IL TUMORE DEL SENO Cos’è Il tumore della mammella è caratterizzato dalla crescita non controllata di cellule anomale nelle ghiandole dove avviene la produzione del latte o nei passaggi (dotti ) che portano il latte ai capezzoli. Il tumore al seno in stadio iniziale si riferisce al cancro confinato nel tessuto adiposo del seno (Stadio 1). Il tumore si può in seguito diffondere nelle immediate vicinanze (Stadio 2, localmente avanzato), estendere ai tessuti sottostanti della parete toracica (Stadio 3, localmente avanzato) e quindi ad altre parti del corpo (Stadio 4, tumore al seno metastatico o avanzato). Sia la prognosi che il trattamento sono influenzati dallo stadio in cui il tumore si trova al momento della diagnosi. Esistono inoltre diversi tipi di cancro della mammella, con tassi di crescita e risposta alle terapie differenti; ciò significa che il tessuto tumorale dovrebbe essere sempre sottoposto a test per determinare il tipo di neoplasia. Prevalenza In tutto il mondo, il tumore della mammella è la causa principale dei decessi per cancro nelle donne1,2 e ogni anno vengono diagnosticati più di un milione di nuovi casi1. Oltre 500.000 donne muoiono ogni anno in tutto il mondo2 a causa di questa malattia. I numeri in Italia: 40.000 casi nuovi di tumore del seno ogni anno. 1 11.000 i decessi annuali causati dal tumore del seno. È la prima causa di morte nelle donne nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni. Nel Meridione e nelle isole l’incidenza della malattia è tuttora relativamente bassa rispetto alla media dei paesi industrializzati, mentre aumenta progressivamente salendo al Nord. Fattori di rischio Età: la maggior parte dei casi di tumore della mammella viene diagnosticata in donne di età superiore a 503 anni. Storia personale o familiare di tumore della mammella1. Storia di precedenti disturbi benigni alla mammella1. Una prima gravidanza in età avanzata1. Esposizione prolungata agli ormoni, per esempio, ciclo mestruale lungo o uso della terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa1. Stile di vita, fra cui sovrappeso o obesità dopo la menopausa, inattività fisica, una dieta ricca di grassi4 e un elevatto consumo di alcol1. Sintomi Il tumore della mammella in stadio iniziale* spesso si presenta senza sintomi. Tuttavia, i sintomi di questa malattia comprendono: Un nodulo duro che si sviluppa nel seno o sotto l’ascella – normalmente indolore e che si presenta da un lato solo. Un cambiamento nella dimensione o nella forma della mammella. Cambiamenti della pelle, come fossette, increspature o arrossamenti. Cambiamenti nel capezzolo, come secrezioni di sostanze insolite o sfoghi nell’area circostante il capezzolo. Tuttavia, il cancro in stadio iniziale può spesso non presentare alcun sintomo. I medici raccomandano l’autopalpazione del seno una volta al mese e altri esami clinici annualmente per diagnosticare il tumore il prima possibile. I trattamenti Le opzioni terapeutiche attualmente disponibili includono la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, le terapie ormonali e biologiche. Queste opzioni terapeutiche si possono usare da sole o in combinazione, in base allo stadio di avanzamento della malattia. Chirurgia (nodulectomia** o mastectomia***): è l’opzione terapeutica principale per le pazienti il cui tumore non si è ancora diffuso ad altre parti del corpo (ad esempio alla parete toracica o ai polmoni) e si può attuare in combinazione con la radioterapia o la chemioterapia. La chirurgia può essere inoltre un’opzione per le pazienti con cancro diffuso in altre parti del corpo. 