Aprile 2013 Eccoci pronti per il penultimo numero di quest’anno scolastico. Purtroppo si aprirà con la drammatica esplosione avvenuta durante la maratona di Boston e quella scoppiata nella fabbrica di fertilizzanti in Texas; due avvenimenti che hanno duramente colpito l’America in questo periodo. Ma si parlerà anche della figura di Rita Atria e della scoperta dei due nuovi pianeti Kepler 62- e e Kepler 62-f e potrete trovare, inoltre, un interessante spazio per le riflessioni. Insieme alla recensione del film “Kiki consegne a domicilio” e ad un articolo dal titolo “Messi VS Ronaldo”, troverete anche un divertentissimo oroscopo! E per finire vi verrà presentato un evento che si terrà al teatro Civico sabato 27 aprile, dal titolo “Fango”, riguardante l’alluvione che ha travolto il nostro territorio e il cui ricavato sarà interamente devoluto alle popolazioni alluvionate. La redazione ATTUALITA’ ATTENTATO A BOSTON : 1)Un gelido silenzio 2)Reali armi di distruzione di massa? Libera Una drammatica esplosione in Texas I nuovi pianeti RIFLESSIONI Il sogno è la chiave Un nuovo ordine del mondo La vita non ha il replay RECENSIONI Una splendida favola SPORT Messi VS Ronaldo SPAZIO CREATIVO E CURIOSITA’ Oroscopo EVENTI Quando la scienza fa spettacolo Un gelido silenzio Credo che il piacere di una corsa si realizzi nel momento in cui ti fermi, quando accaldato e stanco, di una stanchezza dolce, respiri profondamente e senti il cuore batterti forte nel petto. Se poi stai correndo insieme a milioni di persone per ricordare l’inizio della Rivoluzione degli Stati Uniti d’America… beh, il tuo cuore batterà ancora più forte. Sono stati minuti terribili quelli della maratona di Boston del 15 aprile 2013. Minuti in cui la gioia, l’entusiasmo, e anche la fatica, si sono tramutati in disperazione e dolore. 3 le vittime, 140 i feriti (19) gravi e oltre 10 le amputazioni. Due bombe, a distanza di dodici secondo l’una dall’altra, hanno macchiato di sangue le strade di Boston e spezzato il cuore degli americani. Un bambino di otto anni, insieme alla madre e alla sorella, aspettava al traguardo il papà. Non riuscì a vederlo il suo papà, perché una di quelle maledette bombe colpì proprio lui e travolse il suo piccolo corpo. La seconda vittima è una ragazza di ventinove anni, si chiamava Krysle… della terza vittima, uno studente, non si sa ancora il nome. Da quanto dicono i media americani, le bombe erano costituite da pentole a pressione colme di schegge metalliche, chiodi e cuscinetti a sfera, confezionate affinché sembrassero sacchetti della spazzatura. Colpevoli due ragazzi di nazionalità cecena, uno dei quali è morto durante uno scontro a fuoco con la polizia, la motivazione è ancora da definire. Il presidente Barack Obama definisce l’atto “atroce e codardo contro civili” dicendo che gli americani si “rifiutano di farsi terrorizzare”. Ora Boston è popolata da auto della polizia, elicotteri e ben poche persone che non siano giornalisti. Ma ciò che colpisce di più è il silenzio. Il silenzio di quelle persone prima così piene di allegria, ora così mute; il silenzio, quello gelido, quello che fa male, quello che uccide. Lo stesso silenzio non esita a tornare quando si deve commentare questa atrocità. Che cosa dire? Che cosa pensare? Sembra stupido persino provare a dire qualcosa. Così credo che in tutto il mondo oggi si avverta nelle vene il gelo, la tristezza, e che le parole… manchino. Il disgusto, la rabbia, lo sconcerto, vanno ai responsabili, a quei dannati pazzi, per cui non ci sarà mai una sufficiente giustizia. Il pensiero, l’affetto, l’amore, vanno alle vittime, a Krysle, ai 140 feriti, alle persone terrorizzate e vanno a quel bambino, di soli otto anni, che stava aspettando con così tanta gioia il suo papà, quel giorno. Giulia Miele, II B Attentato a Boston; reali armi di distruzione di massa? Dzohokhar Tsarnaev, l'unico superstite sospettato dell'attentato, è stato accusato di aver usato armi di distruzione di massa. Delle pentole a pressione esplosive? Il post pubblicato ieri su twitter dal procuratore generale del District of Massachusetts parla chiaro: “Dzhokhar Tsarnaev è stato accusato di cospirazione per l'utilizzo di armi di distruzione di massa contro cose e persone negli Stati Uniti”. Si parla infatti del diciannovenne di origine cecena sospettato di essere l'autore, assieme al fratello, degli attentati alla maratona di Boston del 15 aprile scorso e catturato dall'Fbi quattro giorni dopo dopo una lunga caccia all'uomo. Attualmente Tsarnaev è ricoverato al Beth Israel Deaconess Medical Center, in prognosi riservata. A quanto pare i tipi di bomba utilizzati dai fratelli Tsarnaev sono dei cosiddetti ” LED”, acronimo per “Improvised explosive device”, cioè dispositivi esplosivi improvvisati, ordigni costituiti da pentole a pressione riempite di esplosivi di bassa qualità, chiodi e bulloni. Oggetti piuttosto lontani dall'immagine comune di “armi di distruzione di massa”. Di solito, parlando di armi di distruzione di massa si pensa a grandi ordigni, come ad esempio testate nucleari, chimiche o biologiche. Ma per la legge americana non è