Allegato 4 DGR 1141 del 14_7_2014 Direzione Generale Sanità e Politiche sociali FOGLIO INFORMATIVO PER IL/LA PAZIENTE Gentile Signora/e la malattia che Lei ha agli occhi si chiama Degenerazione Maculare Legata all'Età (DMLE); tale patologia è causata da una alterazione della parte centrale della retina (il tessuto nervoso parte dell’occhio che funziona come la pellicola di una macchina fotografica per la cattura delle immagini) chiamata “macula”. La macula è responsabile della visione centrale fine, necessaria per la guida dei veicoli, la lettura di caratteri piccoli, il riconoscimento dei volti, la visione dei colori, ecc. Esistono due tipi di degenerazione maculare: quella“secca” e quella“umida”. Nella forma umida di DMLE, si sviluppano vasi anomali nella parte posteriore dell’occhio che tendono ad essere molto fragili e talvolta perdono sangue o liquido, causando il sollevamento della macula dalla sua posizione normale e determinando visione confusa e distorta. Il danno maculare si sviluppa rapidamente e, senza trattamento, la perdita della visione può essere grave e rapida. Lo scopo del trattamento è il riassorbimento dei liquidi che si formano con conseguente miglioramento dell’acuità visiva e prevenzione di ulteriore perdita visiva. Esistono attualmente in commercio 4 farmaci che agendo sul fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF), che gioca un ruolo importante nello sviluppo dei vasi anomali nella DMLE umida, hanno dimostrato di essere in grado di inibirne la crescita e quindi di controllare la malattia o almeno di rallentarne la progressione. I quattro farmaci sono: aflibercept il cui nome commerciale è Eylea, appena entrato in commercio bevacizumab il cui nome commerciale è Avastin, il farmaco che le proponiamo di utilizzare. Questo farmaco è stato anche incluso nella lista dei farmaci essenziali dell’OMS per la terapia della DMLE. Direzione Generale Sanità e Politiche sociali pegaptanib il cui nome commerciale è Macugen, in commercio da vari anni, ma poco utilizzato, ranibizumab il cui nome commerciale è Lucentis, il farmaco più utilizzato per trattare la DMLE. Mentre Eylea, Macugen e Lucentis sono stati approvati dagli organismi internazionali preposti all’introduzione in commercio dei farmaci (registrazione) per curare la DMLE, al momento l’Avastin non è stato registrato per l’uso oculistico per scarso interesse commerciale pur disponendo di abbaondanti dati scientifici a supporto e la ditta produttrice ne ha richiesto l’approvazione solo per curare i tumori del colon-retto, polmone e mammella. Un’altra opzione terapeutica per la DMLE è rappresentata dalla terapia fotodinamica con verteporfina che è il trattamento che era disponibile prima dell’arrivo di questi nuovi farmaci. Ora la terapia fotodinamica è indicata solo in determinati casi di degenerazione maculare legata all’età, con l’obiettivo di rallentare la perdita visiva. Perché le proponiamo di effettuare il trattamento con Avastin (bevacizumab)? Anche se Avastin non è stato registrato per l’uso oculistico, nel giugno 2014 l’AIFA (Agenzia Italiana del FArmaco) ne ha consentito l’utilizzo per il trattamento della DMLE attraverso il suo inserimento negli elenchi predisposti secondo la legge n. 648/961 e in presenza delle seguenti condizioni: che sia somministrato in centri oculistici ad alta specializzazione presso ospedali pubblici individuati dalle Regioni, che il suo confezionamento per la somministrazione venga effettuato esclusivamente dalle farmacie ospedaliere, che la/il/paziente venga informato delle caratteristiche del farmaco e che venga predisposto un sistema di monitoraggio. La Legge n. 648/96 consente l’utilizzo a carico del SSN di farmaci che si sono dimostrati efficaci nel trattamento di una determinata patologia, ma che in Italia non sono stati registrati dalla ditta produttrice per quella indicazione terapeutica. 1 Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Tale decisione deriva dal fatto che un crescente numero di oculisti nel mondo sta impiegando l’Avastin nel trattamento della DMLE sulla base dei risultati di numerosi studi clinici indipendenti in cui tale farmaco è stato confrontato con Lucentis (ranibizumab) nel trattamento di pazienti affetti da DMLE. In questi studi i due farmaci sono stati confrontati sia per quanto riguarda gli effetti sulla vista sia per quanto riguarda la comparsa di effetti tossici in seguito al loro impiego. In base ai risultati non sono emerse reali differenze fra i due farmaci né per quanto riguarda l’efficacia, né per quanto riguarda la sicurezza. Il grande vantaggio che presenta Avastin rispetto agli altri farmaci attualmente disponibili è il suo basso costo che a parità di risultato consente di trattare più pazienti e di fare un maggior numero di trattamenti allo stesso paziente. Per tutti i farmaci vale la regola generale che la risposta presenta una variabilità da paziente a paziente e quindi, è possibile che nell’impiego clinico un farmaco non produca gli stessi risultati in tutti i pazienti. In particolare, per quanto riguarda la DMLE, potrebbe non esservi nel singolo paziente il recupero della vista persa e in alcuni casi potrebbe progredire la perdita visiva. In tal caso si dovrà provare un altro farmaco. Come avverrà il trattamento con Avastin? Innanzitutto la modalità di somministrazione è uguale per tutti i 4 farmaci disponibili. Verrà programmata una iniezione endovitreale cioè l’iniezione verrà fatta all’interno dell’occhio e precisamente all’interno del vitreo (la sostanza gelatinosa che riempie gran parte del volume interno dell’occhio). L’iniezione sarà effettuata in ambiente chirurgico sterile per evitare il rischio di infezioni, e Lei starà in posizione sdraiata. Non sentirà alcun dolore perché sarà somministrata una anestesia. Il tipo di anestesia che si utilizza è di tipo topico, ovvero si instillano nell’occhio alcune gocce di collirio anestetico. Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Il ciclo di terapia prevede 3 iniezioni. Ognuna preceduta da una visita oculistica completa. Le iniezioni del farmaco sono effettuate ad intervalli regolari, ogni 4-6 settimane. Saranno effettuate una serie di visite di controllo, la prima entro 36 ore dall’iniezione e, successivamente, secondo il giudizio dello specialista. Un mese dopo la terza iniezione verrà valutata la necessità di effettuare ulteriori trattamenti. Quali sono gli effetti collaterali di Avastin e le possibili complicanze del trattamento? Le complicanze in generale. Anche questo intervento non sfugge alla regola generale secondo la quale non esiste chirurgia senza rischi. Non è possibile per il Suo oculista garantire in modo formale il successo dell’intervento o l’assenza di complicanze. Le complicanze, in casi estremi, possono portare anche alla perdita funzionale dell’occhio, se non addirittura alla perdita anatomica dello stesso. La sua condizione potrebbe non migliorare o potrebbe peggiorare. Ognuna delle complicanze illustrate ai prossimi punti può causare una riduzione della capacità visiva e/o portare alla cecità. Possono essere necessarie procedure mediche e/o chirurgiche aggiuntive per trattare queste complicanze. Inoltre ogni farmaco è potenzialmente in grado di determinare una reazione allergica in una ridotta percentuale della popolazione e tale evento non è prevedibile. I sintomi della reazione allergica sono rappresentati da arrossamento della cute, orticaria, prurito, insufficienza respiratorie e raramente morte. In genere, le allergie ai farmaci si verificano più facilmente in soggetti già allergici ad altre sostanze, cibi, polveri, pollini. Ogni forma di allergia, sospetta o conclamata, deve essere riferita all’oculista curante. Quali sono i principali eventi avversi (complicanze) che si sono osservate nei pazienti affetti da tumore in seguito alla somministrazione di Avastin? Quando Avastin viene somministrato ai pazienti alcuni di essi vanno incontro a complicanze potenzialmente pericolose per la vita, gastrointestinali, complicanze nella guarigione con tumore al colon, importanti e talvolta come perforazioni di ferite, emorragie, Direzione Generale Sanità e Politiche sociali eventi tromboembolici arteriosi (es. infarto, ictus), ipertensione arteriosa, proteinuria e insufficienza cardiaca. Tuttavia, va detto che questi pazienti, oltre ad essere affetti da una grave malattia che già di per sé comporta un rischio aumentato, ricevono una dose di farmaco che è circa 500 volte superiore a quella che Le verrà somministrata per via intraoculare. La dose viene inoltre ripetuta 2 volte al mese per periodi di tempo anche molto lunghi ed il farmaco viene somministrato per via intravenosa e quindi diffonde in tutto l’organismo. Invece, i farmaci somministrati per via intraoculare, per le caratteristiche anatomiche dell’occhio, hanno una scarsa diffusione nell’organismo. Quali sono i principali eventi avversi (complicanze) che si sono osservate nei pazienti affetti da DMLE in seguito alla somministrazione endovitreale di Avastin ? Secondo la maggior parte dei ricercatori il rischio che le complicanze sopra riportate possano verificarsi ai dosaggi di Avastin previsti per la somministrazione intravitreale è estremamente ridotto, in quanto ricevono una dose 500 volte più bassa, ed il farmaco viene iniettato direttamente nel bulbo oculare. Gli studi clinici che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di Avastin nel trattamento della DMLE sono attualmente cinque ed altri sono in corso. In tutti gli studi, casi di eventi trombo embolici arteriosi (infarti ed ictus) si sono verificati nel 2%-3% dei pazienti trattati e senza alcuna differenza fra chi aveva ricevuto l’iniezione di Avastin e chi aveva ricevuto l’iniezione di Lucentis. Se si considera la percentuale di pazienti che nel corso dello studio ha presentato almeno un evento avverso grave (cioè che aveva reso necessario un ricovero), questa va dal 22% al 24% e ancora una volta senza differenze fra Avastin e Lucentis. È importante considerare che i pazienti sottoposti al trattamento erano anziani (mediamente 77 anni ed oltre) e presentavano, anche a causa dell’età, molte patologie croniche quali ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, diabete, ecc. e quindi è molto difficile poter stabilire se è stata l’iniezione intraoculare a provocarli o se si sarebbero verificati comunque. Si può quindi affermare che non vi sono differenze tra avastin e gli altri farmaci sulla base di tutti gli studi disponibili. Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Quali sono i principali eventi avversi (complicanze) a livello dell’occhio che si sono osservate nei pazienti affetti da DMLE in seguito alla somministrazione endovitreale di Avastin ? Ogni iniezione fatta nell’occhio è da considerare un piccolo intervento chirurgico e come tale a rischio di complicanze a prescindere dal tipo di farmaco che si somministra. Tali complicanze si distinguono in preoperatorie, intraoperatorie e postoperatorie. Le complicanze dovute alla iniezione intravitreali sono comuni a tutti i farmaci per la DMLE Complicanze preoperatorie (legate all’anestesia con iniezione): - perforazione del bulbo oculare con o senza iniezione di anestetico nel bulbo oculare - danno al nervo ottico - emorragia palpebrale e/o perioculare e/o retrobulbare - danno ai muscoli dell’occhio Complicanze intraoperatorie: - lacerazione e/o emorragia della congiuntiva - lesione del cristallino - emorragia vitreale o coroideale Complicanze postoperatorie: - lacerazione della retina e/o distacco retinico che possono sopraggiungere dopo l’intervento e che necessitano di un trattamento complementare con un secondo intervento chirurgico e/o laser - distacco di coroide - rottura dell’epitelio pigmentato della retina - infezione oculare - alterazione della macula - emorragia retinica e/o vitreale - proliferazione vitreoretinica - cataratta - rottura sclerale /scleromalacia - ipertono (aumento della pressione oculare) - riduzione transitoria o permanente della pressione oculare - riduzione dell’acuità visiva - difetti del campo visivo Direzione Generale Sanità e Politiche sociali - strabismo e/o diplopia (visione doppia) - miodesopsie (percezione mosche volanti) - ptosi ( abbassamento della palpebra superiore) - atrofia del nervo ottico - glaucoma Tali complicanze sono ridotte al minimo se si esegue la procedura chirurgica in modo corretto, ma non sono mai completamente eliminabili. Per quanto riguarda Avastin dai dati disponibili non sono stati osservati un numero superiore di complicanze rispetto agli altri farmaci. Chi contattare per ulteriori informazioni Struttura /Reparto ………………….. Telefono: ………….. Prof./Dr. ……………………… Direzione Generale Sanità e Politiche sociali CONSENSO INFORMATO PER IL/LA PAZIENTE Io sottoscritto………………………………………………………………………………….. Nato/a a …………………………………………in data ………………………………… indirizzo ……………………………………………………………città ……………………... recapiti telefonici …………………………………………………………………………… DICHIARO di (mettere una X dove appropriato) □ aver ricevuto dal Prof./Dr. ……………………………tutte le informazioni relative alla somministrazione intravitreale di Avastin □ aver ricevuto, letto e capito il “foglio informativo per la/il paziente” e di aver ricevuto anche a voce tutte le informazioni necessarie per consentirmi di scegliere liberamente □ aver avuto la possibilità di fare domande e di aver ricevuto risposte chiare, complete e soddisfacenti □ essere stato informato sui possibili rischi (eventi avversi, complicanze) □ per qualsiasi problema, informazione, o domanda potrò rivolgermi al Prof./Dr. …………………………………… . Esprimo il consenso, alla somministrazione intravitreale di Avastin (segue a pag. successiva) Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Acconsento a che la mia cartella clinica ed i miei dati, relativi alla somministrazione, possano essere visionati dal personale qualificato delle Autorità Sanitarie in conformità dal decreto legislativo 196/2003; Firma del paziente ____________________________ Data___________________ Nome e cognome di chi ha raccolto il consenso _____________________ (in stampatello) Firma di chi ha raccolto il consenso _________ Data_______________ Nome e cognome del Testimone Imparziale (in stampatello) Firma del Testimone Imparziale 1 _________________ Data__________________ 1 – D.M. 15.07.1997 (paragrafo 4.8.9) Se un soggetto o il suo rappresentante legalmente riconosciuto non sono in grado di leggere, un testimone imparziale deve essere presente durante l’intera discussione relativa al consenso informato. Il testimone deve firmare e datare personalmente il modulo di consenso informato dopo che: - il modulo di consenso informato scritto e qualsiasi altra informazione scritta che deve essere fornita ai soggetti sono stati letti e spiegati a lui e ad un suo rappresentante legalmente riconosciuto; - il soggetto, o il suo rappresentante legalmente riconosciuto hanno fornito il consenso verbale alla partecipazione allo studio; - il soggetto o il suo rappresentante legalmente riconosciuto, se in grado di farlo, hanno firmato e datato personalmente il modulo di consenso informato. Firmando il modulo di consenso, il testimone attesta che le informazioni contenute nel modulo di consenso informato e qualsiasi altra informazione scritta sono state spiegate accuratamente al soggetto, o al suo rappresentante legalmente riconosciuto, e sono state apparentemente comprese dagli stessi che il consenso informato è stato liberamente fornito dal soggetto o dal suo rappresentante legalmente riconosciuto.