1 Primo piano 13 febbraio 2010 06 luglio 2013 LA CULTURA DELL’ASCOLTO E LE “ZONE DELLA CURIOSITÀ” DI AIRAN BERG Andrea Colella pag. 7 1 Lecce SALDI 2013, DA CONFESERCENTI LECCE ECCO I CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Oriana Rausa pag. 10 Settimanale d’informazione del Salento Anno XII n. 513 06.07.2013 PRIMO PIANO Roba da ricchi 34,5 ore sott’acqua: nuovo record mondiale per Paolo De Vizzi Stefano Manca pag. 8 CULTURA San Cataldo e il Porto di Adriano: quando Lecce era il centro del Mediterraneo Rosy Paticchio pag. 19 SPETTACOLO iÛ^ÖÉåòá~=fí~äá~å~=éÉê=áä=c~êã~Åç=Ü~=~ìíçêáòò~íç=êÉÅÉåíÉãÉåíÉ=äÛìíáäáòòç=É=ä~=ãÉëë~=áå=ÅçããÉêÅáç=Çá=ÇìÉ=åìçîá ÉÇ=ÉÑÑáÅ~Åá=Ñ~êã~Åá=~åíáíìãçê~äáI=áä=mÉêíìòìã~Ä=EoçÅÜÉF=É=äD^ÑäáÄÉêÅÉéí=Ep~åçÑáJ^îÉåíáëFI=ã~=~=íçí~äÉ=Å~êáÅç=ÇÉä é~òáÉåíÉ=É=Åçå=Åçëíá=ãçäíç=ÉäÉî~íá=éÉê=á=ÅáÅäá=Çá=íÉê~éá~=Åçå=Öäá=ëíÉëëáK=råÛáåÖáìëíáòá~=~=åçêã~=Çá=äÉÖÖÉÒI=ëÉÅçåÇç ä~=iáäí=É=áä=qêáÄìå~äÉ=ÇÉá=aáêáííá=ÇÉä=j~ä~íç== Manu Chao protagonista di “Salento Sun Days” al Parco Gondar Angela Leucci pag. 20 2 06 luglio 2013 3 OPINIONI 06 luglio 2013 Editoriale Gas e petrolio sotto i mari del Salento ^=mçêí~=k~éçäá=îÉåÇáí~=ÇáêÉíí~=Çá=Ö~ÇÖÉí=éÉê=~Çìäíá= La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla di Giovanni Nuzzo Adriatico meridionale e alto Jonio come in Texas. Ormai è certo: i mari che bagnano la Puglia sono ricchi di idrocarburi e c’è il rischio che nascano grandi piattaforme off shore. La prima arteria sottomarina è stata già tracciata dal Consorzio Tap (Trans Adriatic Pipeline), una grande società proveniente dalla Svizzera, Norvegia e Germania. La gara per il gasdotto è stata approvata nei giorni scorsi dal Consiglio del Ministri, che ora avvierà il procedimento amministrativo per la valutazione dell’impatto ambientale dell’opera terminale nella zona di San Foca nel territorio di Melendugno. C’è da dire che la procedura non prevede il parere vincolante né della Regione Puglia, né tanto meno del Comune interessato su cui sfocia il gasdotto. Un iter anomalo rispetto ad altri progetti di natura ambientale ed energetica. E allora cosa può fare un ente locale di fronte a questa doccia fredda sul territorio salentino? C’è da aggiungere poi che il Salento non è stato mai interessato da queste infrastrutture così complesse. Ci auguriamo che il nostro turismo non subisca danni incalcolabili e che l’approdo del gasdotto proveniente dalla Turchia, attraverso la Grecia, Albania e canale d’Otranto, abbassi i costi almeno nella nostra Provincia di Lecce del consumo del gas. Ma se la linea del gas è stata già tracciata, i sondaggi nel sottosuolo marino documentano che la Puglia è ricca di idrocarburi quanto il Texas, risorse che si trovano principalmente in mare, e devono essere estratte (o meglio “coltivate”) da grandi piattaforme off shore. E non passerà molto che si darà inizio alle attività estrattive, poiché è noto che tutto il gas che importiamo proviene dall’ex Unione Sovietica, ecco la ragione perché i magnati russi non sono ricchi per caso. Anche per questo settore auspichiamo che i nostri mari e le nostre terre non siano zone di conquista delle multinazionali. pÉ=ÑçëëÉêç=ëçäç=éêçÑáä~ííáÅá=åçå=Åá=ë~êÉÄÄÉ=åáÉåíÉ=Çá=ëíê~åçK=j~=~=iÉÅÅÉI=~=ÇìÉ=é~ëëá=Ç~=mçêJ í~=k~éçäáI=~ÅÅ~åíç=~=ÇáëíêáÄìíçêá=~ìíçã~íáÅá=Çá=ÄÉî~åÇÉ=É=ãÉêÉåÇáåÉI=Ñ~ååç=ÄÉää~=ãçëíê~ Çá=ë¨=ëÉñó=íçóë éÉê=~ÇìäíáI=çäíêÉ=~=ÇîÇ=É=J~ééìåíçJ=éêçÑáä~ííáÅá=Çá=î~êáç=ÖÉåÉêÉK=fä=ëáëíÉã~=≠ áä=ãÉÇÉëáãç=ÇÉá=ÇáëéÉåëÉê=Çá=ëáÖ~êÉííÉW=ëá=áåëÉêáëÅÉ=ä~=íÉëëÉê~=ë~åáí~êá~I=ÅÜÉ=~ííÉëí~=ä~=ã~ÖJ ÖáçêÉ=Éí¶=ÇÉä=ÅäáÉåíÉI=ëá=é~Ö~=É=ëá=êáíáê~=áä=éêçÇçííçK=b=~=ÇÉíí~=ÇÉá=ÑêÉèìÉåí~íçêá=~Äáíì~äá=ÇÉäJ äÛ~êÉ~=á=ÅäáÉåíá=åçå=ã~åÅ~åçK= Ritardi della pubblica amministrazione e sanzioni: ci prendono per i fondelli Gli elogi per il decreto legge 69, cosiddetto del “Fare”, sono un po’ ovunque, in modo tale che le sorti per il risanamento del Paese sembra che trovino lì proprio un punto di partenza. Le sanzioni per il ritardo dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni sono di 30 euro per ogni giorno, con un massimo di 2mila euro che -sicuramente- mai la PA riconoscerà subito e, quindi, varrà la pena fare una causa per un importo del genere? Non solo, ma si tratta di una norma sperimentale che, se non piacerà a chi di dovere non è escluso che tra 18 mesi verrà abolita. Ma ecco dove noi contribuenti veniamo presi per i fondelli in modo scientifico: si legge nel decreto “nel caso emergano criticità, le pubbliche amministrazioni potranno individuare termini procedimentali più adeguati alle loro esigenze organizzative”. Cioè il termine ordinario di 30 giorni entro cui la PA deve soddisfare le richieste del contribuente, potrà essere allungato a 180. Fulgido esempio di certezza del diritto e della pena a go-go, di arroganza e violenza istituzionale. Quello che fa più preoccupare è che il legislatore, consapevole che le casse della PA potrebbero collassare nell'applicazione di una norma che sanzioni i ritardi, invece di intervenire alla radice di questi ritardi, ritiene opportuno prendere per i fondelli i contribuenti, facendo non solo credere ciò che non c’è, ma non rendendosi conto che una simile normativa potrà solo aggravare l'attuale situazione comatosa della PA, soprattutto per l'intensificarsi del rapporto di sfiducia da parte dei contribuenti. Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori - Lecce Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due dinanzi a sé. “In qualunque luogo entriate prima dite Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi”. Oltre i dodici apostoli, il Signore Gesù designò settantadue discepoli per inviarli a due a due nelle strade del mondo. Alcuni di questi li conosciamo per nome, come Luca e Marco, i quali ci hanno donato i rispettivi Vangeli e gli “Atti degli Apostoli”. Questa pagina di Vangelo mise la ali ai piedi a Francesco d’Assisi, quando sentendola proclamare e commentare nella chiesetta di San Damiano, esclamò: “Ecco quello che voglio, quello che bramo e desidero fare con tutto il cuore”. Un ardore apostolico che da 800 anni muove non solo i Francescani, ma tutti quanti coloro che nell’Anno della Fede e della Nuova Evangelizzazione, rispondono agli appelli di Papa Benedetto e Papa Francesco e vanno sino agli estremi confini della Terra ad annunciare il Vangelo della pace. Non si tratta di garantire assenza di guerre, ma promuovere giustizia e verità tra popoli e nazioni con un cuore abitato da Dio e testimoniato in gesti concreti di solidarietà. Amici di Belpaese, mi recherò in questo mese pellegrino in quella terra dove la pace fu proclamata per la prima volta dagli angeli sulla grotta di Betlemme e dal Cristo risorto annunciata nel Cenacolo di Gerusalemme ai discepoli, spaventati perché credevano di vedere un fantasma. È Cristo stesso che li rassicura, chiedendo a Tommaso di constatarlo di persona; l’apostolo, vedendo e toccando le piaghe del Signore, esclamò: “Signor mio, Dio mio”, regalandoci un’autentica professione di fede in Cristo morto e risorto. Il Signore Gesù, re di pace, è vivo nella Chiesa, sta a noi ascoltarlo e seguirlo. 4 06 luglio 2013 in copertina Roba da ricchi iÛ^ÖÉåòá~= fí~äá~å~= éÉê= áä= c~êã~Åç= Ü~= ~ìíçêáòò~íç= êÉÅÉåíÉãÉåíÉ= äÛìíáäáòòç= É= ä~ ãÉëë~=áå=ÅçããÉêÅáç=Çá=ÇìÉ=åìçîá=ÉÇ=ÉÑÑáÅ~Åá=Ñ~êã~Åá=~åíáíìãçê~äáI=áä=mÉêíìòìã~Ä EoçÅÜÉF=É=äD^ÑäáÄÉêÅÉéí=Ep~åçÑáJ^îÉåíáëFI=ã~=~=íçí~äÉ=Å~êáÅç=ÇÉä=é~òáÉåíÉ=É=Åçå=Åçëíá ãçäíç=ÉäÉî~íá=éÉê=á=ÅáÅäá=Çá=íÉê~éá~=Åçå=Öäá=ëíÉëëáK=råÛáåÖáìëíáòá~=~=åçêã~=Çá=äÉÖÖÉÒI ëÉÅçåÇç=ä~=iáäí=É=áä=qêáÄìå~äÉ=ÇÉá=aáêáííá=ÇÉä=j~ä~íç= “Non se ne è accorto nessuno. Ma presto se ne accorgeranno i malati di cancro. Perché, in barba alla Costituzione, per la prima volta nel nostro Paese, le autorità sanitarie hanno deciso che ci sono malati di tumore ricchi che avranno accesso a due farmaci oncologici, e quelli poveri che dovranno fare senza”. Così la giornalista de L’Espresso Daniela Minerva inizia il suo articolo pubblicato in rete lunedì scorso. La denuncia è senza mezze misure: l’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa), l’ente che ha il compito di dare il via libera all’utilizzo dei prodotti farmaceutici nel nostro Paese, ha autorizzato il 27 maggio scorso il commercio di due nuovi farmaci antitumorali di riconosciuta efficacia, il Pertuzumab (Roche) e l’Aflibercept (Sanofi-Aventis), ma a totale carico del paziente, senza quindi la possibilità di essere rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale: chi vorrà curarsi dovrà quindi sborsare, per il Pertuzumab, 6mila euro per le prime due somministrazioni e poi 3mila euro ogni tre settimane; per l’Aflibercept, 4mila euro ogni tre settimane. La notizia ha naturalmente generato un coro unanime di proteste da parte di addetti ai lavori e utenti dei social network, che hanno puntato il dito contro la scelta scellerata da parte del Ministero della Salute di inserire in fascia C (a pagamento) un farmaco anticancro e dunque salvavita, da fascia A. L‘ex ministro Renato Balduzzi, infatti, nel novembre 2012 ha stabilito che i farmaci non ancora ammessi al rimborso del Servizio Sanitario Nazionale ma verificati come efficaci dalle autorità sanitarie, potessero essere venduti in farmacia a totale carico del paziente. Se è vero -come è vero- che l’Aifa ha agito secondo legge, è vero anche che è una legge ingiusta che favorisce chi ha le possibilità econo- miche di permettersi cure costose. Cure che dovrebbero essere a disposizione di tutti, proprio per la natura delle malattie per le quali sono state prodotte. E se l’oncologo Giuseppe Serravezza invita alla cautela, assicurando che i principi attivi alla base dei due farmaci sono presenti in altri medicinali già in commercio e rimborsati dal Ssn, lo stesso condanna questo modo di agire da parte delle istituzioni, preoccupate spesso più della burocrazia o come