numerouno/042011 marketing⁄copywriting⁄grafica⁄3d⁄web⁄illustrazione⁄design⁄ricerca ComunicAzione è un progetto di Tangherlini srl Conosci già “Mister Code”? Web/il libro delle facce Ricerca/parla col pack Marketing/guerrilla marketing: ti serve davvero? Web Marketing/c’è posta per gli altri Italia 1937 sommario 04 Web il libro delle facce 400 milioni di potenziali clienti 08 Ricerca parla col pack All’inizio di ogni percorso è sempre bello immaginare tutto il nuovo che verrà 12 Focus non c’è QR Code senza Tag Tutti i volti di “Mister Code” 14 Marketing guerrilla marketing: ti serve davvero? Energia e fantasia a budget basso 18 Web marketing c’è posta per gli altri Come creare un piano di Email Marketing Il design ecosostenibile, una bella scoperta. Ascoltare il cliente e comunicare la sua identità. Il marchio Azienda Etica nasce dall’esigenza di esprimere un codice di comportamento aziendale e di racchiudere un insieme di valori; il Design ecosostenibile diventa parte integrante della strategia di comunicazione, espressione coerente del marchio e allo stesso tempo un gadget funzionale per creare una relazione con tutti gli interlocutori dell’azienda. www.aziendaetica.org 02 03 numerozero/012011 editoriale marketing⁄copywriting⁄grafica⁄3d⁄web⁄illustrazione⁄design⁄ricerca ComunicAzione è un progetto di Tangherlini srl ”lei ha buon gusto!“ ”...sono un pubblicitario!“ 1 Ebbene sÍ, il primo numero è stato un vero successo. I lettori hanno apprezzato, oltre agli argomenti trattati, anche la semplicità di esposizione. In un mercato in cui a volte, dietro parole straniere o troppo complicate, si cela un vero e proprio vuoto di idee e soluzioni, ComunicAzione rappresenta una voce alternativa che prova a spiegare il nostro “mestiere” . In questo numero affronteremo quattro argomenti davvero interessanti. Parleremo di Facebook, di pack interattivo, di guerrilla marketing e di come strutturare una efficace campagna di email marketing. Non perdete infine i nostri “Tips”, suggerimenti utili e semplici da attuare. A corredo della rivista vi regaliamo i due consueti poster d’annata (seconda e terza di copertina), un modo per ricordare i grandi comunicatori dei tempi passati, a volte ingenui nelle soluzioni creative ma sicuramente ancora competitivi con i grandi maestri del marketing. Qualora abbiate la necessità di inviarci feedback, suggerimenti o richieste scriveteci pure all’indirizzo: [email protected]. Mirco Tangherlini Web/bello o utile? Marketing/è già 3.0 Illustrazione/un gioco di specchi che uccide la creatività 3D/rendering una nuova conquista in comunicazione JON HAMM “Donald Drape 0 web 400 milioni di potenziali clienti Visto l’interesse che gravita attorno al mondo dei Social Network e alle domande che sempre più spesso ci vengono poste dai nostri clienti, abbiamo deciso di iniziare un piccolo percorso di approfondimento a puntate sul “mondo Facebook”. Perché il Social Marketing? La crisi dell’attenzione verso le forme di pubblicità tradizionali richiede lo sviluppo di nuovi metodi di comunicazione incentrati sull’esperienza del consumatore più che sulle intenzioni dell’azienda. La marca è stata costruita attraverso la pubblicità, ma è la comunicazione biunivoca che costruisce il nuovo patto di fiducia: bisogna costruire relazioni e non solo transazioni. Gli obiettivi specifici di un programma di Social Media marketing potranno variare in base alle diverse aziende o organizzazioni, ad ogni modo la maggior parte di essi includono la creazione di una reputazione (brand reputation) e l’incremento di visibilità in rete, incoraggiando il feedback e il dialogo con i diversi pubblici di riferimento più che l’utilizzo dei Social Media per promuovere un prodotto o un servizio. La maggior parte delle comunità on-line infatti non vede di buon occhio l’utilizzo di tecniche di marketing diretto per promuovere un prodotto o un servizio sui Social Media, per questo le aziende devono trovare le modalità più appropriate per offrire un contributo di valore rilevante per i gruppi che decidono di frequentare. Perché Facebook? Nel giro di qualche anno Facebook è diventato il più grande sito di social networking su Internet. Attualmente ha oltre 400 milioni di utenti attivi e più del 50% di questi si connette ogni giorno; ogni utente ha in media 130 amici ed è collegato a una media di 60 tra pagine, gruppi ed eventi; ogni mese su Facebook vengono condivisi più di 25 miliardi di contenuti (web links, blog posts, foto, ecc.). 