Controllo con particelle magnetiche Welding Inspection CONTROLLO CON PARTICELLE MAGNETICHE (MT) Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE Controllo con particelle magnetiche Introduzione al magnetismo • Il magnetismo è la capacità di alcuni materiali (detti ferromagnetici) di attrarre altri materiali o se stessi • Il campo magnetico è di norma caratterizzato attraverso le sue linee di flusso: - In corrispondenza di un polo magnetico, escono (o entrano) nel pezzo stesso - Formano percorsi chiusi - Non si intersecano - Seguono il percorso con minore riluttanza magnetica - Hanno la stessa intensità - Hanno una direzione dovuta alle forze di attrazione o repulsione tra i poli Linee di campo attorno ad una barra magnetizzata Attrazione tra poli opposti Repulsione tra poli dello stesso segno Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 2/44 Controllo con particelle magnetiche Materiali ferromagnetici • Un materiale è considerato ferromagnetico se può essere magnetizzato (materiali quali gli acciai al C e bassolegati, alcuni acciai inossidabili, il nickel puro ed il cobalto puro sono ferromagnetici) Smagnetizzato • I materiali ferromagnetici sono suddivisi in domini, nei quali l’orientamento del S campo è lo stesso per tutti gli atomi • I domini magnetici risultano orientati casualmente in condizioni normali ma possono orientarsi secondo la medesima direzione in presenza di campi esterni Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE N Magnetizzato 3/44 Controllo con particelle magnetiche Campo magnetico nei mezzi non omogenei • • Una particolarità dei circuiti magnetici è che non esistono circuiti aperti, dovendo essere, in ogni caso, le linee di flusso chiuse. Nel caso di una barra in materiale ferromagnetico a sezione costante, sede di un campo longitudinale uniforme di induzione B, caratterizzato dalla presenza di una discontinuità opportunamente orientata si avrà una perturbazione delle linee di flusso: – flusso disperso – formazione di polarità libere Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 4/44 Controllo con particelle magnetiche Principio del metodo con particelle magnetiche • • Al pezzo in esame è applicato un intenso campo magnetico, ottenuto mediante un’apposita apparecchiatura Qualora il pezzo presenti una discontinuità, essa interromperà le linee di flusso magnetico, creando una fuga di flusso sulla superficie del pezzo Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 5/44 Controllo con particelle magnetiche Principio del metodo con particelle magnetiche • Il rivelatore è applicato alla superficie da esaminare • Le particelle ferromagnetiche, ricoperte da un pigmento risultano attratte dalla fuga di flusso localizzata sino a formare un’indicazione in corrispondenza della discontinuità • L’indicazione può essere rilevata in presenza delle adeguate condizioni di illuminamento Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 6/44 Controllo con particelle magnetiche Principi del magnetismo Condizione dello spazio in cui si manifestano forze di origine magnetica. Campo magnetico (H) Forma Rappresentata con linee di forza. Verso Regola della mano destra: immaginando di disporre la mano destra in modo che il pollice indichi il verso della corrente, le linee di forza hanno la direzione indicata dalle dita; nel caso di spira o solenoide, se le dita indicano il verso della corrente il pollice individua la direzione del campo magnetico. Intensità Cond. rettilineo H = i 2πr Spira H = ni l E’ funzione della forza magnetica (H) e delle caratteristiche del mezzo Permeabilità magnetica relativa Induzione magnetica (B) Intensità B=μH μ=μr·μ0 <1 – materiali diamagnetici μr ≥1 – materiali paramagnetici >>1 – materiali ferromagnetici. La permeabilità magnetica relativa è funzione delle caratteristiche dei pezzi e dell’intensità del campo magnetico Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE Solo in questo caso è applicabile il controllo con particelle magnetiche 7/44 Controllo con particelle magnetiche Procedure di controllo • I punti fondamentali di una procedura di controllo sono: – – – – – – – Pulitura preliminare delle superfici Applicazione (se previsto) di un idoneo mezzo di contrasto Applicazione del campo magnetico Applicazione del rivelatore Interpretazione delle indicazioni Verbalizzazione delle indicazioni Smagnetizzazione del pezzo (se prevista) Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 8/44 Controllo con particelle magnetiche Pulitura preliminare • Scopo fondamentale di questa fase è garantire la mobilità del rivelatore e, quindi, la formazione dell’eventuale fuga di flusso • Le superfici devono dunque risultare pulite ed asciutte prima del controllo • Sostanze quali oli, grassi o ruggine devono essere rimossi perché limitano l’interazione tra rivelatore e flusso disperso Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 9/44 Controllo con particelle magnetiche Applicazione del campo magnetico • Il campo magnetico può essere indotto nel pezzo con numerosi sistemi – un elettromagnete o magnete permanente a contatto del pezzo – attraverso una corrente elettrica che percorre il pezzo – attraverso una bobina, posa in prossimità del pezzo, attraversata da corrente elettrica Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 10/44 Controllo con particelle magnetiche Direzione del campo magnetico • Nei pezzi possono essere prodotti capi longitudinali o circolari • La tipologia di campo è fondamentale in funzione della morfologia delle discontinuità Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 11/44 Controllo con particelle magnetiche Direzione del campo magnetico È’ necessario poter magnetizzare il pezzo lungo due direzioni principali, dato che la direzione delle discontinuità è generalmente ignota a priori Fuga di flusso Un angolo di 90° tra le linee di flusso ed il piano della discontinuità è la condizione di maggiore sensibilità, con una tolleranza di circa 30° Nel caso dei giunti, è dunque necessario adottare opportune tecniche e sequenze di magnetizzazione Nessuna fuga di flusso Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 12/44 Controllo con particelle magnetiche Intensità del campo magnetico • Affinché possa aver luogo una fuga di flusso provocata da un difetto, è necessaria una sufficiente differenza di permeabilità fra quella del difetto (che si può supporre abbia permeabilità eguale a quella dell'aria) e la permeabilità del materiale ferromagnetico circostante: – in funzione delle dimensioni del difetto e della sensibilità del mezzo rivelatore usato, la forza magnetica deve essere comunque tale da creare un numero di linee di forza, deviate dal difetto, sufficiente a formare una segnalazione chiara; – una permeabilità troppo elevata del materiale ferromagnetico può essere controproducente, soprattutto in presenza di difetti molto piccoli; – una permeabilità troppo bassa, legata a fenomeni di saturazione, annulla la differenze di permeabilità tra mezzo ed aria Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 13/44 Controllo con particelle magnetiche Tipo di campo magnetico e profondità del difetto • Il metodo magnetoscopico offre le migliori possibilità di rivelazione per difetti che affiorano alla superficie o che sono immediatamente sotto la superficie. – Oltre a una certa distanza (comunque non superiore ad alcuni millimetri) la possibilità di rilevare dei difetti diventa praticamente illusoria, salvo che per difetti di dimensioni sensibili e di orientamento particolarmente favorevole. – Risulta significativo in particolar modo il tipo di magnetizzazione (continuo o alternato), che influenza la distribuzione della corrente sulla base del cosiddetto effetto pelle. • Alternata Monofase raddrizzata Il tipo di campo magnetico è funzione del metodo di magnetizzazione e in particolare del tipo di corrente. Trifase raddrizzata Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 14/44 Controllo con particelle magnetiche Magnetizzazione longitudinale con bobina Bobina fissa • La superficie del pezzo è posta in prossimità della parte interna della bobina • La bobina genera un campo magnetico longitudinale diretto in direzione parallela al proprio asse Bobina