Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura S O M M A R I O 1. CENNI STORICI................................................................................................................................. 3 1.1 LA CITTADELLA FORTIFICATA ......................................................................................................... 3 1.2 IL MASTIO ........................................................................................................................................ 4 2. CARATTERISTICHE DELL’EDIFICIO ............................................................................................ 5 3. CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE...................................................................... 9 4. FATTIBILITÀ AMMINISTRATIVA, TECNICA E UTILITÀ DELL’OPERA................................. 9 5. IL PROGETTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA......................................................... 11 5.1 CONSIDERAZIONI GENERALI E FINALITÀ DEL PROGETTO ............................................................ 11 5.2 SCELTE PROGETTUALI .................................................................................................................. 13 6. ILLUSTRAZIONE DELLE OPERE ................................................................................................ 15 6.1 PIANO TERRA ................................................................................................................................ 15 6.2 PIANO MEZZANINO ........................................................................................................................ 18 6.3 PIANO PRIMO ................................................................................................................................. 18 6.4 PIANO SECONDO ........................................................................................................................... 19 6.5 TERRAZZI....................................................................................................................................... 19 6.6 OPERE STRUTTURALI .................................................................................................................... 20 6.7 OPERE DI RESTAURO .................................................................................................................... 21 6.8 OPERE EDILI ACCESSORIE AGLI IMPIANTI .................................................................................... 22 6.9 OPERE IMPIANTISTICHE ................................................................................................................ 23 6.10 SISTEMAZIONI ESTERNE ............................................................................................................. 24 7. VERIFICA DI CONFORMITA’ ALLE NORME ............................................................................ 24 7.1 NORME DEL P.R.G.C. .................................................................................................................. 24 7.2 NORME IN MATERIA DI TUTELA DI BENI CULTURALI, AMBIENTALI E PAESISTICI ........................ 26 7.3 ACCESSIBILITÀ, VIE DI ESODO E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO ......................................... 26 7.4 SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE ................................................................. 26 7.5 SICUREZZA ANTINCENDIO ............................................................................................................. 26 8. PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO........................................................................... 27 Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 1/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa Settore Edifici per la Cultura pag. 2/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 1. CENNI STORICI 1.1 La Cittadella fortificata La Cittadella fortificata di Torino, costruita nel punto più alto della città, fu eretta nel 1564, su disegno dell’Urbinate Francesco Paciotto, per ordine del duca Emanuele Filiberto di Savoia. La fortezza, pur non essendo l’unica in Europa, avendone il Paciotto edificata una simile ad Anversa, oltre ad essere considerata un capolavoro di architettura militare, ha rappresentato per secoli uno dei più grandiosi esempi di costruzione a “fronte bastionato”, realizzata per sfidare il tempo e la storia. Famosi furono gli assedi che coinvolsero la fortificazione pentagonale: tra il 1640 e il 1642, ad opera dei sostenitori di Tommaso di Savoia con la difesa delle forze francesi e ducali fedeli a Cristina di Francia, nel 1706 quando avvenne il famoso episodio di Pietro Micca e nel 1799 quando la fortezza capitolò arrendendosi agli Austro-Russi. Nei periodi di pace venne adibita a caserma o a prigione. Significativa è la grande e profonda cisterna, cosiddetto “Cisternone”, posta nell’area centrale della costruzione pentagonale, simile a quella tuttora esistente di Orvieto, che per mezzo di una doppia rampa elicoidale permetteva ai cavalli di scendere fino all’abbeveratoio. Essa venne riempita di terra e cadaveri nel 1800, sotto assedio degli Austriaci e l’intera struttura venne pesantemente danneggiata, soprattutto per i grandi incendi scoppiati al suo interno. La Cittadella, di cui oggi rimane soltanto il Mastio, nella seconda metà del secolo scorso venne progressivamente smantellata con il progredire urbanistico della città e le poche parti superstiti furono dimesse al Comune. Planimetria storica, Ignazio Amedeo Galletti. Pianta geometrica della Reale Città e Cittadella di Torino colla loro fortificazione, 1790 (ASTC – tipi e disegni 64.2.13) Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 3/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 1.2 Il Mastio Nel 1689 si avviarono consistenti interventi di ristrutturazione, voluti da Vittorio Amedeo II, dove venne trasformata la disposizione strutturale interna del Mastio. Si aggiunsero alcuni ambienti a ridosso della controfacciata principale, modificando l’impianto architettonico originario costituito da tra navate longitudinali, disposte su due livelli. Si realizzano alcuni soppalchi in legno e relative scalette di accesso, vengono costruiti il corpo di guardia, il ricovero delle artiglierie e ricavata la casamatta a piano terra a presidio dell’androne carraio delimitato da saracinesche a ghigliottina, dal quale dipartivano due ponti levatoi. Nel periodo compreso tra il 1689 e il 1691, viene eretto il portale in Pietra di Gassino, che incornicia l’ingresso principale del Mastio. Dopo molti anni di abbandono, nel 1893, il Mastio viene sottoposto ad un radicale intervento di risistemazione ad opera dell’Ing. Riccardo Brayda, su incarico della municipalità, il quale ripristinò l’edificio nella sua forma originale e lo riadattò come sede museale per ospitarvi le raccolte provenienti dall’Arsenale, dalla Fucina di Valdocco, dal nuovo Arsenale di Borgo Dora e da altri depositi militari. Durante i lavori di restauro venne demolito il tetto provvisorio, ripavimentato il terrazzo con nuovi mattoni disposti a coltello e a spina di pesce, rifatti alcuni merloni e cannoniere, costruite le guardiole ai quattro angoli, ripristinata una piccola scala che dal terrazzo conduceva al primo piano e riattata la lanterna centrale, le cui aperture erano state murate e il cui tetto cadeva in rovina. Nello stesso periodo vengono riparati i muri laterali a Sud e a Nord e liberati dalle costruzioni che vi erano addossate, servendosi in gran parte di mattoni antichi corrispondenti a quelli della costruzione primitiva. Vengono tamponate alcune aperture, praticate quando l’edificio era stato suddiviso orizzontalmente in più piani, e ridotte le finestre sul fronte principale. La destinazione a Museo di Artiglieria costrinse il Genio Militare ad aprire ampi finestroni nella parete di ponente. Si interviene sull’arcone centrale” rimettendo nella prima forma tanto il cordone di mattoni orizzontale, quanto i vani verticali, entro cui scorrevano le catene del ponte caditoio”. Vengono ripristinate le scale interne ed esterne, queste ultime molto danneggiate dal tempo e dall’uso e viene rifatto totalmente l’intonaco interno e completato il pavimento in lastre di pietra e rifatti i pavimenti nei locali dei piani superiori. Viene colmato il fossato interno, mentre ai due lati del Mastio, dove rimanevano alcuni tratti degli antichi bastioni, furono realizzati interventi di risitemazione, ridando forma a quello di destra e lasciando quello a sinistra come rudere. Brayda suggerisce di mettere due lapidi ai fianchi dell’apertura principale con la pianta della cittadella e con l’indicazione degli assedi, lapidi tuttora esistenti. Negli anni compresi tra il 1934 e il 1940 vengono effettuati dalla municipalità un insieme di interventi di carattere manutentivo, sia all’esterno del fabbricato, sia