repertorio caffè letterario (A.Giangrande)

EX DEPOSITO ATAC “VITTORIA” DI PIAZZA BAINSIZZA
(E ZONE ADIACENTI)
GRAFO DEL REPERTORIO DI UN CENTRO IN NUCE
E SUA INTERPRETAZIONE:
il caffè letterario
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: GRAFO DEL REPERTORIO DEI PATTERN
61 piccole piazze pubbliche
30. nodi di attività
124. attività “tascabili”
88. caffè sulla strada
95. complesso edificato
165. aprirsi alla strada
110. ingresso principale
119. portici
122. fronti dell’edificio
163. stanza all’aperto
125. gradini per sedersi
150. un posto per aspettare
205. la struttura rispecchia gli spazi sociali
244. tende
168. collegamento al terreno
251. sedie differenti
243. muretto per sedersi
238. luce filtrata
252. coni di luce
241. singole sedute
245. aiuole rialzate
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: IL PATTERN PRICIPALE
Il pattern principale del repertorio è 88. caffè sulla strada.
Il pattern identifica un luogo unico e particolare della città, dove le persone possono stare,
oziare, mettersi in mostra e osservare la gente che passa.
Il caffè include uno spazio che si affaccia sulla strada (pattern 165. aprirsi alla strada) e alcuni
ambienti interni dove si può giocare, leggere i giornali ecc. [un caffè letterario può ospitare anche
una biblioteca, una libreria, eventi culturali e altro ancora].
Il caffè non è un bar - anche se si possono degustare cibi e bevande - ma è piuttosto il luogo dove ci
si reca la mattina per iniziare bene la giornata; ma anche il pomeriggio e la sera, per assistere a un
evento, partecipare a un dibattito, ascoltare una conferenza o solo bere qualcosa, da soli o in
compagnia, prima di andare a letto. A coloro che lo frequentano, il caffè offre spazi semi-pubblici o
semi-privati dove imparare e scambiare opinioni. I professori e i loro studenti possono incontrarsi
nel caffè per studiare e discutere, con risultati che sono spesso migliori di quelli che si conseguono
nei luoghi dove si svolgono tradizionalmente le attività didattiche.
Di conseguenza:
Favorisci la nascita di caffè in tutti i quartieri. Ogni caffè sarà costituito da più ambienti, interni o aperti su un luogo affollato, dove le
persone possono bere un caffè o una bevanda mentre osservano i passanti. Costruisci il fronte del caffè in modo che una parte dei suoi tavolini possa occupare lo spazio antistante, proprio sulla strada.
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SOVRAORDINATI/1
Il pattern 88. caffè sulla strada, contribuisce a realizzare due pattern di scala superiore:
30. nodi di attività
124. attività “tascabili”
30. nodi di attività
Secondo questo pattern, singole attrezzature disperse nello spazio urbano non contribuiscono a
rendere viva la città.
Di conseguenza occorre fare in modo che i percorsi più frequentati attraversino alcuni luoghi
destinati a diventare nodi di attività: al centro di ogni nodo dovrà esserci una piazza pubblica
circondata da una combinazione di servizi e negozi che si supportano vicendevolmente.
Il centro “caffè letterario” dovrà contribuire a realizzare uno specifico
nodo di attività: la piazza verde. La sua presenza contribuirà a modificare la configurazione attuale degli spostamenti delle persone che, attratte dal nodo, tenderanno a frequentare la piazza.
Questa attrazione sarà rafforzata da quella generata dai servizi e dai negozi collocati anch’essi sui bordi della piazza.
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SOVRAORDINATI/2
124. attività “tascabili”
Il pattern suggerisce la creazione di spazi per attività di ridotte dimensioni (“tascabili”) lungo i
bordi di una piazza pubblica.
Nel caso specifico questi spazi coincidono con quelli del caffè letterario e di tutte le altre attività
che, inducendo numerosi spostamenti all’interno della piazza verde, ne rafforzano il carattere
pubblico.
A questo fine le attività dovranno essere disposte lungo i bordi, specialmente in prossimità dei varchi che consentono alle persone di accedere
all’interno del complesso. I loro spazi dovranno proiettarsi in parte anche verso l’interno della piazza.
