Aprile 2013 - Liceo Classico Lorenzo Costa

Aprile 2013
Eccoci pronti per il penultimo numero di quest’anno scolastico.
Purtroppo si aprirà con la drammatica esplosione avvenuta durante la maratona di
Boston e quella scoppiata nella fabbrica di fertilizzanti in Texas; due avvenimenti
che hanno duramente colpito l’America in questo periodo.
Ma si parlerà anche della figura di Rita Atria e della scoperta dei due nuovi
pianeti Kepler 62- e e Kepler 62-f e potrete trovare, inoltre, un interessante
spazio per le riflessioni.
Insieme alla recensione del film “Kiki consegne a domicilio” e ad un articolo dal
titolo “Messi VS Ronaldo”, troverete anche un divertentissimo oroscopo!
E per finire vi verrà presentato un evento che si terrà al teatro Civico sabato 27
aprile, dal titolo “Fango”, riguardante l’alluvione che ha travolto il nostro
territorio e il cui ricavato sarà interamente devoluto alle popolazioni alluvionate.
La redazione
ATTUALITA’
ATTENTATO A BOSTON :
1)Un gelido silenzio
2)Reali armi di distruzione di massa?
Libera
Una drammatica esplosione in Texas
I nuovi pianeti
RIFLESSIONI
Il sogno è la chiave
Un nuovo ordine del mondo
La vita non ha il replay
RECENSIONI
Una splendida favola
SPORT
Messi VS Ronaldo
SPAZIO CREATIVO E CURIOSITA’
Oroscopo
EVENTI
Quando la scienza fa spettacolo
Un gelido silenzio
Credo che il piacere di una corsa si realizzi nel momento in cui ti fermi, quando accaldato e
stanco, di una stanchezza dolce, respiri profondamente e senti il cuore batterti forte nel
petto.
Se poi stai correndo insieme a milioni di persone per ricordare l’inizio della Rivoluzione degli
Stati Uniti d’America… beh, il tuo cuore batterà ancora più forte.
Sono stati minuti terribili quelli della maratona di Boston del 15 aprile 2013.
Minuti in cui la gioia, l’entusiasmo, e anche la fatica, si sono tramutati in disperazione e dolore.
3 le vittime, 140 i feriti (19) gravi e oltre 10 le amputazioni.
Due bombe, a distanza di dodici secondo l’una dall’altra, hanno macchiato di sangue le strade
di Boston e spezzato il cuore degli americani.
Un bambino di otto anni, insieme alla madre e alla sorella, aspettava al traguardo il papà.
Non riuscì a vederlo il suo papà, perché una di quelle maledette bombe colpì proprio lui e
travolse il suo piccolo corpo.
La seconda vittima è una ragazza di ventinove anni, si chiamava Krysle… della terza vittima,
uno studente, non si sa ancora il nome.
Da quanto dicono i media americani, le bombe erano costituite da pentole a pressione colme di
schegge metalliche, chiodi e cuscinetti a sfera, confezionate affinché sembrassero sacchetti
della spazzatura.
Colpevoli due ragazzi di nazionalità cecena, uno dei quali è morto durante uno scontro a fuoco
con la polizia, la motivazione è ancora da definire.
Il presidente Barack Obama definisce l’atto “atroce e codardo contro civili” dicendo che gli
americani si “rifiutano di farsi terrorizzare”.
Ora Boston è popolata da auto della polizia, elicotteri e ben poche persone che non siano
giornalisti.
Ma ciò che colpisce di più è il silenzio.
Il silenzio di quelle persone prima così piene di allegria, ora così mute; il silenzio, quello gelido,
quello che fa male, quello che uccide.
Lo stesso silenzio non esita a tornare quando si deve commentare questa atrocità.
Che cosa dire? Che cosa pensare?
Sembra stupido persino provare a dire qualcosa.
Così credo che in tutto il mondo oggi si avverta nelle vene il gelo, la tristezza, e che le parole…
manchino.
Il disgusto, la rabbia, lo sconcerto, vanno ai responsabili, a quei dannati pazzi, per cui non ci
sarà mai una sufficiente giustizia.
Il pensiero, l’affetto, l’amore, vanno alle vittime, a Krysle, ai 140 feriti, alle persone
terrorizzate e vanno a quel bambino, di soli otto anni, che stava aspettando con così tanta
gioia il suo papà, quel giorno.
Giulia Miele, II B
Attentato a Boston; reali armi di distruzione di massa?
Dzohokhar Tsarnaev, l'unico superstite sospettato dell'attentato, è stato accusato di aver
usato armi di distruzione di massa. Delle pentole a pressione esplosive?
Il post pubblicato ieri su twitter dal procuratore generale del District of Massachusetts
parla chiaro: “Dzhokhar Tsarnaev è stato accusato di cospirazione per l'utilizzo di armi di
distruzione di massa contro cose e persone negli Stati Uniti”. Si parla infatti del
diciannovenne di origine cecena sospettato di essere l'autore, assieme al fratello, degli
attentati alla maratona di Boston del 15 aprile scorso e catturato dall'Fbi quattro giorni dopo
dopo una lunga caccia all'uomo. Attualmente Tsarnaev è ricoverato al Beth Israel Deaconess
Medical Center, in prognosi riservata.
A quanto pare i tipi di bomba utilizzati dai fratelli Tsarnaev sono dei cosiddetti ” LED”,
acronimo per “Improvised explosive device”, cioè dispositivi esplosivi improvvisati, ordigni
costituiti da pentole a pressione riempite di esplosivi di bassa qualità, chiodi e bulloni. Oggetti
piuttosto lontani dall'immagine comune di “armi di distruzione di massa”.
