PROGETTO RAINBOW PER LE SCUOLE D’ABRUZZO
Donato
D
t S
Salfi
lfi (Psicologo,
(P i l
Psicoterapeuta,
Pi t
t Direttore
Di tt
U.O.
U O SISL dell’
d ll’ ASL di Taranto,
T
t docente
d
t di
psicoterapia Cognitivo-Comportamentale e Psicologia dell’ Educazione-Università di Bari)
Fiorella Monteduro (Psicologa, Psicoterapeuta, Presidente ISACPro, consulente Liceo
Scientifico
f “Vitruvio P.” Avezzano))
Raffaele Arigliani (Pediatra, già Docente di Counselling-Scuola di Specializzazione in Pediatria
SUN di Napoli, Segretario Nazionale Gruppo Italiano di Counselling in Pediatria)
PROGETTO SAN CAMILLO
PROGETTO SAN CAMILLO
Il corso di Formazione per insegnanti è inserito in un progetto più
ampio
p denominato “Progetto
g
San Camillo” che pprevede diversi
ambiti di intervento.
PARTNERS COINVOLTI NEL PROGETTO
PROMOTORI E FINANZIATORI : CTF – CAMILLIAN TASK FORCE Organo dei
Camilliani
: CARITAS ITALIANA
PARTNERS ADERENTI:
COORDINAMENTO SCIENTIFICO : OSPEDALE “BAMBIN GESU’” di Roma
FORMAZIONE
RACCOLTA DATI
CONSULENZA SCIENTIFICA
: IMR – Italian Medical Research
: FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri
: GICOP – Gruppo Italiano di Counselling in Pediatria
ISAC PRO
PRO- Istituto
I tit t di Scienze
S i
dell’apprendimento
d ll’
di
t e del
d l
Comportamento Prosociale
PROGETTO SAN CAMILLO
Il progetto oltre alla formazione degli insegnanti di articola in più iniziative :
1
1.
2.
3.
4
4.
Corso di fformazione
C
i
alla
ll Relazione
R l i
d’Aiuto
d’Ai t e all Counseling
C
li Post
P t
Traumatico degli Operatori Sanitari, in particolare Medici e Pediatri di
base;
Realizzazione di uno studio di ricerca scientifica “STUDIO
RAINBOW” sulla Prevenzione e Individuazione dei Disturbi da Stress
Post-Traumatico, in collaborazione con la Direzione Scientifica
dell’Ospedale “Bambin Gesù”;
Percorso di formazione, supervisione e accompagnamento degli
operatori delle pastorali delle Diocesi di Pescara e l’Aquila
l Aquila impegnati in
una azione informale di Relazione di Aiuto e Collaborazione Attiva con gli
operatori delle Caritas locali;
Realizzazione a L
L’Aquila
Aquila di un centro diurno per bambini ludico
ricreativo e di studio, per poter avere un luogo dove i bambini possono
riconquistare la propria vivacità e spensieratezza, nel contempo sarà anche
occasione
i
per terapie
t
i mirate
i t a situazioni
it i i e casii individuali
i di id li e modo
d per
poter realizzare lo studio scientifico sullo sui sintomi e sulla prevenzione
dei disturbi da stress post-traumatico
Il percorso di formazione degli insegnanti
Il nostro approccio tende ad evitare la patologizzazione, ritenendo
importante
p
tendere a “normalizzare” la sofferenza come una
risposta frequente delle persone esposte ad un evento
traumatico. Come anche ritenere fondamentale l’apporto in
questo processo, dell’azione educativa degli insegnanti, che
tutti i giorni condividono momenti di vita con i loro alunni.
Ricordiamo che il disturbo post-traumatico,
post traumatico ma anche altre forme
di disagio psicologico (ansia, depressione, aggressività,
disturbi del comportamento)
p
) ppossono esplodere
p
non soltanto
in risposta ai disastri naturali, ma anche per altro tipo di eventi
ugualmente traumatici. Infatti, si è visto che i soggetti più
espostii all rischio
i hi di PTSD sono le
l donne
d
edd i bambini,
b bi i
soprattutto per gli eventi di violenze e abusi sessuali e fisici,
La filosofia sottesa al progetto
•
•
•
In particolare, negli ultimi anni, nell’ambito della psicologia si è sviluppata
la consapevolezza di un suo un limite insito nell’essersi occupata
esclusivamente degli
g aspetti
p
curativi, quindi,
q
della “malattia”e del “danno”,
quando questi erano ormai conclamati.
Diviene importante allo stato attuale cambiare l’ottica non focalizzandosi
soltanto su quello “che
che non funziona
funziona”,, ma anche e soprattutto puntando ad
aumentare le risorse, capacità e abilità positive presenti o potenziali.