denunciano dal Tribunale dei Diritti del Malato di Lecce- del business dell’industria farmaceutica, tralasciando invece l’elemento più importante: il paziente, il suo benessere, il suo diritto ad essere informato e a ricevere le migliori cure possibili. Tutto questo a dieci anni esatti dalla scomparsa del dottor Luigi Di Bella, che ancora continua a far parlare di sé e le cui intuizioni sembrano ricevere oggi il giusto riconoscimento. “La salute dei pazienti deve venire prima di tutto. Ma attenzione a creare allarmismi” Pertuzumab L’oncologo Giuseppe Serravezza si dimostra cauto verso la vicenda dei due farmaci a pagamento, ma giudica un grave errore la messa in commercio degli stessi prima della conclusione dell’iter necessario per la loro distribuzione gratuita Da sempre ha posto il paziente al di sopra di tutto e ha fatto della lotta al cancro la sua ragione di vita. Lui è Giuseppe Serravezza (nella foto), primario del reparto di Oncologia dell’ospedale di Casarano e presidente della sezione leccese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quando lo abbiamo contattato aveva appena preso visione dell’articolo pubblicato dall’Espresso, ma le informazioni in esso contenute non hanno del tutto convinto l’oncologo salentino che, con la sua consueta disponibilità, è intervenuto su questo delicato argomento. Dottor Serravezza, come ha preso la notizia dei due costosissimi farmaci antitumorali, non a carico del Servizio Sanitario Nazionale? Crede anche lei che chi è povero è destinato a morire? Prenderei con le pinze quanto pubblicato dall’Espresso. Il nostro Servizio Sanitario è uno dei più garantisti che esistano al mondo e forse proprio quest’ultimo aspetto rappresenta la sua unica pecca; il suo armamentario contiene infatti troppi farmaci che non hanno un’efficacia certa e che purtroppo vengono erogati. Il nostro Sistema Sanitario andrebbe anzi addirittura smagrito. Quali informazioni contenute nell’articolo non la convincono? In realtà mi sono subito venuti in mente altri articoli simili pubblicati in passato e per i quali si è poi saputo essere stati influenzati da pressioni delle stesse aziende farmaceutiche che volevano premere sulle autorizzazioni, sfruttando appunto i mezzi di comunicazione ma anche le associazioni dei malati. Queste autorizzazioni devono però essere rilasciate con molta cautela, a tutela e a garanzia dei pazienti. Ripeto, il nostro Servizio Sanitario è di manica larga e non ha una regolamentazione rigida e rigorosa come quella di altri paesi, prima fra tutte quella inglese. Si è informato sulle caratteristiche dei due farmaci in questione, il Pertuzumab della Roche e l’Afibercept della Sanofi-Aventis? Conosco le molecole di cui si parla e i corrispettivi documenti scientifici sono ora al vaglio; si tratta, però, di settori dove già abbiamo un armamentario molto importante, con molecole simili e molto costose, ma la cui efficienza e sicurezza sono validate da anni di esperienza. Non ci troviamo in un terreno desertico quindi, ma davanti non abbiamo nemmeno una nuova cura. La messa in vendita a pagamento dei farmaci risponderebbe ai dettami del ministero Balduzzi. Cosa ne pensa? Aflibercept Non sono assolutamente d’accordo con questo provvedimento. Anticipare la vendita a pagamento dei farmaci, cioè inserirli nella cosiddetta fascia C, prima che venga approvata l’introduzione nel prontuario per la distribuzione gratuita in fascia A può creare degli equivoci. Occorrerebbe invece aspettare la conclusione dell’iter tradizionale, che termina con i ri- 5 06 luglio 2013 in copertina “Garantire la parità nell’accesso alle cure” Forte presa di posizione del Tribunale dei Diritti del Malato, che accusa le istituzioni mettere in secondo piano le esigenze dei pazienti rispetto agli interessi personali e di bilancio Pagare migliaia di euro mensili per delle cure di cui si ha diritto è una prospettiva che ha indignato la presidente provinciale del Tribunale per i Diritti del Malato, Anna Maria De Filippi (nella foto): “Questo accade perché abbiamo legislatori che legiferano scriteriatamente e perché l’ex ministro Balduzzi ha deciso nel novembre 2012 che i farmaci di nuova generazione, non ancora ammessi al Ssn ma verificati come efficaci dalle autorità sanitarie, potevano essere distribuiti dalle farmacie a pagamento; ciò avviene solo in Italia. Ci chiediamo, quindi, se questi due farmaci cosiddetti ‘salvavita’ siano veramente tali rispetto a quelli somministrati finora o se non siamo alle solite eclatanti annunciazioni per creare pseudo-discriminazioni sociali, più di quelle che la popolazione sta vivendo con la crisi, magari a favore di lobby che hanno il proprio interesse”. Anna Maria De Filippi spiega come i malati siano privi di certezze: “Non possono essere costretti ad inseguire terapie al- ternative; ognuno deve è libero di scegliere, fermo restando che i malati devono continuare ad avere cure collaudate e validate nel tempo. Diversamente non è possibile che i cittadini vivano una situazione di costante incertezza circa i propri diritti nell’ambito delle prestazioni sanitarie e non può essere prassi di un paese civile non assicurarle ai malati di cancro, tutti nella stessa barca: bambini, anziani, malati cronici, disabili, non abbienti e agiati”. Nel mirino l’intero Sistema Sanitario: “Risparmiare nella Sanità significa organizzare un sistema più razionale e sicuro e non lesinare le cure a chi è malato, che ha il diritto di trovare in servizi e strutture sanitarie la possibilità di guarire o migliorare stato di salute e qualità della vita. Per l’accesso alle cure il cittadino non dovrà più caricarsi altri oneri oltre alla gravità della malattia. La ridu- zione dei posti letto di Oncologia, poi, ha tolto la certezza del ricovero e della cura”. La De Filippi spiega poi come in merito “Cittadinanzattiva Onlus Puglia - Tdm” abbia già presentato una petizione parlamentare e che sulla base degli sviluppi si muoveranno a tutela e difesa dei malati come da 38 anni stanno facendo in Italia. Il più pesante affondo è per le istituzioni: “Anche le Regioni non hanno preso una posizione in merito a questi farmaci, tanto meno quelle strozzate dal piano di rientro come la Puglia, dove molti tagli si sono fatti nel nome della spending review, e a causa di tutte le ruberie fatte dai falsi invalidi e altri furbi con la complicità di operatori istituzionali corrotti; per cui tra corrotti, corruttori e corruttele varie si è giunti a non erogare servizi essenziali pur continuando con i soliti sprechi”. L’ultima battuta al veleno è per il ministro alla Salute, Lorenzin: “Dopo la morte di Francesco, 8 anni, per cancro, ha avuto il coraggio di dire Tumori in Campania? Dipende anche dagli stili di vita; con questo abbiamo messo la cornice al quadro”. (A.C.) A 10 anni dalla scomparsa Luigi Di Bella fa ancora parlare di sé sultati delle procedure necessarie per la distribuzione gratuita del farmaco. Si tratta di un percorso spesso molto lungo, ma che non è stato pensato per ostacolare la fruibilità da parte del malato, bensì proprio a sua tutela e garanzia, per permettere cioè l’utilizzo di un farmaco di comprovata validità ed efficacia. Dottor Serravezza, lo scorso 1° luglio cadeva il decennale della morte del dottor Luigi Di Bella e proprio negli ultimi mesi sembra che parte della comunità scientifica italiana abbia in qualche modo ‘riabilitato’ il suo lavoro. Lei si è sempre schierato contro la somministrazione del metodo Di Bella. Qual è oggi la sua opinione? Non cambio assolutamente la mia visione contraria a quella terapia. Alcuni farmaci del protocollo Di Bella vengono usati da oltre quarant’anni perché fanno parte dell’armamentario della buona pratica clinica; affermare poi che siano miracolosi è una follia, ma sono utili per alleviare le sofferenze della malattia e controllare lo stato generale del paziente. Non solo: come ho avuto modo di ripetere più volte, la cura Di Bella sembrava funzionasse perché moltissimi pazienti si sottraevano in questo modo ad alcuni abusi provenienti da particolari trattamenti aggressivi e tossici molto in voga un tempo. Alessandro Chizzini Aumentano i riconoscimenti dell’efficacia del metodo Di Bella da parte di esponenti della comunità scientifica italiana e internazionale La notizia diffusa da L’Espresso non può non farci venire in mente le dichiarazioni che il dottore Giuseppe Di Bella (nella foto in insieme al padre Luigi) ha rilasciato a Belpaese del 21 aprile 2012. In quell’occasione, il medico modenese, che ha accolto e sta portando avanti l’eredità lasciatagli dal padre Luigi, ebbe parole molto dure con le quali spiegò lo scetticismo delle istituzioni politiche e della comunità scientifica nei confronti della terapia elaborata dal padre, nonostante le numerose guarigioni da patologie tumorali, talvolta di grave entità. A nostra precisa domanda, Giuseppe Di Bella rispose così: “Purtroppo, a mio parere le ragioni che spiegano questa mancanza di fiducia nel metodo Di Bella hanno poco di tecnico e scientifico. La salvaguardia del potere, del prestigio e degli interessi dei circoli di potere che gestiscono la medicina e la più ricca delle malattie, il cancro: queste sono le motivazioni principali che spiegano lo scetticismo nei confronti del metodo ela- borato da mio padre”. Un affondo pesante quello del medico modenese che può essere benissimo collegato con le informazione diffuse da L’Espresso. D’altronde, è questa la prima motivazione che viene in mente per giustificare la messa in vendita di due costosissimi farmaci anticancro e salvavita a totale carico del paziente e non del Sistema Sanitario Nazionale. Negli ultimi mesi sembra, però, che la tanto discussa terapia messa a punto da Luigi Di Bella (di cui lo scorso 1° luglio ricorreva il decennale della morte) sia stata