Filodrammatici and Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Verdi
di Castelsangiovanni), are a big house where to experiment and share theatrical reviews, hospitality, cultural exchanges, places
where to achieve artistic and cultural projects for the company’s research and the work in place.
Teatro Gioco Vita combines its activity in Piacenza and the province (artistic and organizing direction of the Stagione di Prosa
from the Teatro Municipale of Piacenza, organization of theatrical reviews and other cultural events, hospitality, workshops, and
training) to an increasingly international dimension that led its shadow theatre shows to be performed in Europe, the United
States, Brazil, Mexico, Canada, Japan, China, Israel and Taiwan.
disegno Lele Luzzati
I viaggi di Atalanta
Atalanta, abbandonata nella foresta alla nascita perché femmina, viene cresciuta prima da
un’orsa e poi da Diana, dea della caccia: diventa grande, abilissima con l’arco e veloce nella
corsa. Atalanta torna tra gli uomini, per vendicare la morte di una compagna ma anche per
conoscerli meglio e scoprire a quale mondo lei appartiene.
Con grande abilità uccide il cinghiale che ha portato morte e scompiglio nel regno di
Colchide e ottiene così ammirazione e rispetto da parte di grandi eroi greci. Parte con Teseo,
Ercole e Giasone alla conquista del vello d’oro; durante il viaggio vive molte avventure,
conosce meglio i suoi amici e impara a distinguere l’astuzia dall’inganno, il tradimento dalla
lealtà, e comprende che il mondo degli uomini le appartiene con le sue luci e le sue ombre.
Atalanta ritrova infine la tenerezza del padre che le chiede perdono. Senza rancore, decide
che la sua avventura è ora stargli vicino, consapevole che quello che ha vissuto nella difficoltà
è pur stata un’opportunità di diventare grande in modo diverso.
“L’uomo che mi batterà nella corsa sarà il mio sposo…”.
Rodari sviluppa con grande abilità in modo parallelo la storia epica e la storia intima di
Atalanta, che potrebbe essere una ragazzina di oggi con i pensieri, le emozioni e il suo
sguardo sul mondo alla ricerca di un’identità autentica. Sulla scena gli animatori-attori
daranno vita a questi mondi paralleli attraverso la loro presenza e il mondo magico delle
ombre.
Con questo spettacolo Teatro Gioco Vita vuole rendere omaggio a Lele Luzzati, con cui ha
fatto i primi “viaggi mitici” nel “mondo delle ombre”.
I viaggi di Atalanta
NUOVA
PRODUZIONE
Una fanciulla
nella Grecia degli dei e degli eroi
Dal testo di Gianni Rodari
Dai disegni di Lele Luzzati
regia e scene Anusc Castiglioni
sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
costumi Giulia Bonaldi
Da 6 a 10 anni
Les voyages d’Atalanta
NUOVELLE
PRODUCTION
Une jeune fille
aux temps des dieux et des héros grecs
D'après un texte de Gianni Rodari
et des dessins de Lele Luzzati
mise en scène et décors Anusc Castiglioni
silhouettes Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
costumes Giulia Bonaldi
De 6 à 10 ans
Les voyages d’Atalanta
Abandonnée dans la forêt dès sa naissance parce qu’elle est de sexe féminin, Atalanta est élevée
tout d’abord par une ours puis par Diane, déesse de la chasse: elle grandit et devient très habile à
l’arc et très rapide à la course. Atalanta retourne dans le monde des hommes pour venger la mort
d’une compagne, approfondir la connaissance des hommes et découvrir le monde auquel elle
appartient.
Avec une remarquable adresse, elle tue le sanglier qui a apporté la mort et le chaos dans le royaume
de Colchide et obtient de la sorte l’admiration et le respect des grands héros grecs. En voyage avec
Tésée, Hercule et Jason à la conquête de la toison d’or; elle vit de nombreuses aventures, découvre
ses amis et apprend à reconnaitre l’astuce de la duperie et la trahison de la loyauté, elle réalise aussi
que le monde des hommes, avec ses lumières et ses ombres, lui appartient.
Atalanta retrouve enfin la tendresse de son père qui lui demande pardon. Consciente que les
difficultés qu’elle a vécues lui ont donné la chance de grandir différemment elle décide alors, sans
aucune rancune, que son aventure doit continuer près de lui.
“L’homme qui me battra à la course sera mon époux…”.
Habilement Rodari développe parallèlement l’histoire épique et l’histoire intime de Atalanta,
allégorie d’une jeune fille d’aujourd’hui, avec ses idées, ses inquiétudes, ses émotions et son regard
sur le monde à la recherche d’une identité authentique. La présence des animateurs-acteurs et le
monde magique des ombres feront vivre sur scène ces mondes parallèles.
Teatro Gioco Vita veut avec ce spectacle rendre hommage à Lele Luzzati, avec qui il a fait ses
premiers “voyages mystiques” dans le “monde des ombres”.
Atalanta’s travels
Atalanta, abandoned in the forest at birth because she is a female, is raised first by a female bear and
then by Diana, the Goddess of the hunt. As she grows she becomes a very skilled archer and a very
fast runner.
Atalanta then goes back to humans to avenge the death of a friend but also to get to know them
better and to discover the world she belongs to.
With great ability she kills the boar that caused death and confusion in Colchide’s kingdom and thus
obtains the admiration and respect of the great Greek heroes.
She sets off with Theseus, Hercules and Jason to conquer the Golden fleece, during the journey she
lives many adventures, she gets to know her friends better and learns to distinguish artfulness from
fraud, betrayal from loyalty and she understands that the world of men belongs to her with its lights
and shadows. Atalanta finally finds the affection of her father who asks her for forgiveness.
She then decides, with no resentment, that her adventure now is to stay close to him, aware that
what she has lived with difficulty was an opportunity to grow up in a different way.
“The man who will defeat me in the run will be my groom…”
Rodari develops with great ability and in parallel the epic and intimate stories of Atalanta who might
as well be a girl of our time with her thoughts, emotions and looks at the world searching for an
authentic identity.
The actors-animators on stage give life to these parallel worlds through their presence and the magic
world of shadows.
With this show the company of Teatro Gioco Vita wants to do homage to Lele Luzzati with whom
they did their first “mythical journeys” in the “world of shadows”.
