Cura della salute orale nei pazienti con Epidermolisi Bollosa – Linee guida per una migliore assistenza Susanne M. Krämer1,2,3, Mara Concepción Serrano4, Gisela Zillmann1,3, Pablo Gálvez3, Ignacio Araya5, Nicolás Yanine5, Alonso Carrasco-Labra5, Patricio Oliva6, Romina Brignardello-Petersen5 & Julio Villanueva5 1 Reparto di Odontoiatria Pediatrica, Facoltà di Odontologia, Università del Cile, Cile, Unità di Medicina Orale e di Cure Odontoiatriche Specialistiche, UCL Eastam Istituto Dentale, Londra, UK, 3Debra Cile, 4Attività Privata, Valenza, Spagna, 5Unità Odontoiatrica di Base Riconosciuta, Facoltà di Odontologia, Università del Cile, Cile e 6Dottore Ricercatore in metodiche Biomediche e Salute Pubblica, Università autonoma di Barcellona, Barcellona Spagna 2 International Journal of Paediatric Dentistry 2012; 22 (Suppl. 1): 1–35 Obiettivo. Fornire agli operatori informazioni sulle migliori pratiche attuali inerenti alla gestione della salute orale di quanti sono affetti dall’EB. Metodi. Si è effettuata una ricerca letteraria sistematica, la cui tematica essenziale è la cura dentale negli EB. Fra le fonti consultate, a partire dal 1970 fino al 2010, citiamo MEDLINE, EMBASE, CINAHL, The Cochrane Librarary, DARE, e il registro dei trials di controllo Cochrane ( CENTRAL ). Al fine di determinare le raccomandazioni degli studi selezionati, si è fatto uso del sistema SIGN. Il primo progetto è stato analizzato e discusso da esperti clinici, da metodologisti e da rappresentanti dei pazienti nel corso di un congresso di due giorni. Il documento ottenuto è il risultato degli interventi di revisione esterna prodotti da un’insieme di esperti, di altri professionisti della cura della salute, di rappresentanti dei pazienti e di revisori laici. Il documento finale è stato verificato in tre diversi centri, nel Regno Unito, nella Repubblica Ceca e in Argentina. Risultati. Le linee guida comprendono 93 raccomandazioni distinte in 3 aree principali: 1) Igiene orale – modalità d’accesso, consulenza precoce, manovre preventive, gestione della microstomia, prescrizioni e appuntamenti di controllo; 2) Trattamento dentale: modifiche generali del trattamento, radiografie, ricostruzioni, endodonzie, riabilitazione orale, trattamento peridentale, chirurgia orale e ortodonzie; 3) Anestesia del trattamento dentale. Conclusioni. L’approccio terapeutico dentale oggi preferito è illustrato nel protocollo di prevenzione. INTRODUZIONE La DEBRA International è una rete diffusa in tutto il mondo, costituita di gruppi nazionali che operano nell’interesse di quanti sono affetti da epidermolisi bollosa ( EB ), una malattia genetica della pelle che porta a vescicazioni. L’epidermolisi bollosa, condizione rara dalle molteplici manifestazioni orali, necessita di un particolare approccio dal punto di vista dentale. Data la sua bassa 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 1 incidenza, sono tanti i dentisti che hanno in proposito conoscenze limitate. La letteratura scientifica relativa alla cura della salute orale degli EB è alquanto povera, il che rende difficoltoso, per i dentisti privi di esperienza nei confronti degli EB, l’approccio a questi nel migliore dei modi, dal momento che hanno bisogno di un trattamento particolare. In quanto peculiare dell’aspirazione a garantire agli EB la possibilità di un sostegno e di un’assistenza medica qualitativamente ottimi, la DEBRA International ha affidato la definizione delle Linee Guida Cliniche a professionisti nella cura della salute di ogni parte del mondo, particolarmente esperti nell’EB. Si è reso necessario fare incontrare esperti internazionali di diversi centri, perché discutessero le differenti alternative terapeutiche e si impegnassero a fissare le linee guida per una migliore assistenza, esprimendo le giuste precauzioni da rispettare, mettendo così gli EB in condizioni di usufruire di un’assistenza ottimale della salute orale. Queste linee guida sull’igiene dentale degli EB sono state messe a punto da una équipe internazionale di dentisti, che si sono serviti di una metodologia standard fondata sulla revisione sistematica dell’evidenza scientifica attualmente disponibile. In esse troviamo un capitolo di informazioni generali sulla cura dentale degli EB, cui fa seguito il capitolo dove si espongono le misure precauzionali da adottare nel trattamento dei pazienti con qualsiasi sottotipo di EB, oltre che le raccomandazioni per il trattamento dentale. Nell’appendice ci sono un glossario, nozioni generali sull’EB, infine la descrizione delle sue manifestazioni orali. 1.1 SCOPO Fornire agli operatori informazioni sulle attuali migliori pratiche di gestione della cura della salute orale degli EB. 1.2 OPERATORI Specialisti in Odontoiatria Pediatrica, Odontoiatria Specialistica, Ortodonzie, Chirurgia Orale e Maxillofacciale, Medici di Riabilitazione e di Odontoiatria Generale, Igienisti Dentali, Pediatri, Dermatologi, Dietisti, genitori, e quanti convivono con l’epidermolisi bollosa ereditaria. 1.3 GRUPPO DI RIFERIMENTO Le presenti linee guida si addicono a tutti i pazienti con diagnosi di epidermolisi bollosa, concentrando l’attenzione sui quattro tipi più importanti di EB: l’EB simplex, l’EB giunzionale, l’EB distrofica e la sindrome di Kindler. 1.4 Metodo applicato per la Formulazione delle Raccomandazioni A partire dagli studi selezionati, ci si è serviti delle Linee Guida SIGN per formulare le raccomandazioni. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 2 LIVELLI DI EVIDENZA 1++ Meta-analisi di alta qualità, revisioni sistematiche di RCTs, o RCTs con scarsissimo rischio di errore 1+ Meta-analisi ben avviate, revisioni sistematiche o RCTs con scarso rischio di errore 1- Meta-analisi, revisioni sistematiche o RCTs con elevato rischio di errore 2++ Revisioni sistematiche di alta qualità di caso clinico o di studi di coorte Caso clinico di alta qualità o studi di coorte con scarsissimo rischio di confusione o di errore ed elevata possibilità che il rapporto sia causale 2+ Caso clinico ben avviato o studi di coorte con scarso rischio di confusione o di errore e possibilità moderata che il rapporto sia causale 2- Caso clinico o studi di coorte con alto rischio di confusione o errore e rischio importante che il rapporto non sia causale 3 Studi non analitici, per esempio, registrazioni casistiche, serie casistiche 4 Opinione degli esperti GRADI DI RACCOMANDAZIONE Va osservato che il grado di raccomandazione si riferisce alla forza dell’evidenza sulla quale la raccomandazione si fonda, senza rispecchiarne la rilevanza clinica. Almeno una meta-analisi, la revisione sistematica o RCT valutato come 1++, e direttamente riferibile al A gruppo di riferimento; o un’evidenza consistente soprattutto negli studi valutati come 1+, applicabili direttamente alla popolazione di riferimento, e che dimostrano la consistenza globale dei risultati Un’evidenza che comprende gli studi valutati come 2++, applicabili direttamente alla popolazione di B riferimento e che dimostrano la consistenza globale dei risultati; o un’evidenza Estrapolata dagli studi valutati come 1++ o 1+ Un’evidenza che comprende studi valutati come 2+, applicabile direttamente alla popolazione di C riferimento e che dimostrano la consistenza globale dei risultati; o un’evidenza Estrapolata dagli studi valutati come 2++ Livello di evidenza 3 o 4; o un’evidenza Estrapolata dagli studi valutati come 2+ D NORME DI BUONA PRASSI Consigli sulla migliore pratica, in base all’esperienza clinica delle linee guida messe a punto Fiftieth Guideline Developer’s Handbook, NHS Scottish Intercollegiate Guidelines Network SIGN. Revised Edition January 2008. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 3 2 Cura orale dei pazienti con Epidermolisi Bollosa ereditariaA 2.1 Introduzione Oggi la prevenzione è la modalità privilegiata per la gestione dentale1-3. Per i pazienti con epidermolisi bollosa ( EB ), specialmente per quanti sono affetti dai tipi più gravi, l’odontoiatria ha subito, negli ultimi 30 anni mutamenti più che notevoli. Per Crawford et al4 l’estrazione di tutti i denti era il trattamento di scelta per i pazienti RDEB. Due decenni dopo, nel 1999, Wright5 riteneva che fosse possibile affrontare con successo le anomalie dentali mediante associazione di anestetici e tecniche ricostruttive. Di recente, Skogedal et al2 hanno evidenziato che nei pazienti con RDEB le carie vanno prevenute con buon esito attraverso follow-up continui consistenti nel regime dietetico, in abitudini di igiene orali, nella frequente pulizia professionale, e nella terapia a base di fluoruro. 2.2 Rilevanza della prevenzione orale e del trattamento dentaleB 1) Prevenzione e trattamento del dolore e dell’infezione. Si tenga presente che i pazienti con dolore orale riducono l’apporto nutrizionale. 2) Miglioramento dell’estetica e dell’autostima. 3) La dentizione sana consente ai pazienti di migliorare la condizione nutrizionale 6, poichè sono in grado di masticare meglio. La dentizione funzionale diminuisce il danno potenziale del tessuto molle orale ed esofageo grazie alla masticazione più efficace 7,8; pertanto è fondamentale la consulenza nutrizionale, in quanto c’è bisogno di consigli sul contenuto nutrizionale della dieta e sulla consistenza del cibo. 4) Progressi fonetici, una volta ricostruiti i denti anteriori, il che consente un migliore posizionamento della lingua. 5) Miglioramento della deglutizione: gli esercizi di apertura della bocca rafforzano i muscoli, perciò è più agevole praticare l’igiene di routine. 6) La relazione armonica tra i denti stabilizza l’occlusione, migliorando la funzione e l’estetica e garantendo una migliore igiene. 2.3 Accesso alla clinica dentale Per i pazienti che facciano uso di sedie a rotelle e di stampelle l’accesso alla clinica deve essere facile. Fare in modo che i pazienti si sentano a proprio agio, dando loro il tempo sufficiente. Non vanno assolutamente assistiti quando non si conoscono le aree ferite. Qualora il paziente debba affrontare un lungo viaggio per recarsi dall’odontoiatra specializzato nell’unità di EB, si stabilisca un approccio assistenziale condiviso con un dentista locale, perché attui una cura preventiva più regolare. A Le manifestazioni Orali dell’EB si trovano a pagina 31 Questo elenco è stato messo a punto in conformità con le preferenze dei pazienti e dei loro rappresentanti. B 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 4 La cura dentale è per alcuni pazienti una sfida. Pur se essa è garantita nella maggior parte dei paesi sviluppati, purtroppo per molti pazienti è ancora un privilegio. Tanto sul piano odontoiatrico9 quanto in riferimento ad altri operatori sanitari, mancano le conoscenze. A complicare la cura dentale subentrano le paure sia del paziente che del dentista10. Non bisogna farne una questione di tempo: perfino le procedure più semplici, come l’esame orale richiedono più tempo, in ragione dell’accesso limitato, del disagio o della paura che insorgano bolle successivamente alla manipolazione del tessuto molle. 2.4 Consulto precoce I membri dell’équipe multidisciplinare devono mettere in contatto i pazienti con il dentista prima che i problemi orali si presentino: il consulto precoce e il relativo follow-up sono fondamentali perché i pazienti stiano bene il più possibile dal punto di vista orale ( Figura 1 ). Figura 1 Diagnosi precoce ed educazione dei genitori alla gestione delle bolle. Figura 2 Educazione precoce dell’igiene orale. Il dentista deve visitare per la prima volta i pazienti EB all’età di tre sei mesi. Questi gli obbiettivi: a) Educazione di genitori ed operatori circa la dieta ( compresi i farmaci senza zucchero ), l’igiene orale di routine, i fluoruri, gli ausili tecnici e le manifestazioni orali dell’EB. Essa va definita preventivamente, ancor prima dell’eruzione dentaria ( Figura 2 ). b) Diagnosi precoce delle anormalità dello smalto, quali quelle riscontrate nell’EB giunzionale ( JEB ): è possibile non appena si manifesta la prima eruzione dentale ( Figura 3 ). c) Diagnosi precoce di sovraffollamento dentale, soprattutto nella EB distrofica recessiva ( RDEB). d) Diagnosi precoce di lesioni incipienti da carie. I pazienti EB devono recarsi il più presto possibile dal dentista, così che sia individuato qualsiasi aspetto riferito all’EB, richiedente particolare attenzione, p.es: l’ipoplasia generalizzata dello smalto5,10-13. Così i dentisti sono in grado di pianificare programmi preventivi che riducano il rischio di insorgenza di malattie dentali14. Risulta da tanta casistica clinica che i pazienti visitano il dentista soltanto quando hanno già diverse lesioni da carie o avvertono dolore7,11,15,16. Figura 3 Diagnosi precoce dell’Ipoplasia Generalizzata dello Smalto nelle JEB. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 5 2.5 Bolle orali ed ulcerazioni Malgrado le bolle orali, le ulcere e le erosioni siano la caratteristica orale più comune dell’EB, si dispone di un solo studio dedicato alla terapia di queste lesioni orali. Secondo Marini et al.17 la sospensione del sucralfato riduce lo sviluppo e la durata delle bolle mucosali orali e delle ulcere, oltre che l’annesso dolore orale, migliorando la placca e gli indici di infiammazione gengivale17. 2.6 Strategie preventive Igiene orale. A casa – Preoccupazione espressa da alcuni pazienti, genitori e dentisti circa l’uso degli spazzolini da denti e l’eventuale danno alla mucosa orale. a) b) c) d) e) f) g) h) i) La pulizia dei denti con spazzolino è possibile in tutti i pazienti EB, anche in quelli affetti dal sottotipo grave generalizzato RDEB. I seguenti suggerimenti saranno di aiuto a definire lo spazzolino adatto ad ogni paziente: Piccola testa5,7,8,11,13. Setole morbide5,8,11,13,18. Le setole vengono ulteriormente ammorbidite, se insaponate in acqua freddo/calda10,13. Nei pazienti con grave microstomia, sono indicate le piccole setole per l’accesso alle superfici occlusive dei molari. Per questo scopo le setole vengono tagliate. Una volta tagliate, ci si assicuri che restino morbide e non danneggino il tessuto. Adattamenti particolari della presa dello spazzolino risultano vantaggiosi per i pazienti con pseudosindattilia e problemi di manualità ( Figura 4 ). I genitori o gli operatori assistano i bambini, per migliorare la rimozione della placca e per ridurre il rischio di danno tissutale7. lo spazzolino manuale è preferibile a quello elettrico7 ( Non c’è evidenza a sostegno di questa affermazione: si tratta dell’opinione di un autore ). Spazzolini speciali, p.es: il Collis Curve ( TM ), possono essere utili per i pazienti con RBED, tuttavia sono necessarie altre ricerche sulla loro efficacia ( Figura 5 ) Bastoncini cotonati ( tamponi di cotone ), mini spazzolini usa e getta, panno di cotone pulito o garza possono essere usati per la pulizia dei denti, qualora il paziente non sia al momento capace di spazzolargli, poiché la bocca è molto dolorante. La pulizia con acqua durante il giorno specie dopo i pasti 10,19, agevola l’igiene orale,migliorando la rimozione dei residui alimentari o dei depositi di zucchero. La soluzione di evidenziamento o le pastiglie utili per individuare la placca dentale sono uno strumento valido in quanto aiutano i pazienti a valutarne l’efficacia quando ci si lava i denti. Possono essere usate da tutti i pazienti EB. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 6 Igiene professionale. Per tutti i pazienti compresi gli RDEB gravi, valgono le tecniche di pulizia attenta e delicata con l’ablatore ultrasonico11. A seguito di vibrazioni sulla mucosa può insorgere una bolla emorragica, nel qual caso va drenata. Terapie adiuvanti Clorexidina La clorexidina allo 0,12% è stata ampiamente sostenuta per la prevenzione della malattia orale nei pazienti EB 5,7,10,11,16,19,20; efficace per la candida non lo è per il controllo delle carie. Si ricorre a svariati metodi, comprendenti gli sciacqui della bocca, i tamponi, gli spray, i gel e applicazioni topiche di smalto. È questo un esempio di trattamento preventivo: sciacquare due volte al giorno per due settimane ogni tre mesi. I farmaci analcolici si addicono ai pazienti con lesioni orali8,10,11. Fluoruro Si consigliano applicazioni topiche di smalto ad alta dose di fluoruro ogni tre mesi per pazienti a rischio elevato di carie o ad ogni visita dentale5,7,19. Si è fortemente evidenziato quanto importanti siano i supplementi quotidiani di fluoruro per i bambini che vivono in comunità prive di fluoruro10 . Il fluoruro può essere prescritto anche come preparato a base di gel o come colluttorio. I preparati a base di gel si utilizzano servendosi di uno spazzolino, in contenitore di plastica10, o di rotolini di cotone. Per i pazienti con lesioni orali i farmaci per lo sciacquo della bocca devono essere analcolici. Queste soluzioni di fluoruro allo 0,05% ed allo 0,2% si somministrano anche topicamente con un bastoncino cotonato su tutti i denti una volta al giorno21. Figura 4 Paziente con RDEB e pseudo sindattilia che provvede all’igiene orale. Figura 5 Spazzolino Collis Curve (TM) che pulisce contemporaneamente i margini palatali e boccali. Modifiche dietetiche. Come già osservato, il fabbisogno e le abitudini dietetiche dei pazienti EB possono incrementare il rischio della carie. Il programma dietetico preventivo della carie va definito quanto prima possibile 16,18. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 7 È fondamentale che dentisti e nutrizionisti collaborino alla definizione del programma adatto ad ogni paziente, per evitare scelte contraddittorie che confonderebbero pazienti, genitori ed operatori. Sigillanti per fessure ed altri ausili Quando l’igiene orale e le altre misure preventive sono di difficile attuazione, si raccomandano i sigillanti per le fessure e le fosse10,13,22. Alcuni esperti clinici manifestano tuttavia preoccupazioni a questo proposito, in quanto si tratta di una tecnica molto sensibile, non applicabile a certi pazienti, in ragione della limitata cooperazione, dell’accesso compromesso, del follow-up difficoltoso a lungo termine. Altre tecniche di rimineralizzazione, come Recaldent ( CPP-ACP ), possono essere utilizzate anche per la gestione non invasiva delle lesioni precoci della carie nei pazienti EB. 2.7 Microstomia I pazienti con RDEB grave generalizzata devono eseguire esercizi quotidiani per conservare una buona apertura della bocca e migliorarla. Ciò può accadere per esempio quando si cambiano le fasciature. Il miglioramento dell’apertura della bocca agevola la fonazione e la deglutizione. Gli esercizi, compiuti mezz’ora prima del trattamento dentale, migliorano l’accesso 22. L’apertura limitata della bocca è considerata la maggiore difficoltà clinica in riferimento al trattamento dentale 23,24 così come l’intubazione complessa ( Figura 6 )25. In questo contesto, la letteratura consultata non offre soluzioni definitive. Con tecniche meccaniche – se ne sono descritte quattro - si sono conseguiti lievi incrementi nell’apertura massima della bocca. In un paziente, i tamponi in resina di calibro progressivamente crescente ha aumentato l’apertura Figura 6 La microstomia rende massima della bocca da 19 a 23 mm dopo 10 minuti di difficoltoso l’accesso alla cavità orale. esercizio e fino a 30 mm al termine della seduta 22. Purtroppo, questo parametro ha registrato di nuovo gli indici iniziali quando si è interrotta la terapia meccanica. Altre raccomandazioni sostengono gli esercizi quotidiani con spatole di legno 26, il mouth trainer e il cono acrilico filettato. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 8 2.8 Prescrizioni Nel somministrare al paziente RDEB farmaci in forma di compresse, è cruciale tenere presente che la deglutizione potrebbe essere difficoltosa in ragione di stenosi esofagee o potrebbe determinare trauma esofageo. Perciò le prescrizioni siano in forma solubile o liquida. Se non si dispone di preparati privi di zucchero si informino i genitori del contenuto di zucchero, così che spazzolino o almeno sciacquino i denti del bambino con acqua immediatamente dopo la somministrazione del medicinale, per ridurre il rischio di carie. 2.9 Appuntamenti programmati a) b) c) d) e) La frequenza delle visite dentali deve essere programmata su base individuale in conformità con la quantità di placca presente e con il rischio di carie. Se per alcuni pazienti sono sufficienti ogni 3-6 mesi per altri gli appuntamenti devono avere una scadenza mensile3,5,15,22,27. Le sedute programmate mirano 3,7,15,19,22: Alla diagnosi precoce e preventiva della carie; Alla rimozione professionale della placca; Alla somministrazione topica di fluoruro; Alla determinazione del regime dietetico; Alla constatazione dei progressi compiuti o del deterioramento della condizione orale del paziente. Poiché la predisposizione al carcinoma cellulare squamoso intraorale ( OSSC ) progredisce con l’età, lo screening cancerogeno è un episodio molto importante nell’agenda degli appuntamenti dei pazienti RDEB, a partire dalle seconda decade19,28 . Qualsiasi ulcera insolita così come eventuali macchie bianche o rosse vanno sottoposte ad esame bioptico, per accertarsi che non costituiscano condizione di pre-cancro o cancro orale. Visite frequenti di controllo consentono di conservare la salute dentale nei pazienti EB 6,7,15. Vi sono esempi di pazienti con carie dentali già estese, che non ne hanno più sofferto da quando sono state rispettate visite di controllo frequenti 6,7. D’altra parte si riferiscono casi clinici dove si racconta di pazienti che, non avendo eseguito le visite di controllo, hanno denunciato nel giro di due anni diverse carie, malgrado fosse stato definito un programma preventivo11,16. Siccome molti pazienti devono percorrere distanze lunghe, le visite di controllo vanno programmate insieme con gli altri appuntamenti riferiti alla cura della salute. Bisogna tenere presente un approccio assistenziale condiviso. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 9 3 Trattamento dentale 3.1 Modifiche del trattamento e precauzioni Pur se i pazienti con implicazioni orali più moderate, non richiedono molte modifiche del trattamento, l’approccio attento avvantaggia qualsiasi paziente. I pazienti con sottotipo RDEB grave generalizzata dell’EB necessitano di più particolari precauzioni in corso di trattamento, al fine di minimizzare il danno al tessuto molle. 3.1.1 EB simplex ( EBS ). La maggior parte degli autori concordano nell’attuazione del trattamento dentale di routine5,22,29. I clinici devono porsi il problema della fragilità mucosale, dal momento che la manipolazione accelera l’insorgenza di lesioni nei pazienti moderatamente affetti 5. Malgrado ciò non sia stato discusso dai membri del consenso degli esperti, va tenuto presente che l’EB è molto varia, perciò quanto detto potrebbe verificarsi. 3.1.2 EB giunzionale ( JEB ) La gestione dentale non richiede molte modifiche 4; pertanto si raccomanda un approccio scrupoloso, poiché la manipolazione tessutale può portare all’ulcerazione orale ( Figura 7 ). Questo gruppo necessita di un programma aggressivo di prevenzione e di visite odontoiatriche frequenti, dal momento che si presentano con ipoplasia generalizzata dello smalto, che comporta aumento del rischio di carie e di grave logoramento. La fragilità mucosale e cutanea si differenzia sensibilmente, a seconda dei sottotipi della JEB e dei pazienti; si raccomanda sempre di evitare il contatto adesivo con la pelle e di manipolare con cura. Rispettare le raccomandazioni elencate nella ‘DEB Recessiva’ può essere di aiuto anche a questi pazienti. Questi pazienti, che denunciano ipoplasia generalizzata dello smalto, abbisogneranno di un particolare programma di riabilitazione dentale ( Figure 8 e 9 ). Figura 7 Ulcera sulla lingua e commessura di un paziente con JEB. Figura 8 Paziente di 5 anni con JEB senza nessuna lesione periorale. Figura 9 Paziente di due anni con JEB e grave granulazione tissutale periorale. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 10 3.1.3 DEB dominante ( DDEB ). I pazienti con DDEB sono in grado di ricevere il trattamento dentale di routine con poche o nessuna modifica28. Ciò malgrado, l’approccio scrupoloso va considerato dal momento che la manipolazione tissutale può suscitare ulcerazione orale. Si riferisce di un paziente che ha portato dentiere per diversi anni senza difficoltà 4. 3.1.4 DEB recessiva ( RDEB). I pazienti con sottotipo RDEB grave generalizzata dell’EB richiedono diverse modifiche di trattamento ed un approccio attento, al fine di evitare quanto più possibile danni tissutali. La gestione ideale di questi pazienti comporta l’approccio di un’équipe multidisciplinare ben organizzata 27,30,che discuta del caso con cognizioni di causa. 1. Lubrificazione Le labbra devono essere sempre lubrificate con Vaselina/petrolato o altri lubrificanti appropriati, prima che si proceda, al fine di ridurre l’aderenza e le forze di slittamento che portano alla separazione dei tessuti ed alla formazione di lesioni1,5,18,27,31. Delle relazioni parlano di lubrificazione della mucosa boccale oltre che degli strumenti, tuttavia il gruppo di consenso ritiene che ciò non sia di beneficio al paziente e renda più difficoltoso il trattamento. Nella sala operatoria il lubrificante idrosolubile va usato al posto del petrolato, poiché non è infiammabile. 2. Punta di aspirazione A contatto con la punta di aspirazione può verificarsi la formazione di bolle o la necrosi epiteliale1. Si raccomanda di appoggiare la punta di aspirazione o l’asportatore della saliva sul tessuto duro, vale a dire sulla superficie occlusiva dei denti o su un rotolino di cotone bagnato 32( Figura 10 ). Da evitare l’aspirazione a vuoto: si potrebbe avere necrosi di ampie aree di tessuto. Figura 10 Punta di aspirazione inclinata sulla superficie dei denti per evitare la necrosi mucosale. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 11 3. Bolle Le bolle piene di sangue o di fluido che insorgono durante il trattamento vanno drenate con ago sterile o incise con forbici per evitare l’ampliamento della lesione da pressione del fluido13,22,23,33. 4. Pressione Data la fragilità dei tessuti l’attenzione deve essere massima. Nel manipolare i tessuti si eserciti una lieve pressione ( forze compressive ), evitando i movimenti di scorrimento ( trazione laterale o altre forze di slittamento ) in quanto generano necrosi tessutale5,11,23. 5. Getto d’aria Può essere praticato, ma con attenzione11. Qualora insorgano bolle piene d’aria, vanno drenate. 6. Strumenti In ragione dell’accesso limitato, è più agevole ricorrere a strumenti di dimensioni pediatriche13. Lo specchio laringeo è di aiuto per i pazienti con grave microstomia. I divaricatori piatti malleabili separano le guance, esercitando forza su un’area più ampia e proteggendo il tessuto, quando bisogna preparare il dente alla ricostruzione. Ce ne sono di diverse misure e si trovano normalmente nelle camere operatorie degli ospedali. 7. Isolamento Isolamento relativo: nel far uso di rotolini di cotone, si raccomanda di lubrificarli con Vaselina/petrolato o altri prodotti acquosi per la lubrificazione intraorale, prima di collocarli nella bocca. Quando si rimuovono, vanno insaponati con acqua. Considerare il ridimensionamento dei rotolini di cotone, così che siano collocabili in spazi limitati. Isolamento completo: la diga in lattice, può essere usata con o senza morsetti, supportata da incastri di legno. Da manipolare con prudenza, poiché il collocamento ed il posizionamento del morsetto, e la diga di lattice sul labbro e sulle guance possono causare bolle. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 12 8. Accesso visivo Nella microstomia grave, è più agevole separare il labbro usando il manico dello specchietto invece dello stesso specchietto, o i divaricatori malleabili summenzionati. Tenere in considerazione possibilmente la lampada con luce frontale. 9. Fine della seduta Al termine di ogni seduta clinica, è cruciale controllare le bolle piene di fluido per drenarle. È importante anche controllare e rimuovere qualsiasi residuo di materiale dentale nello spazio sublinguale o vestibolo, poiché i pazienti subiscono l’anchiloglossia, quindi non articolano facilmente la lingua. Ciò si risolve con un rotolino di cotone bagnato. 3.1.5 Sindrome di Kindler. Si raccomanda un approccio scrupoloso, poiché la necrosi mucosale può interessare il susseguente trattamento dentale così come la rimozione del tartaro34. Dalla scarsa letteratura disponibile si evince che la salute peridentale è il problema principale della terapia dentale34,35. 3.2 Radiografie dentali. Per i pazienti con EBS, JEB, DDEB e sindrome di Kindler sono indicate tutte le tecniche diagnostiche con nessuna o con lieve modifica tecnica. Per i pazienti con RDEB grave generalizzata, la tecnica periapicale è risultata particolarmente difficoltosa, specie nell’area posteriore, in ragione della microstomia, dell’anchiloglossia e della cicatrizzazione dell’area sublinguale. La radiografia preferita è l’ortopantomografia ( panoramica )32. Altre tecniche valide ai fini della diagnosi sono: Piccole pellicole ad aletta. Certe radiografie panoramiche digitali, fornite di pellicole ad aletta extraorali, possono essere valide per pazienti con accesso limitato. Come alternativa si può ricorrere alla tecnica occlusiva per i denti anteriori o obliqua laterale per i denti mandibolari posteriori. Qualora si dovessero praticare radiografie periapicali negli RDEB, si badi a non danneggiare la mucosa11. La lubrificazione delle pellicole è indispensabile per evitare danneggiamento tissutale36. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 13 3.3 Ricostruzioni La ricostruzione può essere difficoltosa nei pazienti con RDEB in ragione della microstomia, della fragilità del tessuto molle e della complessità dell’anestesia 37. Non ci sono controindicazioni all’uso dei materali dentali tradizionali5,38 . Il materiale da impiegare per la ricostruzione è legato alla possibilità di realizzare l’isolamento, al rischio di carie, a fattori culturali ed economici. Va considerato l’impiego di corone in acciaio inossidabile. La tecnica ricostruttiva atraumatica ( ART ) si pratica nelle circostanze difficili o particolari. Ricostruzioni e dentiere vanno adattate con cura, scrupolosamente pulite per diminuire il rischio di bolle mucosali orali iatrogene e di ulcere18. Anche quando tutte le precauzioni sono rispettate, bolle iatrogene possono insorgere dopo il trattamento22. Lesioni del tessuto molle derivanti dalla ricostruzione di solito sanano in una due settimane e non abbisognano di trattamento specifico32. Se necessario, si prescrivano gli analgesici. 3.4 Endodonzie Il trattamento del canale radicolare ( trattamento endodontico ) si pratica in tutti i pazienti, tranne che non vi sia accesso per limitata apertura della bocca 32. Nei pazienti con grave microstomia l’accesso alla camera pulpare potrebbe essere modificato. Per esempio i denti anteriori potrebbero abbisognare di accesso vestibolare. Per ottenere che il canale radicolare funzioni a lungo nei pazienti con RDEB e grave microstomia, è meglio ricorrere ai localizzatori apicali elettronici o, qualora non siano disponibili alla radiografia panoramica, data la difficoltà di effettuare radiografie periapicali. Si è tenuto in considerazione l’uso dell’ipoclorito quando l’isolamento non è ideale. Dall’ esperienza del gruppo di lavoro si evince che questo agente non suscita maggiori problemi. 3.5 Presa dell’impronta Pur se mancano descrizioni di episodi avversi ( p.es: il danneggiamento mucosale ), le impronte vanno prese con particolare attenzione negli RDEB32,39,40. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 14 Per l’impronta si può usare ogni tipo di materiale. La microstomia è una vera e propria sfida. Come alternativa ai portaimpronte, si sono proposti vassoi appositamente tagliati per l’applicazione di gel topico e vassoi acrilici18. Un’altra alternativa consiste nel fare una prima presa con silicone duro ( mastice ), usando questo come vassoio con aggiunta di silicone leggero in un secondo momento. Se il bordo cervicale e subgengivale, può essere necessaria la gengivectomia. Per informazioni a questo proposito, si consulti la sezione dedicata alla Gengivectomia. Lo stampo stereolitografico computerizzato può essere un’impronta innocua non invasiva per il programma di impianto chirurgico e prostodontico, da destinare agli RDEB24. 3.6 Riabilitazione orale La ricostruzione orale può essere fissa o mobile, in base alle condizioni di salute ed alle possibilità finanziarie. Si raccomanda possibilmente, la ricostruzione fissa. A. Ricostruzione fissa. L’uso di corone in acciaio inossidabile è considerato un approccio riuscito per i bambini con RDEB e JEB4,5,22,41. La ricostruzione orale riuscita con ponti fissi ha migliorato, in diversi pazienti con RDEB grave generalizzata11,18, l’estetica e la funzione orale, aumentando in loro il senso di fiducia ( Figura 11 )18. Nei casi di ipoplasia generalizzata dello smalto, può essere necessaria la ricostruzione dell’intera dentatura con corone piene. Questa procedura va programmata con attenzione e discussa con i genitori e il paziente, poiché consiste in diverse fasi, finchè tutta la dentatura permanente viene fissata e ripristinata33,42. Figura 11 Prima e dopo la ricostruzione della corona fissa. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 15 B. Dentiere mobili. La tollerabilità delle dentiere a supporto tessutale dipende dal grado di fragilità della mucosa del paziente affetto da ogni sottotipo di EB. Descrizioni di pazienti che sopportano positivamente queste dentiere si riferiscono agli EBS, JEB, DDEB ed agli RDEB pre-tibiali4,22,43,44. Pochi pazienti con RDEB sopportano le dentiere se i margini vestibolari sono ridotti e gli ancoraggi sono piatti. Le overdenture sono considerate un rimedio pratico, economico, non chirurgico per pazienti con JEB ed ipoplasia generalizzata dello smalto con mancata eruzione dentale43. Dato il rischio elevato di carie, è necessario un follow-up scrupoloso. C. Impianto di riabilitazione Le protesi fisse sono la tecnica riabilitativa preferita31,39. Si raccomanda la riabilitazione dentale breve39, 40. Vanno tenute in considerazione, ai fini di una riabilitazione dentale completa, diverse protesi supportate da impianto, quali i ponti fissi o le overdenture 31,39,40. L’indice di accettazione dell’impianto in una serie è risultato appena più elevato nel gruppo a protesi fissa ( n = 3, media 9,6 ) che in quello con overdenture ( n = 3, media 8,8 ). Si sono riscontrate ulcerazioni mucosali orali nelle aree a contatto con le overdenture, mentre nei pazienti con dentiere fisse i tessuti si presentano più sani31. L’apertura limitata della bocca, lo spazio posteriore limitato e le difficoltà dell’igiene orale implicano la necessità di una riabilitazione dentale breve39,40. 3.7 Trattamento periodontale Il trattamento periodontale si pratica in tutti i pazienti EB. Si dedichi particolare attenzione ai pazienti RDEB, in quanto suscettibili di serio sanguinamento in corso di procedura11,32. 3.8 Chirurgia orale 3.8.1 Suturazione. Si è discusso in letteratura sulla fattibilità della saturazione dopo chirurgia orale nei pazienti EB7,9,23,27,41,45. Le suture, purchè effettuate con cura, si praticano con sicurezza in tutti i pazienti EB. 3.8.2 Gengivectomia. La gengivectomia tramite laser o bisturi elettrico è la tecnica preferita. Quanto ai pazienti con sindrome di Kindler, è necessario rimuovere le papille gengivali iperplasiche. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 16 3.8.3 Vestiboloplastica. L’obliterazione grave del vestibolo rende difficoltose l’alimentazione46, l’igiene orale46 ed il trattamento dentale, riducendo la clearance alimentare a causa della ridotta mobilità. In due pazienti con EB distrofica dominante ( DDEB ) sono state effettuate la chirurgia plastica periodontale e la plastica vestibolare per approfondire il vestibolo o per ricostruire l’altezza della cresta alveolare46,47. Per detti pazienti il consenso degli esperti, in riferimento a questo tipo di chirurgia, è limitato ma positivo. Si tratta di una chirurgia da raccomandare in caso di necessità, cioè qualora l’obliterazione incida sulla qualità di vita del paziente o sulla funzione orale. L’inserzione di un supporto acrilico morbido estensibile al vestibolo fissato di recente evita la fusione degli strati di tessuto connettivo, consentendo la migrazione dell’epitelio su ambedue le superfici47. 