mobile Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 15/44 Controllo con particelle magnetiche Magnetizzazione longitudinale con magneti permanenti o elettromagneti • Magneti permanenti ed elettromagneti (gioghi) sono i sistemi più utilizzati, specie nel caso di giunti saldati • Le linee di campo fluiscono da un polo all’altro • I poli sono posizionati in modo da orientare le linee perpendicolarmente rispetto alla direzione della discontinuità Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 16/44 Controllo con particelle magnetiche Magnetizzazione circolare Campo magnetico Corrente elettrica • E’ possibile ottenere una magnetizzazione circolare per passaggio diretto di corrente nel pezzo in esame • Possibili metodi di magnetizzazione sono le teste di bancali fissi o puntali elettrici • Un terzo modo per ottenere campi circolari è la tecnica cosiddetta a barra passante Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 17/44 Controllo con particelle magnetiche Apparecchiature Tipiche Calamite (costituite da materiale ad alta retentività magnetica) a forma di C Funzionamento Magneti permanenti Elettromagneti Sistema magnetico Urti Fattori che possono Forti campi magnetici esterni comprometterne il Permanenza per lungo tempo a poli liberi funzionamento Permanenza a temperature sensibilmente superiori rispetto a quella ambiente Nucleo di ferro dolce (a bassa forza coercitiva) sul quale è avvolto on conduttore percorso da corrente Funzionamento Sistema magnetico Alimentazione A corrente continua, fornita da accumulatori o da trasformatori/raddrizzatori A corrente alternata, direttamente dalla rete elettrica o da trasformatori Un trasformatore fornisce corrente a due puntali che vengono posti a contatto diretto col metallo Funzionamento Trasformatori (Puntali) Alimentazione Sistema elettrico A corrente continua (a bassa tensione e raddrizzata a semionda) A corrente alternata (a bassa tensione) Garantire buon contatto elettrico tra pezzo e puntali per evitare scintillamenti. Nota Apparecchiature a trasformatori di grosse dimensioni adatte per impieghi in serie su pezzi isolati Funzionamento Magnetoscopi a bancali Alimentazione Testate: sistema elettrico (magnetizzazione trasversale) Bobina: sistema magnetico (magnetizzazione longitudinale) Corrente alternata Continua raddrizzata a semionda Continua raddrizzata a onda intera Trifase raddrizzata Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 18/44 Controllo con particelle magnetiche Applicazione del rivelatore • Il metodo MT impiega rivelatori secchi o in sospensione (umidi) • Nel caso dei rivelatori secchi, gli stessi sono applicati sulla superficie mentre per gli umidi si adopera un mezzo liquido che li trascina sulla superficie • I rivelatori secchi sono molto pratici, per quanto abbiano alcune limitazioni • I rivelatori in sospensione risultano mediamente più sensibili ed applicabili in ogni posizione Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 19/44 Controllo con particelle magnetiche Rivelatori secchi • Si tratta di polveri ferromagnetiche disponibili in un’ampia gamma di colorazioni • Di principio, si scelgono le colorazioni in grado di garantire le condizioni di massimo contrasto rispetto alla superficie in esame • Va spruzzato contemporaneamente alla magnetizzazione del pezzo per evitare che la polvere cada dal pezzo prima che sia attratta in corrispondenza delle zone ove vi è flusso disperso. Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 20/44 Controllo con particelle magnetiche Rivelatori umidi Sono normalmente a contrasto di colore o fluorescenti Il mezzo di sospensione è generalmente un idrocarburo leggero, anche se esistono rivelatori in acqua Il rivelatore in sospensione liquida invece va spruzzato sempre immediatamente prima o nelle prime fasi della magnetizzazione stessa, onde evitare che lo scorrimento del liquido provocato dalla violenza del getto possa cancellare le indicazioni Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 21/44 Controllo con particelle magnetiche Criteri di scelta del rivelatore Piana Posizione della saldatura Polveri