WILLIAM KENTRIDGE | REFUSE THE HOUR con William Kentridge e Dada Masilo Teatro Argentina, 15 | 18 novembre 2012 orari spettacolo: giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 19, domenica ore 17 coprodotto da Teatro di Roma e Romaeuropa Festival 2012 live streaming e on demand su telecomitalia.com Refuse the hour è presentato nell’ambito della rassegna Metamondi di Telecom Italia per il ciclo Appena fatto! in collaborazione con Rai Radio3 William Kentridge incontra il pubblico venerdì 16 novembre al termine dello spettacolo Danza e musica dal vivo, teatro, animazione, stravaganti macchinerie, video in tempo reale: William Kentridge torna a Roma con la sua ultima creazione Refuse the Hour, coprodotta da Romaeuropa Festival 2012 e Teatro di Roma, un’opera da camera che lo vedrà protagonista sul palcoscenico dello storico teatro romano assieme alla danzatrice e coreografa Dada Masilo, in prima italiana al Teatro Argentina dal 15 al 18 novembre. Presentato nell’ambito della rassegna Metamondi di Telecom Italia, Refuse the hour sarà trasmesso in streaming live e on demand su telecomitalia.com. Artista visivo, disegnatore, regista teatrale, operistico e di film d’animazione, il sudafricano Kentridge è una figura artisticamente tanto complessa e inafferabbile quanto inconfondibile nell’originalità che lo ha reso celebre nel mondo. Con Refuse the Hour, avvalendosi anche della collaborazione di uno storico della scienza come Peter Galison, affronta il tema del tempo, creandone una sua concezione personalissima, che supera l’idea di linearità e progressività, attraverso un viaggio peculiare nella visione del tempo dalla Grecia classica alla velocità della luce, dal cinema alla fotografia, dal colonialismo a Einstein. Accanto a lui, l’équipe che lo segue da quando, nel 2005, ha realizzato Il flauto magico di Mozart per i Teatri La Monnaie di Bruxelles e San Carlo di Napoli, tra cui spiccano i nomi di Catherine Meyburg per il montaggio video e di Philip Miller, autore delle musiche. Ma l’artista sudafricano ha voluto con lui, sul palcoscenuco, anche Dada Masilo, affascinante danzatrice e coreografa sudafricana che si è rivelata in questi ultimi anni per il suo eclettismo nel reinterpretare i classici del balletto. Protagonista sul palcoscenico, Kentridge conduce personalmente questo viaggio tra recitazione, danza, canto, letture, teatro di figura e la musica originale per tre voci femminili e un piccolo ensemble creata da Philip Miller. Dopo il debutto in giugno ad Amsterdam nell’ambito dell’Hollande Festival, Refuse the hour è stato presentato nelle più prestigiose piazze europee come il Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles e il Festival d’Avignon. Le opere di William Kentridge sono esposte nei principali musei del mondo fin dal 1990, tra cui il MOMA di NewYork, l’Albertina di Vienna e il Jeu de Paume di Parigi. Nel 2011 la rilettura del Il flauto magico di Mozart è stata presentata al Theatre de la Monnaie di Bruxelles e alla Scala di Milano. Ha diretto The Nose di Shostakovich per il Met Opera di New York nel 2010, anno in cui il MOMA ha ospitato una grande mostra a lui dedicata. Sempre nel 2010 ha ricevuto il prestigioso Kyoto Prize grazie al suo impegno letterario e filosofico e ha presentato al Louvre il progetto Carnets d’Egypte, concepito appositamente per la sezione egizia del museo parigino. È Membro Onorario dell’American Academy of Arts and Letters, componente dell’American Philosophical Society e dell’A- merican Academy of Arts. Nel 2012 ha tenuto il ciclo di conferenze Charles Eliot Norton ad Harvard e ha ricevuto la laurea honoris causa dall’University of London ed è stato insignito del Dan David Prize awarded dalla Tel Aviv University. Ospite del Festival dal 2002, Kentridge ha presentato a Romaeuropa Confessions of Zeno nel 2002, Journey to the moon nel 2005, e una straordinaria versione del Woyzeck nel 2009 con la Handspring Puppet Company. Con Metamondi e Radio3, due momenti di approfondimento sul lavoro del l’artista: _ per la rassegna Metamondi ideata con Telecom Italia, live streaming e contenuti speciali su Refuse the hour dal 15 novembre su telecomitalia.com, tra cui una live chat condotta da Luca Del Fra che permetterà agli spettatori di dialogare e riflettere in tempo reale sull’opera. _ per il ciclo di incontri Appena Fatto! curato da Rai Radio3 con Fondazione Romaeuropa, appuntamento con William Kentridge venerdì 16 novembre al termine dello spettacolo