Il CAIRO
IL CAIRO, UNA METROPOLI AFRICANA
Il Cairo (arabo: ‫القاهرة‬, al-Qāhira) è la Capitale e la città più
popolosa dell'Egitto con circa 8.000.000 di abitanti e oltre
15.000.000 l'area metropolitana e del governatorato
omonimo. È la città più grande dell’ Africa e del Vicino
Oriente ( tredicesima metropoli al mondo). Nonostante alQāhira sia il nome ufficiale della città, Il Cairo viene
chiamata semplicemente con il nome egiziano, Miṣr (arabo,
‫ )مصر‬pronunciato Masr in dialetto locale.
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
E’ sita sulla riva e sulle isole del Nilo, nel nord dell'Egitto,
immediatamente a sud del punto in cui il fiume abbandona il
corso del deserto e si rompe in tre rami che formano la
regione del delta del fiume. La città ricopre un'area di 214
chilometri quadri ed è situata ad una altezza media di 68 metri
sopra il livello del mare. Il territorio cittadino comprende
anche le due isole di Gezīra (‫ )الجزيرة‬con il quartiere di
Zamalek e Roda (‫ )الروضة‬e si estende fino a Giza.
La parte più antica della città è sorta a est del Nilo,
successivamente si è sviluppata verso ovest, inghiottendo i
terreni agricoli.
Questa parte occidentale è stata costruita sul modello di
Parigi dal Khedivè Ismāʿīl a metà del XIX secolo, ed è
caratterizzata da ampi viali, giardini pubblici e spazi aperti.
Ospita palazzi governativi ed è contraddistinta da architetture
moderne
La zona orientale più antica è invece molto differente: è
cresciuta in maniera disordinata nei secoli e presenta piccole
viuzze affollate. E’ disseminata di centinaia di antiche
moschee di maggiore o minor grandezza.
Alcuni ponti collegano le isole sul Nilo di Gezira e Roda,
dove vi sono molti uffici e palazzi governativi. Altri ponti
attraversano completamente il Nilo collegando la periferia di
Giza (al-Jīza) con il resto della città.
Nome ufficiale:
Stato:
Governatorato:
‫القـــاهـــرة‬/ Qāhira
Egitto
Il Cairo
Coordinate:
30°03′29″N 31°13′44″E 30.058,
31.229
Superficie:
Altitudine:
Popolazione:
Pref. telefonico:
CAP:
Targa:
Sindaco:
214 [1] km²
74 m s.l.m.
7.947.121 area metropolitana
17.285.000 [2] ab. (2008)[3]
+2
?
?
‘Abd al-‘Azim Wazir [4]
La città con il suo agglomerato urbano comprende tre centri minori: Imbaba, Eliopoli e Giza. La zona ovest di Giza,
oltre il deserto, è parte dell'antica necropoli di Menphi dove sono situate le piramidi egiziane più famose, tra cui la
grande Piramide di Cheope (l'unica sopravvissuta delle antiche sette meraviglie del mondo). Circa 18 km a sud della
città moderna, si trova la città di Menphi e, poco distante, la necropoli di Saqqāra. Queste ultime due costituiscono il
nucleo originario del Cairo.
CRONOLOGIA STORICA
150 d.C. Il primo insediamento nella zona fu un forte romano edificato e conosciuto come Fortezza di Babilonia, sito
in prossimità di un antico canale egiziano che collegava il Nilo al Mar Rosso;
639 d.C. Una piccola cittadina copta crebbe lentamente attorno alla fortezza e fu contro di essa che si scagliarono le
armate di ʿAmr ibn al-ʿĀṣ, provenienti dalla Palestina. La battaglia portò alla capitolazione (le cui vestigia sono
osservabili al di sotto del Museo Copto della Vecchia Cairo) e il conquistatore dette presto ordine che nell'area si
edificasse un accampamento militare ( fusṭāṭ ) che divenne la capitale del neo-governatorato del quale ʿAmr divenne
immediatamente titolare per volere del califfo ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb.