04 05 web / il libro delle facce Si tratta indubbiamente di un potenziale interessante, un’opportunità che le aziende non possono lasciarsi sfuggire. Cosa NON devono fare le aziende per promuoversi su Facebook? • Non esserci perchè è di moda; • Non trascurare i propri fans; • Non pensare che è solo un modo di veicolare messaggi pubblicitari tradizionali. Cosa DEVONO fare le aziende per promuoversi su Facebook? • Ascoltare: su Facebook si parla ogni giorno di tutto e di tutti... forse anche del tuo prodotto! • Partire dai propri clienti fedeli, acquisiti, entusiasti e stimolare la conversazione e il coinvolgimento offrendo valore. L’importante è approdare su Fb con obiettivi ben precisi: desidero far conoscere la mia azienda? Voglio costruire relazioni o sapere cosa pensano i miei clienti? Oppure voglio motivare all’acquisto i miei potenziali clienti? Per questo è molto importante stabilire alcune impostazioni. Strategia Di cosa voglio parlare? Cosa voglio che i miei fans facciano? Presenza Per molte aziende, una solida presenza su Facebook prevede la creazione di una o più pagine, da gestire con continuità e coerenza. Attivazione Un brand può avere migliaia di fans, ma qual è il valore per loro? Al di là del suo ruolo di potenziale cliente un fan potrebbe diventare utente attivo e virale per il brand. Comunità Se la preseza su Fb è gestita al meglio, la comunità potrebbe contribuire alla costruzione dell’imagine di marca anche nei circuiti off-line e supportare le campagne adv o la presenza nel punto vendita. Decisi questi aspetti, siamo pronti per affrontare Facebook. E ora? Per fare un po’ di chiarezza tra le tipologie di pagine, possiamo creare: Pagina Ufficiale Consente a organizzazioni, aziende, uomini pubblici di creare una presenza autentica su Fb; Community Page Sono pagine meno ufficiali dedicate a un’esperienza specifica. Ci sono spunti tratti da Wikipedia più ultimissimi aggiornamenti sull’argomento; Gruppi Consentono alle persone di essere uniti per una causa condivisa. Come costruire una Pagina Ufficiale • Scegli la tua categoria (http://www. facebook.com/page); • Carica l’immagine del logo (.png o .jpg massimo 4MB -200 pixel di larghezza per 600 pixel di altezza); • Crea la tua “pagina di atterraggio” con tutti i commenti. Per creare la landing page il link è http://www. facebook.com/apps/application. php?id=4949752878. Cosa fare con la pagina ufficiale • Fissa un calendario delle tue attività; • Ascolta i tuoi interlocutori; • Utilizza i sondaggi; • Rispondi alle domande e ai post; • Inserisci immagini del prodotto, news e anteprime; • Attua promozioni di prodotto. Cosa NON fare con la Pagina Ufficiale Un caso di studio VitaminWater Un’applicazione per coinvolgere i consumatori reali e potenziali nella co-creazione del prodotto. VitaminWater (proprietà Coca Cola) ha creato un’applicazione innovativa e divertente chiamata “crea il tuo gusto” L’obiettivo è quello di invitare le persone a: • inventare una nuovo mix vitaminico • scegliere il nome del nuovo prodotto • progettare il pack del nuovo prodotto (il premio del progetto vincente ammonta a 5.000,00 dollari). I risultati: • più di 7 minuti per ciascuna sessione di visita • progetti di design unici • una copertura mediatica trasversale • il nuovo gusto lanciato ufficialmente sul mercato ad Aprile del 2010. http://www.facebook.com/vitaminwater • Non utilizzarla solo per postare contenuti già presenti sul sito/blog; • Non parlare solo dei prodotti; • Non fare un monologo; • Non utilizzare il profilo come un sito internet; • Non sovraccaricare i fan di informazioni. Ora l’obiettivo è ampliare la rete di amicizie. Ma come fare a trovare in fretta molti amici? Dopo aver creato un account gratuito il primo obiettivo è quello di ottenere l’amicizia, partendo da chi magari è già cliente e può costituire un nucleo solido per la diffusione del brand. Per prima cosa è necessario cercare dei gruppi che trattino argomenti inerenti al tuo interesse (verifica prima che il gruppo sia attivo) ed iscriversi, quindi partecipare attivamente alle varie discussioni e iniziare a chiedere “amicizie” all’interno del gruppo. Nel forum di discussione ci sono post con centinaia di indirizzi email a cui richiedere “amicizia”. Ricordati che tutti sono nel gruppo per trovare nuovi amici e quindi accetteranno sicuramente la tua proposta. Il processo di acquisizione a questo punto diventa automatico e virale. Posta regolarmente su questi gruppi e vedrai come i tuoi “amici” si moltiplicheranno. Hai degli amici, e adesso? Ora si può iniziare a costruire un rapporto con i partecipanti del gruppo. Scrivi regolarmente sulla bacheca e inizia a postare aggiornamenti di stato della tua vita quotidiana. La gente si renderà conto che sei una persona reale. Non appena avrai costruito la tua credibilità, puoi iniziare a parlare dei tuoi prodotti. Per portare più persone possibile sulla tua Pagine Ufficiale, oltre che “suggerirla” agli amici, è fondamentale pubblicizzarla in maniera trasversale su tutti i media (YouTube, link su sito web, newsletter). Come