Sistemi Informativi - Studenti Dipartimento di Ingegneria Industriale

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Sistemi Informativi I
Lezioni di Sistemi Informativi
1 INTRODUZIONE AI SISTEMI INFORMATIVI. ........................................................................2
2 IL SISTEMA INFORMATIVO ED IL SISTEMA DELLE INFORMAZIONI ..........................3
2.1 COMPONENTI DEL SISTEMA INFORMATIVO. ....................................................................................5
2.2 CONCETTO DI SISTEMA INFORMATIVO............................................................................................6
2.3 SISTEMA INFORMATIVO E SISTEMA INFORMATICO: I SISTEMI INFORMATIVI AUTOMATIZZATI .......10
3 EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI: DAL SUPPORTO ALL’OPERATIVITÀ
ALLE DECISIONI. ............................................................................................................................11
3.1 SISTEMI INFORMATIVI UFFICIALI E INDIVIDUALI ..........................................................................12
3.2 SISTEMI INFORMATIVI FORMALIZZATI ED INFORMALI ..................................................................13
4 EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI: DA SETTORIALI AD INTEGRATI. ........15
4.1 LE TIPOLOGIE DI DATI. .................................................................................................................17
4.2 LE TIPOLOGIE DI SISTEMI INFORMATIVI........................................................................................18
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Sistemi Informativi I
Lezioni di Sistemi Informativi
1 Introduzione ai Sistemi Informativi.
Il sistema informativo è una componente fondamentale di ogni organizzazione.
La definizione del sistema informativo di una organizzazione richiede l’identificazione della missione
e degli obiettivi, le risorse disponibili, i processi di gestione delle risorse.
Il processo è considerato l’elemento chiave e di omogeneizzazione di un’organizzazione.
Concetto di processo: insieme di attività tra loro correlate e finalizzate ala realizzazione di un risultato
definito misurabile, che coinvolge più risorse ed attraversa più ruoli e strutture.
I sistemi informativi devono essere coerenti con i processi identificati nell’organizzazione.
Secondo un’ottica tradizionale i processi si distinguono in operativi, di controllo e direzionali, di
conseguenza anche i sistemi informativi che li supportano e realizzano risentono di questa
classificazione, richiedono perciò diverse modalità realizzative.
L’evoluzione dei sistemi informativi ha portato ad affrontare in prima istanza l’automazione dei
processi operativi, poi quella delle attività di controllo ed infine delle attività direzionali.
Il percorso di evoluzione dei sistemi informativi ha comportato una loro graduale integrazione,
corrispondentemente l’informatica è evoluta da tecnologia di produzione, con obiettivi principalmente
di efficienza, a strumento di governo delle aziende.
In un sistema informativo è necessario stabilire quali tipologie di dati e di attività devono essere
trattati: la loro identificazione guida ala scelta delle opportune tecnologie e metodologie da impiegare
per lo sviluppo.
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Lezioni di Sistemi Informativi
2 Il sistema informativo ed il sistema delle informazioni
Il sistema informativo in senso stretto è l'oggetto di studio degli specialisti di informatica che devono
definire le attività organizzate e le tecnologie da impiegare per la rilevazione dei dati e la produzione
delle informazioni.
In primo luogo si devono identificare le informazioni da produrre, con l'aiuto dei destinatari delle
stesse, al fine di soddisfare le loro necessità.
In secondo luogo si devono conoscere logiche e metodi di rappresentazione dei fenomeni aziendali
adottati nell'impresa al fine di stabilire gli opportuni processi di produzione delle informazioni
[Cam82].
Il sistema delle informazioni è il complesso delle informazioni e quindi dei valori che rappresentano
lo stato dell’impresa.