900 Aḥmad ibn Ṭūlūn prese il potere, avviando una felicissima rinascita del Paese, sia sotto il profilo economico che
politico e culturale;
969 d.C L'instaurazione di un potere autonomo a opera dei Fatimidi portò alla fondazione di una nuova città,
chiamata Al-Qahira (la vittoriosa), sito del Cairo odierno. Oltre alla cinta muraria e alle tre porte fatte erigere dai
Fatimidi, risalgono a questo periodo le moschee di Al-Azhar e di Al-Hakim;
1171 Il curdo Saladino divenuto in precedenza il vizir fatimide, malgrado il suo Sunnismo, s'impadronì del potere alla
morte dell'ultimo Imām, che non aveva figli ed eredi e a lui si deve la costruzione della cittadella ( al-Qalʿa ) che
divenne fino al XIX secolo la sede visibile del potere politico e militare;
1334 Costruzione di uno dei più significativi palazzi del Cairo, testimonianza del fiorente passato della città;
1517 La città passò sotto la dominazione ottomana proseguita sino al 1798;
1798 Anno dell’occupazione francese ad opera di Napoleone;
1801 fu restaurato il governo ottomano e quattro anni dopo (1805) il potere venne conquistato da Muhammad Alì che
fece costruire la moschea che porta il suo nome;
1863 Ismail, di educazione francese, salì al potere con la determinazione di migliorare l'immagine della capitale,
obiettivo che, secondo lui, poteva essere raggiunto soltanto eliminando le strutture esistenti e ripartendo da zero.
1900 La città, ed in particolare la zona di Saqqara, è stato teatro delle gesta dell'ufficiale britannico, archeologo, agente
segreto e guerrigliero per la causa araba Thomas Edward Lawrence, conosciuto come Lawrence d'Arabia
1922 Il Cairo ottene l’indipendenza
La città conosce un momento di enorme sviluppo demografico nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali e,
anche grazie al ruolo svolto dal paese in politica estera negli ultimi decenni, ha recuperato l'antico prestigio sul mondo
musulmano, testimoniato con la scelta della città quale sede della Lega Araba.
POPOLAZIONE/ DEMOGRAFIA
Nel 1998 la popolazione raggiungeva i 6.789.000
Attualmente ha raggiunto i 15.000.000 con una densità pari a 50.000-110.000 ab./kmq, mentre la densità media
dell’Egitto è di 53 ab./Kmq. La popolazione è in forte crescita, causata da un'altissima natalità, oltre che in un gran
numero di villaggi risulta concentrata (40%) nelle grandi città..
Più della metà della popolazione ha meno di 20 anni e più di un terzo è sotto i 12 anni.
La popolazione è composta prevalentemente da egiziani, suddivisi in fellahin, che lavorano la terra ed abitano in
villaggi.
FUNZIONI
PRODUTTIVA/ INDUSTRIALE/COMMERCIALE
E’ un paese principalmente agricolo: il settore occupa infatti circa il 40% della forza lavoro.
Nel 1952 la riforma agraria limitò la dimensione massima di ogni singolo possedimento terriero a 80 ha. circa, ridotto
a 40 ha nel 1961 e a soli 20 ha nel 1969.
E’ il più importante produttore mondiale di cotone a "fibra lunga". Altri prodotti agricoli sono mais, frumento, canna
da zucchero, riso e pomodori. Si coltivano inoltre miglio, orzo, ortaggi e frutta, quali agrumi, datteri, fichi e uva.
L'allevamento rappresenta una voce di modesta importanza come pure la pesca, attualmente in fase di sviluppo nei
pressi del lago Nasser. L'attività estrattiva ( i giacimenti d'oro e di granito, sono sfruttati fin dall'antichità) attualmente
di maggior rilievo è il petrolio, i cui giacimenti si trovano nella regione costiera sul Mar Rosso, a el-Alamein e nella
penisola del Sinai.
Altre risorse importanti sono i fosfati, il manganese, il titanio e il minerale di ferro. Nel 1991 si è iniziata l'estrazione di
uranio nella regione circostante Assuan.
ARTISTICA/RICREATIVA/CULTURALE
E’ sede del primo Museo di antichità egiziane conosciuto come Museo egizio con la più completa collezione di
reperti archeologici dell'antico Egitto del mondo.
