lettera SOLCO

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Gentili Insegnanti,
vi scriviamo per illustrarvi il progetto “Spazio Autismo” che da settembre diventerà una realtà per il nostro
territorio; nelle pagine seguenti ne trovate un breve estratto.
Lo spazio nasce per dare risposta ad un bisogno da tempo sentito e mai pienamente considerato:
supportare e sostenere i bambini autistici e le loro famiglie durante il percorso di crescita e vita, in sinergia
con la Npia, la scuola, le realtà territoriali. Un’équipe di lavoro qualificata elaborerà interventi educativi
individualizzati al fine di migliorare la qualità di vita dei bambini. Lo Spazio offrirà interventi specialistici e
consulenza, con l’obiettivo di creare intorno al bambino e alla sua famiglia una rete di sostegno
professionale; sarà inoltre il luogo dove le famiglie, gli insegnanti, gli educatori si potranno incontrare e
formare.
Il progetto è stato avviato a settembre 2010; è una sperimentazione biennale, finanziata per la metà del suo
costo totale da Fondazione Cariplo, attraverso il bando “Progetti Emblematici Minori”. L’auspicata prospettiva
è quella che, terminata la sperimentazione, il progetto possa continuare nel tempo, trasformandosi in una
realtà radicata sul territorio e riconosciuta.
Fin dall’inizio è stata nostra cura e priorità il coinvolgimento del territorio. Lo “Spazio Autismo”, oltre a fornire
un sostegno e un servizio ai minori autistici e alle loro famiglie, offre a tutta la popolazione l’occasione e la
possibilità di conoscere, condividere, contribuire ad un processo di miglioramento e cambiamento culturale
profondo e nuovo per la Valle.
Questa delicata ma fondamentale attesa necessita del supporto del territorio e della comunità locale, e in
prima istanza, della scuola con i suoi alunni e le loro famiglie.
Riteniamo infatti siano proprio loro i veicoli attraverso i quali trasmettere il valore e il senso di questo
progetto; grazie ai bambini e ai ragazzi lo Spazio potrà farsi conoscere e assumere giusto senso e rilevanza.
Per dare inizio a questo delicato processo è nostra idea intenzione organizzare una campagna di
raccolta fondi nelle scuole, “1 euro a bambino”. Il fine dell’iniziativa non è economico, ma
“simbolico”; ogni bambino, donando un euro, sarà parte di un grande progetto nato per dare
sostegno e futuro ad un suo pari.
La campagna fondi sarà preceduta e accompagnata da materiale informativo riguardo il disagio autistico,
adeguato alle diverse fasce di età; sarà così possibile mettere a conoscenza e rendere più consapevoli
bambini e ragazzi riguardo i disturbi pervasivi dello sviluppo e le attività dello “Spazio”.
II coinvolgimento di voi insegnanti è per noi prezioso ……………..
Da concordare le modalità di coinvolgimento durante incontro con il dirigente scolastico Prof. Martini del
CSSS
La campagna scuole avrà rilievo il giorno 29 maggio, durante le tre giornate ……; in quell’occasione sarà
anche ufficialmente inaugurata la sede dello Spazio “Autismo”, a Cividate Camuno.
Lo Spazio Autismo come servizio territoriale aprirà a settembre 2011.
Da inserire conto corrente sul quale versare i soldi raccolti
Premessa
“I Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS) sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata
in diverse aree dello sviluppo: capacità di interazione sociale reciproca, capacità di comunicazione, o
presenza di comportamenti, interessi, e attività stereotipate. Sono di solito evidenti nei primi anni di vita
e sono spesso associati con un certo grado di Ritardo Mentale”. Si configurano pertanto come una
disabilità “permanente”, che accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale, anche se la compromissione
funzionale e quella sociale assumono una espressività legata all’entità del disturbo stesso e variabile
nel tempo.