Questo pattern contribuisce a realizzare il pattern 61. piccole piazze pubbliche.
Nel quartiere Delle Vittorie le piazze ci sono, ma spesso non riescono ad essere veri spazi pubblici perché sono
troppo grandi e trafficate: le persone le evitano o comunque non si soffermano più di tanto al loro interno.
Il pattern 61 suggerisce di rendere la piazza - in termini percettivi e funzionali - meno larga di quanto sia
realmente.
Anche il pattern 125. gradini per sedersi, rafforza il carattere pubblico della piazza. I gradini realizzano una
“chiusura” della piazza, che diventa una sorta di proscenio. Le persone sedute osservano la piazza da un punto di
vista abbastanza alto che le pone in una situazione di vantaggio, ma anche abbastanza basso da non tenerle troppo
distanti dall’azione, cioè da quanti passeggiano o svolgono altre attività all’interno della piazza.
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/1
Al pattern principale 88
realizzarlo:
95. complesso edificato
150. un posto per aspettare
165. aprirsi alla strada
243. muretto per sedersi
244. tende
256. sedie differenti
sono subordinati sei pattern di scala inferiore che concorrono a
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/2
Il pattern 95 (complesso edificato) specifica che un edificio non può essere considerato un
edificio “umano” a meno che non sia articolato in edifici più piccoli (o in parti più piccole) che
rendano palesi le pratiche sociali che si svolgono al loro interno.
Molti studi dimostrano che nei grandi edifici monolitici coloro che li frequentano si lamentano
spesso a causa dell’ “atmosfera generale”, anche se non spiegano di quali problemi si tratti. I
visitatori di edifici più piccoli, al contrario, non si lamentano. E’ come se un edificio monolitico
inducesse un tipo particolare di ansietà nelle persone: il contesto viene sentito come “sbagliato”,
anche se è difficile spiegare perché (per maggiori dettagli vedi APL, p. 468 e seguenti).
Di conseguenza:
Non costruire mai edifici monolitici. Se possibile, trasforma il programma
di costruzione di un singolo edificio in un nuovo programma atto a realizzare al suo posto un complesso edificato. In situazioni di densità edilizia relativamente alta un singolo edificio può essere trattato come un complesso:
le sue parti più importanti sono identificate ed evidenziate, anche se fanno
parte della stessa struttura fisica.
Questo pattern può essere utilizzato per mettere in evidenza i diversi ambienti del caffè letterario, in
modo che le pratiche che in essi si svolgono siano riconoscibili anche dall’esterno.
A questo pattern ne sono subordinati molti altri che concorrono a realizzarlo. Tra essi:
110. ingresso principale
119. portici
122. fronti dell’edificio
205. la struttura rispecchia gli spazi sociali
(per maggiori dettagli vedi APL, pp. 540, 581, 593 e 940)
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/3
Nel pattern 150. un posto per aspettare si afferma che nell’attesa è presente un conflitto.
Dove la gente aspetta (un autobus, una persona ecc.), occorre creare una situazione che renda
l’attesa positiva. Occorre “fondere” l’atto di attendere con altre attività - giornale, caffè,
biliardo, ecc; qualcosa insomma che induca la persona a fare qualcosa di diverso dal semplice
aspettare. Ma è vero anche il contrario: si può realizzare uno spazio che induca la persona ad
aspettare come in un sogno, in una situazione di quiete, di silenzio positivo.
Ciò è vero anche per gli spazi del caffè, dove entrambe la possibilità dovrebbero essere presenti,
anche se in questo caso saranno dominanti le situazioni in cui l’atto dell’attendere è associato ad
altre attività.
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/4
Il pattern 165. aprirsi alla strada specifica che l’osservazione di una azione è un incentivo
all’azione stessa. Quando le persone, dalla strada, possono vedere negli spazi interni [del caffè],
il loro mondo si espande e diventa più ricco.
In un caffè, il cui successo dipende anche dalla sua capacità di aprirsi alla strada, occorre realizzare
l’apertura con una parete che può essere aperta completamente; quando possibile, conviene collocare
una parte della sua attività sul lato opposto della strada, in modo che l’attività stessa stia a cavallo
della strada e dei passanti che la percorrono.