Atalanta’s travels
NEW
PRODUCTION
A young girl
in ancient Greece of Gods and Heroes
Taken from the text by Gianni Rodari
and from the drawings by Lele Luzzati
direction and set design Anusc Castiglioni
shadow puppets Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
costumes Giulia Bonaldi
From 6 to 10 years old
foto Luca Piva
Scrooge
La storia di Scrooge, avaro e misantropo riccone nato dalla fantasia di Dickens, è universalmente
conosciuta. Scrooge è un perfetto prototipo di uomo avido ed egoista, cieco e insensibile di fronte
ai mali del mondo; ma anche un esempio edificante di uomo in lotta con una lacerante presa di
coscienza. I viaggi nel passato, nel presente e nel futuro nei quali gli spettri lo conducono nel suo
notturno incubo natalizio sono le dolorose e necessarie tappe verso una matura consapevolezza del
suo essere nel mondo. Anche se libero dagli eccessi moralistici del racconto dickensiano il nostro
Scrooge non rinuncia a parlarci di tutto questo: della grande responsabilità che il nostro essere nel
mondo comporta. Abbiamo scelto un tono ironico e canzonatorio perchè esso ci permette quella
distanza critica a cui oggi non possiamo rinunciare nel raccontare una storia come questa ma, nello
stesso tempo, ci permette di accentuare il suo carattere di “parabola morale”. Abbiamo scelto di
farne una ballata con musica e canzoni per dare ancora più forza ai tremendi interrogativi che
questa storia ci pone e per evidenziarne la sua assoluta universalità. Abbiamo scelto di raccontarla
con attori e ombre. Gli attori perché ci testimonino del qui e ora della storia, della sua profonda
umanità e attualità; le ombre perché ci conducano, come lo stesso Dickens immaginava, nei
tortuosi e misteriosi viaggi di Scrooge nel tempo e nello spazio: veri e propri viaggi in mondi
d’ombre. Scrooge è una coproduzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione e Teatro
delle Briciole Solares Fondazione delle Arti che mette insieme le sensibilità e le esperienze artistiche
dei due teatri, per un progetto rivolto ai ragazzi e ai giovani nel quale musica, teatro d’ombre e
teatro d’attore si confrontano sulla scena per dare vita ad una rilettura originale del Canto di Natale
di Dickens.
Scrooge
Ballata per attori e ombre
da Canto di Natale dI Charles Dickens
progetto drammaturgico Fabrizio Montecchi,
Alessandro Nidi, Bruno Stori
musiche e canzoni Alessandro Nidi
testi Bruno Stori
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
costumi Evelina Barilli
Per tutti, da 8 anni
Una coproduzione
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Scrooge
Ballade pour acteurs et ombres
d’après Un chant de Noël de Charles Dickens
projet théâtral Fabrizio Montecchi,
Alessandro Nidi, Bruno Stori
musiques et chansons Alessandro Nidi
texte Bruno Stori
mise en scène et décors Fabrizio Montecchi
dessins et silhouettes Nicoletta Garioni
costumes Evelina Barilli
Tout public, à partir de 8 ans
Une coproduction
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Scrooge
L’histoire de Scrooge, vieillard radin et misanthrope né de la fantaisie de Dickens, est universellement
connu. Scrooge est le prototype parfait de l’homme avide et égoïste, aveugle et insensible face aux
maux qui affligent le monde; il est néanmoins aussi, l’exemple édifiant de l’homme qui lutte contre
une prise de conscience déchirante. Les voyages qu’il accomplit dans le passé, dans le présent et dans
le futur et au cours desquels les spectres l’accompagnent dans son cauchemar de Noël nocturne sont
les étapes douloureuses et nécessaires vers une conscience venue à maturité de son être dans le
monde. Même s’il est libéré des excès moralisants du conte dickensienne, le Scrooge que nous
présentons ne renonce pas à nous parler de tout cela: de la grande responsabilité que notre être
implique dans le monde. Nous avons choisi un ton ironique et moqueur parce qu’il nous permet de
respecter une distance critique à laquelle aujourd’hui nous ne pouvons renoncer quand on raconte
une histoire comme celle-là mais, en même temps, parce qu’il nous permet d’accentuer son caractère
de “parabole morale”. Nous avons choisi d’en faire une ballade avec musique et chansons pour
donner encore plus de force aux terribles questions que cette histoire nous pose et pour en mettre
en évidence son universalité absolue. Nous avons choisi de la raconter avec des acteurs et des
ombres. Les acteurs parce qu’ils sont les témoins actuels de l’histoire, de sa profonde humanité et
actualité; les ombres parce qu’elles nous emportent, comme Dickens l’imaginait, dans les voyages
tortueux et mystérieux de Scrooge dans le temps et dans l’espace: de véritables voyages dans des
mondes d’ombres. Scrooge est une coproduction des Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione et Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti: elle réunit la sensibilité et les
expériences artistiques des deux théâtres, dans un projet qui s’adresse aux enfants et aux jeunes et
dans lequel la musique, le théâtre d’ombres et le théâtre d’acteurs se mesurent sur scène pour
donner vie à une relecture originale du Chant de Noël de Dickens.
Scrooge
The story of Scrooge, the greedy and misanthropic moneybags conceived by Dickens, is universally
known. Scrooge is the perfect prototype of the greedy and selfish man, blind and insensitive to the
ills of the world; yet he is also the edifying example of a man struggling with a painful realisation.
The journeys into the past, present and future in which the ghosts guide him through his nocturnal
Christmas nightmare are the painful but necessary stages for gaining mature awareness of his
being in the world. Whilst it has none of the moralistic excesses of the Dickensian tale, our Scrooge
still manages to explain all of this to us, and of the great responsibility that our being in the world
involves.
We opted for an ironic, sing-song tone because it grants us that critical distance we cannot do
without when telling a story like this one, whilst at the same time allowing us to accentuate the
“moral parable” tone.
We decided to turn it into a dance show with music and songs to give even more force to the
difficult questions that this story poses, and to highlight just how universal it is.
We chose to tell the story with actors and shadows. Actors because they bear witness to the here
and now of this profoundly humane yet up-to-date story; the shadows because, as Dickens himself
imagined, they transport us on Scrooge’s tortuous and mysterious journeys through time and space:
authentic journeys through shadow worlds.