Il sistema delle informazioni riguarda:
• Le combinazioni economiche che si svolgono nell’impresa e che determinano i valori da
rappresentare
• Le logiche ed i metodi adottati per rappresentare nel modo più significativo le combinazioni
economiche
Il sistema informativo: la produzione di un sistema di informazioni che rappresenta le combinazioni
economiche dell'impresa
Sistema Informativo e Sistema delle Informazioni
Realtà dell’organizzazione
da rappresentare
Sistema Informativo
Rilevazione
Modalità
Tecnologie
Strumenti
Sistema delle
Informazioni (Stato
dell’organizzazione)
Informazioni
Qualitative e
Quantitative
.
La situazione di una impresa dipende dai valori che assumono le variabili caratteristiche dei fattori
economici, che vengono rappresentati dal sistema delle informazioni.
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Ad esempio se si desidera conoscere la situazione economica dell’impresa in termini generali si
ricorre alle logiche di rilevazione delle informazioni della contabilità generale, se interessa la
conoscenza dei fenomeni interni all’impresa si ricorre alle logiche ed ai metodi della contabilità
analitica.
Per ottenere la rappresentazione dello stato dell’impresa è necessario abbiano luogo le attività di
rilevazione delle grandezze aziendali, in modo organizzato e con l’utilizzo di tecnologie che rendano
efficienti la rilevazione e la rappresentazione.
Nella figura precedente è rappresentato il ruolo del sistema informativo come produttore del sistema
di informazioni che rappresenta le combinazioni economiche dell'impresa.
Il sistema informativo si può quindi definire come quel complesso di elementi che nell'impresa rileva
in modo sistematico e organizzato le combinazioni economiche che si manifestano, utilizzando la
tecnologia più appropriata ed applicando logiche e metodi suggeriti, per le diverse classi dei
fenomeni aziendali, dalle discipline di economia aziendale [Cam82].
Si può quindi parlare di sistema informativo inteso in senso proprio, disgiunto in via teorica dal
sistema delle informazioni, intese come prodotto del sistema informativo.
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2.1 Componenti del sistema informativo.
Il sistema informativo è da interpretarsi come un sistema aperto interagente con le altre parti
costituenti l'azienda, nonché l'ambiente esterno all'azienda. Il sistema informativo si configura come
un insieme ordinato di elementi , anche molto diversi tra loro, che raccolgono, elaborano, scambiano
e archiviano dati con lo scopo di produrre e distribuire le informazioni alle persone che ne hanno
bisogno, nel momento e nel luogo adatto [Cam77].
Il sistema informativo in una impresa deve quindi essere visto come quel complesso di elementi in
grado di fornire le informazioni necessarie alle persone che lavorano a tutti i livelli della struttura
[Cam82]: ogni organizzazione dispone in modo più o meno consapevole di un sistema informativo nel
quale si possono individuare le categorie di elementi sintetizzati nella figura.
Categorie di elementi nel sistema informativo.
Obiettivi ed elementi del Sistema Informativo
Realtà dell’organizzazione
da rappresentare
Sistema Informativo
Rilevazione
Modalità
Tecnologie
Strumenti
Categorie di elementi
Produrre e distribuire le informazioni
alle persone che ne hanno bisogno
nella forma, nel momento e nel luogo adatto
Sistema delle
Informazioni (Stato
dell’organizzazione)
Informazioni
Qualitative e
Quantitative
Patrimonio dei dati
Procedure per trattare i dati
Principi ispiratori del sistema
Mezzi per trattare i dati
Persone
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2.2 Concetto di sistema informativo.
Il primo tentativo di identificare il concetto di sistema informativo è stato fatto da Forrester intorno al
1960. La sua intuizione deriva dall’osservazione che i sistemi sociali, e quindi le aziende, presentano
al loro interno attività che necessitano di un elevato grado di attenzione da parte di organi di controllo:
si tratta di attività critiche per il conseguimento degli obiettivi del sistema.
Centro del controllo ed attività critiche.
Interventi
Azioni
Risorse
Obiettivi
Responsabile
del
Controllo
Attività
Critiche
Informazioni
Risultati
Il centro del controllo è un punto di decisione: interviene quando le informazioni sull’andamento delle
attività dell’organizzazione indicano la necessità di azioni correttive.