Al pattern sono subordinati due pattern: 163. stanza all’aperto e 243. muretto per sedersi (vedi oltre).
Il pattern 163 aiuta a creare un’apertura sulla strada realizzando uno spazio all’esterno dell’edificio. Si tratta
di uno spazio chiuso tutt’intorno, che assomiglia a una stanza anche se a cielo aperto. A questo fine occorre
disporre ai suoi angoli dei pilastri, coprire parzialmente il tetto con una pergola o una tenda e realizzare
delle pareti attorno fatte con recinzioni, siepi, muretti per sedersi, schermi, o utilizzando i muri perimetrali
dell’edificio
(per maggiori dettagli vedi APL).
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/5
Il pattern 243. muretto per sedersi risolve il problema di creare, all’esterno, una suddivisione
“fine” dello spazio senza realizzare pareti o recinzioni troppo alte.
Di conseguenza:
Circonda ogni area all’aperto con bordi non troppo invasivi, con muretti alti circa 60
centimetri e larghi abbastanza per potercisi sedere (40 - 50 centimetri).
Al pattern sono subordinati i pattern 241. singole sedute e 245. aiuole rialzate.
Pattern 241
La scelta dei luoghi in cui collocare le sedute all’aperto è molto più importante di quella di realizzare
panchine fantasiose. Se il luogo è bello, è bene scegliere il tipo di sedia più semplice. Nei climi freddi scegli la
posizione in modo che la faccia delle persone sia esposte al sole e protetta dai venti; nei climi caldi disponi la
seduta all’ombra e nelle brezze estive. In entrambi i casi orientala in modo che si possano vedere delle
attività in corso.
(NB. I muretti per sedersi, in molti casi, possono sostituire altri tipi di sedute, a patto di osservare i principi di cui
sopra)
Pattern 245
I fiori sono belli lungo i bordi dei sentieri, degli edifici, delle stanze all’aperto, dei muretti, ma è proprio in
quei luoghi che necessitano spesso di essere protetti dal traffico e dagli animali: senza protezione rischiano di
non sopravvivere.
Dunque:
Occorre sollevare le aiuole in modo che siano più protette e le persone possano toccare e sentire il profumo
dei fiori, sedersi accanto a loro o anche tra i fiori stessi.
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/6
Il pattern 244. tende evidenzia l’importanza di creare tende o teli particolarmente belli. Le tende
sono morbide e flessibili, in armonia con il vento e la luce del sole.
Di conseguenza
Utilizza le tende per realizzare coperture, pareti e verande, ogniqualvolta ci siano spazi che
necessitano di luce morbida o di ombra (parziale) durante l’estate, o che richiedono una
protezione dall’umidità e dalla nebbia in autunno o d’inverno. Realizzale in modo che si
possano piegare o sollevare.
Al pattern è subordinato il pattern 238. luce filtrata.
La luce attenuata che filtra attraverso una tenda tende può essere colorata.
CENTRO “CAFFE’ LETTERARIO”: I PATTERN SUBORDINATI/7
Il pattern 251. sedie differenti, riguarda l’importanza di creare sedi di tipo diverso, adatte alle
differenti esigenze delle persone che le usano, contro la tendenza invalsa di realizzare e
utilizzare sedie tutte uguali.
Di conseguenza:
Non arredare mai un luogo con sedie identiche. Scegli una varietà di sedie diverse: alcune
piccole, altre grandi; alcune soffici, altre dure; alcune antiche, altre moderne, con o senza
braccioli; alcune di vimini, altre di legno, altre ancora di stoffa.
Al pattern è subordinato il pattern 252. coni di luce.
L’illuminazione uniforme, in quasi tutti i casi, non serve. Di fatto distrugge il carattere sociale dello spazio.
Di conseguenza:
Piazza le luci in posizione bassa, in modo da formare coni di luce che inglobano come “bolle” le sedie e i
tavoli, in modo da rinforzare il carattere sociale degli spazi che esse aiutano a costruire. Ricorda che non
puoi realizzare coni di luce senza spazi bui che li separano.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE