numerouno/042011
marketing⁄copywriting⁄grafica⁄3d⁄web⁄illustrazione⁄design⁄ricerca
ComunicAzione è un progetto di Tangherlini srl
Conosci già “Mister Code”?
Web/il libro delle facce
Ricerca/parla col pack
Marketing/guerrilla marketing: ti serve davvero?
Web Marketing/c’è posta per gli altri
Italia 1937
sommario
04
Web
il libro delle facce
400 milioni di potenziali clienti
08
Ricerca
parla col pack
All’inizio di ogni percorso è sempre
bello immaginare tutto il nuovo che verrà
12
Focus
non c’è QR Code senza Tag
Tutti i volti di “Mister Code”
14
Marketing
guerrilla marketing:
ti serve davvero?
Energia e fantasia a budget basso
18
Web marketing
c’è posta per gli altri
Come creare un piano
di Email Marketing
Il design ecosostenibile, una bella scoperta.
Ascoltare il cliente e comunicare la sua identità. Il marchio Azienda Etica nasce
dall’esigenza di esprimere un codice di comportamento aziendale e di racchiudere
un insieme di valori; il Design ecosostenibile diventa parte integrante della strategia
di comunicazione, espressione coerente del marchio e allo stesso tempo un
gadget funzionale per creare una relazione con tutti gli interlocutori dell’azienda.
www.aziendaetica.org
02
03
numerozero/012011
editoriale
marketing⁄copywriting⁄grafica⁄3d⁄web⁄illustrazione⁄design⁄ricerca
ComunicAzione è un progetto di Tangherlini srl
”lei ha buon gusto!“
”...sono un pubblicitario!“
1
Ebbene sÍ, il primo numero è stato un
vero successo.
I lettori hanno apprezzato, oltre agli
argomenti trattati, anche la semplicità
di esposizione.
In un mercato in cui a volte, dietro
parole straniere o troppo complicate,
si cela un vero e proprio vuoto di idee e
soluzioni, ComunicAzione rappresenta
una voce alternativa che prova a
spiegare il nostro “mestiere” .
In questo numero affronteremo quattro
argomenti davvero interessanti.
Parleremo di Facebook, di pack
interattivo, di guerrilla marketing
e di come strutturare una efficace
campagna di email marketing.
Non perdete infine i nostri “Tips”,
suggerimenti utili e semplici da attuare.
A corredo della rivista vi regaliamo i
due consueti poster d’annata (seconda
e terza di copertina), un modo per
ricordare i grandi comunicatori dei
tempi passati, a volte ingenui nelle
soluzioni creative ma sicuramente
ancora competitivi con i grandi maestri
del marketing.
Qualora abbiate la necessità di inviarci
feedback, suggerimenti o richieste
scriveteci pure all’indirizzo:
[email protected].
Mirco Tangherlini
Web/bello o utile?
Marketing/è già 3.0
Illustrazione/un gioco di specchi che uccide la creatività
3D/rendering una nuova conquista in comunicazione
JON HAMM “Donald Drape
0
web
400 milioni
di potenziali clienti
Visto l’interesse che gravita attorno
al mondo dei Social Network e alle
domande che sempre più spesso
ci vengono poste dai nostri clienti,
abbiamo deciso di iniziare un piccolo
percorso di approfondimento a puntate
sul “mondo Facebook”.
Perché il Social Marketing?
La crisi dell’attenzione verso le
forme di pubblicità tradizionali
richiede lo sviluppo di nuovi metodi
di comunicazione incentrati
sull’esperienza del consumatore più
che sulle intenzioni dell’azienda.
La marca è stata costruita attraverso
la pubblicità, ma è la comunicazione
biunivoca che costruisce il nuovo patto
di fiducia: bisogna costruire relazioni e
non solo transazioni.
Gli obiettivi specifici di un programma
di Social Media marketing potranno
variare in base alle diverse aziende
o organizzazioni, ad ogni modo la
maggior parte di essi includono la
creazione di una reputazione (brand
reputation) e l’incremento di visibilità
in rete, incoraggiando il feedback
e il dialogo con i diversi pubblici di
riferimento più che l’utilizzo dei Social
Media per promuovere un prodotto o
un servizio.
La maggior parte delle comunità
on-line infatti non vede di buon occhio
l’utilizzo di tecniche di marketing
diretto per promuovere un prodotto
o un servizio sui Social Media, per
questo le aziende devono trovare le
modalità più appropriate per offrire
un contributo di valore rilevante per i
gruppi che decidono di frequentare.
Perché Facebook?
Nel giro di qualche anno Facebook è
diventato il più grande sito di social
networking su Internet.
Attualmente ha oltre 400 milioni
di utenti attivi e più del 50% di
questi si connette ogni giorno;
ogni utente ha in media 130
amici ed è collegato a una media
di 60 tra pagine, gruppi ed
eventi; ogni mese su Facebook
vengono condivisi più di 25
miliardi di contenuti (web links,
blog posts, foto, ecc.).
04
05
web / il libro delle facce
Si tratta indubbiamente di un
potenziale interessante, un’opportunità
che le aziende non possono lasciarsi
sfuggire.
Cosa NON devono fare le aziende per
promuoversi su Facebook?
• Non esserci perchè è di moda;
• Non trascurare i propri fans;
• Non pensare che è solo un modo
di veicolare messaggi pubblicitari
tradizionali.
Cosa DEVONO fare le aziende per
promuoversi su Facebook?
• Ascoltare: su Facebook si parla ogni
giorno di tutto e di tutti... forse anche
del tuo prodotto!
• Partire dai propri clienti fedeli,
acquisiti, entusiasti e stimolare la
conversazione e il coinvolgimento
offrendo valore.
L’importante è approdare su Fb con
obiettivi ben precisi: desidero far
conoscere la mia azienda?
Voglio costruire relazioni o sapere cosa
pensano i miei clienti?
Oppure voglio motivare all’acquisto i
miei potenziali clienti?
Per questo è molto importante stabilire
alcune impostazioni.
Strategia
Di cosa voglio parlare?
Cosa voglio che i miei fans facciano?
Presenza
Per molte aziende, una solida presenza
su Facebook prevede la creazione
di una o più pagine, da gestire con
continuità e coerenza.
Attivazione
Un brand può avere migliaia di fans, ma
qual è il valore per loro?
Al di là del suo ruolo di potenziale
cliente un fan potrebbe diventare
utente attivo e virale per il brand.
Comunità
Se la preseza su Fb è gestita al meglio,
la comunità potrebbe contribuire alla
costruzione dell’imagine di marca
anche nei circuiti off-line e supportare
le campagne adv o la presenza nel
punto vendita.
Decisi questi aspetti, siamo pronti
per affrontare Facebook.
E ora? Per fare un po’ di chiarezza tra le
tipologie di pagine, possiamo creare:
Pagina Ufficiale
Consente a organizzazioni, aziende,
uomini pubblici di creare una presenza
autentica su Fb;
Community Page
Sono pagine meno ufficiali dedicate a
un’esperienza specifica.
Ci sono spunti tratti da Wikipedia
più ultimissimi aggiornamenti
sull’argomento;
Gruppi
Consentono alle persone di essere uniti
per una causa condivisa.
Come costruire una Pagina Ufficiale
• Scegli la tua categoria (http://www.
facebook.com/page);
• Carica l’immagine del logo (.png
o .jpg massimo 4MB -200 pixel di
larghezza per 600 pixel di altezza);
• Crea la tua “pagina di atterraggio”
con tutti i commenti. Per creare la
landing page il link è http://www.
facebook.com/apps/application.
php?id=4949752878.
Cosa fare con la pagina ufficiale
• Fissa un calendario delle tue attività;
• Ascolta i tuoi interlocutori;
• Utilizza i sondaggi;
• Rispondi alle domande e ai post;
• Inserisci immagini del prodotto, news
e anteprime;
• Attua promozioni di prodotto.
Cosa NON fare con la Pagina Ufficiale
Un caso di studio
VitaminWater
Un’applicazione per coinvolgere
i consumatori reali e potenziali
nella co-creazione del prodotto.
VitaminWater (proprietà Coca
Cola) ha creato un’applicazione
innovativa e divertente chiamata
“crea il tuo gusto”
L’obiettivo è quello di invitare le
persone a:
• inventare una nuovo mix vitaminico
• scegliere il nome del nuovo
prodotto
• progettare il pack del nuovo
prodotto (il premio del progetto
vincente ammonta a 5.000,00
dollari).
I risultati:
• più di 7 minuti per ciascuna
sessione di visita
• progetti di design unici
• una copertura mediatica
trasversale
• il nuovo gusto lanciato ufficialmente sul mercato ad Aprile del
2010.
http://www.facebook.com/vitaminwater
• Non utilizzarla solo per postare
contenuti già presenti sul sito/blog;
• Non parlare solo dei prodotti;
• Non fare un monologo;
• Non utilizzare il profilo come un sito
internet;
• Non sovraccaricare i fan di
informazioni.
Ora l’obiettivo è ampliare la rete di
amicizie.
Ma come fare a trovare in fretta
molti amici?
Dopo aver creato un account gratuito
il primo obiettivo è quello di ottenere
l’amicizia, partendo da chi magari è
già cliente e può costituire un nucleo
solido per la diffusione del brand.
Per prima cosa è necessario cercare
dei gruppi che trattino argomenti
inerenti al tuo interesse (verifica prima
che il gruppo sia attivo) ed iscriversi,
quindi partecipare attivamente alle
varie discussioni e iniziare a chiedere
“amicizie” all’interno del gruppo.
Nel forum di discussione ci sono
post con centinaia di indirizzi email
a cui richiedere “amicizia”. Ricordati
che tutti sono nel gruppo per trovare
nuovi amici e quindi accetteranno
sicuramente la tua proposta.
Il processo di acquisizione a questo
punto diventa automatico e virale.
Posta regolarmente su questi
gruppi e vedrai come i tuoi “amici” si
moltiplicheranno.
Hai degli amici, e adesso?
Ora si può iniziare a costruire un
rapporto con i partecipanti del gruppo.
Scrivi regolarmente sulla bacheca e
inizia a postare aggiornamenti di stato
della tua vita quotidiana.
La gente si renderà conto che sei una
persona reale.
Non appena avrai costruito la tua
credibilità, puoi iniziare a parlare dei
tuoi prodotti.
Per portare più persone possibile
sulla tua Pagine Ufficiale, oltre che
“suggerirla” agli amici, è fondamentale
pubblicizzarla in maniera trasversale
su tutti i media (YouTube, link su sito
web, newsletter).
Come si può ottenere traffico gratis
al proprio sito con Facebook?
Prima di tutto aggiorna il tuo profilo
regolarmente inserendo link alle
pagine del tuo sito, poi quando scrivi
sulla bacheca inserisci ogni tanto gli
stessi collegamenti. Queste operazioni
“occulte” dovranno essere realizzate
con un rapporto di 1:3 alle tue
“normali” attività sul social network.
Gli utenti troveranno i tuoi
aggiornamenti di stato sulla loro
bacheca, saranno incuriositi e questo
genererà diversi clic agli indirizzi da te
indicati.
Una volta capito il funzionamento non
ti rimane che iscriverti a tanti gruppi
popolari nella tua nicchia di mercato
e fare post utili sulle bacheche e nei
forum di discussione (inserisci sempre
il tuo link). I tuoi messaggi rimarranno
su alcuni forum di discussione per
parecchio tempo, un sacco di gente
vedrà il tuo post e i tuoi link e questo,
naturalmente, genererà traffico verso
il tuo sito.
Creare gruppi.
La potenza del marketing su Facebook
diventa ancora più evidente con la
possibilità di creare gruppi relativi al
tuo prodotto e invitare tutti i tuoi amici
a parteciparvi.
Inoltre, postare il link dei tuoi gruppi
in tutti gli altri gruppi connessi su
Facebook è un modo semplice per
convincere le persone a condividere
il tuo progetto. Potenzialmente
potresti avere centinaia di adesioni
in pochi giorni e migliaia in poche
settimane. Ora puoi contattarli tutti
con informazioni utili, promozioni o
divertenti concorsi.
Questo è un primo accenno al Social
Media Branding, Facebook ha delle
applicazioni potenzialmente infinite,
e consente una gestione evoluta del
brand online; il fine ultimo dovrebbe
essere quello di creare relazioni con
i diversi utenti basati sulla reciproca
fiducia, presupposto fondamentale per
una reputazione credibile.
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Ricerca
All’inizio di ogni percorso
è sempre bello immaginare
tutto il nuovo che verrà
Per fare delle previsioni sui trend che
andranno ad affermarsi nel futuro,
possiamo contare su alcuni interessanti
indicatori che ci ha fornito il periodo
appena passato.
Sono soprattutto due i driver che sono
stati fondamentali per tutto il 2010 e
che hanno provocato un cambiamento
epocale nel rapporto tra brand e
consumatore, richiedendo un approccio
totalmente nuovo al nostro modo
di gestire il business e di sviluppare
i prodotti. Il primo driver è legato ai
social media, il secondo ha a che fare
con la sostenibilità.
Rimane ancora molto da capire sulle
loro implicazioni e su come valorizzare
al meglio il loro potenziale.
Nel prossimo futuro le aziende
dedicheranno sempre più tempo alla
tutela e all’adattamento dei propri
brand nell’ambito di questo nuovo
scenario, ascoltando e creando
consenso e costruendo nuovi rapporti
di fiducia con gli ambasciatori della
marca.
Assisteremo dunque all’utilizzo di
nuovi “moltiplicatori di forze” per
ampliare il messaggio del brand e per
far fronte agli attacchi dei competitor.
Prepariamoci ad assistere alla nascita
di nuove e spesso imprevedibili
partnership tra i brand e altre realtà.
Il driver dei Social Media
Per quanto riguarda le nuove
tecnologie applicate al prodotto, c’è
da fare innanzitutto una premessa.
L’incremento dei brand indipendenti
e di nicchia è sempre più legato al
fatto che i social media sono parte
attiva all’interno del business.
Questi brand indipendenti
sfrutteranno a proprio vantaggio
i social media e le nuove
tecnologie per raggiungere
un’ampia parte di consumatori
attraverso messaggi mirati
in grado di comunicare
autenticità ed attualità.
I big brand, per confermare la
propria leadership, avranno
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Ricerca / parla col pack
quindi bisogno di un forte lavoro
strategico nell’ambito dei social media
per proteggersi.
In quest’ottica Angelini ha voluto
impegnarsi con un progetto specifico
per avere il vantaggio competitivo
determinato dal fatto di arrivare primi.
Il progetto si chiama Interactive
Packaging e integra tutte le iniziative
legate ai “new media” e ai servizi al
consumatore attraverso il packaging
del prodotto.
Abbiamo una certezza, i consumatori
sono oggi così viziati dalle continue
novità che ne vogliono sempre di
più… quindi ci si aspetta che i brand
sappiano muoversi facilmente e con
coerenza in questo nuovo spazio.
Il driver della sostenibilitá
La strategia di mercato Angelini
riguardo a questo tema sarà incentrata
sulla comunicazione del beneficio
effettivo che deriva dall’avere un
sistema di progettazione “green” volto
alla riduzione dell’utilizzo delle materie
prime alla fonte.
Angelini è allineata e all’avanguardia
su questo tema con il progetto Design
to Green, accreditato come uno dei
migliori processi di progettazione
orientati alla “green vision”.
Le caratteristiche del Design to
Green sono: riduzione della quantità
di materia prima su progetti già
definiti, creazione di un sistema di
riduzione alla fonte per progettare
imballaggi eco-compatibili, riduzione
dei volumi per evitare di trasportare
aria e ottimizzare i carichi dei mezzi di
trasporto.
L’idea di sostenibilità, un tempo
confinata ai temi dell’etica,
dell’ecologia sfrenata e della
“corporate social responsability”,
si è spostata all’ordine del giorno
diventando un importante veicolo per
il cambiamento, per l’innovazione e la
crescita.
La sostenibilità è ora parte del
processo decisionale, tanto nelle
pratiche di business, quanto nelle
dinamiche sociali.
Tuttavia per molte organizzazioni
rimane una sfida integrare a pieno
la sostenibilità nel cuore
dell’attività o del marchio
e portarla al di là
delle ben
articolate dichiarazioni di “mission” e
valori aziendali.
Nel decennio passato le organizzazioni
potevano limitarsi a costruire una
propria visione della sostenibilità,
pur senza entrare nel dettaglio e
senza avere la reale intenzione di
lasciarsi coinvolgere nel cambiamento
sociale in atto. Tuttavia, da quando
i consumatori e gli altri
stakeholder hanno
iniziato a fare
pressioni perché vi fosse una reale
azione di business trasparente e
responsabile, qualche organizzazione
ha cominciato a interessarsi al
problema.
Senza dubbio si tratta di un
cambiamento positivo che rivela
un trend in crescita: il futuro del
business dipenderà sempre
più dal rapporto tra
impresa, brand e
sostenibilità.
A novembre 2010
Unilever ha annunciato
l’ambizioso “sustainable living plan”
che prevede il raddoppio entro il 2020
del business attento a contenere
l’impatto ambientale.
Con progetti così ambiziosi in cantiere
non ci resta che attendere, solo il
tempo potrà mostrarci i risultati.
Quel che è certo è che, consapevoli che
il business non può più andare avanti
come ha fatto finora, le grandi realtà
industriali stanno aprendo la strada
a nuovi territori e future innovazioni.
Questo è incoraggiante.
I risultati di una strategia integrata
possono non essere immediati e
richiedere importanti investimenti
iniziali.
Perché questo tipo di investimento
possa essere correttamente
valutato è necessario considerare
le tendenze, che mostrano come
sempre più consumatori, al momento
10
11
e,
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rim io s to
per serviz ques
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rap ratta d utura indibil
Si t scita f presc
cre ai im tori.
orm suma
con
dell’acquisto,
tengano in
considerazione i valori di
un’azienda.
Parliamo, infatti, di un consumatore
sempre più informato, attento e
partecipe, in grado di riconoscere
e preferire aziende e marchi
che dimostrano forti principi di
sostenibilità, responsabilità e
trasparenza.
A lungo termine i benefici supereranno
l’investimento iniziale.
La sostenibilità è qui per rimanere,
l’innovazione fa sÍ che il serviziosia
fruibile attraverso il prodotto e questo
rappresenta il mercato di domani.
Roberto Masciambruni
Packaging Manager Angelini
Esempio di pack interattivo
Angelini: il bollino rosso diventa
trasparente se si superano i
25°C avvertendo che la soglia
consentita è stata superata.
Una volta che la confezione
viene riportata incondizioni
di temperatura ottimale
il bollino ritorna rosso .
Ricerca / parla col pack
Gett he free mobile appa t
http ://g ettag.mobi
Nel campo della tecnologia c’è
sempre da aspettarsi la “nuova
versione” che supera i limiti della
precedente e aggiunge nuove
funzioni.
È quello che è successo al
Qr Code - codice multimediale
che ha aperto anche in Italia
le frontiere dell’informazione
fruibile attraverso smartphone
- recentemente affiancato
e superato dal Tag firmato
Microsoft, la nuova piattaforma
per trasmettere contenuti in
movimento direttamente sul
luogo di interesse e supera molti
limiti tecnici del classico Qr Code.
Ma vediamo nel dettaglio in cosa
il Tag è più avanzato rispetto al
QrCode.
A chi vuole sperimentare l’utilizzo
del Qr Code o del Microsoft Tag sarà
sufficiente avere uno smartphone con
connessione internet e digitare:
http://www.inigma.mobi
per il lettore QR Code
http://www.gettag.mobi
per il lettore Microsoft
Il software di lettura vi verrà scaricato,
gratuitamente, sul cellulare.
COLORE E
PERSONALIZZAZIONE
La vera e innovativa rivoluzione
del Microsoft Tag rispetto agli altri
sistemi di tagging è il colore e la
personalizzazione.
Anche il QR Code ha la possibilità
di essere colorato ma le soluzioni
offerte dal nuovo codice Microsoft
sono davvero esaltanti.
Si può inserire facilmente
un marchio come sfondo ed
elaborare il codice senza perdere
la possibilità di lettura.
Chiaramente è possibile generare
anche il codice in bianco e nero.