Di solito, parlando di armi di distruzione di massa si pensa a grandi ordigni, come ad esempio
testate nucleari, chimiche o biologiche. Ma per la legge americana non è così: nella categoria
rientrano anche granate, mine, missili e razzi. E persino le pentole a pressione di Tsarnaev: si
tratta dunque di una definizione piuttosto vaga, che, secondo l'analisi di Spencer Ackerman,
reporter di guerra, andrebbe completamente mutata; infatti lo stesso giornalista scrive:
“Bisognerebbe abolire quest'espressione e sostituirla con frasi più appropriate per le diverse
tipologie di esplosivi ed attentati”. Ancora non è chiaro cosa succederà a Tsurnaev. Se (come
pare molto probabile) le accuse dovessero essere confermate, potrebbe essere condannato a
scontare l' ergastolo in carcere. O addirittura alla pena capitale, che, sebbene non sia
prevista nello stato del Massachusetts, è comminabile dai tribunali federali. E, a quanto pare,
sarà proprio uno di questi a giudicare il ceceno.
Tommaso Pistelli, VD
Era una ragazza come noi
Rita aveva 19 anni, era alta, castana e magra. Era una ragazza come tante, intelligente e
sempre sorridente. Quando parliamo di lei però dobbiamo usare il tempo al passato, perché
Rita non c’è più. Il suo sorriso è svanito da tempo, ma non nelle nostre menti, non possiamo
permettere che la sua storia svanisca. Rita faceva parte di una famiglia mafiosa, e perse
padre e fratello perché vi furono contese fra i maggiori boss, fra cui proprio suo padre.
Decise di denunciare la realtà che viveva nel suo paesino, Partanna. Decise di far parte della
parte giusta del paese, della parte onesta, della parte che lotta e che non ha paura. Si affidò a
Paolo Borsellino, magistrato di Palermo, nel quale riconobbe da subito una figura paterna. Gli
raccontò tutto quello che sapeva, tutto quello che aveva visto, e grazie a lei e alle sue
dichiarazioni decine e decine di mafiosi furono arrestati e processati. Rita si sentiva protetta,
si sentiva amata e aveva vinto. Fu costretta a scappare dal paese, a vivere sotto un’altra
identità e a nascondersi, ma aveva vinto, perché a diciannove anni stava scontrando la mafia, e
stava vincendo lei. Poi arrivò il 19 luglio 1992. Quel giorno papà Paolo Borsellino venne
brutalmente ucciso da Cosa Nostra. La notizia la distrusse. La vittoria che pensava di avere
avuto si trasforma in perdita, la più grande perdita mai ricevuta. Le portarono via Borsellino, e
con lui la speranza. Si suicidò qualche giorno dopo.
Rita è morta, non c’è più. Ma la sua storia resta, è scritta nei visi di chi come lei sente il
bisogno di legalità e onestà. Quello che segue è parte del tema che svolse all’esame di
maturità. È impossibile non avere i brividi.
“TEMA
La morte del giudice Falcone ripropone in termini drammatici il problema della mafia. Il
candidato esprima le sue idee sul fenomeno e sui possibili rimedi per eliminare tale piaga.
SVOLGIMENTO
La morte di una qualsiasi altra persona sarebbe apparsa scontata davanti ai nostri occhi,
saremmo rimasti quasi impassibili davanti a quel fenomeno naturale che è la morte del giudice
Falcone, per chi aveva riposto in lui fiducia, speranza, la speranza di un mondo nuovo, pulito,
onesto, era un esempio di grandissimo coraggio, un esempio da seguire. Con lui è morta
l'immagine dell'uomo che combatteva con armi lecite contro chi ti colpisce alle spalle, ti
pugnala e ne è fiero. Mi chiedo per quanto tempo ancora si parlerà della sua morte, forse un
mese, un anno, ma in tutto questo tempo solo pochi avranno la forza di continuare a lottare.
Giudici, magistrati, collaboratori della giustizia, pentiti di mafia, oggi più che mai hanno paura,
perché sentono dentro di essi che nessuno potrà proteggerli, nessuno se parlano troppo potrà
salvarli da qualcosa che chiamano mafia.
Ma in verità dovranno proteggersi unicamente dai loro amici: onorevoli, avvocati, magistrati,
uomini e donne che agli occhi altrui hanno un'immagine di alto prestigio sociale e che mai
nessuno riuscirà a smascherare. Ascoltiamo, vediamo, facciamo ciò che ci comandano, alcuni
per soldi, altri per paura, magari perché tuo padre volgarmente parlando è un boss e tu come
lui sarai il capo di una grande organizzazione, il capo di uomini che basterà che tu schiocchi un
dito e faranno ciò che vorrai.
Ti serviranno, ti aiuteranno a fare soldi senza tener conto di nulla e di niente, non esiste in
loro
cuore,
e
tanto
meno
anima.
La
loro
vera
madre
è
la
mafia.
Ecco, con la morte di Falcone quegli uomini ci hanno voluto dire che loro vinceranno sempre,
che sono i più forti, che hanno il potere di uccidere chiunque. Un segnale che è arrivato
frastornante e pauroso.
L'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti
come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e
tutti.
L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia
che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove
sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai
pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi
ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo.”
Valeria La Mattina II B
La drammatica esplosione in Texas
Un’altra tragedia che ha colpito l’America in questi giorni, dopo l’attentato di Boston, è stata
l’esplosione che è avvenuta in una fabbrica di fertilizzanti a West, in Texas, giovedì 18 Aprile.