all’interno di alcune Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 4/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura sale, dovuti principalmente alla vetustà dell’edificio e ai gravi problemi derivanti dalle infiltrazioni d’acqua nelle murature e al piano terra. Nel 1946, a seguito dei danneggiamenti subiti durante la seconda Guerra Mondiale, l’edificio è nuovamente sottoposto ad un radicale intervento di riparazione, con ingenti lavori di manutenzione e sostituzione delle parti distrutte, interessando la sua quasi totalità. Nel 1960, il Sindaco di Torino autorizza i lavori di recupero del Museo con la realizzazione del nuovo padiglione espositivo, localizzato sul lato nord-est della struttura, consentendo l’ampliamento del Museo, il quale viene totalmente riallestito e aperto al pubblico in occasione delle celebrazioni del 1961. Per maggiori approfondimenti sugli avvenimenti e sulla storia del Mastio occorre fare riferimento alla “Relazione storica” specialistica allegata ai documenti di progetto. Giovanni Battista Borra, Passaggio pubblico della Cittadella, 1749, (A. S. C.T., Collezione Simeom) 2. CARATTERISTICHE DELL’EDIFICIO Il complesso in oggetto, di proprietà della Città, sorge all’interno del centro storico, nell'area compresa tra Corso Galileo Ferraris, Via Cernaia, Via Amedeo Avogadro e Via Carlo Promis e localizzato nella parte centrale del lotto urbano, dove risulta circondato da un giardino pubblico prospiciente la viabilità urbana, facilmente accessibile da ogni lato e dotato di una pavimentazione in porfido, idonea al percorso pedonale e adeguata all’avvicinamento di mezzi pesanti in emergenza, sia sul fronte principale, sia su quello posteriore. L'edificio, a causa delle elevate condizioni di degrado dei vari componenti architettonici e strutturali, è solo parzialmente utilizzato quale sede del Museo Nazionale di Artiglieria ed accoglie collezioni di pregio e di interesse storico, localizzate al piano terra e primo, con un’accessibilità del pubblico limitata al solo piano terra in conseguenza dei cedimenti dello scalone di accesso al piano superiore. Il Museo è attualmente gestito dal Comando Militare RCF Interregionale Nord dell'Esercito Italiano, in qualità di proprietario delle collezioni e gestore dell’attività museale. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 5/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Il Mastio, di impianto cinquecentesco, è costituito da un corpo di fabbrica di forma quadrangolare, avente dimensioni in pianta pari a m 37,00 x 37,00 circa, che si sviluppa su più livelli fuori terra, a cui si affianca, sul lato nord, il corpo di fabbrica del Padiglione “Italia 61”, avente dimensioni in pianta di m 30,00 m. x 30,00, circa, addossato, da un lato, ai bastioni cinquecenteschi e ricoperto dal terreno scosceso, sul lato opposto. La massiccia struttura del complesso storico è in muratura portante e racchiude, all’interno dei muri perimetrali, laterali, un sistema di intercapedini nelle quali sono ricavate scale e gallerie a piano inclinato, realizzate per consentire la dislocazione delle truppe e delle relative armi, dalle quali si raggiungono i vari livelli della struttura storica con aperture intermedie e fino al terrazzo con le due uscite contrapposte. L’ingresso principale avviene dal lato est, attraverso un grande portone ligneo, ferrato, il quale immette direttamente nell’androne carraio, presidiato da in un singolare ambiente (casamatta) dove sono presenti elementi tipici delle architetture militari, quali l’infilata di nicchie, poste sulle pareti laterali, collegate ad altrettante feritoie e direzionate verso l’interno del Mastio. Dall’androne carraio, attraverso un piccolo locale voltato, si raggiunge un ampio salone centrale a tre navate, impostate su grandi pilastri in pietra di Gassino, dal quale si accede direttamente al giardino posteriore, attraverso il portone centrale in ferro e vetro. Due file di arcate voltate, mettono in comunicazione l’ambiente centrale con i due saloni laterali, posti lungo l’asse longitudinale del complesso, dove troviamo, sul lato sud, lo scalone ottocentesco di accesso al livello superiore. Un passaggio ricavato nel muro perimetrale a nord del Mastio consente di raggiungere il padiglione di Italia 61, realizzato a seguito dell’asportazione del “Ramparo” in terra di contenimento della cortina muraria fortificata, sopravvissuta alle demolizioni per ottocentesche. Il Padiglione presenta una scarsa qualità edilizia, realizzato con struttura in cemento armato, con impermeabilizzazioni inadeguate, dotato di impiantistica insufficiente, scarsamente coibentato e pavimentato con scaglie di pietra irregolari e precarie, risulta incongruo con le caratteristiche storiche del Mastio. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 6/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Sul lato Est, la struttura del Padiglione è delimitata da una cortina di contrafforti voltati, in mattoni e pietra, di possente impatto, ultimo esempio, in Torino, delle strutture di ancoraggio delle muraglie difensive con i relativi terrapieni interni. Nella parte centrale della struttura storica, verso il lato Est, è ricavato un piano mezzanino; antico locale dove erano collocati i meccanismi per l’azionamento dei sistemi difensivi. La saletta voltata, pavimentata in marmette di cemento colorato, è raggiungibile con una fatiscente scala in pietra dall’atrio centrale ed è illuminata da due feritoie, poste sulla facciata principale del Mastio, sopra il portale dell’ingresso. Al primo piano, sovrapposti ai saloni sottostanti, sono presenti tre grandi ambienti voltati, illuminati dalle aperture ricavate sulla parte perimetrale posteriore e collegati tra di loro attraverso varchi sulle pareti portanti di spina. Da queste sale, in corrispondenza della parte anteriore dell’edificio, si aprono due passate laterali che portano a due rampe interne, contrapposte, utilizzate in passato per il transito dei cannoni e che consentono di raggiungere i piani esterni dei terrapieni, mediante due porte ferrate. Nella parte centrale del primo livello è presente una saletta, posta a quota rialzata e collocata lungo la facciata anteriore dell’edificio, nella zona dove dipartono le due rampe dei cannoni, con affaccio diretto sul salone e collegata con quest’ultimo attraverso due scalette interne. Tale ambiente, illuminato da due aperture simmetriche verso la facciata anteriore, veniva utilizzato, in passato, per il controllo del transito al sottostante androne carraio. Al secondo livello sono presenti due piccoli ambienti voltati, contrapposti, situati in corrispondenza del fronte anteriore e illuminati da due finestre poste ai lati della facciata. Dal secondo livello del Mastio, attraverso una piccola scaletta di servizio, si raggiunge il terrazzo, con la costruzione centrale della “Lanterna”, caratteristica costruzione a forma circolare dove in passato si ricoverano i pezzi di artiglieria, coperta con un tetto a falda inclinata e rivestita in tegole piemontesi, oggi utilizzata per l’esposizione delle bandiere. I prospetti esterni del Mastio, in laterizio a vista, si presentano sobri ed imponenti e con poche aperture, distribuite simmetricamente sulle facciate di levante e di ponente. Sulla facciata principale emerge il portale in pietra di Gassino che incornicia l’ingresso principale, con il grande sovrapporta ad arco, tamponato in mattoni a vista, dove sono ancora presenti i due tagli verticali che in passato consentivano lo scorrimento delle catene del ponte levatoio. Sulla parete di ponente sono presenti quattro grandi finestroni che portano la luce naturale all’interno delle sale espositive, mentre nella parte centrale emerge un apparato decorativo neobarocco, posto in rilievo rispetto alla parete di fondo, che si sviluppa in verticale, racchiudendo il portone carraio e l’apertura del primo livello e formando un unico disegno, con volute e bugnati in calce. Le facciate, nella parte superiore, sono delimitate da una cornice di merloni e cannoniere in mattoni a vista, con quattro guardiole angolari, di forma esagonale, sostenute da mensoloni in pietra. I terrazzi risultano attualmente pavimentati con i teli delle guaine impermeabili, in pessime condizioni di conservazione ed incongruenti rispetto alla tipologia dell’edificio. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 7/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura L’area esterna è destinata a giardino pubblico, con percorsi pedonali ed aiuole modellate in base all’andamento del terreno, dove emergono i terrapieni dei rampari laterali, a fianco delle scale esterne longitudinali, realizzati per mascherare i punti di frattura delle cortine murarie abbattute. Il terrapieno del lato Sud incorpora i ruderi della fortificazione creando una collinetta, con un piccolo giardino roccioso di conglomerato cementizio verso la parte anteriore e con alberi di alto fusto dislocati anche nelle vicinanze della struttura storica. Il terrapieno del lato nord racchiude la struttura del Padiglione di Italia 61, come precedentemente descritto, formando una scarpata molto scoscesa, piantumata con alberi di medio fusto. La scarpata del lato nord termina contro il terrazzo del Padiglione da un lato, mentre verso Via Cernia è delimitata da un muro preesistente in laterizio e pietra, con contrafforti interni, probabilmente realizzato nel periodo ottocentesco per il contenimento del terreno. All’interno, le sale sono interamente intonacate e decorate, ad esclusione dei contrafforti voltati del padiglione Italia 61 che mantengono la tessitura a vista. Gli intonaci e le decorazioni sono di recente fattura e presentano tracce di elevato degrado, soprattutto al primo livello del Mastio, dove sono presenti macchie di umidità piuttosto consistenti, con distacchi e sfarinamenti del materiale. Le sale del piano terra sono pavimentate in lastre di pietra, mentre ai piani superiori sono presenti dei pavimenti in marmette di cemento di forma esagonale. Le scale interne, di impianto cinquecentesco, hanno le pedate in mattoni a vista con angolari in listelli in legno massello, mentre le due rampe dei cannoni, sono rifinite con un selciato in ciottoli di fiume. Gli infissi delle finestre sono principalmente in ferro, in pessimo stato di conservazione e non garantiscono la tenuta dell’acqua, dell’aria e della polvere. Il fabbricato è allacciato a pubblici servizi, quali la rete idrica, il sistema fognario, l’energia elettrica, il gas, nonché le linee telefoniche. Gli impianti all’interno dell’edificio, se pur di recente realizzazione non risultano idonei e coerenti con le caratteristiche architettoniche della struttura e, pertanto, andranno totalmente rivisti e sostituiti con nuove apparecchiature ed elementi a norma di legge. ************** Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 8/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 3. CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE Fasi attuative - Approvazione progetto definitivo Tempi Aprile-Maggio 2008 - Trasloco delle collezioni Luglio 2008 - Finanziamento delle opere giugno 2008 - Appalto integrato con sviluppo progetto esecutivo Settembre 2008 - Inizio lavori Dicembre 2008 - Fine lavori Agosto 2010 - Certificato di Collaudo febbraio 2011 La tempistica indicata è di larga massima, in quanto non è possibile tenere conto di eventuali ritardi che si potrebbero verificare durante l’iter burocratico, non imputabili a negligenza da parte della Stazione Appaltante. 4. FATTIBILITÀ AMMINISTRATIVA, TECNICA E UTILITÀ DELL’OPERA In relazione alla rilevanza del complesso dal punto di vista storico - culturale e di immagine della Città e per fermarne i processi di degrado, è stato predisposto il progetto per la realizzazione delle opere di restauro e di riqualificazione funzionale del Mastio della Cittadella, adibito a Museo Nazionale d’Artiglieria. La necessità di procedere all’esecuzione del suddetto intervento assume un ulteriore particolare rilievo, inquadrandosi tra le opere strategiche, finalizzate all’accoglienza dei visitatori, da promuovere in vista delle manifestazioni che si terranno nell’anno 2011, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 novembre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 dicembre 2007, è stato, infatti, dichiarato il “grande evento” sul territorio nazionale in occasione delle celebrazioni del 2011 e, con successiva ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 novembre 2007, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 282 del 4 dicembre 2007, sono state impartite le disposizioni per lo svolgimento delle manifestazioni nazionali, dichiarando gli interventi finalizzati alle celebrazioni indifferibili, urgenti e di pubblica utilità, unitamente alle possibili deroghe alle disposizioni normative vigenti. Le opere in oggetto, relative agli interventi di carattere civile per il recupero del complesso architettonico, che la Città intende realizzare in via prioritaria, con un primo lotto di importo lordo complessivo stimato pari ad Euro 10.000.000,00 I.V.A. compresa, saranno effettuate nell’ambito degli interventi strategici programmati per le manifestazioni del 2011. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 9/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Le opere civili di completamento e la dotazione e realizzazione degli allestimenti del Museo saranno invece oggetto di un secondo lotto, il cui specifico appalto verrà finanziato e attuato dalla Città stessa, successivamente alle manifestazioni del 2011. L’opera verrà quindi inserita, per l’anno 2008, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche per gli anni 2008/2010, allegato al Bilancio di Previsione 2008, in corso di approvazione da parte degli organi competenti, al codice opera n. 2806, per un importo complessivo di Euro 10.000.000,00, di cui Euro 7.400.000,00 finanziati dallo Stato nell’ambito del programma per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed Euro 2.600.000,00 dalla Città di Torino, attraverso apposito mutuo, a medio/lungo termine, da contrarre con Istituto da stabilire. Le procedure di affidamento dei lavori verranno svolte a cura dell’apposita Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in qualità di stazione appaltante avente competenza, su tutto il territorio nazionale, per l’attuazione degli interventi connessi alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I lavori in oggetto saranno affidati mediante appalto integrato, ai sensi dell’articolo 53, comma 2, lettera b, del Decreto Legislativo 163/2006 e s.m.i. e dell’articolo 140 del D.P.R. 554/99 e s.m.i., avente ad oggetto la progettazione esecutiva e l’insieme delle opere e delle provviste necessarie per la realizzazione degli interventi di restauro e di riqualificazione funzionale del Mastio della Cittadella e annessi servizi, con destinazione a Museo Nazionale d’Artiglieria. Con disposizione di servizio del Direttore della Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali, Sociali e Commerciali, in data 7 agosto 2007, prot. n° 9706, l’Arch. Rosalba Stura è stata nominata Responsabile del Procedimento, per lo sviluppo del progetto in oggetto, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del D.Lgs. 163/06. Con ordini di servizio prot. n. 12389 del 22 ottobre 2007, prot. n. 12493 del 24 ottobre 2007, prot. n. 12526 del 25 ottobre 2007, prot. n. 14294 del 5 dicembre 2007, e prot. n. 3546 del 20 marzo 2008, è stato costituito il gruppo di lavoro per la progettazione preliminare e definitiva delle opere di cui all’oggetto, composto principalmente da personale tecnico interno dell’Amministrazione. Per lo sviluppo del progetto si è reso necessario ricorrere ad alcune professionalità esterne per l’espletamento di attività di supporto; quali la rilevazione delle quote planimetriche ed altimetriche dell’edificio e delle aree esterne, la redazione di elaborati grafici bidimensionali e tridimensionali, l’esecuzione di indagini non distruttivo delle strutture preesistenti, le verifiche e le indagini storico-stratigrafiche con redazione della scheda tecnica di restauro ai sensi dell’articolo 202, comma 2, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 10/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Gli incarichi di cui sopra, sono stati conferiti ad ogni singolo professionista, mediante specifiche determinazioni dirigenziali, ai sensi degli articoli 90, comma 6 e 125, comma 11 del Decreto Legislativo 163/2006 e s.m.i. Ai sensi dell’art. 93, comma 2, del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e dell’art. 15, comma 2, del regolamento generale DPR n. 554/99, nonché dal citato articolo 53, comma 2, lettera b, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. la progettazione delle opere in esame è stata sviluppata in due fasi, costituite dal progetto preliminare e dal progetto definitivo, mentre il progetto esecutivo sarà sviluppato in sede di appalto integrato. Ai sensi dell’art. 200 c. 1 del D.Lgs. 163/2006, il Responsabile del Procedimento, accertate le esigenze di coordinamento dei lavori, ritiene necessario l’affidamento congiunto delle opere relative alla categoria prevalente di appalto (OG2) con le opere concernenti beni mobili e superfici decorate di beni architettonici afferenti le lavorazioni di restauro. Con Deliberazione della Giunta Comunale in data 18 dicembre 2007 (n. mecc. 2007 10116/060), esecutiva dal 4 gennaio 2008 è stato approvato il progetto preliminare. Per il progetto sono stati acquisiti i seguenti pareri favorevoli: - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Torino, rilasciata in data 14 gennaio 2008, Prot. n° PS/23721; - Comando Regione Militare Nord – Museo Storico Nazionale di Artiglieria, trasmesso in data 18 dicembre 2007. 