MASSIMA LEGGIBILITÀ
Un altro aspetto importante è
che i nuovi Tag possono essere
inquadrati da un’angolazione più
accentuata (non solo centrale)
permettendo così una decodifica
ancora più veloce rispetto ai Qr
Code tradizionali, che oltre al
limite dell’inqudratura avevano
anche quello della luce, (per una
perfetta leggibilità l’ambiente
deve essere ben illuminato).
A differenza del Qr Code, inoltre,
non serve avere una fotocamera
di altissima qualità, dato che il
Tag viene decodificato anche
con un’inquadratura sfocata,
lenti di bassa qualità o senza
funzione di auto-focus.
Data la decodifica quasi
istantanea e da ogni
angolazione rappresentano
al momento la migliore
soluzione per campagne
pubblicitarie su supporti
di comunicazione
esterna e in movimento
(ad. es autobus).
Inoltre, la tecnolgia Tag offre
la possibiltà di cambiare il
collegamento abbinato al Tag:
in qualsiasi momento è
possibile cambiare l’URL senza
dover generare un nuovo
codice.
MASSIMA COMPATIBILITÀ
Il Microsoft Tag Reader,
nonostante sia una tecnologia
proprietaria, funziona
comodamente su Windows
Phone 7, Windows Mobile,
iPhone, Symbian, Blackberry,
Android: basta scaricare sul
cellulare l’applicazione reader
gratuita da http://gettag.mobi
e si entra subito in azione.
DIMENSIONI E CONTENUTI
Le dimensioni ridotte delle
matrici e la riproducibilità su
qualsiasi supporto consentono
di essere proprio lì dove le
informazioni servono, nel
momento in cui l’utente le
richiede, senza essere invasivo
o predominante.
La dimensione del codice non
è determinata dalla quantità
di caratteri a differenza di
quanto accadeva con il QrCode.
Esempio di Tag Microsoft
TRACCIABILITÀ
La possibilità di tracciare i
visitatori ed identificarli per
luogo, tipo di smartphone
utilizzato e permanenza sulla
pagina di atterraggio rende
questo strumento davvero
utile nell’affiancare i comuni
strumenti di marketing.
Per concludere, se è vero che
ogni forma di comunicazione
oggi deve dare immediato
riscontro della sua funzionalità
e essere il più possibile vicina
al target, il Tag è sicuramente
un’evoluzione tecnologica
vincente.
Provare queste nuove
applicazioni è possibile grazie
ai progressi fatti fino a oggi,
per continuare a stupire e a
comunicare senza sprechi e
senza errori.
Esempio di QR Code colorato
Esempio di QR Code
Esempio di Tag Microsoft
Esempio di Tag Microsoft con logo
12
13
un Record da Raccontare
una copertina al giorno...
1
2
3
24.02.2011 / ore 12:37
24.02.2011 / ore 18:20
primo contatto,
ricezione per e-mail della
locandina originale
(realizzate da Frezza La Fata)
download delle foto
di Gerry Scotti
4
5
6
24.02.2011 / ore 20:05
25.02.2011 / ore 11:40
predisposizione
della locandina
per l’elaborazione
fotografica
invio file f.to PSD
alla redazione
di TV Sorrisi e Canzoni
copertina n.11 in edicola
immaginiamo immagini
marketing
Energia e fantasia
a budget basso
Che cosa è Guerrilla Marketing?
“Guerrilla Marketing” è una definizione
coniata dal pubblicitario statunitense
Jay Conrad Levinson nel suo libro
del 1984 Guerrilla Advertising, per
indicare una forma di promozione
pubblicitaria non convenzionale e
a basso costo ottenuta attraverso
l’utilizzo creativo di mezzi e
strumenti aggressivi che fanno leva
sull’immaginario e sui meccanismi
psicologici degli utenti finali.
Guerrilla Marketing per le aziende
Il Guerrilla Marketing è uno strumento
adatto agli imprenditori che non
dispongono di grandi budget.
Al di là della componente artistica
e creativa, la progettazione di una
campagna di Guerrilla Marketing, per
dare risultati concreti, deve rispettare
alcuni principi fondamentali:
• Il Guerrilla Marketing deve essere
sempre parte di un marketing mix;
• Il Guerrilla marketing utilizza nuove
tecnologie;
• L’investimento di una campagna
di Guerrilla Marketing è dato dal
tempo, dall’energia e dalla ricerca in
immaginazione e non dal denaro;
Il metodo per misurare gli effetti di
una campagna di Guerrilla marketing
non si basa tanto sull’incremento delle
vendite, quanto sul livello di attenzione
destinata al brand da parte del mercato
di riferimento.
Una campagna di Guerrilla Marketing
ha quindi uno stile unico e riconoscibile
rispetto alle campagne tradizionali e
possiede un raggio d’azione spesso
più ampio e più forte dei media
tradizionali proprio perché sfrutta
le nuove tecnologie e interagisce
con le persone a livello personale,
intimo, addirittura primordiale.
I consumatori sono presi spesso di
sorpresa, o perché il soggetto della
campagna è inusuale rispetto al
luogo oppure perché non ci si
aspetta una tale situazione in un
determinato luogo.
Proprio per questo motivo
l’impressione nella memoria
delle persone è indelebile, e
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17
marketing / Guerrilla marketing: ti serve davvero?