si può ottenere traffico gratis al proprio sito con Facebook? Prima di tutto aggiorna il tuo profilo regolarmente inserendo link alle pagine del tuo sito, poi quando scrivi sulla bacheca inserisci ogni tanto gli stessi collegamenti. Queste operazioni “occulte” dovranno essere realizzate con un rapporto di 1:3 alle tue “normali” attività sul social network. Gli utenti troveranno i tuoi aggiornamenti di stato sulla loro bacheca, saranno incuriositi e questo genererà diversi clic agli indirizzi da te indicati. Una volta capito il funzionamento non ti rimane che iscriverti a tanti gruppi popolari nella tua nicchia di mercato e fare post utili sulle bacheche e nei forum di discussione (inserisci sempre il tuo link). I tuoi messaggi rimarranno su alcuni forum di discussione per parecchio tempo, un sacco di gente vedrà il tuo post e i tuoi link e questo, naturalmente, genererà traffico verso il tuo sito. Creare gruppi. La potenza del marketing su Facebook diventa ancora più evidente con la possibilità di creare gruppi relativi al tuo prodotto e invitare tutti i tuoi amici a parteciparvi. Inoltre, postare il link dei tuoi gruppi in tutti gli altri gruppi connessi su Facebook è un modo semplice per convincere le persone a condividere il tuo progetto. Potenzialmente potresti avere centinaia di adesioni in pochi giorni e migliaia in poche settimane. Ora puoi contattarli tutti con informazioni utili, promozioni o divertenti concorsi. Questo è un primo accenno al Social Media Branding, Facebook ha delle applicazioni potenzialmente infinite, e consente una gestione evoluta del brand online; il fine ultimo dovrebbe essere quello di creare relazioni con i diversi utenti basati sulla reciproca fiducia, presupposto fondamentale per una reputazione credibile. 06 07 Ricerca All’inizio di ogni percorso è sempre bello immaginare tutto il nuovo che verrà Per fare delle previsioni sui trend che andranno ad affermarsi nel futuro, possiamo contare su alcuni interessanti indicatori che ci ha fornito il periodo appena passato. Sono soprattutto due i driver che sono stati fondamentali per tutto il 2010 e che hanno provocato un cambiamento epocale nel rapporto tra brand e consumatore, richiedendo un approccio totalmente nuovo al nostro modo di gestire il business e di sviluppare i prodotti. Il primo driver è legato ai social media, il secondo ha a che fare con la sostenibilità. Rimane ancora molto da capire sulle loro implicazioni e su come valorizzare al meglio il loro potenziale. Nel prossimo futuro le aziende dedicheranno sempre più tempo alla tutela e all’adattamento dei propri brand nell’ambito di questo nuovo scenario, ascoltando e creando consenso e costruendo nuovi rapporti di fiducia con gli ambasciatori della marca. Assisteremo dunque all’utilizzo di nuovi “moltiplicatori di forze” per ampliare il messaggio del brand e per far fronte agli attacchi dei competitor. Prepariamoci ad assistere alla nascita di nuove e spesso imprevedibili partnership tra i brand e altre realtà. Il driver dei Social Media Per quanto riguarda le nuove tecnologie applicate al prodotto, c’è da fare innanzitutto una premessa. L’incremento dei brand indipendenti e di nicchia è sempre più legato al fatto che i social media sono parte attiva all’interno del business. Questi brand indipendenti sfrutteranno a proprio vantaggio i social media e le nuove tecnologie per raggiungere un’ampia parte di consumatori attraverso messaggi mirati in grado di comunicare autenticità ed attualità. I big brand, per confermare la propria leadership, avranno 08 09 Ricerca / parla col pack quindi bisogno di un forte lavoro strategico nell’ambito dei social media per proteggersi. In quest’ottica Angelini ha voluto impegnarsi con un progetto specifico per avere il vantaggio competitivo determinato dal fatto di arrivare primi. Il progetto si chiama Interactive Packaging e integra tutte le iniziative legate ai “new media” e ai servizi al consumatore attraverso il packaging del prodotto. Abbiamo una certezza, i consumatori sono oggi così viziati dalle continue novità che ne vogliono sempre di più… quindi ci si aspetta che i brand sappiano muoversi facilmente e con coerenza in questo nuovo spazio. Il driver della sostenibilitá La strategia di mercato Angelini riguardo a questo tema sarà incentrata sulla comunicazione del beneficio effettivo che deriva dall’avere un sistema di progettazione “green” volto alla riduzione dell’utilizzo delle materie prime alla fonte. Angelini è allineata e all’avanguardia su questo tema con il progetto Design to Green, accreditato come uno dei migliori processi di progettazione orientati alla “green vision”. Le caratteristiche del Design to Green sono: riduzione della quantità di materia prima su progetti già definiti, creazione di un sistema di riduzione alla fonte per progettare imballaggi eco-compatibili, riduzione dei volumi per evitare di trasportare aria e ottimizzare i carichi dei mezzi di trasporto. L’idea di sostenibilità, un tempo confinata ai temi dell’etica, dell’ecologia sfrenata e della “corporate social responsability”, si è spostata all’ordine del giorno diventando un importante veicolo per il cambiamento, per l’innovazione e la crescita. La sostenibilità è ora parte del processo decisionale, tanto nelle pratiche di business, quanto nelle dinamiche sociali. Tuttavia per molte organizzazioni rimane una sfida integrare a pieno la sostenibilità nel cuore dell’attività o del marchio e portarla al di là delle ben articolate dichiarazioni di “mission” e valori aziendali. Nel decennio passato le organizzazioni potevano limitarsi a costruire una propria visione della sostenibilità, pur senza entrare nel dettaglio e senza avere la reale intenzione di lasciarsi coinvolgere nel cambiamento sociale in atto. Tuttavia, da quando i consumatori e gli altri stakeholder hanno iniziato a fare pressioni perché vi fosse una reale azione di business trasparente e responsabile, qualche organizzazione ha cominciato a interessarsi al problema. Senza dubbio si tratta di un cambiamento positivo che rivela un trend in crescita: il futuro del business dipenderà sempre più dal rapporto tra impresa, brand e sostenibilità. A novembre 2010 Unilever ha annunciato l’ambizioso “sustainable living plan” che prevede il raddoppio entro il 2020 del business attento a contenere l’impatto ambientale. Con progetti così ambiziosi in cantiere non ci resta che attendere, solo il tempo potrà mostrarci i risultati. Quel che è certo è che, consapevoli che il business non può più andare avanti come ha fatto finora, le grandi realtà industriali stanno aprendo la strada a nuovi territori e future innovazioni. Questo è incoraggiante. I risultati di una strategia integrata possono non essere immediati e richiedere importanti investimenti iniziali. Perché questo tipo di investimento possa essere correttamente valutato è necessario considerare le tendenze, che mostrano come sempre più consumatori, al momento 10 11 e, ner ia a rim io s to per serviz ques i u e q il tà è sÍ che odotto mani. i l i b fa l pr i do r la eni ost zione erso i ato d ave pe iva s a L nova ttrav erc chi ttat ei l’in ibile a nta il mattore n’aspe arte d fru prese i un f e di u e da p rap ratta d utura indibil Si t scita f presc cre ai im tori. orm suma con dell’acquisto, tengano in considerazione i valori di un’azienda. Parliamo, infatti, di un consumatore sempre più informato, attento e partecipe, in grado di riconoscere e preferire aziende e marchi che dimostrano forti principi di sostenibilità, responsabilità e trasparenza. A lungo termine i benefici supereranno l’investimento iniziale. La sostenibilità è qui per rimanere, l’innovazione fa sÍ che il serviziosia fruibile attraverso il prodotto e questo rappresenta il mercato di domani. Roberto Masciambruni Packaging Manager Angelini Esempio di pack interattivo Angelini: il bollino rosso diventa trasparente se si superano i 25°C avvertendo che la soglia consentita è stata superata. Una volta che la confezione viene riportata incondizioni di temperatura ottimale il bollino ritorna rosso . Ricerca / parla col pack Gett he free mobile appa t http ://g ettag.mobi Nel campo della tecnologia c’è sempre da aspettarsi la “nuova versione” che supera i limiti della precedente e aggiunge nuove funzioni. È quello che è successo al Qr Code - codice multimediale che ha aperto anche in Italia le frontiere dell’informazione fruibile attraverso smartphone - recentemente affiancato e superato dal Tag firmato Microsoft, la nuova piattaforma per trasmettere contenuti in movimento direttamente sul luogo di interesse e supera molti limiti tecnici del classico Qr Code. Ma vediamo nel dettaglio in cosa il Tag è più avanzato rispetto al QrCode. A chi vuole sperimentare l’utilizzo del Qr Code o del Microsoft Tag sarà sufficiente avere uno smartphone con connessione internet e digitare: http://www.inigma.mobi per il lettore QR Code http://www.gettag.mobi per il lettore Microsoft Il software di lettura vi verrà scaricato, gratuitamente, sul cellulare. COLORE E PERSONALIZZAZIONE La vera e innovativa rivoluzione del Microsoft Tag rispetto agli altri sistemi di tagging è il colore e la personalizzazione. Anche il QR Code ha la possibilità di essere colorato ma le soluzioni offerte dal nuovo codice Microsoft sono davvero esaltanti. Si può inserire facilmente un marchio come sfondo ed elaborare il codice senza perdere la possibilità di lettura. Chiaramente è possibile generare anche il codice in bianco e nero. MASSIMA LEGGIBILITÀ Un altro aspetto importante è che