5. IL PROGETTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA 5.1 Considerazioni generali e finalità del progetto Il Mastio della Cittadella è soggetto alla “tutela delle cose d’interesse storico-artistico in quanto rappresenta, per la sua armoniosa struttura, un capolavoro di architettura militare della seconda metà del secolo XVI°; [1] così il Soprintendente ai Monumenti del Piemonte scriveva al Sindaco di Torino, nel mese di maggio 1968. In considerazione della notevole importanza storica dell’edificio, l’intervento da realizzare per le manifestazioni espositive del 2011, dovrà essere condotto con estrema attenzione, al fine di conservare e valorizzare le testimonianze storiche raccontate dall’architettura dell’edificio. Sulla base di tale affermazione, è stato, quindi, sviluppato un progetto in riferimento ad alcuni obiettivi fondamentali: Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 11/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali • • • • • • Settore Edifici per la Cultura necessità di adottare soluzioni architettoniche adeguate per dare maggior rilievo alle caratteristiche originarie della struttura e dare risalto al significato delle fortificazioni ancora presenti; seguire criteri di armonizzazione nella scelta dei materiali dei nuovi manufatti che inevitabilmente saranno inseriti, al fine di rispettare le caratteristiche formali dell’edificio; sanare le situazioni di degrado dei componenti edilizi del complesso storico e delle aree esterne attigue; recuperare il complesso, nel rispetto delle sue caratteristiche formali e costruttive, migliorando la fruibilità del museo da parte dei visitatori; migliorare l’organizzazione degli spazi e dei percorsi, garantendo l’utilizzo del fabbricato in sicurezza e adeguandolo alle attuali disposizioni del regolamento igienico ed edilizio della Città; dotare il complesso di servizi e di predisposizioni tecnologiche adeguate a garantire condizioni ottimali di comfort ambientale e di benessere, secondo gli attuali standards normativi e nel rispetto delle strutture antiche; In questa fase si è provveduto a sviluppare il progetto definitivo, sulla base del progetto preliminare approvato, precedentemente, con Deliberazione della Giunta Comunale in data 18 dicembre 2007 (n. mecc. 2007 10116/060), esecutiva dal 4 gennaio 2008. I dati sono stati desunti in parte da materiale già in possesso della Città ed in parte rinvenuti da esiti di sopralluoghi effettuati, indagini di mercato e sondaggi eseguiti. Le linee progettuali di carattere funzionale sono state individuate, valutate e concordate con i funzionari della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte, oltre che con il Direttore del Museo. Gli interventi del primo lotto si possono sommariamente dividere in: ˘ Opere edili, per la risistemazione e la riorganizzazione degli spazi interni in modo funzionale e per tutte le opere di sistemazione, adeguamento normativo e recupero; ˘ Opere di restauro, per sanare le situazioni di degrado degli elementi di particolare interesse storico – artistico e per il recupero degli apparati murari cinquecenteschi, esterni ed interni, i manufatti lapidei e alcune decorazioni in stucco sui portali esterni; ˘ Opere strutturali, per la realizzazione di nuove strutture relative ai vani tecnici, agli adeguamenti del Padiglione “Italia 61” e per i ripristini della struttura cinquecentesca del Mastio; ˘ Opere impiantistiche, per adeguare l’edificio alle nuove esigenze normative e di funzione espositiva-museale e dotarlo di tutte le componenti necessarie per ottimizzare le condizioni di comfort e di benessere ambientale; Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 12/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Detti interventi sono stati previsti dopo il compimento ed il perfezionamento di approfondite ed accurate analisi, sondaggi, e per quanto possibile verifiche dello stato di fatto, della stabilità della struttura e dello stato di degrado degli elementi costitutivi dell’edificio, al fine di calibrare le opere da realizzare sulle reali esigenze e problematiche. 5.2 Scelte progettuali La necessità di mantenere in efficienza il complesso quale sede espositiva-museale, con annessi servizi, ha condotto all’elaborazione di un progetto che prevede, in primo luogo, interventi orientati al restauro conservativo e alla salvaguardia delle strutture storiche, oltre ad un insieme di opere di carattere architettonico, strutturale ed impiantistico per la riorganizzazione delle funzioni e degli spazi interni, in riferimento ai parametri e ai vincoli da rispettare e sulla base delle indicazioni fornite dai diversi enti ed organismi coinvolti. La ridistribuzione delle funzioni e dei percorsi interni che il progetto rappresenta, oltre che rispondere alle intenzioni e alla volontà di valorizzare la storia del manufatto e ai nuovi parametri di carattere funzionale di un museo attuale, consentono, al tempo stesso, una migliore suddivisione tra le aree interne destinate agli utenti e quelle per gli addetti e i lavoratori del Museo. Le scelte progettuali sono state, pertanto, assunte con il criterio di realizzare i lavori necessari a determinare le caratteristiche architettoniche e funzionali degli ambienti senza arrecare, con le nuove opere, ulteriori rimaneggiamenti all’impianto storico dell’edificio anzi, al contrario, cercando ove possibile di recuperarne e porne in evidenza le testimonianze storiche significative. Tali scelte sono state maturate sulla base delle indicazioni fornite dalla direzione del Museo, oltre che dalle informazioni via, via assunte attraverso le ricerche conoscitive condotte sull’edificio, quali rilievi, studi e indagini storiche e architettoniche e dai risultati di indagini puntuali, riportate ed illustrate nei vari documenti allegati al progetto, volte ad individuare le caratteristiche e gli elementi costitutivi dei singoli ambienti. Una progettazione quindi mirata a ricercare e ad individuare le linee di minor resistenza delle stratificazioni storiche dell’edificato, per raggiungere gli obiettivi di adeguamento degli spazi alle nuove esigenze funzionali. Le opere proposte per il Mastio della Cittadella seguono, inoltre, il criterio della reversibilità dell’intervento, privilegiando soluzioni maggiormente assimilabili a strutture di carattere allestitivo, provvisionale, piuttosto che edilizio, attraverso l’utilizzo di nuovi manufatti in carpenteria metallica, i quali presentano, per le loro caratteristiche e per il rapporto che ne deriva con il contesto, aspetti di leggibilità e riconoscibilità rispetto alle stratificazioni ed alle trame dell’edificato storico. A queste fanno riscontro invece i lavori di restauro del costruito, tutti orientati dalla volontà di realizzare un corretto recupero filologico della storia della fabbrica, evidenziandone le sue stratificazioni. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 13/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura In linea generale, il progetto prevede di recuperare il corpo di fabbrica del Mastio destinandolo essenzialmente alla parte espositiva-museale, distribuita essenzialmente su due livelli, con alcune aree destinate ai servizi per il pubblico e alle aree di accoglienza, localizzate nella parte anteriore dell’edificio, in corrispondenza dell’ingresso principale. Il manufatto di “Italia 61” collocato in adiacenza alla struttura storica, sarà, invece, totalmente risistemato, mantenendo l’ingombro attuale e destinato anch’esso a spazio espositivo, recuperando un piano soppalco, di nuova formazione, destinato ad uffici e servizi per gli addetti, con un nuovo affaccio su Via Cernaia. Sul lato interno del giardino del versante nord-ovest, al di sotto del ramparo di interramento del padiglione, opportunamente rimodellato, sarà recuperata un’area destinata ai servizi tecnologici, al carico e scarico e ai servizi degli addetti. Per conciliare le condizioni del complesso architettonico con i vincoli imposti dalle normative vigenti, sono stati affrontati i vari aspetti legati ai collegamenti orizzontali e verticali, in modo tale da rendere accessibili i locali, anche da parte di persone con limitate capacità motorie. I vari livelli del Mastio, attualmente, sono serviti da scale interne inadeguate e carenti; lo scalone principale ottocentesco che collega le sale del piano terra con il primo piano è in condizioni di elevato degrado e non garantisce la stabilità dal punto di vista strutturale. Nel progetto si prevede un nuovo corpo scala principale, in sostituzione di quello preesistente, con struttura portante in acciaio, realizzato con due rampe contrapposte, ad andamento lineare, che si compone con la struttura verticale del nuovo impianto ascensore, del tipo elettromeccanico a funi, per il raggiungimento del primo livello del Mastio, dove si sviluppano le attività espositive di carattere permanente. Allo stesso modo, nello spazio di “Italia 61” si prevede la collocazione di un nuovo corpo scala con ascensore, per il raggiungimento del piano soppalco e del terrazzo del padiglione, ai fini del suo eventuale utilizzo per esposizioni all’aperto. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 14/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Schizzi di progetto 6. ILLUSTRAZIONE DELLE OPERE 6.1 Piano terra A questo piano sono previsti gli interventi più rilevanti, poiché si tratta di realizzare il nuovo sistema di accesso al museo, la sistemazione degli spazi di accoglienza e di servizio al pubblico e la riqualificazione degli spazi destinati al percorso espositivo. Il Mastio Come accennato al punto precedente, l’ingresso principale al Museo avverrà dal portone ligneo, ferrato del Mastio, posto sulla facciata principale, con accesso diretto dal giardino. Da questo, attraverso lo spazio aperto dell’androne, dedicato a punto informativo, si potrà accedere ad un area di prima accoglienza per il pubblico, a libera circolazione, dove troveranno sistemazione i servizi di guardaroba, i servizi igienici, un locale adibito a piccole conferenze e video e uno spazio adibito a book shop. L’intera area di prima accoglienza, fruibile anche dal pubblico non direttamente interessato alla visita mussale, immette al salone centrale del Mastio, mediante porte vetrate di nuova realizzazione, dove sarà collocata la nuova biglietteria. Nel grande salone centrale a tre navate e nelle due sale laterali, poste in adiacenza, troveranno collocazione le mostre di carattere permanente. All’interno del salone longitudinale sud, sarà collocato un nuovo manufatto per i collegamenti verticali, costituito da una nuova scala in acciaio, a due rampe contrapposte, e da un nuovo ascensore panoramico in acciaio e vetro, in modo da consentire al pubblico di raggiungere comodamente il primo livello, dove continuerà l’esposizione delle mostre permanenti. Il nuovo gruppo scala-ascensore sarà realizzato nel rispetto delle caratteristiche architettoniche esistenti e senza ulteriori demolizioni delle volte, in quanto sostituirà l’attuale scalone, in precarie condizioni di stabilità statica. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 15/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Si dovrà procedere alla rimozione completa delle pavimentazioni esistenti, oggetto di recenti rimaneggiamenti, con porzioni rifatte malamente, consentendo così la verifica completa delle strutture sottostanti e l’esecuzione degli eventuali interventi necessari, l’interposizione dei passaggi dei nuovi impianti elettrici ed il posizionamento di nuovi impianti di riscaldamento. A pavimento è prevista la realizzazione di un vespaio aerato, mediante l’utilizzo di elementi prefabbricati, dopo la rimozione completa degli attuali pavimenti e sottofondi. Tali lavorazioni richiederanno l’abbassamento dell’attuale livello di fondazione, con eventuale sottomurazione delle murature esistenti, attigue alle zone interessate dall’intervento, per la profondità strettamente necessaria a garantire la buona esecuzione delle opere. Le pavimentazioni all’interno del Mastio saranno completamente sostituite con altre di tipo lapideo, con disegno, materiale e colore compatibili con il contesto originale. I serramenti esistenti presentano situazioni di elevato degrado, causanti infiltrazioni d’acqua ed efflorescenze sugli intonaci interni e saranno, pertanto, sostituiti con ante di forma e colore in accordo con gli originali e dotati di vetri a norma di sicurezza e nel rispetto dei parametri per il consumo energetico. Per il rispetto delle normative antincendio dovranno essere realizzate le necessarie compartimentazioni e alcuni serramenti esistenti dovranno essere adeguati nelle forme e dimensioni, al fine di garantire il normale deflusso delle persone, rispettando le caratteristiche originarie, altri saranno sostituiti con nuove tipologie aventi tenuta REI 120. Le volte saranno oggetto di opportuni interventi di consolidamento, in particolare dove sono presenti fenomeni di forte degrado, con presenza di crepe, fessurazioni, distacco di materiali. Negli ambienti interni del Mastio si prevedono alcuni interventi di restauro conservativo delle parti lapidee ed il rifacimento degli intonaci ammalorati. Nelle sale destinate all’esposizione, gli interventi di sostituzione degli apparati impiantistici sono orientati a concentrare il più possibile in strutture a forma di cassonetto, o con apposite schermature, tutti i terminali degli impianti, al fine di ridurre il forte impatto visivo che quelle arrecano agli ambienti storici. Il Padiglione Italia 61 Il Padiglione di Italia 61, attiguo alla struttura del Mastio, sarà oggetto di un radicale intervento di ristrutturazione, con mantenimento dell’ingombro planimetrico dell’attuale costruzione in cemento armato e con recupero e restauro della cortina muraria del bastione cinquecentesco, costituita da una successione di contrafforti ed arcate che delimitano il tamponamento perimetrale del lato est e che oggi risultano ancora integri e totalmente leggibili. Il Padiglione sarà costituito da un nuovo solaio di copertura con strutture di sostegno in acciaio e da un nuovo piano di calpestio, pavimentato in lastre di materiale lapideo ricomposto, posto alla stessa quota del Mastio, in modo da agevolare il percorso del Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 16/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura pubblico, il quale potrà raggiungere l’interno del Padiglione, dove sono previste mostre di carattere temporaneo, attraverso un varco sulla parete perimetrale nord del Mastio, in corrispondenza della rampa antica, a piano inclinato, che percorre l’interno delle muratura cinquecentesca e che sarà pertanto visibile in tutto il suo sviluppo, diventando anch’essa parte del museo. Tale collegamento diventa un corridoio in corrispondenza dello spazio libero sotto la scala esterna, in mattoni, del lato nord, permettendo un percorso di visita lineare e continuo tra gli spazi espositivi delle mostre permanenti e quelle temporanee, nel caso della loro apertura in contemporanea. Sul fronte rivolto verso Via Cernaia, il Padiglione avrà un nuovo affaccio vetrato, arretrato rispetto alla cortina muraria ottocentesca che attualmente delimita il riempimento in terra a ridosso della struttura di Italia 61. Il muro ottocentesco con i suoi contrafforti, opportunamente restaurato e sottomurato, costituirà una nuova quinta muraria di separazione visiva tra la struttura e il giardino e si potrà attraversare in corrispondenza di due fenditure che lasciano intravedere le superfici trasparenti retrostanti, dove si trova l’accesso diretto al Padiglione che funge anche da uscita di sicurezza per il pubblico del museo. L’accesso diretto al Padiglione consentirà al museo di utilizzare gli spazi espositivi in modo e tempi diversificati e, quindi, una totale flessibilità della struttura. Per questo motivo, anche nel Padiglione di Italia 61 sono state ricavate alcune piccole zone da dedicare all’accoglienza e ai servizi per il pubblico, da utilizzare in alternativa agli spazi già previsti all’interno del Mastio con la medesima funzione. La considerevole altezza interna del Padiglione consente di realizzare un piano intermedio, soprastante l’area di accoglienza, sul fronte nord, destinato agli uffici e relativi servizi, con accesso indipendente. Il terrazzo del Padiglione, recuperato e dotato di una nuova pavimentazione in lastre di pietra di Luserna, si potrà utilizzare per eventuali esposizioni all’aperto e sarà raggiungibile dal piano terra del Padiglione, attraverso la scala e l’ascensore di nuova formazione e dal Mastio, attraverso l’antica rampa dei cannoni del lato nord. Sul fianco ovest del Padiglione, in una zona isolata rispetto ai percorsi del pubblico, è previsto un nuovo blocco edilizio suddiviso in due aree, destinate una ai locali per le macchine e le attrezzature impiantistiche e l’altra ai locali di servizio degli addetti, quali spogliatoi, servizi igienici, ripostigli, ecc. Con l’asportazione dell’attuale terrapieno si potranno realizzare le nuove volumetrie allo stesso livello del piano terra ed occultarle totalmente rimodellando i profili del terreno, a simulazione del ramparo preesistente. Il blocco tecnologico risulterà così, totalmente interrato, ad esclusione del collegamento orizzontale per l’accesso del carico e scarico e per le uscite di sicurezza. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 17/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura I muri di contenimento terra, in cemento armato, saranno dotati di un rivestimento in lastre di rame preossidato, di colore bronzeo, in modo da ottenere un netto distacco tra i materiali storici e quelli di nuova realizzazione. Schizzi di progetto. Particolare lato nord, verso Via Cernaia 6.2 Piano mezzanino Il livello mezzanino, sovrastante l’androne carraio, sarà raggiungibile dall’attuale scala in pietra, che verrà opportunamente restaurata, ed utilizzato come sala studio e piccolo ricovero di volumi storici e materiale iconografico del museo. Il locale sarà dotato di nuove pavimentazioni in lapideo ricomposto, in sostituzione delle attuali marmette di calcestruzzo, con inserimento di nuovi tracciati impiantistici nel sottofondo del pavimento. 