CONGRESSO DI VIENNA dopo le vittorie della VI coalizione partecipano numerosissimi tutti i rappresentanti di stati e staterelli europei, ma decidono tutto l'Austria (principe Klemens-Wenzel-Lothar von Metternich), dal 1 nov 1814 al 9 giu 1815 prima della battaglia di Waterloo l'Inghilterra (Arthur Wellesley duca di Wellington e lord Robert-Stewart Castlereagh), la Russia (conte Karl Vasil'evic Nessel'rode), durante i cento giorni di Napoleone la Prussia (principe Karl August von Hardenberg) e la Francia (principe di Talleyrand) EQUILIBRIO: gli stati devono trovare un equilibrio tra gli interessi delle singole nazioni ed impedire che si formino potenze egemoni. Si deve evitare la guerra, si deve ricorrere alla diplomazia e ai congressi. Fino alla prima guerra mondiale non avremo più conflitti che impegnino numerosi stati. Si creano stati-cuscinetto intorno alla Francia: Paesi Bassi (Olanda + Belgio), Regno di Sardegna (+ la repubblica di Genova), ecc. PRINCIPI POLITICI ATTUATI LEGITTIMITÀ: devono essere ricollocati sui troni i sovrani legittimi, spodestati da rivoluzione francese e espansionismo napoleonico. Non rinasce il Sacro Romano Impero, si passa da 360 a 39 stati germanici, non rinascono la repubblica di Venezia e la repubblica di Genova. DIRITTO DI INTERVENTO: qualora avvengano insurrezioni contro legittimi sovrani, le altre nazioni devono intervenire militarmente per ristabilire l'ordine precedente. Lo strumento sarà la cosiddetta Santa Alleanza. PROBLEMI APERTI: i vari stati germanici, pur indipendenti, non raggiungono l'unità nazionale gli stati italiani, sottomessi in gran parte all'Austria, non raggiungono né indipendenza né unità nazionale la Polonia rimane divisa in tre parti, contesa da Prussia, Russia, Austria 2 EUROPA E COLONIE DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA FRANCIA: se prima dei Cento giorni di Napoleone i paesi europei erano disposti a rendere alla Francia i territori che aveva fino al 1792, col secondo trattato di Parigi, dopo Waterloo, alla Francia si assegnano i territori che aveva nel 1790. Luigi XVIII di Borbone torna per la seconda volta sul trono francese. Le ex Fiandre austriache (Belgio + Lussemburgo) sono unite all'Olanda e nasce il Regno dei Paesi Bassi. Sul trono Guglielmo I di Orange-Nassau. L'Olanda cede all'Inghilterra Ceylon, Colonia del Capo e la Guiana olandese. La PRUSSIA recupera tutte le province polacche, ottiene parte della Pomerania, una parte della Sassonia, una parte dei territori renani (Colonia e Treviri). E' sovrano FedericoGuglielmo III di Hoenzollern, vicepresidente della Dieta di Francoforte. Gli altri stati tedeschi vengono ridotti da 350 a 39 (Dieta di Francoforte con presidenza austriaca). Francesco I di Asburgo-Lorena è imperatore d'AUSTRIA (Austria, Boemia e Trentino) ed ha la presidenza della Confederazione Germanica. Dell'impero fanno parte zone della Polonia, l'Ungheria, la Transilvania, parte della Serbia, e il regno Lombardo-Veneto, Dalmazia compresa. La RUSSIA ottiene la Finlandia, la Bessarabia (Bucovina), e il regno di Polonia, Varsavia compresa. E' zar Alessandro I dei Romanov. Il REGNO UNITO di Inghilterra e Irlanda, con Giorgio IV Stuart, ottiene alcune colonie olandesi, parte delle Antille spagnole e le isole Ionie di Venezia, mantiene Helgoland nel mare del nord ed acquista l'isola di Malta. Carosello nei Paesi Scandinavi: la Danimarca ottiene l'Holstein e il Lauenburg (ducati tedeschi), ma cede la Svezia alla Norvegia e la Norvegia cede la Finlandia alla Russia e la Pomerania alla Prussia. In Spagna torna il sovrano legittimo, Ferdinando VII di Borbone-Spagna. Il Portogallo è sotto reggenza inglese per il re Giovanni VI di Braganza (già regnava al posto della madre Maria, malata di mente) che dimora in Brasile fino al 1822. La Svizzera conferma la propria neutralità e passa da 19 a 22 cantoni. 