così: nella categoria rientrano anche granate, mine, missili e razzi. E persino le pentole a pressione di Tsarnaev: si tratta dunque di una definizione piuttosto vaga, che, secondo l'analisi di Spencer Ackerman, reporter di guerra, andrebbe completamente mutata; infatti lo stesso giornalista scrive: “Bisognerebbe abolire quest'espressione e sostituirla con frasi più appropriate per le diverse tipologie di esplosivi ed attentati”. Ancora non è chiaro cosa succederà a Tsurnaev. Se (come pare molto probabile) le accuse dovessero essere confermate, potrebbe essere condannato a scontare l' ergastolo in carcere. O addirittura alla pena capitale, che, sebbene non sia prevista nello stato del Massachusetts, è comminabile dai tribunali federali. E, a quanto pare, sarà proprio uno di questi a giudicare il ceceno. Tommaso Pistelli, VD Era una ragazza come noi Rita aveva 19 anni, era alta, castana e magra. Era una ragazza come tante, intelligente e sempre sorridente. Quando parliamo di lei però dobbiamo usare il tempo al passato, perché Rita non c’è più. Il suo sorriso è svanito da tempo, ma non nelle nostre menti, non possiamo permettere che la sua storia svanisca. Rita faceva parte di una famiglia mafiosa, e perse padre e fratello perché vi furono contese fra i maggiori boss, fra cui proprio suo padre. Decise di denunciare la realtà che viveva nel suo paesino, Partanna. Decise di far parte della parte giusta del paese, della parte onesta, della parte che lotta e che non ha paura. Si affidò a Paolo Borsellino, magistrato di Palermo, nel quale riconobbe da subito una figura paterna. Gli raccontò tutto quello che sapeva, tutto quello che aveva visto, e grazie a lei e alle sue dichiarazioni decine e decine di mafiosi furono arrestati e processati. Rita si sentiva protetta, si sentiva amata e aveva vinto. Fu costretta a scappare dal paese, a vivere sotto un’altra identità e a nascondersi, ma aveva vinto, perché a diciannove anni stava scontrando la mafia, e stava vincendo lei. Poi arrivò il 19 luglio 1992. Quel giorno papà Paolo Borsellino venne brutalmente ucciso da Cosa Nostra. La notizia la distrusse. La vittoria che pensava di avere avuto si trasforma in perdita, la più grande perdita mai ricevuta. Le portarono via Borsellino, e con lui la speranza. Si suicidò qualche giorno dopo. Rita è morta, non c’è più. Ma la sua storia resta, è scritta nei visi di chi come lei sente il bisogno di legalità e onestà. Quello che segue è parte del tema che svolse all’esame di maturità. È impossibile non avere i brividi. “TEMA La morte del giudice Falcone ripropone in termini drammatici il problema della mafia. Il candidato esprima le sue idee sul fenomeno e sui possibili rimedi per eliminare tale piaga. SVOLGIMENTO La morte di una qualsiasi altra persona sarebbe apparsa scontata davanti ai nostri occhi, saremmo rimasti quasi impassibili davanti a quel fenomeno naturale che è la morte del giudice Falcone, per chi aveva riposto in lui fiducia, speranza, la speranza di un mondo nuovo, pulito, onesto, era un esempio di grandissimo coraggio, un esempio da seguire. Con lui è morta l'immagine dell'uomo che combatteva con armi lecite contro chi ti colpisce alle spalle, ti pugnala e ne è fiero. Mi chiedo per quanto tempo ancora si parlerà della sua morte, forse un mese, un anno, ma in tutto questo tempo solo pochi avranno la forza di continuare a lottare. Giudici, magistrati, collaboratori della giustizia, pentiti di mafia, oggi più che mai hanno paura, perché sentono dentro di essi che nessuno potrà proteggerli, nessuno se parlano troppo potrà salvarli da qualcosa che chiamano mafia. Ma in verità dovranno proteggersi unicamente dai loro amici: onorevoli, avvocati, magistrati, uomini e donne che agli occhi altrui hanno un'immagine di alto prestigio sociale e che mai nessuno riuscirà a smascherare. Ascoltiamo, vediamo, facciamo ciò che ci comandano, alcuni per soldi, altri per paura, magari perché tuo padre volgarmente parlando è un boss e tu come lui sarai il capo di una grande organizzazione, il capo di uomini che basterà che tu schiocchi un dito e faranno ciò che vorrai. Ti serviranno, ti aiuteranno a fare soldi senza tener conto di nulla e di niente, non esiste in loro cuore, e tanto meno anima. La loro vera madre è la mafia. Ecco, con la morte di Falcone quegli uomini ci hanno voluto dire che loro vinceranno sempre, che sono i più forti, che hanno il potere di uccidere chiunque. Un segnale che è arrivato frastornante e pauroso. L'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e tutti. L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo.” Valeria La Mattina II B La drammatica esplosione in Texas Un’altra tragedia che ha colpito l’America in questi giorni, dopo l’attentato di Boston, è stata l’esplosione che è avvenuta in una fabbrica di fertilizzanti a West, in Texas, giovedì 18 Aprile. Molti edifici, a diversi isolati di distanza, sono stati rasi al suolo e scioccante è la testimonianza di un camionista che afferma di essere stato scaraventato giù dal suo letto a causa dell’esplosione. Al momento si registrano 14 morti, tra i quali molti soccorritori, e