Scrooge is a coproduction between Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione and Teatro
delle Briciole Solares Fondazione delle Arti: it combines sensitiveness and artistic experiences of
both theatres in a project addressed to the young where music, shadow theatre and actors’ theatre
confront on stage to give life to an original rereading of A Christmas Carol by Dickens.
Scrooge
Ballad for actors and shadows
from Charles Dickens’ A Christmas Carol
drama project Fabrizio Montecchi,
Alessandro Nidi, Bruno Stori
music and songs Alessandro Nidi
scripts Bruno Stori
direction and sets Fabrizio Montecchi
drawings and shadow puppets Nicoletta Garioni
costumes Evelina Barilli
From 8 years old
A coproduction by
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
foto Jonathan Gobbi
Ranocchio
Ranocchio
Dall’opera di Max Velthuijs
Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto
intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra,
una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona
cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto
intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di
ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono
sempre a trovare una risposta positiva. Un merlo trovato nel prato è l’occasione per interrogarsi sul
mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d’amore provato da
Ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore e sulla felicità che da esso ne scaturisce. Uno
spavento notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della paura vera e della paura di aver
paura.
Con parole e immagini di grande forza ed essenzialità le vicende di Ranocchio e dei suoi amici,
grazie a un humour gentile, ci confortano e ci trasmettono una grande voglia di vivere. Lo fanno
parlando di sé ma nel fare questo ci parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora non
sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura
ogni giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo comporta.
Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più
celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate
dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate con
leggerezza e poesia in delicate storie animate.
adattamento teatrale Nicola Lusuardi,
Fabrizio Montecchi
regia Fabrizio Montecchi
scene Nicoletta Garioni
sagome Federica Ferrari
(tratte dai disegni di Max Velthuijs)
musiche Michele Fedrigotti
costumi Sara Bartesaghi Gallo
Da 2 a 5 anni
Lo spettacolo è tratto dai libri di Max Velthuijs “Frog is sad”,
“Frog in Love”, “Frog and the Birdsong”, “Frog is Frog”,
“Frog is Frightened” editi da Andersen Press, London
Petit-Bond
D’après l’oeuvre de Max Velthuijs
adaptation théâtrale Nicola Lusuardi,
Fabrizio Montecchi
mise en scène Fabrizio Montecchi
décors Nicoletta Garioni
silhouettes Federica Ferrari
(d’après les dessins de Max Velthuijs)
musiques Michele Fedrigotti
costumes Sara Bartesaghi Gallo
De 2 à 5 ans
Le spectacle est tiré des livres de Max Velthuijs “Frog is sad”,
“Frog in Love”, Frog and the Birdsong”, “Frog is Frog”,
“Frog is Frightened” édités par Andersen Press, London
Petit-Bond
Simple et naïf, Petit-Bond regarde le monde les yeux toujours grand-ouverts, même plus,
écarquillés. Tout autour de lui le surprend, l’étonne, éveille sa curiosité. Petit-Bond a de nombreux
amis: Blanche la Cane, une compagne de jeux tendre et affectueuse; Cochonnet, un tranquille
amoureux de la maison et de la bonne cuisine; Le Lièvre, un intellectuel qui a toujours réponse à
tout et Le Rat, un aventurier aussi entreprenant que généreux. Ensemble, ils abordent les grandes
questions que les petits drames de la journée leur posent. Petit-Bond et ses amis trouvent toujours
une réponse positive à ces dilemmes existentiels. Un merle trouvé dans une prairie est l’occasion de
s’interroger sur le mystère de la mort et le besoin de célébrer la joie d’être vivants. La maladie
d’amour éprouvée par Petit-Bond est le point de départ pour une réflexion sur la douleur et sur le
bonheur qui s’ensuit. Une frayeur nocturne précipite inévitablement dans une enquête dont le
thème est la peur, la vraie et la peur d’avoir peur.
Grâce à son humour délicat, les aventures de Petit-Bond et de ses amis nous réconfortent par la
grande force et le caractère essentiel de ses mots et de ses images, elles nous transmettent une
grande envie de vivre. Les personnages parlent d’eux tout en parlant de nous. De nous qui sommes
grands mais qui ne savons toujours pas nous accepter, ils parlent aussi et surtout, de ceux qui
doivent le devenir et qui doivent se mesurer, chaque jour, aux problèmes que grandir dans ce
monde comporte.
Ces petites histoires au grand coeur sont tirées de livres illustrés par Max Velthuijs, un des plus
éminents auteurs et illustrateurs pour l’enfance au monde. Ses dessins et ses paroles ont été sortis
de leur contexte d’origine pour les faire vivre sur l’écran du théâtre d’ombres, transformés avec
légèreté et poésie en délicates histoires animées.
Frog
Frog
Taken from the work by Max Velthuijs
Pure and naive, Frog sees the world with his eyes open wide. Everything around him surprises him,
fills him with amazement and rises his curiosity. Frog has many friends: Duck, a sweet and lovely
playmate, Pig, peaceful and fond of the house and good cooking; Hare, an intellectual who always
finds an answer to everything, and Rat, an adventurer as bold as generous.
Together they face the big questions brought to them by their little everyday life dramas.
Frog and his friends always come with a positive solutions for all the existential dilemmas.
A blackbird found in the field is the occasion to consider the mystery of death and the need to
celebrate the joy of being alive. The lovesickness suffered by Frog is a hint to ponder upon pain and
the happiness originating from it. A fright in the night makes it necessary to look into the theme
of real fear and of the fear of being scared.
Through the use of strong and essential words and images and thanks to a gentle humour, the
adventures of Frog and his friends comfort us and convey a great joy of living.
They do it talking about themselves but at the same time they talk about us too. About us who are
grown up but don’t always accept each other, especially about those ones who aren’t adult yet and
who have to face the problems due to growing up in the world, everyday.
These short stories showing a big heart are taken from the illustrated books by Max Velthuijs one
of the most celebrated authors and illustrators of children books in the 7world.