Nelle immagini in basso un esempio
di Guerrilla Marketing che induce a
riflettere sull’esposizione ai raggi del
sole della nostra pelle.
quando la campagna è di buon gusto e
non offensiva o dannosa, consente di
ottenere ottimi risultati per l’immagine
aziendale e di prodotto.
Web Urbanist, un blog incentrato
sulla città come nucleo attivo del
cambiamento culturale, ha affrontato
il tema del Guerrilla Marketing come
arte curiosamente accettata e
beneficamente sovversiva.
Un articolo interessante del blog
racconta come la storia della
pubblicità sia piena di campagne
educative, informative a volte noiose,
completamente false e poco rispettose
dei fruitori finali. E di come si sia
passati da questo standard a una
situazione più dinamica che fa della
pubblicità lo spettacolo divertente che
oggi conosciamo e amiamo.
I principi di Levinson hanno rafforzato
lo spirito di iniziativa delle piccole
imprese che hanno quindi iniziato
a competere con le grandi: è stata
così inaugurata un’era di marketing
innovativo e talvolta addirittura
estremo.
Va precisato che Levinson non si
limitava a promuovere strategie di
comunicazione accattivanti: le aziende
devono essere pronte anche a far
seguire alle proprie campagne prodotti
e servizi eccellenti.
Ma in che modo il Guerrilla Marketing
è diventato così popolare?
Il motivo principale del suo successo
riguarda la sua propensione alla
rottura e la sua capacità di sfondare i
paraocchi della pubblicità “classica”.
I primi esperimenti furono considerati
radicali per il loro tempo, ancora oggi
la tecnica non si arresta e continua a
svilupparsi.
Il Guerrilla Marketing è ideale per
le piccole aziende che con budget
ridotti hanno bisogno di raggiungere
un ampio pubblico e per le grandi
aziende che sono alla ricerca di una
valida integrazione nella pianificazione
standard.
Fino a qui abbiamo parlato di Guerrilla
Marketing finalizzata al profitto.
Non è tutto.
Anche le Organizzazioni no-profit hanno
bisogno di diffondere la propria voce
e oggi un numero crescente di esse
sta utilizzando tattiche di Guerrilla per
raggiungere il proprio target.
La Croce Rossa, ad esempio, ha ideato
tra le più ingegnose e accattivanti
campagne socialmente informative
della storia.
Non solo le aziende o le organizzazioni
possono beneficiare delle strategie
di Guerrilla Marketing; le tecniche di
comunicazione non convenzionali
sono utili per chiunque voglia
ottenere un lavoro, un appuntamento
o semplicemente promuovere una
capacità personale.
Naturalmente, se sei un piccolo
imprenditore, è bene sapere che per
Guerrilla Marketing non si intende
semplicemente un messaggio vistoso:
è essenziale rispettare i canoni della
campagna e non deludere mai il target.
Infatti, tanto velocemente il messaggio
si diffonde, altrettanto velocemente
un eventuale giudizio negativo
potrebbe compromettere l’immagine
dell’azienda.
Le campagne di Guerrilla Marketing
vanno gestite molto consapevolmente.
Esse possono assumere praticamente
qualsiasi forma: da una chiacchierata
con un perfetto estraneo potrebbe venir
fuori che un prodotto sia molto difficile
da percepire, a questo punto ci sono
mille modi furtivi, divertenti e intelligenti
per renderlo più piacevole.
Questo determina che spesso gli uomini
di marketing siano sottoposti a notevole
pressione per la buona riuscita della
campagna.
Quando le cose vanno nel migliore dei
modi, ad alcuni di essi capita che gli
annunci siano talmente irresistibili che
volontariamente i clienti li diffondano e
ne parlino.
Il risultato è che il messaggio (sotto
forma di video o passaparola) si diffonde
autonomamente: in questo caso la
campagna di Guerrilla Marketing
diventa anche virale.
Il marketing virale è un tipo di
marketing non convenzionale che
sfrutta la capacità comunicativa
di pochi soggetti interessati per
trasmettere il messaggio a un numero
elevato di utenti finali.
La diffusione del messaggio segue
un profilo tipico che presenta un
andamento esponenziale.
Quindi, non sempre una campagna di
Guerrilla Marketing è anche virale, ma le
due cose potrebbero anche coincidere.
In linea generale il marketing virale si
diffonde principalmente attraverso
il web, mentre il Guerrilla utilizza
qualsiasi canale, anche off-line.
Non è possibile prevedere esattamente
quale sarà il futuro di questi strumenti
di comunicazione; è pur vero
che, aumentando l’orientamento
commerciale delle aziende e il
desiderio di essere conquistati dal
brand da parte dei consumatori,
sembra che gli annunci pubblicitari
siano destinati a spuntare un po’
ovunque.
Quindi questo significa che presto
vedremo gli annunci comparire su
qualsiasi superficie disponibile?
Probabilmente sarà così, quello che
è certo è che la pubblicità del futuro
non potrà essere separata dalla
nostra vita reale.
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19
Un caso di studio
Marketing sociale
Una campagna di grande impatto
è stata realizzata in Brasile.
Il suo scopo era quello di portare
allo scoperto gli abusi sui minori.