circa 200 feriti ma ciò che preoccupa maggiormente è la nube tossica che si è sprigionata dopo l’ incendio. Per timore di una nuova esplosione e della dispersione di ammoniaca dalle macerie è stato richiesto ai residenti di restare nelle loro abitazioni fino ai prossimi accertamenti. Un’esposizione prolungata a queste sostanze potrebbe causare gravi danni al nostro organismo come edema alla glottide, broncospasmo, edema polmonare e arresto respiratorio. Già nel 2006 la Commissione del Texas aveva aperto un’indagine dopo la testimonianza di una donna che aveva detto di sentire un forte odore di ammoniaca provenire dalla fabbrica. Le condizioni del meteo non agevolano i soccorritori a causa dei forti venti che spingono la nube velenosa molto lontano. Il Papa per esprimere la sua vicinanza alle vittime e ai loro parenti, ha scritto in un tweet: “Per favore, includete anche me tra quelli che pregano per le vittime dell’ esplosione in Texas e per le loro famiglie”. La polizia locale non esclude la possibilità di un incendio doloso ma, per adesso, non si hanno notizie certe. La priorità della piccola cittadina di West è quella di recuperare i propri abitanti. Alcuni di loro sono ancora dispersi e la polizia sta svolgendo un duro lavoro per ridare alle loro famiglie i loro cari o almeno un corpo su cui piangere. Si cercano delle risposte, un motivo che possa spiegare ciò che è accaduto. La situazione è davvero critica ed è per questo che indirizzo tutta la mia solidarietà verso coloro che in quella fabbrica hanno perso una madre, un padre o un amico. E’ un dolore infinito e incomprensibile ma è giusto restituire a queste persone un po’ di pace e serenità di cui godevano prima. Caterina Fabiano II B Scoperti due nuovi pianeti “sosia” della Terra Mentre la Terra soffre a causa dell’inquinamento e della sovrappopolazione, gli scienziati stanno cercando nuovi pianeti abitabili. La Nasa ha annunciato in questi giorni la scoperta di tre pianeti al di fuori del sistema solare definiti come “i migliori candidati per ospitare la vita”: orbitano attorno alla stella Kepler-62 e Kepler-69 e sono stati avvistati dall’omonima sonda che sta esplorando oltre 150.000 stelle nella speranza di trovare nuovi mondi, ossia il telescopio spaziale Kepler. Tale scoperta si deve al gruppo guidato dall'americano William Borucki, del centro di ricerche Ames della Nasa. La notizia, apparsa sulle pagine della rivista Science, è di quelle importanti ed ha sicuramente mandato in estasi gli astronomi di tutto il mondo, sebbene al momento nessuno sia in grado di stabilire se su i due pianeti ci sia una qualche traccia di vita. Questi due nuovi "mondi", infatti, scoperti ed osservati di recente, hanno un'importante ed incredibile caratteristica, ovvero sono molto simili alla nostra Terra. I due pianeti “sosia” della Terra sono, infatti, i più esterni di un sistema di cinque mondi extrasolari nato intorno alla stella Kepler-62, che somiglia al Sole e dista fra 2.000 e 3.000 anni luce da noi. Due di essi, Kepler-62e e Kepler-62f, sono stati descritti in un articolo pubblicato su Science e fanno parte di un sistema di cinque pianeti. Il terzo, non incluso nello studio del magazine scientifico, si chiama Kepler-69c e orbita attorno alla stella Kepler-69: secondo i ricercatori sulla superficie di tali pianeti potrebbe essere presente acqua allo stato liquido. “Con tutte queste scoperte, la Terra è sempre meno un luogo speciale, sempre più un pianeta comune in tutto l’universo”, ha detto Tom Barclay, scienziato del Bay Area Environmental Research Institute di Sonoma, in California. Sono i pianeti più simili alla Terra mai scoperti e i primi di queste dimensioni trovati nella cosiddetta zona abitabile, dove la distanza dalla stella rende possibile la presenza di acqua liquida e il formarsi della vita. Kepler-62e e Kepler-62f, hanno raggi rispettivamente pari a 1,61 e 1,41 volte il raggio della Terra. Gli altri tre pianeti dello stesso sistema solare hanno raggi pari a 0,54, 1,31 e 1,95 raggi terrestri, ma sono troppo vicini alla loro stella per avere acqua. Tutti sono stati scoperti grazie alla tecnica dei transiti che analizza le fluttuazioni nella luminosità di una stella nel momento in cui un pianeta le passa davanti, eclissandola parzialmente. I due pianeti ricevono dalla stella un flusso di luce simile a quello che Venere e Marte ricevono dal Sole e questo lascia supporre che possano ospitare un'atmosfera e acqua liquida. Basandosi su simulazioni, i ricercatori suggeriscono che entrambi i pianeti potrebbero essere solidi, con una composizione rocciosa o ghiacciata. "Un pianeta roccioso avvolto da un'atmosfera e con fiumi e mari sulla sua superficie sarebbe un Santo Graal per la planetologia extrasolare", scrive Science commentando la scoperta. Sulla base delle dimensioni e della distanza dalla stella, i ricercatori calcolano che i due pianeti potrebbero avere un'atmosfera con azoto, anidride carbonica e acqua. Ma non è possibile avere dati più precisi su pianeti così lontani. Potremmo quindi solo continuare a immaginare che a circa 3.000 anni luce da noi esistono