insieme a Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3 Scienza. INFO orari spettacolo: giovedì e venerdì ore i 21, sabato ore 19, domenica ore 17 | biglietto: da €35,00 intero a € 14,00 ridotto CONTATTI Fondazione Romaeuropa info: + 39 06.45553050, [email protected] | www.romaeuropa.net Ufficio stampa +39 06 45553014, [email protected] Teatro di Roma info: 06.684000308; [email protected] | www.teatrodiroma.net Ufficio stampa +39 06 684000308, [email protected] Il team creativo William Kentridge ideazione e libretto Philip Miller, musica e orchestrazione Dada Masilo, coreografia Catherine Meyburgh, montaggio video e editing Peter Galison, drammaturgia Sabine Theunissen, stage design Luc de Wit, movimenti Greta Goiris, costumi Christoff Wolmarans, Louis Olivier, Jonas Lundquist, machine design Urs Schoenebaum, disegno luci John Torres, assistente al disegno luci Adam Howard, direzione musicale e collaborazione all’orchestrazione Gavan Eckhart, disegno suono performers William Kentridge Dada Masilo, danzatrice Donatienne Michel-Dansac, soprano Ann Masina, vocalist Joanna Dudley, vocalist Bahm Ntabeni, attore e cantante Thato Motlhaolwa, attore Adam Howard, direzione musicale, tromba e flicorno Alexander Cromwell, tromba (in alternanza con Adam Howard) Philip Miller, harmonium Tlale Makhene, percussioni Waldo Alexander, violino Dan Selsick, trombone, direzione musicale (in alternanza con Adam Howard) Vincenzo Pasquariello, pianista Thobeka Thukane, tuba produzione Caroline Naphegyi , Tomorrowland, produttore esecutivo Magdaléna Lataillade coordinamento John Carroll, produzione tecnica e operatore luci Descrizione Refuse the hour è l’opera da camera correlata all’installazione Refusal of time. La performance è stata creata nel giugno 2012 e presentata per la prima volta nel luglio dello stesso anno. William Kentridge alterna una sorprendente gamma di linguaggi visivi e sonori e pone la danza, le musiche originali di Philip Miller, il montaggio video di Catherine Meyburgh, macchine, performance, letture, teatro, gli uni contro gli altri. Kentridge è in scena impegnato in una conferenza frammentata; Dada Masilo appare sia come coreografa che come interprete. La pièce vede in scena inoltre un performer, quattro cantanti, macchine bizzarre e videoproiezioni. BIOGRAFIE William Kentridge Le opere di William Kentridge sono esposte nelle gallerie, nei musei e nelle fiere d’arte di tutto il mondo fin dal 1990: da Documenta a Kassel, in Germania (1997, 2012) al Moma di New York (1998, 2010), dall’Albertrina Museum di Vienna (2010), al Jeu de Paume di Parigi (2010). Nel 2010, inoltre, Kentridge ha presentato Carnets d’Egypte al Musee du Louvre, un progetto ideato appositamente per la sala egiziana del celebre museo francese. Lo stesso anno l’artista ha ricevuto il prestigioso Premio Kyoto in riconoscimento del suo contributo nel campo delle arti e della filosofia. Nel 2011 è stato eletto membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters e ha ricevuto la laurea honoris causa in Letteratura dalla University of London. Nel 2012 l’artista ha presentato le Charles Eliot Norton Lectures presso la Harvard University ed è stato nominato membro onorario dell’American Philosophical Society e dell’American Academy of Arts and Sciences, e per il Dan David Prize assegnato dalla Tel Aviv University. Nel giugno del 2012 Kentridge ha ricevuto l’onorificenza di Commandeur dans l’ordre des Artes des Lettres dal Ministero della Cultura e della Comunicazione Francese. Philip Miller compositore Compositore sudafricano, Miller vive e lavora a Johannesburg. Nato nel 1964, prima di dedicarsi interamente alla musica ha lavorato nel campo giuridico. Le sue opere non sono facilmente classificabili e spesso sono il frutto di collaborazioni tra il teatro, il cinema e la video arte. Alcune delle sue creazioni più celebri lo vedono impegnato proprio con William Kentridge. Le sue musiche per i film animati e le installazioni multimediali del celebre artista sono state ascoltate in alcuni dei più prestigiosi musei e nelle gallerie di tutto il mondo tra cui il Moma, l’SFMOMA, il Guggenheim Museum (sia nella sede di New York che di Berlino), La Fenice Opera House e la Tate Modern di Londra. Philip Miller is a South African composer based in Johannesburg. Born in 1964, he first practiced law before establishing a career in music. His work is not easily categorized, often developing out of collaborative projects in theatre, film and