Esercizi capitolo 9

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ESERCIZI RELATIVI AL CAP. 9 – LE OPERAZIONI DI
ACQUISIZIONE, REMUNERAZIONE E RIMBORSO DEI DEBITI DI
FINANZIAMENTO
a cura di Maurizio Pini
Esercizi relativi al par. 9.6 (I mutui passivi).
ESERCIZIO 9.6/1 (1)
In data 27.06.200X si stipula con la Banca Vesuviana un contratto di mutuo avente le seguenti
caratteristiche:
1.
erogazione del mutuo in data 01.07.200X;
2.
capitale mutuato € 2.000, da rimborsare a quote costanti in 10 rate semestrali;
3.
tasso nominale fisso 5% annuo da calcolare sul capitale residuo da rimborsare quale risulta
all’inizio del semestre e da corrispondere al termine di ogni semestre;
4.
spese di istruttoria del mutuo € 10, da corrispondere alla banca in sede di erogazione del
mutuo.
Ciò posto, considerando che l’esercizio si chiude il 31.12.200X:
a) si rediga il piano di rimborso del mutuo passivo con l’indicazione distinta delle rate in c/capitale e in
c/interessi (a quest’ultimo riguardo si prescinda da quanto prevedono in materia i Principi IFRSIAS);
b) si eseguano le rilevazioni sistematiche di conto dell’esercizio 200X, nonché le scritture di rettifica e
le scritture di chiusura al 31.12.200X.
Soluzione (n.b. ai fini del calcolo degli interessi di competenza economica si prescinde da quanto
dispongono i Principi IFRS-IAS)
domanda a) Il piano di rimborso (o di “ammortamento”) del mutuo è il seguente:
1. per quanto concerne la linea di capitale è sufficiente dividere il capitale mutuato all’impresa per il
numero di rate semestrali (€ 2.000 : 10 = rata semestrale costante in c/capitale € 200);
2. per quanto concerne la linea di interessi occorre considerare qual è il capitale mutuato che residua
da rimborsare all’inizio del semestre e moltiplicarlo per il tasso annuo; dopodiché occorre considerare
che il tasso “annuo” impiegato deve essere rapportato al semestre (cioè, occorre dividere per 2
l’ammontare degli interessi annui calcolati, oppure – il che è equivalente – dividere tale ammontare per
12 mesi e poi moltiplicare per 6 mesi il valore mensile così ottenuto).
Si ha dunque il seguente prospetto:
semestre
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
TOTALE
RATA in c/CAPITALE
200
200
200
200
200
200
200
200
200
200
2.000
RATA in c/INTERESSI
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
275
RATA MUTUO
250
245
240
235
230
225
220
215
210
205
2.275
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2
domanda b) Occorre considerare distintamente le rilevazioni sistematiche di conto e le rilevazioni
contabili di fine esercizio.
b.1) RILEVAZIONI SISTEMATICHE DI CONTO
A questo riguardo occorre tenere presente gli accadimenti connessi alla erogazione del mutuo e quelli
relativi al pagamento della prima rata mutuo scadente il 31.12.200X.
1) In data 27.06.200X (giorno della stipula del contratto) non si esegue alcuna rilevazione sistematica di
conto, poiché non v’è il MMC del ciclo di scambio monetario.
In data 01.07.200X (quando si ha l’erogazione del mutuo) occorre rilevare l’insorgenza del debito nonnumerario, ma anche quella degli oneri finanziari pluriennali di cui consistono le spese di istruttoria (in
base al principio di competenza economica sono infatti un onere comune a tutti gli esercizi in cui
risulta acceso il mutuo). Si ha pertanto:
DARE +
Diversi
Banca Vesuviana c/c
Oneri finanziari pluriennali
BANCA VESUVIANA C/C (SP)
(1) 1.990
01.07
AVERE a
Mutui passivi
DARE
AVERE
2.000
1.990
10
ONERI FIN. PLURIENNALI (SP)
(1) 10
MUTUI PASSIVI (SP)
(1) 2.000
2) In data 31.12.200X si rileva il pagamento della prima rata del mutuo, considerando che il pagamento
alla banca deve tenere conto della linea di capitale (rettifica in conto dei mutui passivi) e della linea di
interessi (rilevazione degli interessi passivi), così come previsto nel piano di rimborso:
DARE +
Diversi
Mutui passivi
Interessi passivi
BANCA VESUVIANA C/C (SP)
(1) 1.990
(2) 250
31.12
AVERE a
Banca Vesuviana c/c
DARE
AVERE
250
200
50
INTERESSI PASSIVI (CE)
(2) 50
MUTUI PASSIVI (SP)
(2) 200
(1) 2.000
b.2) RILEVAZIONI CONTABILI DI FINE ESERCIZIO
A questo riguardo occorre procedere rigorosamente secondo i processi di chiusura dell’esercizio.
Pertanto occorre:
- eseguire una scrittura riassuntiva al fine di imputare gli interessi passivi sopra rilevati al conto di
sintesi acceso agli oneri finanziari (permutazione non-numeraria),
- applicare il principio di competenza economica al valore degli oneri finanziari pluriennali, eseguendo
una rilevazione che esprime una rettifica di storno di tali oneri pluriennali,
- eseguire le scritture di chiusura del dittico contabile.
a) Scrittura riassuntiva. A mezzo di una permutazione non-numeraria si “riqualifica” il valore degli
interessi passivi imputandolo alla più vasta classe degli oneri finanziari che si indicheranno nella sintesi
di conto economico dell’esercizio:
DARE +
Oneri finanziari
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31.12
AVERE a
Interessi passivi
DARE AVERE
50
50
3
ONERI FINANZIARI (CE)
(a) 50
INTERESSI PASSIVI (CE)
(2) 50
50 (a)
b) Rettifica di storno. Applicando il principio di competenza economica si “valuta” che – essendo
trascorso un semestre dei dieci totali – allora 1/10 del valore degli oneri finanziari pluriennali spetta al
calcolo del reddito dell’esercizio in chiusura. Dunque, occorre “rettificare per storno” il valore originario
degli oneri finanziari pluriennali (10), in modo che 1/10 gravi sul reddito dell’esercizio in chiusura,
mentre i 9/10 siano rinviati al calcolo dei redditi dei futuri esercizi (in altre parole, i 9/10 esprimono un
onere finanziario di competenza economica dei futuri esercizi, il quale va dunque capitalizzato tra le
attività patrimoniali dell’esercizio in chiusura).
Si ha pertanto:
DARE ?
Oneri finanziari
31.12
AVERE ?
a
Oneri finanziari pluriennali
ONERI FINANZIARI (CE)
(a) 50
(b) 1
DARE AVERE
1
1
ONERI FIN. PLURIENNALI (SP)
(1) 10
(b) 1
Quest’ultima operazione esprime un cosiddetto “risconto attivo diretto” di un onere pluriennale (ove per
risconto attivo si intende la rettifica di storno di un costo/onere non interamente di competenza
economica dell’esercizio in chiusura, il quale ha già però avuto la sua regolamentazione monetaria).
Infatti, volendo, l’accadimento rappresentato è rilevabile anche con tecnica differente attraverso il
“metodo del risconto attivo indiretto”, considerato in altro capitolo.
c) Scritture di chiusura dell’esercizio.
c.1) Dapprima si chiudono a conto economico i saldi dei conti accesi a valori non-numerari che
esprimono componenti negativi di reddito (nel nostro caso, gli oneri finanziari):
DARE ?
Conto Economico
31.12
AVERE ?
a
Oneri finanziari
ONERI FINANZIARI (CE)
(a) 50
(b) 1
(c.1) 51
DARE AVERE
51
51
CONTO ECONOMICO
(c.1) 51
c.2) Si chiudono a stato patrimoniale i saldi dei conti accesi a valori che esprimono impieghi del
capitale di funzionamento (attività dello stato patrimoniale):
DARE ?
Stato Patrimoniale
BANCA VESUVIANA C/C (SP)
(1) 1.990
(2) 250
(c.2) 1.740
31.12
AVERE ?
a
Diversi
a
Banca Vesuviana c/c
a
Oneri finanziari pluriennali
ONERI FIN. PLURIENNALI (SP)
(1) 10
(b) 1
(c.2) 9
DARE AVERE
1.749
1.740
9
STATO PATRIMONIALE
(c.2) 1.749
c.3) Si chiudono a stato patrimoniale i saldi dei conti accesi a valori che esprimono fonti del capitale di
funzionamento (nel nostro caso, passività dello stato patrimoniale):
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4
DARE ?