in qualche modo “riabilitata” da alcuni esponenti della comunità scientifica. Giuseppe Di Bella aveva già avuto di spiegare come la famosa sperimentazione del 1998, autorizzata dall’allora ministro della Salute Rosy Bindi, sia stata invalidata dai verbali di Nas e di commissioni oncologiche che avevo riscontrato numerosi anomalie durante l’applicazione. Nello scorso gennaio, invece, l’ ”International Journal of Molecular Science” ha pubblicato uno studio sulle proprietà antitumorali della melatonina, una sostanza che Luigi Di Bella considerava fondamentale nella somministrazione della sua terapia. Si tratta dello stesso elemento di cui Commissione Unica del Farmaco bloccò la diffusione nel 1996, stabilendo anche severe sanzioni per i medici che l’avessero prescritta o somministrata. E pare che anche il dottore Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto Europeo Oncologico di Milano, da sempre contrario al metodo Di Bella, abbia in qualche modo riconosciuto una certa efficacia della cura del dottore modenese. Una serie di apprezzamenti che hanno dato il sorriso a Carlo Madaro (nella foto), l’ex pretore di Maglie che portò alla ribalta nazionale il ‘caso Di Bella’: “Stanno rivalutando un’intuizione del professore, secondo cui il cancro si può combattere rafforzando le difese immunitarie dell’organismo. Questo era il suo principio rivoluzionario che ha permesso a molti malati di guarire. Tutte le istituzioni sanitarie italiane hanno invece avuto un atteggiamento di chiusura verso un dottore che solo e gratuitamente aiutava gli ammalati. E io stesso ho visionato documentazioni cliniche che testimoniavano i risultati eccezionali della cura, anche in presenza di patologie gravissime”. (A.C.) 6 06 luglio 2013 7 06 luglio 2013 primo piano AL VIA A LECCE E BRINDISI LE "ZONE DELLA CURIOSITÀ - LABORATORI URBANI APERTI CREATIVI" La cultura dell’ascolto, secondo Airan Berg Il coordinatore artistico di “Lecce Capitale Europea della Cultura 2019” ha inaugurato in questi giorni una serie di incontri con cittadini e operatori di vari settori al fine di elaborare al meglio, attraverso il dialogo condiviso, la sua proposta per la candidatura della città A cura di Andrea Colella Una cosa è certa: Airan Berg ci crede davvero. Lui crede che Lecce abbia i numeri per candidarsi a diventare Capitale Europea della Cultura per il 2019 e che possa competere validamente le altre concorrenti, grazie anche al sostegno di Brindisi. E crede anche che il modo migliore di conoscere a fondo punti di forza e punti di debolezza di questa città e dei suoi abitanti sia quello di incontrare i cittadini, gli operatori dei vari settori professionali e i rappresentanti istituzionali, ascoltandone le idee, le istanze, i dubbi (tanti) e le certezze (poche). Tutto questo per essere in grado di elaborare al meglio il dossier di candidatura che dovrà essere presentato al Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea entro il 20 settembre prossimo. Se quello che occorre fare è “Reinventare EUtopia”, la strada scelta da Berg è dunque quella della ‘democrazia partecipata’, utile per colmare un divario che nel corso degli anni si è venuto a creare tra cittadini e istituzioni. Dopo un interessante incontro informale svoltosi lunedì scorso presso il Museo Storico di Lecce, mercoledì 3 luglio si è svolto (sempre al Must) il primo di dodici incontri in programma entro la fine del mese, di cui due nella città di Lecce, due in quella di Brindisi, cinque nel territorio provinciale leccese e tre in quello provinciale brindisino, dal titolo “Zona della Curiosità - Laboratorio Urbano Aperto Creativo (LUAC)”. Ad Airan Berg abbiamo chiesto che idea si è fatta finora e se è convinto che Lecce possa conquistare l’ambito riconoscimento. Berg, qual è il significato di questi incontri con i cittadini di Lecce? Avevamo bisogno di capire, di comprendere a fondo come la gente percepiva e viveva il pro- prio territorio e abbiamo scelto di dialogare con i cittadini e gli amministratori, in maniera sia informale che formale, negli spazi pubblici in occasione delle “Zone della curiosità” ma anche nelle strade e attraverso il sito web www.lecce2019.it dove è possibile inviare le proprie idee. Abbiamo scelto di dialogare anche con i bambini perché sono loro che hanno le migliori idee: perché Lecce è il loro futuro, la “loro” Capitale della Cultura. Questa è una grande opportunità di fare cose che necessitano di essere fatte in questa città. Io credo molto nel “sapere condiviso” e il dialogo è lo strumento migliore per ottenere questo risultato. Occorre pensare oltre, superare i nostri confini mentali, lavorare insieme. Avere la consapevolezza di quello che questa città è e quello che potrebbe essere. E in che modo potrebbe essere così. Quali criticità sono state evidenziate finora nel corso degli incontri? Tante. Dal problema dei trasporti insufficienti o inefficaci (come il filobus), alla questione del centro storico della città che dovrebbe essere chiuso al traffico, alla necessità di valorizzare il patrimonio storico del territorio di Lecce, come le testimonianze messapiche e romane, al di là del Barocco. Una delle domande che vengono fatte più spesso nel corso delle “Zona della Curiosità” è: “Volete restare a Lecce?”. La risposta è quasi sempre la stessa: “Sì, vorremmo restare. Ma non ci sono le opportunità di lavoro”. Il dossier di candidatura deve essere onesto ed è molto difficile per gli amministratori locali dire cosa funziona e cosa no. Il progetto “Capitale Europea della Cultura per il 2019” non può risolvere i problemi di Lecce, ma può creare un nuovo modo di conoscere e vedere le cose, prospettando in Un momento dell’incontro di lunedì scorso al Must di Lecce questo modo un approccio diverso ai problemi e alle relative soluzioni. Crede davvero che la città di Lecce abbia i numeri per diventare Capitale Europea della Cultura per il 2019? Io penso di sì. Ho conosciuto in questi giorni persone fantastiche: Lecce ha una società civile molto forte e molto creativa. Il problema è il gap esistente tra questa e le istituzioni. Dunque parte del compito di questo progetto sarà cercare colmare questo dislivello. Se Lecce vuole diventare Capitale Europea della Cultura le istituzioni e la società civile devono necessariamente lavorare insieme; ci sono molte iniziative in città, ma molte sono poco visibili e ognuno tende a “combattere” per sé stesso. Ora non è più tempo di combattere, occorre collaborare e rendere visibile l’invisibile. Ogni persona può essere portatrice di cultura in senso lato: questo è il “vostro” progetto, io sono solo un mediatore. Poi c’è il sostegno di Brindisi, che è molto importante non solo per le infrastrutture ma perché dimostra che amministratori provenienti da ambiti politici differenti possono lavorare insieme. Perché la cultura intesa come “capitale culturale” deve andare oltre gli orientamenti politici. Da Israele all’Europa: una vita all’insegna della cultura Airan Berg, nato a Tel Aviv, ha maturato la prima esperienza teatrale a Broadway (New York City) come assistente di Harold Prince. In Austria, ha diretto numerose realtà teatrali tra cui il Burgtheater di Vienna; è stato direttore in residenza presso il Schillertheater a Berlino e il cofondatore di Ohne Grenzen Theater e Die Macht des Staunens, un festival internazionale di teatro di figura. Dal 2001 al 2007, Berg è stato amministratore delegato e direttore artistico della Schauspielhaus Wien e successivamente direttore artistico della sezione performing art di Linz09 per la candidatura di Linz a Capitale Europea della Cultura per il 2009. 8 06 luglio 2013 primo piano Paolo De Vizzi, l’uomo dei record Il 39enne di Manduria, diversamente abile dal 1996, ha conquistato il primato mondiale di permanenza sott’acqua, dopo un’immersione di oltre 34 ore nel mare di Santa Caterina Foto: Repubblica.it Ancora un altro record. Ed a Santa Caterina di Nardò è di nuovo festa. Proprio qui infatti lo scorso 30 giugno Paolo De Vizzi, 39 anni, originario di Manduria, ha conquistato il suo ennesimo primato di permanenza sott’acqua. Diversamente abile a causa di un incidente stradale che 17 anni fa lo ha parzialmente paralizzato, De Vizzi ha trascorso 34 ore a una profondità di circa 10 me- tri. Per la precisione, il cronometro segnava 34 ore e 30 minuti. Un record che finora custodiva un normodotato, che si era fermato a 32 ore. Paolo si è immerso lo scorso venerdì 28 giugno, tuffandosi dal gommone “Hurricane” dell’Esercito Italiano. E proprio tra le Forze armate De Vizzi ha trovato entusiasti sostenitori: i reparti speciali dei paracadu- tisti lo hanno supportato, assieme a medici subacquei e personale specializzato, anche nelle fasi di emersione e ricondizionamento. Domenica mattina, poi, è esplosa la festa: De Vizzi è riemerso alle dieci. Ad attenderlo, oltre ai suoi genitori visibilmente emozionati e al suo staff di tecnici e amici, c’era un pubblico di appassionati giunti da tutta Italia. Troupe televisive, giornalisti, medici e semplici curiosi in questi anni si sono affezionati alle imprese “abissali” di questo caparbio tarantino. Ma cosa ha fatto De Vizzi sott’acqua per tutto questo tempo? La risposta è semplice: tutto ciò che si fa “sulla terraferma”. Ha “scarrozzato” a bordo di uno scooter subacqueo, ha giocato a dama ed ha accolto i suoi amici sub che andavano a trovarlo. Ha ovviamente pranzato e cenato, nutrendosi di frutta e verdura attraverso dei tubi che gli consentivano di ingerire liquidi. E, dopo pranzo e cena, la pennichella. Sott’acqua infatti Paolo ha avuto anche il tempo per riposare. E, soprattutto, per svolgere attività motoria. Ed è proprio questo forse l’aspetto più bello ed entusiasmante di questa vicenda. De Vizzi infatti in acqua deambula normalmente, senza l’aiuto