Laboratorio Meccanica - Istituto di Geologia Ambientale e

- Meccanica delle Rocce (foto 1) (con annesso - laboratorio di taglio e preparazione dei materiali
lapidei) (foto 2), dotato di: macchina di carico (pressa) rigida, servocontrollata (con tecnologia
digitale), da 2700 kN (foto 3, 4), corredata di cella di carico, per l’esecuzione (automatica /
manuale) di saggi di vario tipo, con differenti parametri di controllo (carico/deformazione) ed in
condizioni di vario tipo: quasi statiche, creep “veloce”, dinamiche a bassa frequenza; corredi di
trasduttori estensimetrici specifici per saggi di compressione monoassiale, di resistenza a trazione
di vario tipo, di tenacità e propagazione della frattura; cella triassiale da 100 MPa di confinamento
ed apparato riscaldante per prove confinate ed in temperatura sino a 150 °C, corredata di appositi
estensimetri longitudinale e circonferenziale. Macchine di carico convenzionali: monodirezionale
da 3000 kN (foto 5) e bidirezionale (compressione, trazione) da 50 kN (foto 6), corredate di celle
di carico e di cella triassiale. Macchine di taglio con attuatori (orizzontale e verticale) da 500 kN e
da 50 kN (foto 7, 8). Macchina di carico a pesi diretti da 500 kN per prove di creep “lento” (foto
9). Dilatometro lineare per provini NX operativo sino a 1500 °C (foto 10); banco di prova con
base ribaltabile motorizzata per prove di scivolamento lungo discontinuità per peso proprio (tilt
test). Profiligrafo laser motorizzato sui 2 assi per rilievo automatico asperità di superfici di
discontinuità di grande area (1 m2). Apparecchiature per la determinazione degli indici di:
punzonamento (point load test), sclerometrico e di rugosità; della velocità delle onde ultrasoniche
da saggio pulsato su provino (pulse bar test) e pressa di contrasto.
Responsabile Dott. Ing. G. Iabichino.
- Qualificazione dei materiali litoidi e di Preparazione dei minerali (in collaborazione con il
Dipartimento presso cui ha sede l’IGAG CNR) (foto 11) attrezzato per l’esecuzione di test di
qualificazione secondo gli standard più diffusi nel mondo ed in particolare dotato di camera ad
atmosfera controllata (nebbia salina, acida, ecc.) (foto 12) per prove di invecchiamento artificiale
di lapidei ; microdurimetro Leitz per saggi di microdurezza tipo: HV, HK, HB e strisciamento;
NCB indenter (foto13); bagno termostatizzato per prove gelività (foto 14); tribometro Amsler;
porosimetro a mercurio; mulini per prove tipo: Los Angeles, Deval, MicroDeval; microscopi;
forni; equipaggiamenti per saggi granulometrici, densimetrici e di macinabilità (foto 15, 16).
Responsabile Dott. Paola Marini.
- Modellazione numerica e calcolo automatico, dotato di codici di calcolo “general purpose” quali
flac, udec, map3d, per analisi relative a problemi di campo (ad es.: sforzo-deformazione in
strutture continue e discrete con tecniche: FEM, FD, BEM, DEM) e di programmi di calcolo
specifici messi a punto internamente all’IGAG per analisi ed elaborazione dati di vario tipo (ad
es.: interpretazione rilievo geologico strutturale), acquisizione dati da sensori, controllo delle
macchine prova-materiali; codici di calcolo “general purpose” per analisi statistica, sviluppi
matematici, grafica, data base.
Responsabile Dott. Ing. Pierpaolo Oreste.
- Sicurezza ed igiene del lavoro (in collaborazione con il Dipartimento presso cui ha sede l’IGAG
CNR) (foto 17, 18) dotato di attrezzatura per rilievo rumore (catena Bruel e Kjer); attrezzatura per
rilievo vibrazioni indotte da macchine operatrici; analizzatori di gas; captatori polveri; attrezzatura
per rilievo parametri termofisici in correnti di ventilazione.
Responsabile Dott. Ing. M. Patrucco.