His figures and his words were taken from their original context and brought to life on the stage
of the shadow theatre, turned into gentle animated stories with kindness and poetry.
theatrical adaptation Nicola Lusuardi,
Fabrizio Montecchi
direction Fabrizio Montecchi
set design Nicoletta Garioni
shadow puppets Federica Ferrari
(taken from Max Velthuijs’s drawings)
music Michele Fedrigotti
costumes Sara Bartesaghi Gallo
From 2 to 5 years old
The spectale is taken from the books by Max Velthuijs
“Frog is sad”, “Frog in Love”, “Frog and the Birdsong”, “Frog is Frog”,
“Frog is Frightened” published by Andersen Press, London
foto Prospero Cravedi
Babar
Lo spettacolo s’ispira liberamente a come mamma e papà de Brunhoff crearono per i loro figli un libro
illustrato con la storia dell’elefantino Babar. In scena Jean e Cécile, due artisti eclettici, danno vita al
racconto inizialmente con il disegno e la pittura, poi utilizzando tutto quello che trovano nel loro studio creano uno spettacolo di teatro d’ombre. Babar, nato in una meravigliosa foresta, perde la mamma
uccisa da un cacciatore. Per salvarsi scappa giungendo in una città dove cominciano tutte le sue avventure e scoperte. Si veste da umano, vive con la signora Antoinette, impara a parlare, scrivere e contare, fa il bagno in una vasca e guida l’automobile. Ha tutto quello che desidera… ma la sera, guardando lontano, è spesso assalito dal ricordo della sua mamma e dalla malinconia per la foresta. Due anni
dopo, incontrati di nuovo i suoi simili, decide di tornare nella foresta, a cui sente di appartenere. Con
tutta la conoscenza acquisita durante il suo viaggio risolve con ironia un conflitto tra il suo popolo e
quello dei rinoceronti… E Babar diventa Re! Lo spettacolo inizia con la nascita di Babar nel ventre di
un’amaca: Cécile vi riposa e sogna la musica dello spettacolo che ispira Jean nel dar forma all’elefantino. Insieme poi inventano il racconto su fogli, tele da dipingere e quadri che diventano schermi,
creando spazi sempre diversi per le avventure del piccolo Babar. Le illustrazioni minuziose si mescolano al tratto più gestuale della pittura e alle ombre che insieme alla musica ci raccontano la storia e le
emozioni dei personaggi. La musica di Claudio Rastelli, giocata tra pianoforte “tradizionale” e pianoforte “preparato”, trova spazio sia all’interno della partitura di Francis Poulenc (composta tra il 1940 e
il 1945 dal musicista per la nipotina sulle parole della tenera favola di Jean de Brunhoff) sia in brani
creati appositamente per lo spettacolo. Le ombre di Teatro Gioco Vita si confrontano ancora una volta
con la musica grazie a questa coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena: una nuova
e importante tappa di un percorso nel teatro musicale ricco di collaborazioni, incontri ed esperienze.
Babar
Per ombre e pianoforte
regia, scene e costumi Anusc Castiglioni
testo e drammaturgia Elsa Bossi
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
musiche Francis Poulenc, Claudio Rastelli
Da 3 a 7 anni
Una coproduzione
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Babar
Babar
Pour ombres et piano
mise en scène, décors et costumes Anusc Castiglioni
texte et dramaturgie Elsa Bossi
silhouettes Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
musiques Francis Poulenc, Claudio Rastelli
De 3 à 7 ans
Une coproduction
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Le spectacle est la libre interprétation de la création d’un livre illustré qui raconte l’histoire du petit
éléphant Babar, écrit par papa et maman de Brunhoff pour leurs enfants. Sur scène Jean et Cécile,
deux artistes éclectiques, font vivre l’histoire. Ils commencent à l’aide du dessin et de la peinture
puis utilisent tout ce qu’ils trouvent dans leur atelier pour produire un spectacle de théâtre
d’ombres.
Babar, né dans une splendide forêt, perd sa maman tuée par un chasseur. Pour ne pas mourir luiaussi, il s’échappe et arrive à la ville où toutes ses aventures et toutes ses découvertes commencent.
Il porte un costume d’homme, vit avec Madame Antoinette, apprend à parler, à écrire et à compter,
il prend son bain dans une baignoire et conduit une automobile. Il a tout ce qu’il désire… mais, le
soir quand il regarde au loin, il est souvent assailli par le souvenir de sa maman et le mal de sa forêt.
Deux années plus tard, après une rencontre avec ses semblables, il décide de retourner dans forêt,
à laquelle il appartient. Grâce à tout le savoir qu’il a acquis pendant son séjour chez les hommes,
il résout avec ironie un conflit entre son peuple et celui des rhinocéros… Et Babar devient Roi!
Les illustrations minutieuses se mélangent au trait plus gestuel de la peinture et aux ombres qui,
avec la musique nous racontent l’histoire et les émotions des personnages. La musique de Claudio
Rastelli, jouée sur un piano “traditionnel” et sur un piano “arrangé”, vient d’une partition de
Francis Poulenc et de morceaux composés spécialement pour le spectacle.
Les ombres de Teatro Gioco Vita s’opposent encore une fois à la musique dans cette coproduction
avec la Fondazione Teatro Comunale di Modena: une nouvelle étape importante dans le théâtre
musical, riche en collaborations, rencontres et expériences.
Babar
Babar
For shadows and piano
The play is freely inspired by the way mother and father de Brunhoff created an illustrated book
for their children which was based on little elephant Babar’s story. The two eclectic artists on stage,
Jean and Cécile, give life to the tale initially through the use of drawing and painting, then
employing everything they find in their studio to create a shadow theatre show.
Babar, born in a wonderful forest, lost his mom who was killed by a hunter. To save himself, he
runs for his life until he finds himself in the city. That’s where all his adventures and discoveries take
place. He dresses up as a human, he lives with Mrs Antoinette, he learns to speak, write and count,
he takes a bath in a tub and drives a car. He has everything he can desire… yet in the evening, as
he looks far, he often reminisces about his mother and he’s overwhelmed by nostalgia for the
forest. Two years after, as he meets his fellow creatures, he decides to go back to the forest to
which he feels he belongs to. Thanks to the knowledge acquired during his journey, he’s able to
solve with irony a conflict between his people and the Rhinos… And then Babar becomes a King!