Mutui passivi
31.12
AVERE ?
a
Stato Patrimoniale
MUTUI PASSIVI (SP)
(2) 200
(c.3) 1.800
DARE AVERE
1.800
1.800
STATO PATRIMONIALE
(1) 2.000
(c.2) 1.749
(c.3) 1.800
ESERCIZIO 9.6/2 (2)
L’impresa chiude il proprio esercizio il 31.12 di ogni anno solare. In data 20.03.200X si stipula con la
Banca Etnea un contratto di mutuo avente le seguenti caratteristiche:
1.
erogazione del mutuo in data 01.04.200X;
2.
capitale mutuato € 1.000, da rimborsare a quote costanti in 10 rate semestrali;
3.
spese di istruttoria del mutuo € 10, da corrispondere alla banca in sede di erogazione del
mutuo;
piano di rimborso del mutuo come segue:
4.
semestre
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
TOTALE
RATA in c/CAPITALE
100
100
100
100
100
100
100
100
100
100
1.000
RATA in c/INTERESSI
25
22,5
20
17,5
15
12,5
10
7,5
5
2,5
137,5
RATA MUTUO
125
122,5
120
117,5
115
112,5
110
107,5
105
102,5
1.137,5
Ciò posto, anche considerando che l’esercizio 200X è variamente riguardato da due semestralità del
mutuo, si eseguano le rilevazioni sistematiche di conto dell’esercizio 200X, nonché le scritture di
rettifica e le scritture di chiusura al 31.12.200X. Al riguardo, per quanto attiene all’imputazione degli
interessi passivi di competenza economica dell’esercizio, si prescinda da quanto dispongono in materia
i Principi IFRS-IAS.
Soluzione (si prescinde dai Principi IFRS-IAS)
Occorre considerare distintamente le rilevazioni sistematiche di conto e le rilevazioni contabili di fine
esercizio.
A) RILEVAZIONI SISTEMATICHE DI CONTO
A questo riguardo occorre tenere presente gli accadimenti connessi alla erogazione del mutuo e quelli
relativi al pagamento della prima rata mutuo scadente il 30.09.200X.
1) In data 20.03.200X (giorno della stipula del contratto) non si esegue alcuna rilevazione sistematica di
conto, poiché non v’è il MMC del ciclo di scambio monetario.
In data 01.04.200X (quando si ha l’erogazione del mutuo) occorre rilevare l’insorgenza del debito nonnumerario rappresentato dal mutuo passivo, nonché gli oneri finanziari pluriennali di cui consistono le
spese di istruttoria.
Si ha pertanto:
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DARE ?
Diversi
Banca Etnea c/c
Oneri finanziari pluriennali
BANCA ETNEA C/C (SP)
(1) 990
01-04
AVERE ?
a
Mutui passivi
DARE
AVERE
1.000
990
10
ONERI FIN. PLURIENNALI (SP)
(1) 10
MUTUI PASSIVI (SP)
(1) 1.000
2) In data 30.09.200X si rileva il pagamento della prima rata del mutuo, considerando che il pagamento
alla banca deve tenere conto della linea di capitale (rettifica in conto dei mutui passivi) e della linea di
interessi (rilevazione degli interessi passivi), così come previsto nel piano di rimborso:
DARE ?
Diversi
Mutui passivi
Interessi passivi
30.09
AVERE ?
a
Banca Etnea c/c
DARE
AVERE
125
100
25
BANCA ETNEA C/C (SP)
(1) 990
(2) 125
INTERESSI PASSIVI (CE)
(2) 25
MUTUI PASSIVI (SP)
(2) 100
(1) 1.000
B) RILEVAZIONI CONTABILI DI FINE ESERCIZIO
A questo riguardo occorre procedere rigorosamente secondo i processi di chiusura dell’esercizio.
Pertanto occorre:
- eseguire una scrittura riassuntiva al fine di imputare gli interessi passivi sopra rilevati al conto di
sintesi acceso agli oneri finanziari (permutazione non-numeraria),
- applicare il principio di competenza economica; ciò vale con riferimento:
a. al valore degli oneri finanziari pluriennali, relativamente al quale si deve eseguire una
rilevazione che esprime una rettifica di storno di tali oneri pluriennali,
b. al fatto che al 31.12.200X sono trascorsi tre mesi (ottobre, novembre, dicembre) afferenti alla
seconda semestralità del mutuo; pertanto, occorre comunque considerare che sono “maturati”
gli interessi passivi relativi a tale trimestre e pertanto di competenza economica dell’esercizio in
chiusura, sebbene essi saranno regolati monetariamente nel successivo esercizio; come meglio
si evidenzia sotto, occorre dunque rilevare con una rettifica di integrazione anche tali interessi
passivi, i quali hanno quale contropartita patrimoniale un “rateo passivo”;
- eseguire le scritture di chiusura del dittico contabile.
a) Scrittura riassuntiva. A mezzo di una permutazione non-numeraria si “riqualifica” il valore degli
interessi passivi imputandolo alla più vasta classe degli oneri finanziari che si indicheranno nella sintesi
di conto economico dell’esercizio:
DARE ?
Oneri finanziari
31.12
AVERE ?
a
Interessi passivi
ONERI FINANZIARI (CE)
(a) 25
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DARE AVERE
25
25
INTERESSI PASSIVI (CE)
(2) 25
25 (a)
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b) Rettifica di storno degli oneri finanziari pluriennali. Applicando il principio di competenza economica
si “valuta” che al termine dell’esercizio sono trascorsi 9 mesi dall’erogazione del mutuo, rispetto ai 60
mesi di cui si compone l’interaq estensione temporale del finanziamento.
Pertanto, il valore degli oneri finanziari pluriennali spetta al calcolo del reddito dell’esercizio X in
chiusura in ragione di 9/60.
Cioè tale valore deve essere imputato al reddito per l’ammontare di € 10 * (9/60) = 1,5.
In altre parole, del valore originario di € 10 avviene che:
€ 1,5 spettano al reddito dell’esercizio 200X,
€ (10 – 1,5) = 8,5 spettano ai redditi dei futuri esercizi e dunque al 31.12.200X costituiscono un
impiego del capitale di funzionamento (attività di stato patrimoniale).
Si ha pertanto:
DARE ?
Oneri finanziari
31.12
AVERE ?
a
Oneri finanziari pluriennali
ONERI FINANZIARI (CE)
DARE AVERE
1,5
1,5
ONERI FIN. PLURIENNALI (SP)
(a) 25
(b) 1,5
(1) 10
(b) 1,5
c) Rettifica di integrazione degli interessi passivi inclusi nella seconda semestralità in corso di
maturazione al 31.12.200X. Il periodo di maturazione della seconda semestralità va dal 1.10.200X al
31.03.200X+1, data in cui avverrà la regolamentazione monetaria di tale seconda semestralità.
Ciò significa che al 31.12.200X gli interessi passivi sono maturati in ragione di tre mesi su sei, cioè
sono la metà di € 22,5 previsti complessivamente nel piano di rimborso. Vale a significare, in base al
principio di competenza economica occorre imputare oneri finanziari per € 11,25 al reddito dell’esercizio
in chiusura.
Ciò esige che si proceda ad una rettifica di integrazione di fine esercizio.
In particolare:
il sottosistema del reddito è integrato rilevando oneri finanziari per € 11,25 (componenti negativi di
reddito),
il sottosistema del patrimonio è integrato rilevando un “rateo passivo” (valore numerario) di € 11,25;
il rateo passivo esprime infatti la misura del debito nei riguardi della banca configurato dagli
interessi passivi già “maturati” ma non ancora liquidati a favore della banca stessa (tale liquidazione
avverrà nel successivo 200X+1).
COMPETENZA ECONOMICA DELLA LINEA DI INTERESSI AL 31.12.200X
2^ SEMESTRALITA’
INTERESSI PASS. € 22,5
1^ SEMESTRALITA’
INTERESSI PASSIVI € 25
Liquidati e pagati,
interamente di competenza
economica esercizio 200X
1.1.0X
competenza economica:
€ 11,25
200X
RATEO
PASSIVO (SP)
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€ 11,25
200X+1
31.12.0X
DATA PAGAMENTO
INTERESSI DELLA 2^
SEMESTRALITA’
31.12.0X+1
7
Si esegue pertanto la seguente scrittura di integrazione di fine esercizio:
DARE ?
Oneri finanziari
31.12
AVERE ?
a
Ratei passivi
ONERI FINANZIARI (CE)
DARE AVERE
11,25
11,25
RATEI PASSIVI (SP)
(a) 25
(b) 1,5
(c) 11,25
(c) 11,25
Particolarmente chi sta apprendendo ora l’Accounting noti bene che il calcolo del rateo passivo (il quale
per la banca mutuante rappresenta specularmente un rateo attivo) attiene alla sola linea di interessi
(rata in c/interessi) e non anche alla linea di capitale. Infatti, i valori della linea di capitale non sono
propri del sottosistema del reddito, e dunque ad essi non si applica il principio di competenza
economica.
d) Scritture di chiusura.
d.1) Dapprima si chiudono a conto economico i saldi dei conti accesi a valori non-numerari che
esprimono componenti negativi di reddito (nel nostro caso, gli oneri finanziari):
DARE ?