due 'fratelli' della Terra con atmosfera e acqua. “Kepler 62F ha la giusta dimensione e la temperatura giusta ed è quello che più somiglia al nostro pianeta”. Questo è quanto è detto da Eric Algol dell’Università di Washington, autore dell’articolo pubblicato sulla rivista Science. Kepler 62F è il pianeta più esterno dei due, il quale è il 40% più grande del nostro, si trova proprio nel bel mezzo della così detta zona abitabile, ed ha un anno di 267 giorni. Il suo compagno Kepler 62E è leggermente più grande, il 60% in più della Terra ed ha un'orbita di 122 giorni. E' più caldo ma probabilmente anch'esso è abitabile, questa l'affermazione degli scienziati. Entrambi vantano una composizione la quale ha molti punti in comune proprio con la Terra ed una buona percentuale di roccia. Grazie al programma della NASA i pianeti "Keplero" già osservati nei mesi passati, sebbene ancora nessuno con queste caratteristiche, fanno parte di scoperte innovative e, appartenendo ad altre stelle o sistemi extrasolari, vanno a rafforzare decisamente la convinzione degli astronomi che la galassia sia piena di pianeti molto simili, per dimensioni, alla Terra. Alla luce di tutto questo si potrebbe presto giungere alla scoperta di una Terra 2.0 illuminata da un sole alieno sperduto nelle profondità dell'universo. I pianeti individuati sono i pianeti extrasolari più piccoli sino ad ora scoperti nella zona abitabile di una stella lontana. Sino ad oggi, infatti, l’esatta combinazione dei parametri che permetterebbero la vita è sempre venuta meno. Pianeti troppo caldi, troppo vicini alla stella attorno alla quale orbitano, privi di una superficie solida o troppo freddi. Questi – dicono i ricercatori – sono i primi pianeti che hanno tutte le carte in regola per poter essere paragonati alla Terra. Tuttavia, i ricercatori frenano gli entusiasmi di chi possa aver immaginato un pianeta gemello, ricco di oceani e foreste rigogliose: “Kepler-62f e Kepler-62e, non sono identici, ma soltanto simili. Sono leggermente più grandi e più freddi, probabilmente privi delle bellezze che popolano il nostro pianeta”, conclude Algol. D’altronde viviamo su un pianeta speciale, dove le condizioni ideali per lo sviluppo della vita non mancano. E come per qualsiasi oggetto speciale, è sottinteso che sia anche estremamente raro. Un giorno, forse, nell’immensità del cosmo, riusciremo a trovare l’esatto pianeta gemello della Terra. Luca Murer IV B Il Sogno è la Chiave…”articolo fantasma” Ogni uomo esistente ha avuto, almeno per cinque minuti, un sogno che porta in dimensioni misteriose e fantastiche o che fa immaginare mondi differenti da quello in cui viviamo. In alcuni casi si immagina ad esempio città o posti che si vorrebbero visitare, ma in altri ci si “lancia” in eventi alternativi a quelli già passati o addirittura in luoghi fatati e surreali. Chi non ha mai sognato di cambiare un evento spiacevole (come un voto o un litigio) facendo un “viaggio del tempo” con la mente? Chi non ha mai pensato di essere il protagonista di una storia inventata oppure di avere un lavoro speciale (ad esempio lavorare come musicista)? Tutto questo succede soltanto con la presenza del tempo e della fantasia: la prima ti permette di dare un limite temporale a ciò che architetti con la mente, la seconda apre ciò che è dentro di te e costruisce il tuo mondo. Senza queste due cose non è possibile immaginare qualcosa di veramente magico o di dare una ricordo importante di ciò che crei. I sogni purtroppo non sono sempre sinonimo di felicità perché mostrano più volte ciò che non puoi ancora diventare o anche ricordi brutti, come errori che hanno distrutto un rapporto. Eppure i sogni hanno spinto gli uomini a continuare a vivere e a seguire nuove strade della vita, che hanno portato, nel bene e nel male, ad aperture mentali che hanno portato al progresso universale e interiore. Ci sono momenti in cui è possibile controllare l’immaginazione, mentre in altri casi quest’ultima va fuori controllo, come nei sogni oppure quando si hanno grandi ambizioni sul domani. Durante questi “viaggi” la razionalità non esiste e non c’è modo di collegare fantasia e realtà: ad esempio camminare su una piattaforma sospesa nel vuoto, oppure camminare in una città vuota o rivivere momenti della propria vita da un’altra e nuova prospettiva. Ma la vera utilità dei sogni è quella di portare le persone a migliorare sé stessi e portarle ad essere più mature. La cosa più importante è che dai sogni che si ricava un grande futuro: solo quando si è in grado di guardare la vita sia con la razionalità e la maturità di un adulto che con la fantasia e l’innocenza di una bambino si può scoprire il vero potenziale dell’umanità. Dopo aver letto questo perché non ritornare nella Fantasia? p.s. Se qualcuno ha letto il numero precedente o lo tiene da qualche parte, avrà notato nell’indice era presente il titolo di questo articolo, ma come un “fantasma” non era presente. Per questo è un “bonus” di questo numero. Marco Ferrante, IV A Il Nuovo Ordine Mondiale Una delle teorie del complotto più controverse e chiacchierate dell’ultimo secolo è