The detailed illustrations mix to the most instinctive painting and to the shadows that, along with
music, tell us the characters’ stories and emotions. The music by Claudio Rastelli, played with
“traditional” and “prepared” piano, finds its space both in Francis Poulenc’s score and in tracks
expressly composed for the play.
The shadows by Teatro Gioco Vita are once again confronted with the music thanks to this coproduction with the Fondazione Teatro Comunale di Modena: a new important stage in the
musical theatre rich in collaborations, meetings and experiences.
direction, set design and costumes Anusc Castiglioni
text and dramaturgy Elsa Bossi
shadow puppets Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
music Francis Poulenc, Claudio Rastelli
From 3 to 7 years old
A coproduction
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
foto Raffaella Cavalieri
Pépé e Stella
Direttore del circo: Puoi avere un altro cavallo!
Pépé: Io voglio solo Stella
Direttore del circo: Pépé, Stella non c’è più!
Pépé: Lei c’è ancora perché la sua stella brilla nel cielo.
Direttore del circo: Tu parli come un bambino.
Pépé: Io sono un bambino!
Pépé è un bambino e Stella un piccolo cavallo. Sono nati la stessa notte nel grande
circo della grande città e per questo le loro stelle brillano vicine in cielo, così vicine
che i due diventano subito amici. Insieme crescono giocando e, sempre insieme,
imparano ad esibirsi in numeri circensi sempre più sorprendenti. Finché un giorno, di
fronte ad un esercizio molto pericoloso, il cavallino ha paura e viene cacciato dal
Direttore del circo. È la separazione per Pépé e Stella e l’inizio del lungo viaggio
del cavallino verso l’ignoto. Poi la fuga avventurosa e, dopo tante e travagliate peripezie, il ritorno al circo dove il bambino è rimasto sempre fiducioso ad attenderlo.
Tanto dell’universo infantile si ritrova in questa storia scritta da una delle autrici
contemporanee per bambini più amate al mondo: Barbro Lindgren. Il suo tocco lieve
dà grazia e poesia ad una storia d’amicizia semplice ma ricca di suggestioni e forti
emozioni. Le ombre di Teatro Gioco Vita restituiscono sulla scena la delicata storia,
sempre sospesa tra reale e fantastico, di Pépé e Stella.
Pépé e Stella
Un bambino e il suo piccolo cavallo.
Una storia d’amicizia.
Da Pojken och Stjärnan di Barbro Lindgren
adattamento teatrale Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni
musiche Michele Fedrigotti
costumi Corinne Lejeune
Da 3 a 7 anni
Una coproduzione
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Con il patrocinio di
Unicef - Piacenza
Pèpè et Etoile
Un enfant et son petit cheval.
Une histoire d’amitié.
D’après Pojken och Stjärnan de Barbro Lindgren
adaptation théâtrale Nicola Lusuardi
mise en scène et décors Fabrizio Montecchi
silhouettes Nicoletta Garioni
musique Michele Fedrigotti
costumes Corinne Lejeune
De 3 à 7 ans
Une coproduction
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Avec le patronage de
Unicef - Piacenza
Pèpè et Etoile
Directeur du cirque: Tu peux avoir un autre cheval!
Pèpè: Je ne veux qu’Etoile.
Directeur du cirque: Pèpè, Etoile n’existe plus!
Pèpè: Elle existe encore parce que son étoile brille en ciel.
Directeur du cirque: Tu parles comme un enfant.
Pèpè: Je suis un enfant!
Pèpè est un enfant et Etoile un petit cheval. Ils sont nés la même nuit dans le grand
cirque de la grande ville. C’est pour cela que leurs étoiles brillent proches en ciel, si
proches que les deux deviennent amis. Ils grandissent en jouant ensemble et, toujours
ensemble, ils apprennent à s’exhiber d’une façon de plus en plus extraordinaire.
Jusqu’au jour quand, face à l’exercice très dangereux, le petit cheval a peur et le
Directeur le chasse du cirque. C’est la séparation de Pèpè et Etoile et c’est le début d’un
long voyage du petit cheval vers l’inconnu. Après la fuite aventureuse et beaucoup de
péripéties, c’est le retour au cirque où l’enfant l’a toujours attendu avec confiance.
C’est l’univers des enfants qu’on retrouve dans cette histoire écrite par une des autrices
contemporaines les plus aimées par les enfants du monde entier: Barbro Lindgren. Son
touche léger donne grâce et poésie à l’histoire d’amitié simple mais riche de
suggestions et émotions fortes. Les ombres de Teatro Gioco Vita mettent en scène
l’histoire de Pèpè et Etoile, toujours suspendue entre le réel et le fantastique.
Pépé and Star
Circus Director: You can have another horse!
Pépé: I only want Star.
Circus Director: Pépé, Star isn’t here any longer!
Pépé: She’s still here because her star shines in the sky.
Circus Director: You talk as a child.
Pépé: I am a child!
Pépé is a child and Star a little horse. They were born the same night in the big circus
in the big city. That’s why their stars shined close in the sky, so close that the two of
them became immediately friends. Together they grow up playing, and together they
learn to perform more and more amazingly. But one day, facing a very dangerous
exercise, Star gets scared and the Director chases her out of the circus.
It’s the separation of Pépé and Star, and for the little horse it’s the beginning of a long
journey towards the unknown. After the adventurous escape and many vicissitudes,
the horse returns at the circus where the child has hopefully always waited for her.
This story, written by one of the most beloved contemporary author for children:
Barbro Lindgren, speaks about the children’s universe. Her light touch gives grace and
poetry to the friendship story which is simple but full of charm and strong emotions.
Teatro Gioco Vita’s shadows stage the delicate story of Pépé and Star, always
suspended between reality and fantasy.
Pépé and Star
A child and his little horse.
A friendship story.
From Pojken och Stjärnan by Barbro Lindgren
stage adaptation Nicola Lusuardi
direction and set design Fabrizio Montecchi
shadow puppets Nicoletta Garioni
music Michele Fedrigotti
costumes Corinne Lejeune
From 3 to 7 years old
A coproduction
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Under the aegis of
Unicef - Piacenza
foto Gianni Cravedi
Circoluna
C i r c o l u n a
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
Di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi
Benvenuti a CIRCOLUNA!! …l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo.
Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! acrobazie! trasformazioni!
Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No??
Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori.
Venite? Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!!
Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano!
Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce
utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa,
dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini sono Lucetta,
la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in
questo magico mondo circense: sono loro a tradurre lo strano linguaggio delle
“ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti, sono loro a dipanare i fili di
una storia, allo stesso semplice e drammatica, che intrecciandosi con il normale
svolgersi dei numeri del circo tiene il piccolo spettatore in suspense fino alla fine.
testo Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Leif Hultqvist
costumi Inkan Aigner
Da 2 a 5 anni
Si ringrazia
Dockteatern Tittut
C i r c o l u n a
Le seul cirque-théâtre d’ombres au monde
De Nicola Lusuardi et Fabrizio Montecchi
texte Nicola Lusuardi
mise en scène et décors Fabrizio Montecchi
dessins et silhouettes Nicoletta Garioni
musique Leif Hultqvist
costumes Inkan Aigner
De 2 à 5 ans
Remerciements au
Dockteatern Tittut
Circoluna
Bienvenus à CIRCOLUNA!!…le seul, l’unique, l’authentique cirque d’ombres au
monde. Un cirque où tous les artistes sont des ombres et font des magies! Des
acrobaties! Des transformations!
Mais, pardon, je vous dis, à vous les enfants: vous savez ce qu’est une ombre?
Non?? Alors venez, accourez! Entrez dans notre monde d’images et de couleurs.
Venez?
Mais écoutez-moi bien, doucement... DOUCEMENT!
Autrement nos petites ombrartistes... seront effrayées!
Circoluna est un spectacle d’ombres et de lumières qui parle de l’ombre et de la
lumière en utilisant un langage ironique et léger, basé sur le plaisir de la surprise, de
l’enchantement et du merveilleux. Lucette, Le Monsieur Loyal, et Achille, dompteur
d’ombres, sont les seules présences en chair et en os qui conduiront les enfants dans
ce monde magique du cirque, riche d’apparitions incroyables et fantastiques. Et ce
sont Lucette et Achille qui traduiront l’étrange langage des “ombrartistes“ en
expressions verbales burlesques et imperti- nentes. Ce sont eux qui démêleront les
fils d’une histoire tout à la fois simple et dramatique qui, en se mêlant au
déroulement des numéros de cirque, maintiendra, chez le spectateur, le suspense
jusqu’à la fin.
Circoluna
C i r c o l u n a
The only shadow circus-theatre in the world
Welcome to CIRCOLUNA!… the only, unique, authentic circus of shadows
in the world. A circus where all the artists are shadows and make magic! Acrobatics!
Transformations!
Sorry but I’m talking to you, kids: do you know what a shadow is? No??
Well, come along then! Hurry up! Come into our world of images and colours Come
in!
But I beg you please to be very, very quiet! Otherwise our little shadow artists will
get… scared!
Circoluna is a shadow and light performance that speaks about the shadow and the
light using an easy, ironic language based on the pleasure of surprise, enchantment
and wonder. The children’s guides are Lucetta, the presenter, and Achilles, the
shadow-tamer: they are the only real-life characters in this magic circus world full of
incredible, fantastic apparitions.
And they will be the ones who translate the strange language of the “shadow
artists” into playful, irreverent verbal expressions. They will be the ones who unwind
the threads of a simple but dramatic story that, interwoven with the normal circus
acts, will keep the audience in suspense till the very end.
By Nicola Lusuardi and Fabrizio Montecchi
text Nicola Lusuardi
direction and set design Fabrizio Montecchi
drawings and shadow puppets Nicoletta Garioni
music Leif Hultqvist
costumes Inkan Aigner
From 2 to 5 years old
Thanks to
Dockteatern Tittut
foto Gianni Cravedi
L’ombra di Pollicino
L’ombra
di
Pollicino
Uno spettacolo d’ombre tutto da giocare
Non avete per caso visto l’ombra di Pollicino? Era qui, in teatro, ed ora è sparita.
Senza di lei lo spettacolo non si può fare! Per caso qualcuno di voi ha un’ombra
come quella di Pollicino: piccola, colorata e molto monella? Forza, chi vuole prestarci
la propria ombra?
Così inizia L’ombra di Pollicino.
E da questo momento tenetevi forte perché può succedere di tutto. Anche di vedere
un bambino con un’ombra gigantesca che afferra minuscoli compagni nel pugno di
una mano, oppure ombre di insegnanti danzare scatenate al ritmo della musica.
Vi può capitare di assistere ad altri piccoli misteri, come bambini con ombre colorate
o bambini con ombre di pesci!
Teatro Gioco Vita propone un laboratorio in forma di spettacolo non solo da vedere,
ma anche da agire, smontare, giocare. I bambini da spettatori diventano i
protagonisti di un viaggio ludico e divertente nella magia delle ombre, nei segreti del
teatro d’ombre.
Di Fabrizio Montecchi
con la collaborazione di Nicola Lusuardi
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
costumi Sara Bartesaghi Gallo
Da 3 a 5 anni
L’ o m b re d e P e t i t P o u c e t
L’ombre
de Petit Poucet
Un spectacle d’ombres à jouer
De Fabrizio Montecchi
avec la collaboration de Nicola Lusuardi
silhouettes Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
costumes Sara Bartesaghi Gallo
De 3 à 5 ans
Est-ce que vous avez vu par hasard l’ombre de Petit Poucet? C’était ici, au théâtre,
et là, a disparu. Sans elle, on ne peut pas faire le spectacle! Par hasard quelqu’un
d’entre vous a une ombre comme celle de Petit Poucet: petite, colorée et très
maline? Allez, qui est-ce qui veut nous prêter sa propre ombre?
Ainsi commence L’ombre de Petit Poucet.
Et de ce moment là tenez vous bien fort parce que tout peut arriver. Il peut arriver
de voir un enfant avec une ombre énorme qui saisit ses minuscules camarades dans
sa main, ou même de voir les ombres de tes professeurs danser à la folie au rythme
de musique. Il peut vous arriver d’assister à de petits mystères, comme des enfants
avec des ombres colorées ou des enfants avec des ombres de poissons!
