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www.corrierecomunicazioni.it
n°10. 17 maggio 2010
NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA
Strategie. Accordo Seat Pg-Poste per l’offerta di servizi di comunicazione
Il postino? È sempre più virtuale
MATTEOBUFFOLO
Un nuovo accordo fra Seat Pagine
Gialle e Poste Italiane per mandare,
direttamente dal proprio Pc collegato
ai siti paginebianche.it o paginegialle.it,
comunicazioni cartacee in forma elettronica. È la novità annunciata da Seat Pg
nel “Transformaction Day”: per gli utenti
dei siti Internet del gruppo sarà possibile,
direttamente online, cercare unʼimpresa,
un professionista o unʼaltra persona e
creare una comunicazione scritta che
Poste Italiane poi prenderanno in carico,
trasformeranno in una versione cartacea
e spediranno al destinatario.
Oltre al nuovo servizio, attraverso cui
’
Cappellini, Ad Seat Pg
«In un anno ricavi
online a +20%»
sarà possibile spedire, con invii singoli
o multipli, raccomandate con ricevuta
di ritorno, posta prioritaria, telegrammi
e fax, pagandoli attraverso carta di credito o addebito sul conto BancoPosta,
lʼaccordo fra Seat e le Poste prevede
altre due possibilità: quella di pagare
online i bollettini postali e quella di
fornire un account Pec, ovvero di posta
elettronica certificata, lʼe-mail che il
ministro Renato Brunetta ritiene un elemento fondamentale per digitalizzare e
svecchiare la pubblica amministrazione
e che fornisce al mittente la prova legale
dellʼinvio e della consegna di documenti
informatici.
Per Alberto Cappellini, amministratore delegato del gruppo torinese, si tratta
di “un accordo strategico, in cui le due
ALBERTO
CAPPELLINI
amministratore
delegato
di Seat
Pagine Gialle
aziende stanno mettendo assieme tutti gli
sviluppi che hanno fatto”. Dal punto di
vista dei risultati, il numero uno di Seat
ha preferito non fornire numeri, ma ha
spiegato che porterà ad uno “sviluppo
significativo del business per entrambi”.
“Gli intenti dellʼaccordo sono la dimostrazione della capacità delle aziende
italiane di fare sistema e sostenere lo sviluppo e la crescita del tessuto economico,
al fine di semplificare la vita dei cittadini
e consentire al nostro Paese di colmare il
gap di innovazione con le realtà europee
più allʼavanguardia”, ha chiosato.
Dʼaltra parte Seat ha in mente uno
scenario chiaro, dove il web è sempre più
protagonista sia allʼinterno dellʼazienda
sia fra i suoi clienti, che siano grandi
gruppi o Pmi. Già nel 2009, infatti, i
ricavi online del gruppo sono stati pari
a 194,7 milioni di euro, con una crescita
impetuosa del 20%, che, come ha fatto
notare Cappellini, è circa il doppio della
media del mercato. Su questi ricavi, una
sessantina viene dai servizi di marketing
online a livello locale, ed è proprio su
questo segmento che Seat punta per
regalare soddisfazioni ai propri azionisti
nei prossimi anni. “Siamo la più grande
webagency dʼItalia - ha spiegato -. Nel
solo 2009 abbiamo realizzato circa
85mila siti per i nostri clienti, e di questi
24mila erano personalizzati, con più di
cinque pagine”. Per Seat, se il mercato
della pubblicità tradizionale a livello lo-
cale è in calo, la crescita, nei prossimi anni, sarà data dalla pubblicità online, che
dovrebbe crescere del 6%, e dai servizi
di marketing sul web a livello locale, che
anno su anno crescerà del 26%, attestandosi a circa 850 milioni. “In Italia solo il
33% delle imprese presenti sul web ha
un sito”, ha rilevato Cappellini, facendo
capire quanto grande sia lo spazio di manovra per Seat e per la sua nuova offerta,
che parte da quella tradizionale ampliandola con parti di website development e
marketing, oltre che con la possibilità di
misurare i ritorni dei propri investimenti
online e, in futuro, anche di implementare servizi di e-commerce.
“Ad oggi il 30% dei consumatori usa
solo Internet per le proprie ricerche, il
37% è rimasto fedele alle Pagine Gialle o
Bianche cartacee e un 33% invece utilizza entrambi i sistemi”, hanno spiegato da
Seat. Dati che potrebbero evolvere grazie
a due fattori importanti: le partnership,
con il gruppo che ha in mente nuovi accordi, e una maggior penetrazione della
banda larga in Italia. Questi due elementi,
assieme alla possibilità di offrire servizi
personalizzati ai clienti che ottimizzino il
ritorno dellʼinvestimento per ogni click e
alla volontà di essere sempre più presente
su ogni piattaforma, come ad esempio gli
smartphone, con anche lʼintroduzione dei
QR nella versione cartacea, mettono Seat
nelle condizioni di cogliere al meglio gli
sviluppi del mercato.