I DPS sono classificati nel DSM-IV-TR (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) in:
• Disturbo Autistico (elementi fondamentali sono “la presenza di uno sviluppo notevolmente
anomalo o deficitario dell'interazione sociale e della comunicazione, e una notevole ristrettezza
del repertorio di attività e di interessi”);
• Disturbo di Rett (caratteristica fondamentale è “lo sviluppo di deficit specifici multipli successivo
ad un periodo di funzionamento normale dopo la nascita. È stato individuato il gene
responsabile”);
• Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza (manifestazione fondamentale è “una marcata
regressione in diverse aree del funzionamento dopo un periodo di almeno due anni di sviluppo
apparentemente normale”);
• Disturbo di Asperger (caratteristiche principali sono “una grave e perdurante compromissione
dell’interazione sociale e lo sviluppo di modalità di comportamento, interessi ed attività ristretti e
ripetitivi; senza che siano presenti ritardi significativi del linguaggio”);
• Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato (tutte le forme in cui non sono
rispettati appieno i criteri diagnostici delle precedenti).
In base ai dati forniti dalla Npia si rileva che in Valcamonica sono presenti 27 di bambini e ragazzi (0-18
anni) con diagnosi di disturbi pervasivi dello sviluppo, nello specifico: 22 maschi e 5 femmine, così
distribuiti per fasce di età: 6 bambini nati fra il 1994 e il 1990, 9 bambini nati fra il 1998 e il 1995, 6 nati
bambini fra il 2003 e il 1999, 6 nati bambini fra il 2008 e il 2004. La distribuzione territoriale è così
rappresentata: 11 bambini residenti in bassa Valle, 4 bambini in alta Valle, 12 bambini in media Valle.
I genitori di bambini e ragazzi autistici riportano con forza la loro esigenza di sentirsi “in carico” a
qualcuno, di essere supportati e aiutati durante tutto il percorso di vita dei loro figli. Spesso infatti
riportano esperienze di frammentarietà e disomogeneità degli interventi che incidono pesantemente
sulla loro percezione della qualità delle proposte stesse. Rilevato questo importante bisogno, partendo
dall’esistente - servizi sanitari e socio-assistenziali, scuole, offerta ludico-ricreativa, ecc -, attraverso
questo progetto si vuole creare una rete di collegamento tra le varie realtà; lo scopo è garantire
omogeneità dell’offerta sul territorio e continuità degli interventi durante tutto il ciclo di vita delle persone
autistiche. Si ritiene necessaria la creazione di un contesto, non solo fisico, dove l’elaborazione del
progetto educativo nasca da una reale messa in rete di tutte le risorse formali e informali presenti nel
territorio. Un contesto “aperto” sul territorio dove i genitori, gli operatori che a vario titolo intervengono
con i bambini e i ragazzi, gli insegnanti, gli educatori della scuola e della realtà sociale, possano
incontrarsi, formarsi continuamente, per trovare le strategie educative più adeguate a garantire una
reale integrazione e un miglioramento della qualità di vita. Un luogo fisico che, per la sua strutturazione,
diventi da subito accogliente per i bambini e i ragazzi autistici. Un luogo dove potranno essere
realizzate anche attività individualizzate, ma con l’obiettivo, data una reale e approfondita conoscenza
delle caratteristiche di quel singolo bambino, di realizzare progetti con tutto il contesto di vita dello
stesso, in un’ottica di integrazione delle risorse.
Sol.Co. Camunia, che da anni lavora nell'ambito delle problematiche per minori grazie alle sue
Cooperative - Il Cardo, Arcobaleno, Azzurra -, ha voluto dare voce al problema, convinto della necessità
di creare intorno al bambino autistico e alla sua famiglia una rete di sostegno socio-educativa, stabile,
continuativa nel tempo e professionale. Il progetto ha ottenuto da Fondazione Cariplo un finanziamento
di € 100.000. Il costo totale del progetto, sperimentazione biennale, ammonta a 220.00
Il Progetto
Obiettivo: dare vita allo “Spazio Autismo”, centro consulenziale sull’autismo
Lo “Spazio” sarà:
•
•
•
•
Punto di riferimento sul tema autismo;
Promotore di iniziative culturali sull’autismo;
Possessore di competenze e conoscenze;
Creatore di reti tra le diverse realtà che lavorano con bambini autistici (servizi e realtà territoriali,
genitori, sostenitori e finanziatori, studiosi …).
Lo “Spazio” come servizio offrirà:
• Interventi individualizzati e terapeutici per garantire a ogni minore in carico la possibilità
costruire una rete di sostegno socio-educativa e creare un progetto di vita condiviso e un
inserimento sociale;
• Consulenza a famiglie, insegnanti, educatori, territorio;
• Formazione;
• Sostegno ai genitori e alla loro associazione.