Conto Economico
31.12
AVERE ?
a
Oneri finanziari
ONERI FINANZIARI (CE)
(a) 25
(b) 1,5
(c) 11,25
(d.1) 37,75
DARE AVERE
37,75
37,75
CONTO ECONOMICO
(d.1) 37,75
d.2) Si chiudono a stato patrimoniale i saldi dei conti accesi a valori che esprimono impieghi del
capitale di funzionamento (attività dello stato patrimoniale):
DARE ?
Stato Patrimoniale
BANCA ETNEA C/C (SP)
(1) 990
(2) 125
(d.2) 865
31.12
AVERE ?
a
Diversi
a
Banca Etnea c/c
a
Oneri finanziari pluriennali
ONERI FIN. PLURIENNALI (SP)
(1) 10
(b) 1,5
(d.2) 8,5
DARE AVERE
873,5
865
8,5
STATO PATRIMONIALE
(d.2) 873,5
d.3) Si chiudono a stato patrimoniale i saldi dei conti accesi a valori che esprimono fonti del capitale di
funzionamento (nel nostro caso, passività dello stato patrimoniale):
DARE ?
Diversi
Mutui passivi
Ratei passivi
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31.12
AVERE ?
a
Stato Patrimoniale
DARE
900
11,25
AVERE
911,25
8
STATO PATRIMONIALE
(d.2) 873,5
(d.3) 911,25
RATEI PASSIVI (SP)
(d.3) 11,25
(c) 11,25
MUTUI PASSIVI (SP)
(2) 100
(1) 1.000
(d.3) 900
ESERCIZIO 9.6/3 (3)
Si eseguano le rilevazioni sistematiche di conto e le scritture di riassunzione e di rettifica di fine
esercizio relativamente alle seguenti informazioni:
1. il periodo amministrativo coincide con l’anno solare;
2. in data 30.11.2007 si liquida e si paga alla Banca Stromboli (banca mutuante) una rata mutuo
semestrale scaduta in pari data, la quale è così composta:
- rata in c/capitale € 1.000,
- rata in c/interessi € 200;
3. la successiva rata mutuo semestrale scade il 30.05.2008 ed è così composta:
- rata in c/capitale € 950,
- rata in c/interessi € 180.
Soluzione (si prescinde dai Principi IFRS-IAS)
Occorre considerare distintamente le rilevazioni sistematiche di conto e le scritture di rettifica di fine
esercizio.
A) RILEVAZIONI SISTEMATICHE DI CONTO
In data 30.11.2007 si esegue la scrittura:
DARE ?
Diversi
Mutui passivi
Interessi passivi
BANCA STROMBOLI C/C (SP)
(1) 1.200
30.11
AVERE ?
a
Banca Stromboli c/c
DARE
AVERE
1.200
1.000
200
INTERESSI PASSIVI (CE)
(1) 200
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MUTUI PASSIVI (SP)
(1) 1.000
9
B) RILEVAZIONI CONTABILI DI FINE ESERCIZIO
b.1) Scrittura riassuntiva:
DARE ?
Oneri finanziari
31.12
AVERE ?
a
Interessi passivi
ONERI FINANZIARI (CE)
(b.1) 200
DARE AVERE
200
200
INTERESSI PASSIVI (CE)
(1) 200
(b.1) 200
b.2) Rilevazione degli interessi passivi maturati con riferimento alla semestralità in corso di maturazione
al 31.12.2007 e del relativo rateo passivo.
Il valore degli interessi passivi e del rateo passivo è pari a € [(180 : 6 mesi) * mesi 1] = 30.
Pertanto si rileva la seguente scrittura di integrazione di fine esercizio:
DARE ?
Oneri finanziari
31.12
AVERE ?
a
Ratei passivi
ONERI FINANZIARI (CE)
(b.1) 200
(b.2) 30
DARE AVERE
30
30
RATEI PASSIVI (SP)
(b.2) 30
Esercizi relativi al par. 9.7 (I prestiti obbligazionari).
ESERCIZIO 9.7/1 (4)
In data 10.02.2007 si delibera l’emissione di un prestito obbligazionario ordinario (“cedolare”) avente le
seguenti caratteristiche:
1.
decorrenza del prestito e delle relative cedole dal 01.03.2007 (per semplicità, si ignorano le
ritenute fiscali sugli interessi corrisposti),
2.
scadenza del prestito (maturity date) 28.02.2012; l’emissione ha cioè la durata di cinque anni
(i.e. 60 mesi);
3.
valore di rimborso alla scadenza € 5.000 (i.e. valore nominale dei titoli obbligazionari),
4.
valore di collocamento € 4.880,
5.
cedole semestrali complessive di € 156, in pagamento ad ogni 30 agosto e ad ogni 28 febbraio
ricompresi nel periodo quinquennale dell’emissione obbligazionaria.
Il prestito è interamente sottoscritto dall’obbligazionista Fin-Alfa Spa in data 01.05.2007. Nella medesima
data si ha pure il suo collocamento, mediante banca.
Si rilevino in contabilità generale, a libro giornale e nei mastri, i valori suscitati dagli accadimenti descritti
con riferimento al periodo amministrativo 1.1.2007 – 31.12.2007, comprese le eventuali scritture di
rettifica di storno e di integrazione al 31.12.2007.
Soluzione
a) In data 10.02.2007 (data della delibera di emissione) non si esegue alcuna rilevazione contabile.
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10
b) In data 01.03.2007 (data di decorrenza del prestito e di maturazione delle cedole) si rileva l’apertura
della sottoscrizione ed il fatto che essa prevede il rimborso sotto la pari, sicché essa comporta
l’insorgenza di un disaggio di emissione:
DARE +
1
DIVERSI
OBBLIGAZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE
DISAGGIO SU EMISSIONE
OBBLIGAZIONISTI
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(1) 4.880
AVERE −
01.03
a
+
-
OBBLIGAZIONI
5.000
4.880
120
DISAGGIO SU EMISSIONE (SP)
(1) 120
OBBLIGAZIONI (SP)
(1) 5.000
Tutti tali valori sono di pertinenza del sottosistema del patrimonio poiché essi attengono alla sola linea di
capitale del prestito.
c) In data 01.05 si procede in primo luogo a “riqualificare” l’identità degli obbligazionisti a mezzo della
seguente permutazione numeraria:
DARE +
2
01.05
AVERE −
+
-
a
OBBLIGAZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE
4.880
4.880
OBBLIGAZIONISTA FIN -ALFA C/SOTTOSCRIZIONE
OBBLIGAZIONISTA FIN-ALFA
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(2) 4.880
OBBLIGAZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(1) 4.880
(2) 4.880
Dopodiché, si rileva il collocamento dei titoli obbligazionari, considerando i dietimi sulla prima cedola. I
dietimi sono equivalenti a:
[(cedola € 156 : mesi 6) * mesi 2] = € 52 interessi già maturati al 01.05
Pertanto la scrittura è:
DARE +
3
BANCA C/C
a
a
a
OBBLIGAZIONISTA FIN-ALFA
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(2) 4.880
AVERE −
01.05
+
DIVERSI
OBBLIGAZIONISTA FIN -ALFA C/SOTTOSCRIZIONE
DIETIMI ATTIVI (CEDOLE IN CORSO DI MATURAZIONE)
-
4.932
4.880
52
DIETIMI ATTIVI (CE)
(oppure CEDOLE IN CORSO DI
MATURAZIONE)
(3) 4.880
BANCA C/C (SP)
(3) 52
(3) 4.932
d) In data 30.08 si liquida la cedola scaduta (operazione concernente la linea di interessi):
4
DARE +
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
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30.08
a
AVERE −
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE (O DEBITI VS.
PORTATORI CEDOLE SCADUTE)
+
-
156
156
11
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE (SP)
156 (4)
ONERI FINANZIARI (CE)
(4) 156
e) In sede di chiusura dell’esercizio al 31.12.2007 occorre eseguire talune rettifiche di fine esercizio al
fine di rispettare il principio di competenza economica.
e.1) In primo luogo è necessario operare la rettifica di storno del disaggio (perdita su emissione
obbligazionaria), in modo da imputarne una quota-parte al reddito dell’esercizio in chiusura. Considerato
che al 31.12.2007 sono trascorsi 10 mesi di validità dell’emissione obbligazionaria e che il prestito dura
60 mesi, il calcolo del disaggio “x” che compete all’esercizio in chiusura quale componente negativo di
reddito è il seguente:
disaggio € 120 : 60 mesi = x : 10 mesi, ove x = € 20
Pertanto si esegue la rettifica di storno del disaggio su emissione, riscontando direttamente il suo valore
originario:
5
DARE +
31.12
DISAGGIO DI COMPETENZA ECONOMICA
a
DISAGGIO SU EMISSIONE (SP)
(1) 120
(4) 20
AVERE −
DISAGGIO SU EMISSIONE
+
-
20
20
DISAGGIO DI COMPETENZA
ECONOMICA (CE)
(4) 20
e.2) Inoltre, occorre considerare che al 31.12.2007 sono maturati 4 mesi di interessi passivi relativi alla
seconda cedola semestrale. Tali oneri finanziari (periodo dal 01.09 al 31.12) debbono essere imputati al
calcolo del reddito dell’esercizio in chiusura.
