I solisti di FontanaMIX Franco Venturini pianoforte

I solisti di FontanaMIX
Franco Venturini
pianoforte
Il gruppo dei musicisti che forma il FontanaMIXensemble è prima di tutto un gruppo di solisti,
ognuno con un proprio personale percorso artistico per i quali, in molti casi, all’attività di
interprete si affianca quella di compositore. Ne è esempio Franco Venturini, giovane ma assai
maturo pianista, che da alcuni anni ha intrapreso un interessante percorso di tipo compositivo.
Nel programma di questa sera, a fianco a due capisaldi della letteratura pianistica (An tasten di
Kagel e Makrokosmos di Crumb), ascolteremo tre nuovissime partiture dedicate alla tastiera, a
testimonianza di quanto il confronto con lo strumento pianoforte sia stimolante ed abbia da
suggerire in termini di suggestione, rapporto con la grande letteratura del passato e possibilità di
scoperta di nuovi soluzioni timbriche al pensiero musicale contemporaneo.
PROGRAMMA
Mauricio KAGEL (1931/2008)
An tasten (1977) Andrea SARTO (1979)
Sui tasti...alle corde (2002/rev. 2007)
Franco VENTURINI (1977)
Sur l’aile du tourbillon intelligent (2010) --- pausa ---
Paolo ARALLA (1960)
Caduceata Regions (2010) Leóš
Paul
August
George CRUMB (1929)
Makrokosmos - vol. II Part Two (1973) Ghost-Nocturne: for the Druids of Stonehenge (Night-Spell II)
Gargoyles
Tora! Tora! Tora! (Cadenza Apocalittica)
A Prophecy of Nostradamus [SYMBOL]
Mauricio Kagel, compositore tra i più importanti del secondo Novecento, ha sistematicamente indagato – spesso con
un’originale e coerente teatralizzazione della musica strumentale – sempre nuove procedure di decostruzione e di
sovvertimento degli ‘ordini’ e delle tecniche delle avanguardie, procedure esperite però sempre nell’ambito di una
straordinaria conoscenza di quel linguaggio, e con una fiducia immutata nell’innovazione e nella sperimentazione
compositive.
Come ricorda György Ligeti nella sua biografia, la musica contemporanea ha sempre faticato ad entrare
nell'immaginario collettivo della grande massa della popolazione, al pari di autori come Mozart o Beethoven, senza che
ciò abbia impedito a questo genere musicale di crescere ed evolversi. Così dice Ligeti:
« Perché mai la gente dovrebbe appassionarsi per le cose che non conosce? Oggi c'è forse più interesse per la musica
contemporanea? No! Mauricio Kagel una volta ha sintetizzato molto bene la nostra condizione: «La società non ha
bisogno di noi» »
An Tasten è un commovente omaggio allo strumento pianoforte e a Beethoven, uno degli autori ai quali più spesso
il compositore argentino ha rivolto lo sguardo ammirato, del quale ha tratto stimoli fondamentali nella ricerca di
qualità musicali capaci di grande evidenza espressiva e gestuale.
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« Sui tasti...alle corde è il mio primo tentativo di approccio al pianoforte, e rappresenta anche il mio primo
tentativo di comporre con una certa coscienza; da quel pezzo ho cominciato a pormi domande e a riflettere su quello
che facevo con i suoni, con il tempo, con i gesti.
E' diviso in tre parti; la prima è una specie di toccata, la seconda è un momento statico, senza direzione, nella terza il
pianista trova forse una valvola di sfogo. In tutte e tre le parti il colore di un unico suono, una repercussio, viene
trasformato dal gesto che lo produce - un martelletto che percuote una corda, piuttosto che un dito che la sfiora
cavandone un armonico - : talvolta è brillante, talvolta saturo, talvolta scompare.
Ma il colore, e il suo ricordo, rimangono.» [Andrea Sarto]
----Il centro del mio interesse compositivo è la ricerca sulla modulazione delle componenti intrinseche del suono,
esplorando e sfruttando combinazioni fra le possibili risorse foniche e tecniche peculiari degli strumenti; tale indagine
non aveva per lungo tempo contemplato lo strumento che mi coinvolge in primis come interprete, ossia il pianoforte,
se non con abbozzi e sperimentazioni intrise di stilemi altrui.