i nuovi Tag possono essere inquadrati da un’angolazione più accentuata (non solo centrale) permettendo così una decodifica ancora più veloce rispetto ai Qr Code tradizionali, che oltre al limite dell’inqudratura avevano anche quello della luce, (per una perfetta leggibilità l’ambiente deve essere ben illuminato). A differenza del Qr Code, inoltre, non serve avere una fotocamera di altissima qualità, dato che il Tag viene decodificato anche con un’inquadratura sfocata, lenti di bassa qualità o senza funzione di auto-focus. Data la decodifica quasi istantanea e da ogni angolazione rappresentano al momento la migliore soluzione per campagne pubblicitarie su supporti di comunicazione esterna e in movimento (ad. es autobus). Inoltre, la tecnolgia Tag offre la possibiltà di cambiare il collegamento abbinato al Tag: in qualsiasi momento è possibile cambiare l’URL senza dover generare un nuovo codice. MASSIMA COMPATIBILITÀ Il Microsoft Tag Reader, nonostante sia una tecnologia proprietaria, funziona comodamente su Windows Phone 7, Windows Mobile, iPhone, Symbian, Blackberry, Android: basta scaricare sul cellulare l’applicazione reader gratuita da http://gettag.mobi e si entra subito in azione. DIMENSIONI E CONTENUTI Le dimensioni ridotte delle matrici e la riproducibilità su qualsiasi supporto consentono di essere proprio lì dove le informazioni servono, nel momento in cui l’utente le richiede, senza essere invasivo o predominante. La dimensione del codice non è determinata dalla quantità di caratteri a differenza di quanto accadeva con il QrCode. Esempio di Tag Microsoft TRACCIABILITÀ La possibilità di tracciare i visitatori ed identificarli per luogo, tipo di smartphone utilizzato e permanenza sulla pagina di atterraggio rende questo strumento davvero utile nell’affiancare i comuni strumenti di marketing. Per concludere, se è vero che ogni forma di comunicazione oggi deve dare immediato riscontro della sua funzionalità e essere il più possibile vicina al target, il Tag è sicuramente un’evoluzione tecnologica vincente. Provare queste nuove applicazioni è possibile grazie ai progressi fatti fino a oggi, per continuare a stupire e a comunicare senza sprechi e senza errori. Esempio di QR Code colorato Esempio di QR Code Esempio di Tag Microsoft Esempio di Tag Microsoft con logo 12 13 un Record da Raccontare una copertina al giorno... 1 2 3 24.02.2011 / ore 12:37 24.02.2011 / ore 18:20 primo contatto, ricezione per e-mail della locandina originale (realizzate da Frezza La Fata) download delle foto di Gerry Scotti 4 5 6 24.02.2011 / ore 20:05 25.02.2011 / ore 11:40 predisposizione della locandina per l’elaborazione fotografica invio file f.to PSD alla redazione di TV Sorrisi e Canzoni copertina n.11 in edicola immaginiamo immagini marketing Energia e fantasia a budget basso Che cosa è Guerrilla Marketing? “Guerrilla Marketing” è una definizione coniata dal pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson nel suo libro del 1984 Guerrilla Advertising, per indicare una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta attraverso l’utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva sull’immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali. Guerrilla Marketing per le aziende Il Guerrilla Marketing è uno strumento adatto agli imprenditori che non dispongono di grandi budget. Al di là della componente artistica e creativa, la progettazione di una campagna di Guerrilla Marketing, per dare risultati concreti, deve rispettare alcuni principi fondamentali: • Il Guerrilla Marketing deve essere sempre parte di un marketing mix; • Il Guerrilla marketing utilizza nuove tecnologie; • L’investimento di una campagna di Guerrilla Marketing è dato dal tempo, dall’energia e dalla ricerca in immaginazione e non dal denaro; Il metodo per misurare gli effetti di una campagna di Guerrilla marketing non si basa tanto sull’incremento delle vendite, quanto sul livello di attenzione destinata al brand da parte del mercato di riferimento. Una campagna di Guerrilla Marketing ha quindi uno stile unico e riconoscibile rispetto alle campagne tradizionali e possiede un raggio d’azione spesso più ampio e più forte dei media tradizionali proprio perché sfrutta le nuove tecnologie e interagisce con le persone a livello personale, intimo, addirittura primordiale. I consumatori sono presi spesso di sorpresa, o perché il soggetto della campagna è inusuale rispetto al luogo oppure perché non ci si aspetta una tale situazione in un determinato luogo. Proprio per questo motivo l’impressione nella memoria delle persone è indelebile, e 16 17 marketing / Guerrilla marketing: ti serve davvero? Nelle immagini in basso un esempio di Guerrilla Marketing che induce a riflettere sull’esposizione ai raggi del sole della nostra