cute Lesioni La cute è l’organo regolatore dell’omeostasi ambiente interno/ambiente esterno sede di patologia primaria e «finestra» di patologia sistemica O CUTE (tessuto a nutrizione indiretta, fluidi dai vasi derma papillare) O -superficiale (epidermide) limite dermo-epidermico (creste) O -profonda (derma e ipoderma) 3 4 O Epidermide (ep. pav. plur.) O -strato basale (germinativo): unico strato di cellule, “palizzata”, mitosi O -strato spinoso (malpighiano): numerosi strati cellule, spine o desmosomi O -strato granuloso: cellule appiattite, granuli cheratoialina O -strato lucido: cellule anucleate O -strato corneo: cellule anucleate, eosinofile, “lamelle” 5 6 O Derma O -superficiale o papillare O -profondo o reticolare O Annessi cutanei O Ipoderma -pannicolo adiposo, -fibre collagene ed elastiche -corpuscoli sensoriali 8 Annessi cutanei -follicolo pilifero: invaginamento epidermide -ghiandole sebacee: appendici follicoli piliferi -ghiandole sudoripare: -apocrine (vicinanza follicolo) -eccrine (limite dermo-epidermico) 9 10 11 Ectoderma: epidermide, gh. sudoripare e sebacee Mesoderma: tessuto connettivale del derma e ipoderma Ghiandola sudoripara che si fa strada nell’epidermide: acrosiringio Neuroectoderma: melanociti Rapporto melanocita/cheratinocita 1: 4-10 (impregnazione argentica) Producono melanina funzione di protezione dai raggi UVA Neuroectoderma: cellule di Langherans (S-100) provengono dal midollo osseo funzione di captare l’antigene e presentarli a linfociti immunocompetenti Cellule di Merkel di natura neuroendocrina Cheratinociti basali Presenti solo in alcune aree (labbro, cavo orale, follicoli piliferi, superficie palmare delle dita) Funzione neurosecretoria Follicolo pilifero- papilla del bulbo evidente Ghiandola sebacea e follicolo pilifero Ghiandola sudoripara apocrina. Citoplasma eosinofilo Patologia flogistica O Dermatiti (da contatto, psoriasi, lichen) O Vasculiti (poliarterite nodosa) O Malattie del collageno (LES, sclerodermia, dermatomiosite) O Panniculiti Patologie dell’epidermide O Lesioni virali (mollusco contagioso, verruca volgare) O Lesioni iperplastiche (cheratosi seborroica, attinica, acantomi) O Lesioni neoplastiche (ca basocellulare, malattia di Bowen, spinocellulare) O leucoplachia Patologia degli annessi cutanei O lesioni iperplastiche e neoplastiche dell’annesso pilifero O lesioni iperplastiche e neoplastiche delle ghiandole sebacee O lesioni iperplastiche e neoplastiche delle ghiandole sudoripare Linfomi cutanei (B,T) Tumori speciali O Malattia di Paget extramammario O Tumore di Merkel O Sarcoma di Kaposi Patologia dei melanociti O Patologia non neoplastica dei melanociti (lesioni ipercromiche e ipocromiche) O Patologia neoplastica dei melanociti ( nevi e melanomi) Lesioni virali rivestimento cutaneo -Verruca: proliferazione epidermide-derma con ipercheratosi macroscopica: “escrescenza” -Condiloma (piano e acuminato): iperplasia papillare, acantosi cospicua, modificazioni coilocitosiche (areeano-genitali) macroscopica: “aspetto papillare” -Mollusco contagioso: invaginamento epiteliale (parete spessa), corpi inclusi eosinofili citoplasma VERRUCA formazione cutanea benigna indotta dal Papilloma virus (HPV) Il virus penetra nell'epidermide, la infetta, determinandone un'eccessiva velocità di replicazione può svilupparsi in qualunque zona del corpo ma spesso interessa solamente alcune aree specifiche (come ad esempio le mani, i piedi, i gomiti e le ginocchia) che essendo soggette a frequente traumatismo meccanico e contatto con l'ambiente esterno, è verosimile che presentino delle microlesioni in cui il virus può annidarsi. Verruche comuni, piane, plantari e filiformi