Occorre dunque “integrare” il sistema dei valori:
di tali oneri finanziari, per quanto attiene al sottosistema del reddito,
di un correlato rateo passivo, per quanto attiene al sottosistema del patrimonio.
Il calcolo della rettifica di integrazione degli oneri finanziari nel sistema dei valori è il seguente:
[(cedola € 156 : mesi 6) * 4 mesi maturati] = rateo passivo 104 (per interessi passivi maturati)
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12
COMPETENZA ECONOMICA DELLA LINEA DI INTERESSI AL 31.12.2007
2^ CEDOLA
ONERI FINANZIARI € 156
1^ CEDOLA
ONERI FINANZIARI € 156
liquidati il 30.8.2007,
interamente di competenza
economica esercizio 2007
competenza economica:
2007
RATEO
PASSIVO (SP)
1.1.07
€ 52
2008
€ 104
31.12.07
DATA LIQUIDAZIONE
2^ CEDOLA
31.12.08
Si esegue pertanto la seguente scrittura di rettifica:
DARE +
6
AVERE −
31.12
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
a
RATEI PASSIVI (PER ONERI FINANZIARI)
RATEI PASSIVI (SP)
+
-
104
104
ONERI FINANZIARI (CE)
104 (6)
(4) 156
(6) 104
Il rateo passivo esprime dunque il valore degli interessi passivi già maturati per competenza economica
al termine dell’esercizio, ma non ancora formalmente liquidati quale debito nei riguardi degli
obbligazionisti. Infatti, tale liquidazione a favore degli obbligazionisti avverrà nel successivo esercizio,
allorché scadrà la seconda cedola.
f) Considerati i conti fin qua accesi, si hanno le seguenti scritture di sintesi dell’esercizio (si suppone,
come avviene nella realtà, che i conti accesi a IVA e Banca c/c siano stati ulteriormente movimentati e
qua non li si considera).
f.1) Chiusura a conto economico dei componenti negativi di reddito:
DARE +
7
CONTO ECONOMICO
AVERE −
31.12
a
a
a
DIVERSI
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
DISAGGIO DI COMPETENZA ECONOMICA
+
-
280
260
20
f.2) Chiusura a conto economico dei componenti positivi di reddito:
DARE +
7
DIETIMI ATTIVI
31.12
a
f.3) Chiusura a stato patrimoniale delle attività:
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AVERE −
CONTO ECONOMICO
+
-
52
52
13
7
DARE +
STATO PATRIMONIALE
31.12
a
AVERE −
DISAGGIO SU EMISSIONE
+
-
100
100
+
-
f.4) Chiusura a stato patrimoniale delle passività:
7
DARE +
DIVERSI
OBBLIGAZIONI
RATEI PASSIVI
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE *
31.12
a
AVERE −
STATO PATRIMONIALE
5.260
5.000
104
156
* Ovviamente tale valore figura nella misura in cui al 31.12 non v’è stata la regolamentazione monetaria
della prima cedola a favore degli obbligazionisti (nel senso che gli obbligazionisti non si sono ancora
presentati ad incassare la cedola, pur avendone il diritto).
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14
ESERCIZIO 9.7/2 (5)
In data 14.01.2007 si delibera l’emissione di un prestito obbligazionario ordinario (“cedolare”) avente le
seguenti caratteristiche:
1.
decorrenza del prestito e delle relative cedole dal 01.02.2007 (si considerino le ritenute fiscali in
ragione del 12,5% sugli interessi corrisposti e la loro rettifica relativamente ad eventuali dietimi
attivi),
2.
scadenza del prestito (maturity date) 31.01.2017; l’emissione ha cioè la durata di dieci anni (i.e.
120 mesi);
3.
valore di rimborso alla scadenza € 10.000 (i.e. valore nominale dei titoli obbligazionari),
4.
valore di collocamento € 10.480,
5.
cedole semestrali complessive di € 168, in pagamento ad ogni 31 gennaio e ad ogni 31 luglio
ricompresi nel periodo decennale dell’emissione obbligazionaria.
In data 15.01.2007 perviene la fattura di € 120 + IVA 20% emessa dalla società di consulenza “Arthur
Miller Consulting Spa”, la quale si è occupata della progettazione del regolamento obbligazionario e del
disbrigo delle formalità legali inerenti all’emissione obbligazionaria. In pari data si ha la relativa
regolamentazione monetaria.
In data 01.02.2007 il prestito è interamente sottoscritto dal sindacato di collocamento “FDP Partners”, il
quale fattura in pari data commissioni di collocamento per € 240 (operazione esente da IVA), pattuendo
che la relativa regolamentazione monetaria avvenga in sede di collocamento dell’emissione
obbligazionaria.
In data 01.03.2007 si ha il collocamento dell’intera emissione obbligazionaria.
Si consideri che gli obbligazionisti incassano immediatamente le cedole via via che esse scadono. Le
ritenute fiscali sono corrisposte all’Erario il giorno 5 di ogni mese successivo al pagamento delle cedole.
Si rilevino in contabilità generale, a libro giornale e nei mastri, i valori suscitati dagli accadimenti descritti
con riferimento al periodo amministrativo 1.1.2007 – 31.12.2007, comprese le eventuali scritture di
rettifica di storno e di integrazione al 31.12.2007.
Soluzione
a) In data 14.01.2007 (data della delibera di emissione) non si esegue alcuna rilevazione contabile.
b) In data 15.01.2007 si eseguono la liquidazione e la regolamentazione monetaria della fattura emessa
dalla società di consulenza “Arthur Miller Consulting Spa”. Si noti che il valore della consulenza è un
onere la cui competenza economica è da riferire a tutti gli esercizi riguardati dall’emissione
obbligazionaria, sicchè tale spesa esprime un valore da capitalizzare tra le attività patrimoniali e da
ripartire (“riscontare”) tra i vari esercizi a mezzo di rettifiche di storno.
1
DARE +
DIVERSI
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE
IVA 20% A CREDITO
SPESE PLURIENNALI DI
EMISSIONE (SP)
(1) 120
AVERE −
15.01
a
+
DEBITI VS. PROFESSIONISTI
144
120
24
IVA 20% A CREDITO(SP)
(1) 24
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-
DEBITI VS.
PROFESSIONISTI (SP)
(1) 144
15
2
DARE +
AVERE −
15.01
DEBITI VS. PROFESSIONISTI
a
BANCA C/C
DEBITI VS. PROFESSIONISTI (SP)
(2) 144
+
-
144
144
BANCA C/C (SP)
(1) 144
(2) 144
c) Considerati gli accadimenti che si manifestano in data 01.02.2007, è opportuno rilevare distintamente
la sottoscrizione del prestito da parte del sindacato di collocamento e la liquidazione della fattura
pervenuta da parte del sindacato medesimo.
c.1) In primo luogo si rileva la sottoscrizione (data di decorrenza del prestito e di maturazione delle
cedole), la quale è sopra la pari e dunque comporta un aggio di emissione (cioè una fonte del capitale di
funzionamento che va ripartita per competenza economica tra i vari esercizi interessati dalla emissione
obbligazionaria):
3
DARE +
01.02
OBBLIGAZIONISTI FDP PARTNERS C/SOTTOSCRIZIONE
a
a
a
OBBLIGAZIONISTI FDP
PARTNERS C/SOTT.NE (SP)
(3) 10.480
AVERE −
+
DIVERSI
OBBLIGAZIONI
AGGIO SU EMISSIONE
AGGIO SU EMISSIONE (SP)
480 (3)
-
10.480
10.000
480
OBBLIGAZIONI (SP)
10.000 (3)
c.2) Inoltre si liquida la fattura ricevuta dal sindacato di collocamento. In questo caso – oltre al debito - si
rileva un valore non-numerario costituito dall’acquisizione del servizio di collocamento. tale valore nonnumerario spetta per competenza economica a tutti gli esercizi interessati dall’emissione. Pertanto,
esso è un onere pluriennale da capitalizzare tra le attività patrimoniali e da via via riscontare nel tempo.