Il sistema informativo può quindi essere visto come un sottosistema del sistema di controllo aziendale
e deve svolgere un ruolo di standardizzazione nella rilevazione e misurazione dei fenomeni aziendali.
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Qualche anno più tardi R. Antony ha affrontato il tema dei sistemi di pianificazione e controllo,
analizzando le attività tipiche di un’impresa, proponendo un modello di rappresentazione delle attività
aziendali.
Secondo lo schema di Antony in un’impresa si possono distinguere tre tipologie di attività:
• strategiche
• tattiche
• operative
L’impresa secondo Antony
Le attività aziendali secondo Antony
Alta Direzione
E Staff
Direzioni Funzionali
o Divisionali
Personale
esecutivo
Scelta degli obiettivi aziendali
Scelta delle risorse per il loro conseguimento
Definizione delle politiche di comportamento aziendale
Attività
Strategiche
Programmazione delle risorse
disponibili per il loro uso efficace
Controllo del conseguimento
degli obiettivi programmati
Attività
Tattiche
Attività
Operative
Conduzione “a regime” delle attività aziendali
Se Anthony mette in luce soprattutto le diversità delle attività aziendali in termini di oggetto e
contenuto, Simon [Sim60] evidenzia le diversità dal punto di vista delle modalità di svolgimento delle
attività stesse (programmate e di routine, verso non programmate ed occasionali).
Può essere così introdotta una definizione in merito alla programmabilità o meno di una decisione. Le
decisioni sono programmate nelle misura in cui sono ripetitive e vengono quindi prese secondo una
procedura consolidata per cui non debbono essere affrontate ogni volta ex novo. Il motivo ovvio per
cui le decisioni programmate sono tendenzialmente ripetitive, e viceversa, va ricercato nel fatto che
se un certoproblema si pone abbastanza di frequente, di solito si elabora una procedura fissa per
risolverlo (...).
Parliamo invece di decisioni non programmate quando si tratta di decisioni nuove, non strutturate,
con conseguenze insolite. In questo caso non esiste un metodo preciso di affrontare il problema
perchè esso non si è mai posto in precedenza, oppure presenta una natura e una struttura complesse
o elusive, oppure è così importante da richiedere un trattamento su misura [Sim80].
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Nella figura viene rappresentato in modo sintetico il modello dell'impresa di Simon, in esso il termine
processo è da intendersi come aggregato di attività elementari sequenziali e complementari rispetto ad
un obiettivo [Cam82].
Il Modello dell'impresa di Simon
Il modello dell’impresa di Simon
Sistema di processi decisori
non programmati per il controllo,
la riprogettazione e la modifica
dei processi fisici
Sistema dei processi
decisionali programmati
per la gestione delle attività
di routine del sistema fisico
Sistema dei processi
fisici di produzione
e distribuzione
Attività
Strategiche
Attività
Tattiche
Attività
Operative
Al livello operativo il sistema deve svolgere le attività di routine, deve essere assolutamente stabile.
Al livello direzionale il sistema segnala le anomalie e gli scostamenti rispetto i programmi previsti, si
ammettono approssimazioni.
Al livello decisionale è difficile porre limiti alle informazioni che l'alta direzione desidera conoscere
per prendere una decisione importante: il sistema deve essere molto flessibile.
Poichè l'informazione è destinata agli utenti, devono essere precisate le modalità di presentazione
dell'informazione: modi, tempo e luoghi di presentazione.
• I modi descrivono le modalità di presentazione dell'informazione: il supporto su cui essa
viene fornita, l'evento attivatore della sua diffusione (sistematico o per eccezioni), il formato
(tabella, relazione, grafico).
• I luoghi dove l'informazione deve essere fornita rappresentano, assieme alle sorgenti dei dati,
l'elemento determinante per la definizione del processo di produzione dell'informazione: sui
luoghi si riflette l'influenza dell'assetto organizzativo e geografico dell'impresa.
• I tempi di fornitura dell'informazione stabiliscono la tempificazione della produzione
dell'informazione stessa [Cam82].