Molti edifici, a diversi isolati di distanza, sono stati rasi al suolo e scioccante è la
testimonianza di un camionista che afferma di essere stato scaraventato giù dal suo letto a
causa dell’esplosione. Al momento si registrano 14 morti, tra i quali molti soccorritori, e circa
200 feriti ma ciò che preoccupa maggiormente è la nube tossica che si è sprigionata dopo l’
incendio. Per timore di una nuova esplosione e della dispersione di ammoniaca dalle macerie è
stato richiesto ai residenti di restare nelle loro abitazioni fino ai prossimi accertamenti.
Un’esposizione prolungata a queste sostanze potrebbe causare gravi danni al nostro organismo
come edema alla glottide, broncospasmo, edema polmonare e arresto respiratorio. Già nel
2006 la Commissione del Texas aveva aperto un’indagine dopo la testimonianza di una donna
che aveva detto di sentire un forte odore di ammoniaca provenire dalla fabbrica. Le condizioni
del meteo non agevolano i soccorritori a causa dei forti venti che spingono la nube velenosa
molto lontano. Il Papa per esprimere la sua vicinanza alle vittime e ai loro parenti, ha scritto in
un tweet: “Per favore, includete anche me tra quelli che pregano per le vittime dell’ esplosione
in Texas e per le loro famiglie”. La polizia locale non esclude la possibilità di un incendio doloso
ma, per adesso, non si hanno notizie certe. La priorità della piccola cittadina di West è quella
di recuperare i propri abitanti. Alcuni di loro sono ancora dispersi e la polizia sta svolgendo un
duro lavoro per ridare alle loro famiglie i loro cari o almeno un corpo su cui piangere. Si
cercano delle risposte, un motivo che possa spiegare ciò che è accaduto. La situazione è
davvero critica ed è per questo che indirizzo tutta la mia solidarietà verso coloro che in quella
fabbrica hanno perso una madre, un padre o un amico.
E’ un dolore infinito e incomprensibile ma è giusto restituire a queste persone un po’ di pace e
serenità di cui godevano prima.
Caterina Fabiano II B
Scoperti due nuovi pianeti “sosia” della Terra
Mentre la Terra soffre a causa dell’inquinamento e della sovrappopolazione, gli scienziati
stanno cercando nuovi pianeti abitabili. La Nasa ha annunciato in questi giorni la scoperta di
tre pianeti al di fuori del sistema solare definiti come “i migliori candidati per ospitare la
vita”: orbitano attorno alla stella Kepler-62 e Kepler-69 e sono stati avvistati dall’omonima
sonda che sta esplorando oltre 150.000 stelle nella speranza di trovare nuovi mondi, ossia il
telescopio spaziale Kepler.
Tale scoperta si deve al gruppo guidato dall'americano William Borucki, del centro di ricerche
Ames della Nasa. La notizia, apparsa sulle pagine della rivista Science, è di quelle importanti
ed ha sicuramente mandato in estasi gli astronomi di tutto il mondo, sebbene al momento
nessuno sia in grado di stabilire se su i due pianeti ci sia una qualche traccia di vita.
Questi due nuovi "mondi", infatti, scoperti ed osservati di recente, hanno un'importante ed
incredibile caratteristica, ovvero sono molto simili alla nostra Terra.
I due pianeti “sosia” della Terra sono, infatti, i più esterni di un sistema di cinque mondi
extrasolari nato intorno alla stella Kepler-62, che somiglia al Sole e dista fra 2.000 e 3.000
anni luce da noi.
Due di essi, Kepler-62e e Kepler-62f, sono stati descritti in un articolo pubblicato su Science
e fanno parte di un sistema di cinque pianeti. Il terzo, non incluso nello studio del magazine
scientifico, si chiama Kepler-69c e orbita attorno alla stella Kepler-69: secondo i ricercatori
sulla superficie di tali pianeti potrebbe essere presente acqua allo stato liquido. “Con tutte
queste scoperte, la Terra è sempre meno un luogo speciale, sempre più un pianeta comune in
tutto l’universo”, ha detto Tom Barclay, scienziato del Bay Area Environmental Research
Institute di Sonoma, in California.
Sono i pianeti più simili alla Terra mai scoperti e i primi di queste dimensioni trovati nella
cosiddetta zona abitabile, dove la distanza dalla stella rende possibile la presenza di acqua
liquida e il formarsi della vita. Kepler-62e e Kepler-62f, hanno raggi rispettivamente pari a
1,61 e 1,41 volte il raggio della Terra. Gli altri tre pianeti dello stesso sistema solare hanno
raggi pari a 0,54, 1,31 e 1,95 raggi terrestri, ma sono troppo vicini alla loro stella per avere
acqua. Tutti sono stati scoperti grazie alla tecnica dei transiti che analizza le fluttuazioni
nella luminosità di una stella nel momento in cui un pianeta le passa davanti, eclissandola
parzialmente. I due pianeti ricevono dalla stella un flusso di luce simile a quello che Venere e
Marte ricevono dal Sole e questo
lascia supporre che possano
ospitare un'atmosfera e acqua
liquida. Basandosi su simulazioni, i
ricercatori suggeriscono che
entrambi i pianeti potrebbero
essere solidi, con una composizione
rocciosa o ghiacciata. "Un pianeta
roccioso avvolto da un'atmosfera e
con fiumi e mari sulla sua
superficie sarebbe un Santo Graal per la planetologia extrasolare", scrive Science
commentando la scoperta. Sulla base delle dimensioni e della distanza dalla stella, i ricercatori
calcolano che i due pianeti potrebbero avere un'atmosfera con azoto, anidride carbonica e
acqua. Ma non è possibile avere dati più precisi su pianeti così lontani. Potremmo quindi solo
continuare a immaginare che a circa 3.000 anni luce da noi esistono due 'fratelli' della Terra
con atmosfera e acqua.