All’inizio del 2010 la partecipazione al “Concours International de piano d’Orléans”, nell’ambito del quale è
contemplata la possibilità di presentare un brano proprio, mi ha offerto lo stimolo a rivolgere nuovamente la mia
attenzione compositiva al pianoforte con maggior consapevolezza ed interesse grazie ad un nutrito background da
strumentista solista, camerista ed in seno al FontanaMIX Ensemble e soprattutto in seguito all’approccio all’opera
pianistica e cameristica di G. Crumb, la quale mi ha aperto nuove vie sulla scoperta di risorse foniche alternative del
pianoforte.
In Sur l’aile du tourbillon intelligent l’obiettivo principale era di istituire delle connessioni a livello percettivo
fra le qualità foniche dei suoni prodotti con tecniche in cordiera e in tastiera attraverso relazioni di altezza, di registro
e di articolazione (ad es. glissati in cordiera-elementi scalari in tastiera, pizzicati in cordiera-staccatissimi in tastiera) fra
i due contesti sonori, sia concependo delle evoluzioni timbriche dall’una all’altra modalità di produzione del suono, sia
integrandole l’una dentro l’altra in un unico discorso musicale. [Franco Venturini]
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«E' un luogo intimo e segreto quello nel quale conserviamo il ricordo delle letture più coinvolgenti, degli ascolti più
emozionanti, delle visioni più rivelatrici. E' un luogo al quale spesso ritorniamo per ritrovare equilibrio e forza, per
ritrovare noi stessi. E' luogo della memoria nel quale parole, musiche e immagini compongono un lessico familiare ed
universale al tempo stesso. Il ciclo Caduceata regions rappresenta per me un modo particolare di "stare" in questo
luogo della memoria, un qualcosa di assai prossimo ad una sorta di "dialogo ideale". » [Paolo Aralla]
----Uno dei lavori importanti di Crumb sono i quattro libri del Makrokosmos (1972-1974). I primi due libri sono per
pianoforte solo, mentre il terzo (chiamato anche Music for a Summer Evening) è per due pianoforti e percussioni ed il
quarto (noto anche con il titolo Celestial Mechanics) per pianoforte a quattro mani. Il nome di questo ciclo allude ai
sei libri pianistici del Microcosmos di Béla Bartók; come il lavoro di Bartók, il Makrokosmos è costituito da una serie di
brevi pezzi dal carattere differenziato. Oltre a quella di Bartók, George Crumb ha riconosciuto in questo ciclo
influenze di Claude Debussy, sebbene le tecniche compositive utilizzate siano molto differenti da quelle di entrambi gli
autori citati. Il pianoforte viene amplificato e preparato sistemando vari oggetti sulle sue corde; in alcuni momenti il
pianista deve cantare o gridare alcune parole mentre sta suonando.
Franco Venturini
Si è diplomato con lode in Pianoforte con I. Masini al Conservatorio di Cesena, col Massimo dei voti in Composizione
con P. Aralla ed in Musica Elettronica con L. Camilleri al Conservatorio di Bologna. Successivamente ha approfondito le
sue competenze frequentando corsi di Pianoforte con N. Starkman, P. N. Masi, S. Perticaroli, O. Yablonskaja, M.
Campanella (“Accademia Chigiana” a Siena con Diploma di Merito per due anni), di Musica da Camera con il “Trio di
Trieste” (“Accademia Chigiana” a Siena con due Diploma di Merito; “Scuola Superiore Internazionale del Trio di
Trieste” con Attestazione di Merito) e un Laboratorio di Musica Contemporanea con F. La Licata nell’ambito dei “Corsi
Internazionali di perfezionamento della Repubblica di S. Marino”. Ha approfondito la sua preparazione compositiva seguendo Master Classes di M. Jarrell, M. Stroppa, Y. Maresz, T. Murail,
B. Furrer, H. Kyburz (Centre Acanthes - Metz); B. Ferneyhough, W. Rihm, K. Lang, M. Tsangaris (44° Internationale
Ferienkurse für Neue Musik – Darmstadt), E. Brunner, (Traiettorie - Parma) e seminari di L. Berio, S. Sciarrino, H.