di sedie a rotelle o altri supporti. Il mare dunque diventa un fedele compagno di viaggio in grado di abbattere ostacoli e barriere. Proprio su questo aspetto si è soffermato il maggiore Vincenzo Lipari del 185esimo Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi: “La nostra vicinanza a questa attività -ha spiegato l’ufficiale- nasce dalla comunione di intenti che contraddistingue la vita di Paolo e quella del nostro lavoro. Entrambi cerchiamo ogni giorno di superare i limiti fisici e mentali che le nostre attività quotidiane ci portano ad affrontare riuscendo, nella maggior parte dei casi, nel nostro intento”. Ad applaudire De Vizzi nella sua impresa a Santa Caterina c’era anche il ventimigliese Michele Geraci, detentore del record mondiale di immersione (212 metri). Insomma, una vera e propria festa, che tra l’altro ha portato le acque cristalline di Santa Caterina nelle home page di tutti i giornali italiani. Ed un evento che trasmette soprattutto uno straordinario messaggio, contenuto nelle parole pronunciate da Paolo appena uscito dal mare: “Alla ventesima ora purtroppo si è allagata la muta e quindi ho dovuto lottare con l’ipotermia per 16 ore. Cercavo di non pensare al freddo e alla fine ce l’ho fatta. Spero di ritornare presto in acqua”. Una tenacia, appunto, da record. Stefano Manca Tenacia, passione e qualche “angelo custode”: ecco i segreti dei suoi successi Ad oggi sono tre i record mondiali detenuti da Paolo De Vizzi. Il primo lo ottiene nel 2011, quando supera i 62 metri di profondità in un’immersione con bombola caricata ad aria. Il secondo risale ad un anno fa: la “location” è sempre Santa Caterina. Qui Paolo se ne sta in immersione prolungata per 20 ore. Numeri da campione, ma che sembrano una ‘passeggiata’ rispetto all’ultimo record conquistato qualche giorno fa, quando la sua permanenza sott’acqua è di 34 ore e 30 minuti. Ma oltre ad una personale e straordinaria forza di volontà, dietro questi successi c’è anche un altro nome. È quello di Andrea Costantini, istruttore del “Diving Costa del Sud” di Santa Caterina, che ha preparato sin dall’inizio l’impresa di De Vizzi. Paolo ha conosciuto Andrea tre anni fa e da allora non esita a ringraziarlo ad ogni occasione. Arrivando a definirlo, al termine di quest’ennesima scommessa stravinta, “un angelo custode”. (S.M.) 9 06 luglio 2013 10 06 luglio 2013 lecce Saldi 2013, da Confesercenti ecco i consigli per gli acquisti Se pur tra previsioni sconfortanti, il 6 luglio ripartono i saldi estivi a Lecce e dall’associazione di categoria arriva un codice etico e un decalogo per gli operatori commerciali Nella speranza di attirare gli acquirenti molti negozi della città di Lecce hanno anticipato i saldi con sconti del 20-30% esposti in vetrina, ma la data ufficiale di apertura dei saldi estivi è sabato 6 luglio e le aspettative dei commercianti si scontrano già con le percentuali negative stimate: il Codacons prevede un calo in Puglia del 21% di incassi rispetto l’anno precedente. È una tendenza che registrerà un nuovo record, con la metà delle famiglie che non potrà permettersi di acquistare beni non di prima necessità. In questo clima Confesercenti ha diffuso una nota con il codice deontologico per gli operatori che devono comunicare i saldi al Comune almeno 5 gior- ni prima indicando: la data di inizio e la durata della vendita; i prodotti oggetto della vendita; la sede dell’esercizio; la modalità di separazione dei prodotti offerti a saldo da tutti gli altri. Ha inoltre stilato un decalogo del buon commerciante tra cui spicca una regola di particolare interesse: rendersi disponibili a sostituire la merce anche se acquistata nel periodo dei saldi. Quindi attenzione, il negoziante è obbligato alla sostituzione se il capo è difettoso. Nel caso in cui il prodotto è finito in magazzino l’acquirente ha diritto alla restituzione dei soldi e il limite massimo del cambio è due mesi. Tra le altre regole del decalogo troviamo: evidenziare l’oscilla- zione dello sconto praticato (es. dal 20% al 50%), non esibire sconti generici riferiti poi soltanto ad alcuni articoli, evidenziare il prezzo originario e quello scontato dei prodotti posti in saldo. E ancora, accettare pagamento con bancomat e carte di credito se il negozio esibisce l’indicazione della stessa modalità; rendere visibile l’interno del negozio, effettuare le riparazioni, se richieste dal cliente e indubbiamente usare la massima cortesia. Per i consumatori, le associazioni di categoria ricordano di diffidare della merce che non si può provare e di rivolgersi al Codacons o ai Vigili urbani se si pensa di essere incappati in una truffa. Oriana Rausa Ad Antonio Caprarica il Premio Apollonio 2013 Torna a Lecce per la nona edizione il prestigioso premio ideato e promosso dai fratelli Marcello e Massimiliano Apollonio. Il Premio Apollonio vanta ospiti illustri e volti noti e si è sempre contraddistinto per l’attenta selezione dei vincitori, tra cui Sergio Rubini, Ferzan Ozpetek, e Giuliano Sangiorgi e nasce con l’idea di promuovere e valorizzare il territorio attraverso i talenti che sono riusciti a esprimersi con successo. Venerdì 12 luglio presso il chiostro del Rettorato dell’Università del Salento sarà premiato il noto giornalista e saggista di origini leccesi Antonio Caprarica, con il Premio Apollonio 2013. Il volto familiare della Rai che per vent’anni è stato l’inviato all’estero per le sedi di Mosca, Parigi, del Medio Oriente e attualmente corrispondente da Londra, sarà premiato come rappresentante di un’Italia colta, seria e vincente. Ad accoglierlo, con la sua ironia raffinata, l’attore e conduttore televisivo Neri Marcorè che quest’anno è anche il direttore artistico del Premio. (O.R.) “Frigole non sia dimenticata dalle istituzioni” Le criticità del territorio messe in luce dal Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Numerose sono le criticità della marina di Frigole e del territorio limitrofo portate a galla dagli stessi abitanti, i quali lamentano di essere stati per anni e anni del tutto dimenticati dalle istituzioni, soprattutto rispetto all’attenzione che si è posta ultimamente ad altre località balneari. A darne voce con forza è il Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale, costituito con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione del territorio e rappresentato dal dottor Ernesto Mola il quale ha dichiarato “Tutte le marine leccesi meritano attenzione e investimenti. Siamo tutti figli con pari diritti”. Oltre alla complessa vicenda di Torre Veneri, su cui i cittadini si esprimono optando per la rimozione del vincolo militare di almeno una parte degli oltre 20 km di fascia costiera sottratta alla libera fruizione, altri problemi concernono l’organizzazione dei servizi locali, l’ostruzione dei canali di bonifica a causa di erbacce e rifiuti che bloccano il deflusso delle acque e rischiano di far riemergere la palude, la manu- tenzione delle strade e delle piazze, il complessivo degrado del litorale e della darsena. Una questione non meno rilevante riguarda inoltre la gestione del Lago di Aquatina, per cui l’Università del Salento non dispone più di sufficienti risorse finanziarie, area che dovrebbe essere in futuro interessata dall’inserimento nella rete di Ecomusei della Regione Puglia, costituendo un’importante risorsa locale. In particolare Loredana Capone si è espressa di recente in merito alla questione dei 6 milioni di euro ini- zialmente destinati al porto di San Cataldo dichiarando che Frigole potrà rientrare nel piano alternativo d’interventi usufruendo di una parte di tale beneficio economico da impiegare per opere cantieralizzabili come il ripristino dell’area mercatale e la riqualificazione di tutto il lungomare. Rosy Paticchio Servizi di prevenzione e protezione negli ambienti di lavoro Testo Unico sulla Sicurezza - TUS n° 81/2008 Lo studio opera nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro ed è specializzato nella gestione e nella realizzazione di soluzioni e servizi per PMI, artigiani e professionisti nel campo della sicurezza sul lavoro. Si fornisce supporto gestionale alle imprese per adempiere agli obblighi del TUS n°81/2008 in materia di si- curezza e supporto tecnico per la realizzazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza. • Consulenza specifica nel campo della Sicurezza sul Lavoro; • Sicurezza e Coordinamento nei cantieri edili; • Consulenza per la Prevenzione In- cendi e Gestione delle Emergenze; • Assunzione di Incarico RSPP esterno; • Realizzazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro Per informazioni chiama allo 0832 098101 oppure invia una e_mail a [email protected] LECCE - viale della Cavalleria, 15 Tel. 0832 098101 - Fax 0832 098088 [email protected] 11 06 luglio 2013 12 06 luglio 2013 maglie Rogo alle Franìte, il Coordinamento per Tutela del Territorio vuole vederci chiaro Il 27 giugno scorso un incendio ha colpito l’area da tempo al centro di forti critiche da parte del gruppo di associazioni che hanno sollevato dubbi sulla natura del disastro La zona delle Franite, da tempo al centro di una diatriba tra l’Amministrazione, i proprietari e il Coordinamento per Tutela del Territorio Magliese ha rischiato di andare letteralmente in fumo il 27 giugno scorso, una giornata in cui il vento soffiava forte e ciò ha reso facile il propagarsi del fuoco per i vari campi, tanto da far intervenire i Carabinieri che hanno allertato i Vigili del Fuoco di Maglie. Per i responsabili del Coordinamento non si può parlare esclusivamente di casualità e invitano l’Amministrazione comunale e le autorità ad una stretta vigilanza sollecitando “tutti i soggetti a svolgere con celerità tutti gli accertamenti necessari per stabilire la natura di quest’incendio”, sollevando seri dubbi su quanto avvenuto “senza dubbio nel corso di una giornata ventosa, ma la cui estensione non può non far sospettare ad una probabile presenza di una ‘oscura mano’ che abbia determinato l’accaduto”. Da parte dell’Amministrazione comunale, per il sindaco Antonio Fitto “se ci sono dei dubbi sull’accaduto allora l’invito è quello di fare la prima cosa necessaria, ovvero una denuncia ai Carabinieri, soprattutto quando è in gioco un bene così importante per la città e l’Am- ministrazione. Al momento non ho elementi per pensare che ci sia una responsabilità. Nel caso ci fossero, mi adopererò come cittadino veramente interessato a salvaguardare il territorio, ma con i fatti non solo con le parole. Quello che stiamo facendo per le Franìte è preservare un bene comune naturale molto importante”. Intanto continua la battaglia del Coordinamento civico che afferma di non arrendersi: “Doloso Grande apprezzamento di pubblico per il o naturale che sia stato saggio di fine anno della Scuola Harmol’incendio, continueremo nium/Damus di Maglie, che ha concluso a lavorare affinché le Frai corsi di musica e di danza lo scorso 28 nìte tornino più verdi e giugno presso l’Auditorium “Cezzi”. 