“Kepler 62F ha la giusta dimensione e la temperatura giusta ed è quello che più somiglia al
nostro pianeta”. Questo è quanto è detto da Eric Algol dell’Università di Washington, autore
dell’articolo pubblicato sulla rivista Science.
Kepler 62F è il pianeta più esterno dei due, il quale è il 40% più grande del nostro, si trova
proprio nel bel mezzo della così detta zona abitabile, ed ha un anno di 267 giorni. Il suo
compagno Kepler 62E è leggermente più grande, il 60% in più della Terra ed ha un'orbita di
122 giorni. E' più caldo ma probabilmente anch'esso è abitabile, questa l'affermazione degli
scienziati.
Entrambi vantano una composizione la quale ha molti punti in comune proprio con la Terra ed
una buona percentuale di roccia. Grazie al programma della NASA i pianeti "Keplero" già
osservati nei mesi passati, sebbene ancora nessuno con queste caratteristiche, fanno parte di
scoperte innovative e, appartenendo ad altre stelle o sistemi extrasolari, vanno a rafforzare
decisamente la convinzione degli astronomi che la galassia sia piena di pianeti molto simili, per
dimensioni, alla Terra. Alla luce di tutto questo si potrebbe presto giungere alla scoperta di
una Terra 2.0 illuminata da un sole alieno sperduto nelle profondità dell'universo.
I pianeti individuati sono i pianeti extrasolari più piccoli sino ad ora scoperti nella zona
abitabile di una stella lontana. Sino ad oggi, infatti, l’esatta combinazione dei parametri che
permetterebbero la vita è sempre venuta meno. Pianeti troppo caldi, troppo vicini alla stella
attorno alla quale orbitano, privi di una superficie solida o troppo freddi. Questi – dicono i
ricercatori – sono i primi pianeti che hanno tutte le carte in regola per poter essere
paragonati alla Terra.
Tuttavia, i ricercatori frenano gli entusiasmi di chi possa aver immaginato un pianeta gemello,
ricco di oceani e foreste rigogliose: “Kepler-62f e Kepler-62e, non sono identici, ma soltanto
simili. Sono leggermente più grandi e più freddi, probabilmente privi delle bellezze che
popolano il nostro pianeta”, conclude Algol. D’altronde viviamo su un pianeta speciale, dove le
condizioni ideali per lo sviluppo della vita non mancano. E come per qualsiasi oggetto speciale, è
sottinteso che sia anche estremamente raro. Un giorno, forse, nell’immensità del cosmo,
riusciremo a trovare l’esatto pianeta gemello della Terra.
Luca Murer IV B
Il Sogno è la Chiave…”articolo fantasma”
Ogni uomo esistente ha avuto, almeno per cinque minuti, un sogno che porta in dimensioni
misteriose e fantastiche o che fa immaginare mondi differenti da quello in cui viviamo. In
alcuni casi si immagina ad esempio città o posti che si vorrebbero visitare, ma in altri ci si
“lancia” in eventi alternativi a quelli già passati o addirittura in luoghi fatati e surreali. Chi non
ha mai sognato di cambiare un evento spiacevole (come un voto o un litigio) facendo un “viaggio
del tempo” con la mente? Chi non ha mai pensato di essere il protagonista di una storia
inventata oppure di avere un lavoro speciale (ad esempio lavorare come musicista)? Tutto
questo succede soltanto con la presenza del tempo e della fantasia: la prima ti permette di
dare un limite temporale a ciò che architetti con la mente, la seconda apre ciò che è dentro di
te e costruisce il tuo mondo. Senza queste due cose non è possibile immaginare qualcosa di
veramente magico o di dare una ricordo importante di ciò che crei. I sogni purtroppo non sono
sempre sinonimo di felicità perché mostrano più volte ciò che non puoi ancora diventare o
anche ricordi brutti, come errori che hanno distrutto un rapporto.
Eppure i sogni hanno spinto gli uomini a continuare a vivere e a seguire nuove strade della vita,
che hanno portato, nel bene e nel male, ad aperture mentali che hanno portato al progresso
universale e interiore. Ci sono momenti in cui è possibile controllare l’immaginazione, mentre in
altri casi quest’ultima va fuori controllo, come nei sogni oppure quando si hanno grandi
ambizioni sul domani.
Durante questi “viaggi” la razionalità non esiste e non c’è modo di collegare fantasia e realtà:
ad esempio camminare su una piattaforma sospesa nel vuoto, oppure camminare in una città
vuota o rivivere momenti della propria vita da un’altra e nuova prospettiva. Ma la vera utilità
dei sogni è quella di portare le persone a migliorare sé stessi e portarle ad essere più mature.
La cosa più importante è che dai sogni che si ricava un grande futuro: solo quando si è in grado
di guardare la vita sia con la razionalità e la maturità di un adulto che con la fantasia e
l’innocenza di una bambino si può scoprire il vero potenziale dell’umanità. Dopo aver letto
questo perché non ritornare nella Fantasia?
p.s. Se qualcuno ha letto il numero precedente o lo tiene da qualche parte, avrà notato
nell’indice era presente il titolo di questo articolo, ma come un “fantasma” non era presente.
Per questo è un “bonus” di questo numero.