sicuramente quella del NWO (New World Order) o del Nuovo Ordine Mondiale; secondo questa teoria, infatti, esisterebbe un gruppo oligarchico che ha abbastanza influenza da soggiogare le grandi potenze mondiali e di conseguenza dominare il mondo. A primo impatto la gente pensa che non ha molto senso, ma in questi anni, dominati da grande indecisione e interrogativi, si può incominciare a pensarci in modo sempre più frequente. Ma come è nata questa teoria? Si può dire che sia nata dopo l’imperialismo e la colonizzazione africana dalla mente di Cecil Rhodes ( uomo d’affari inglese che per conto dell’Inghilterra colonizzò e comandò le colonie sudafricane ), che teorizzava una futura riunione degli Stati Uniti e dell’ Inghilterra per formare uno stato federale mondiale il mondo intero. Rhodes fondò anche una confraternita, la Rhodes Scholarship, che mirava ad unire i capi di questo ipotetico stato. In seguito Lionel Curtis, suo sostenitore, fondò nel 1909 su modello della Rhodes Scholarship, vari gruppi che formavano la cosiddetta “tavola rotonda di RhodesMilner”. Altri personaggi come Edward M. House ( un consigliere vicino al presidente statunitense Wilson durante le trattative della Società delle Nazioni ) e Herbert George Wells ( scrittore di fantascienza che fu uno dei primi a usare il termine NWO ) contribuirono alla diffusione della teoria. Il termine ritorna dopo la disgregazione dell’ URSS con l’allora presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush quando in un discorso descrisse una possibile cooperazione con la Federazione Russa usando il termine NWO. Secondo alcuni sostenitori di questa teoria del complotto il Nuovo Ordine Mondiale contiene altre teorie all’ interno, come quella dell’ Ordine degli Illuminati, quello del Quarto Reich e quella della Neomassoneria. Oltre a teorie, però, sono citati anche gruppi, stati e associazioni, ma anche famiglie che posso fare parte dell’Ordine (esempi sono L’ONU , gli Stati Uniti, il Vaticano e la famiglia Bush). Il problema maggiore per avere una prova attendibile sono spesso sotto-tematiche molto eterogenee tra loro: l’occultista Alice A. Bailey parlava di “risveglio spirituale”, mentre altri parlavano di colpi militari, controlli economici e mentali. Quello che si può pensare è che, nascosta tra noi, può esistere un’ entità più grande, che può portare,nel bene e nel male, un cambiamento radicale al nostro modo di vivere, Marco Ferrante, IV A La vita non ha il replay Mai sentito parlare di sicurezza sulla strada? È un argomento che, già e soprattutto alla nostra età, non bisogna trascurare, ma che troppo spesso -purtroppo- viene preso “sotto gamba”. A parlarcene a scuola sono stati i ragazzi della Croce Rossa, con il supporto di alcuni filmati. Ogni anno sono almeno 1 milione i morti per incidenti stradali. La causa principale degli è il sonno, ma anche la fretta, la distrazione, la droga e l’alcool... basta un attimo per perdere il controllo e finire in una tragedia. A volte le vittime degli incidenti sono colpevoli della loro stessa fine, ma spesso succede che delle persone innocenti rimangano coinvolte e muoiano; questo accade perché la gente non si rende conto che un’automobile, un motorino, un camion non sono solo mezzi di trasporto, ma vere e proprie ARMI nelle mani del conducente ed è necessaria una buona dose di responsabilità, buon senso, rispetto per se stessi e per gli altri, nel mettersi alla guida di questi veicoli. “Quando sei in macchina mettiti la cintura” . Quante volte avrete sentito questa frase? Moltissime, immagino. E quante volte l’avete fatto? Siate sinceri… pochissime! Scommetto, infatti, che nessuno, invece di dirvi che cosa fare, vi ha mostrato cosa potrebbe succedere nel caso NON lo faceste; allora, almeno per curiosità, staccatevi per un attimo da Facebook e provate a cercare qualche video che simula un incidente e le conseguenze per chi non indossa la cintura: ve lo assicuro, comincerete ad usarla anche nei sedili posteriori. Altro oggetto che assicurerebbe una maggior protezione, ma che è visto dai giovani come un accessorio assolutamente inutile, è il casco. E, per quanto riguarda questo, l’Italia si divide in due: da Roma in giù il casco in motorino è un optional. Ma se noi del Nord siamo più rispettosi della legge in questo senso, non significa che qua alla Spezia girino tutti con il casco: o meglio, il casco lo indossiamo, sì, ma abbiamo una moda tutta nostra, che è quella di portarlo allacciato largo e all’indietro. Il motivo? Semplice: per i ragazzi è improponibile, inimmaginabile il solo pensiero di rovinarsi il ciuffo, compromettendo così tutto il look della giornata. Certo, se preferite avere un aspetto impeccabile, rischiando però di rompervi il collo, accomodatevi! Potete pensare di “fregare” i vigili, ma non voi stessi. Indossare il casco in quel modo, infatti, forse è peggio di non averlo proprio: in caso di incidente, la parte finale del casco bloccherebbe il collo, quindi la spina dorsale, causandone una rottura. Quindi FORSE sarebbe meglio un ciuffo un po’ più schiacciato, ma un viaggio tranquillo, non credete? In