6.3 Piano primo Il piano primo dell’edificio storico ospita tre ambienti voltati che si sviluppano sull’asse longitudinale della struttura e sovrastanti le sale del piano terra, destinati alle esposizioni di carattere permanente. L’accesso al primo piano avviene tramite il nuovo corpo scala–ascensore, già descritto per il piano terra, dove l’inserimento di una nuova passerella in acciaio consentirà al pubblico la continuità del percorso all’interno della sala sud, con affaccio diretto sul livello sottostante e sulle strutture del collegamento verticale. A questo piano sarà asportato l’attuale soppalco ligneo, posto lungo le pareti perimetrali della sala sud, realizzato in tempi recenti e non idoneo alle attuali esigenze espositive. Il collegamento dei percorsi tra gli ambienti espositivi avverrà dalle attuali passate presenti sui muri di spina, opportunamente adeguate in larghezza. Dal salone centrale si accede ad un ambiente posto ad una quota superiore, attraverso due rampe di scale esistenti e una nuova piattaforma elevatrice per le persone con difficoltà motorie, destinato alle attività di carattere didattico. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 18/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Lo stesso locale comunica con le due rampe contrapposte, sul lato sud del Mastio, che in passato consentivano il transito dei cannoni, pavimentate in ciottolato e sfocianti sui terrazzi laterali, permettendo ai visitatori di percorrere la “suggestiva” strada interna e, al tempo stesso, di utilizzare i due portoni come uscite di sicurezza verso l’esterno. La riapertura dei varchi di accesso alle scale laterali, presenti all’interno delle intercapedini dei muri portanti del Mastio, permetterà di raggiungere il piano terra, da un lato, e il terrazzo superiore, dall’altro, attraverso un singolare percorso che consentirà al pubblico una visione adeguata della struttura storica militare. I locali di questo piano saranno dotati di nuove pavimentazioni in lapideo ricomposto, in sostituzione delle attuali marmette di calcestruzzo, consentendo, così, la verifica delle volte sottostanti e l’esecuzione degli eventuali interventi di consolidamento, oltre all’interposizione dei passaggi dei nuovi impianti nel sottofondo del pavimento. I serramenti esistenti, come per il piano terra, saranno sostituiti con ante in acciaio di forma e colore in accordo con gli originali e dotati di vetri a norma di sicurezza e nel rispetto dei parametri per il consumo energetico. 6.4 Piano secondo Le due piccole sale voltate del secondo livello, difficilmente raggiungibili, saranno utilizzate per il posizionamento delle unità di trattamento aria dei saloni espositivi e saranno accessibili soltanto agli addetti. 6.5 Terrazzi Il terrazzo del Mastio potrà essere raggiunto da gruppi limitati di visitatori, attraverso le scale storiche, poste all’interno delle murature perimetrali, costituite da pedate rifinite in mattoni pieni e listelli trasversali in legno, opportunamente restaurate. Al termine delle due rampe di scale, sono presenti due piccoli locali di sbarco, voltati, i quali, adattati alle quote necessarie per consentire il transito del pubblico, saranno recuperati e protetti con un rivestimento in lastre di rame preossidato, di colore bronzeo, proposto anche come protezione delle merlature e delle cannoniere presenti sull’intero perimetro del terrazzo. L’intera superficie del terrazzo sarà dotata di nuove guaine impermeabilizzanti e di nuove coibentazioni, asportando parte dell’attuale riempimento, al fine di ottenere la completa revisione delle pendenze per lo scolo della acque meteoriche, mentre il piano di calpestio sarà ripavimentato in lastre di pietra di Luserna. Allo stesso modo, saranno conservate e restaurate le quattro guardiole angolari, attualmente molto compromesse, soprattutto in corrispondenza dei mensoloni di sostegno. La rotonda al centro del terrazzo sarà anch’essa restaurata ed utilizzata come eventuale spazio espositivo, se pur in modo molto limitato, non essendo facilmente raggiungibile. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 19/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 6.6 Opere strutturali Interventi di sottomurazione e consolidamento strutturale Sulla base delle verifiche e dei sondaggi effettuati, le murature portanti e i contrafforti saranno oggetto di interventi di sottomurazione, in particolare nelle zone dove si prevede la formazione di vespai e intercapedini che avranno anche la funzione di rinforzo, costituendo un importante contrasto delle murature storiche. Un intervento significativo riguarderà l’apparato murario ottocentesco, verso il fronte di Via Cernaia, fatto risalire agli interventi del Brayda, costituito da una muratura esterna in mattoni e conci di pietra, legata ad una cortina di maschi murari, voltati, posti ad intervalli regolari e fondati su un basamento di cemento armato. Tale struttura, che il progetto prevede di mantenere quale quinta muraria a testimonianza delle evoluzioni storiche del complesso, sarà fondata ad una quota maggiore rispetto a quella attuale, in modo da raggiungere lo stesso piano di fondazione del padiglione espositivo. Le strutture murarie portanti interessate da fenomeni di degrado materico dei componenti, con presenza di fessurazioni e distacchi, saranno oggetto di interventi di risarcitura e cuciscuci, con tecniche puntualmente descritte nella relazione di dettaglio delle opere strutturali. Adeguamento del Padiglione Italia 61 e nuovi volumi tecnici Il progetto prevede un significativo intervento strutturale per l’adeguamento del Padiglione Italia 61, con la realizzazione di nuovi locali tecnici, completamente interrati, sul fronte ovest del complesso, destinati a contenere gli spazi di servizio del museo e le nuove componenti impiantistiche, sia termiche, sia elettriche. Il padiglione espositivo, che si sviluppa con un estensione planimetrica di circa mt 30 per 18, è costituito da un un’unica volumetria, addossata al Mastio, con una parte suddivisa su due livelli, destinata ad ingresso–accoglienza del pubblico, a piano terra, e ad uffici quella superiore. La nuova struttura di sostegno dell’area espositiva, sarà costituita da un sistema binato di travature e da coppie di colonne in carpenteria metallica, poste ad intervalli regolari, in funzione delle scansioni determinate dai contrafforti di impianto cinquecentesco, con un solaio di copertura in elementi metallici autoportanti, con funzione di contenimento degli strati superiori del pacchetto di copertura, con relative impermeabilizzazioni e coibentazioni. Il solaio intermedio del piano soppalco è previsto in latero-cemento, mentre il blocco scala di collegamento sarà realizzato con una struttura in cemento armato gradonato e racchiude al suo interno il nuovo vano ascensore con strutture in acciaio e tamponamenti in vetro. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 20/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Le strutture di sostegno dei vani tecnici sono previste in cemento armato, con solaio in latero-cemento ad andamento irregolare, secondo le pendenze previste per il nuovo giardino pensile, inclinato, sul fronte ovest. Rinforzo e consolidamento delle volte Le volte in muratura del Mastio saranno oggetto di un accurato intervento di consolidamento e di rinforzo strutturale, reso possibile dall’asportazione degli attuali pavimenti e sottofondi, con inserimento di idonei elementi metallici di incatenamento, ad integrazione di quelli esistenti, in modo da migliorare gli aspetti legati alla stabilità e alla portata richiesta per le strutture museali. Formazione di passate e cavedi impiantistici I tagli a sezione obbligata da prevedersi ai vari piani dell’edificio storico, per la creazione di nuove passate e adeguamento di quelle esistenti, saranno realizzati mediante l’inserimento nelle murature di adeguati profili metallici, che richiedono un’insieme di operazioni da condursi con estrema cautela, in modo da non compromettere le murature storiche. Allo stesso modo si procederà alla realizzazione dei cavedi verticali, nei quali dovranno transitare le canalizzazioni impiantistiche. Nuovo blocco scala-ascensore a struttura metallica All’interno del Mastio è prevista la realizzazione di un nuovo corpo scala di collegamento del piano terra con il piano primo, con struttura portante in acciao, costituita da cosciali paralleli, posti lateralmente alle rampe e ai pianerottoli, con gradini in lamiera piegata per il supporto delle pedate in pietra. L’intera struttura sarà appesa, mediante tiranti in acciaio, ad un’orditura metallica composta da travi binate, collocate all’imposta della volta superiore a botte. Il nuovo corpo scala si compone con il vano ascensore, previsto anch’esso con struttura portante in profili metallici e tamponamenti in vetro. 