Il claim semplicissimo:
“La maggior parte delle
vittime di abusi sessuali non li
denuncia. Componi il numero
100 e fallo per loro”.
Avrebbe potuto essere una
campagna ordinaria, come
tante simili e che a volte
lasciano il target assolutamente
indifferente.
La scelta di posizionare le foto
dei bambini sull’arredo urbano e
l’utilizzo del nastro adesivo che
diventa da mero strumento di
fissaggio a parte integrante del
messaggio.
Il nastro diventa un bavaglio
che impedisce ai bambini di
esprimersi.
Un esempio di Guerrilla sociale
capace di dialogare con
l’ambiente, in maniera economica
ed efficace.
web marketing
Come creare un piano
di E-mail Marketing
Mettiamo che vi siate convinti che una
campagna di e-mail marketing possa
tornarvi utile per raggiungere i vostri
scopi commerciali ma non sapete
da dove cominciare e avete paura di
avventurarvi in un percorso complicato
e lungo.
Questa guida potrebbe esservi di aiuto.
Recenti ricerche dimostrano che il
mailing, se ben progettato, rappresenta
una tra le più efficaci tattiche di
marketing a costi assolutamente
accettabili. Uno studio eseguito da
Forbes Media tra Febbraio e Marzo
2009 rivela che l’e-mail marketing
è considerato un importantissimo
strumento per acquisire nuovi clienti,
secondo solo alle strategie SEO
(Search Engine Optimization).
Non è difficile impostare un piano di
e-mail marketing, in questo articolo
vi spiegheremo tutti i passaggi
fondamentali.
FASE UNO
DEFINIRE IL TARGET
La prima cosa da fare è capire chi sono
i vostri interlocutori, in modo che sarà
più semplice decidere poi cosa dire e
con che tono.
Potreste anche annotare alcune parole
che identificano questo gruppo di
persone per definirlo in maniera più
precisa.
FASE DUE
DETERMINARE I PROPOSITI
Ora che avete capito a chi vi state
rivolgendo, potete delineare la
finalità principale della newsletter,
che poi è il motivo che vi ha
spinto a progettarla. Cercate
di rispondere alle seguenti
domande:
Per quale motivo il mio target
dovrebbe stare ad acoltarmi?
Quali informazioni utili potrei
trasmettere?
Cosa voglio concretizzare?
Definire il motivo per cui
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web marketing / c’è posta per gli altri
state mandando le e-mail vi guiderà
nella progettazione dei contenuti: quando
non sarete sicuri se inserire o meno un
concetto rileggete il proposito principale,
se il concetto è coerente con esso va
sicuramente inserito.
I contenuti sono la parte più importante
della campagna, ecco alcuni consigli pratici:
Massima brevità
Dato il bombardamento di informazioni
a cui tutti noi siamo sottoposti,
saranno premiate le e-mail brevi, o
comunque con contenuti organizzati
in modo da avere subito un riassunto
e poi un link per eventuali
approfondimenti.
Tono personale
Nessuno vuole leggere un’e-mail
fredda e impersonale, il formato
della newsletter consente una certa
familiarità di linguaggio, da sfruttare
per comunicare in un tono colloquiale
e informale.
I vostri interlocutori sono VIP
Le persone che si sono iscritte alla
vostra newsletter hanno già espresso
un apprezzamento positivo nei
vostri confronti, quindi andrebbero
“premiate” ad esempio comunicando
loro in anteprima le novità (prodotti,
strategie, tecnologia) o concendendo
loro vantaggi speciali.
I contenuti devono essere utili
Raramente si decide di aprire un’email che non lascia intravedere un
vantaggio per che la riceve, quindi
dovreste assicurarvi che nel testo
i lettori possano trovare consigli,
sondaggi, offerte speciali, materiale
promozionale, ecc.
FASE TRE
DELINEARE GLI OBIETTIVI
PRINCIPALI
Questa fase è importante per valutare
costi e benefici della campagna.
Gli obiettivi possono variare - ad
esempio cercare di aumentare il
numero di iscritti alla newsletter o il
numero di clic ai link presenti nella
newsletter.
Per avere un quadro completo e non
lasciarsi sfuggire alcun dettaglio, gli
obiettivi andrebbero esplicitati, ad
esempio:
il mio obiettivo è: ad es. incrementare le
vendite online del 20% dopo il primo anno;
come intendo raggiungerlo: ad es.
offrendo ai lettori della newsletter
incentivi per acquistare online,
come sconti e offerte esclusive;
come penso di misurare il
raggiungimento dell’obiettivo: ad es.
monitorando l’andamento delle vendite
online tramite Google Analytics.
FASE QUATTRO
DETRMINARE LA FREQUENZA
DI INVIO
Consultate il vostro calendario sia
personale che professionale e pensate
a quale frequenza scegliere per l’invio;
in genere si raccomanda di effettuare
almeno un invio al mese, ma sentitevi
liberi di saltare un mese se vi rendete
conto di non avere nulla di interessante
da comunicare.
D’altra parte, se passano troppi mesi,
il gruppo dei subscribers potrebbe
dimenticarsi di voi e riconoscere
la vostra newsletter come spam.
All’interno di questo range, la
specificità del prodotto o del servizio e
il contenuto determineranno frequenza
e scadenze.