2 Radioterapia: la terapia con radiazioni, o radioterapia, è spesso usata in combinazione con la chirurgia e la chemioterapia per ridurre la possibilità che il tumore recidivi. Questo tipo di terapia (ad esempio dopo l’intervento chirurgico) è spesso definita terapia adiuvante. La radioterapia può essere eseguita anche in combinazione con la chemioterapia, prima dell’intervento chirurgico (terapia neoadiuvante), per rimpicciolire il tumore, migliorando così il risultato dell’intervento chirurgico. Infine, la radioterapia può essere utilizzata nelle pazienti con cancro alla mammella metastatico in stadio avanzato, per alleviare i sintomi. Chemioterapia: la chemioterapia può essere somministrata prima della chirurgia con l’obiettivo di ridurre le dimensioni del tumore, in modo da non rendere l’intervento chirurgico molto esteso. Può essere somministrata anche dopo l’intervento chirurgico per ridurre la probabilità che il tumore recidivi. Quando il cancro si è diffuso in altre parti del corpo, la chemioterapia può essere utilizzata per ridurre i sintomi, migliorare la qualità di vita e prolungare il più possibile la sopravvivenza. I farmaci chemioterapici possono essere somministrati per via endovenosa (direttamente nel sangue) o per via orale. Terapia ormonale: i trattamenti che bloccano o inibiscono l’azione degli ormoni (come gli estrogeni e il progesterone) sono spesso utilizzati nella cura delle pazienti con tumore della mammella che sono idonee a questo tipo di trattamento. Terapia biologica: un approccio relativamente nuovo al trattamento del cancro; le terapie biologiche (definite anche terapie mirate) sono rivolte contro vie che controllano la crescita e la diffusione del cancro, modulando specifici processi molecolari e cellulari che partecipano allo sviluppo e alla progressione della malattia. La terapia biologica può includere gli anticorpi monoclonali, i vaccini e le terapie genetiche. Poiché le terapie biologiche sono mirate ai processi specifici del cancro, si differenziano notevolmente da altri tipi di terapie (come la chemioterapia o la radioterapia)5. Attualmente esistono diversi tipi di terapie biologiche per la cura del tumore della mammella. Vengono somministrate come monoterapia, o in combinazione con altri tipi di trattamento in varie fasi di avanzamento della malattia (in base alle loro indicazioni approvate). Gli anticorpi monoclonali in particolare offrono nuove opzioni terapeutiche per il tumore della mammella: per il 20-30% dei tumori che presentano sulla superficie cellulare i recettori denominati HER2 (Human Epidermal Receptor 2), trastuzumab è l’unico anticorpo monoclonale che agisce in maniera specifica su HER2, impedendo la crescita del tumore e provocando la morte delle cellule tumorali. È importante testare per tutti i tumori della mammella la presenza di tale recettore HER2 al momento della diagnosi, per determinare se la paziente può ottenere i benefici della terapia con trastuzumab. Questo recettore viene inoltre espresso da altri tipi di tumore, come quello dello stomaco per cui recentemente è stato autorizzato dall’EMA l’utilizzo di questo farmaco. 3 Oggi sono in corso di valutazione molti altri nuovi farmaci diretti contro HER2. Alcuni sono nuovi anticorpi monoclonali, come T-DM1, una molecola innovativa frutto della coniugazione di trastuzumab e un agente citotossico molto potente che raggiunge l’obiettivo perseguito da decadi di una chemioterapia a bersaglio del tumore. * In stadio iniziale, si riferisce al cancro che non si è diffuso ai linfonodi e/o ad altre parti del corpo. ** La nodulectomia si riferisce all’asportazione chirurgica di un nodulo di discrete dimensioni nel seno, con l’obiettivo di conservare la maggior parte possibile del tessuto circostante della mammella. *** La mastectomia si riferisce all’asportazione chirurgica di una o entrambe le mammelle. Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. Garcia M et al. Global Cancer Facts & Figures. Atlanta, GA: American Cancer Society, 2007. WHO Cancer Factsheet N°297 – updated July 2008. Last accessed 19 March 2010 at http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs297/en/index.html. National Cancer Institute. Breast Cancer Fact Sheet. Last accessed 19 March 2010 at http://www.cancer.gov/cancertopics/factsheet/estimating-breast-cancer-risk. Chlebowski RT et al. J Natl Cancer Inst 2006; 98 24): 1767–1776. National Cancer Institute. Targeted cancer therapies. Last accessed May 2010 at http://www.cancer.gov/cancertopics/factsheet/Therapy/targeted 4