Marco Ferrante, IV A
Il Nuovo Ordine Mondiale
Una delle teorie del complotto più controverse e chiacchierate dell’ultimo secolo è
sicuramente quella del NWO (New World Order) o del Nuovo Ordine Mondiale; secondo
questa teoria, infatti, esisterebbe un gruppo oligarchico che ha abbastanza influenza da
soggiogare le grandi potenze mondiali e di conseguenza dominare il mondo.
A primo impatto la gente pensa che non ha molto senso, ma in questi anni, dominati da grande
indecisione e interrogativi, si può incominciare a pensarci in modo sempre più frequente. Ma
come è nata questa teoria? Si può dire che sia nata dopo l’imperialismo e la colonizzazione
africana dalla mente di Cecil Rhodes ( uomo d’affari inglese che per conto dell’Inghilterra
colonizzò e comandò le colonie sudafricane ), che teorizzava una futura riunione degli Stati
Uniti e dell’ Inghilterra per formare uno stato federale mondiale il mondo intero. Rhodes
fondò anche una confraternita, la Rhodes Scholarship, che mirava ad unire i capi di questo
ipotetico stato. In seguito Lionel Curtis, suo sostenitore, fondò nel 1909 su modello della
Rhodes Scholarship, vari gruppi che formavano la cosiddetta “tavola rotonda di RhodesMilner”. Altri personaggi come Edward M. House ( un consigliere vicino al presidente
statunitense Wilson durante le trattative della Società delle Nazioni ) e Herbert George
Wells ( scrittore di fantascienza che fu uno dei primi a usare il termine NWO ) contribuirono
alla diffusione della teoria. Il termine ritorna dopo la disgregazione dell’ URSS con l’allora
presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush quando in un discorso descrisse una possibile
cooperazione con la Federazione Russa usando il termine NWO. Secondo alcuni sostenitori di
questa teoria del complotto il Nuovo Ordine Mondiale contiene altre teorie all’ interno, come
quella dell’ Ordine degli Illuminati, quello del Quarto Reich e quella della Neomassoneria. Oltre
a teorie, però, sono citati anche gruppi, stati e associazioni, ma anche famiglie che posso fare
parte dell’Ordine (esempi sono L’ONU , gli Stati Uniti, il Vaticano e la famiglia Bush). Il
problema maggiore per avere una prova attendibile sono spesso sotto-tematiche molto
eterogenee tra loro: l’occultista Alice A. Bailey parlava di “risveglio spirituale”, mentre altri
parlavano di colpi militari, controlli economici e mentali. Quello che si può pensare è che,
nascosta tra noi, può esistere un’ entità più grande, che può portare,nel bene e nel male, un
cambiamento radicale al nostro modo di vivere,
Marco Ferrante, IV A
La vita non ha il replay
Mai sentito parlare di sicurezza sulla strada?
È un argomento che, già e soprattutto alla nostra età, non bisogna trascurare, ma che troppo
spesso -purtroppo- viene preso “sotto gamba”. A parlarcene a scuola sono stati i ragazzi della
Croce Rossa, con il supporto di alcuni filmati.
Ogni anno sono almeno 1 milione i morti per incidenti stradali. La causa principale degli è il
sonno, ma anche la fretta, la distrazione, la droga e l’alcool... basta un attimo per perdere il
controllo e finire in una tragedia. A volte le vittime degli incidenti sono colpevoli della loro
stessa fine, ma spesso succede che delle persone innocenti rimangano coinvolte e muoiano;
questo accade perché la gente non si rende conto che un’automobile, un motorino, un camion
non sono solo mezzi di trasporto, ma vere e proprie ARMI nelle mani del conducente ed è
necessaria una buona dose di responsabilità, buon senso, rispetto per se stessi e per gli altri,
nel mettersi alla guida di questi veicoli.
“Quando sei in macchina mettiti la cintura” . Quante volte avrete sentito questa frase?
Moltissime, immagino. E quante volte l’avete fatto? Siate sinceri… pochissime!
Scommetto, infatti, che nessuno, invece di dirvi che cosa fare, vi ha mostrato cosa potrebbe
succedere nel caso NON lo faceste; allora, almeno per curiosità, staccatevi per un attimo da
Facebook e provate a cercare qualche video che simula un incidente e le conseguenze per chi
non indossa la cintura: ve lo assicuro, comincerete ad usarla anche nei sedili posteriori.
Altro oggetto che assicurerebbe una maggior protezione, ma che è visto dai giovani come un
accessorio assolutamente inutile, è il casco.
E, per quanto riguarda questo, l’Italia si divide in due: da Roma in giù il casco in motorino è un
optional.
Ma se noi del Nord siamo più rispettosi della legge in questo senso, non significa che qua alla
Spezia girino tutti con il casco: o meglio, il casco lo indossiamo, sì, ma abbiamo una moda tutta
nostra, che è quella di portarlo allacciato largo e all’indietro. Il motivo? Semplice: per i
ragazzi è improponibile, inimmaginabile il solo pensiero di rovinarsi il ciuffo, compromettendo
così tutto il look della giornata.
Certo, se preferite avere un aspetto impeccabile, rischiando però di rompervi il collo,
accomodatevi! Potete pensare di “fregare” i vigili, ma non voi stessi. Indossare il casco in quel
modo, infatti, forse è peggio di non averlo proprio: in caso di incidente, la parte finale del
casco bloccherebbe il collo, quindi la spina dorsale, causandone una rottura.
Quindi FORSE sarebbe meglio un ciuffo un po’ più schiacciato, ma un viaggio tranquillo, non
credete? In fondo, dobbiamo voler più bene a noi stessi: non siamo in un gioco, e la vita non
ha il replay.