secche Polveri in sospensione Verticale o sopratesta Polveri in sospensione Difetti fini e superficiali Fattori di scelta Natura e posizione dei difetti RIVELATORE FLUORESCENTE IN SOSPENSIONE DI ACQUA Polveri in sospensione Difetti grandi e subsuperficiali Polveri secche Rugoso Stato superficiale Polveri a grano grosso (secche) Liscio RIVELATORE FLUORESCENTE IN SOSPENSIONE DI KEROSENOIL Polvere in sospensione Umido Polveri in sospensione Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE POLVERE NERA IN KEROSENOIL E LACCA DI CONTRASTO 22/44 Controllo con particelle magnetiche Interpretazione delle indicazioni • Dopo l’applicazione del rivelatore si possono interpretare le indicazioni: – False indicazioni: dovute ad accumuli di rivelatore, che si deposita entro scanalature, negli angoli o nelle rugosità superficiali. E’ sufficiente soffiare leggermente o sciacquare moderatamente perché scompaiano. – Indicazioni spurie: più difficili da riconoscere, provengono effettivamente da variazioni di campo magnetico, le quali non sono provocate comunque da difetti, ma da particolari situazioni (eccessiva magnetizzazione, forma dl pezzo, variazioni di permeabilità magnetica) – Indicazioni provocate da imperfezioni:, a loro volta classificabili in accettabili o non accettabili Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE Rivelatore umido fluorescente Cortesia Sulzer 23/44 Controllo con particelle magnetiche Gancio di sollevamento - cricche dovute all’esercizio Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 24/44 Controllo con particelle magnetiche Ruota dentata - cricche da esercizio Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 25/44 Controllo con particelle magnetiche Albero - cricche da trattamento termico Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 26/44 Controllo con particelle magnetiche Albero - cricche da esercizio Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 27/44 Controllo con particelle magnetiche Albero - cricche da esercizio Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 28/44 Controllo con particelle magnetiche Bulloneria di grandi dimensioni - cricche da esercizio Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 29/44 Controllo con particelle magnetiche Albero a gomiti - cricche da esercizio Rivelatore umido fluorescente Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 30/44 Controllo con particelle magnetiche Incollatura Rivelatore secco a contrasto di colore Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 31/44 Controllo con particelle magnetiche Cricche in ZTA Rivelatore secco a contrasto di colore Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 32/44 Controllo con particelle magnetiche Cricche in zona fusa e in ZTA Rivelatore secco a contrasto di colore Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 33/44 Controllo con particelle magnetiche Smagnetizzazione • I pezzi sottoposti a controllo MT possono talvolta presentare livelli di induzione magnetica residua in grado di interferire con successive lavorazioni o le condizioni di esercizio del componente • Ad esempio: – – – – Operazioni di saldatura Lavorazioni di macchina Posizionamento di sensori sensibili alla presenza di campi magnetici Aumento della severità delle condizioni di usura nel caso di taluni organi meccanici, a causa della mutua attrazione tra l’organo e particelle ferromagnetiche Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 34/44 Controllo con particelle magnetiche Smagnetizzazione • La smagnetizzazione, quando prevista, deve essere considerata parte integrante della procedura di controllo • La smagnetizzazione non elimina completamente l’induzione residua ma la abbassa ad un valore ritenuto tollerabile • I singoli domini magnetici risultano comunque orientati, ma la loro risultante è nulla Magnetizzato Smagnetizzato Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 35/44 Controllo con particelle magnetiche Tecniche di smagnetizzazione TEMPO TEMPO CORRENTE PERMEABILITA' MAGNETICA FLUSSO 100 300 500 700 900 TE M P E R ATU R A Andamento della permeabilità magnetica con la temperatura