Acantosi: ispessimento diffuso dello strato spinoso Paracheratosi: strato corneo mostra cellule con nuclei CONDILOMA ACUMINATO (o verruca genitale, verruca venerea, verruca anale e verruca anogenitale) malattia altamente contagiosa a trasmissione sessuale causata da alcuni sottotipi di Papillomavirus umano (HPV) Le verruche sono il segno più facilmente riconoscibile dell'infezione genitale da HPV. I tipi 6 e 11 di HPV sono responsabili del 90% dei casi di condilomi genitali. Fra coloro che vengono infettati dal HPV genitale si stima che solo una "piccola percentuale" (tra l'1% e il 5%) sviluppi le verruche genitali. Tutti gli infetti sono invece in grado di trasmettere il virus. Altri tipi di HPV sono in grado di causare il cancro cervicale e, probabilmente, diversi tipi di cancro anale CONDILOMA PIANO (portio) Mollusco contagioso O Infezione virale (molluscum contagiosum virus) che causa lesioni papulose (2-100) della cute e raramente delle mucose O Interessa i bambini intorno ai 10-12 anni O La malattia si manifesta con papule (lesioni cupoliformi), con un leggero incavo al centro detto “ombelicatura”, possono situarsi in ogni parte del corpo salvo che sulla pianta dei piedi e sul palmo delle mani. O Il contagio si può contrarre toccando una parte di una persona che ne è colpita o, per esempio, attraverso asciugamani, accappatoi, equipaggiamenti ginnici condivisi tra più persone Tumori maligni del rivestimento cutaneo O Carcinoma Basocellulare -frequente -volto (aree dotate di peli) “maschera di pulcinella” -soggetti adulti -dalle cellule dello strato basale -multicentrico (recidive) O Carcinoma Spinocellulare (squamoso) -2° ca cutaneo -fronte, labbra, orecchie (parti esposte) -radiazioni solari (diselastosi attinica) -labbra (leucoplachie) 35 NEOPLASIA Nevi e Melanomi Lesioni melanocitarie derivano dalla proliferazione dei melanociti che si trasformano in Cellule neviche prive di prolungamenti denditrici ma sempre con attività proliferativa Lesioni benigne Nevi Lesioni maligne Melanoma Lesioni pigmentate benigne efelide Congenite Più grandi Acquisite 98% Aumentano di numero sino ai 30 anni Possono regredire Lentiggini ed efelidi Nevo melanocitico acquisito Nevo melanocitico congenito Nevo di Spitz Macchia mongolica Nevo di Ota ed Ito Nevo blu lentigo Lentiggine: macule pigmentate congenite o acquisite, diam 1-3 mm, marroni, bordi netti Efelidi: diam < 3 mm Efelidi: numero di melanociti normali Lentigo: iperplasia dei melanociti senza formazione di nidi o teche Nevi O Proliferazione clonale focale del sistema melanocitico con formazione di nidi (teche) O Nevi congeniti: presenti alla nascita o evidenti entro il primo anno di vita, dimensioni variabili da 1 mm a oltre 20 cm (nevi congeniti giganti) O Nevi acquisiti: 98% di tutti i nevi, popolazione caucasica, aumentano di numero sino ai 30 aa, possono regredire O Tutti i nevi insorgono a livello giunzione dermo- epidermica >>si spingono nel derma. In questo processo variazioni macroscopiche: da piano >>>rilevato Nevo melanocitico acquisito Tipico razza caucasica Compaiono nell’adolescenza Arti inferiori e tronco Profilo piano o lievemente rilevato, margini anche irregolari Dimensioni variabili Nevo melanocitico acquisito Nevo giunzionale Nevo melanocitico acquisito Istologia: nevo composto (giunzionale e intradermico) Nevo melanocitico acquisito Nevo intradermico Nevo melanocitico acquisito Varianti: nevo con alone o nevo di Sutton -nevo composto in regressione -ricco infiltrato linfoide che circonda e distrugge le cellule neviche Nevo melanocitico acquisito Variante: Nevo di Spitz -Tipico dell’infanzia o giovani adulti -Volto, arti -Spesso singolo -Colore