40 tra belle di prima”. I banbambini e ragazzi si sono avvicendati in uno chetti per la raccolta firspettacolo all’insegna dell’integrazione tra me per la salvaguardia esibizioni singole, di gruppo, balletto clasdelle Franìte ritorneranno sico e moderno. La direttrice della Scuosabato e domenica prosla, la musicologa Francesca Rinaldi, che ha simi dalle 19.30 alle anche presentato la serata, si è detta mol21.30 (sabato in piazza to soddisfatta dei risultati raggiunti dai ragazzi, la maggior parte dei quali principianti, Caduti di via Fani e doche si sono cimentati con pietre miliari delmenica in piazza Aldo la storia della musica, come The EntertaiMoro). Oriana Rausa Foto: Giuseppe Bellimbeni Tanta musica e danza per il saggio di fine anno della Scuola Harmonium/Damus ner di Scott Joplin, Pierino e il Lupo di Sergej Prokofiev per il balletto, concludendo con We will rock you dei Queen, interpretato da tutti gli allievi della scuola e con un grande coinvolgimento del pubblico. La squadra di insegnanti, composta dai maestri Checco Leo per chitarra e sax, Chiara Conte per pianoforte, Paolo Colazzo per batteria e percussioni, Gabriella Di Nola e Paola Vizzi per violino, Domi Siciliano per canto moderno, dalla dott.ssa Adele Maruccio per propedeutica musicale per bambini e musicoterapia e dalla maestra Caterina Caprioglio per danza è destinata a crescere grazie al forte apprezzamento po- Foto: Pino Cavalera polare per le attività svolte. Anche per questo motivo la direzione ha deciso di prolungare le pre-iscrizioni fino al prossimo 10 luglio. Il 30 luglio allievi ed insegnanti si esibiranno in uno spettacolo serale in Villa Tamborino a Maglie. I corsi riprenderanno dal 16 settembre. 13 06 luglio 2013 tricase Nasce l’Ecomuseo del Porto Via libera della Giunta comunale al progetto proposto dall'associazione Magna Grecia Mare: previsti itinerari didattici e il recupero della grotta e della nicchia di San Nicola santa cesarea terme La pineta ripulita dai rifiuti La “giornata ecologica” di domenica scorsa ha visto all’opera circa 150 volontari, soprattutto bambini, nei punti del territorio particolarmente invasi da rifiuti. L’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal neo sindaco Pasquale Bleve ha coinvolto anche “Ferdercaccia”, Unicef, Fratres e altre associazioni locali. I volontari armati di guanti, rastrelli, pale, sacchi e cestini messi a disposizione dalla “Lombardi ecologia” hanno setacciato due percorsi, partendo dalle frazioni di Cerfignano e Vitigliano, per giungere alla pineta di Santa Cesarea. Cartacce, sacchi colmi di plastica, alluminio, bottiglie di vetro ed anche rifiuti ingombranti sono stati poi conferiti in discarica dopo averli differenziati. L’assessore al Turismo Simone Calora presente alla giornata ecologica sostiene “che è un Comune molto attento al rispetto della natura, del verde, che è contro la cementificazione delle coste, ma è proteso verso uno sviluppo ecosostenibile. Questa giornata è solo l’inizio di L’Amministrazione comunale intende favorire lo sviluppo locale con interventi nel campo dei settori produttivi, rurali e costieri, agricoli e pesca sostenibile, nonché valorizzare i loro prodotti. Nella decisione adottata dall’esecutivo si evidenzia altresì di “agire in una logica di valorizzazione e crescita integrata, sostenibile e multifunzionale delle risorse del territorio, sviluppando e contribuendo alla crescita di linee, indirizzi e relative azioni”. La città di Tricase ha partecipato, in qualità di partner, ad una proposta progettuale denominata “Promotion and enhancement of common maritime culture Magna Grecia Mare” in partenariato con Regione Puglia – Servizio Caccia e Pesca (Lead partner), il Comune di Giovinazzo (Ba), Magna un percorso con diverse tappe”. Ora senGrecia Mare - Portus tieri, viali e strade possono essere freVeneris Association, il quentati da bambini, residenti e turisti Comune di Kerkira e la a seguito dell’operazione di pulizia che ha dato decoro alla città. (G.N.) Fisherman’s Association of Petritis di Kerkira, nell’ambito dell’Asse Prioritario 3. Un progetto approvato e ammesso a finanziamento per complessivi 1.063.879,50 euro. Pertanto il Comune è beneficiario di un finanziamento pari a 73.335 euro, di cui 23.800 per allestimento di un Ecomuseo, così come previsto dal progetto esecutivo di Magna Grecia Mare, associazione presieduta da Antonio Errico. Tale progetto “Porto Museo”, prevede la realizzazione di itinerari istruttivi sulla banchina di Ponente nel vecchio specchio acqueo del Porto di Tricase, mediante il recupero di manufatti esistenti e l’installazione di apposite teche atte a testimoniare la cultura locale del mare, della pesca e dei suoi prodotti e tradizioni con la finalità di incrementare l’attuale flusso turistico. Prevista anche la sistemazione delle pareti di tamponamento delle grotte prospicienti la spiaggetta, il recupero della nicchia votiva di San Nicola (patrono del porto, la cui struttura artistica venne abbattuta da una mareggiata nel 1954) e Santa Teresa. Sarà issato anche un alto pennone sul muraglione. Saranno poi collocati pannelli informativi, segnaletica, mappe di comunità e sarà dato ampio spazio all’attività di accoglienza turistica. Disciplinata altresì la sosta stagionale di classiche imbarcazioni tradizionali in legno (gozzetti e lancette) e recuperato lo scalo d’alaggio per il varo di barche su palanche di legno. Giovanni Nuzzo 14 06 luglio 2013 Informazione pubblicitaria Total look in pietra leccese per la nuova dimora storica Corte dei Granai Nel centro storico di Maglie sorge il primo “albergo di pietra” che reinventa il nuovo concept del vivere gli ambienti in modo naturale L’amore per la pietra e il gusto raffinato hanno dato vita al primo “albergo di pietra”. La Corte dei Granai è il risultato di una continua ricerca ed innovazione portata avanti con successo da oltre settant’anni da Bianco Cave, azienda leader nel settore di estrazione e lavorazione della pietra leccese, della pietra bianca di Ostuni e del carparo. La dimora storica Corte dei granai è un’antica casa a corte del Settecento, che oggi ospita sei stanze uniche nel loro genere. Quella che nei secoli passati era la dimora di diverse famiglie e deposito del grano, è stata trasformata in un “albergo di pietra” dall’atmosfera calda e confortevole, un luogo dove trascorrere qualche giorno di assoluto relax. Il concept di questo nuovo relais de charme è proprio la pietra, utilizzata nelle sue diverse tonalità e caratteristiche. Il materiale che ha fatto la fortuna del Barocco leccese qui è utilizzato sia come elemento di sostegno, con volte a stella restaurate o create ex novo, sia nelle differenti soluzioni di design. Dal letto interamente realizzato in pietra, agli applique intarsiati e scolpiti, ai comodini, ai lavabi del bagno scolpiti a vista, ai pavimenti tutto rigorosamente in pietra nelle sue differenti qualità e tipologie. I dettagli fanno emergere e convivere la salentinità di un tempo con la contemporaneità, nel rispetto dei luoghi e dei materiali esistenti. Tutti i materiali utilizzati sono ecocompatibili, le luci sono a led nell’ottica del miglior risparmio energetico, mentre per gli arredi sono state utilizzate fibre naturali come lino e cotone. Il progetto è dell’ingegnere Luigi Marrocco, mentre il design è stato curato dall’architetto Katia Vozza. In particolare, ogni camera è stata denominata con il nome di un tipo di grano: Ardito, Riccio, Dante, Carlottina Bianca, Carlottina Rossa e Senatore Cappelli. Quest’ultima è una suite che ospita una vasca idromassaggio per momenti di puro relax. Dante invece è situata nell’attico ed ha l’accesso diretto alla terrazza. Con la Corte dei Granai è stato riqualificato un angolo dell’antico centro storico magliese, dotandolo di nuovi servizi. La strada è stata ricostruita in “pietra di Poggiardo”, riportando così la zona agli antichi splendori quando la corte congiungeva due strade e due luoghi di Maglie, vico della Fontana e via Indipendenza, ben distinti tra loro. Per informazioni: Corte dei Granai, vico della Fontana angolo via Indipendenza a Maglie, tel. 348.1711658, www.cortedeigranai.it. 15 poggiardo 06 luglio 2013 Festival di Archeologia per ragazzi, ecco il programma definitivo Esercitazioni di archeologia, escursioni, incontri con esperti e spettacoli teatrali coinvolgeranno fino al 13 luglio i giovani archeologi È stato reso noto in questi giorni il calendario della 16esima edizione del Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi, in programma a Poggiardo fino al 13 luglio. Il 5 luglio si inaugurerà il Festival (alle 21) con gli