Teatro Gioco Vita propose un spectacle pas seulement à voir, mais même à faire,
démonter, à jouer. Les enfants ne sont pas seulement des spectateurs mais ils
deviennent les protagonistes d’un voyage ludique et amusant dans la magie des
ombres, dans les secrets du théâtre d’ombres.
L i t t l e To m
Thumb’s shadow
L i t t l e To m T h u m b ’s s h a d o w
A shadow show to play
By Fabrizio Montecchi
in collaboration with Nicola Lusuardi
Have you seen Little Tom Thumb’s shadow by any chance? It was here, in the theatre, and now has disappeared. Without it the show cannot be performed! Has somebody a shadow as the Little Tom Thumb’s one: little, coloured and naughty? Come
on, who wants to lend us his own shadow?
That’s how Little Tom Thumb’s shadow starts.
So then, hold on tight because anything can happen. It can happen to see
a huge child grabbing in his hands his small friends or it can happen to see your
teachers’ shadows dancing wild along with the music rhythm. You can happen as
well to assist to some mysteries such as children with coloured shadows
or children with fish shadows!
Teatro Gioco Vita proposes a show not only to be watched but also to be made,
played, taken apart. Children are not only the audience but they become the actors
of a playful and amusing journey into the magic of shadows, into the secrets of
shadow theatre.
shadow puppets Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
costumes Sara Bartesaghi Gallo
From 3 to 5 years old
foto Massimo Bersani
Un mondo di figure d’ombra
Un mondo di figure d’ombra
Il nostro rapporto con Lele Luzzati, iniziato nel 1978, ha prodotto nove spettacoli e numerosi altri
momenti di collaborazione artistica. Di queste esperienze rimane la memoria ricca di immagini,
ancora calda delle emozioni che quegli spettacoli ci hanno procurato. Ma soprattutto rimangono gli oggetti, i materiali, che testimoniano e raccontano del percorso fatto, delle esperienze vissute…
…Ci riportano là, quando i disegni di Lele sono diventati, per la prima volta, sagome e poi le bellissime ombre “in bianco e nero” del Barone di Münchausen; ci ripropongono la memoria di un
lungo confronto sui modi di utilizzare la trasparenza da cui sono nate le sagome di Gilgamesh,
piccoli capolavori che ci hanno davvero introdotto nel mondo del colore. E così di passo in passo,
fino ad arrivare alle sgranate ombre degli Dei di Odissea, frutto di una manipolazione artigianale di grandi negativi fotografici, e di lì… ancora oltre… Piccole conquiste, certo, ma vissute con
l’amore per la ricerca paziente, per il lavoro artigianale condiviso dalla maestria di Lele.
La mostra è il tentativo di far rivivere questi materiali: una volta decontestualizzati dallo spettacolo essi non meritano di essere esposti solo didatticamente ma conservano la forza di risvegliare suggestioni ed emozioni che, ci auguriamo, possano essere non più solo nostre ma anche di
chi, come noi, accetti di attraversare un mondo di figure d’ombra. In un certo senso questa
mostra è lo spettacolo che di sé dà il teatro d’ombre.
Un mondo di figure d’ombra si propone globalmente come percorso animato. Luci, situazioni
d’ombra, piccoli momenti di fruizione spettacolare… Oltre a questo, a conclusione del percorso
propriamente espositivo, sono previsti momenti di animazione dove è possibile per il pubblico
costruirsi teatri d’ombre in miniatura.
Omaggio a Lele Luzzati
Mostra/Spettacolo
ideazione e progettazione Anusc Castiglioni,
Fabrizio Montecchi
progetto allestimento e animazioni
Federica Ferrari
direzione tecnica allestimento Luca Berettoni
parti decorative Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
parti grafiche Davide Galli
materiali sonori Erich Galliani
Un monde de figures d’ombre
Un monde de figures d’ombre
Hommage à Lele Luzzati
Exposition/Spectacle
idéation et planification Anusc Castiglioni,
Fabrizio Montecchi
project de la mise en scène et animations
Federica Ferrari
direction technique de la mise en scène
Luca Berettoni
parties décoratives Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
parties graphiques Davide Galli
matériel sonore Erich Galliani
Notre relation avec Lele Luzzati a commencé en 1978 et a aboutit à neufs spectacles et de nombreuses collaborations artistiques. Ce qu’il reste en mémoire de ces expériences est une richesse encore toute fraîche d’images et d’émotions que ces spectacles nous ont procurées. Mais il
reste surtout les objets - le matériel - qui témoignent et racontent le chemin parcouru et les
expériences vécues…
…Ils nous renvoient au moment où les dessins de Lele sont devenus, pour la première fois, les
silhouettes puis les splendides ombres “en noir et blanc” du Baron de Münchausen; ils nous
proposent une nouvelle fois la mémoire d’une longue confrontation sur les utilisations possibles de la transparence d’où sont nées les silhouettes de Gilgamesh, petits chefs-d’œuvre qui
nous ont véritablement ouvert au monde de la couleur. Et ainsi pas à pas, jusqu’ aux ombres
égrenées des Dieux de l’Odyssée, résultat de la manipulation artisanale des grands négatifs de
photographies, et puis… toujours plus loin… Petites conquêtes certes, mais vécues avec amour
pour la recherche patiente et le travail artisanal partagé avec l’adresse de Lele.
L’exposition veut faire revivre ce matériel: sorti du contexte du spectacle, il mérite de ne pas être
exposé excòlusivement d’un point de vue didactique parce qu’il conserve le pouvoir de faire naître des suggestions et des émotions qui, nous l’espérons, ne resteront pas seulement les nôtres
mais seront partagées par tous ceux qui comme nous, acceptent de traverser un monde de figures d’ombre. Dans un certain sens, cette exposition est un spectacle qui de lui-même crée le
théâtre d’ ombres. Un monde de figures d’ombre qui se propose entièrement comme un parcours animé. Lumières, situations d’ombre, petits moments de jouissance spectaculaire… En
plus de tout cela, pour boucler le parcours proprement dit de l’exposition, plusieurs moments
d’animation ont été prévus pendant lesquels le public pourra construire des théâtres d’ombres
en miniature.
A world of shadow figures
Our relation with Lele luzzati started in 1978 and produced nine plays as well as numerous other
artistic collaborations. The memories of such experiences are still full of images and moved by
the emotions conveyed to us by those plays.