3 LA SANTA ALLEANZA Il 26 settembre 1815 sottoscrivono la SANTA ALLEANZA, Russia (greco-ortodossa), Prussia (luterana) ed Austria (cattolica). Promotore è lo zar Alessandro I di Russia che partiva da influenze misticheggianti, Metternich invece costruisce lo strumento militare per bloccare qualunque violazione del principio di legittimità. Aderiranno poi altri stati. Ne rimarranno fuori il papa Pio VII (non poteva associarsi con degli eretici), l'Inghilterra (principi di costituzione ed antipatia per il misticismo zarista) e il sultano di Turchia (musulmano e le cui terre erano desiderate dallo zar). Un po' più efficace fu il funzionamento della Quadruplice Alleanza (Inghilterra, Russia, Austria e Prussia) del 20 novembre 1815. Anche se cinque anni dopo, nella penisola Balcana, ognuno attuerà una propria politica. L'ITALIA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA 1. Il Regno di Sardegna (Savoia + Piemonte) con Vittorio Emanuele I di Savoia, stato-cuscinetto antifrancese, è ingrandito con la Liguria e il territorio di Nizza. 2. Il Regno del Lombardo-Veneto è dell'Austria che ha anche il diritto di mantenere guarnigioni militari a Piacenza e a Ferrara. LA PENISOLA 3. Il ducato di Parma, Piacenza e Guastalla viene assegnato, a vita, alla moglie di Napoleone, Maria Luigia d'Asburgo. Alla sua morte il ducato tornerà a Maria Luisa di Borbone Parma. DEI NOVE 4. La ex repubblica di Lucca, ora ducato, viene data a Maria Luisa di Borbone Parma, quando questa riavrà Parma, Piacenza e Guastalla, cederà Lucca al Granducato di Toscana. PICCOLI STATI 5. Nel Granducato di Toscana, che ottiene anche lo Stato dei Presidi, torna Ferdinando III di Lorena (fratello dell'imperatore d'Austria). 6. Il ducato di Modena e Reggio ritorna sotto Francesco IV Asburgo-Lorena-Este. 7. Alla morte della madre di Francesco IV Maria Beatrice d'Este Cybo, il ducato di Massa passerà al ducato di Modena e Reggio 8. Lo Stato Pontificio (Lazio, Emilia, Marche, Umbria), con papa Pio VII, rinuncia al territorio di Avignone, ma ottiene Pontecorvo e Benevento. 9. Il regno delle Due Sicilie torna a Ferdinando IV di Borbone Napoli che assume il nome di Ferdinando I re delle Due Sicilie. 4 Il congresso di Vienna avrebbe lasciato il sud Italia al francese Gioacchino Murat che si era schierato contro Napoleone, ma durante i Cento Giorni, Murat fu di nuovo a favore di Napoleone. Nel marzo del 1815 il proclama di Rimini, con cui Murat chiamava gli italiani alla guerra per l'indipendenza e l'unità, nel maggio la sconfitta a Tolentino. In ottobre tenterà uno sbarco a Pizzo Calabro, sarà sconfitto e giustiziato. Ricapitolando: l'Austria ha il Lombardo Veneto, controlla la Valtellina; a Parma, Modena e Firenze regnano principi della famiglia imperiale AsburgoLorena. L'Austria ha anche truppe imperiali nello Stato della Chiesa. L'EUROPA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA L'IMPERO INGLESE L'impero inglese comprende, dopo il congresso di Vienna, buona parte del Canada (meno le coste sul Pacifico rivendicate anche dagli statunitensi), le isole Bermude, le isole Trinidad e Tobago, la Guyana inglese, la Giamaica e l'Honduras inglese; in Africa territori in Gambia, Sierra Leone, Costa d'Oro, la Colonia del Capo e le isole di Ascension e di Sant'Elena; nell'Oceano Indiano le Seychelle, l'isola Mauritius, le Maldive e Ceylon. Almeno metà dell'India è sotto controllo inglese. Ed ancora alcune città ed isole tra l'Australia e la Cina (Singapore, Fort York, ecc.). In Australia l'Inghilterra controlla la zona sud orientale, il Nuovo Galles del Sud. 5 LA GRAN BRETAGNA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA La Gran Bretagna è la nazione più industrializzata del mondo. Dopo le guerre napoleoniche l'industria inglese ha poche richieste di manufatti, da parte dei paesi europei. In tutta Europa cade il prezzo del grano perché ritornano sul mercato i grani russi e statunitensi. E' reggente, per il padre pazzo, Giorgio IV (1820-30), il re dandy. Il partito al governo, gli "Old Stupid Tories" (grande proprietà terriera e chiesa anglicana), promulga nel 1815 le CORN LAWS, una serie di dazi che alza il costo