Ylenia Parbuono IVB
Irene De Giorgi IVB
Una splendida favola: Kiki consegne a domicilio
A volte ritornano, non mi riferisco ad una persona scomparsa, ma ad un capolavoro
dell’animazione Nipponica che nel lontano 2002 per la prima volta in Italia era stato
presentato nel piccolo schermo grazie alla Buena Vista/Walt Disney, che aveva attuato un
adattamento terribile anche secondo Gualtiero Cannarsi che si era occupato della traduzione
dei dialoghi, il quale disse che tra la versione americana e il film originale c’era un abisso. Ma
grazie a Lucky Red il giorno 24 aprile 2013 è tornato sul grande schermo con un adattamento
molto più fedele alla versione giapponese. Il “cartone animato“ in questione, anche se è
riduttivo chiamarlo così, è Kiki consegne a domicilio di Hayao Miazaki, prodotto dallo studio
Ghibli nel lontano 1989. Il film racconta le avventure della streghetta Kiki e del suo percorso
di crescita. Infatti nella sua comunità di streghe all’età di 13 anni ogni giovane novizia deve
passare un anno in una città lontana per diventare adulta a tutti gli effetti. Kiki parte con la
sua scopa volante e con il suo gatto parlante Jiji
in una città di mare dove ha sempre
desiderato svolgere il suo rito di passaggio. Ma la città è un posto diverso da come la giovane
strega se l’era immaginato,
è un posto freddo
e insensibile.
La protagonista però farà
amicizia con tantissime persone che la aiuteranno nel suo processo di crescita come la fornaia
Osomo grazie a cui Kiki aprirà proprio una piccola impresa di consegne a domicilio, da qui il
titolo dell’opera, e Tombo un ragazzo sognatore che diverrà suo carissimo amico. Ma
delle
novità ci sono dietro l’angolo. Non vi anticipo nulla per non rovinarvi la visione di questo
splendida favola che parla del difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta, vi consiglio
solo di andarla a vedere al cinema immediatamente perché vi saprà stregare, divertire e
commuovere con la sua storia e la sua meravigliosa colonna sonora. In più per la prima volta (
non sto scherzando), il Megacine, al posto di cartoni animati di dubbio gusto come Zambezia,
permette ai fan di Hayao Miazaki e a tantissimi bambini di vedere questo film meraviglioso
senza essere costretti ad andare in capo al mondo o di farlo passare nel silenzio senza la
giusta pubblicità che si meriterebbe, solo perché non si possono creare gadget sopra o perché
non è solo per bambini, un capolavoro del genere . Non siate prevenuti pensando ”Oh, un'altra
giapponesata” oppure “Ma ho 18 anni che cosa vado a vedere
un cartone animato”; correte al
cinema e andatelo a vedere; se dopo averlo visto lo ritenete uno schifo, anche se non credo,
vi do’ il diritto di prendervela con me per avervi costretto, allo stesso modo se vi piacerà
potete venire da me per ringraziarmi. Buona visione!
Francesca Breschi I D
Scontro tra titani: meglio Messi o CR7?
Negli ultimi 5 anni abbiamo ammirato le loro azioni, i loro dribbling, i loro gol, le loro vittorie!
Roba da togliere il fiato per qualsiasi “ Calciofilo” degno di questo nome! Ma nonostante i
confronti tra i due si sprechino, la risposta su chi sia migliore non è ancora giunta in maniera
definitiva! Infatti, mentre le reti messe a segno e il bagaglio tecnico più completo fanno
propendere di poco la bilancia verso il portoghese, è anche vero che i trofei vinti, sia di
squadra che individuali, compensano il modico gap dal punto di vista realizzativo. Proviamo
quindi a fornire un’analisi complessiva per provare a rispondere a questo fatidico
interrogativo. Cristiano Ronaldo è cresciuto sotto l’ala protettiva di Sir Alex Ferguson,
confrontandosi con un campionato molto duro come quello inglese, in cui ha compiuto un
percorso di maturazione che lo ha trasformato da funambolo dribblomane e fumoso al bomber
letale che è ancora oggi! Rispetto all’argentino ha avuto il coraggio di mettersi in gioco in due
campionati diversi come la Liga Spagnola e la Premier League con squadre distanti tra loro,
allenatori differenti, ma stessa incisività e frequenza realizzativa!