Curva di smagnetizzazione Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 36/44 Controllo con particelle magnetiche UNI EN 1290 “controllo magnetoscopico delle saldature” Superficie da esaminare CONDIZIONI PRELIMINARI Condizioni di illuminamento Assenza di olio, grasso, spruzzi di saldatura, ecc. Spessore massimo delle verniciature non magnetiche: 50 mm Particelle fluorescenti: - Luce di Wood - min 1000 μW/cm2 - Illuminamento ambientale - max 20 lx Contrasto di colore: - Illuminamento ambientale - min 500 lx Corrente di Corrente Alternata magnetizzazione Compresa tra 2 kA/m e 6 kA/m, verificabile tramite: MAGNETIZZAZIONE - Pezzo campione Intensità del - Sonda di Hall campo magnetico - Opportuni calcoli - Metodi basati su principi consolidati (es, formule empiriche) Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 37/44 Controllo con particelle magnetiche UNI EN 1291 “livelli di accettazione” • • La larghezza della superficie di prova deve includere il metallo fuso di saldatura ed il materiale base adiacente fino ad una distanza di 10 mm da ciascun lato. Tutte le indicazioni adiacenti fra loro situate ad una distanza minore della dimensione maggiore dell’indicazione più piccola devono essere valutate come un’indicazione singola continua. Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE UNI EN 12062 38/44 Controllo con particelle magnetiche Codice ASME sez V art.7 (ASTM E 709) Assenza di olio, grasso, spruzzi di saldatura, ecc. Spessore minimo delle verniciature tale da non influenzare il controllo Superficie da esaminare Temperatura dei pezzi tale da non alterare le proprietà delle particelle. CONDIZIONI PRELIMINARI Particelle fluorescenti: - Luce di Wood - min 1000 μW/cm2 - Illuminamento ambientale : max 20lx Condizioni di illuminamento Contrasto di colore: - Illuminamento ambientale - min 500 lx i= 100÷125 d per S > 19 mm; i= 90÷110 d per S< 19 mm; (S=spessore ; d=spaziatura fra puntali) Puntali MAGNETIZZA ZIONE i ⋅n = Longitudinale 35.000 (L / D ) + 2 se (L/D)≥4 ; i ⋅n = 45.000 (L / D ) se 2<(L/D)<4 Circolare i=300÷800 d (Dimensione MAX sezione trasversale) Elettromagneti e Magneti Permanenti Potere di sollevamento: P=4,5 kg per alimentazione a c.a. P=18,1 kg per elettromagneti a c.c. o magneti permanenti Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 39/44 Controllo con particelle magnetiche Vantaggi del metodo con particelle magnetiche • È in grado di rilevare discontinuità superficiali e subsuperficiali • Pezzi di geometria anche complessa possono essere controllati con semplicità • la pulitura preliminare delle superfici è meno critica rispetto ad altri metodi (PT): la maggior parte dei prodotti inquinanti non altera la direzione e l’intensità delle linee di flusso • Il metodo è rapido e le indicazioni risultano visibili direttamente sulla superficie, • I costi sono complessivamente contenuti • Le attrezzature risultano portatili, con notevole flessibilità nel caso dei controlli in campo Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 40/44 Controllo con particelle magnetiche Limitazioni del controllo con particelle magnetiche • Il metodo è inapplicabile a materiali non ferromagnetici (numerosi acciai inossidabili, leghe di Al, Mg, Ti, Cu, Ni ed altre) • Per controlli in posizione devono essere utilizzati rivelatori idonei • In alcuni casi può essere necessario rimuovere verniciature o strati protettivi superficiali per raggiungere la desiderata sensibilità di controllo • La capacità di rilevare discontinuità subsuperficiali è limitata • Si rendono spesso necessari la pulitura dopo il controllo e la smagnetizzazione • E’ fondamentale l’orientamento tra il piano della discontinuità e la direzione del campo magnetico Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 41/44 Controllo con particelle magnetiche Verbale di Prova Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 42/44 Controllo con particelle magnetiche Verbale di Prova Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 43/44 Controllo con particelle magnetiche Verbale di Prova Istituto Italiano della Saldatura ENTE MORALE 44/44