Cloud computing e sicurezza: binomio possibile
La concentrazione massiccia di dati e risorse critiche sottesa dal modello cloud rappresenta un allettante
bersaglio per il cyber crime e coinvolge aspetti legati all’affidabilità tecnologica delle soluzioni
oltre che alla lealtà comportamentale e alla competenza tecnica dei fornitori. Questi fattori, da valutare
con attenzione nella scelta dei cloud provider, sono da sempre elementi distintivi di Italtel.
C
loud computing: se ne parla sempre più
spesso ma, apparentemente, non se ne sa
ancora abbastanza. Quanto meno, questo
è quanto emerge da recenti indagini tra i cittadini
europei che rivelano una discreta incertezza e scarsa conoscenza sul tema. Molte sono le domande sul
tappeto, e molte le perplessità, in particolare circa
l’integrità e la riservatezza dei propri dati una volta
che questi sono inseriti nella “nuvola”.
Gli scenari del cloud coinvolgono aspetti legati all’affidabilità tecnologica, alla lealtà comportamentale,
alla competenza tecnica, ma anche all’innalzamento
del livello di minaccia rispetto ai livelli di protezione
del proprio sistema inteso come rete, server, applicazioni, storage. Per questo motivo, è molto importante sapere scegliere un cloud provider competente in grado di conoscere e gestire aspetti tecnologici
che vanno dalla gestione dei dati, alla sicurezza, al
tracciamento delle operazioni, alla localizzazione.
Italtel opera come integratore di tecnologie ed
architetture che consentono l’erogazione di servizi
in modalità cloud computing relativi a processi critici come l’order management in ambito Telco e la
gestione di centri servizi dedicati alla comunicazione
unificata ed alla collaborazione. Italtel è in grado di
garantire totale riservatezza, sicurezza, protezione,
integrità dei dati e continuità di servizio attraverso
un’architettura tecnologica estremamente innovativa e la messa a punto di Service Level Agreement
(SLA) personalizzati che definiscono chiare procedure di regolamentazione del servizio e permettono
di beneficiare appieno dei vantaggi del cloud mitigandone, invece, i rischi.
La concentrazione massiva dei dati, seppure
bersaglio per i crimini online, è uno dei principali
vantaggi del cloud: immettere i propri elementi
nella “nuvola”, conservarli in infrastrutture hi-tech,
affidarne l’integrità a specialisti dei database offre
grandi benefici ad aziende ed enti pubblici sollevando questi ultimi da costose necessità quali il back-up
dei dati, l’aggiornamento delle release del software,
le procedure di manutenzione.
Tra i criteri cruciali per la selezione e la sottoscrizione di un contratto con un cloud provider ci sono:
amministrazione efficiente dei dati; rigorosi requisiti
per le credenziali di accesso; elevato controllo sui
livelli di autorizzazione e visibilità; affidabile tracciamento dei log e delle operazioni; massimo livello
di robustezza delle infrastrutture di elaborazione e
gestione dei dati; efficaci meccanismi di protezione
della rete; conservazione dei dati in completa conformità con il complesso normativo di riferimento
vigente nel paese in cui è operativo il data center.
Tra tutti i criteri, in ogni caso, la sicurezza (con-
fidenzialità, integrità e resilienza del servizio endto-end) rappresenta il fattore base per l’acquisto
da parte del cliente, ma anche la motivazione più
importante per il fornitore ad irrobustire le proprie
practice di security. Sul tema del pieno controllo sui
propri dati, inoltre, le imprese possono ricorrere a
audit periodici che si focalizzano su aspetti di natura
etica ma soprattutto tecnologica come la confidenzialità, la privacy, la segregazione e l’integrità dei dati,
allo scopo di verificare che il fornitore sia sempre
nella condizione di garantire la sicurezza di quanto
affidatogli.
Altro elemento di attenzione è il cosiddetto lock
in (rimanere cioè vincolati nei protocolli e nei formati di un unico fornitore). Su questo aspetto, dove
il fattore differenziante per i fornitori è la capacità
di conoscere tecnologie differenti e garantire l’interoperabilità tra sistemi e piattaforme multivendor,
Italtel può vantare un indiscusso vantaggio distintivo,
frutto della propria competenza e della riconosciuta capacità di integrare tecnologie ed architetture
diverse.