Detti laboratori possono svolgere, anche su richiesta, sia attività di ricerca, sia determinazioni sulle
caratteristiche fisico-meccaniche delle rocce secondo gli standard nazionali ed internazionali specifici
dei settori Meccanica delle Rocce e Qualificazione dei Materiali Lapidei.
La sede di Torino dell’IGAG CNR è inoltre attrezzata per effettuare determinazioni di
caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche sulle rocce in posto. A tal fine sono disponibili
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specifiche attrezzature quali carotieri semplici e doppi, dispositivi per la misura stato di sforzo naturale
o indotto secondo le metodiche bidimensionali e tridimensionali del rilascio tensionale (doorstopper,
CSIRO) e della fratturazione idraulica in fori di piccolo diametro (foto 19, 20, 21), pompe e trasduttori
di spostamento per la misura dello stato di sforzo con martinetti piatti, attrezzatura per prova di carico
su piastra per la determinazione della deformabilità, nastro per misure di convergenza in galleria,
sonde piezometriche, sonde termometriche, termometro a radiazione totale, attrezzatura per il
riscaldamento di pareti di roccia (lampade, termistori, ...) per misure di conducibilità termica in sito.
Vengono inoltre effettuati sia progettazione di sistemi di monitoraggio di parametri geotecnici e
ambientali, sia controlli statici di pareti o vuoti naturali e/o artificiali mediante sensori di differente
tipologia (anche sviluppati in sede) e con acquisizione e trasferimento dati in tempo reale, con
tecnologia wireless (foto 22, 23).
2
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Foto 1: laboratorio di meccanica delle rocce.
Foto 2: laboratorio di taglio e preparazione dei materiali lapidei.
3
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Foto 3: macchina di carico rigida servocontrollata.
120
110
100
90
STRESS (MPa)
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
1000
2000
3000
4000
STRAIN LONG (µstrain)
Foto 4: particolare di saggio di compressione semplice condotto con
pressa rigida servocontrollata, oltre il picco di massima resistenza.
4
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Foto 5: macchina di carico convenzionale monodirezionale.
Foto 6: macchina di carico convenzionale bidirezionale.
5
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Foto 7: particolare del telaio della macchina di taglio diretto da 500 kN.
Foto 8: macchina di taglio diretto da 50 kN (motorizzata), equipaggiata
con trasduttori di spostamento verticali e orizzontali.
6
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Foto 9: macchina di carico per prove di creep.
7
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Foto 10: dilatometro lineare per elevate temperature.
8
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Foto 11: laboratorio per la qualificazione dei materiali litoidi.
Foto 12: camera ad atmosfera controllata.
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Foto 13: microdurimetro.
Foto 14: bagno termostatizzato per prove di gelività.
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Foto 15: laboratorio di preparazione dei minerali.
Foto 16: laboratorio di preparazione dei minerali.
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Foto 17: laboratorio di sicurezza ed igiene del lavoro.
Foto 18: laboratorio di sicurezza ed igiene del lavoro.
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Foto 19: fasi attuative di sito per la determinazione dello stato tensionale piano, naturale
e/o indotto, condotto con la cella CSIR – Doorstopper modificata (Alpi Apuane e Galleria
Autostradale del Monte Bianco).
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CCG Overcoring HI cell Foro 3
400
A0
A90
A45
B45
B135
B90
C0
C90
C45
D135
E90
F90
350
300
250
Deformazioni (m/m x 10-6 )
200
150
100
50
0
-50
-100
-150
-200
-250
0
500
1000
1500
2000
Tempo trascorso (s)
2500
3000
3500
CCG Foro2 Lab
Sollecitazione Assiale (MPa)
45
40
35
30
25
20
Def_Long
15
Def_Circ
A0
A90
10
B90
C0
C90
5
E90
F90
0
-100
0
100
200
300
400
500
600
700
Deformazioni (m/m) x 10-6
800
900
1000
1100
1200
1300
Foto 20: fasi attuative di sito e di laboratorio per la determinazione dello stato tensionale
3D naturale e/o indotto, condotto con la CSIRO HI cell modificata (Alpi Apuane).