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Aspetti che caratterizzano l'informazione
Aspetti che caratterizzano l’informazione
Modalità di raccolta
Contenuto
Modalità di fornitura
Modalità di elaborazione
FORMA
come
LUOGO
dove
MOMENTO
quando
Gli aspetti che caratterizzano l'informazione variano poi in funzione del livello dell'attività alla quale
sono finalizzate, come riportato nella tabella di figura 2.3, dove le caratteristiche in corrispondenza
delle attività tattiche assumono valori intermedi in un "continuum" che va dalle attività operative a
quelle strategiche.
Nella figura sono riportati questi aspetti che caratterizzano l'informazione da fornire agli utenti.
Aspetti che caratterizzano l'informazione in funzione del livello dell'attività (nel caso delle attività
tattiche vengono assunti valori intermedi).
Caratteristiche
Attività operative
Attività tattiche
Attività strategiche
Fonti dei dati
Grado di dettaglio
Grado di esattezza
Realtà rappresentata
Tipo di informazione
più interne
più analitico
precisione
ristretta
prevalentemente
quantitativa
breve
presente
bassa
supporti standard
--------------------------------------------------------------------------------------
più esterne
più sintetico
approssimazione
ampia
anche qualitativa
---------------------------------------------------------------------
media
futuro (passato)
alta
elevata
Tempestività
Orizzonte temporale
Frequenza d'uso
Flessibilità
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2.3 Sistema informativo e sistema informatico: i sistemi informativi
automatizzati
Con il termine sistema informativo automatizzato si intende quella parte del sistema informativo che è
realizzata con tecnologie informatiche:le informazioni vengono raccolte, elaborate, archiviate,
scambiate mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Nelle organizzazioni, prima dell’introduzione delle macchine d’ufficio e degli elaboratori elettronici,
le informazioni venivano gestite con metodi manuali: Si sono così instaurate complesse e lunghe
procedure finalizzate a:
• registrare e gestire i dati su supporti cartacei
• archiviare i documenti
• ricercare negli schedari
Il tasso di errore elevato dovuto al susseguirsi di attività manuali e di trascrizione costringe ad
introdurre cicli di controllo delle informazioni: determinando la bassa efficienza del sistema.
Queste procedure si basano sulla gestione di processi anche complessi attraverso meccanismi che
richiedono attività non strettamente necessarie. Si pensi ad esempio al documento o fascicolo che
arriva sulla scrivania di chi deve poi effettuare una lavorazione: è il documento cartaceo il
meccanismo di funzionamento del processo. Per il funzionamento del processo in questo caso è
necessario fotocopiare il documento in numero quantomeno pari alle lavorazioni in parallelo che deve
subire!
Le tecnologie informatiche e di comunicazione incidono proprio sull’esecuzione dei processi
formativi, accelerando le funzioni di registrazione, elaborazione, archiviazione, ricerca dei dati.
La graduale introduzione dell'informatica nella automazione dei sistemi informativi ha seguito un
processo che ripercorre idealmente dal basso verso l'alto la piramide delle attività aziendali teorizzata
da Anthony [Ant65] e da Simon [Sim60].
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3 Evoluzione dei sistemi informativi: dal supporto all’operatività alle decisioni.
Inizialmente le imprese sono partite dalle applicazioni di natura operativa. Gli investimenti richiesti
dall'automazione erano giustificati dai volumi di dati trattati e dalla ripetitività delle procedure
(tipicamente l'elaborazione di stipendi e fatture). Si tratta in sostanza delle applicazioni basilari che
storicamente rappresentano il risultato tangibile e positivo dell'introduzione di calcolatori nelle
aziende.
L'insieme di queste applicazioni è stato denominato sistema di elaborazione dati, nella letteratura
anglosassone EDP System (Electronic Data Processing System).