sbandieratori di Carovigno e con il corteo storico dell’associazione “Maria d’Enghien Principessa di Taranto”, che giunge da Taranto gratuitamente in virtù del patto di amicizia che lega la città ionica, Poggiardo e Monasterace (Rc) nel progetto “Le vie dell’archeologia”. La mattina trascorrerà invece con lo scavo archeologico alle 9 (che si ripeterà anche nei giorni del 6, 8 e 9) e con la caccia al tesoro al Museo di Vaste dalle 16.30. Per sabato 6 luglio è prevista un’escursione presso il Parco dei Guerrieri (alle 16), mentre domenica 7 luglio i ragazzi passeranno “Un giorno con la numismatica”, tra teoria (alle 9.30) e laboratori (alle 16). Lunedì 8, alle 16, l’ap- puntamento è con “Un pomeriggio con l’archeozoologo” e il 9 luglio, alla stessa ora, gli studenti saranno impegnati in “Un pomeriggio con il preistorico”; lo stesso argomento aprirà, alle 9, la giornata del 10 che proseguirà alle 16.30 con la conoscenza delle tecniche della pittura rupestre. Giovedì 11 è la “Giornata con i dinosauri” con l’escursione presso il Museo Archeologico di Altamura, mentre il 12 sarà il “Giorno con l’archeobotanico”, con la pratica dell’attività di flottazione. Si chiuderà sabato 13 luglio con lo studio della ceramica messapica (alle 9) e con la cerimonia di consegna degli atte- La sezione di Salento Giallo-Rosso “F. Iurlano” di Poggiardo ha organizzato la seconda edizione del torneo amatoriale all’aperto di calcio balilla a coppia. La manifestazione si terrà dall’11 al 25 luglio presso piazza Episcopo di Poggiardo. Come la scorsa edizione, anche quest’anno è prevista una nutrita partecipazione al torneo che premierà ben otto coppie di giocatori partecipanti: le prime quattro posizioni saranno premiate con una coppa e un buono spesa, la coppia quinta classificata riceverà una coppa, mentre alle posizioni comprese tra le sesta e l’ottava verrà riconosciuta una medaglia. (A.C.) andrano stati alle 21. Il Festival Internazionale di Archeologia è però anche rassegna teatrale con suggestivi spettacoli, alle 21, presso l’area dei SS. Stefani di Vaste: Zerogrammi del “Teatroofficina Zerogrammi” di Torino (6 luglio), La storia di Hansel e Gretel della compagnia “Crest” di Taranto (7 luglio), La uggiano la chiesa Olio e pane nel segno della pace in Medio Oriente Si intitola “Olio, pane e diritti umani: Uggiano - Terra Santa, un ponte per la pace” l’iniziativa che si terrà martedì 9 luglio presso la sala consiliare di Uggiano La Chiesa alle 19. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce e con l’Assessorato provinciale alle Politiche della Pace. La manifestazione giunge all’interno di un percorso che l’Amministrazione uggianese ha intrapreso nel 2011, aderendo al pro- getto “Salento/Palestina” della Provincia di Lecce. La scelta dell’olio e del pane non è casuale, dato che Uggiano è da molti anni città del pane e dell’olio, due produzioni di punta della zona. In questo contesto di concederà, con seduta ufficiale del consiglio comunale, la cittadinanza onoraria a Osnat Shperling proveniente da Israele e Lana Qumsieh dalla Palestina, due donne impegnate nel processo di pace in Medio Oriente con le attività solidali rispettivamente Al via il torneo di calcio balilla a coppie del Salento GialloRosso “F. Iurlano” delle associazioni femminili “Sindyanna of Galilee” e “Betlehem Fair Trade Artisan”, che realizzano prodotti ricavati dall’ulivo. “Stiamo costruendo -spiega il sindaco di Uggiano, Salvatore Piconese- in questi anni un vero e proprio ponte di pace tra la comunità di Uggiano e la Terra Santa, fatto di relazioni e di scambi, anche epistolari, tra i nostri ragazzi della scuola media e i loro coetanei che vivono nei villaggi e nelle città della Palestina”. (A.Leu.) principessa sul pisello del “Teatro Kimset Opera” di Bari (8 luglio), Le avventure di Pulcinella della compagnia “Burattini al chiaro di Luna” di Conversano (9 luglio), Una storia che non sta né in cielo né in terra dell’Associazione Culturale Teatrale “Compagnia Burambò” di Foggia (10 luglio). Alessandro Chizzini “Quello che i ragazzi non dicono…” secondo Paolo Crepet Il Comune di Andrano, il Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo e l’Associazione “Figli in Paradiso Ali tra cielo e terra” hanno programmato per venerdì 5 luglio (dalle 19 alle 21) presso la Scuola Primaria e Secondaria “A. Martella” in via del Mare ad Andrano un incontro - dibattito dal titolo “Quello che i ragazzi non dicono…”. Al convegno interverranno il sindaco di Andrano Carmine Pantaleo, il sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati ed il noto psichiatra Paolo Crepet (nella foto) il quale si confronterà con esperti, operatori e genitori per affrontare il tema della comunicazione con gli adolescenti in un quadro di disagio sociale che spesso sfocia in malessere personale che difficilmente viene esternato. Chiedersi come aiutare i nostri ragazzi a farlo emergere ed a supportarli adeguatamente in un contesto sempre più articolato come quello dei giorni nostri nel quale la comunicazione globale da risorsa spesso si trasforma in insidia è un compito difficile al quale tuttavia gli adulti, che a vario titolo sono deputati all’educazione ed alla formazione dei più giovani, non possono sottrarsi. 16 06 luglio 2013 17 galatina 06 luglio 2013 “S. Caterina Novella”, a rischio il Servizio Trasfusionale I sindaci del Distretto socio-sanitario scrivono alla Asl: “Mantenete l’attuale servizio. Soluzioni diverse sarebbero dannose per gli utenti” Continua a far discutere la decisione della Asl di Lecce di ridurre le attività del reparto di Servizio Trasfusionale dell’ospedale di Galatina. Attorno a questa vicenda sono nate molte polemiche nelle ultime settimane, al punto che i sindaci di Aradeo, Cutrofiano, Galatina, Neviano, Sogliano e Soleto hanno preso carta e penna ed hanno indirizzato una lettera aperta alla Asl leccese e al Direttore Sanitario. “Si torna a chiedere alla SV -si legge nella missiva- di conoscere le reali intenzioni di Codesta Azienda cir- ca la paventata riduzione dell’attività del Servizio Trasfusionale del Presidio Ospedaliero di Galatina. La drastica riduzione del servizio comprometterebbe seriamente i bisogni degli utenti che, considerato l’ambito distrettuale di competenza, rappresentano un numero ragguardevole. Basti pensare che nel predetto servizio nell’anno 2012 sono stati raccolti tra globuli rossi ed emocomponenti 4025 unità; sono state cedute ad altre Strutture Trasfusionali circa 601 unità; sono state effettuate 778 trasfusioni ambulatoriali, 1011 infusioni ambulatoriali di ferro. La rilevante attività -proseguono i primi cittadini- è esercitata solo grazie ad un modesto numero di addetti che con grande senso di responsabilità e spirito di abnegazione quotidianamente forniscono risposte concrete agli utenti. I sottoscritti Sindaci del Distretto socio-sanitario di Galatina, facendosi carico delle preoccupazioni manifestate dagli utenti, dai medici di medicina generale e da tutti gli attori coinvolti, auspicano un Vostro autorevole intervento chiarificatore affinché sia mantenuto l’attuale standard delle prestazioni erogate nonché sia salvaguardato l’aspetto professionale fin qui dimostrato, garantendo l’attività nelle dodici ore giornaliere. Si ribadisce -concludonoche eventuali soluzioni diverse creerebbero inutili e dannosi disagi nei confronti degli utenti, già fortemente provati”. Stefano Manca casarano Novità in arrivo per le scuole della città L’edificio scolastico di via Sesia e parte dell’ex Istituto Magistrale di viale Stazione verranno assegnati alla Provincia. La formula, per entrambi gli immobili, è quella del comodato d’uso gratuito. La decisione è stata presa da una delibera del Consiglio comunale dello scorso 26 giugno. L’edificio in cui si trovava l’Istituto Magistrale sarà utilizzato per far nascere a Casarano il Liceo Musicale e Coreutico. Sembrano terminare così (o almeno si spera) le continue proteste degli studenti, che da anni lamentano la scarsa attenzione che viene riservata al “loro” edificio scolastico. D’ora in poi il Liceo Scientifico “Vanini” di via Sesia dovrebbe avere una gestione molto più chiara e meno “farragi- nosa”, anche e soprattutto per quanto riguarda la manutenzione e la pulizia dell’immobile. Nel frattempo, sempre nel Consiglio comunale del 26 giugno, è stato recepito un emendamento proposto dall’opposizione mediante il quale, pur cedendo gli immobili a Palazzo dei Celestini, vengono fatti salvi tutti i diritti dell’Amministrazione comunale che derivano dal “possesso” precedente. Ma la minoranza riguardo a questa vicenda è riuscita ad ottenere anche un’altra rassicurazione: sempre su indicazione delle opposizioni si è infatti deliberato che lo spostamento della scuola materna (da viale Stazione a via IV Novembre) non comporterà nessuna modifica dell’attuale as- setto del polo scolastico casaranese. La modifica farà quindi convivere nello stesso plesso due scuole materne di competenza degli istituti comprensivi Polo 2 e Polo 3. Sono queste le premesse per far sì che l’Istituto “Giannelli” di Parabita possa aprire presto a Casarano il Liceo Musicale e Coreutico, una delle scuole secondarie di secondo grado nate con la riforma Gelmini, che entrerà a pieno regime nell’anno scolastico 2014/’15. (S.M.) 18 06 luglio 2013 19 cultura 06 luglio 2013 San Cataldo e il Porto di Adriano: quando Lecce era il centro del Mediterraneo Muti resti in abbandono nei pressi del faro della marina leccese ci narrano del fiorente approdo rivolto ad Oriente e costruito dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C. Del porto di Lecce scrive tra i primi lo storico e geografo greco Pausania del II sec. d.C. che lo definisce “un porto artificiale per le navi, opera dell’imperatore Adriano”. Qui confluivano le strade che si