pelle. quando la campagna è di buon gusto e non offensiva o dannosa, consente di ottenere ottimi risultati per l’immagine aziendale e di prodotto. Web Urbanist, un blog incentrato sulla città come nucleo attivo del cambiamento culturale, ha affrontato il tema del Guerrilla Marketing come arte curiosamente accettata e beneficamente sovversiva. Un articolo interessante del blog racconta come la storia della pubblicità sia piena di campagne educative, informative a volte noiose, completamente false e poco rispettose dei fruitori finali. E di come si sia passati da questo standard a una situazione più dinamica che fa della pubblicità lo spettacolo divertente che oggi conosciamo e amiamo. I principi di Levinson hanno rafforzato lo spirito di iniziativa delle piccole imprese che hanno quindi iniziato a competere con le grandi: è stata così inaugurata un’era di marketing innovativo e talvolta addirittura estremo. Va precisato che Levinson non si limitava a promuovere strategie di comunicazione accattivanti: le aziende devono essere pronte anche a far seguire alle proprie campagne prodotti e servizi eccellenti. Ma in che modo il Guerrilla Marketing è diventato così popolare? Il motivo principale del suo successo riguarda la sua propensione alla rottura e la sua capacità di sfondare i paraocchi della pubblicità “classica”. I primi esperimenti furono considerati radicali per il loro tempo, ancora oggi la tecnica non si arresta e continua a svilupparsi. Il Guerrilla Marketing è ideale per le piccole aziende che con budget ridotti hanno bisogno di raggiungere un ampio pubblico e per le grandi aziende che sono alla ricerca di una valida integrazione nella pianificazione standard. Fino a qui abbiamo parlato di Guerrilla Marketing finalizzata al profitto. Non è tutto. Anche le Organizzazioni no-profit hanno bisogno di diffondere la propria voce e oggi un numero crescente di esse sta utilizzando tattiche di Guerrilla per raggiungere il proprio target. La Croce Rossa, ad esempio, ha ideato tra le più ingegnose e accattivanti campagne socialmente informative della storia. Non solo le aziende o le organizzazioni possono beneficiare delle strategie di Guerrilla Marketing; le tecniche di comunicazione non convenzionali sono utili per chiunque voglia ottenere un lavoro, un appuntamento o semplicemente promuovere una capacità personale. Naturalmente, se sei un piccolo imprenditore, è bene sapere che per Guerrilla Marketing non si intende semplicemente un messaggio vistoso: è essenziale rispettare i canoni della campagna e non deludere mai il target. Infatti, tanto velocemente il messaggio si diffonde, altrettanto velocemente un eventuale giudizio negativo potrebbe compromettere l’immagine dell’azienda. Le campagne di Guerrilla Marketing vanno gestite molto consapevolmente. Esse possono assumere praticamente qualsiasi forma: da una chiacchierata con un perfetto estraneo potrebbe venir fuori che un prodotto sia molto difficile da percepire, a questo punto ci sono mille modi furtivi, divertenti e intelligenti per renderlo più piacevole. Questo determina che spesso gli uomini di marketing siano sottoposti a notevole pressione per la buona riuscita della campagna. Quando le cose vanno nel migliore dei modi, ad alcuni di essi capita che gli annunci siano talmente irresistibili che volontariamente i clienti li diffondano e ne parlino. Il risultato è che il messaggio (sotto forma di video o passaparola) si diffonde autonomamente: in questo caso la campagna di Guerrilla Marketing diventa anche virale. Il marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio a un numero elevato di utenti finali. La diffusione del messaggio segue un profilo tipico che presenta un andamento esponenziale. Quindi, non sempre una campagna di Guerrilla Marketing è anche virale, ma le due cose potrebbero anche coincidere. In linea generale il marketing virale si diffonde principalmente attraverso il web, mentre il Guerrilla utilizza qualsiasi canale, anche off-line. Non è possibile prevedere esattamente quale sarà il futuro di questi strumenti di comunicazione; è pur vero che, aumentando l’orientamento commerciale delle aziende e il desiderio di essere conquistati dal brand da parte dei consumatori, sembra che gli annunci pubblicitari siano destinati a spuntare un po’ ovunque. Quindi questo significa che presto vedremo gli annunci comparire su qualsiasi superficie disponibile? Probabilmente sarà così, quello che è certo è che la pubblicità del futuro non potrà essere separata dalla nostra vita reale. 