The main witnesses of these are however the objects and the materials, that tell us about the
course they took and the experiences they lived.
… they bring us back to the first time when Lele’s drawings became silhouettes and then turned into the beautiful “black and white” shadows of the Barone di Münchausen. They re-propose the memory of a long debate on the many ways of using the transparency from which the
Gilgamesh silhouettes were born, little masterpieces that actually introduced us to the world of
colour.
And so on to the marked shadows of Gods from Odissea, the result of a craft-made handling
of big photographical negatives, and then again beyond this. Little achievements, yet we experienced them with love for the patient research, for the craft which we shared with Lele’s skill.
The exposition is an attempt to bring these materials back to life: once they are decontextualized from the play, they do not deserve to just be didactically displayed, because they preserve
the strength of reviving memories and emotions that, we wish, could be shared by everyone
who, along with us ,wishes to travel across a world of shadow figures.
This exposition is somehow the show of the figure theatre itself. A world of shadow figures is
globally proposed as a living journey with lights, shadow situations, short moments of enjoyment… And apart from this, some animated shows are planned where possible,
in which the audience will be able to create little shadow theatres, as a conclusion to the
exhibition.
A world of shadow figures
Homage to Lele Luzzati
Exhibition/Play
idea and project Anusc Castiglioni,
Fabrizio Montecchi
stage design project and animation
Federica Ferrari
staging technical direction
Luca Berettoni
decorative parts Federica Ferrari, Nicoletta Garioni
graphical parts Davide Galli
sound effects Erich Galliani
De L’Ombre Eterne
Il canto come ombra sonora. L’ombra come canto visivo. Perché il canto e l’ombra sono generate dal corpo ma nello stesso tempo lo trascendono andando ad abitare un altro mondo, molto
diverso dal corpo che lo hanno prodotto.
Soprattutto il canto lirico ha qualcosa di disumano, di oltre l’umano. E quei corpi, che di questo
canto si fanno portatori, sembrano piccoli nella loro semplice umanità. Come l’ombra, che deforma i lineamenti del nostro corpo e né altera le dimensioni, anche il canto espande i confini del
corporeo verso l’incorporeo.
Il canto lirico è anche parola come l’ombra è anche figura. Assumono forme per veicolare significati. Ma entrambi trascendono i significati di cui si fanno tramite e ci comunicano sempre anche
altro. E per questo, il più delle volte, ci conducono oltre il dicibile, nei territori dell’indicibile.
E il corpo? Affiancare all’altrove poeticamente irraggiungibile del canto e dell’ombra la testimonianza presente del corpo. Perché è dal corpo che tutto prende vita. Il corpo è il qui e ora irrinunciabile del teatro.
Dunque corpo, canto e ombra. A partire da questo, l’Orfeo di Claudio Monteverdi diventa il
cuore del nostro progetto e terreno di esercitazione laboratoriale. Su quest’opera faremo un’operazione drammaturgica e musicale di smontaggio e rimontaggio, di sottrazione e depurazione, che ci permetterà di indagare relazioni “possibili” tra corpo, canto e ombra. Relazioni che ci
permetteranno, a loro volta, di ricercare una qualità scenica, non propria del teatro d’opera,
incentrata sul concetto di coralità e di non personificazione interprete-personaggio, voce-personaggio. Il teatro d’ombre sarà il linguaggio “in più”, attraverso il quale si darà corpo a queste
diverse soluzioni di messa in scena.
De L’Ombre Eterne
PROGETTO
SPECIALE
Rappresentazione per voci, corpi e ombre
da L’Orfeo di Claudio Monteverdi
regia e scena Fabrizio Montecchi
adattamento e riscrittura musicale Bruno Moretti
(da “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi)
disegni e sagome Nicoletta Garioni
Opera lirica
Debutto:
13 Dicembre 2009, Teatro Comunale di Modena
Progetto per OPERAFUTURA
laboratori per un nuovo teatro musicale
L a b o r a t o r i • A t e l i e r s • Wo r k s h o p s
Figur e d’ombra - Figur es d’ombr e - Shadow figur es
Percorsi sull’ombra e il teatro d’ombre
Parcours sur l’ombre et le théâtre d’ombres
Workshops about shadow and shadow theatr e
di - par - by
Federica Ferrari, Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi
TEATRO GIOCO VITA
Teatr o Stabile di Innovazione
direzione artistica - direction artistique - artistic direction
Diego Maj
La Compagnia - La Compagnie - The Company 2009/2010
responsabile artistico - responsable artistique - artistic manager Fabrizio Montecchi
responsabile laboratorio - responsable de l’atelier - workshop manager Nicoletta Garioni con - avec - with Federica Ferrari
responsabile tecnico - responsable tecnique - technical responsible Sergio Bernasani
attori - acteurs - actors Laura Dell’Albani, Alessandro Ferrara, Tiziano Ferrari, Giuseppe Fraccaro, Elena Griseri,
Walter Battista Maconi, Candida Nieri, Gino Paccagnella, Michele Radice, Domenico Sannino, Laura Zeolla
tecnici - techniciennes - technicians Anna Adorno, Luca Berettoni, Tania Fedeli, Alessandro Gelmini, Davide Giacobbi,
Cesare Lavezzoli, Maddalena Maj, Davide Rigodanza
collaboratori artistici - collaborateurs artistiques - artistic collaborators Inkan Aigner, Evelina Barilli, Sara Bartesaghi Gallo,
Giulia Bonaldi, Elsa Bossi, Anusc Castiglioni, Michele Fedrigotti, Leif Hultqvist, Corinne Lejeune, Nicola Lusuardi,
Bruno Moretti, Alessandro Nidi, Claudio Rastelli, Bruno Stori
Infor mazioni
Renseignements
Infor mation
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
via San Siro, 9 - 29100 Piacenza - Italia
telefono +39.0523.332613 - fax +39.0523.338428
[email protected]
www.teatrogiocovita.it
direttore di produzione - directeur de production - production manager
Roberto De Lellis ([email protected])
ufficio stampa comunicazione - service de presse et de communication - press and communication department
Simona Rossi ([email protected])
ufficio produzione e distribuzione spettacoli - service de production et diffusion spectacles - show production and distribution office
Helena Tirén ([email protected])
Concept: MCube