Analizzando il vissuto di coloro che si sono confrontati con esperienze
traumatiche come guerre,
traumatiche,
guerre campi di sterminio , catastrofi naturali o
determinate dall’uomo, troviamo come uno tra i fattori rilevanti che hanno
garantito l’equilibrio psicologico, l’essersi occupato degli altri o potremo
di
dire,
l’aver
l’
emesso delle
d ll azioni
i i prosociali.
i li
Le abilità prosociali
•
•
Sono diversi i fattori che a vari livelli qualificano le abilità
pprosociali come fattori protettivi
p
della salute mentale
(Bandura ]et al, 1996, 1999, 2001, Caprara et al. 2001,
Burman 1988; Ellison, 1991; Steca P. Caprara M. 2006;
Wheeler et al. 1998, Young e Glasow, 1998; Midlarski, 1998;
Midlarski eKahana, 1994) . La loro espressione massima, in
tal senso,
senso si evidenzia proprio nelle situazioni limite.
limite
Altro fattore importante su cui riflettere per lo sviluppo ed il
mantenimento di uno stile cognitivo
g
orientato al ppositivo,,
nella sua funzione di fattore protettivo della salute mentale, è
l’abilità del dare, aiutare, condividere ( come componente
d ll abilità
delle
bili à prosociali).
i li)
Dare e condividere: alcune delle abilità
prosociali
i li
In numerosi studi sperimentali
p
((in Seligman,
g
, 2002)) si è osservato
nei report delle persone che hanno sperimentato emozioni
piacevoli e positive, che il senso di gratificazione più potente,
d
durevole
l edd appagante è dato
d dell’essersi
d ll
i dedicati
d di i agli
li altri.
l i Altre
l
forme di piacere sono apparse poco durevoli e velocemente
tendono a dare assuefazione.
assuefazione
I comportamenti prosociali sono…………..
Salfi e Barbara (1990-1991): <<[…] ogni e
qualsiasi azione messa in atto a proprie spese
da un individuo o gruppo, tesa a realizzare o a
migliorare il benessere di un'altra persona o di
un gruppo di persone e/o
/ a ridurre
id
lo
l stato
t t di
sofferenza, in assenza di pressioni esterne
quali la promessa di una ricompensa o la
minaccia di una punizione ed in un contesto in
cui l'emittente non stia adempiendo ad
obblighi di ruolo>>.
Finalità del progetto San Camillo e Rainbow
Con lo studio si intende a) studiare la prevalenza nei soggetti
in età pediatrica (3-14 anni) esposti al terremoto del 6 aprile in
Abruzzo; b) identificare alcuni fattori protettivi e di rischio
rispetto
p
allo sviluppo
pp di PTSD o altri disturbi emozionali.
La formazione degli insegnanti è diretta alla realizzazione in
classe
l
un programma di educazione
d
i
alla
ll prosocialità,
i li à all fine
fi di
aumentare la conoscenza del PTSD; fornire uno strumento di
educazione prosociale per gli alunni,
alunni aumentare le capacità
personali di fronteggiamento degli insegnanti stessi e degli
alunni.
Il progetto prevede la verifica sperimentale del programma cui
parteciperanno gli insegnanti.
OBIETTIVO DELLA VERIFICA SPERIMENTALE
INTERVENTO SULLA RILEVANZA DELLE ABILITA’
PROSOCIALI COME FATTORE PROTETTIVO
“Se nel repertorio
p
comportamentale
p
di un bambino o di un
preadolescente esposto ad un evento traumatico vengono
introdotte e/o incrementate, attraverso un processo di
apprendimento,
d
nuove abilità
b l à prosociali,
l allora
ll
si verificherà
f h à un
decremento delle probabilità di comparsa della sintomatologia
PTSD o della sua persistenza ed una riduzione della eventuale
sintomatologia relativa a depressione, ansia e disturbi del
comportamento
p
”.
OBIETTIVI DEI PARTNERS
INTERNAZIONALI
AVERE, ATTRAVERSO LA VERIFICA
SPERIMENTALE DI QUESTO
PROGETTO, UN MODELLO
ESPORTABILE IN TUTTO IL MONDO
NELLE SITUAZIONI DI “CRISI”
Training di Abilità Prosociali (TAP)
Il percorso di formazione prosociale proposto
d li autorii è comunque già
dagli
i stato
sperimentalmente verificato come efficace ed
efficiente ed è stato oggetto di pubblicazione
scientifica (Salfi, Monteduro, 2003
2003-2004-2005)
2004 2005)
ed è tuttora sperimentato ed applicato in
numerose scuole ( infanzia,
infanzia primaria e secondaria
di primo e secondo grado) di diverse regioni
i li
italiane.