fondo, dobbiamo voler più bene a noi stessi: non siamo in un gioco, e la vita non ha il replay. Ylenia Parbuono IVB Irene De Giorgi IVB Una splendida favola: Kiki consegne a domicilio A volte ritornano, non mi riferisco ad una persona scomparsa, ma ad un capolavoro dell’animazione Nipponica che nel lontano 2002 per la prima volta in Italia era stato presentato nel piccolo schermo grazie alla Buena Vista/Walt Disney, che aveva attuato un adattamento terribile anche secondo Gualtiero Cannarsi che si era occupato della traduzione dei dialoghi, il quale disse che tra la versione americana e il film originale c’era un abisso. Ma grazie a Lucky Red il giorno 24 aprile 2013 è tornato sul grande schermo con un adattamento molto più fedele alla versione giapponese. Il “cartone animato“ in questione, anche se è riduttivo chiamarlo così, è Kiki consegne a domicilio di Hayao Miazaki, prodotto dallo studio Ghibli nel lontano 1989. Il film racconta le avventure della streghetta Kiki e del suo percorso di crescita. Infatti nella sua comunità di streghe all’età di 13 anni ogni giovane novizia deve passare un anno in una città lontana per diventare adulta a tutti gli effetti. Kiki parte con la sua scopa volante e con il suo gatto parlante Jiji in una città di mare dove ha sempre desiderato svolgere il suo rito di passaggio. Ma la città è un posto diverso da come la giovane strega se l’era immaginato, è un posto freddo e insensibile. La protagonista però farà amicizia con tantissime persone che la aiuteranno nel suo processo di crescita come la fornaia Osomo grazie a cui Kiki aprirà proprio una piccola impresa di consegne a domicilio, da qui il titolo dell’opera, e Tombo un ragazzo sognatore che diverrà suo carissimo amico. Ma delle novità ci sono dietro l’angolo. Non vi anticipo nulla per non rovinarvi la visione di questo splendida favola che parla del difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta, vi consiglio solo di andarla a vedere al cinema immediatamente perché vi saprà stregare, divertire e commuovere con la sua storia e la sua meravigliosa colonna sonora. In più per la prima volta ( non sto scherzando), il Megacine, al posto di cartoni animati di dubbio gusto come Zambezia, permette ai fan di Hayao Miazaki e a tantissimi bambini di vedere questo film meraviglioso senza essere costretti ad andare in capo al mondo o di farlo passare nel silenzio senza la giusta pubblicità che si meriterebbe, solo perché non si possono creare gadget sopra o perché non è solo per bambini, un capolavoro del genere . Non siate prevenuti pensando ”Oh, un'altra giapponesata” oppure “Ma ho 18 anni che cosa vado a vedere un cartone animato”; correte al cinema e andatelo a vedere; se dopo averlo visto lo ritenete uno schifo, anche se non credo, vi do’ il diritto di prendervela con me per avervi costretto, allo stesso modo se vi piacerà potete venire da me per ringraziarmi. Buona visione! Francesca Breschi I D Scontro tra titani: meglio Messi o CR7? Negli ultimi 5 anni abbiamo ammirato le loro azioni, i loro dribbling, i loro gol, le loro vittorie! Roba da togliere il fiato per qualsiasi “ Calciofilo” degno di questo nome! Ma nonostante i confronti tra i due si sprechino, la risposta su chi sia migliore non è ancora giunta in maniera definitiva! Infatti, mentre le reti messe a segno e il bagaglio tecnico più completo fanno propendere di poco la bilancia verso il portoghese, è anche vero che i trofei vinti, sia di squadra che individuali, compensano il modico gap dal punto di vista realizzativo. Proviamo quindi a fornire un’analisi complessiva per provare a rispondere a questo fatidico interrogativo. Cristiano Ronaldo è cresciuto sotto l’ala protettiva di Sir Alex Ferguson, confrontandosi con un campionato molto duro come quello inglese, in cui ha compiuto un percorso di maturazione che lo ha trasformato da funambolo dribblomane e fumoso al bomber letale che è ancora oggi! Rispetto all’argentino ha avuto il coraggio di mettersi in gioco in due campionati diversi come la Liga Spagnola e la Premier League con squadre distanti tra loro, allenatori differenti, ma stessa incisività e frequenza realizzativa! Inoltre, nonostante non sia riuscito a vincere, nella nazionale portoghese (sicuramente meno dotata dal punto di vista tecnico dell’“Albiceleste”) è il vero leader ed ha convinto molto di più del suo eterno rivale! Messi è invece cresciuto sin da piccolo nella “Cantera blaugrana” insieme ad altri suoi attuali compagni, fattore che sicuramente ne ha favorito l’immediato inserimento nelle geometrie tattiche della squadra! A differenza del talento di Funchal, Lionel ha una compagine cucita su misura per lui, che gli consente di esprimere tutto il suo straordinario potenziale! I suoi detrattori spesso vedono nelle prestazioni non esaltanti con la sua nazionale una mancanza di personalità e una sorta di dipendenza verso Xavi e Iniesta! Però è anche vero che nei momenti decisivi in Champions, la “Pulce” è riuscito ad esprimersi meglio del portoghese (è magniloquente il Classico di due anni fa in semifinale), che a volte tende a privilegiare la soluzione personale