In un secondo tempo sono stati costruiti sistemi informativi aventi lo scopo di supportare le attività di
controllo. Il fine è rappresentato dal controllo costante sull'andamento delle attività operative. Sono
applicazioni che forniscono alla direzione informazioni standardizzate in modo routinario. Si tratta di
applicazioni di controllo di gestione e reporting statistico sulle attività aziendali.
L'insieme di queste applicazioni è stato denominato sistema per la produzione di informazioni per il
controllo direzionale, nella letteratura anglosassone MIS (Management Information System).
Infine troviamo i sistemi per il supporto alle attività strategiche. Si tratta di sistemi che supportano le
attività direzionali non predefinite e poco strutturate.
Sono stati denominati sistemi per il supporto alle decisioni, nella letteratura anglosassone DSS
(Decision Support System).
Questi tre aspetti del sistema informativo automatizzato si differenziano in modo sensibile, nella
tabella che segue si presentano in sintesi le principali caratteristiche di questi tre aspetti.
Caratteristiche dei tre differenti aspetti del sistema informativo automatizzato.
Sistema di elaborazione
dati
Sistema di reporting aziendale
Sistema di supporto alle
decisioni
MIS
EDP
Integra e sostituisce le attività
impiegatizie
Prevede un uso "passivo"
Orientato all'efficienza
Riguarda le attività correnti
Enfatizza precisione,
accuratezza dei risultati.
Utilizza modelli precostituiti
(procedure standards)
Costante e coerente (nel tempo e
nello spazio)
DSS
Produce informazioni per il
controllo direzionale di routine
Richiede uso "attento" per una
corretta lettura delle
infromazioni
Orientato ad efficienza ed
efficacia
Consuntiva attività passate
Enfatizza "tempestività" ed
"affidabilità"
Prevede un reporting
standardizzato, segnalando le
situazioni fuori norma
Costante e coerente
Supporta attività manageriali
Richiede uso "attivo" del
supporto
Orientato all'efficacia
Rivolto al futuro, "spiega"
situazioni passate
Accetta approssimazione se è
attendibile e giustificata
Richiede la costruzione di un
modello su richiesta
Flessibile
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Possiamo quindi parlare di tre sottosistemi distinti: operativo, tattico, strategico, corrispondenti alla
modellizzazione delle attività aziendali di Anthony.
La linea di demarcazione tra gli aspetti di tipo EDP, MIS o DSS non è però certamente netta.
Una visione più rispondente alla realtà delle imprese è quella rappresentata nella figura che segue
dove i supporti informativi automatizzati sono in relazione diretta con il grado di strutturazione
dell'attività aziendale e quest'ultimo dipende in misura rilevante dal livello dell'attività [Cam82].
Supporti informativi automatizzati e grado di strutturazione delle attività
Grado di strutturazione delle attività aziendali
e aspetti del sistema informativo automatizzato
Attività
DSS
Poco
strutturate
MIS
Parzialmente
strutturate
EDP
Ripetitive e
completamente
strutturate
Sistemi
informativi
automatizzati
Livello delle attività
Pianificazione strategica
Programmazione e controllo
Attività operative
3.1 Sistemi informativi ufficiali e individuali
Il sistema informativo non può essere suddiviso solo in relazione al tipo di attività per cui deve
produrre informazioni. Non è sufficiente distinguere tra supporti ad attività operative, tattiche e
strategiche. Il sistema informativo deve essere suddiviso anche nei due aspetti complementari:
• ufficiale,
• privato o individuale
Si tratta di una distinzione dipendente dal soggetto che ne promuove lo sviluppo: l'azienda per quello
ufficiale, il singolo o un gruppo ristretto nel caso del privato.
I sistemi ufficiali rispondono alle esigenze fondamentali di informazione dell'impresa, i sistemi
individuali sono complementari a quelli ufficiali e nascono per rispondere a bisogni di informazioni
che scaturiscono dallo svolgimento di compiti assegnati alle posizioni previste nella struttura
organizzativa dell'impresa.
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3.2 Sistemi informativi formalizzati ed informali
Sistema ufficiale e sistema privato, a loro volta, si differenziano in una parte formalizzata ed una parte
informale, come evidenziato nella tabella.