(vedi
( di http://prosocialita.it).
h
//
i li i )
ARCHITETTURA DELLA FORMAZIONE
P i
Prima
Giornata
Gi
t
Obiettivi:
rielaborare il vissuto emozionale-esperienziale di stress dei
partecipanti
focalizzare i fattori cognitivi del concetto di stress
costruire la motivazione a lavorare sullo stress post–
traumatico in ambito educativo
conoscere il progetto
tt generale
l Rainbow
R i b
Seconda Giornata
Obiettivi:
conoscere alcuni costrutti fondamentali dell’ apprendimento
lavorare concettualmente sul tema dello stress
comprendere il paradigma che presenta l’ intervento di
educazione prosociale come antidoto ai disordini da stress
post-traumatico
tt
ti
Terza Giornata
Obi tti i
Obiettivi:
apprendere i costrutti fondamentali della prosocialità
(definizioni tassonomia
(definizioni,
tassonomia, fasi
fasi, apprendimento)
conoscere il programma di educazione prosociale ISACPro
incrementare la motivazione al programma di educazione
prosociale come fattore protettivo dallo stress post-traumatico
sviluppare attività didattiche relative alle componenti del
programma di educazione
d
i
alla
ll prosocialità
i lità ISACPro
ISACP
COMPONENTI DEL PROGRAMMA T.A.P. ( Salfi, Monteduro, 2004)
Valorizzazione del positivo
Empatia
Comunicazione
Problem solving
g - Creatività
Assertività
Autocontrollo
Donazione, Condivisione, Aiuto
Unità e reciprocità
Quarta Giornata
Obiettivi:
le componenti del programma di prosocialità:
Assertività e risoluzione dell’aggressività
A tocontrollo
Autocontrollo
Quinta Giornata
Obiettivi:
le componenti del programma di prosocialità:
a. Problem-solving e creatività
b. Aiuto, donazione, condivisione.
INCONTRO CON I GENITORI
Gli incontri formativi con i docenti sono integrati da uno
diretto ai genitori per il coinvolgimento e condivisione del
progetto di educazione prosociale.
• METOLOGIA DIDATTICA
• Si prevede una didattica esperienziale ed attiva,
limitando al minimo indispensabile
p
la p
presentazione
frontale. Assistenza WEB post incontro.
• PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI 5
GIORNATE DI 4 ORE . TOTALE ORE 20
• PER IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI 2
ORE
• 5 ORE MENSILI RICONOSCIUTE AGLI
INSEGNANTI CHE PARTECIPANO ALLO STUDIO
PER PROGRAMMAZIONE E COMPILAZIONE
SCHEDE E QUESTIONARI
TIMING RAINBOW
MESI
PROGETTAZIONE
E
PIANIFICAZIONE
FORMAZIONE
formatori
giugno
Scrittura sinossi
luglio
Scrittura protocollo
Corso Rainbow
agosto
Autorizzazioni (Bg
e Comitato etico)
Consegna materiale
corso
IMPLEMENTAZIONE
corsi Pediatri e
Insegnati
RACCOLTA ANALISI E
PUBBLICAZIONE DATI
settembre
tt b
ottobre
Inizio Corsi per
insegnanti
novembre
dicembre
Gennaio
2010
febbraio
Corsi ECM per pediatri
Feedback via web
Corsi ECM per Peidatri
marzo
Raccolta dati studio
aprile
Raccolta dati studio
Maggio
Analisi dati
Giugno
Analisi dati
Luglio
Analisi dati
Richiamo corso e
valutazione esperienza
Agosto
Settembre
Inizia fase richiamo corsi e
valutazione esperienza
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio 2011
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Analisi attività
formazione
CONTATTI PER ACCORDI SU REALIZZAZIONE
CORSO
COORDINATRICE ABRUZZO
PROGETTO SAN CAMILLO:
VALERIA PELLICCIARO
V
CC
O
338/86600266
338/86600
085/4510386
085/6922386
FORMATRICE ABRUZZO ISAC PRO:
339 8673933
FIORELLA MONTEDURO
I.M.R. RAFFAELE ARIGLIANI cell: 328-4108658
Chiediamo la cortesia, a chi fosse interessato
alla
ll proposta, di lasciarci
l i i i vostrii riferimenti
if i
ie
contatti telefonici nella “scheda di interesse”
in modo da poter stabilire subito un accordo
con voi.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
L ATTENZIONE