a svantaggio della squadra! Inoltre, mentre l’ argentino sembra essere perfettamente integrato nello spogliatoio blaugrana, il portoghese ha la fama di “Prima donna” e le sue continue richieste di adeguamento contrattuale non fanno che confermare questa voce! Interpellato a riguardo in una recente intervista, Maradona si è soffermato sulla personalità spaccona e quasi presuntuosa di CR7, confrontandola con il maggior spirito di gruppo del 10 del Barca! Ha inoltre affermato che mentre il madridista ha bisogno di ricorrere al tiro dalla lunga distanza, il canterano arriva direttamente in porta con la palla! Si può però facilmente ribattere a queste dichiarazioni: infatti, quel che conta è il risultato finale e poco importa se il gol proviene da una sassata dalla lunga distanza( qualità un po’ deficitaria per Messi) o da un coast to coast palla al piede( qualità in cui non di certo difetta CR7)! Inoltre, i suggerimenti dal punto di vista caratteriale non arrivano di certo da un modello comportamentale eccellente; anzi, a suo confronto CR7, nonostante qualche scappatella di troppo, è il ragazzo che ogni padre vorrebbe per la propria figlia! Inoltre, a chi vede nella semifinale 2011 la dimostrazione della superiorità di Lionel, i fans del portoghese spesso ricorrono alla sfida scudetto dello scorso anno, dove fu l’asso madrileno a decidere la partita, per difendere il proprio beniamino! Insomma, nonostante tutto l’impegno possibile, anche dopo questa analisi rimane per noi complicato soddisfare completamente tale quesito, che vede Ronaldo più “Magnetico” nella personalità rispetto a Messi, ma Lionel più lucido nei momenti decisivi ed ancor più vincente del rivale! Forse l’ unica risposta che possiamo fornirvi è la seguente: GODETEVELI, perché come i nostri padri ci hanno raccontato di “ Borg vs McEnroe”, di “ Senna vs Prost”,ma soprattutto del confronto a distanza tra Pelè e Maradona, noi potremo raccontare ai nostri posteri di “ Federer vs Nadal”, “ Alonso vs Vettel”, ma soprattutto dei tanti confronti diretti tra Messi e CR7. Daniele Calligaris e Auro Viola- Classe ID L’AGORA’ E BRANKO (mai le stelle furono tanto avverse) (la colpa di ogni informazione sconnessa o che si rivelerà non veritiera sarà attribuita ai nostri traduttori.) Aries nati dal 21/03 al 20/04. Siete sempre stati bravissimi a divulgare le vostre idee e a portare a termine i progetti che vi siete prefissati… però è tempo di crisi per tutti. Usate ancora la vostra rinomata testardaggine per convincere le persone a darvi ascolto a tutti i costi, ma risparmiate le energie del discorso: prendeteli a testate! Taurus nati dal 21/04 al 20/5. Ma soprattutto il 29/4. Eh sì. Voi fratelli Bovini siete in possesso di un sottile e fastidioso senso dell’umorismo, una passione per le dormite pomeridiane e un amore segreto per il cheesecake. Con l’arrivo della verde stagione, incombe su di voi la piaga del “coma primaverile” che, combinata alla piroetta con casquè di Saturno su Venere, vi condurrà tra il dolce suono di un liuto e quello di un’arpa (effetti allucinogeni degli antistaminici) in stato catalettico. Evitate di guidare macchinari. Lasciate perdere l’amore e buttatevi sul cibo. Gemini nati dal 21/5 al 21/6. Personaggi ambigui, voi Gemelli siete in continuo movimento. Incostanti, chiassosi al cinema, e amanti della pesca subacquea spesso rimediate ai vostri difetti con un’ilarità adolescenziale. Ma questo mese cambia tutto: Giove entrerà nella rotta di Mercurio e vostro padre comprerà una motozappa, perciò cercate di evitare le zone a rischio frane e non mandate il gatto a correre spensierato nel giardino sul retro. E no, non voglio venire a giocare con voi. Cancer nati dal 22/6 al 22/7. Dicono che questo mese non andrà come speravate. Beh, fatevene una ragione. Nel frattempo, visto che tanto le cose andranno comunque male, perché non provate ad esorcizzare la vostra timidezza patologica? Compratevi un costume da coniglio ( preferibilmente nero), prendete di mira un ragazzo a vostra scelta e fategli credere di averlo salvato da un disastro aereo. Dovrete essere convincenti e riuscire a farlo impazzire, seguendolo anche a casa e mangiandogli le riserve di zucchero. Quando avrete acquistato la fiducia della vostra vittima, potrete togliervi il costume da coniglio e rivelare la vostra identità ( vi prego, ricordatevi di togliervi la calzamaglia e mettervi dei pantaloni quel giorno). Ecco, avete esorcizzato la timidezza e guadagnato un nuovo amico… credo. Leo nati dal 23/7 al 23/8. Per questo mese il consiglio è di fare sport. Non siate egocentrici e condividetelo con qualcuno, per esempio potete mettervi a girare nella ruota insieme al criceto di compagnia della vostra vicina pazza, tanto tutti hanno una vicina pazza e se non ce l’avete, fatevi delle domande: la vicina pazza potreste essere voi! Virgo nati dal 24/8 al 22/9. Voi Vergine siete timidi e apparentemente remissivi, ma dotati di una deliziosa e terribilmente pedante vena ipercritica. A breve, tuttavia, Venere sarà in caduta, spinta giù un po’ da Nettuno e un po’ da Giove compagni di birbonate, e voi sarete