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Fratturatore idraulico per fori di piccolo diametro (BX size)
ACFO
ACFV
Foto 21: illustrazione grafica e foto dell’attrezzatura per la determinazione in sito dello stato
tensionale piano con fratturatore idraulico di piccolo diametro denominato - Hydrofrac
modificato (Alpi Apuane).
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Foto 22: schema di impianto di monitoraggio progettato e attivato presso una cava in
sotterraneo di pietra ornamentale (Massiccio orientale dell’Ortles).
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Foto 23: condizionatori di segnale per corde vibranti, multiplexer, voltmetri, clinometri e
Data – Logger progettati e realizzati presso il laboratorio di Meccanica delle rocce dell’IGAG
CNR, utilizzati per la realizzazione di impianti di monitoraggio operanti in automatico.
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Organico:
Responsabile di Sede: Dott. Ing. Giorgio Iabichino
Personale di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Dipartimento di Ingegneria
dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture operante presso la Sede di Torino del CNRIGAG:
Nominativo
Ente
Qualifica
Funzione
Giovanni Andrea BLENGINI
DIATI
Ricercatore
Ricerca
Marilena CARDU
DIATI
Prof. Associato
Ricerca
Masantonio CRAVERO
CNR
Dirigente di Ricerca (associato)
Ricerca
Marina DE MAIO
DIATI
Prof. Associato
Ricerca
Mariangela DUTTO
CNR
Tecnologo
Amministrativa/Tecnica
Corrado FIDELIBUS
UNIBA
Ricercatore (associato)
Ricerca
Giorgio IABICHINO
CNR
Primo Ricercatore
Ricerca
Andrea Maria LINGUA
DIATI
Prof. Associato
Ricerca
Paola MARINI
DIATI
Ricercatore
Ricerca
Pier Paolo ORESTE
DIATI
Prof. Associato
Ricerca
Giovanni MUREU
DIATI
Funzionario Tecnico
Tecnica
Mario PATRUCCO
DIATI
Prof. Ordinario
Ricerca
Daniele PEILA
DIATI
Prof. Associato
Ricerca
Luigi SAMBUELLI
DIATI
Prof. Ordinario
Ricerca
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Competenze e mezzi di ricerca disponibili
L'area d’attività di ricerca della Sede di Torino dell’Istituto di Geologia Ambientale e
Geoingegneria (CNR-IGAG), che ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del
Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politecnico di Torino, è riconducibile ad argomenti di
indagine connessi allo sviluppo della linea di ricerca, ad ampio spettro, denominata Geoingegneria,
costituente uno dei due ambiti operativi istituzionali dell’Istituto stesso. In maggior dettaglio la ricerca
sviluppata presso la Sede di Torino dell’IGAG-CNR ha sia carattere di ricerca di base sia carattere di
ricerca applicata. Nel primo ambito gli studi hanno come obiettivo la definizione del comportamento
delle rocce a differenti scale, sotto le svariate azioni cui vengono sottoposte ai fini dell'escavazione e
della lavorazione, nonché delle metodologie necessarie a caratterizzarle in modo tecnologicamente
utile (tra queste ultime sono annoverate quelle proprie della geofisica). Naturalmente i temi di indagine
indicati sono prevalentemente orientati sugli aspetti che hanno rilevanza applicativa, come risulta dal
seguente prospetto di dettaglio dei programmi di ricerca in corso:
Scala
Micro
Proprietà e/o fenomeni indagati
Inomogeneità micro meccanica della roccia;
Porosità e degrado.
Monolito Comportamento dei materiali rocciosi
nell'imminenza del cedimento (emissione
acustica).
Controllo non distruttivo e valutazione non
distruttiva delle caratteristiche dei materiali
rocciosi (metodi ultrasonici ed elettrici, "microgeofisica").
Effetti di scala nella sperimentazione sui
materiali rocciosi.
Massa
rocciosa
Principali aspetti applicativi connessi.