6.7 Opere di restauro Il Mastio non conserva apparati decorativi di natura artistica, quali affreschi, decorazioni pittoriche o stucchi, pavimenti di pregio, arredi lignei alle pareti tipo boiserie, porte e sovrapporte di pregio. Sono presenti alcune vetrine e bacheche risalenti all’allestimento del Museo di fine Ottocento, che sono da conservate, ma che esulano dall’intervento di restauro in progetto, in quanto saranno asportate a cura del Comando militare. Gli ambienti interni sono interamente intonacati, con evidenti distacchi e zone molto degradate e gli intonaci risultano in buona parte rifatti nel tempo, come documentato dai risultati delle indagini allegate al progetto. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 21/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura Anche i pavimenti, in lastre di pietra al piano terreno e formelle di cemento bicolore agli altri piani, sono stati interamente rifatti. Le facciate del Mastio sono in mattoni pieni a vista, con il primo ordine inclinato a scarpa, dove emerge una muratura mista in laterizio e conci di pietra, soggetta nel tempo a numerosi interventi di ripristino, alcuni piuttosto invasivi ed incongrui rispetto alle caratteristiche originarie. Gli unici elementi decorativi delle facciate sono i due portali presenti sui prospetti est e ovest, dei quali quello sulla facciata principale è stato oggetto di restaura nel 1994. Il terrazzo per via delle numerose infiltrazioni è stato impermeabilizzato con guaine che risvoltano fino sulle facce superiori delle cannoniere e dei merli, creando una specie di vascone, e snaturando completamente l’architettura del luogo. All’interno, le opere di restauro prevedono in linea generale un intervento di attento recupero delle parti dove è ancora presente l’intonaco originario e principalmente in corrispondenza della “casamatta” e della navata centrale del piano terra, mentre, sul resto delle superfici si prevede di rimuovere i vari strati di intonaco cementizio, con rifacimento mediante l’impiego di prodotti più consoni con le attuali tecniche di restauro. L’asportazione dei pavimenti del piano terra e lo scavo dello strato sottostante, per la formazione del vespaio, consentirà di attuare un attento esame di carattere archeologico, con lo studio e la verifica di eventuali resti, in particolare nella zona del “diamante” dove si ipotizza il ritrovamento dello storico ambiente interrato. Allo stesso modo, anche gli scavi previste per il nuovo piano di fondazione del padiglione di Italia 61, consentirà di riscoprire eventuali resti archeologici, con particolare riferimento alle preesistenze del monastero di S. Salutore. All’esterno, le murature a vista dovranno essere trattate con un intervento complessivo di risanamento e di riequilibratura dei toni cromatrici, attraverso la ripresa dei giunti, utilizzando apposite malte colorate in pasta, con caratteristiche di finitura simili a quelle originarie. L’iter progettuale di approfondimento a livello esecutivo e la successiva realizzazione delle opere dovranno comprendere momenti di verifica con le Soprintendenze competenti, oltre ad un approfondimento delle indagini conoscitive, già svolte in questa prima fase, per valutare le proposte di progetto e definire maggiormente le caratteristiche operative. 6.8 Opere edili accessorie agli impianti Nel progetto si prevedono tutte le opere edili necessarie al passaggio degli impianti, ponendo particolare attenzione ai punti più significativi per la tutela del bene, tenuto conto della possibilità di sfruttare, ove possibile, i passaggi già esistenti, quali i camini, le vecchie tracce, etc. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 22/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 6.9 Opere impiantistiche Le opere impiantistiche proposte in progetto, riflettono le nuove scelte di suddivisione degli spazi, il nuovo percorso di visita, nonché la necessità di messa a norma e in sicurezza dell’intero complesso, secondo i canoni normativi più recenti applicabili ad un edificio che, oltre ad essere monumento di sé stesso, è anche sede museale. Alla parte di complesso edilizio esistente non è in genere obbligatoria l’applicazione della normativa sul risparmio energetico, essendo un edificio vincolato; tuttavia, data l’ampiezza delle murature perimetrali e considerando i carichi energetici prevedibili al suo interno, l’edificio, di sua natura, può considerarsi a ridotto consumo energetico a meno delle aperture finestrate. In ogni caso si prevedono interventi orientati ad agire sulla riduzione dei consumi energetici adottando macchine ed apparecchiature ad alta efficienza e gestendo l’insieme tecnologico attraverso sofisticati software di supervisione. Da qui la necessità di una Control-Room che avrà anche i compiti della gestione della sicurezza dell’intero edificio. Considerando inoltre le nuove destinazioni d’uso concernenti soprattutto la creazione di nuovi spazi di accoglienza per il pubblico, esposizioni permanenti e temporanee, sale riunioni e conferenze, ricevimento opere e servizi per il personale, l’attuale assetto impiantistico non può considerarsi adeguato e, pertanto, dovrà essere totalmente demolito. Occorrerà quindi effettuare una serie di interventi impiantistici inerenti la funzionalità e la sicurezza dei nuovi spazi creati, attraverso l’installazione di nuovi impianti di riscaldamento e di climatizzazione, di illuminazione e di forza motrice, di rilevazione incendi, di diffusione sonora, di videosorveglianza ed antintrusione, di supervisione, di trasmissione dati e telefonici, oltre all’impianto idrico sanitario, alla dotazione di apparecchiature per l’estinzione incendi, nonché alle reti fognarie e di smaltimento e adduzione delle acque. I nuovi impianti hanno lo scopo di garantire il benessere, il controllo e la salvaguardia dei visitatori, del personale addetto e delle opere esposte, o conservate, in rispondenza della normativa tecnica e legislativa vigente e sono progettati in funzione delle condizioni termoigrometriche e dei valori di illuminamento indispensabili per le nuove destinazioni d’uso. La realizzazione dei nuovi impianti necessita di nuovi locali tecnologici, in cui ubicare le varie apparecchiature ed in particolare la cabina elettrica BT, telefonia e dati, gli UPS per l’impianto di sicurezza, la centrale termica, la centrale di distribuzione dei fluidi, il gruppo frigo, il gruppo antincendio e l’unità di trattamento aria. In linea generale il progetto risponde alla norma UNI 10339, per quanto attiene la circolazione dell’aria all’interno dei locali, alla norma EN 12464, per quanto attiene i valori di illuminamento da realizzare, alla norma CEI 64-8 per gli impianti elettrici, alla norma UNI 9795, per l’impianto di rivelazione fumi e, infine, al DM 569/92 per la normativa tecnica da applicare agli edifici storici adibiti a musei. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 23/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 6.10 Sistemazioni esterne L’area circostante l’edificio viene interessata da alcuni interventi di sbancamento per il rifacimento dei piani esterni, in modo da rivedere totalmente il sistema delle pendenze, al fine di migliorare lo smaltimento delle acque meteoriche, attualmente molto critico. Con l’occasione si procederà al rifacimento dei percorsi perimetrali, mediante la posa di nuove pavimentazioni in ciottolato e porfido, da integrarsi con i rimanenti vialetti pedonali del giardino. Nella riorganizzazione delle sistemazioni esterne dovranno essere integrate le griglie di raccolta dell’acqua piovana, i piè di gronda e le eventuali griglie di ventilazione delle intercapedini e di sbocco degli impianti. 7. VERIFICA DI CONFORMITA’ ALLE NORME 7.1 Norme del P.R.G.C. Il Piano Regolatore della Città inserisce il Mastio della Cittadella nel gruppo “EDIFICI DI GRAN PRESTIGIO”, con fronti di architettura uniforme e di notevole pregio (vedi tavola PRGC - Tipi d’Intervento scala 1:1000), inoltre ricade nella Zona Urbana Centrale Storica, zona di interesse archeologico, ed è un edificio vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici con RRR del 6 maggio 1968. L’edificio è destinato a servizi pubblici del tipo “Attrezzature d’interesse generale Z”, compreso in zona verde “V” (vedi tavola PRGC - Azzonamento scala 1:5000); inoltre ricade nella parte piana della città, con classe di stabilità I(P), pertanto non soggetta a inondazioni e allagamenti. Con riferimento all’art. 10 del Piano, sul Mastio sono consentiti i seguenti interventi: FRONTI ESTERNI: SISTEMA DISTRIBUTIVO: - scale e androni padronali - scale e androni minori INTERNO: (RES) restauro conservativo (RES) restauro conservativo (RIS) risanamento conservativo (RES) restauro conservativo Tali interventi sono specificati nell’Allegato A del Piano (punti 3 e 4), e pertanto è consentito eseguire le operazioni riportate di seguito in modo sintetico: FRONTI ESTERNI: ripristinare il disegno originario dei fronti; rifare parti di murature degradate; reintegrare parti e finiture mancanti; pulire e consolidare i paramenti murari a vista; sostituire i serramenti; costruire intercapedini e recinzioni adeguate; rifare le coperture mantenendo le pendenze e le sagome preesistenti. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 24/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura SISTEMA DISTRIBUTIVO: ripristinare e valorizzare i percorsi e i collegamenti originari; inserire ascensori all’interno del corpo di fabbrica; eliminare o sostituire le scale prive di pregio; integrare il sistema distributivo con nuove scale possibilmente all’interno dell’edificio. INTERNO: realizzare tramezzi; consolidare gli elementi strutturali; restaurare gli elementi di pregio; adeguare e installare impianti tecnologici in modo consono al disegno dell’edificio. Le suddette operazioni sono così mirate a conservare l’edificio nella sua caratterizzazione tipologica, strutturale, formale e ornamentale originaria o storicamente consolidata; non possono essere aggiunti volumi a quelli esistenti, se non volumi con destinazione a servizi tecnologici, che il progetto prevede di inserire nella parte del Padiglione “Italia ‘61”. Una considerazione a parte viene fatta per il Padiglione “Italia ‘61”, realizzato sul fianco nord del Mastio nel 1961, in occasione delle celebrazioni del primo Centenario dell’Unità d’Italia. E’ una struttura di cemento armato, di fatto un ampio salone addossato sui lati sud, est e nord alle murature storiche e con alcuni locali tecnici e di servizio ricavati sotto la scarpata verde con arbusti e siepi che occulta il fronte ovest. Con riferimento all’art. 10 del Piano, sul Padiglione sono consentiti gli interventi di (RIE) ristrutturazione edilizia (punto 5 dell’Allegato A): FRONTI ESTERNI: ricomposizione parziale dei fronti in modo congruente con la caratterizzazione storica del tessuto edilizio circostante; sostituzione della struttura di copertura con modeste modifiche delle quote d’imposta e di colmo (non superiori a cm, 40) dovute a motivi strutturali e di consolidamento; realizzazione di sequenze di lucernari, anche in difformità con le prescrizioni del Regolamento Edilizio. SISTEMA DISTRIBUTIVO: riorganizzazione e integrazione del sistema distributivo con l’inserimento di nuove scale e ascensori, possibilmente all’interno dell’edificio e nel rispetto dei caratteri compositivi degli ambienti. INTERNO: rifacimento dell’interno dell’edificio in funzione delle destinazioni d’uso ammesse, modifica delle quote degli orizzontamenti, anche con la realizzazione di nuove superfici utili, all’interno dei volumi esistenti; modificazioni parziali dei volumi e delle superfici nel rispetto del PRG solo con un progetto esteso all’intera cellula edilizia; installazione di impianti tecnologici e delle relative reti, se necessario anche all’esterno dell’edificio, nel rispetto delle caratterizzazioni architettoniche del complesso. Infatti, il progetto prevede di mantenere la sagoma del terrapieno esistente e di non alterare la composizione esterna del complesso monumentale. Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 25/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura 7.2 Norme in materia di tutela di Beni Culturali, Ambientali e Paesistici L’edificio è sottoposto a vincolo da parte degli enti di tutela, ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 -Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio- e s.m.i. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Torino ha espresso parere favorevole al progetto preliminare e di fattibilità, con nota formale in data 14 gennaio 2008, prot. n. 23721. 7.3 Accessibilità, vie di esodo e sicurezza sui luoghi di lavoro L'accesso principale al museo avverrà dal fronte che si affaccia sul Corso Galileo Ferraris, attraverso i vialetti esistenti del parco e dal fronte su Via Cernia, dove è stato creato il nuovo accesso al Padiglione Italia 61. Le vie di fuga del complesso verso l’esterno sono diverse, grazie alla localizzazione della struttura al centro del parco di pertinenza e garantiscono un comodo ed ordinato deflusso delle persone nella varie direzioni. Nell’edificio è prevista una scala protetta, sia per consentire il deflusso del pubblico proveniente dal terrazzo del Padiglione, sia l’accessibilità agli uffici in modo autonomo ed indipendente. I locali tecnici sono dotati di accessi e vie di esodo indipendenti. A tutti i livelli del complesso sono comunque presenti idonee vie di esodo in caso di emergenza. Nel progetto sono stati rispettati gli standard tecnici previsti dalla vigente normativa, sia a livello nazionale, sia a livello locale, in materia igienico-sanitaria, relativamente alle seguenti problematiche: • • • • • • • Mezzi di protezione dall’umidità; Altezza utile dei locali; Aerazione naturale e ventilazione dei locali; Illuminazione naturale ed artificiale; Servizi igienici e spogliatoi; Percorsi orizzontali e verticali, vie ed uscite di emergenza; Barriere architettoniche. 7.4 Superamento delle barriere architettoniche L’edificio è soggetto al rispetto di tutte le prescrizioni di cui al D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503; pertanto sono previste le opere necessarie a rendere accessibili, anche alle persone aventi limitate capacità motorie, tutti i locali aperti al pubblico e le zone ad esclusivo uso degli addetti, compresi gli uffici. L’edificio sarà dotato di servizi utilizzabili anche da persone su sedia a ruote e pertanto dotati di corrimani, maniglioni ribaltabili, rubinetterie a leva, campanello di emergenza e quant'altro previsto dalla normativa di riferimento. 7.5 Sicurezza antincendio Per quanto riguarda la sicurezza antincendio, il progetto prevede l’inserimento di idonei sistemi, atti a garantire il primo intervento in caso di incendio, pertanto, verranno ubicati in Mastio della Cittadella – Restauro e recupero funzionale Relazione Tecnico – Illustrativa pag. 26/27 Città di Torino Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali – Sociali - Commerciali Settore Edifici per la Cultura varie zone dell’edificio estintori a polvere, idranti e/o naspi, in riferimento alle prescrizioni normative vigenti. Per l'intervento da parte dei Vigili del Fuoco, è previsto un idrante soprasuolo con attacco motopompa, ubicato in prossimità del fabbricato. Il progetto è stato sottoposto all’esame preventivo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, il quale, in occasione di ripetuti incontri, ha espresso parere verbale favorevole. Al termine dei lavori verrà presentata, sempre al Comando Provinciale VV.F., la pratica per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi. *************** 8. PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO • • • • • • • • • • • • • • • • • Legge 20 marzo 1865 n. 2248 All. f) sulle opere pubbliche, ad eccezione degli articoli abrogati dal Regolamento Generale, D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42: Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e s.m.i.; Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i.: Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di attuazione delle direttive 2004/17 CE e 2004/18 CE”; D.P.R. 21.12.1999 n. 554: regolamento sui lavori pubblici; D.P.R. 06.06.2001 n. 380: testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, come modificato dalla Legge n. 301 del 2002 e dalla Legge n. 326 del 2003; D.P.R. 24.07.1996, n. 503 e s.m.i.: Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici; D.M. 20.05.1992 n. 569: Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici ed artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre; D.M. Interno 19.08.1996 n. 149, relativo all'approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo; D.P.R. 27.04.1955 n. 547, in merito al tema della prevenzione infortuni sul lavoro; Decreto Legislativo 626/94 e s.m.i.: Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e D.Lgs 242 del 19/03/1996 e circolari relative; Legge n. 46 del 5.03.1990 e s.m.i.: Norme per la sicurezza degli impianti" e DPR 447 del 06/12/91; Decreto Legislativo 494/96 e s.m.i.: Attuazione direttiva CEE 92/57 concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei e mobili; Legge 5 novembre 1971 n° 1086: Norme per la discipl ina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica; D.M. 14.09.2005: Norme tecniche per le costruzioni; Normative Tecniche redatte dal C.N.R., dall’UNI, dall’UNICHIM, dal CEI, dal CEI-UNEL e dalle Commissioni NORMAL, anche se non espressamente richiamate nella presente relazione; Regolamento d’Igiene della Città di Torino; Regolamento Edilizio della Città di Torino. 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