costretti a sottostare alle volontà altrui. Ciò che direte o che penserete non verrà nemmeno preso in considerazione, inutile tarantolarvi sulla sedia o gridare al mondo intero la vostra disperazione attraverso un uso improprio della musica, rassegnatevi e lasciate che questo periodo passi. Intanto andatemi a prendere un bicchier d’acqua che ho sete. E niente “ma”. Libra nati dal 23/9 al 22/10. Persone pesate (ah ah ah.) voi Bilancia siete sempre alla ricerca dell’armonia e della forma, ma talvolta indifferenti alla sofferenza altrui. Amate gridare in piazza e prendere a calci gli Ariete, cosa che fa di voi dei veri maestri di eleganza. Mercurio vi sarà opposto, ma voi non ditegli che ve l’ho detto. Mangiate tanta frutta e verdura e cercate di regolarizzare la vostra flora intestinale. Scorpio nati dal 23/10 al 22/11. Voi scorpioni, come tutti gli aracnidi, amate le storie complicate e trovate sempre soluzioni pessime ai vostri problemi. Ma sorridete, andrà sempre peggio. Fate attività sportiva all’aperto, se il tempo lo permette, e controllate le scalinate appena lavate. Sapete, Giove sarà in Mercurio e Venere in vacanza. Quindi … Mh. Ok. Ci siamo capiti. Sagittarius nati dal 23/11 al 21/12. Questo mese dovrete farvi forza e combattere per quello in cui credete! Metteteci tutta la vostra passione e creatività per portare a buon fine la vostra causa: il ketchup piccante non è buono come quello normale! Proporrei di fare dei volantini e appenderli in giro per la città. Si potrebbero anche raccogliere firme e creare una campagna pro ketchup normale…. Capricornus nati dal 22/12 al 20/1. Voi Capricorno siete persone leali, mal disposte verso le menzogne e capaci di instaurare amicizie durature con gli invertebrati. Apprezzate le battute scadenti e i cibi scaduti. Questo mese, Marte perderà a burraco con Giove e sarete costretti a procacciarvi il cibo a mani nude. Iniziate da qualcosa di semplice. Tipo un cinghiale. Aquarius nati dal 21/1 al 19/2. Voi Acquario siete portati alla ricerca della libertà e ad investire nel futuro. Anche a farvi investire, a volte. Vi piacciono le fragole e siete determinati a portare a termine gli impegni presi. Urano vi proteggerà dalle scottature estive, dalle persone stupide e dai matrimoni fino a quando il Sole non tornerà dall’esilio. Poi saranno tutti fatti vostri. Pisces nati dal 20/2 al 20/3. La vostra perenne indecisione vi porterà ad esasperare una commessa del Mc Donald: sarebbe meglio prendere la cocacola grande o quella media? Un hamburger di suino oppure le pepite di pollo? Le patatine semplici o quelle nuove alle spezie coreane? Con lei, che avrà lo sguardo rassegnato di un’orata al mercato del pesce, potrebbe nascere un “dolce flirt” ( linguaggio tipico da oroscopo per adolescenti). Se è castana fate finta di esservi sbucciati un dito e cercate di farle compassione piangendo e spiattellandole insistentemente il dito davanti alla faccia. Se è bionda, lasciate perdere. Martina Fabbri IA Quando la scienza fa spettacolo Valentina Arecco IA Le materie scientifiche a noi studenti del Liceo Classico, spesso, sembrano ostacoli insormontabili. Eppure la scienza è la base della nostra vita e dovremmo imparare a non averne paura. Lo ha capito da tempo Bruno Vivaldi, comandante della Polizia Locale dei Comuni di Beverino, Calice al Cornoviglio e Pignone. Da sempre questo tutore dell’ordine è un appassionato ambientalista. La sua casa, non per nulla, si trova immersa in un bosco della Val di Vara. Ed è nota a tutti la battaglia che sta conducendo affinché nella provincia della Spezia si cominci ad intitolare vie e piazze agli studiosi che hanno fatto le più importanti scoperte scientifiche, anziché ai condottieri che hanno guidato ragazzi a morire in guerra. Secondo Bruno Vivaldi, è fondamentale che i giovani conoscano la scienza. Ma, a tal riguardo, per l’esperto, occorre utilizzare un linguaggio semplice, se non addirittura giocoso. Per spiegare a tutti che cosa abbia provocato i disastri alluvionali del 25 ottobre 2011, il comandante Vivaldi ha deciso di scrivere un testo teatrale. Si è, quindi, rivolto ad un famoso regista, Alain Ety, che sabato 27 aprile metterà in scena al Teatro Civico lo spettacolo intitolato “Fango”. Con la scenografia dell’architetto Salvatore Lauria e con la partecipazione straordinaria del vicepresidente dell’Ordine dei geologi della Liguria, Carlo Malgarotto, Vivaldi racconterà attraverso un monologo che cosa ha causato la “bomba d’acqua”, quali colpe ha la natura, quali responsabilità devono essere attribuite all’uomo. Per sostenere l’iniziativa del comandante-ambientalista, sul palco saliranno per leggere alcuni brani anche diversi esponenti del mondo della cultura, fra tanti, il magistrato Maria Cristina Failla, la sua collega Diana Brusacà, l’avvocato Giulia Feliciani. Il ricavato dello spettacolo sarà interamente devoluto alle popolazioni alluvionate. Tutti sono invitati a partecipare, sia per la qualità dell’evento, sia per compiere un gesto di solidarietà nei confronti delle tante famiglie che hanno avuto vittime, o si trovano ancora senza casa. Diletta Bufo, II B