Ad esempio, se avete un negozio e
volete comunicare degli sconti e questi
sconti vengono effettuati la Domenica,
probabilmente vi converrà spedire il
mailing ogni Venerdì per consentire
agli iscritti di dare una sbirciatina alle
offerte.
Se invece la vostra newsletter è più
generica e discute di novità ed eventi,
una cadenza mensile sarà più che
sufficiente.
FASE CINQUE
CREARE UNA TIMELINE
L’ultima fase serve per organizzare
bene tutte le attività pratiche e
operative dell’invio.
Le scadenze andrebbero integrate nella
vostra agenda personale in modo da
non perdere alcun passaggio.
Fermo restando la variabilità che
dipende dal tipo di comunicazione, di
prodotto e di target, un esempio
di
timeline potrebbe essere
questo:
Primo giorno
Annotate gli argomenti
che volete includere
nella newsletter
e le immagini
che vorreste
utilizzare
per
accompagnare i contenuti.
Secondo giorno
Scrivete cosa volete dire per ciascun
argomento e raccogliete le immagini
scelte in una cartella dedicata del
vostro computer, verificando la
presenza di tutti i diritti di utilizzo.
Terzo giorno
Preparate l’invio inserendo
contenuti, destinatari e opzioni di
invio nel programma che utilizzate
normalmente per le vostre newsletter.
Controllate bene che non ci siano
errori grammaticali e di battitura nel
testo e per assicurarvi del risultato
finale eseguite un invio di prova al
vostro indirizzo o a quello dei vostri
collaboratori.
Quarto giorno
Inviate la vostra newsletter.
Ora conoscete quali step occorrono
per preparare la campagna e quanto
tempo occorre per ciascuno di essi.
Con queste informazioni, consultate
il calendario e fissate la data di
spedizione e a ritroso quella in cui
dovrete iniziare a prepararla.
In questa pianificazione,
tenete conto anche
delle festività,
che
potrebbero
essere centrali
o marginali
in funzione del
vostro
tipo
di attività.
Tutti i segreti
sono stati svelati,
non vi resta
che testare la vostra
campagna e-mail
e integrarla al vostro
piano di marketing mix.
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tips
19 domande che vi aiuteranno
a conoscere il vostro brand
8/ Qual è il motivo dei nostri ultimi
successi professionali?
16/ Chi sono i nostri principali
concorrenti?
1/ Che cosa vogliamo diventare nei
9/ Qual’è il motivo dei nostri ultimi
insuccessi professionali?
17/ Come desideriamo essere percepiti
prossimi 5 anni?
2/ Quale potrebbe essere la nostra più
grande occasione per i prossimi 2 anni?
3/ Perché pensiamo che questa
occasione possa rivelarsi una grande
opportunità?
4/ Di che cosa abbiamo bisogno per
cogliere l’occasione sopra descritta?
5/ Quali sono le nostre minacce
più grandi?
6/ Sono minacce controllabili?
In caso affermativo, cosa dobbiamo
fare per controllarle?
7/ Che cosa sappiamo fare meglio di
chiunque altro?
10/ Che beneficio può trarre un
potenziale cliente dai nostri prodotti?
11/ Quali sono i primi tre motivi
per cui i nostri clienti hanno già
acquistato i nostri prodotti o servizi?
12/ Quali sono le tipiche obiezioni a una
vendita?
13/ Per quale motivo non acquisiamo
nuovi clienti?
14/ Qual è la percentuale di entrate
previste per il prossimo anno relativa
ai clienti già acquisiti?
15/ Quali sono le caratteristiche
essenziali del nostro target di clientela?
Redazione
Tangherlini Srl
via Brecce Bianche 27/e
60131 Ancona
071.2832374 - 0712802604
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Hanno contribuito
Elisa Maria Carletti / responsabile marketing / [email protected]
Graziano Giacani / art director jr / [email protected]
Mirco Tangherlini / art director / [email protected]
Andrea Silvi / 3d artist / [email protected]
Truong Vinh Thanh / 3d artist / [email protected]
Luca Grattafiori / web designer / [email protected]
Valerio Scatassa / graphic designer / [email protected]
Stefano Gagliardini / 3d artist / [email protected]
Fabio Cori Carlitto / responsabile qrcity/ [email protected]
Roberto Masciambruni / Packaging Manager Angelini
dai clienti in relazione alla nostra
concorrenza?
18/ Qual è il nostro tipico ciclo
di vendita?
19/ Quali valori, personalità
e
atteggiamento vogliamo siano legati
ad ogni progetto?
Francia 1940
per la progettazione e lo sviluppo dell’identità di marca
Il sistema operativo Tangherlini è un insieme di competenze professionali
che interagiscono per un unico scopo, rappresentato dalla strategia di
comunicazione personalizzata per il cliente.
Siamo concreti e attenti alle dinamiche di mercato, creiamo una spirale
di valore che si accresce grazie ad un attento processo di pianificazione.
Dall’azienda al mercato e poi ancora dal mercato all’azienda, la partita
è una continua sfida finalizzata alla creazione della Brand Identity.
scarica l’applicazione gratuita per il tuo smartphone
http ://g ettag.mobi
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