Il sistema informativo aziendale: sistema ufficiale e sistema individuale.
Sistema informativo aziendale
Sistema ufficiale
A
Formalizzato
B
Informale
Parte ufficiale e formalizzata
del sistema
Parte informale del sistema
ufficiale
(telefonate, notizie,
conversazioni, ...)
Sistema privato o individuale
C
Formalizzato
D
Informale
Parte dovuta all'iniziativa
individuale e resa formale:
struttura informativa a
supporto del processo
decisionale di un manager
Parte informale dei sistemi
individuali
I tre sottosistemi identificati (operativo, tattico, strategico), al variare della tipologia delle attività da
supportare, presentano diversi assetti in merito a presenza e rilevanza di componenti ufficiali e
individuali, formalizzate e informali.
Riassumendo si possono fare le seguenti considerazioni.
- Le caratteristiche dei sistemi informativi dipendono dal grado di strutturazione delle
attività che supportano.
- Per ciascun livello di attività si può parlare di un sottosistema specifico, differenziato
dagli altri e inquadrato nel sistema aziendale.
- Per ciascun livello è distinguibile un aspetto ufficiale ed uno privato nellla produzione
delle informazioni, e tra supporti formalizzati ed informali.
- Nei livelli più bassi prevalgono i supporti ufficiali e formalizzati, nei livelli più alti quelli
individuali ed informali.
- Per sistemi informativi automatizzati si intende la produzione di informazioni con l'uso di
tecnologie informatiche (aree A e C dello schema).
- La rilevanza della tecnologia informatica per l'automazione di parti dei sistemi
informativi è in relazione con l'importanza dei sistemi formalizzati e informali.
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Ai livelli più alti, dove l'impiego dell'informatica è quantitativamente più limitato rispetto
ai livelli operativi, si tratta di applicazioni concettualmente e qualitativamente importanti
per la gestione dell'impresa.
La figura che segue esprime in modo qualitativo la rilevanza di ciascun aspetto [Cam82].
Sistemi ufficiale, privato, formale, informale e grado di strutturazione delle attività
Rilevanza di componenti ufficiali e individuali, formalizzate ed
informali, al variare delle tipologie di attività da supportare
Attività
Livello delle attività
Poco
strutturate
Parzialmente
strutturate
UF
UI
IF
II
Pianificazione strategica
Ripetitive e
completamente
strutturate
Programmazione e controllo
UF
UI
IF
II
Attività operative
UF
UI
IF
II
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4 Evoluzione dei sistemi informativi: da settoriali ad integrati.
La classificazione dei processi aziendali e dei processi decisionali ci aiuta nella comprensione del
processo di evoluzione dei sistemi informativi dal supporto all’operatività fino al supporto alle
decisioni strategiche dell’azienda.
I sistemi informatici rivolti al supporto all’operatività, piuttosto che al controllo o alle attività
strategiche non possono essere visti come soluzioni specializzate ai diversi bisogni
dell’organizzazione.
I processi che afferiscono al controllo hanno bisogno dei dati derivanti dall’operatività,
opportunamente consolidati su scala temporale, classificati per le dimensioni delle informazioni
gestite.
Le decisioni si basano sulle informazioni che il livello di controllo può fornire in modo periodico e
sintetico.
Un intervento sull’operatività dell’azienda, teso a migliorare l’efficienza si basa sulle informazioni
che arrivano dal livello di controllo che a loro volta derivano dal livello operativo.
L’evoluzione dei sistemi informativi riguarda quindi l’integrazione tra le applicazioni operative
(integrazione orizzontale) e i livelli di specializzazione dei sistemi rivolti in particolare al controllo ed
alle decisioni (integrazione verticale).
Integrazione orizzontale.