diramavano dalla città romana verso il mare, tutte in direzione da Ovest a Est ed ancora visibili in alcune tracce di antiche carrarecce, incrostate dai depositi calcarei a seguito del lungo tempo di disuso. Il Molo di Adriano sorgeva, dunque, dov’era più naturale e logico che fosse ubicato, in un’insenatura rivolta ad Oriente ricadente nell’attuale marina di San Cataldo, dunque a pochi chilometri da Lecce, punto di approdo dei tanti marinai che solcavano il basso Adriatico, luogo di fiorenti traffici di merci e di scambi tra vari popoli del Mediterraneo. Di quest’imponente opera portuale si possono tuttora ammirare nei pressi del faro i blocchi regolari, quasi squadrati, in parte chiaramente individuabili fuori dall’acqua, in parte sommersi e completamente ricoperti da vegetazione marina. Il porto, edificato da Adriano nel secondo secolo d.C., lì dove naturalmente ricadeva l’estrema propaggine dell’impero romano verso Oriente, oppure, secondo alcune ipotesi, da lui fatto ricostruire sui resti di un nucleo più antico, è indicato dalle fonti letterarie come luogo dello sbarco dell’imperatore Ottaviano che era diretto a Roma dopo aver appreso la notizia della morte di Cesare, nel 44 a.C. Lo stesso Pausania riferisce che l’imperatore fece costruire la struttura portuaria per fornire un ancoraggio, in caso di burrasca, alle imbarcazioni che facevano il tragitto fra Brindisi e Otranto, gli altri due nodi portuali romani, tappe obbligate per chi percorresse le rotte di Levante, facendo da ponte tra Oriente e Occidente. L’antico porto adrianeo costituì, dunque, il principale e più vicino sbocco marittimo della città, ricoprendo un ruolo determinante tra la fine dell’età repubblicana e la prima età imperiale, quando il municipium di Lupiae conobbe un forte impulso economico e culturale. Proprio in questo periodo la cittadina, ormai pienamente romanizzata, in- contrò un crescente sviluppo fiorendo in particolare, secondo quanto narrano le fonti, grazie ai favori concessi dall’imperatore stesso verso la città erede della grande Rudiae e, probabilmente, ancor prima, della Sibari Sallentina. Così anche il traffico marittimo divenne intenso e il suo vicino porto sempre più fiorente, diventando teatro di numerosi scambi commerciali nonché culturali nell’intera area del Mediterraneo. L’opera fu poi munita di infrastrutture che furono ulteriormente rafforzate dalla costruzione del molo, prolungandosi in mare per una lunghezza di oltre un miglio e in profondità fino a circa 15 mt, nel punto in cui gli ingegnosi costruttori romani impostarono le fondamenta, fissandone il basamento e i pilastri in resistente pozzolana. La parte più avanzata del molo, a nord del faro, è riuscita a resistere fino ai nostri giorni ma ciò che di più straordinario si conserva dell’antica struttura, purtroppo, sfugge agli occhi dei visitatori della marina di San Cataldo in quanto com- pletamente sommerso e consumato dalle acque. Enormi massi giacciono, infatti, sul fondale marino, in attesa di essere riscoperti in tutta la loro grandezza, a testimonianza del glorioso passato che sulle coste dell’antico Sallentum. Nonostante più volte negli ultimi anni siano state avanzate varie proposte di recupero del molo ipotizzando persino l’edificazione di un porto turistico e la riqualificazione dell’intera area niente finora è stato fatto per salvare dal degrado quel che resta dell’antico porto e il mare continua ad ingoiarne, con la sua forza prorompente, le superstiti rovine. Rosy Paticchio La roccaforte di Maria d’Enghien Sui resti romani, all’epoca ancora intatti, Maria d'Enghien contessa di Lecce, alla fine del 1400, fece ricostruire il molo adrianeo, ampliando la struttura con un’alta e imponente torre, facendone una vera e propria fortezza a picco sul mare. La suggestiva opera fu realizzata, come riferisce Pausania, con “arte meravigliosa” e “con lunghe petre”, tanto che al tempo della dominazione spagnola, quella di San Cataldo vantava il pregio di essere considerata tra le più importanti piazzeforti marine, notevole presidio del Regno di Napoli in quanto collocato in un punto strategico di passaggio e congiungi- mento tra Oriente ed Occidente. La vecchia torre di San Cataldo cadde poi sempre più nell'abbandono con il progredire della malaria e del paludismo nel territorio circostante, che si andava man mano spopolando, fino a crollare definitivamente verso la fine del 1700. Oggi dello splendore della fortezza medievale da cui rifulgeva il potere della più nota contessa leccese che ha segnato la storia della città a quel tempo, non restano che pochi e quasi invisibili resti, divorati dall’avanzare del tempo ma, ancor più, dalla disattenzione e dall'incuria dell’uomo. (R.P.) 20 06 luglio 2013 Per segnalazioni: [email protected] a cura di Claudia Mangione spettacolo j~åì=`Ü~ç=éêçí~Öçåáëí~= Çá=p~äÉåíç=pìå=a~óëÒ= Insieme al lui Tonino Carotone, Sud Sound System e Mascarimirì per la kermesse musicale che fino al 7 luglio animerà il Parco Gondar e il lido Por do Sol di Gallipoli Ritornano gli attesissimi live del Parco Gondar di Gallipoli: dal 5 al 7 luglio sarà di scena il “Salento Sun Days”, che vedrà una carrellata di ospiti davvero d’eccezione. Ospite d’onore Manu Chao (nella foto), che era già stato nel Salento oltre dieci anni fa e che rappresenterà il clou della kermesse. Il via, venerdì 5 luglio, è affidato a Tonino Carotone, i cui ritmi mediterranei saranno preceduti dall’ironia e dall’intelligenza dei Folkabbestia e B. B. Cicoz, talentuoso vocalist italo-congolese. Sabato 6 luglio è Manu Chao il protagonista assoluto della serata, con il suo imperdibile show, accompagnato dal collettivo de La Ventura, formato da Majid Fahem, Jean Michelle Gambeat, e Philippe Teboul. “La sua figura carismatica -spiegano gli organizzatori del festival- è espressione di una musica esplosiva, di quella patchanka da lui ideata che gli ha fatto fare il giro del mondo, un non genere che riunisce testi impegnati a una commistione di colori, suoni, stili, lingue, musiche e tradizioni diverse”. Prima dell’artista francese, ci sarà un’inedita partecipazione dei Sud Sound System a fare gli onori di casa, per scaldare gli animi in preparazione del live di agosto che li vedrà protagonisti nell’arena del Gondar. In apertura delle serate, si alterneranno sui vari palchi Bunda Move ft. Cesare Dell’Anna, Boo Boo Vibration e i Sonajera Ravalera, un collettivo che fonde nomi come Daniel Lança, Chamito e Miguel Rumbao, alcune delle realtà più famose della scena catalana che spesso accompagnano Manu Chao nelle sue date spagnole. In un contesto in cui la musica è rappresentata in ogni sua sfaccettatura, non poteva mancare l’energia dei Mascarimirì, in un melting pot di suoni in cui la tradizionale pizzica salentina cambia volto e incontra e si confronta con altre sonorità, dal dub al reggae, dal rock all’hard-core. Domenica 7 luglio il festival si sposterà in spiaggia, presso il lido Por do Sol, che dalla mattina al tramonto sarà animato dai dj set di Paparina Sound, Heart on Fire Sound, Kooloometoo Sound Bwoys per una grande festa di chiusura per vivere appieno l’ini- Pompa la musica con Souther Coast e Après la Classe Si intitola Pompa la musica il singolo che vede insieme i Southern Coast di Riccardo De Paduanis (nella foto a sinistra) con Cesko (nella foto a destra) Le recensioni di Libri&Musica LIBRO zio dell’estate. L’evento si concluderà in serata tra le suggestive stradine della città vecchia, viva- E l’eco rispose - Khaled Hosseini Ci travolge con forti emozioni, degne dei suoi precedenti, il nuovo romanzo di Khaled Hosseini, E l’eco rispose. Si tratta di un viaggio nel senso letterale della parola, in cui i protagonisti, un padre e i suoi due figli, attraversano città e continenti per affrontare la vita. La storia si snoda proprio durante il percorso, e la mèta non diventa poi così importante: un carretto rosso è l’unico mezzo di trasporto che la famiglia possiede, carretto utilizzato dalla più piccola della famiglia, Pari, bambina di tre anni, ancora ignara di ciò che la vita comporta. Hosseini, in questo romanzo, affronta con grande slancio e profondità i molti modi in cui le persone amano, si tradiscono, si sacrificano, seguendo le vite dei protagonisti e dei personaggi che con loro si intrecciano durante il cammino. e Puccia degli Après la Classe. Il progetto nasce dalla volontà di collaborazione tra artisti salentini, al fine di creare un sound particolare che abbia come finalità anche quella di promuovere il Salento. Il singolo tratta infatti di quella cultura musicale che è propria della terra del sole, del mare e del vento (per dirla appunto con gli Après la Classe), condivisa da ogni artista del territorio. “Questa collaborazione -raccontano i Southern Coast- nasce nel 2009. Cesko e Puccia hanno subito accolto con entusiasmo il progetto e nel 2010 abbiamo potuto registrarne alcune parti. In seguito, il progetto ha dovuto subire uno stop, perché in quel periodo era molto difficile ritrovarsi tutti insieme per collaborare in maniera unita e compatta, ma nessuno di noi ha mai voluto rinunciare alla collaborazione e all’obiettivo di portare il nostro Salento in un’etichetta così importante, obiettivo che oggi, solo grazie alla co- cizzata da artisti di strada e performer. Angela Leucci stanza e all’impegno di tutti, possiamo dichiarare raggiunto con successo”. Il singolo segue un ritmo molto coinvolgente che richiama l’estate salentina. Punto cardine della sonorità è la fisarmonica di Puccia. Il progetto viene completato dall’apporto di noti dj e produttori italiani tra cui Paki, Gigi De Martino, Emanuel Nava, Max Millan e il salentino Dario Lotti, i quali hanno tutti prodotto un personale remix del singolo. I Southern Coast sono un gruppo di dj e produttori che condividono