3.8.4 Biopsia. In caso di sospetta di carcinoma cellulare squamoso ( SCC ), sono indicate le biopsie di tessuti orali. 3.8.5 Estrazioni chirurgiche Pur se oggi la cura della salute orale mira a prevenire la malattia orale, certi pazienti necessitano comunque di estrazioni, in ragione della gravità delle carie o del bisogno di cura ortodontica in riferimento al sovraffollamento dentale grave. Le difficili estrazioni chirurgiche vanno compiute da un chirurgo orale. Nel programmare le estrazioni chirurgiche, soprattutto se sono molteplici, si raccomanda di consultare il medico del paziente, in quanto l’anemia seria potrebbe complicare la chirurgia dentale30. Quanto alle estrazioni multiple, conviene estrarre dapprima i denti anteriori, procedendo di premolare in premolare, quindi i molari per ottimizzare l’accesso30. Si pratichi una tecnica atraumatica, effettuando incisioni mucosali decise e sicure, al fine di prevenire la formazione di bolle10,23. L’emostasi si consegue esercitando delicatamente pressione con tamponi di garza9,41, bagnati per evitare l’aderenza tissutale. Secondo alcuni autori, l’estrazione del terzo molare sano o anche del secondo permanente in pazienti con RDEB grave generalizzata, migliora o agevola l’igiene orale2,48. A proposito di questo intervento non c’è accordo fra i diversi autori. Il sovraffollamento grave dentale12,22,49, la riduzione delle arcate alveolari secondaria allo sviluppo ritardato8,50 e la microstomia grave1,7,22,23,31,45,51,52, riscontrati nei pazienti affetti da RDEB grave generalizzata, ne giustificano le estrazioni preventive. Pertanto ai nostri giorni la maggior parte dei pazienti seguono una dieta mirata ad ottimizzare la nutrizione e la 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 17 crescita. Essi ricevono un trattamento ortodontico ( estrazioni in serie ) ed eseguono esercizi per migliorare la microstomia. Perciò le estrazioni preventive dei molari permanenti vanno studiate con grande attenzione su base individuale. Complicazioni perioperatorie. Malgrado si cerchi di intervenire con la massima delicatezza, rispettando precauzioni particolari, la necrosi mucosale e la formazione di bolle sono state osservate quasi dopo ogni estrazione chirurgica nei pazienti con grave RDEB1,9,22,30,41. Le bolle possono insorgere agli angoli della bocca, sulle labbra, nel vestibolo, sulla lingua ed in qualsiasi sito manipolato ( Figura 12 ); le dimensioni di alcune vanno da 4 a 3 cm 1,30. In certi casi, vengono scoperte soltanto dal paziente o dall’assistente solo nel secondo giorno postoperatorio9. Figura 12 Bolle, ulcere e necrosi mucosale dopo estrazioni chirurgiche. Complicazioni post-operatorie. Malgrado il danno mucosale esteso, possibile durante la chirurgia, le complicazioni postoperatorie sono rare9,30,53. La guarigione dei tessuti orali si verifica gradualmente dopo 1-2 settimane16,21,41. La guarigione delle cavità alveolari non sembra essere problematica 6,9. Pur tuttavia, può accadere che la cicatrizzazione della commessura orale si accentui dopo la chirurgia1,9. La somministrazione di antibiotici post-operatori dipende dal singolo caso. 3.8.6 Impianti osteointegrati. Per evitare la distruzione delle creste alveolari residue atrofiche della mascella, si raccomanda l’osteotomia23,31. Il trattamento chirurgico può presentare complicazioni in termini di sanguinamento e bolle23,31,54. Se necessario, i trapianti ossei vanno effettuati insieme con gli impianti per ridurre il numero di interventi chirurgici e, di conseguenza il danneggiamento cutaneo mucosale54. La riabilitazione riuscita, a base di impianti dentali, è accertata nei pazienti con RDEB generalizzata, JEB non Herlitz e RDEB-I5,23,31,55. Lo studio più ampio, che si riferisce a 38 impianti dentali, registra un indice di riuscita del 97,9% con follow-up di 1-9 anni ( media 5,5 ). In tutti i pazienti la mucosa peri-impianto si è conservata in buone condizioni24,31,54. Si è constatato che, dopo la riabilitazione i pazienti hanno migliorato la capacità di masticare, di ingoiare oltre che la qualità di vita23,31,39,40. Nei pazienti con RDEB sono 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 18 risultati positivi il blocco, e l’allotrapianto corpuscolato e gli autotrapianti54. Per informazioni sulla stereolitografia vedere la Presa dell’Impronta. Si tratta di risultati confortevoli; gli impianti dentali sono una soluzione possibile per i pazienti edentuli con EB e fragilità mucosale. È importante osservare, tuttavia, che i pazienti con RDEB e JEB hanno indici di densità minerale ossea più bassi 56. È accertata anche l’evidenza clinica dell’atrofia ossea durante la chirurgia dell’impianto 23,31,40. Nel programmare questa riabilitazione, ci si avvalga delle raccomandazioni dell’equipe medica, poiché la chirurgia estesa potrebbe essere ritardata o scoraggiata, data la patologia concomitante, quale per esempio, l’anemia grave o la prognosi infausta di SCC. 3.9 Ortodonzie Il trattamento ortodontico di solito comporta modifiche minori nei pazienti con EBS, JEB e DDEB5. Tuttavia, i pazienti affetti da EBS Dowling-Meara, necessitano, data la maggiore fragilità mucosale, delle precauzioni summenzionate. Quanto ai pazienti con RDEB, si raccomandano fortemente le estrazioni in serie, al fine di prevenire il sovraffollamento dentale che contribuisce all’elevato rischio di carie ed alla malattia peridentale. a. La finalità delle ortodonzie consiste nell’ottenere l’allineamento dei denti negli RDEB. b. Le estrazioni in serie si praticano nella fase appropriata dello sviluppo dentale. c. L’analisi dei rischi e dei benefici va fatta su base individuale, per evitare il ricorso all’anestesia generale reiterata per le estrazioni in serie. Si tratta di procedure da esplicare idealmente con tecniche di gestione comportamentale e con l’anestesia locale. Nei pazienti con RDEB, si può ottenere il movimento dei denti ricorrendo ad ortodonzie fisse, mirate cioè a: (1) correggere il morso incrociato di un solo dente; (2) chiudere la fessura, infine (3) allineare i denti anteriori. Per correggere il morso incrociato, ci si potrebbe servire di una protesi asportabile, per esempio del bite plane anteriore inclinato. per prevenire le lesioni sui tessuti molli, la cera ortodontica per gli stampi si applica sui supporti angolari48. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 19 4 Gestione anestetica Tutti i trattamenti dentali per pazienti con EB hanno bisogno di anestesia locale, sedazione congrua, o anestesia generale. Per quanto riguarda il tipo di approccio anestetico da scegliere, devono essere il paziente ed il dentista a decidere, tenendo presenti i rischi, i vantaggi e gli svantaggi di una data tecnica, oltre che la disponibilità di servizi specializzati. È fondamentale evidenziare che la sedazione congrua non si somministra ambulatorialmente ai pazienti con compromissione respiratoria o difficoltà di intubazione. Circa i pazienti affetti da forme moderate di EB, il ricorso all’anestesia locale è la tecnica preferita, poiché consiste in procedure brevi ed traumatiche. Se certe procedure sono estese, conviene l’anestesia generale per i pazienti affetti da forme gravi di EB, nel qual caso il sostegno di un’équipe esperta è cruciale. 4.1 Anestesia locale L’anestesia topica a base di gel va praticata normalmente. Per evitare la formazione di bolle, la sostanza anestetica deve essere iniettata in lentamente ed in profondità nei tessuti, così che il liquido non determini la separazione meccanica del tessuto5,23,31 A seguito dell’iniezione di anestesia locale possono insorgere iatrogene6,11,18,21-23,57: se ciò avviene è necessario drenare le lesioni. bolle L’esperienza post-operatoria evidenzia che i pazienti, sotto anestesia locale, non devono mordere ne sfregare ne traumatizzare le labbra. I benefici principali dell’anestesia locale consistono nel mantenere la pervietà respiratoria e nell’assicurare un sollievo post-operatorio duraturo. Esempi di trattamenti riusciti sulla base di anestesia locale comprendono le estrazioni multiple, gli impianti, il trattamento del canale radicolare e le ricostruzioni6,16,23. Per alcuni autori, i pazienti sottoposti ad anestesia locale subiscono un danno mucosale minore rispetto ai pazienti sotto anestesia generale. 4.2 Anestesia generale Quando si programma la procedura basata sull’anestesia generale, vanno chiamati in causa lo specialista ed il medico generico del paziente13. È cruciale la disponibilità di un’équipe anestetica esperta nell’EB. nell’impossibilità, si tiene in considerazione l’anestesia locale. Il trattamento a base di anestesia generale garantisce l’esecuzione di un trattamento dentale ricostruttivo esteso e di estrazioni multiple, a prescindere dalla gravità della microstomia e della fragilità del tessuto molle5,7. Il fatto che il paziente sia sveglio non significa che la procedura si esegua con facilità. I pazienti con grave fragilità presenteranno tuttavia necrosi mucosale generalizzata intra-operatoria, a seguito di 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 20 retrazione e trauma minore della procedura stessa1,7,36. La chirurgia orale e le procedure ricostruttive si associano con altre procedure chirurgiche, per esempio la dilatazione esofagea1. Come stabilito in precedenza un lubrificante idrosolubile deve essere usato al posto del petrolato nella sala operatoria, non essendo infiammabile. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 21 5 Sommario di raccomandazioni Oggi la prevenzione è la modalità privilegiata per la gestione dentale1,2. Consulto precoce Il dentista deve visitare per la prima volta i pazienti EB all’età di tre sei mesi. Igiene orale a) b) c) d) e) La pulizia dei denti con spazzolino è possibile in tutti i pazienti EB, anche in quelli affetti dal sottotipo grave generalizzato RDEB. I seguenti suggerimenti saranno di aiuto a definire lo spazzolino adatto ad ogni paziente: Piccola testa5,7,8,11,13. Setole morbide5,8,11,13,18. Le setole vengono ulteriormente ammorbidite, se insaponate in acqua freddo/calda10,13. Nei pazienti con grave microstomia, sono indicate le piccole setole per l’accesso alle superfici occlusive dei molari. Se necessario le setole vengono tagliate. Genitori o operatori assistano i bambini, per migliorare la rimozione della placca e per ridurre il rischio di danno tissutale7. Igiene professionale Per tutti i pazienti compresi gli RDEB gravi, valgono le tecniche di pulizia attenta e delicata tramite l’ablatore ultrasonico11. Fluoruro Si consigliano applicazioni topiche di smalto di fluoruro ad alta dose ogni tre mesi per pazienti a rischio elevato di carie o ad ogni visita dentale5,7,19. Si è fortemente evidenziato quanto importanti siano i supplementi quotidiani di fluoruro per i bambini che vivono in comunità prive di fluoruro10 . Modifiche dietetiche Il programma dietetico preventivo della carie va definito quanto prima possibile 16,18. È fondamentale che dentisti e nutrizionisti collaborino alla definizione del programma adatto ad ogni paziente, per evitare scelte contraddittorie che confonderebbero pazienti, genitori ed operatori. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 22 Microstomia I pazienti con RDEB grave generalizzata devono eseguire esercizi quotidiani per conservare una buona apertura della bocca e migliorarla. Ciò può accadere per esempio quando si cambiano le fasciature. Prescrizioni Nel somministrare farmaci ai pazienti con RDEB, è cruciale considerare che spesso si presentano con stenosi esofagea. Perciò le prescrizioni siano in forma liquida, vale a dire antidolorifici solubili ( analgesici ), privi di zucchero. Appuntamenti programmati La frequenza delle visite dentali deve avere una scadenza di tre sei mesi, in conformità con il rischio di carie5,15,22,17. Poiché la predisposizione al carcinoma intraorale ( SSC ) progredisce con l’età, lo screening cancerogeno è un episodio molto importante nell’agenda degli appuntamenti dei pazienti RDEB, a partire dalle seconda decade 19,28. Modifiche di trattamento – precauzioni EB simplex ( EBS ) Si deve attuare un trattamento dentale di routine5,22,29. EB giunzionale ( JEB ) La gestione dentale non richiede molte modifiche 4; pertanto si raccomanda un approccio scrupoloso, poiché la manipolazione tessutale può portare all’ulcerazione orale. Questo gruppo necessita di un programma aggressivo di prevenzione e di visite odontoiatriche frequenti, dal momento che si presentano con deficienze ed ipoplasia dello smalto, che comportano aumento del rischio di carie e di grave logoramento. DEB dominante ( DDEB ) I pazienti con DDEB sono in grado di ricevere il trattamento dentale di routine con poche o nessuna modifica28. DEB recessiva ( RDEB ) I pazienti con sottotipo RDEB grave generalizzata dell’EB richiedono diverse modifiche di trattamento ed un approccio attento, al fine di evitare quanto più possibile danni tissutali. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 23 La gestione ideale di questi pazienti comporta l’approccio di un’équipe multidisciplinare ben organizzata27,30,che discuta del caso con cognizioni di causa. 1. Lubrificazione Le labbra devono essere sempre lubrificate con Vaselina/petrolato o altri lubrificanti appropriati prima che si proceda, al fine di ridurre l’aderenza e la formazione di lesioni1,5,18,27,31 . 2. Punta di aspirazione A contatto con la punta di aspirazione può verificarsi la formazione di bolle o la necrosi epiteliale1. Si raccomanda di appoggiare la punta di aspirazione o l’asportatore della saliva sul tessuto duro, vale a dire sulla superficie dei denti. Da evitare l’aspirazione elevata a vuoto. 3. Bolle Le bolle piene di sangue o di fluido che insorgono durante il trattamento vanno drenate con ago sterile o incise con forbici per evitare l’ampliamento della lesione a seguito della pressione del fluido13,22,23,33. 4. Pressione Data la fragilità dei tessuti l’attenzione deve essere massima. Nel manipolare i tessuti si eserciti una lieve pressione ( forze compressive ), evitando i movimenti di scorrimento ( trazione laterale o altre forze di slittamento ) generatori di necrosi tessutale5,11,23. 5. Fine della seduta Al termine di ogni seduta clinica, è cruciale controllare le bolle piene di fluido per drenarle. È anche importante controllare se vi siano residui di materiali dentali. Sindrome di Kindler Si raccomanda un approccio scrupoloso, poiché la necrosi mucosale può interessare il successivo trattamento dentale34. Radiografie dentali. Per i pazienti con RDEB grave generalizzata, la tecnica periapicale è difficoltosa nell’area posteriore, in ragione della microstomia, dell’anchiloglossia e della cicatrizzazione dell’area sublinguale. L’ortopantomografia ( panoramica ) è l’esame preferito. Altre alternative sono le seguenti: piccole pellicole ad aletta, radiografie panoramiche fornite di pellicole ad aletta extraorali ( se l’attrezzatura è disponibile ), e infine tecniche oblique laterali ed occlusive. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 24 Ricostruzioni. Non ci sono controindicazioni per l’uso dei materali dentali tradizionali5,38. Ricostruzioni e dentiere vanno adattate con cura, scrupolosamente pulite per diminuire il rischio di bolle mucosali orali iatrogene e di ulcere18. Endodonzie. Il trattamento del canale radicolare ( trattamento endodontico ) si pratica in tutti i pazienti, tranne che non vi sia accesso per limitata apertura della bocca 32. Riabilitazione orale. Si raccomanda possibilmente la ricostruzione fissa. Nei casi di ipoplasia generalizzata dello smalto, può essere necessaria la ricostruzione dell’intera dentatura con corone piene. Suturazione. Le suture, purchè effettuate con cura, assicurano garanzia a tutti i pazienti EB. Estrazioni chirurgiche Nel programmare le estrazioni chirurgiche, soprattutto se sono molteplici, si raccomanda di consultare il medico del paziente, in quanto l’anemia seria potrebbe complicare la chirurgia dentale30. Impianti osteointegrati. Per evitare la distruzione delle creste alveolari residue atrofiche della mascella, si raccomanda l’osteotomia23,31. Ortodonzie. Quanto ai pazienti con RDEB, si raccomandano fortemente le estrazioni in serie, al fine di prevenire il sovraffollamento dentale, che contribuisce all’elevato rischio di carie ed alla malattia peridentale. Gestione dell’anestesia Tutti i trattamenti dentali per pazienti con EB vanno praticati sotto anestesia locale, sedazione congrua, o anestesia generale. Per quanto riguarda il tipo di approccio anestetico da scegliere, devono essere il paziente ed il dentista a decidere, tenendo presenti i vantaggi e gli svantaggi di una data tecnica, oltre che la disponibilità di servizi 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 25 specializzati. È fondamentale evidenziare che la sedazione congrua non si somministra ambulatorialmente ai pazienti con compromissione respiratoria o difficoltà di intubazione. Anestesia locale. Per scongiurare la formazione di bolle, la sostanza anestetica deve essere iniettata in profondità, lentamente, nei tessuti, così che il liquido non determini la separazione meccanica del tessuto5,23,31. Anestesia generale. Quando si programma la procedura basata sull’anestesia generale, vanno chiamati in causa lo specialista ed il medico generico del paziente13. È cruciale la disponibilità di un’équipe anestetica esperta nell’EB. Nell’impossibilità, si tiene in considerazione l’anestesia locale. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 26 6 Definizione delle linee guida 6.1 Gruppo di studio 6.1.1 Esperti Clinici. Prof. Dr. Susanne Krämer Dr. Marìa Concepciòn Serrano Prof. Dr. Gisela Zillmann Dr. Pablo Gàlvez Reparto di Odontoiatria Pediatrica, Facoltà di Odontologia, Università del Cile, Unità di Medicina Orale e di Cure Odontoiatriche Specialistiche, UCL Eastam Istituto Dentale, Londra, UK Dentista, Debra Cile Attività Privata, Valenza, Spagna Reparto di Odontoiatria Pediatrica, Facoltà di Odontologia, Università del Cile, Dentista, Debra Cile Dentista, Debra Cile 6.1.2 Rappresentanti dei pazienti. Mr. John Dart Mr. Scott O’Sullivan Direttore Operativo, DEBRA International, UK Rappresentante dei pazienti, UK 6.1.3 Metodologisti. Prof. Dr. Julio Villanueva Dr. Ignacio Araya Dr. Alonso Carrasco-Labra Dr. Romina BrignardelloPetersen Mr. Patricio Oliva Dr. Nicola´ s Yanine Prof. Dr. Marco Cornejo Unità Odontoiatrica di base riconosciuta, Facoltà di Odontoiatria, Università del Cile Unità Odontoiatrica di base riconosciuta, Facoltà di Odontoiatria, Università del Cile Unità Odontoiatrica di base riconosciuta, Facoltà di Odontoiatria, Università del Cile Unità Odontoiatrica di base riconosciuta, Facoltà di Odontoiatria, Università del Cile Dottorando in Metodologie di Ricerche Biomediche e Salute Pubblica, Università Autonoma di Barcellona, Barcellona, Spagna Unità Odontoiatrica di base riconosciuta, Facoltà di Odontoiatria, Università del Cile Unità Odontoiatrica di base riconosciuta, Facoltà di Odontoiatria, Università del Cile 6.2 Finanziamento per lo sviluppo delle Linee Guida È stato assicurato dal finanziamento della DEBRA UK. 6.3 Aggiornamento della procedura A partire dalla prima versione, le linee guida saranno aggiornate ogni due anni. Qualora dovesse scoprirsi qualcosa di nuovo e di rilevante prima della scadenza, se ne pubblicheranno le relative informazioni sul sito web http://www.debra-international.org/. L’équipe, che opererà fino a questa scadenza sarà costituita nel 2013 dai Dr. Susanne Krämer e Dr. Julio Villanueva. 6.4 Metodologia 6.4.1 Ricerca Letteraria Sistematica. Fonti Letterarie La ricerca letteraria spazia dal 1970 al novembre del 2010. Le fonti consultate comprendono i databases elettronici MEDLINE ( dal 1970 al novembre del 2010 ), EMBASE ( dal 1980 al novembre del 2010 ), CINAHL ( dal 1980 al novembre del 2010 ), la Cochrane Library ( 2010 ), DARE ( 2010 ), infine il registro dei trials di controllo Cochrane ( CENTRAL ) ( 2010 ). 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 27 Ci si è serviti anche della ricerca specifica su riviste, della revisione degli atti dei convegni e di altre Linee Guida, quali The US National Guideline Clearing-house and The German Guidelines Clearing-house. Sono state tenute presenti anche le dissertazioni, gli atti dei convegni, le relazioni tecniche ed altri documenti non pubblicati, purchè si rispettassero i criteri selettivi. Quanto alle citazioni significative, le bibliografie di tutti i documenti sono state revisionate. Una volta individuate le ricerche importanti, queste sono state inviate agli esperti perché le riesaminassero e le completassero. Si sono tenuti presenti i criteri selettivi degli articoli pubblicati fra il 1970 ed il 2010 in Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco o Italiano – articoli primari o secondari il cui argomento principale è la cura dentale ( diagnosi, e/o trattamento e/o prognosi ) nei pazienti con epidermolisi bollosa. Metodo di ricerca: al fine di individuare le ricerche più idonee sono state messe a punto per ogni database dei metodi di ricerca dettagliati, basati sul metodo di ricerca tipico di MEDLINE, appositamente adattato ad ogni database. Il metodo di ricerca associa un vocabolario controllato a parole chiavi fondate su: #1 (Epidermolysis Bullosa):ti, ab, kw #2 MeSH descriptor epidermolysis bullosa explode all trees #3 (Dentistry): ti, ab, kw #4 MeSH descriptor Oral Health explode all trees #5 (Mouth Disease MeSH term) #6 (Mouth Disease): ti, ab, kw #7 (Mouth Rehabilitation MeSH term) #8 (#1 AND #3) #9 (#2 OR #3) #10 (#1 AND #4) #11 (#1 AND #5) #12 (#2 AND (#5 OR #7)) # 13 (#1 AND (#4 OR #6 OR #7)) #14 (#8 AND #6) Allo scopo di condurre ricerche specifiche sui trials randomizzati e sull’epidermolisi bollosa, i termini di ricerca surriportati si associano con i seguenti termini: 1) Randomized controlled trial.pt. 2) Controlled clinical trial.pt. 3) Randomized controlled trials.sh. 4) Random allocation.sh. 5) Double-blind method.sh. 6) Single-blind method.sh. 7) or ⁄1–6 8) Animal⁄ not human⁄ 9) 7 not 8 10) Clinical trial.pt. 11) exp clinical trials ⁄ 12) (clin$ adj25 trial$).ti,ab. 13) [(singl$ or doubl$ or trebl$ or tripl$) adj25 (blind$ or mask$)].ti,ab. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 28 6.4.2 Metodi usati per la formulazione delle raccomandazioni. Per formulare le raccomandazioni in base agli studi selezionati, ci si è serviti del sistema SIGN, riportato sul the 50 Guideline Developer’s Handbook, NHS Scottish Intercollegiate Guidelines Network SIGN. Revised Edition January 2008 ( vedere la figura a pagina 3 di queste Linee Guida ). 6.5 Revisione esterna 6.5.1 Rassegna degli specialisti Prof. Dr. Tim Wright Dr. Marie Callen Dr. Carol Mason Prof. Dr. Stephen Porter Dr. Nina Skogedal Dr. Kari Storhaug Dr. Reinhard Schilke Bawden Distinto Professore e Preside, Unità di Odontoiatria Pediatrica, Università del North Carolaina, Chapl Hill, NC USA. Libera professionista, Cincinnati, USA. Consulente in Odontoiatria Pediatrica, Great Ormond Street Hospital for Children NHS Trust, London, UK. Direttore di Istituto e Professore di Medicina Orale, UCL Eastman Dental Institute, London, UK. Specialista in Odontoiatria Pediatrica, National Resource Centre per la Salute Orale nelle Malattie Rare ( TAKO-centre ), Lovisenberg Diakonale Hospital, Oslo, Norway. Direttore Odontoiatra, National Resource Centre per la Salute Orale nelle Malattie Rare ( TAKO-centre ), Lovisenberg Diakonale Hospital, Oslo, Norway. Unità di Odontoiatria Conservativa, Periodontologia e Odontoiatria Preventiva, Hannover Medical School, Germany. 