4
DARE +
01.02
SPESE PLURIENNALI DI COLLOC AMENTO
a
SPESE PLURIENNALI
DI COLLOCAMENTO (SP)
(4) 240
AVERE −
DEBITI VS. FDP PARTNERS
+
-
240
240
DEBITI VS. FDP PARTNERS (SP)
(4) 240
n.b. In questo caso, anche se meno precisa nel riflettere gli accadimenti, si potrebbe pure eseguire la
scrittura
4
DARE +
01.02
AVERE −
+
-
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
a
OBBLIGAZIONISTI FDP PARTNERS C/SOTTOSCRIZIONE
240
240
stornando parzialmente il credito che si vanta nei riguardi del sindacato di collocamento.
d) In data 01.03.2007 – allorché si ha il collocamento dell’intera emissione obbligazionaria – occorre in
primo luogo considerare due aspetti:
poiché la decorrenza della prima cedola è il 01.02 si deve considerare che v’è un dietimo attivo, il
cui valore (prescindendo per il momento dagli aspetti fiscali) è pari a
€ [(168 : 6 mesi) * 1 mese trascorso] = 28
alla scadenza di tale prima cedola il prossimo 31.07 gli obbligazionisti percepiranno il suo valore al
netto della ritenuta fiscale del 12,5%, cioè percepiranno un controvalore monetario netto pari a
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16
€ [168 – (168 * 12,5%)] = 147
pertanto, il “dietimo netto” da farsi corrispondere in sede di collocamento è pari a
€ [(147 : 6 mesi) * 1 mese trascorso] = 24,5
equivalente a
€ [dietimo lordo 28 – (28 * 12.5%)] = 24,5
poiché se ci si facesse corrispondere moneta per € 28 si percepirebbe indebitamente – quali
responsabili d’imposta – un ammontare di imposte pari a [28 – 24,5 = 3,5] le quali sono relative a
redditi che gli obbligazionisti non hanno conseguito (e che dunque l’Erario non può pretendere); da
tutto ciò consegue che in sede di collocamento occorre rilevare – a fronte del dietimo lordo – la
rettifica per € 3,5 delle ritenute fiscali per € [(168 * 12,5% = 21] che si opereranno il prossimo 31.07
al pagamento della cedola.
Altresì, occorre tenere presente che in questa sede si deve eseguire la regolamentazione monetaria del
debito relativo alle spese pluriennali di collocamento.
Pertanto, si ha la seguente prima nota che deve essere riflessa nelle scritture contabili:
prima nota (la qualificazione algebrica è quella di partita doppia)
- Obbligazionisti FDP Partners c/sottoscrizione (storno del credito)
- 10.480,00
+ Debiti vs. FDP Partners (storno del debito)
+ 240,00
- Dietimi attivi lordi di ritenute fiscali
- 28,00
+ Erario c/ritenute 12,5% (rettifica delle ritenute che si avranno il 31.07)
+ Banca c/c (inflow monetario netto da collocamento)
+ 3,50
+ 10.264,50
= riscontro numerico azzerante
0
Si ha dunque la seguente scrittura:
5
DARE +
01.03
DIVERSI
DEBITI VS. FDP PARTNERS
ERARIO C /RITENUTE 12,5%
BANCA C/C
a
+
-
240
3,5
10.264,5
a
a
OBBL.STI FDP PARTNERS
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(3) 10.480
(5) 10.480
AVERE −
DIVERSI
OBBLIGAZIONISTI FDP PARTNERS C/SOTTOSCRIZIONE
DIETIMI ATTIVI (AL LORDO RETTIFICA RITENUTE FISCALI )
DEBITI VS. FDP
PARTNERS (SP)
240 (5)
240 (4)
ERARIO C/RITENUTE 12,5% (SP)
(5) 3,5
DIETIMI ATTIVI (CE)
(5) 28
10.480
28
BANCA C/C (SP)
(5) 10.264,5
(2) 144
e) In data 31.07.2007 si hanno la liquidazione ed il pagamento della prima cedola. Al riguardo, in sede di
regolamentazione monetaria occorre considerare anche la ritenuta fiscale del 12,5% (infatti, in base alla
vigente normativa tributaria, il prelievo fiscale deve essere operato non in sede di liquidazione ma di
pagamento della cedola).
e.1) Liquidazione della cedola:
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17
6
DARE +
AVERE −
31.07
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
a
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE (O DEBITI VS.
PORTATORI CEDOLE SCADUTE)
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE (SP)
+
-
168
168
+
-
ONERI FINANZIARI (CE)
168 (6)
(6) 168
e.2) Regolamentazione monetaria della cedola:
7
DARE +
OBBLIGAZIONISTI
C/CEDOLE (SP)
168 (7)
168 (6)
AVERE −
31.07
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE (O DEBITI
VS. PORTATORI CEDOLE SC ADUTE)
a
DIVERSI
168
a
a
ERARIO C/RITENUTE 12,5%
BANCA C/C
ERARIO C/RITENUTE 12,5% (SP)
(5) 3,5
(7) 21
21
147
BANCA C/C (SP)
(5) 10.264,5
(2) 144
(7) 147
f) In data 05.08 si provvede a versare il saldo delle le ritenute fiscali all’Erario. Si ha pertanto la seguente
permutazione numeraria:
8
DARE +
05.08
ERARIO C/RITENUTE 12,5%
a
ERARIO C/RITENUTE 12,5% (SP)
(5) 3,5
(8) 17,5
AVERE −
BANCA C/C FISCALE
+
-
17,5
17,5
BANCA C/C FISCALE (SP)
(7) 21
(8) 17,5
Si noti che € 17,5 è esattamente il 12,5% del “rendimento netto di dietimi” della cedola per gli
obbligazionisti, cioè € (168 – 28) = 140.
In ossequio alle vigenti norme tributarie si accredita un apposito c/c.
g) Giunti alla chiusura dell’esercizio occorre eseguire talune rettifiche di integrazione e di storno al fine di
rispettare il principio di competenza economica.
g.1) Le rettifiche di storno consistono nel riscontare direttamente quei valori i quali esprimono spese
pluriennali (impieghi di capitale) oppure fonti pluriennali di capitale, nella misura in cui essi spettano al
reddito dell’esercizio in chiusura. In particolare, occorre rettificare i valori concernenti le spese pluriennali
di emissione, le spese pluriennali di collocamento e l’aggio.
g.1.i) Rettifica di storno delle spese pluriennali di emissione.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 11 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.02 al 31.12), la quota parte di tali spese pluriennali che spetta all’esercizio in
chiusura quale componente negativo di reddito è pari a
(€ 120 : mesi 120) * mesi 11 = € 11
9
DARE +
SPESE DI EMISSIONE
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31.12
a
AVERE −
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE
+
-
11
11
18
SPESE DI EMISSIONE (CE)
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE (SP)
(9) 11
(1) 120
11 (9)
g.1.ii) Rettifica di storno delle spese pluriennali di collocamento.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 11 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.02 al 31.12), la quota parte di tali spese pluriennali che spetta all’esercizio in
chiusura quale componente negativo di reddito è pari a
(€ 240 : mesi 120) * mesi 11 = € 22
10
DARE +
AVERE −
31.12
SPESE DI COLLOCAMENTO
a
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
SPESE DI COLLOCAMENTO (CE)
(10) 22
+
-
22
22
SPESE PLUR.LI DI COLLOCAMENTO (SP)
(4) 240
22 (10)
g.1.iii) Rettifica di storno dell’aggio.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 11 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.02 al 31.12), la quota parte dell’aggio che spetta all’esercizio in chiusura
quale componente positivo di reddito è pari a
(€ 480 : mesi 120) * mesi 11 = € 44
11
DARE +
AGGIO SU EMISSIONE
31.12
AVERE −
+
-
a
AGGIO DI COMPETENZA EC . (O PROVENTI FINANZIARI)
44
44
AGGIO DI COMPETENZA ECONOMICA (CE)
(11) 44
AGGIO SU EMISSIONE (SP)
(11) 44
480 (3)
g.2) La rettifica di integrazione consiste nel rilevare il rateo passivo sulla cedola in corso di maturazione
alla chiusura dell’esercizio, la quale sarà liquidata nel successivo periodo amministrativo il 31.01.2008.
Poiché la cedola semestrale ha un valore di € 168 ed essa ha iniziato a maturare il 01.08, consegue che
al 31.12 sono maturati 5 mesi di oneri finanziari, la cui regolamentazione monetaria avverrà nel
successivo esercizio. Pertanto occorre integrare il sottosistema del reddito con oneri finanziari ed il
sottosistema del patrimonio con un rateo passivo, i quali sono pari a:
(€ 168 : mesi 6) * mesi maturati 5 = € 140
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19
COMPETENZA ECONOMICA DELLA LINEA DI INTERESSI AL 31.12.2007
2^ CEDOLA
ONERI FINANZIARI € 168
1^ CEDOLA
ONERI FINANZIARI € 168
liquidati il 31.7.2007,
interamente di competenza
economica esercizio 2007
competenza economica:
2007
RATEO
PASSIVO (SP)
1.1.07
€ 28
2008
€ 140
31.12.07
DATA LIQUIDAZIONE
2^ CEDOLA
31.12.08
Si esegue pertanto la seguente scrittura di rettifica:
12
DARE +
31.12
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
a
RATEI PASSIVI (SP)
AVERE −
RATEI PASSIVI (PER ONERI FINANZIARI)
+
-
140
140
ONERI FINANZIARI (CE)
140 (12)
(6) 168
(12) 140
h) Considerati i conti fin qua accesi, si hanno le seguenti scritture di sintesi dell’esercizio (si suppone,
come avviene nella realtà, che i conti accesi a IVA e Banca c/c siano stati ulteriormente movimentati e
qua non li si considera).