I partner:
•
Sol.Co. Camunia: ente capofila nel progetto, intestatario e responsabile del finanziamento di
Cariplo e dell’andamento progetto, promotore di relazioni;
•
Le Cooperative: “Azzurra”, “Arcobaleno” e “Il Cardo”: responsabili della gestione operativa del
progetto e del servizio;
•
Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza:
minori,consulente per il progetto.
ente segnalante e
inviante i casi di
La Rete
•
Anfass: l’associazione ha il compito di sostenere, promuovere, sensibilizzare il progetto, il
territorio, la comunità allargata;
•
Scuola di ogni ordine e grado in Valle Camonica;
•
Assistenti sociali;
•
Agenzie educative territoriali.
Il Servizio
L’équipe
Si compone di 3 educatori professionali e da una psicologa con ruolo di coordinamento. Dall’inizio del
progetto gli operatori sono impegnati nella formazione professionalizzante e mirata. Frequentano un
Master specialistico ABA, che li vedrà impegnati per due anni; hanno inoltre avuto occasione di visitare
di persona alcuni Centri per l’Autismo e beneficeranno della formazione/supervisione, per tutta la durata
del progetto, da parte di una esperta.
Sede
Lo “Spazio Autismo” ha sede in Via Cortiglione a Cividate Camuno; essa è stata messa a disposizione
gratuitamente dall'Amministrazione Comunale.
Attività
•
Con i minori
Progetti di sviluppo delle autonomie personali e sociali possibili, prevedendo momenti di lavoro
individuale e in piccoli gruppi; progetti di sviluppo delle competenze comunicative; analisi dei
comportamenti/problema e individuazione di strategie funzionali.
•
Con le famiglie
Partecipazione a tutte le fasi del Progetto Individualizzato (valutazioni iniziali, stesura, attuazione,
verifiche periodiche); parent training; supporto nell’organizzazione degli spazi di vita quotidiana e delle
attività di tempo libero; gruppo di Auto Mutuo Aiuto.
•
Con gli insegnanti e gli assistenti specializzati
Partecipazione a tutte le fasi del Progetto Individualizzato (valutazioni iniziali, stesura, attuazione,
verifiche periodiche; condivisione delle strategie di base per l’approccio al bambino autistico;
organizzazione delle attività educative e didattiche.
•
Con gli operatori del tempo libero
Condivisione delle strategie di base per l’approccio al bambino autistico; organizzazione delle attività
educative.
•
Attività di consulenza
Con le famiglie, gli insegnanti, gli educatori, gli assistenti.
Modalità di accesso
L’accesso avviene su invio del Servizio di Npia territoriale. Conclusa la fase diagnostica l’operatore di
riferimento del servizio Npia, in accordo con la famiglia, contatta il coordinatore dello “Spazio Autismo”
per concordare un incontro di presentazione .
Fasi di inserimento del minore nel servizio
Accoglienza e conoscenza
• Incontri tra l’educatore dello spazio autismo con la famiglia, la scuola;
• Osservazione nei vari contesti di vita del bambino;
• Valutazione delle varie aree di sviluppo e relativa definizione degli ambiti prioritari d’intervento
(comunicazione, autonomia personale, autonomia sociale).
Elaborazione del progetto personalizzato
• Attività di progettazione con tutti i soggetti della rete del bambino;
• Consulenza e supervisione per gli interventi effettuati a scuola, a casa e nel tempo libero.
Attivazione dell’intervento
• Lo spazio autismo è attivo da settembre a luglio;
• L’intervento per ogni bambino è strutturato in moduli comprendenti attività dirette e consulenza.
Verifica e valutazione
•
Come definiti nei progetti personalizzati.
Reperimento fondi
Il progetto è finanziato per metà del totale da Fondazione Cariplo; altri donatori: Comuni, Anfass,
Scuola, Cassa Padana.
Inaugurazione/apertura servizio
29 maggio 2011, inaugurazione della sede dello “Spazio”;
apertura del servizio al pubblico: settembre 2011
Durata del progetto
24 mesi, da settembre 2010 a dicembre 2012.
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