Viene così superato lo sviluppo di applicazioni per settori ed il sistema viene progettato con l’ottica
dell’integrazione (ad esempio con gli ERP). I sistemi integrati sono orientati ai dati: si elimina la
ridondanza degli archivi, si centralizza la gestione delle informazioni. I benefici riguardano in
particolare la coerenza degli aggiornamenti che nell’ottica settoriale porta alla moltiplicazione di
archivi disallineati.
Integrazione verticale.
I processi dei livelli di controllo e decisionale necessitano di dati intersettoriali per operare
correttamente le scelte di ottimizzazione in merito ad efficacia ed efficienza.
Sicuramente la realizzazione di un sistema integrato è notevolmente complessa e la complessità è
superiore alla somma delle complessità dei singoli sistemi settoriali.
Richiede una definizione complessiva del sistema e delle relazioni tra i sottosistemi settoriali.
Mentre l’automazione settoriale può consistere in una trasposizione dei processi manuali verso
l’automatizzazione, la realizzazione di un sistema integrato richiede normalmente la ridefinizione dei
processi, incidendo su tutte le variabili organizzative (ruoli, attività, organizzazione ecc.).
Richiede quindi tecniche di Business Process Reengineering (BPR).
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Integrazione dei sistemi informativi
L’integrazione dei processi aziendali
Alta Direzione
E Staff
Direzioni Funzionali
o Divisionali
Personale
esecutivo
Scelta degli obiettivi aziendali
Scelta delle risorse per il loro conseguimento
Definizione delle politiche di comportamento aziendale
Attività
Strategiche
Programmazione delle risorse
disponibili per il loro uso efficace
Controllo del conseguimento
degli obiettivi programmati
Attività
Tattiche
Attività
Operative
Conduzione “a regime” delle attività aziendali
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Lezioni di Sistemi Informativi
4.1 Le tipologie di dati.
L’evoluzione dei sistemi informatici porta ad una sempre maggiore rilevanza ai dati.
I dati rappresentano il fattore di integrazione tra i vari processi dell’azienda.
I dati rappresentano un elemento di stabilità mentre i processi sono soggetti a sempre maggiori e più
rapidi cambiamenti.
Vi sono diverse tipologie di dati in un sistema informativo di un’azienda.
•
Dati settoriali. L’organizzazione di un’azienda determina suddivisioni in unità operative e
settori, ognuno di questi genera insiemi di informazioni specifiche (di settore) ed utilizza
informazioni prodotte in altri settori. I dati settoriali vengono generati ed utilizzati
unicamente all’interno di un settore.
•
Dati aziendali. Sono i dati condivisi da più settori
•
Dati personali. L’introduzione dell’informatica individuale ha introdotto il concetto di dati
personali: sono i dati che vengono generati da un utente che cura per intero tutte le fasi di
vita (immissione, modifica, salvataggio, cancellazione) di questi dati, dei quali è l’unico
responsabile. I dati personali possono essere generati da vari processi: introduzione diretta da
parte dell’utente, copia di dati condivisi, derivazione da fonti esterne.
•
Dati di analisi. Si tratta dei dati elementari, non generati da altri dati.
•
Dati di sintesi. Si tratta dei dati derivati, attraverso un procedimento di calcolo, dai dati
elementari. I valori dei dati di sintesi vengono calcolati ad esempio totalizzando i dati di
analisi in un determinato intervallo temporale.
I dati di sintesi sono sempre riferiti al sistema informativo, non al sistema informatico: il
sistema automatizzato può contenere solo dati di sintesi (ad esempio immessi dall’utente) e
non i dati elementari dai quali i dati di sintesi sono derivati.
•
Dati interni. I dati interni rappresentano i fenomeni interni dell’azienda, la loro esistenza
dipende dall’azienda e cessa quindi di esistere con essa.
•
Dati esterni. Si tratta dei dati del sistema informativo aziendale che fanno riferimento a
risorse esterne all’azienda, delle quali l’azienda necessita. Il dato esterno esiste
indipendentemente dall’azienda, anche se questa può influire sul suo valore.