h.1) Chiusura a conto economico dei componenti negativi di reddito:
DARE +
CONTO ECONOMICO
31.12
a
a
a
a
AVERE −
DIVERSI
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
SPESE DI COLLOCAMENTO
SPESE DI EMISSIONE
+
-
341
308
22
11
h.2) Chiusura a conto economico dei componenti positivi di reddito:
DARE +
DIVERSI
DIETIMI ATTIVI
AGGIO DI COMPETENZA ECONOMICA
31.12
a
AVERE −
h.3) Chiusura a stato patrimoniale delle attività (impieghi del capitale di funzionamento):
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+
CONTO ECONOMICO
72
28
44
20
DARE +
AVERE −
31.12
STATO PATRIMONIALE
a
a
a
+
DIVERSI
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE
-
327
218
109
h.4) Chiusura a stato patrimoniale delle passività (fonti esterne del capitale di funzionamento):
DARE +
31.12
DIVERSI
OBBLIGAZIONI
AGGIO SU EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA
RATEI PASSIVI
a
AVERE −
+
STATO PATRIMONIALE
10.576
10.000
436
140
i) Si ha dunque il seguente effetto sulla redazione del dittico contabile a struttura logico-aziendale:
valori suscitati dall’emissione obbligazionaria nel
valori suscitati dall’emissione obbligazionaria nello
CONTO ECONOMICO 2007
STATO PATRIMONIALE 2007
CNR
Oneri finanziari
308
Spese di emissione di
competenza economica
11
CPR
Dietimi attivi
Aggio di competenza
economica
44
Spese di collocamento di
competenza economica
22
ATTIVITA’
28
Spese di emissione di
competenza economica dei
futuri esercizi
109
Spese di collocamento di
competenza economica dei
futuri esercizi
218
PASSIVITA’ e NETTO
Obbligazioni
Aggio di competenza
economica dei futuri esercizi
436
Ratei passivi su cedole in
corso di maturazione
140
ESERCIZIO 9.7/3 (6)
In data 17.03.2007 si delibera l’emissione di un prestito obbligazionario ordinario (“cedolare”) avente le
seguenti caratteristiche:
1.
decorrenza del prestito e delle relative cedole dal 01.04.2007 (si considerino le ritenute fiscali in
ragione del 12,5% sugli interessi corrisposti e la loro rettifica relativamente ad eventuali dietimi
attivi),
2.
scadenza del prestito (maturity date) 31.03.2017; l’emissione ha cioè la durata di dieci anni (i.e.
120 mesi);
3.
valore di rimborso alla scadenza € 7.000 (i.e. valore nominale dei titoli obbligazionari),
4.
valore di collocamento € 6.940,
5.
cedole semestrali complessive di € 96, in pagamento ad ogni 31 marzo e ad ogni 30 settembre
ricompresi nel periodo decennale dell’emissione obbligazionaria.
In data 18.03.2007 perviene la fattura di € 78 + IVA 20% emessa dalla società di consulenza “Uncle
Festner Consulting Spa”, la quale si è occupata della progettazione del regolamento obbligazionario e
del disbrigo delle formalità legali inerenti all’emissione obbligazionaria. In pari data si ha la relativa
regolamentazione monetaria.
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10.000
21
In data 01.04.2007 il prestito è interamente sottoscritto dal sindacato di collocamento “Na.No. Partners”,
il quale fattura in pari data commissioni di collocamento per € 120 (operazione esente da IVA), pattuendo
che la relativa regolamentazione monetaria avvenga in sede di collocamento dell’emissione
obbligazionaria.
In data 01.06.2007 si ha il collocamento dell’intera emissione obbligazionaria.
Si consideri che gli obbligazionisti incassano immediatamente le cedole via via che esse scadono. Le
ritenute fiscali sono corrisposte all’Erario il giorno 5 di ogni mese successivo al pagamento delle cedole.
Si rilevino in contabilità generale, a libro giornale e nei mastri, i valori suscitati dagli accadimenti descritti
con riferimento al periodo amministrativo 1.1.2007 – 31.12.2007, comprese le eventuali scritture di
rettifica di storno e di integrazione al 31.12.2007.
Soluzione
a) In data 17.03.2007 (data della delibera di emissione) non si esegue alcuna rilevazione contabile.
b) In data 18.03.2007 si eseguono la liquidazione e la regolamentazione monetaria della fattura emessa
dalla società di consulenza “Uncle Festner Consulting Spa”.
1
DARE +
DIVERSI
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE
IVA 20% A CREDITO
SPESE PLURIENNALI DI
EMISSIONE (SP)
(1) 78
2
AVERE −
18.03
a
-
DEBITI VS. PROFESSIONISTI
93,6
78
15,6
DEBITI VS.
PROFESSIONISTI (SP)
(1) 93,6
IVA 20% A CREDITO(SP)
(1) 15,6
DARE +
AVERE −
18.03
DEBITI VS. PROFESSIONISTI
a
BANCA C/C
DEBITI VS. PROFESSIONISTI (SP)
(2) 93,6
+
+
-
93,6
93,6
BANCA C/C (SP)
(1) 93,6
(2) 93,6
c) Si liquida la sottoscrizione dell’emissione sotto la pari in data 01.04.2007.
3
DARE +
01.04
DIVERSI
OBBLIGAZIONISTI NA.N O. PARTNERS C/SOTTOSCRIZIONE
DISAGGIO SU EMISSIONE
a
OBBLIGAZIONISTI NA.NO.
PARTNERS C/SOTT.NE (SP)
(3) 6.940
AVERE −
OBBLIGAZIONI
DISAGGIO SU EMISSIONE (SP)
(3) 60
d) Si liquida la fattura ricevuta dal sindacato di collocamento.
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+
7.000
6.940
60
OBBLIGAZIONI (SP)
7.000 (3)
22
4
DARE +
01.04
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
a
AVERE −
DEBITI VS. NA.N O. PARTNERS
SPESE PLURIENNALI
DI COLLOCAMENTO (SP)
(4) 120
+
-
120
120
DEBITI VS. NA.NO. PARTNERS (SP)
(4) 120
e) In data 01.06.2007 si rileva il collocamento dell’emissione, considerando il dietimo attivo e la
regolamentazione del debito nei confronti del sindacato di collocamento.
Al riguardo, si ha la seguente prima nota che deve essere riflessa nelle scritture contabili:
prima nota (la qualificazione algebrica è quella di partita doppia)
- Obbligazionisti FDP Partners c/sottoscrizione (storno del credito)
- 6.940
+ Debiti vs. FDP Partners (storno del debito)
+ 120
- Dietimi attivi lordi di ritenute fiscali [(96 . 6 mesi) * 2 mesi]
- 32
+ Erario c/ritenute 12,5% (rettifica delle ritenute che si avranno il 31.07 = 32 * 12,5%)
+4
+ Banca c/c (inflow monetario netto da collocamento)
+ 6.848
= riscontro numerico azzerante
0
Si ha dunque la seguente scrittura:
5
DARE +
DIVERSI
DEBITI VS. NA.N O. PARTNERS
ERARIO C/RITENUTE 12,5%
BANCA C/C
AVERE −
01.06
a
+
DIVERSI
120
4
6.848
OBBLIGAZIONISTI NA.N O. PARTNERS C/SOTTOSCRIZIONE
DIETIMI ATTIVI (AL LORDO RETTIFICA RITENUTE FISCALI )
OBBL.STI NA.NO PARTNERS
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(3) 6.940
(5) 6.940
-
DEBITI VS. NA.NO
PARTNERS (SP)
120 (5)
120 (4)
ERARIO C/RITENUTE 12,5% (SP)
(5) 4
DIETIMI ATTIVI (CE)
6.940
32
BANCA C/C (SP)
(5) 32
(5) 6.848
(2) 93,6
f) In data 30.09.2007 si hanno la liquidazione ed il pagamento della prima cedola.
f.1) Liquidazione della cedola:
6
DARE +
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
30.09
a
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE (SP)
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AVERE −
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE
ONERI FINANZIARI (CE)
+
-
96
96
23
96 (6)
(6) 96
f.2) Regolamentazione monetaria della cedola:
7
DARE +
AVERE −
30.09
OBBLIGAZIONISTI C/CEDOLE
a
+
DIVERSI
96
ERARIO C/RITENUTE 12,5%
BANCA C/C
OBBLIGAZIONISTI
C/CEDOLE (SP)
96 (7)
96 (6)
-
ERARIO C/RITENUTE 12,5% (SP)
(5) 4
(7) 12
12
84
BANCA C/C (SP)
(5) 6.848
(2) 93,6
(7) 84
g) In data 05.10 si provvede a versare il saldo delle le ritenute fiscali all’Erario. Si ha pertanto la seguente
permutazione numeraria:
8
DARE +
05.08
ERARIO C/RITENUTE 12,5%
a
ERARIO C/RITENUTE 12,5% (SP)
(5) 4
(8) 8
AVERE −
BANCA C/C FISCALE
+
-
8
8
BANCA C/C FISCALE (SP)
(7) 12
(8) 8
Si noti che € 8 è esattamente il 12,5% del “rendimento netto di dietimi” della cedola per gli
obbligazionisti, cioè € (96 – 32) = 64.