rosaceo, cupoliforme -Isto: proliferazione simmetrica di melanociti cellule fusate o epitelioide --composto Nevo di Spitz Atipico DD con il melanoma Nevo melanocitico acquisito Nevo di Spitz Nevo melanocitico acquisito Varianti: nevo blu nevo blu cellulato nevo blu combinato Sede: mani e piedi Giovane età -cellule ricche in melanina localizzate nel derma Nevo blu Nevo melanocitico congenito Macchia mongolica Razza asiatica Lesione pigmentata presente alla nascita Sede lombo sacrale Isto: proliferazione di melanociti dendritici nel derma profondo Nevo di Ota e di Ito Nevo delle mucose oftalmo- mascellare. Isto: uguale alla macchia mongolica SINDROME DEL NEVO DISPLASTICO numerose lesioni pigmentate con uno o più melanomi associati a storia familiare -Sede: qualsiasi parte del corpo -Dimensioni > 5mm -Margini irregolari -Pigmentazione irregolare Freq. nevi giunzionale Iperplasia delle creste epidermiche con proliferazione dei melanociti giunzionali organizzati in teche che si dispongono parallamente alle creste epidermiche o si fondono Atipie citologiche occasionali dei melanociti Rischio di sviluppare melanoma è circa il 100% nei pz con storia di melanoma ereditario Nevo displastico: Proliferazione a ponte dei melanociti Melanociti atipici Fibroplasia lamellare MELANOMA Origina direttamente dai melanociti Origina dai melanociti costituenti dei nevi Sede cute e mucose Arti e dorso Incidenza è in aumento Italia 10-12 casi/anno/100.000 ab Razza bianca Rapporto M:F 1:1 nelle aree ad alta incidenza Età 40-50 anni MELANOMA Fattori di rischio Predisposizione familiare Nevo displastico Nevi melanocitari Pelle chiara Fotoesposizione Xeroderma pigmentoso (autosomica recessiva) Lesione pigmentata piana o nodulare MELANOMA O Precursori O Nevo displastico O Lentigo maligna O Tipi O A diffusione superficiale O Nodulare O Acrale lentiginoso MELANOMA Criterio ABCDE per distingure il melanoma piano dai nevi A: Asimmetria B: Bordi C: Colore D: Dimensione E: Evoluzione MELANOMA A diffusione superficiale, con crescita verticale MELANOMA NODULARE - più aggressivo Regola ABCDEFG •Elevazione: rilevata rispetto al piano cutaneo • Firm: consistenza dura •Growing: crescita rapida in poche settimane o pochi mesi Melanoma nodulare Melanoma a tipo lentigo maligna, fase di crescita radiale Melanoma maligno del tipo lentigginoso acrale Melanoma: progressione Melanoma in situ Sede volto Tipica anziani Melanoma: stadiazione O Sec. Clark O I. Epidermide O II. Derma papillare O III. Derma papillare e focale reticolare O IV. Derma reticolare O V. Ipoderma O Sec. Breslow O <0.75 mm O 0.75-1.50 mm O 1.50-2.25 mm O 2.25-3.00 mm O >3.00 mm MELANOMA stadiazione MELANOMA stadiazione MELANOMA stadiazione Sopravvivenza a 10 anni del 53% Infiltrato linfocitario: intenso, moderato, assente Infiltrato intenso Ulcerazione prognosi migliora prognosi peggiore Numero di mitosi > 6xmm2 Regressione prognosi peggiore non migliora la prognosi Metastasi per via linfatica Linfonodo sentinella Ampia escissione chirurgica Melanoma: fattori di prognosi O Stadio O Grandezza O Tipo cellulare: epiteliode, ovale, fusato, polimorfo O Ulcerazione O Aree regressive O Infiltrato infiammatorio O Margini di resezione TUMORE A CELLULE DI MERKEL (carcinoma a cellule di Merkel) Neoplasia rara Ultrasessantenni Neuroendocrina (apudomi) M:F= 1:3 Testa collo (50%) arti (40%) Deriva dal mesenchima vasogenico multipotente Virus del gruppo Herpes HHV8 è presente in quasi tutti i tipi di SK ed è strettamente legato al virus di Epstein-Barr S. Kaposi Macula S. Kaposi Placca/nodulo Ulcerazione, palmo mano S. Kaposi Cellule fusate dissecano il collagene S. Kaposi cellule fusate + eritrociti liberi