Gli oggetti in mostra sono 136.000 e molte altre centinaia di migliaia sono conservate nei magazzini. Pezzi di maggior
pregio sono rappresentati dalla collezione dei reperti trovati nella tomba di Tutankhamon, rinvenuta intatta nella Valle
dei Re, dall'archeologo inglese Howard Carter nel 1923. La "sala delle mummie" che contiene 27 mummie reali di
epoca antica, fu chiusa al pubblico, nel 1981, per ordine del presidente egiziano Anwar Sadat. Nel 1985 è stata riaperta
al pubblico una selezione di mummie di re e regine del Nuovo Regno di cui è visibile solamente il volto.
TRASPORTI E VIE DI COMUNICAZIONE
A pochi chilometri dal centro è presente l' Aeroporto Internazionale del Cairo è un aeroporto a nord est rispetto al
centro finanziario della città. L'aeroporto del Cairo è il secondo aeroporto più trafficato dell'Africa dopo quello di
Johannesburg. Più di 65 compagnie aeree passeggeri si servono di questo scalo oltre alle 9 compagnie di servizio cargo.
Negli ultimi anni si è vista incrementare l'importanza dell'aeroporto nelle strategie dell'alleanza, in quanto la sua
posizione a metà tra l'Africa, l'Europa e il Medio Oriente lo rendono molto appetibile come hub. Inoltre nella città
operano aziende pubbliche e private che gestiscono i trasporti urbani, suburbani , interurbani e turistici esercitati con
autobus.
Reti metropolitane In Egitto: la metropolitana è presente dal 1987 solo nella capitale, Il Cairo (Metropolitana del Cairo)
CLIMA
Il clima al Cairo è caldo e secco durante gran parte dell'anno.
Nei mesi invernali ( dicembre, gennaio e febbraio) la temperatura media arriva ai 20°C sulla costa del Mediterraneo e
fino a 26°C ad Assuan, mentre le massime raggiungono rispettivamente 31°C e 50°C.
La temperatura notturna invernale non scende sotto gli 8°C, ma per gli egiziani è veramente molto basse.
Tra marzo e aprile dal Deserto Occidentale soffia il khamsin, un vento.
Le Piramidi di Giza
A 12 km a sud ovest del Cairo si stagliano, in tutta la loro maestosità, le famose piramidi, considerate una delle sette
meraviglie del mondo. L’immagine mostra come ormai la città sia arrivata a ridosso del sito archeologico.
Le tre piramidi risalgono alla IV dinastia, cioè all'Antico Regno. La piramide di Cheope è la più grande e la più
antica, ed è anche considerata perfetta sotto il profilo architettonico e statico. Risale al 2500 a.C. circa ed era
originariamente alta 146 metri, mentre oggi è solo 137 metri. L'interno accoglie un sarcofago vuoto. La piramide di
Chefren ( figlio di Cheope), è alta circa 136 metri ed è la meglio conservata, in quanto presenta ancora parte del
rivestimento esterno. La terza, quella di Micerino ( figlio di Chefren), è la più piccola (63 metri) ed la più recente.
A completamento della necropoli si delinea la sagoma enigmatica e affascinante della Sfinge, la più grande statua in
pietra (lunga 70 metri e alta 20 metri) con il corpo di leone e il volto umano che, probabilmente, era ritenuta una
colossale raffigurazione di Chefren.
La Sfinge di Giza ha testa umana e corpo leonino. La fusione dei due elementi, zoomorfo e umano, in una scultura a
tutto fondo di dimensioni colossali è ancora oscuro e non esiste neppure un documento sul suo significato religioso.
Forse, nel suo aspetto di leone accucciato, doveva vegliare sul complesso funerario delle piramidi, ma non sono
mancate altre interpretazioni riguardo alla sua funzione e alcuni dubbi per quanto riguarda la sua datazione.
L’immagine rappresenta la città moderna e il suo sviluppo lungo il Nilo.
La Moschea Mohammed Alì è una delle più imponenti e spettacolari
La Torre del Cairo, eretta nel 1957, al suo interno si trova un ristorante e un belvedere.
CASO
11 NUOVE CITTA’ IN EGITTO
trovano un ristorante girevole e un belvedere (al sedicesimo piano).