Ottimizzazione di utensili e micro utensili
per l'estrazione e la lavorazione;
Previsione di abrasività e resistenza
all'abrasione delle rocce;
Qualificazione dei materiali rocciosi ai
fini del loro impiego;
Interrelazioni tra caratteristiche di
composizione e comportamento
meccanico;
Tecniche di comminuzione.
Stabilità e monitoraggio di strutture in
roccia;
Criteri do progettazione opere in roccia;
Fatica statica (Creep);
Comportamento "post rottura" dei
materiali rocciosi;
Abbattimento e comminuzione;
Meccanismi di innesco e propagazione
delle fratture nelle rocce;
Caratterizzazione elettromagnetica delle
rocce.
Rilevamento preventivo di difetti;
Utilizzo ottimale dei risultati di
laboratorio nella progettazione.
Comportamento a lungo termine dei
materiali rocciosi;
Fatica ciclica dei materiali rocciosi;
Caratteristiche termiche dei materiali
rocciosi, e comportamento degli stessi alle
minime temperature.
Interrelazione fra caratteristiche rilevate con Previsioni di comportamento nello scavo e
metodologie geofisiche (sismica, georadar
nella successiva vita delle opere
geoelettrica,) e comportamenti geomeccanici. sotterranee.
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Nel secondo ambito sono essenzialmente sviluppati studi inerenti le problematiche dell'escavazione,
della stabilità e stabilizzazione delle rocce, dei connessi problemi di sicurezza del lavoro e protezione
dell'ambiente, e della caratterizzazione tecnologica delle rocce in vista del loro impiego nelle
costruzioni. Anche per i temi di indagine ora indicati nel seguito è esposto un sintetico dettaglio in
forma di tabella riassuntiva.
Proprietà e/o fenomeni indagati
Abbattimento meccanico e taglio dei
materiali rocciosi
Abbattimento con esplosivi
Stabilità e stabilizzazione delle rocce
Sicurezza del lavoro e protezione
dell'ambiente
Principali aspetti applicativi connessi.
Interazione roccia-utensile;
Criteri di applicabilità delle diverse
tecniche in base alle caratteristiche di
comportamento meccanico e micromeccanico del materiale oggetto di
escavazione;
Ottimizzazione della scelta del metodo e
delle modalità applicative.
Frammentazione e la sua previsione, dai
parametri di tiro;
Effetto sul fronte (di coltivazione) residuo;
Vibrazioni indotte ed il loro controllo.
Previsione dell'abbattibilità, con diverse
tecniche, dei materiali rocciosi attraverso
indagini di tipo geofisico.
Consolidamento e sostegno della roccia in
scavi sotterranei ed a cielo aperto;
Stabilità di scavi sotterranei, con
particolare attenzione a quelli a profondità
limitata.
Caratterizzazione tecnologica delle rocce
nel loro utilizzo nelle costruzioni;
Lavorabilità delle rocce (taglio e
frantumazione) in vista del loro impiego
nelle costruzioni.
Sicurezza del lavoro nei cantieri di scavo e
negli stabilimenti di lavorazione.
Igiene e confort del lavoro nei cantieri di
scavo e negli stabilimenti di lavorazione
(lotta alle polveri, rumori, vibrazioni ecc.).
Oltre ad assolvere le descritte attività istituzionali di ricerca, la Sede di Torino dell’Istituto di
Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR opera anche mediante contratti e convenzioni di
ricerca su specifici temi proposti da committenti pubblici o privati esterni all'Ente.
In tale settore sono stati effettuati studi per la determinazione delle caratteristiche di stabilità di
fronti di coltivazione a cielo aperto ed in sotterraneo nonché studi per la valutazione delle condizioni di
sicurezza degli ambienti di lavoro (cantieri ed impianti) in sotterraneo ed a giorno. Sono state condotte
modellazioni numeriche di scavi di gallerie e di vuoti sotterranei di cantieri di abbattimento della
roccia. Sono state inoltre sviluppate ed attuate specifiche stazioni di monitoraggio (con varie
metodologie) dei principali parametri che caratterizzano lo stato di sollecitazione e deformazione di
elementi strutturali in scavi sotterranei per finalità estrattiva o per uso civile.
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