del grano importato e genera malcontento nella popolazione già colpita dall'introduzione delle macchine. Nel 1817 vengono sospese le libertà individuali (l'Habeas Corpus) e nel 1819, oltre al Massacro di Peterloo (19 morti e 400 feriti a St. Peter's in Field, vicino a Manchester, dove si teneva un comizio contro le corn laws e per il diritto di associazione) furono emanati i SIX ACTS (provvedimenti contro le libertà di riunione, di associazione e di stampa). Con la morte del leader conservatore Castlereagh e la nomina a ministro degli esteri di George Canning finisce la restaurazione e vanno al potere gli "Young Tories" di Robert Peel. DEMOGRAFIA, AGRICOLTURA, MANIFATTURE Secondo stime e non censimenti, la popolazione europea, che verso la metà del '700 era di 140.000.000 di abitanti, dal 1800 al 1830, passa da 167.000.000 a 234.000.000, un aumento di oltre il 40% (ma in trent'anni). E' già iniziata la rivoluzione demografica, anche se oggi, la popolazione mondiale raddoppia in soli 36 anni. Aumenta la produttività agricola con bonifiche e nuove messe a cultura (Italia, Francia, Olanda, Ucraina). Si specializzano le coltivazioni: l'Europa meridionale si orienta verso orticoltura e frutticoltura, l'Europa settentrionale verso la zootecnia, Francia e sud della Russia verso la cerealicoltura. Si allargano i mercati, non si produce per l'autoconsumo, l'agricoltura si lega alle manifatture (tessile ed alimentare). Si sviluppa agli inizi dell'Ottocento il cosiddetto circolo virtuoso... 6 circolo virtuoso l'aumento della produzione agricola e manifatturiera ? allarga i mercati e i nuovi mercati offrono denaro e materie prime ? ? aumenta la domanda interna e si ha quindi un nuovo aumento della produzione è possibile aumentare i salari AUSTRIA Francesco I d'Asburgo RUSSIA Alessandro I ? politica protezionistica in favore della nobiltà agraria assolutismo ed accentramento dei poteri in METTERNICH lotta contro il particolarismo etnico principio di intervento in Europa politica contraddittoria dello czar: Costituzione quasi liberale per il regno di Polonia, nessuna costituzione per la Russia. la nobiltà terriera che spesso coincide con i patriarchi della chiesa greco-ortodossa si oppone a qualunque liberalizzazione del lavoro servile. 7 LA FRANCIA DOPO LA RIVOLUZIONE E DOPO NAPOLEONE In Francia la restaurazione sarà più moderata che in altri paesi. Luigi XVIII deve far accettare la monarchia a chi ha ghigliottinato un re ed ha chiesto il suffragio universale maschile. I passaggi di proprietà avvenuti durante la rivoluzione francese e il periodo napoleonico rimasero sostanzialmente intatti. Luigi XVIII concederà, nel 1814, una Costituzione (carta octroyée, elargita) nella quale si ribadisce l'uguaglianza formale dei cittadini di fronte alla legge, la libertà di culto, la libertà individuale ed una certa libertà di stampa. Il Senato sarà di nomina regia, la Camera dei Deputati sarà elettiva, con soglia censitaria elevata (100.000 elettori, 15.000 eleggibili). Nelle prime elezioni gli ultras (monarchici assolutistici, aristocrazia latifondista) avranno 350 deputati contro 48 dei moderati. Lo stesso Luigi XVIII scioglierà questo Parlamento e nelle elezioni del 1816 vinceranno i moderati (sempre aristocrazia ed alta borghesia, però più vicini alle posizioni di Napoleone). Fino al 1820 sarà primo ministro il moderato Decazes. Proprio nel 1820 verrà assassinato il duca di Berry, Borbone erede al trono. Tale assassinio e le rivoluzioni che stavano scoppiando in Europa porteranno alla riscossa degli ultras, con il duca di Richelieu e il reazionario Villèle. Nel 1824 muore Luigi XVIII e gli succede il fratello Carlo X, fautore di una monarchia assolutistica: indennità altissime per i nobili che hanno perso le terre durante la rivoluzione, aiuti agli ordini religiosi, insegnamento nelle mani dei soli cattolici, diminuita la libertà di stampa. Nonostante che nelle elezioni del 1827 vincano i moderati (Guizot e il giornale "Le Globe"), Carlo X si appoggerà alla destra e all'autoritario principe di Polignac. I moderati vinceranno di nuovo nelle elezioni del 1829, ma a loro non rimarrà che ricorrere all'insurrezione. PRUSSIA Federico Guglielmo IV si conservano le riforme (di tipo napoleonico) che si erano adottate per modernizzare lo stato e combattere contro Napoleone 1818 abolizione della servitù della gleba gli junker (aristocrazia terriera) attuano una rivoluzione dall'alto: investimenti nelle campagne, grande produzione, no al protezionismo (per avere più mercati). 