Stile del novecento
Che gli egiziani abbiano deciso di fare sul serio per dare un futuro a oltre 70 milioni di abitanti, la maggior parte
giovani o giovanissimi, lo rivela il modo in cui scelgono gli alleati delle loro iniziative di sviluppo economico. Il
governo egiziano sta chiedendo infatti la cooperazione della zona economica speciale di Tianjin, una delle più
importanti zone di investimento in Cina, per sviluppare la zona economica speciale di Suez, e organizzarla secondo
criteri di competitività internazionale. Ma oltre a essere molto determinato nel fare dell'Egitto la piattaforma
mediterranea dell'export in direzione sia dell'Europa sia dell'Asia,il governo è altrettanto determinato nel portare lo
sviluppo nelle zone più a sud del paese, nei governatorati dell'Egitto superiore. Vuole farlo con piani faraonici.
«Sviluppare l'Egitto superiore è una priorità del governo » ha detto recentemente il ministro dei Trasporti, Mohamed
Mansour.
Ed ecco i progetti: le regioni di Assiut, Sohag e Qena saranno collegate con la città portuale di Safaga, sul Mar
Rosso con una autostrada di oltre 400 chilometri, finanziata dal ministero per gli Investimenti e da un piano che prevede
la commercializzazione dei terreni circostanti. Lungo l'asse principale, il progetto prevede la bonifica di terreni a fini
agricoli, la creazione di aree di sviluppo industriale, la costruzione di 11 nuovi centri urbani (per un'area totale di 22
milioni di metri quadri, e circa 500mila unità abitative). I lavori riguardano inoltre la costruzione di altre strade, la
fornitura di impianti idraulici, elettrici e di depurazione, di impianti di generazione e distribuzione di energia elettrica,
compresi quelli da fonti rinnovabili. Secondo Osama Saleh, Chairman di Gafi, la General Authority per gli investimenti
egiziana, nel progetto c'è ampio spazio per le imprese italiane: a cominciare dall'edilizia e dal cemento, per continuare
con le infrastrutture turistiche, le energie rinnovabili e molte altre opportunità di investimento e di forniture. «Attraverso
il progetto della Upper Egypt Sea Road e le iniziative di sviluppo che lo circondano – dice Saleh – la porta è aperta per
le imprese italiane in molti settori. Il Gafi è pronto ad aiutare gli investitori a "navigare" attraverso il progetto, a
identificare l'opportunità più adatta a ciascuna azienda e a fornire un supporto continuo nel corso di tutto i processo».
Articolo tratto dal Sole24Ore del
CASO
L’ EGITTO NON VUOL DIVIDERE L’ACQUA DEL NILO
In Africa l’annosa questione della spartizione delle acque del Nilo è quanto mai aperta. Egitto e Sudan si sono schierati
contro i quattro Paesi che, a Maggio 2010, hanno firmato un’intesa per una distribuzione più equa delle risorse idriche
del fiume che, con i suoi 6.700 Km., attraversa 10 nazioni ( Egitto, Sudan, Repubblica Centroafricana, Uganda,
Ruanda, Burundi, Eritrea, Etiopia, Kenya,Tanzania). Dopo oltre un decennio di trattative infruttuose:
Etiopia,Uganda,Ruanda,Tanzania ( appoggiati dal Kenya), hanno sottoscritto a Entebbe un accordo quadro di
cooperazione per una gestione condivisa dell’acqua.
L’intesa prevede la creazione di una Commissione permanente ad Addis Abeba che valuterà le questioni relative al
Nilo, la realizzazione di progetti di irrigazione e barriere idroelettriche nei Paesi interessati.
Contrario Il Cairo che con Khartoum ( capitale del Sudan), si oppone a qualsiasi modifica delle norme del 1929
concluse tra l’Egitto e la Gran Bretagna (allora potenza colonizzatrice), emendate 30 anni dopo (1959) di cui è il
principale beneficiario con 55 miliardi di metri cubi l’anno con il Sudan con 18,5 miliardi di metri cubi l’anno, pari
allo87% del totale. Il Trattato riserva, inoltre all’Egitto un diritto di veto sui lavori a monte, suscettibili di ridurre la
portata del fiume, che fornisce all’Egitto il 90% del suo fabbisogno di acqua.
Articolo tratto da Repubblica del 28 maggio 2010