60 A cura di: 40 45 50 55 Simone Brambilla Fabrizio Butera 35 30 25 20 15 4^ AT 10 Classe: 5 Scuola: ITIS G. CARDANO PAVIA Isaac Newton La teoria corpuscolare della luce 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 La luce veniva vista come composta da piccole particelle di materia dotate di massa che si propagavano in tutte le direzioni. 55 60 Principio 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Riflessione Ogni sorgente di luce emana un gran numero di piccolissime particelle. Se un raggio formato da queste particelle di luce cade sulla superficie liscia di uno specchio, le particelle vengono riflesse perché subiscono un urto elastico. Poiché la massa della particella di luce è molto più piccola della massa degli atomi dello specchio, ne deriva che l’angolo di incidenza αi è esattamente uguale all’angolo di riflessione α’. 60 55 Indice di rifrazione Riflessione totale 5 10 15 20 25 30 35 45 Velocità di propagazione 40 50 Rifrazione Se un raggio incide sulla superficie di un corpo trasparente, alcune particelle vengono riflesse e altre continuano a propagarsi nel secondo mezzo. Newton disse che le particelle che penetrano nei corpi subiscono un’attrazione che proviene dagli atomi del corpo, per cui la luce si propaga con maggior velocità nei mezzi con maggiore forza attrattiva, quindi più rifrangenti. Newton suppose che, se αi è molto grande, le particelle non raggiungono la necessaria velocità di fuga per passare nel secondo mezzo. 60 55 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Diffrazione I corpuscoli luminosi nell'attraversare una fenditura sono deviati variamente per effetto della interazione gravitazionale con i bordi della fenditura. 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60