18 19 Un caso di studio Marketing sociale Una campagna di grande impatto è stata realizzata in Brasile. Il suo scopo era quello di portare allo scoperto gli abusi sui minori. Il claim semplicissimo: “La maggior parte delle vittime di abusi sessuali non li denuncia. Componi il numero 100 e fallo per loro”. Avrebbe potuto essere una campagna ordinaria, come tante simili e che a volte lasciano il target assolutamente indifferente. La scelta di posizionare le foto dei bambini sull’arredo urbano e l’utilizzo del nastro adesivo che diventa da mero strumento di fissaggio a parte integrante del messaggio. Il nastro diventa un bavaglio che impedisce ai bambini di esprimersi. Un esempio di Guerrilla sociale capace di dialogare con l’ambiente, in maniera economica ed efficace. web marketing Come creare un piano di E-mail Marketing Mettiamo che vi siate convinti che una campagna di e-mail marketing possa tornarvi utile per raggiungere i vostri scopi commerciali ma non sapete da dove cominciare e avete paura di avventurarvi in un percorso complicato e lungo. Questa guida potrebbe esservi di aiuto. Recenti ricerche dimostrano che il mailing, se ben progettato, rappresenta una tra le più efficaci tattiche di marketing a costi assolutamente accettabili. Uno studio eseguito da Forbes Media tra Febbraio e Marzo 2009 rivela che l’e-mail marketing è considerato un importantissimo strumento per acquisire nuovi clienti, secondo solo alle strategie SEO (Search Engine Optimization). Non è difficile impostare un piano di e-mail marketing, in questo articolo vi spiegheremo tutti i passaggi fondamentali. FASE UNO DEFINIRE IL TARGET La prima cosa da fare è capire chi sono i vostri interlocutori, in modo che sarà più semplice decidere poi cosa dire e con che tono. Potreste anche annotare alcune parole che identificano questo gruppo di persone per definirlo in maniera più precisa. FASE DUE DETERMINARE I PROPOSITI Ora che avete capito a chi vi state rivolgendo, potete delineare la finalità principale della newsletter, che poi è il motivo che vi ha spinto a progettarla. Cercate di rispondere alle seguenti domande: Per quale motivo il mio target dovrebbe stare ad acoltarmi? Quali informazioni utili potrei trasmettere? Cosa voglio concretizzare? Definire il motivo per cui 20 21 web marketing / c’è posta per gli altri state mandando le e-mail vi guiderà nella progettazione dei contenuti: quando non sarete sicuri se inserire o meno un concetto rileggete il proposito principale, se il concetto è coerente con esso va sicuramente inserito. I contenuti sono la parte più importante della campagna, ecco alcuni consigli pratici: Massima brevità Dato il bombardamento di informazioni a cui tutti noi siamo sottoposti, saranno premiate le e-mail brevi, o comunque con contenuti organizzati in modo da avere subito un riassunto e poi un link per eventuali approfondimenti. Tono personale Nessuno vuole leggere un’e-mail fredda e impersonale, il formato della newsletter consente una certa familiarità di linguaggio, da sfruttare per comunicare in un tono colloquiale e informale. I vostri interlocutori sono VIP Le persone che si sono iscritte alla vostra newsletter hanno già espresso un apprezzamento positivo nei vostri confronti, quindi andrebbero “premiate” ad esempio comunicando loro in anteprima le novità (prodotti, strategie, tecnologia) o concendendo loro vantaggi speciali. I contenuti devono essere utili Raramente si decide di aprire un’email che non lascia intravedere un vantaggio per che la riceve, quindi dovreste assicurarvi che nel testo i lettori possano trovare consigli, sondaggi, offerte speciali, materiale promozionale, ecc. FASE TRE DELINEARE GLI OBIETTIVI PRINCIPALI Questa fase è importante per valutare costi e benefici della campagna. Gli obiettivi possono variare - ad esempio cercare di aumentare il numero di iscritti alla newsletter o il numero di clic ai link presenti nella newsletter. Per avere un quadro completo e non lasciarsi sfuggire alcun dettaglio, gli obiettivi andrebbero esplicitati, ad esempio: il mio obiettivo è: ad es. incrementare le vendite online del 20% dopo il primo anno; come intendo raggiungerlo: ad es. offrendo ai lettori della newsletter incentivi per acquistare online, come sconti e offerte esclusive; come penso di misurare il raggiungimento dell’obiettivo: ad es. monitorando l’andamento delle vendite online tramite Google Analytics. FASE QUATTRO DETRMINARE LA FREQUENZA DI INVIO Consultate il vostro calendario sia personale che professionale e pensate a quale frequenza scegliere per l’invio; in genere si raccomanda di effettuare almeno un invio al mese, ma sentitevi liberi di saltare un mese se vi rendete conto di non avere nulla di interessante da comunicare. D’altra parte, se passano troppi mesi, il gruppo dei subscribers potrebbe dimenticarsi di voi e riconoscere la vostra newsletter come spam. All’interno di questo range, la specificità del prodotto o del servizio e il contenuto determineranno frequenza e scadenze. Ad esempio, se