Inoltre, nonostante non sia riuscito a vincere, nella nazionale portoghese (sicuramente meno
dotata dal punto di vista tecnico dell’“Albiceleste”) è il vero leader ed ha convinto molto di più
del suo eterno rivale! Messi è invece cresciuto sin da piccolo nella “Cantera blaugrana” insieme
ad altri suoi attuali compagni, fattore che sicuramente ne ha favorito l’immediato inserimento
nelle geometrie tattiche della squadra! A differenza del talento di Funchal, Lionel ha una
compagine cucita su misura per lui, che gli consente di esprimere tutto il suo straordinario
potenziale! I suoi detrattori spesso vedono nelle prestazioni non esaltanti con la sua nazionale
una mancanza di personalità e una sorta di dipendenza verso Xavi e Iniesta! Però è anche vero
che nei momenti decisivi in Champions, la “Pulce” è riuscito ad esprimersi meglio del
portoghese (è magniloquente il Classico di due anni fa in semifinale), che a volte tende a
privilegiare la soluzione personale a svantaggio della squadra! Inoltre, mentre l’ argentino
sembra essere perfettamente integrato nello spogliatoio blaugrana, il portoghese ha la fama
di “Prima donna” e le sue continue richieste di adeguamento contrattuale non fanno che
confermare questa voce! Interpellato a riguardo in una recente intervista, Maradona si è
soffermato sulla personalità spaccona e quasi presuntuosa di CR7, confrontandola con il
maggior spirito di gruppo del 10 del Barca! Ha inoltre affermato che mentre il madridista ha
bisogno di ricorrere al tiro dalla lunga distanza, il canterano arriva direttamente in porta con
la palla! Si può però facilmente ribattere a queste dichiarazioni: infatti, quel che conta è il
risultato finale e poco importa se il gol proviene da una sassata dalla lunga distanza( qualità un
po’ deficitaria per Messi) o da un coast to coast palla al piede( qualità in cui non di certo
difetta CR7)! Inoltre, i suggerimenti dal punto di vista caratteriale non arrivano di certo da un
modello comportamentale eccellente; anzi, a suo confronto CR7, nonostante qualche
scappatella di troppo, è il ragazzo che ogni padre vorrebbe per la propria figlia! Inoltre, a chi
vede nella semifinale 2011 la dimostrazione della superiorità di Lionel, i fans del portoghese
spesso ricorrono alla sfida scudetto dello scorso anno, dove fu l’asso madrileno a decidere la
partita, per difendere il proprio beniamino! Insomma, nonostante tutto l’impegno possibile,
anche dopo questa analisi rimane per noi complicato soddisfare completamente tale quesito,
che vede Ronaldo più “Magnetico” nella personalità rispetto a Messi, ma Lionel più lucido nei
momenti decisivi ed ancor più vincente del rivale! Forse l’ unica risposta che possiamo fornirvi
è la seguente: GODETEVELI, perché come i nostri padri ci hanno raccontato di “ Borg vs
McEnroe”, di “ Senna vs Prost”,ma soprattutto del confronto a distanza tra Pelè e Maradona,
noi potremo raccontare ai nostri posteri di “ Federer vs Nadal”, “ Alonso vs Vettel”, ma
soprattutto dei tanti confronti diretti tra Messi e CR7.
Daniele Calligaris e Auro Viola- Classe ID
L’AGORA’ E BRANKO
(mai le stelle furono tanto avverse)
(la colpa di ogni informazione sconnessa o che si rivelerà non veritiera sarà attribuita ai nostri traduttori.)
Aries
nati dal 21/03 al 20/04.
Siete sempre stati bravissimi a divulgare le vostre
idee e a portare a termine i progetti che vi siete
prefissati… però è tempo di crisi per tutti. Usate
ancora la vostra rinomata testardaggine per
convincere le persone a darvi ascolto a tutti i costi,
ma risparmiate le energie del discorso: prendeteli a
testate!
Taurus
nati dal 21/04 al 20/5. Ma soprattutto il 29/4. Eh sì.
Voi fratelli Bovini siete in possesso di un sottile e fastidioso
senso dell’umorismo, una passione per le dormite
pomeridiane e un amore segreto per il cheesecake. Con
l’arrivo della verde stagione, incombe su di voi la piaga del
“coma primaverile” che, combinata alla piroetta con casquè
di Saturno su Venere, vi condurrà tra il dolce suono di un
liuto e quello di un’arpa (effetti allucinogeni degli
antistaminici) in stato catalettico. Evitate di guidare
macchinari. Lasciate perdere l’amore e buttatevi sul cibo.
Gemini
nati dal 21/5 al 21/6.
Personaggi ambigui, voi Gemelli siete in continuo movimento.
Incostanti, chiassosi al cinema, e amanti della pesca subacquea
spesso rimediate ai vostri difetti con un’ilarità adolescenziale.
Ma questo mese cambia tutto: Giove entrerà nella rotta di
Mercurio e vostro padre comprerà una motozappa, perciò
cercate di evitare le zone a rischio frane e non mandate il gatto
a correre spensierato nel giardino sul retro.
E no, non voglio venire a giocare con voi.
Cancer
nati dal 22/6 al 22/7.
Dicono che questo mese non andrà come speravate. Beh, fatevene
una ragione. Nel frattempo, visto che tanto le cose andranno
comunque male, perché non provate ad esorcizzare la vostra
timidezza patologica? Compratevi un costume da coniglio (
preferibilmente nero), prendete di mira un ragazzo a vostra scelta
e fategli credere di averlo salvato da un disastro aereo. Dovrete
essere convincenti e riuscire a farlo impazzire, seguendolo anche a
casa e mangiandogli le riserve di zucchero. Quando avrete
acquistato la fiducia della vostra vittima, potrete togliervi il
costume da coniglio e rivelare la vostra identità ( vi prego,
ricordatevi di togliervi la calzamaglia e mettervi dei pantaloni quel
giorno). Ecco, avete esorcizzato la timidezza e guadagnato un nuovo
amico… credo.
Leo
nati dal 23/7 al 23/8.
Per questo mese il consiglio è di fare sport. Non siate
egocentrici e condividetelo con qualcuno, per esempio potete
mettervi a girare nella ruota insieme al criceto di compagnia
della vostra vicina pazza, tanto tutti hanno una vicina pazza e se
non ce l’avete, fatevi delle domande: la vicina pazza potreste
essere voi!
Virgo
nati dal 24/8 al 22/9.
Voi Vergine siete timidi e apparentemente remissivi, ma dotati di
una deliziosa e terribilmente pedante vena ipercritica.
A breve, tuttavia, Venere sarà in caduta, spinta giù un po’ da
Nettuno e un po’ da Giove compagni di birbonate, e voi sarete
costretti a sottostare alle volontà altrui. Ciò che direte o che
penserete non verrà nemmeno preso in considerazione, inutile
tarantolarvi sulla sedia o gridare al mondo intero la vostra
disperazione attraverso un uso improprio della musica, rassegnatevi
e lasciate che questo periodo passi. Intanto andatemi a prendere
un bicchier d’acqua che ho sete.