h) Giunti alla chiusura dell’esercizio occorre eseguire le rettifiche di integrazione e di storno al fine di
rispettare il principio di competenza economica.
h.1) Rettifica di storno delle spese pluriennali di emissione.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 9 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.04 al 31.12), la quota parte di tali spese pluriennali che spetta all’esercizio in
chiusura quale componente negativo di reddito è pari a
(€ 78: mesi 120) * mesi 9 = €
9
DARE +
31.12
SPESE DI EMISSIONE
SPESE DI EMISSIONE (CE)
(9) 5,85
a
AVERE −
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE
+
-
5,85
5,85
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE (SP)
(1) 78
5,85 (9)
h.2) Rettifica di storno delle spese pluriennali di collocamento.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 9 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.02 al 31.12), la quota parte di tali spese pluriennali che spetta all’esercizio in
chiusura quale componente negativo di reddito è pari a
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24
(€ 120 : mesi 120) * mesi 9 = € 9
10
DARE +
AVERE −
31.12
SPESE DI COLLOCAMENTO
a
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
SPESE DI COLLOCAMENTO (CE)
+
-
9
9
SPESE PLUR.LI DI COLLOCAMENTO (SP)
(10) 9
(4) 120
9 (10)
h.3) Rettifica di storno dell’aggio.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 9 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.02 al 31.12), la quota parte dell’aggio che spetta all’esercizio in chiusura
quale componente negativo di reddito è pari a
(€ 60 : mesi 120) * mesi 9 = € 4,5
11
DARE +
31.12
DISAGGIO DI EMISSIONE DI COMPETENZA ECONOMICA
a
DISAGGIO DI COMPETENZA
ECONOMICA (CE)
(11) 4,5
AVERE −
DISAGGIO DI EMISSIONE
+
-
4,5
4,5
DISAGGIO DI EMISSIONE (SP)
(3) 60
4,5 (11)
h.4) Rettifica di integrazione del rateo passivo sulla cedola in corso di maturazione alla chiusura
dell’esercizio, la quale sarà liquidata nel successivo periodo amministrativo il 31.03.2008.
Poiché la cedola semestrale ha un valore di € 96 ed essa ha iniziato a maturare il 01.10.2007, consegue
che al 31.12 sono maturati 3 mesi di oneri finanziari, la cui regolamentazione monetaria avverrà nel
successivo esercizio. Pertanto occorre integrare il sottosistema del reddito con oneri finanziari ed il
sottosistema del patrimonio con un rateo passivo, i quali sono pari a:
(€ 96 : mesi 6) * mesi maturati 3 = € 48
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25
COMPETENZA ECONOMICA DELLA LINEA DI INTERESSI AL 31.12.2007
2^ CEDOLA
ONERI FINANZIARI € 96
1^ CEDOLA
ONERI FINANZIARI € 96
liquidati il 30.9.2007,
interamente di competenza
economica esercizio 2007
competenza economica:
2007
RATEO
PASSIVO (SP)
1.1.07
€ 48
2008
€ 48
31.12.07
DATA LIQUIDAZIONE
2^ CEDOLA
31.12.08
Si esegue pertanto la seguente scrittura di rettifica:
DARE +
12
AVERE −
31.12
ONERI FINANZIARI
a
RATEI PASSIVI (PER ONERI FINANZIARI)
RATEI PASSIVI (SP)
+
-
48
48
ONERI FINANZIARI (CE)
48 (12)
(6) 96
(12) 48
i) Considerati i conti fin qua accesi, si hanno le seguenti scritture di sintesi dell’esercizio (si suppone,
come avviene nella realtà, che i conti accesi a IVA e Banca c/c siano stati ulteriormente movimentati e
qua non li si considera).
i.1) Chiusura a conto economico dei componenti negativi di reddito:
DARE +
CONTO ECONOMICO
AVERE −
31.12
a
a
a
a
a
DIVERSI
ONERI FINANZIARI (O CEDOLE)
SPESE DI COLLOCAMENTO
SPESE DI EMISSIONE
DISAGGIO DI EMISSIONE
+
-
163,35
144
9
5,85
4,5
i.2) Chiusura a conto economico dei componenti positivi di reddito:
DARE +
DIETIMI ATTIVI
31.12
a
AVERE −
CONTO ECONOMICO
+
-
32
32
+
-
i.3) Chiusura a stato patrimoniale delle attività (impieghi del capitale di funzionamento):
DARE +
STATO PATRIMONIALE
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31.12
a
a
a
a
AVERE −
DIVERSI
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
SPESE PLURIENNALI DI EMISSIONE
DISAGGIO DI EMISSIONE
238,65
111
72,15
55,5
26
i.4) Chiusura a stato patrimoniale delle passività (fonti esterne del capitale di funzionamento):
DARE +
AVERE −
31.12
DIVERSI
OBBLIGAZIONI
RATEI PASSIVI
a
+
STATO PATRIMONIALE
7.048
7.000
48
i) Si ha dunque il seguente effetto sulla redazione del dittico contabile a struttura logico-aziendale:
valori suscitati dall’emissione obbligazionaria nel
valori suscitati dall’emissione obbligazionaria nello
CONTO ECONOMICO 2007
STATO PATRIMONIALE 2007
CNR
Oneri finanziari
144
CPR
Dietimi attivi
Spese di emissione di
competenza economica
5,85
Spese di collocamento di
competenza economica
9
Disaggio di competenza
economica
4,5
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ATTIVITA’
32
Spese di emissione di
competenza economica dei
futuri esercizi
72,15
Spese di collocamento di
competenza economica dei
futuri esercizi
111
Disaggio di emissione di
competenza economica dei
futuri esercizi
55,5
PASSIVITA’ e NETTO
Obbligazioni
Ratei passivi su cedole in
corso di maturazione
48
7.000
27
ESERCIZIO 9.7/4 (7)
Si consideri che la società Alfa Spa non applica i Principi contabili IFRS-IAS. Altresì, per semplicità si
prescinda dagli aspetti fiscali.
In data 17.03.2007 l’assemblea della società delibera l’emissione di un prestito obbligazionario “zero
coupon” costituito da n° 700 certificati obbligazionari ed avente le seguenti caratteristiche:
1.
decorrenza del prestito dal 01.04.2007,
2.
scadenza del prestito (maturity date) 31.03.2017; l’emissione ha cioè la durata di dieci anni (i.e.
120 mesi);
3.
valore di rimborso alla scadenza € 7.000 (i.e. valore nominale unitario dei titoli obbligazionari €
10),
4.
valore di collocamento € 5.600,
5.
il regolamento obbligazionario prevede che ad ogni 19.11 rientrante nella durata del prestito si
sorteggino n° 7 certificati obbligazionari i quali vengono rimborsati anticipatamente al loro valore
nominale.
In data 01.04.2007 si colloca il 70% dell’emissione attraverso la Banca Marina. In tale data si
manifestano spese di collocamento per € 60 liquidate e pagate alla Banca Marina in sede di
collocamento.
Poiché in data 01.09.2007 il 30% dell’emissione non risulta ancora collocata, in conformità al
regolamento obbligazionario si delibera di annullare tale quota-parte dell’emissione obbligazionaria.
In data 19.11.2007 si sorteggiano n° 7 certificati obbligazionari, il cui pagamento in rimborso avviene il
successivo 21.11.2007 attraverso la Banca Marina.
Si rilevino in contabilità generale, a libro giornale e nei mastri, i valori suscitati dagli accadimenti descritti
con riferimento al periodo amministrativo 1.1.2007 – 31.12.2007, comprese le eventuali scritture di
rettifica di storno e di integrazione al 31.12.2007.
Soluzione
a) In data 17.03 non si esegue alcuna rilevazione.
b) In data 01.04 si rileva dapprima l’apertura della sottoscrizione per l’intero valore dell’emissione
obbligazionaria, considerando il disaggio di emissione. Trattandosi di una emissione “zero coupon bond”
è meglio appropriato denominare il disaggio come “oneri finanziari pluriennali”.