avete un negozio e volete comunicare degli sconti e questi sconti vengono effettuati la Domenica, probabilmente vi converrà spedire il mailing ogni Venerdì per consentire agli iscritti di dare una sbirciatina alle offerte. Se invece la vostra newsletter è più generica e discute di novità ed eventi, una cadenza mensile sarà più che sufficiente. FASE CINQUE CREARE UNA TIMELINE L’ultima fase serve per organizzare bene tutte le attività pratiche e operative dell’invio. Le scadenze andrebbero integrate nella vostra agenda personale in modo da non perdere alcun passaggio. Fermo restando la variabilità che dipende dal tipo di comunicazione, di prodotto e di target, un esempio di timeline potrebbe essere questo: Primo giorno Annotate gli argomenti che volete includere nella newsletter e le immagini che vorreste utilizzare per accompagnare i contenuti. Secondo giorno Scrivete cosa volete dire per ciascun argomento e raccogliete le immagini scelte in una cartella dedicata del vostro computer, verificando la presenza di tutti i diritti di utilizzo. Terzo giorno Preparate l’invio inserendo contenuti, destinatari e opzioni di invio nel programma che utilizzate normalmente per le vostre newsletter. Controllate bene che non ci siano errori grammaticali e di battitura nel testo e per assicurarvi del risultato finale eseguite un invio di prova al vostro indirizzo o a quello dei vostri collaboratori. Quarto giorno Inviate la vostra newsletter. Ora conoscete quali step occorrono per preparare la campagna e quanto tempo occorre per ciascuno di essi. Con queste informazioni, consultate il calendario e fissate la data di spedizione e a ritroso quella in cui dovrete iniziare a prepararla. In questa pianificazione, tenete conto anche delle festività, che potrebbero essere centrali o marginali in funzione del vostro tipo di attività. Tutti i segreti sono stati svelati, non vi resta che testare la vostra campagna e-mail e integrarla al vostro piano di marketing mix. 22 23 tips 19 domande che vi aiuteranno a conoscere il vostro brand 8/ Qual è il motivo dei nostri ultimi successi professionali? 16/ Chi sono i nostri principali concorrenti? 1/ Che cosa vogliamo diventare nei 9/ Qual’è il motivo dei nostri ultimi insuccessi professionali? 17/ Come desideriamo essere percepiti prossimi 5 anni? 2/ Quale potrebbe essere la nostra più grande occasione per i prossimi 2 anni? 3/ Perché pensiamo che questa occasione possa rivelarsi una grande opportunità? 4/ Di che cosa abbiamo bisogno per cogliere l’occasione sopra descritta? 5/ Quali sono le nostre minacce più grandi? 6/ Sono minacce controllabili? In caso affermativo, cosa dobbiamo fare per controllarle? 7/ Che cosa sappiamo fare meglio di chiunque altro? 10/ Che beneficio può trarre un potenziale cliente dai nostri prodotti? 11/ Quali sono i primi tre motivi per cui i nostri clienti hanno già acquistato i nostri prodotti o servizi? 12/ Quali sono le tipiche obiezioni a una vendita? 13/ Per quale motivo non acquisiamo nuovi clienti? 14/ Qual è la percentuale di entrate previste per il prossimo anno relativa ai clienti già acquisiti? 15/ Quali sono le caratteristiche essenziali del nostro target di clientela? Redazione Tangherlini Srl via Brecce Bianche 27/e 60131 Ancona 071.2832374 - 0712802604 [email protected] Hanno contribuito Elisa Maria Carletti / responsabile marketing / [email protected] Graziano Giacani / art director jr / [email protected] Mirco Tangherlini / art director / [email protected] Andrea Silvi / 3d artist / [email protected] Truong Vinh Thanh / 3d artist / [email protected] Luca Grattafiori / web designer / [email protected] Valerio Scatassa / graphic designer / [email protected] Stefano Gagliardini / 3d artist / [email protected] Fabio Cori Carlitto / responsabile qrcity/ [email protected] Roberto Masciambruni / Packaging Manager Angelini dai clienti in relazione alla nostra concorrenza? 18/ Qual è il nostro tipico ciclo di vendita? 19/ Quali valori, personalità e atteggiamento vogliamo siano legati ad ogni progetto? Francia 1940 per la progettazione e lo sviluppo dell’identità di marca Il sistema operativo Tangherlini è un insieme di competenze professionali che interagiscono per un unico scopo, rappresentato dalla strategia di comunicazione personalizzata per il cliente. Siamo concreti e attenti alle dinamiche di mercato, creiamo una spirale di valore che si accresce grazie ad un attento processo di pianificazione. Dall’azienda al mercato e poi ancora dal mercato all’azienda, la partita è una continua sfida finalizzata alla creazione della Brand Identity. scarica l’applicazione gratuita per il tuo smartphone http ://g ettag.mobi Tangherlini srl via Brecce Bianche 27e - 60131 Ancona Tel. 0712802604/0712832374 www.tangherlini.it - [email protected]