1834 Zollverein organizzazioni nazionalistiche e pangermaniche la Prussia è più potente dell'impero austriaco esercito, amministrazione, scuola, efficienti e militarizzati 8 LA PENISOLA ITALIANA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA Vittorio Emanuele I torna a Torino (1814) dopo un lungo esilio in Sardegna: sopprime il codice napoleonico (comprese le leggi sulle REGNO DI SARDEGNA eredità), restituisce privilegi ed esenzioni fiscali al clero e alla nobiltà, elimina da esercito e amministrazione tutti i filonapoleonici, affida l'istruzione alla Chiesa, chiude la via del Cenisio, costruita da Napoleone. Una parte della nobiltà - il primo ministro Prospero Balbo - rimane fedele alle innovazioni napoleoniche REGNO LOMBARDO VENETO Alle dirette dipendenze dall'Austria, ha un'amministrazione efficiente (istruzione elementare, catasto, innovazioni nell'agricoltura, filande, lanifici) e rispettosa delle innovazioni napoleoniche, ma nessuna libertà politica, assemblee esclusivamente consultive, pieno potere dei due viceré (Venezia e Milano), sfruttamento economico, barriere doganali col resto dell'Italia e anche fra Lombardia e Veneto. Intorno alla rivista "Il Conciliatore" (Pellico, Berchet, ecc.) e al movimento romantico si coagula l'opposizione. Ferdinando III di Lorena, al quale succederà il figlio Leopoldo II, i ministri Vittorio Fossombroni e Neri Corsini, rilanciano GRANDUCATO DI l'agricoltura, diffondono la mezzadria, mantengono un governo TOSCANA "illuminato". Giampietro Vieusseux apre il Gabinetto Scientifico Letterario e la rivista l' "Antologia", una delle più importanti riviste per intellettuali, scrittori, patrioti. 9 STATO PONTIFICIO Col papa Pio VII e col cardinale Consalvi le strutture amministrative e fiscali vengono lievemente migliorate, la compagnia dei Gesuiti, ricostituita nel 1814, è di nuovo potente, grave è la povertà nelle campagne, devastate anche dalla malaria, non vi è repressione contro i pochi oppositori. La situazione politica si aggrava col papa Leone XII (1823-1829) che autorizza dure repressioni contro i Carbonari e i liberali della Romagna, nelle Marche (restaurato anche il Tribunale dell'Inquisizione). Ancora più reazionario e chiuso il governo di papa Gregorio XVI (1831-1846). Ferdinando di Borbone, quando era in esilio in Sicilia, sotto la protezione inglese, aveva concesso una costituzione. Tornando a Napoli dopo la parentesi murattiana, con l'aiuto del principe di Canosa e della setta reazionaria dei Calderari, si torna ad un regime REGNO DELLE DUE assolutistico e si attua una repressione delle opposizioni. La stessa SICILIE Austria convince il sovrano ad assumere posizioni più moderate: il ministro Luigi de' Medici tenta di conciliare monarchia e rinnovamento delle istituzioni, latifondismo ed uscita dai vincoli medievali, monopolio cattolico dell'istruzione e innovazioni scientifiche. Appena gli austriaci lasciano il napoletano, l'opposizione si coagula nella Carboneria. DUCATO DI Maria Luisa d'Austria, moglie di Napoleone, figlia dell'imperatore PARMA E Francesco I, madre di Napoleone II (che morirà alla corte di Vienna PIACENZA nel 1832), processa i carbonari, ma non abolisce il codice napoleonico. Dopo la morte di Napoleone si sposerà col generale austriaco Neipperg. DUCATO DI Il duca Francesco IV d'Este attua un governo duramente MODENA reazionario e reprime ogni pur moderata opposizione. Nel 1822 E REGGIO viene condannato a morte il patriota don Giuseppe Andreoli.