6.5.2 Gruppo di pazienti I pazienti ed i rappresentanti dei gruppi appartenenti alla DEBRA di Australia, Belgio, Canada, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito sono stati coinvolti nella disamina del documento, per avere certezza che nelle linee guida si riscontrasse il grado di evidenza auspicato dai pazienti. 6.5.3 Altri specialisti della cura della salute e revisori laici Anne W Lucky, MD Lesley Haynes Lynne Hubbard Christian Fingerhuth Direttore interinale, Unità di Dermatologia Pediatrica Cincinnati Children’s Hospital. Cincinnati, Ohio, USA, Professore di Dermatologia e Pediatria, Università di Cincinnati College of Medicine Cincinnati, Ohio USA Foemerly Principal Dietista Pediatrica per l’EB, Great Ormond Street Hospital for Children, London, UK Dietista Specializzata, St. Thomas’ Hospital, London, UK Revisore laico, Cile 6.6 Conduzione Le Linee Guida sono state messe a punto in tre centri in tre mesi. Una volta portata a termine la ricerca, agli autori è stato inviato un questionario di valutazione. Dr. Victoria Clark Dr. Gabriela Scagnet Dr. Mariana Armada Dr. Adela Stepanska Dr. Renata Gaillyova Dr. Sylvia Stepanska Consulente in Odontoiatria Pediatrica, Birmingham Children s Hospital, UK Dentista, DEBRA Argentina ed Università di Buenos Aires ed Ospedale di Odontoiatria Infantile Quinquela Martin Gobierno, Buenos Aires, Argentina Ospedale di Odontoiatria Infantile Quinquela Martin Gobierno, Buenos Aires, Argentina Dentista, DEBRA Repubblica Ceca Unità di Genetica, Ospedale Universitario, Brno, Repubblica Ceca Dentista, Brno, Repubblica Ceca 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 29 6.7 Coinvolgimento dei pazienti Un paziente, l’inglese Scott O’ Sullivan, ha partecipato al congresso tenutosi nel novembre del 2010 a Santiago, Cile, esponendo le sue opinioni ed esperienze sul trattamento dentale. I pazienti ed i rappresentanti di sette gruppi appartenenti alla DEBRA sono stati invitati a riesaminare il documento nel luglio e nell’agosto del 2011. 6.8 Ostacoli all’attuazione In relazione all’attuazione di queste Linee Guida, vanno considerati alcuni ostacoli: Mancanza di conoscenza e di esperienza da parte di alcuni operatori sanitari nell’eseguire le raccomandazioni. Inadempienza dei pazienti nei confronti delle raccomandazioni. Insufficienza di servizi sanitari in talune parti del mondo. 6.9 Aree ulteriori di ricerca Uno studio particolareggiato sugli effetti del sucralfato. Ricerche sul rapporto fra lo stato nutrizionale ( peso ) e la riabilitazione orale. Definire quale sia lo spazzolino da denti migliore per i pazienti EB. Considerare l’utilità e la sicurezza del chewing gum con dolcificanti al poliolo, come lo xilitolo, nel ridurre la carie in pazienti EB. Tecniche mirate a minimizzare o a migliorare la microstomia. Tecniche mirate a minimizzare o ad impedire l’obliterazione del vestibolo. Qual è la miglior tecnica per il trattamento dell’obliterazione del vestibolo? È possibile per i pazienti RDEB l’allineamento ortopedico atraumatico dei denti? 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 30 7 APPENDICE 7.1 Elenco delle abbreviazioni Abbreviazioni EB EBS JEB DEB RDEB DDEB RDEB, sev gen SCC Epidermolisi bollosa EB simplex EB giunzionale EB distrofica DEB recessiva DEB dominante RDEB generalizzata grave Carcinoma cellulare squamoso 7.2 MANIFESTAZIONE ORALE DELL’EB La frequenza e la gravità delle manifestazioni orali dell’EB si differenziano a seconda del tipo dell’affezione; pertanto, le lesioni orali della mucosa dell’EB comprendono di solito lesioni vescicolobollose che vanno dalle vesciche piccole e discrete fino a quelle ampie, distribuite su tutte le superfici mucosali. Differenze insorgono, quanto alla prevalenza ed alla gravità della compromissione orale, fra i diversi tipi di EB, poiché i pazienti con RDEB generalizzata sono quelli più gravemente malati19,28. I tessuti duri sono anch’essi diversamente coinvolti, a seconda della forma dell’EB. In confronto con altri tipi di EB o casi di non affetti, i pazienti JEB denunciano ipoplasia generalizzata dello smalto e casi di RDEB e JEB si presentano con carie notevolmente più numerose, mentre i pazienti EBS e DDEB non hanno aumento di rischio di carie19. EB simplex Malgrado la classificazione più recente contempli due sottotipi maggiori e dodici minori di EBS, la maggior parte della letteratura dedicata agli aspetti orali dell’EBS precede questo sistema; quindi il presente testo tratterà le manifestazioni orali dell’EBS come gruppo, riflettendo soltanto sul sottotipo, quando disponibile. Ulcere orali. In una prima relazione, l’ulcerazione orale della mucosa è stata riscontrata nel 2% dei pazienti EBS. Da una casistica più recente si desume una più vasta compromissione, malgrado il coinvolgimento orale della mucosa non sempre sia stato individuato da esame clinico diretto, ma dalla storia di una ulcerazione orale28. Su un gruppo di 124 pazienti EBS, il 40,3% presentavano ulcere orali: di essi il 58,6% degli EB generalizzati ed il 34,7% di quelli localizzati. La compromissione orale della mucosa, più presente nel periodo perinatale ha persistito in alcuni pazienti nel corso della prima infanzia o anche dopo ( Figura 13 )28. Figura 13 Ulcera sul margine laterale della lingua in un paziente con EBS 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 31 EBS localizzata ( EBS-loc ) ( precedentemente etichettata come EBS Weber-Cockayne ) C’è qualche discordanza sulla frequenza delle lesioni orali della mucosa nell’EBS-loc. Mentre secondo Sedano59, non si producono lesioni orali della mucosa, Wright ritiene che il 34,7% dei pazienti con EBS localizzata ( 33 su 95 ) abbiano, al momento dell’esame una storia o presenza di bolle orali della mucosa28. EBS Dowling-Meara ( EBS-DM ) Si è constatato danno intraorale del tessuto molle nel 37% dei pazienti con EBS DM5. EBS altra generalizzata ( EBS, gen-non-DM ) ( comprende pazienti precedentemente diagnosticati come affetti da EBS-Koebner ) Si è ipotizzato che questo gruppo di pazienti abbiano subito bolle intraorali occasionali, meno gravi di quelle di altri tipi59. EBS con distrofia muscolare ( EBS-MD ) Soltanto in un caso affetto da questo poco comune sottotipo di EBS si riferiscono insulti orali. Il paziente aveva perduto i denti per deficienza di smalto, all’età di 16 anni. Le membrane della mucosa si presentavano normali60. EB giunzionale Compromissione intraorale del tessuto molle. Pur se la presenza delle bolle è elevata ( 88,8% )28, le bolle maggiori della mucosa orale e le aree di granulazione sembrano infrequenti5,28. È raro che i pazienti denuncino cicatrizzazione intraorale grave4,19,28. Compromissione periorale del tessuto. Le lesioni emorragiche periorali e perinasali granulari e con croste, che interessano vaste aree del viso, occludendo le narici, tendono ad insorgere fra il sesto e il dodicesimo mese di vita nei pazienti con il sottotipo Herlitz ( Figura 14 ). Osservate in tutti i pazienti con JEB Herlitz, si sono risolte durante o dopo l’adolescenza nei pazienti sopravvissuti ( Figura 15 )28,59: si è ritenuto che fossero patognomiche della JEB-H59. Figure 14 e 15 Area di tessuto di granulazione periorale in paziente con JEB all’età di due anni e nello stesso all’età di nove anni. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 32 Microstomia. Una casistica ha studiato la distanza da commessura a commessura, indicando 39,2 mm nella JEB Herlitz, 46,7 mm nella JEB non-Herlitz, infine 44,7 mm nei sani. Sul piano statistico si tratta di differenze non significative 28. Ipoplasia generalizzata dello smalto. L’ipoplasia generalizzata dello smalto è stata riscontrata in 40 casi individuali con JEB4,19,43,53,61-65, e nel 100% dei pazienti con JEB in una serie di casi ( n = 6JEB-H, n = 19 JEB-O )66. L’ipoplasia dello smalto è visibile alle radiografie panoramiche, dove si vedono tutti i denti con formazione di smalto sottile, anormale, gravemente distrofico ( Figura 16 e 17 )53. La gravità dell’insufficienza di smalto si differenzia a seconda dei denti e degli individui; in una serie nel 66,7% dei pazienti si è riconosciuta un’ipoplasia generalizzata dello smalto, butterata, ruvida, mentre nei casi restanti ha prevalso l’assottigliamento e/o la scanalatura dello smalto66. Le forme Herlitz della JEB sono caratterizzate da smalto sottile ( 40 m ), nonprismatico66,67. D’altra parte i pazienti JEB non-Herlitz si presentano con uno smalto abbastanza più spesso ma poroso con fosse. La struttura prismatica normale è interrotta pertanto da evidente butteratura superficiale66,67. Nei pazienti con JEB si racconta di ipoplasia dello smalto causata da mutazioni nei geni della laminina-332, della α6β4-integrina e del collagene tipo XVII67-72. Mancata eruzione La mancata eruzione dei denti è stata notata in due relazioni4,43. Figure 16 e 17 Ipoplasia generalizzata dello smalto in pazienti EB. JEB, Herlitz ( JEB-H ) Lesioni orali, compresa l’anamnesi di e/o la presenza di bolle, sono state riferire nell’83,3% di un gruppo di pazienti con JEB-Herlitz28. JEB, altra ( JEB-O ) Lesioni orali, compresa l’anamnesi di e/o la presenza di bolle, sono state riferire nel 91,6% di un gruppo di 12 pazienti28. JEB, non-Herlitz, localizzata ( JEB-nH loc ) ( precedentemente nota come EB GABEB benigna atrofica generalizzata, mutazione COL XVII ) La maggior parte dei pazienti sviluppano bolle ed ulcere sulla mucosa orale nel corso dell’infanzia, il che suscita difficoltà nell’alimentazione e nell’igiene orale; tuttavia lo stato della mucosa orale tende a migliorare dopo la pubertà. Pochi pazienti subiscono formazione bollosa continua sulle membrane della mucosa: si tratta di bolle che guariscono senza cicatrizzare73. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 33 EB distrofica DEB dominante ( DDEB ). Compromissione del tessuto molle Non c’è accordo sulla portata della compromissione della mucosa orale nella DDEB. In una rassegna risulta il 20% di pazienti con bolle orali della mucosa59, invece secondo un'altra casistica il 71,1-89,6% dei pazienti presentano un’anamnesi di o peculiarità cliniche orali della bollosità orale della mucosa ( Figure 18 e 19 ) 5,28. Da osservare che la cicatrizzazione importante, l’obliterazione del vestibolo e l’anchiloglossia non si configurano come complicazioni a lungo termine della ulcerazione/bolle della mucosa orale28. Compromissione del tessuto duro. I pazienti con DDEB non sembrano essere a rischio crescente di carie5,19. Figure 18 e 19 Bolle piene di sangue sulla lingua in pazienti con DDEB. DEB recessiva ( RDEB ) RDEB inversa ( RDEB-I ) Il sottotipo RDEB inversa è una forma insolita di EB. I pazienti si presentano con bollosità della mucosa ( specialmente sottolinguale ), anchiloglossia, assenza di papille linguale e rughe palatali, obliterazione parziale del vestibolo, microstomia secondaria alla cicatrizzazione infine milia della mucosa5,74,75. Da notare che la compromissione esofagea e la disfagia hanno colpito per il 90% un gruppo di 10 pazienti74. Compromissione del tessuto duro In uno studio dedicato a dieci pazienti si riferisce di una prevalenza di carie sensibilmente più elevata ( DMFS: 50,9 ) di quella del gruppo di controllo ( DMFS: 12,8 ). Le anormalità dello smalto sono state riscontrate soltanto in uno dei 14 pazienti con insufficienza localizzata dello smalto ad un dente74. RDEB generalizzata Il presente testo comprende tutti i pazienti con ambedue le forme generalizzate di RDEB ( ‘generalizzata grave’, già chiamata Hallopeau-Siemens: HS e ‘altra generalizzata’ ). Compromissione del tessuto molle. La mucosa orale dei pazienti RDEB generalizzata, particolarmente friabile, necrotizza facilmente se toccata 45. La bollosità ricorrente orale della mucosa, che è frequente, attacca quasi tutti i pazienti 9,11,16,22,27,30,36,51,76. Le bolle, che possono essere piene di fluido o di sangue, insorgono su ogni superficie orale della mucosa, specie sulla lingua ( Figure 20-23 )22. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 34 Figura 20 Bolle piene di sangue sulla lingua di un paziente con RDEB. Figura 21 Bolle sulla mucosa boccale di un paziente con RDEB Figura 22 Bolle piene di sangue sul palato di un paziente con RDEB Figura 23 Bolle sierose che coprono più della metà della lingua di un neonato con RDEB. Lingua denudata. Le papille della lingua sono assenti4,5,7,9,18,22,28,30,36,41( Figura 24 ). Figura 24 Assenza di papille della lingua nella RDEB. Anchiloglossia. L’anchiloglossia, presumibilmente secondaria all’ulcerazione, è frequente e di fatto può colpire tutti i pazienti ( Figura 25 )1,4,5,7,12,16,18,19,22,23,28,31,77. Figura 25 Anchiloglossia nella RDEB. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 35 Obliterazione del vestibolo. La cicatrizzazione della RDEB generalizzata porta all’obliterazione dei vestiboli labiale e boccale4,7,9,11,12,18,19,22,23,27,28,31,36,41, di conseguenza può compromettere l’igiene orale, il trattamento dentale e l’uso di protesi mobili ( Figura 26 ). Figura 26 Obliterazione del vestibolo labiale nella RDEB. Microstomia. La microstomia progressiva5,78 attacca quasi tutti i pazienti con RDEB generalizzata ( Figura 27 )1,4-7,11,12,16,18,19,22,27,28,36,41,45,51,77. La microstomia che non è tipica soltanto della RDEB generalizzata, potrebbe essere anche meno grave nella RDEB inversa e nel sottotipo Herlitz della JEB5,19. Il grado di microstomia dei pazienti con RDEB generalizzata è risultato grave in più dell’80% degli individui affetti1,7,22,23,31,41,45,51. L’esatta causa della microstomia della RDEB generalizzata non è nota, malgrado sembri plausibile che rifletta la cicatrizzazione della mucosa boccale e labiale e le commissure1,5,9,28. La microstomia della RDEB generalizzata contempla un ampio spettro di problemi funzionali consistenti in difficoltà di alimentazione, di linguaggio e di igiene orale. Per di più, il trattamento dentale e l’anestesia generale possono essere complicati, così come l’estetica della parte bassa del volto è compromessa19,22,25,36,79. Figura 27 Apertura limitata della bocca nella RDEB. Rischio di cancro. Il carcinoma cellulare squamoso ( SCC ) è considerato la causa prima di morte nei pazienti con EB80. Si sono riferiti pochi casi in cui la cavità orale è attaccata. Di solito la lingua è il sito più colpito, malgrado si siano constatati tumori al labbro e al palato duro. La diagnosi viene formulata in età variabile dai 25 ai 54 anni. Almeno tre casi sono stati letali 5,28,77,81. Malattia periodontale. Nella maggior parte dei pazienti si sono riscontrati depositi estesi di placca4,11,16,27,41,45. La quantità media di placca misurata secondo la scala di O’Leary ha presentato valori più elevati nei pazienti con DEB ( n= 23; 18 RDEB, cinque DDBE ) nella 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 36 dentizione primaria ( 33,7 31,3 ) ed in quella secondaria ( 28,6 31,6 ), in confronto al gruppo di controllo ( rispettivamente, 1,8 3,3/4,6 5,6 )20. Gli indici medi della gengivite ( ricorrendo ad un misuratore gengivale semplificato ) sono risultati notevolmente più elevati nei pazienti con DEB ( n= 23; 18 RDEB, cinque DDBE ) in ambedue le dentizioni, la primaria ( 21,5 29 ), la permanente ( 27,5 34,9 ), in 20 confronto con un gruppo di controllo ( rispettivamente, 0,00/2 4,6 ) . Non sembra esserci aumento di rischio della membrana periodontale e della compromissione ossea nella RDEB27,36. Carie. I pazienti con RDEB presentano indici di carie più elevati ( DMFT,DMFS, DMFS associato a dmfs e DMFT associato a dmft ), in confronto con i pazienti di controllo ( Figure 28 e 29 )5,12,19,20. Soltanto pochi pazienti hanno denunciato cellulite secondaria all’infezione periapicale 30. Figure 28 e 29 Carie gravi in un paziente dodicenne ed in uno ventenne affetti da RDEB. Anormalità occlusive. Nella RDEB si sono constatate diverse anomalie occlusive, quali l’aumento dell’overjet e dell’overbite22, il grave sovraffollamento12,22,49, la relazione morso incrociato molare12, e la mal occlusione scheletrica di II classe22,48. Alcune di esse si devono alla riduzione delle arcate alveolari, conseguente al ritardo nello sviluppo, ed al collasso delle arcate dentali, conseguente al ritardo del tessuto molle 8. Da uno studio cefalometrico dedicato a 42 pazienti RDEB, sono risultate mascelle notevolmente più piccole in questi ultimi50, il che corrobora l’ipotesi che la disproporzione rilevante dentoalveolare è l’affollamento dentale siano peculiari della RDEB. Maturità dentale. In due studi concentrati sulla maturità dentale e sullo sviluppo dentale dei pazienti con RDEB non si è riscontrato alcun ritardo significativo82,83. Crescita facciale. Dall’analisi cefalometrica di 42 pazienti con RDEB generalizzata grave, si desume che questo sottotipo soffre di riduzione sensibile della lunghezza mascellare, di quella mandibolare, dell’altezza media facciale e di quella facciale bassa, in confronto agli indici considerati normali. Gli angoli della sella e nasolabiali sono significativamente più grandi nella RDEB della norma50. Le modifiche scheletriche facciali si legano alla riduzione dell’apporto nutrizionale ( problemi di alimentazione ) ed al conseguente calo di sviluppo osseo50. In aggiunta, o in alternativa, la cicatrizzazione periorale del tessuto molle durante la prima infanzia porta a ridurre le dimensioni delle mascelle 84. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 37 Atrofia ossea/osteoporosi. In questi ultimi anni l’osteoporosi è stata sempre più rilevata nei pazienti con questa forma di RDEB56. Le radiografie e le tomografie computerizzate della mascella hanno trovato estesa atrofia ossea delle mascelle in sei su sei pazienti31. In corso di chirurgia, le creste alveolari di questi pazienti sono risultate atrofiche in tutti i casi23,31. Sindrome di Kindler Soltanto di recente la sindrome di Kindler è entrata a far parte della classificazione dell’EB58. Soltanto in alcuni casi di pazienti affetti dalla sindrome di Kindler se ne descrivono le peculiarità orali34,85-90. Risulta evidente che i pazienti con sindrome di Kindler si presentano con mucosa fragile, microstomia ed obliterazione parziale del vestibolo, benché la microstomia non sia stata individuata in tutti i pazienti con sindrome di Kindler34,85,86. Va dedicata particolare attenzione alla malattia periodontale, inizialmente osservata in due pazienti 34,88. Di conseguenza, si è constatato che, di 18 pazienti confrontati con i sani, gli affetti da sindrome di Kindler subiscono molto più prevalentemente ( 72% vs 46 % ), insorgenza precoce e la progressione più rapida della periodontite85. In un paziente con questa affezione si è riscontrato anche il carcinoma cellulare squamoso del palato duro86. 7.3 INFORMAZIONI GENERALI SULL’EPIDERMOLISI BOLLOSA L’epidermolisi bollosa ereditaria ( EB ) comprende un gruppo di affezioni geneticamente e clinicamente eterogenee, caratterizzate dalla formazione di bolle e di erosioni sulla cute e sulle membrane della mucosa, a seguito di una minima pressione o di un trauma 26. È scatenata dalle mutazioni nei geni che codificano le proteine della zona di adesione dermo-epidermica91. 7.3.1 Classificazione della EB. L’EB presenta un ampio spettro di fenotipi clinici con più di mille mutazioni identificate in 13 geni strutturali. Il primo a definire le classificazioni è stato Pearson nel 196292. In seguito sono state pubblicate diverse altre classificazioni58,93,94. L’attuale classificazione comincia con la separazione dell’EB in quattro tipi principali, a seconda del livello di formazione bollosa: l’EB simplex ( EBS, intra-epidermica ), l’EB giunzionale ( JEB ), l’EB distrofica ( DEB, dermolitica ) e la sindrome di Kindler ( livelli misti ). I pazienti sono quindi separati dai sottotipi maggiori e minori di EB. La classificazione estesa comprende quanto segue: quattro tipi, sette sottotipi maggiori e 33 sottotipi minori58. Il sommario di questo sistema classificatorio si trova nella Tabella 1. 7.3.2 Manifestazioni cliniche generali. La caratteristica peculiare dell’EB ereditaria è la fragilità meccanica della cute e l’insorgenza di vesciche e bolle36. Nella maggior parte delle forme di EB le vesciche tese si generano con l’essudato chiaro, incolore o con il fluido occasionalmente emorragico, diventando eventualmente aree erose26. Le bolle e le erosioni risultano dal trauma, ma possono insorgere anche spontaneamente, esacerbate dalla sudorazione e da climi più caldi33. Altri insulti sono i milia, la distrofia o l’assenza di unghie, l’alopecia, l’eccessiva granulazione del tessuto, l’assenza congenita della pelle, il cheratoderma palmoplantare, la pigmentazione a chiazze e i nevi pigmentati26. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 38 Lesioni secondarie cutanee sono l’atrofia cutanea, la cicatrizzazione, le anormalità pigmentarie, la membrana interdigitale e le contratture ( Figure 30-32 )26. Tabella 1. Classificazione semplificata delle varietà di EB Maggori tipi di EB Sottotipi maggiori Proteina coinvolta EB simplex ( EBS ) EBS soprabasale Placofilina-1 Desmoplachina EBS basale Keratina 5 e 14 Plectina Integrina α4β6 EB giunzionale ( JEB ) JEB-Herlitz Laminina 332 JEB altra Laminina 332 Collagene tipo XVII Integrina α4β6 EB distrofica ( DEB ) DEB dominante Collegene tipo XVII DEB recessiva Collegene tipo XVII Sindrome di Kindler Kindlina-1 Figura 30 Bolle estese che ricoprono la spalla di un paziente con RDEB. Figura 31 Ulcerazione e cicatrizzazione nella JEB. Sottotipi minori 3 sottotipi 9 sottotipi 6 sottotipi 6 sottotipi 7 sottotipi - Figura 32 Bolla nella EBS. EB e carcinoma cellulare squamoso cutaneo Il carcinoma cellulare squamoso ( SCC ) della pelle è una delle complicazioni più gravi dell’EB: comincia a manifestarsi nella prima fase della vita adulta dei pazienti affetti da forme gravi di EB, in particolare la RDEB. Il SCC si può presentare come un’erosione a croste, non guaribile o come un componente dermico non palpabile, analogamente ad altre ferite cutanee, o come aree mimiche di granulazione del tessuto26( Figura 33 ). Figura 33 Carcinoma cellulare squamoso nella RDEB. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 39 Insulti oculari nell’EB. Gli insulti oculari più frequenti nei pazienti con EB sono: le bolle corneali e le erosioni, la cicatrizzazione corneale, la formazione del panno corneale, l’allargamento delle estremità, le bolle congiuntivali e le erosioni, il simblefaro, le bolle e le cicatrici alla palpebra, l’ectropion e l’ostruzione del dotto lacrimale. Un evidente deterioramento visivo scaturisce dall’insulto reiterato alle cornee, specie se si sviluppa la cicatrizzazione26. Orecchio, naso e gola nell’EB. I segni ed i sintomi nel tratto respiratorio superiore dei pazienti con EB comprendono il pianto rauco o debole, la disfonia, il rumore respiratorio aspro, l’edema del tessuto molle, la vescicazione o la bollosità di tutte le strutture tracheolaringee, l’ulcerazione, l’ispessimento e la cicatrizzazione delle corde vocali vere e false26. Disfagia e stenosi esofagee. Le stenosi associate all’EB insorgono dovunque nell’esofago e si diversificano in lunghezza e forma ( Figura 34 ). Con l’andare del tempo le bolle intraluminali, la formazione del tessuto e le stenosi portano alla disfagia progressiva con relative complicazioni comprendenti la grave malnutrizione, il peggioramento della crescita ed il rischio di aspirazione e la polmonite. La disfagia può insorgere precocemente già a dieci mesi, con una media di 48 34 mesi95. Figura 34 Stenosi grave esofagea in un paziente con RDEB. Complicazioni al tratto gastroenterico inferiore. L’insulto gastroenterico inferiore più frequente è la stipsi cronica nei pazienti con i sottotipi più gravi di EB26. Malnutrizione. La compromissione nutrizionale, direttamente proporzionale alla gravità dell’EB, si manifesta soprattutto nella forma generalizzata dell’EB distrofica recessiva ( RDEB) e dell’EB giunzionale96-98. Deformità alle estremità. La pseudosindattilia, la complicazione extra cutanea più visibile dell’EB ereditaria, è la prima a essere riscontrata nella RDEB. Queste deformità progressive determinano una netta disabilità funzionale ( Figure 35 e 36 ) 26. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 40 Figure 35 e 36 Deformità del mezzo guanto nella RDEB. Anemia. L’anemia si presenta nei pazienti con EB grave, in particolare RDEB-HS e JEB-H. Si tratta per la maggior parte dei pazienti di un’anemia di origine multifattoriale, dove i fattori concorrenti sono la malattia cronica del sangue, il ferro, la perdita di proteine da ferite cutanee aperte, l’apporto scarso e l’assorbimento gastroenterico di ferro ed altri nutrienti26. Cardiomiopatia. La cardiomiopatia dilatativa si riscontra nel 9,8% di un gruppo di 61 pazienti RDEB con età media, in riferimento alla conferma della diagnosi, di anni 8,7 99. Osteoporosi ed osteopenia. Secondo una ricerca dedicata a 39 bambini, i pazienti con RDEB e JEB presentano indici di densità minerale ossea più bassa rispetto ai bambini sani56. Si è osservata una correlazione fra la massa ossea bassa e la ridotta motilità corporea. 7.3.3 Gestione. Nel 2008 è stata pubblicata una rassegna sistematica di studi randomizzati sui trattamenti delle forme ereditarie dell’EB 100. Fino al primo aprile del 2007, i ricercatori hanno individuato cinque trials randomizzati, in doppio-ceco, placebocontrollati. Quanto all’intervento sul placebo, non è risultato alcun beneficio100. A tutt’oggi non si conosce la positività di interventi nell’EB ereditaria. Procedono le ricerche su terapie genetiche, proteiniche e cellulari, tuttavia finchè non ci sarà evidenza, il trattamento si proporrà per lo più delle finalità di prevenzione, di supporto, sintomatiche e palliative. Prevenzione delle bolle. La protezione della pelle fragile dell’EB e di importanza assoluta ( Figure 37-38 ). L’ambiente fresco e la lubrificazione della cute contribuiscono alla diminuzione della formazione bollosa. La pelle di pecora è adatta alle sedie a rotelle imbottite, alle sedie dei bambini e ad altre superfici. I bambini più piccoli non devono essere presi da sotto le braccia, ma sollevati tenendoli per le natiche e la nuca. Gli indumenti devono essere di materiale morbido e di disegno semplice 26. Gestione della ferite dell’EB. La maggior parte delle modalità terapeutiche delle ferite dell’EB consistono in strati multipli di bendaggi o di materiali sterili non-aderenti ( Figure 39-41 ). Le fasciature si cambiano giornalmente o ogni due giorni. La bolle devono essere drenate, idealmente in condizioni sterili, al fine di prevenirne l’ampliamento e l’insorgenza di erosioni più vaste33. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 41 Le fasciature mirano a conservare l’umidità appropriata, devono essere non aderenti, atraumatiche, per favorire la sanità del letto della ferita, riducendo il dolore ed incrementando il ritmo della riepitelizzazione. Figura 37 Fasciatura della mano per prevenire l’unione interdigitale. Figura 39 primario. Bendaggio Figura 38 Bendaggi alle quattro estremità per prevenire il trauma. Figura 40 Bendaggio secondario per assorbire l’umidità. Figura 41 Avvolgimento di garza per tenere i bendaggi in loco. Interventi chirurgici. I pazienti con EB specie con la RDEB, necessitano sovente di chirurgia nella cavità orale, nel tratto gastroenterico ed alle mani. Per gli anestesisti sono vere e proprie sfide la microstomia, l’anchiloglossia, la bollosità intraorale, la necrosi e l’eventuale necessità della tracheostomia. Una volta programmate le procedure sotto anestesia generale, è meglio coordinare quanti più interventi possibili per evitare l’anestesia reiterata26. Gestione dell’anestesiaC. L’anestesia dei pazienti EB comporta diverse difficoltà, in ragione della fragilità mucosale, della grave cicatrizzazione di tutti i tessuti, delle stenosi esofagee che accrescono il rischio di rigurgito e di aspirazione durante l’anestesia. Fondamentale per l’anestesia e per la gestione perioperatoria dei pazienti con RDEB, è che dermatologi, chirurghi ed infermieri procedano in modo coordinato ( Tabella 2 )57. C Questo documento non è una rassegna sistematica ne una Linea Guida sulla gestione dell’anestesia nell’EB. L’elenco di particolari considerazioni in corso di anestesia generale, è il risultato di una revisione letteraria non sistematica che si propone soltanto di informare il dentista sulle precauzioni chirurgiche. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 42 Tabella 2. Considerazioni particolari sulla gestione dell’anestesia nell’epidermolisi bollosa. Considerazioni sulla gestione dell’anestesia 30,57 Generali Non adoperare assolutamente qualsiasi tipo di adesivo 101 Proteggere i punti di pressione con Vaselina o garza soffice 101 Posizionamento del Se possibile, i pazienti devono mettersi da soli sul tavolo operatorio paziente e spostamento La barella deve essere imbottita con pelle di pecora o con una coperta di 1,30,57 lana Lo spostamento ed il cambio di posizione siano effettuati agendo sulla pelle di 57 pecora o sulla coperta, non sollevando il paziente Laccio emostatico Da collocare su una garza avvolta attorno all’estremità oppure occludere 57,101 appena appena manualmente con mani lubrificate Sicurezza dell’accesso Garza di vasellina fra la pelle e la via endovenosa, avvolta con sicurezza con 1,30,57,101 intravenoso bendaggi elastici auto-aderenti, non adesivi, attorno alle estremità . Il 1 polso si assicura usando un supporto imbottito di schiuma Preparazione degli La maschera facciale, il tubo endotracheale e le cannule nasali devono essere strumenti ben lubrificati. Le superfici di contatto vanno ricoperte con diversi strati di garza 41,57,101 di Vaselina o Mepilex 101 Gestione delle vie aeree Perché si mantengano sicure, vanno evitate ulteriori bolle Sito chirurgico Non deve essere strofinato con energia, le soluzioni disinfettanti vanno versate 57 o distribuite con delicatezza sulla pelle Monitoraggio Il clip-tipe è l’apparecchio prescelto per l’ossimetria. Altre tecniche comprendono il modello monouso da applicare sulla punta del dito con la parte 1,57 adesiva tagliata ed avvolta con la garza Quanto all’elettrocardiogramma, la parte adesiva può essere tagliata, così che soltanto la porzione centrale lubrificata entri in contatto con la pelle del 1,57 41 paziente assicurando il tutto con fasciature non adesive come Mepilex Il bracciale non invasivo per la pressione sanguigna deve essere collocato su 1,57,101 un’estremità avvolta con bendaggi o con cotone Complicazioni In una rassegna di 121 procedure chirurgiche, non si è osservata ne la morte 57 ne nessun’altra maggiore complicazione anestetica perioperatoria . Due volte 101 si sono notate perforazioni fatali dell’esofago in casistiche precedenti . La complicazione postoperatoria più frequente consiste nello sviluppo di nuove 57 bolle . A seguito di cattiva manipolazione può insorgere un notevole insulto, se i membri inesperti dell’équipe non si rendono conto di quanto sia rischioso manipolare i pazienti con EB, per esempio, applicando inavvertitamente del 101 cerotto sulla palpebra L’intubazione tracheale a fibre ottiche può essere necessaria nei casi gravi, in 57 ragione della limitata apertura della bocca e delle contratture del collo La frattura alveolare mascellare, secondaria alla laringoscopia, è stata osservata in un paziente con RDEB grave generalizzata con problemi ossei, 25 grave microstomia ed incisivi superiori sporgenti Complicazioni muscolo scheletriche – chirurgia della mano Interventi non chirurgici - È prassi comune separare meccanicamente le dita quotidianamente con impacchi di garza, nel tentativo di prevenire, minimizzare o ritardare la pseudo sindattilia associata all’EB. Si raccomandano anche esercizi di tipo attivo e passivo ( Figura 42 )26. Interventi chirurgici - Sono stati descritti diversi interventi chirurgici. Tuttavia la recidiva postoperatoria è comune e le procedure devono essere ripetute almeno ogni due anni, se si vuole che la funzione sia ottimale ( Figura 43 ) 26. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 43 Figura 42 Immobilizzatore che previene l’unione interdigitale nella RDEB Figura 43 Esiti post-operatori della chirurgia alle mani in un paziente con RDEB Supporto nutrizionale. Il supporto nutrizionale proattivo agevola la resistenza all’infezione, lo sviluppo e la maturazione sessuale, la guaribilità della ferita e la qualità globale della vita. Un adeguato apporto energetico non è conseguibile se manca il consumo frequente di carboidrati fermentabili, specialmente il saccarosio. Purtroppo, questo è un fattore di rischio di carie. È quindi importante che dietisti e dentisti siano parte integrante dell’equipe multidisciplinare, fornendo consigli avveduti per limitare il consumo degli zuccheri alla fine dei pasti, scongiurando il sorseggiamento di bevande zuccherate fra i pasti, e dando le raccomandazioni giuste circa la prescrizione dei supplementi di fluoruro e di clorexidina98. 7.3.4 Qualità di vita nell’EB. Uno studio qualitativo a base di interviste semi-strutturate, pubblicato da Scheppingen e collaboratori102, menziona, in riferimento alla maggior parte dei bambini affetti da EB i seguenti principali problemi: 1) La dermatite pruriginosa. È il problema più angosciante nei pazienti con tipi gravi, dalla portata fisica, psicologica e sociale. 2) La sofferenza persistente. Vi sono tre tipi principali di dolore: (1) quello relativo ai trattamenti, quali il cambio delle fasciature, (2) il dolore legato alle attività quali l’alimentazione o la deambulazione, (3) infine la sensazione del dolore, vale a dire la paura di aver dolore, che è problema di primaria importanza in tutti i casi. 3) Difficoltà di partecipazione e interrelazione. 4) La visibilità della malattia, che comporta sguardi fissi, scherno e problemi relativi all’apparire. 5) L’impressione di sentirsi diversi, in quanto non compresi dagli altri. Frew et al hanno realizzato un questionario specifico sulla qualità di vita ( QOLEB )103: costituito di 17 items, è uno strumento di misurazione valido ed affidabile cui ricorrere per monitorare la qualità di vita e per determinare le dimensioni del QOL, a vantaggio degli interventi e della ricerca. 2012 The Autors International Journal of Paediatric Dentistry _ 2012 BSPD, IAPD and Blackwell Publishing Ltd Pagina 44 Ringraziamenti Gli autori ringraziano calorosamente Dr. Victoria Clark, Dr. Gabriela Scagnet, Dr. Mariana Armada, Dr. Adela Stepanska, Dr. Renata Gaillyova, Dr. Sylvia Stepanska, Mr. John Dart, Mr. Scott O Sullivan, Dr. David Peñarrocha, Prof. Dr. Tim Wright, Dr. Marie Callen, Dr. Carol Mason, Prof. Dr. Stephen Porter, Dr. Nina Skogedal, Dr. Kari Storhaug, Dr. Reinhard Schilke, Prof. Dr. Marco Cornejo, Dr. Anne W Lucky, Lesley Haynes, Lynne Hubbard, Isabel Lòpez and Christian Fingerhuth per il contributo da loro dato alle nostre Linee Guida, come viene detto in particolare nel sesto capitolo. La ricerca è stata garantita dalle sovvenzioni della DEBRA UK. Conflitto di interesse Gli autori dichiarano che non ci sono conflitti di interesse. Bibliografia 1 Stavropoulos F, Abramowicz S. Management of the oral surgery patient diagnosed with epidermolysis bullosa: report of 3 cases and review of the literature. J Oral Maxillofac Surg 2008; 66: 554–559. 2 Skogedal N, Saltnes S, Storhaug K. Recessive dystrophic epidermolysis bullosa (RDEB) Caries prevention and preventive extractions of molars. Clinical presentation of 3 cases. 2008. 3 Louloudiadis AK, Louloudiadis KA. Case report: Dystrophic Epidermolysis Bullosa: dental management and oral health promotion. Eur Arch Paediatr Dent 2009; 10: 42–45. 4 Crawford EG Jr, Burkes EJ Jr, Briggaman RA. Hereditary epidermolysis bullosa: oral manifestations and dental therapy. Oral Surg Oral Med Oral Pathol 1976; 42: 490–500. 5 Wright JT. Oral Manifestations of Epidermolysis Bullosa. In: Epidermolysis Bullosa. 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