E niente “ma”.
Libra
nati dal 23/9 al 22/10.
Persone pesate (ah ah ah.) voi Bilancia siete sempre alla
ricerca dell’armonia e della forma, ma talvolta indifferenti
alla sofferenza altrui. Amate gridare in piazza e prendere
a calci gli Ariete, cosa che fa di voi dei veri maestri di
eleganza. Mercurio vi sarà opposto, ma voi non ditegli che
ve l’ho detto. Mangiate tanta frutta e verdura e cercate
di regolarizzare la vostra flora intestinale.
Scorpio
nati dal 23/10 al 22/11.
Voi scorpioni, come tutti gli aracnidi, amate le storie
complicate e trovate sempre soluzioni pessime ai vostri
problemi. Ma sorridete, andrà sempre peggio. Fate attività
sportiva all’aperto, se il tempo lo permette, e controllate
le scalinate appena lavate. Sapete, Giove sarà in Mercurio
e Venere in vacanza. Quindi …
Mh. Ok. Ci siamo capiti.
Sagittarius
nati dal 23/11 al 21/12.
Questo mese dovrete farvi forza e combattere per quello
in cui credete! Metteteci tutta la vostra passione e
creatività per portare a buon fine la vostra causa: il
ketchup piccante non è buono come quello normale!
Proporrei di fare dei volantini e appenderli in giro per la
città. Si potrebbero anche raccogliere firme e creare una
campagna pro ketchup normale….
Capricornus
nati dal 22/12 al 20/1.
Voi Capricorno siete persone leali, mal disposte verso le
menzogne e capaci di instaurare amicizie durature con gli
invertebrati. Apprezzate le battute scadenti e i cibi scaduti.
Questo mese, Marte perderà a burraco con Giove e sarete
costretti a procacciarvi il cibo a mani nude. Iniziate da
qualcosa di semplice.
Tipo un cinghiale.
Aquarius
nati dal 21/1 al 19/2.
Voi Acquario siete portati alla ricerca della libertà e ad
investire nel futuro. Anche a farvi investire, a volte. Vi
piacciono le fragole e siete determinati a portare a termine
gli impegni presi. Urano vi proteggerà dalle scottature
estive, dalle persone stupide e dai matrimoni fino a quando il
Sole non tornerà dall’esilio. Poi saranno tutti fatti vostri.
Pisces
nati dal 20/2 al 20/3.
La vostra perenne indecisione vi porterà ad esasperare una
commessa del Mc Donald: sarebbe meglio prendere la cocacola grande o quella media? Un hamburger di suino oppure le
pepite di pollo? Le patatine semplici o quelle nuove alle spezie
coreane? Con lei, che avrà lo sguardo rassegnato di un’orata al
mercato del pesce, potrebbe nascere un “dolce flirt” (
linguaggio tipico da oroscopo per adolescenti). Se è castana
fate finta di esservi sbucciati un dito e cercate di farle
compassione piangendo e spiattellandole insistentemente il
dito davanti alla faccia. Se è bionda, lasciate perdere.
Martina Fabbri IA
Quando la scienza fa spettacolo
Valentina Arecco IA
Le materie scientifiche a noi studenti del Liceo Classico, spesso, sembrano ostacoli
insormontabili. Eppure la scienza è la base della nostra vita e dovremmo imparare a non averne
paura. Lo ha capito da tempo Bruno Vivaldi, comandante della Polizia Locale dei Comuni di
Beverino, Calice al Cornoviglio e Pignone. Da sempre questo tutore dell’ordine è un
appassionato ambientalista. La sua casa, non per nulla, si trova immersa in un bosco della Val di
Vara. Ed è nota a tutti la battaglia che sta conducendo affinché nella provincia della Spezia si
cominci ad intitolare vie e piazze agli studiosi che hanno fatto le più importanti scoperte
scientifiche, anziché ai condottieri che hanno guidato ragazzi a morire in guerra. Secondo
Bruno Vivaldi, è fondamentale che i giovani conoscano la scienza. Ma, a tal riguardo, per
l’esperto, occorre utilizzare un linguaggio semplice, se non addirittura giocoso.
Per spiegare a tutti che cosa abbia provocato i disastri alluvionali del 25 ottobre 2011, il
comandante Vivaldi ha deciso di scrivere un testo teatrale. Si è, quindi, rivolto ad un famoso
regista, Alain Ety, che sabato 27 aprile metterà in scena al Teatro Civico lo spettacolo
intitolato “Fango”. Con la scenografia dell’architetto Salvatore Lauria e con la partecipazione
straordinaria del vicepresidente dell’Ordine dei geologi della Liguria, Carlo Malgarotto, Vivaldi
racconterà attraverso un monologo che cosa ha causato la “bomba d’acqua”, quali colpe ha la
natura, quali responsabilità devono essere attribuite all’uomo. Per sostenere l’iniziativa del
comandante-ambientalista, sul palco saliranno per leggere alcuni brani anche diversi esponenti
del mondo della cultura, fra tanti, il magistrato Maria Cristina Failla, la sua collega Diana
Brusacà, l’avvocato Giulia Feliciani.
Il ricavato dello spettacolo sarà interamente devoluto alle popolazioni alluvionate. Tutti sono
invitati a partecipare, sia per la qualità dell’evento, sia per compiere un gesto di solidarietà nei
confronti delle tante famiglie che hanno avuto vittime, o si trovano ancora senza casa.
Diletta Bufo, II B