la stessa passione per la musica house ed elettronica. Tutto ha inizio con la loro collaborazione con numerose etichette, tra cui Joyfull Family Records, Deeperfect e Loudbit. Hanno anche realizzato dei remix per la Joyfull Family, di Amarì di Guido Nemola e Masnegro di Danny Manetti, e un remix per l’etichetta Dance and Love della canzone Paki & Jaro feat. Emanuel Nava - Caminando. La loro ultima produzione, un esperimento tra techno e dubstep, è Hybrid rilasciata a dicembre 2011 su etichetta Deeperfect. (A.Leu.) Informazione pubblicitaria CD While we’re young. Tribute to Alec Wilder Gianna Montecalvo Gianna Montecalvo è, tra le cantanti italiane del jazz contemporaneo, uno dei nomi più esaltanti. Abbiamo avuto modo di ascoltarla direttamente lo scorso 27 giugno presso il ristorante Tesoretto a Poggiardo insieme al Fulvio Palese Quartet e, da poco, ha pubblicato per Dodicilune il suo cd While we’re young. Tribute to Alec Wilder. Ascoltare le sue interpretazioni di brani della storia della musica jazz è come ascoltare di essi una versione strumentale: la voce entra a pieno diritto a far parte della band. Sebbene Alec Wilder, seppur contemporaneo di Gershwin e Porter, sia tra i meno conosciuti, esprime pienamente una dimensione unica e originale, perfetta per il lavoro di ricerca costruttiva ed espressiva della Montecalvo. Imperdibile per gli amanti del genere. A cura di Francesca Rinaldi MAGLIE Via Indipendenza Tel. 0836.485642 [email protected] 21 06 luglio 2013 EVENTI LUNEDÌ 8 A Cena con la Duchessa ACAYA, Castello La gara culinario-fotografica è aperta a tutti coloro che si vogliano cimentare nel cucinare e fotografare una ricetta Medioevale o Rinascimentale. I vincitori del contest parteciperanno gratuitamente al banchetto. Info: www.nobilipasticci.it. a cura di Claudia Mangione ARTE SABATO 6 Acquerellando… il Tango MELPIGNANO, Piazza S. Giorgio - ore 18 Appuntamento per una serata all’insegna della passione per l’arte, per la musica e la danza con l’apertura della mostra di pittura “Acquerellando... il Tango” a cura di Maria Luisa Russo, architetto romano che attraverso i suoi acquerelli racconta dell’incontro di due corpi che dialogano sulle note di una musica coinvolgente. Alle 21.30 esibizione dei maestri dell’associazione “Tracce di Tango” di Lecce. EVENTI SABATO 6 Mister Dog CASTRO, Piazza della Vittoria - ore 19 Il concorso cinofilo amatoriale “Mister Dog”, alla sua terza edizione, ha come obiettivo sociale la divulgazione della cultura cinofila al fine di migliorare il rapporto tra cane, conduttore e ambiente. Tutti sono invitati a partecipare con i propri amici a quattro zampe. Le iscrizioni si possono effettuare su www.nataleincontea.it o dalle ore 18 presso lo stand presente in piazza. EVENTI MARTEDÌ 9 DOMENICA 7 I DN3 presentano “And” SAN GREGORIO, Bar del Moro — ore 19 “And” è il nuovo album dei DN3, secondo lavoro del trio salentino composto da Cesare Dell’Anna, Mauro Tre e Guido Nemola, per Irma Records. Il nuovo lavoro è già stato selezionato dallo staff di Beatport per la top 100 deep house. L’album sarà presentato per la prima volta oggi nella suggestiva location sul mare del Bar del Moro. EVENTI VENERDÌ 12 Pizzica la Taranta SCORRANO, centro - ore 22 Al via la prima rassegna di musica etno-popolare del Salento con “Pizzica la Taranta”, grande evento musicale organizzato dall’associazione culturale “Area Mediterranea” e dalle label discografiche Swithmuse Music Group e Redland Music. La serata, presentata dall'attrice Emanuela Tittocchia (nella foto), volto noto della soap opera “Cento Vetrine”, sarà ripresa televisivamente e vedrà la partecipazione di numerosi artisti e gruppi musicali. MUSICA Premio Farsura EVENTI VENERDÌ 12 Premio Apollonio LECCE, Chiostro del Rettorato - ore 21 Giunto alla sua nona edizione, quest’anno il prestigioso riconoscimento ideato e promosso dai fratelli Marcello e Massimiliano Apollonio andrà ad Antonio Caprarica, giornalista di origini leccesi. Sarà Neri Marcorè (nella foto), attore, cantante e conduttore televisivo, nonché direttore artistico del Premio dopo Serena Dandini, ad intervistarlo sul palco. BOTRUGNO, Largo Pozzelle ore 20.30 L’Amministrazione comunale di Botrugno organizza la XIV edizione del Premio “Farsura” (dal grande recipiente dove tradizionalmente venivano preparate le pietanze), con l’obiettivo di recuperare antiche tradizioni e tipicità enogastronomiche della nostra terra. Occasione, inoltre, per ospitare mostre, incontri d’autore e novità letterarie, la manifestazione avrà come ospite Michele Mirabella (nella foto), che presenterà del suo ultimo libro. 22 06 luglio 2013 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Nada Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Protagonista di SoundMakers 2013 (dove ha presentato con Fausto Mesolella il progetto Musica Leggera da Camera in prima nazionale), Nada Malanima fa il suo esordio appena quindicenne al Festival di Sanremo del 1969 con Ma che freddo fa, il suo primo successo. Seguono Pà diglielo a mà (Sanremo 1970) e Il cuore è uno zingaro, con cui vince il Festival di Sanremo nel 1971. Due anni dopo, dall’incontro con Piero Ciampi, nasce l’album Ho scoperto che esisto anch’io. Nel 1976 arriva un nuovo lavoro che contiene altri brani scritti per lei da Ciampi e quattro canzoni di Paolo Conte. L’album Ti stringerò segna invece il suo debutto come autrice: ne scrive i testi mentre si trova in tournée con Dario Fo e l’Opera dello sghignazzo. Entra, infatti, anche la recitazione nel suo universo artistico grazie a Sandro Bolchi, che la scopre per primo e le affida la parte di Dora Manfredi nel Puccini televisivo. Agli inizi degli anni ‘80 è saldamente in testa alle classifiche discografiche con Smalto e col singolo Amore disperato. Nel 1994 nasce il progetto Nada Trio, con Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti, ed esce anche la sua prima raccolta, Malanima Successi & Inediti, per celebrare i 25 anni di carriera. Un’altra significativa tappa è quella segnata nel 1999 dall’album Dove sei sei, prodotto da Mauro Pagani, interamente scritto da lei sia per le musiche sia per i testi. Quelli che seguono sono anni pieni di innumerevoli successi discografici, di collaborazioni importanti e di mille progetti che si incrociano e si fondano, portandola a reinventarsi continuamente.. Il tratto principale del tuo carattere. Cerco di essere coerente. Il tuo principale difetto. Sono impulsiva e testarda. La qualità che preferisci in una donna? La conquista dell’indipendenza e la dedizione al sacrificio. E in un uomo? La serietà. Cosa ci vuole per esserti amico? Tanto bene e naturalezza. Cos’è la felicità? È una cosa che quando ce l’hai non te ne accorgi, come dire: ero felice e non lo sapevo. L’ultima volta che hai pianto? Poco tempo fa, mi sono schiacciata un dito nella porta. Di cosa hai paura? Della malattia. Canzone che canti sotto la doccia? Non canto mai sotto la doccia. Musicisti o cantanti preferiti? John Lennon, Laurie Anderson, Radiohead, ecc. Poeti preferiti? Emily Dickinson. Autori preferiti in prosa? Carver, tutti i russi e qualche sudamericano. Libri preferiti. Cent’anni di solitudine, Delitto e Castigo, I racconti di Carver, e troppi altri... Attori e attrici preferiti. Emma Thompson, Gary Oldman, e Totò. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Un personaggio dei cartoni animati. Film preferiti. Sinfonia d’autunno, Shining, e comunque tutto Bergman e tutto Kubrik. I tuoi pittori preferiti. Matta, ma anche Burri, Capogrossi e Caravaggio e Bosch, ecc. Il colore che preferisci. Nero. Se fossi un animale, saresti? Una formica. Cosa sognavi di fare da grande? L’astronoma. L’incontro che ti ha cambiato la vita? L’incontro col mio compagno di vita. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? A mia madre che non c’è più, ma io ci parlo lo stesso. Quel che detesti più di tutto. L’ingiustizia e il ragù di cinghiale. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Poco, pochissimo. Piatto preferito. Spaghetti all’olio, ma con l’olio nuovo. Il profumo preferito. Di pulito o il buon profumo dei libri. Il fiore che ami. La rosa. La tua stagione preferita? L’inverno, ma anche l’estate, la primavera e l’autunno. Il paese dove vorresti vivere? In un paese del nord Europa, per esempio in Scozia nelle Orcadi vicino alle scogliere a picco sull’Oceano. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vi- Anno XI - n. 513 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 vere? Oggi, nonostante tutto. Personaggi storici che ammiri di più Non so se è già considerata storica ma è Madame Curie. Personaggi storici detestati. Troppi. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Quello che faccio giorno per giorno. Chi è il tuo eroe vivente? Non ho eroi e non mi piacciono. Il tuo sogno ad occhi aperti? Quando fa caldo un gelato. Il tuo rimpianto più grande? Ne ho tanti piccoli. Cos’è l’amore? Cos’è l’amore? Cos’è l’amore. Cos’è l’amore... Stato attuale del tuo animo. Ondeggiante. Esposto ai venti. Con un fondo di solidità. Il tuo motto. Odio i motti. Come vorresti morire? In mezzo al nulla, nella natura, sotto un temporale. Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Belpaese s.r.l si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrarie agli interessi di Belpaese s.r.l. 2. Violino le disposizioni vigenti in materia di diritto d’autore 3. Contengano informazioni fuorvianti e scorrette 5. Non rispondano ai requisiti minimi di impaginazione professionale 6. Non siano pervenute nei termini concordati 7. Siano state fornite in modo incompleto In tutti i casi Belpaese s.r.l non è responsabile per il contenuto di dette inserzioni e comunicazioni. Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Tessera n. 14594 23 06 luglio 2013 24 06 luglio 2013