video. One of his most significant collaborators is the internationally acclaimed artist, William Kentridge. His music to Kentridge’s animated films, and multimedia installations, has been heard in some of the most prestigious museums and galleries all over the world, including MoMA, SFMOMA, The Guggenheim Museums (both New York and Berlin) La Fenice Opera House and the Tate Modern. Da questa collaborazione nasce la serie di concerti dal vivo Nine Drawings for Projection e Sounds from the Black Box, presentata in Australia, Regno Unito, Germania, Italia, Belgio e negli Stati Uniti. Nel 2007 Miller ha composto Rewind, a Cantata for voice, tape and testimony, lavoro corale interamente basato sulle testimonianze della Truth and Reconciliation Commission del Sud Africa. L’opera ha debuttato a New York nella programmazione del Brooklyn Celebrate Festival ed è stata presentata al Williams College 62 Centre for Theatre and Dance, dal Market Theatre di Johannesburg e dal Royal Festival Hall di Londra. Nel 2008 l’istallazione sonora Special Boy è stata finalista alla Spier Contemporary, una delle maggiori fiere d’arte del Sud Africa. Can you hear that?, nata sotto commissione dell’ensemble Pi basato a New York, è una delle più recenti creazioni di Philip Miller. Rewind, a cantata for voice, tape and testimony, 9 Drawing for projection, Black Box/Chambre Noire, The Thula Project, African Soundscapes e Shona Malanga, sono stati pubblicati su CD. Catherine Meyburgh montaggio e video editing Meyburgh lavora nel campo cinematografico fin dal 1983 come editor per documentari, cortometraggi e lungometraggi tra cui The Guguletu Seven, Portrait of A Young Man Drowning, Guru & Andile, Heartlines e Sophiatown. La sua collaborazione con William Kentridge è iniziata nel 1998. Ha lavorato per le serie tv Yizo Yizo, Zero Tolerance e Soul City, e diretto diversi documentari tra cui Alan Paton’s Beloved Country, Kentridge & Dumas in Conversation, Madiba e A Hero for All Seasons. Collabora, oltre che con Kentridge con gli artisti Leora Farber, Georgia Papageorge, Willem Boshof. I suoi lavori sono esposti dal Moma di New York, dal Louvre di Parigi e dal Museum of Modern Art di Tokio. Le collaborazioni di Meyburgh si estendono al campo teatrale e all’opera. In quest’ambito collabora alla realizzazione di Rewind: Ubu and the truth commission, Il ritorno del Ulisse, A Cantata for Voice, Tape & testimony di Philip Miller e Gerhard Marx e le due opere di William Kentridge The Nose e The Magic Flute in scena a New York nel 2010 e a Le Monnaie di Brussels nel 2005. Dada Masilo coreografa e danzatrice Danzatrice e coreografa, Masilo si è formata presso la Dance Factory, la National School of the Arts, il Jazz Art Dance Theatre di Città del Capo e il Performing Arts Research and Training Studios in Bruxelles. Nel 2008 ha ricevuto lo Standard Back Young Artist Award for Dance. Oltre alla collaborazione con coreografi di fama internazione Masilo ha creato 11 performance originali tra cui Romeo and Juliet, Carmen, Swan Lake e The bitter end of Rosesemary. I suoi lavori sono ospitati in tutto il mondo: Tanzania, Mozambigo, Mali, Russia, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Francia, Stati Uniti e Israele. Nel 2011 il quotidiano The Star la cita come una delle cento personalità emergenti del panorama internazionale con la seguente motivazione: “la sua abilità tecnica è sorpassata solo dal suo talento artistico, audace e concettuale”. Peter Galison drammaturgo Galison è professore di Storia della Scienza e di Fisica alla Harvard University. La sua ricerca esplora le complesse interazioni tra i tre fondamentali elementi della ricerca scientifica nel campo della fisica – sperimentazione, strumentazione e teoria – e il contesto culturale e politico in cui sono immersi. Tra le sue pubblicazioni: How experiments End (1987), Image and Logic (1997), Einstein’s Clocks, Poincare’s Maps (2003) e, in collaborazione con L.Daston, Objectivity (2007). Oltre allo studio e alla ricerca è regista di due documentari: Ultimate Weapon: The H-bomb Dilemma del 2000 e Secrecy (con Rob Moss, sul problema della sicurezza nazionale e della democrazia) premiato al Soundance Film festival del 2008. Attualmente sta lavorando ad una nuova pubblicazione sulle problematiche della ridefinizione del sé attraverso le nuove tecnologie, dal titolo Building Crashing Thinking. Inoltre ha appena finito di girare un documentario sullo smaltimento delle scorie nucleari.