Pousser (Accademia Chigiana – Siena).
Attualmente frequenta il Corso Superiore di Composizione nella “Accademia Santa Cecilia” a Roma con I. Fedele e il
“Corso superiore di Composizione assistita da computer” nella “Accademia musicale pescarese” con P. Alessandrini.
Ha vinto il PRIX – Mention Spéciale Albert ROUSSEL e il PRIX – SACEM nel “8ème Concours International de piano
d’Orléans” (membro della Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique). Ha ottenuto premi in
concorsi pianistici e cameristici ed ha vinto la “5a Rassegna dei Migliori Diplomati d’Italia” incidendo il CD dei vincitori.
Come compositore ha vinto il “The modern recorder project – International Composition Competition 2008” del
“Music Institute Darmstadt”. Recentemente ha vinto la “GERMI Call for scores 2010” dell’Associazione G.E.R.M.I. di
Roma. Ha ricevuto la “Menzione d’onore” per il “Premio Farnesina sonora 2009” della “Federazione CEMAT”. Ha
ottenuto per tre volte il “Premio F. and L. Magone” assegnato ai migliori studenti delle classi di composizione del
Conservatorio di Bologna. Pianista del “FontanaMIX Ensemble” sotto la direzione di F. La Licata, ha collaborato con diverse formazioni
cameristiche e musicisti internazionalmente riconosciuti come A. Damiens, F. Moretti, N. Isherwood e il coreografo L.
Veggetti; collabora attivamente con il flautista G. Zagnoni (hanno inoltre suonato alla presenza dell’ambasciatore
dell’UNESCO per il conferimento a Bologna del titolo “Città creativa della Musica”). Ha realizzato prime esecuzioni e
registrazioni. Ha tenuto una conferenza sul pianismo di G. Crumb (Compositori a confronto 2009 – Istituto Musicale
“A. Peri”). Ha tenuto concerti per: Ravello Concert Society; Accademia Filarmonica (Bologna; Sala Mozart); Accademia Musicale
Chigiana (Siena); Bologna Festival; Rassegna di musica contemporanea EXITIME (Bologna), REC Festival (Reggio
Emilia); Festival Internazionale di musica contemporanea “Omaggio a…” (Acqui Terme); Nuova Consonanza (Roma);
Società Beethoven A.C.A.M. (Crotone); Fondazione Levi (Venezia); Associazione ETNEA (Catania); Villa Romana
(Firenze); Goethe Institut (Palermo); i teatri: Comunale di Bologna, G.Verdi (Pisa), Politeama (Palermo), etc.
Ha suonato in Francia (Paris – Salle Cortot; Orléans - Matinées du piano), Croazia, Svizzera, Olanda. Sue composizioni
e esecuzioni sono state trasmesse su RaiRadio3.
Si dedica attivamente alla composizione anche con l’uso dei mezzi elettronici. Sue opere sono state eseguite in:
“Angelica Festival”, Bologna; Conservatori di Lausanne, Weimar, Leipzig, Berlin, La Haye, Zürich, Fondazione “G. Cini” di
Venezia (PRIME project: Paetzold Recorder Investigation for Music with Electronics), “Radio Suisse Romande” a
Genève, “44° Internationale Ferienkurse für Neue Musik” a Darmstadt, “53° Biennale Musica” a Venezia, Mozarteum di
Salzburg, etc.
Fra gli interpreti di sue musiche vi sono artisti quali A. Politano, il “Flatus Vocis Trio” di Lausanne, il “Quartet New
Generation” di Berlin, l’Orchestre Nationale de Lorraine diretta da J. Deroyer. Attualmente ha un contratto con G.
Ricordi & Co. Bühnen und Musikverlag München G.m.b.H e uno con l’editore Sconfinarte di Brescia.
È stato collaboratore pianistico in teatri e per l’opera contemporanea “L’Angelo e il Golem” di F. La Licata per il “REC
Festival” con la direzione artistica di D. Abbado. Ha collaborato come pianista accompagnatore per la Fondazione “A.
Toscanini”, i Conservatori di Bologna e Rovigo e come docente per la “Scuola dell’Opera Italiana” del “Teatro
comunale di Bologna”.