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Lezioni di Sistemi Informativi
4.2 Le tipologie di sistemi informativi.
I sistemi informativi possono essere rappresentati in diverse categorie in dipendenza di diversi fattori:
• la natura delle informazioni trattate
• i domini applicativi interessati dal sistema
• il contesto organizzativo di riferimento
• la tecnologia utilizzata
Si possono quindi distinguere sistemi informativi con diverse caratteristiche.
Sistemi gestionali (o transazionali).
Si tratta dei sistemi più tradizionali, perseguono l’obiettivo dell’informatizzazione delle attività
strutturate e ripetitive. Riguardano prevalentemente i processi ed i settori operativi.
Ad esempio si tratta di: sistema di bilancio, gestione degli stipendi, gestione di un’anagrafe comunale.
Sistemi di gestione dei flussi di lavoro.
Sono i sistemi che normalmente vanno ad integrazione di quelli gestionali. L’obiettivo che
perseguono è la formalizzazione dei flussi di lavoro che coinvolgono più persone e settori,per
consentirne la massima automazione.
Sistemi per l’automazione d’ufficio.
Sono i sistemi che si sono diffusi a seguito dell’introduzione dei personal computer e dei relativi
software per lo svolgimento di attività tipiche d’ufficio (elaboratori di testo, gestione di tabelle, grafici
e disegni). Lo sviluppo delle reti, in particolare di quelle locali, e l’integrazione con i sistemi di
gestione dei flussi di lavoro ha portato all’evoluzione di questi sistemi dall’utilizzo individuale al
lavoro di gruppo. Consentono quindi la condivisione di dati, funzioni e risorse tecnologiche
(stampanti, scanner, ecc.).
Sistemi di comunicazione.
Sono quei sistemi che facilitano lo scambio di informazioni tra operatori coinvolti in diverse attività,
consentono comunicazioni informali. La modalità più utilizzata è la posta elettronica.
Sistemi statistici.
L’obiettivo di questi sistemi è la rilevazione di dati dalle fonti di origine, la loro organizzazione,
analisi, omogeneizzazione, aggregazione statistica, per fii conoscitivi e di pianificazione.
Sistemi per il governo dell’azienda.
Sono rivolti agli alti livelli aziendali per le decisioni di tipo gestionale ed operativo:
• DSS – Decision Support System, per la valutazione di ipotesi alternative di supporto a
decisioni poco strutturate
• MIS – Management Information System, per il supporto all’analisi e valutazione di decisioni
strutturate tipiche del livello di controllo dell’azienda
• EIS – Executive Information System, per prospettare al top management i dati di sintesi con
elevata interattività ed alta flessibilità di presentazione (cruscotti aziendali)
Sistemi territoriali.
Sono i sistemi che trattano le informazioni in modo georeferenziato, tramite carte, mappe e
sovrapposizione di dati tematici.
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Lezioni di Sistemi Informativi
Sistemi in tempo reale.
Sono sistemi utilizzati dalle aziende in processi dove la variabile tempo ed i vincoli temporali
rappresentano particolari criticità. Tipici esempi sono i sistemi di controllo industriali, i sistemi di
monitoraggio della produzione, i sistemi militari.
Lo scopo che perseguiamo è di illustrare i principi e le tecniche della progettazione e realizzazione di
un sistema informativo, di descrivere i metodi di analisi delle necessità informative e di definizione
dei requisiti, di presentare le modalità di introduzione in un contesto organizzato (impresa, ente)
utilizzando anche tecniche di Business Process Reengineering.
L’obiettivo quindi consiste nel fornire le conoscenze necessarie all’acquisizione di una visione
progettuale unitaria finalizzata alla definizione di sistemi informativi complessi costituiti da diverse
componenti.
Introduciamo quindi una suddivisione in categorie, funzionale a questo obiettivo, che considera i
sistemi informativi suddivisi in componenti:
• interne (gestionale, statistica, decisionale-direzionale),
• di relazione Internet (Portali, Customer Relationship Management, E-Business)
• e di integrazione (ERP Enterprise Resource Planning, Supply-chain Management,
Knowledge Management).
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