1
DARE +
DIVERSI
OBBLIGAZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI
OBBLIGAZIONISTI
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
AVERE −
01.04
a
+
OBBLIGAZIONI
7.000
5.600
1.400
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI
(DISAGGIO SU EMISSIONE) (SP)
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-
OBBLIGAZIONI (SP)
28
(1) 5.600
(1) 1.400
7.000 (1)
c) Si rileva il collocamento parziale dell’emissione (70%, cioè n° 490 certificati obbligazionari), il quale è
equivalente a € 5.600 * 70% = 3.920, al contempo rilevando le spese pluriennali di collocamento e la loro
regolamentazione monetaria contestuale al collocamento:
DARE +
2
DIVERSI
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
BANCA MARINA C/C
OBBLIGAZIONISTI
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(1) 5.600
(2) 3.920
AVERE −
01.04
a
OBBLIGAZIONISTI
+
-
C/SOTTOSCRIZIONE
3.920
60
3.860
SPESE PLURIENNALI DI
COLLOCAMENTO (SP)
(2) 60
BANCA MARINA C/C (SP)
(2) 3.860
d) Annullare in parte l’emissione obbligazionaria significa – in termini contabili – operare
proporzionalmente il giroconto della rilevazione svolta al lancio della sottoscrizione (rilevazione 1 al
precedente punto b). Infatti, occorre tenere conto che non soltanto si deve stornare il valore del debito
finanziario rappresentato dalle obbligazioni, ma pure quelli relativi alla sottoscrizione ed agli oneri
finanziari pluriennali afferenti ai certificati obbligazionari annullati.
In pratica, con riguardo ai n° (700 * 30%) = n° 210 certificati obbligazionari annullati si ha il seguente
ragionamento a livello di prima nota:
prima nota (la qualificazione algebrica è quella di partita doppia)
+ Storno obbligazioni annullate (€ 7.000 * 30%)
+ 2.100
- Storno del valore di lancio della sottoscrizione (€ 5.600 * 30%)
- 1.680
- Storno degli oneri finanziari pluriennali afferenti alle obbligazioni annullate (1.400 * 30%)
- 420
= riscontro numerico azzerante
0
Pertanto, in data 01.09 si ha la seguente rilevazione sistematica di conto:
DARE +
3
OBBLIGAZIONISTI
C/SOTTOSCRIZIONE (SP)
(1) 5.600
3.920 (2)
1.680 (3)
AVERE −
01.09
OBBLIGAZIONI
a
+
DIVERSI
OBBLIGAZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI
-
2.100
1.680
420
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI
(DISAGGIO SU EMISSIONE) (SP)
(1) 1.400
(3) 420
OBBLIGAZIONI (SP)
(3) 2.100
7.000 (1)
Come si nota, il conto “obbligazionisti c/sottoscrizione” risulta ora azzerato, mentre i saldi dei conti
accesi alle obbligazioni ed agli oneri finanziari pluriennali sono espressivi di un’emissione il cui rimborso
alla scadenza è di € 4.900, relativamente alla quale si sostengono oneri finanziari pluriennali di € 980.
In pratica, rispetto ad ogni singolo certificato obbligazionario collocato ed ancora circolante (i.e. non
ancora rimborsato), si è mantenuta la seguente composizione unitaria di valori:
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29
Valore di rimborso (valore nominale unitario di 1 certificato)
€ 10
Valore di collocamento unitario
€8
Oneri finanziari pluriennali unitari per ogni certificato
€2
e) In data 19.11.2007 si esegue la liquidazione del rimborso relativo ai n° 7 certificati obbligazionari
sorteggiati.
A tale riguardo, si noti che occorre anche considerare gli oneri finanziari pluriennali relativi a tali
certificati, i quali debbono essere subito attribuiti al sottosistema del reddito. Infatti, come v’è il “rimborso
anticipato” del valore in linea di capitale del debito finanziario, altrettanto – in virtù del principio di
competenza economica - vi deve essere la “imputazione anticipata” al reddito dei relativi oneri finanziari
capitalizzati, esprimenti la linea di interessi del finanziamento.
Pertanto, in termini di prima nota si riscontra quanto segue:
LINEA DI CAPITALE: prima nota (la qualificazione algebrica è quella di partita doppia)
+ Storno obbligazioni da rimborsare (n° 7 * € 10)
+ 70
- Debito vs. gli obbligazionisti c/rimborso certificati sorteggiati (n° 7 * € 10)
- 70
= riscontro numerico azzerante
0
LINEA DI INTERESSI: prima nota (la qualificazione algebrica è quella di partita doppia)
- Storno dal sottosistema del patrimonio degli oneri finanziari pluriennali (n° 7 * € 2)
- 14
+ Imputazione al sottosistema del reddito degli oneri finanziari di competenza
economica (n° 7 * € 2)
+ 14
= riscontro numerico azzerante
0
Si eseguono dunque le due seguenti rilevazioni contabili:
e.1) per la liquidazione delle obbligazioni sorteggiate:
DARE +
4
AVERE −
19.11
OBBLIGAZIONI
a
OBBLIGAZIONISTI
OBBLIGAZIONI (SP)
(3) 2.100
(4) 70
C/RIMBORSO
+
-
70
70
OBBLIGAZIONISTI C/RIMBORSO (SP)
7.000 (1)
70 (4)
come si nota, il saldo del conto acceso alle obbligazioni (€ 4830) rappresenta il valore di rimborso dei n°
483 certificati obbligazionari ancora circolanti nei mercati finanziari;
e.2) per l’assestamento del sistema dei valori relativamente alla linea di interessi:
DARE +
5
ONERI FINANZIARI (DI COMPETENZA ECONOMICA)
ONERI FINANZIARI (CE)
(5) 14
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19.11
AVERE −
+
-
a
ONERI FINANZIARI PLURIEN NALI
14
14
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI (SP)
(1) 1.400
420 (3)
14 (5)
30
come si nota, il saldo del conto acceso agli oneri finanziari pluriennali (€ 966) rappresenta il valore
residuo degli oneri finanziari attinenti ai certificati obbligazionari ancora circolanti, poiché esso appunto è
pari a [certificati n° 483 * oneri finanziari pluriennali unitari € 2].
f) In data 21.11.2007 si rileva il pagamento agli obbligazionisti dei certificati obbligazionari sorteggiati.
DARE +
6
OBBLIGAZIONISTI
AVERE −
19.11
C/RIMBORSO
a
BANCA MARINA C/C
BANCA MARINA C/C
(2) 3.860
+
-
70
70
OBBLIGAZIONISTI C/RIMBORSO (SP)
(6) 70
(6) 70
70 (4)
g) Giunti alla chiusura dell’esercizio occorre eseguire le rettifiche di integrazione e di storno al fine di
rispettare il principio di competenza economica.
g.1) Rettifica di storno delle spese pluriennali di collocamento.
Poiché l’emissione ha una durata complessiva di 120 mesi dei quali 9 si collocano nel periodo
amministrativo 2007 (da 01.02 al 31.12), la quota parte di tali spese pluriennali che spetta all’esercizio in
chiusura quale componente negativo di reddito è pari a
(€ 60 : mesi 120) * mesi 9 = € 4,5
7
DARE +
SPESE DI COLLOCAMENTO
AVERE −
31.12
a
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
SPESE DI COLLOCAMENTO (CE)
+
-
4,5
4,5
SPESE PLUR.LI DI COLLOCAMENTO (SP)
(7) 4,5
(2) 60
4,5 (7)
g.2) Rettifica di storno degli oneri finanziari pluriennali.
Il calcolo va riferito ai soli certificati ancora in circolazione, relativamente ai quali non si è ancora stornato
il conto acceso agli oneri finanziari pluriennali. Pertanto, considerato che l’emissione ha una durata
complessiva di 120 mesi dei quali 9 si collocano nel periodo amministrativo 2007, si ha che gli oneri
finanziari pluriennali di competenza economica dell’esercizio in chiusura sono pari a:
{[(oneri finanziari pluriennali unitari 2 : mesi 120) * mesi 9] * n° certificati 483} = 72,45
Pertanto si ha la scrittura di storno:
DARE +
8
ONERI FINANZIARI (DI COMPETENZA ECONOMICA)
ONERI FINANZIARI (CE)
(5) 14
(8) 72,45
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31.12
AVERE −
+
-
a
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI
72,45
72,45
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI (SP)
(1) 1.400
420 (3)
14 (5)
72,45 (8)
31
h) Considerati i conti fin qua accesi, si hanno le seguenti scritture di sintesi dell’esercizio (si suppone,
come avviene nella realtà, che il conto acceso alla Banca Marina c/c sia stato ulteriormente
movimentato e qua non lo si considera).
h1) Chiusura a conto economico dei componenti negativi di reddito:
DARE +
31.12
CONTO ECONOMICO
a
a
a
AVERE −
+
DIVERSI
ONERI FINANZIARI
SPESE DI COLLOCAMENTO
-
90,95
86,45
4,5
h.2) Chiusura a stato patrimoniale delle attività (impieghi del capitale di funzionamento):
DARE +
AVERE −
31.12
STATO PATRIMONIALE
a
a
a
DIVERSI
SPESE PLURIENNALI DI COLLOCAMENTO
ONERI FINANZIARI PLURIENNALI
+
-
949,05
55,5
893,55
i.4) Chiusura a stato patrimoniale delle passività (fonti esterne del capitale di funzionamento):
DARE +
OBBLIGAZIONI
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31.12
a
AVERE −
STATO PATRIMONIALE
+
-
4.830
4.830
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