L’ A N G O L O T E C N I C O Adriano De Acutis, Claudio Mastrobattista e Giuseppe Grammatico Energia alternativa: gli impianti fotovoltaici U Come funziona il generatore fotovoltaico n generatore fotovoltaico è un dispositivo che, se esposto al sole, è capace di convertire la radiazione solare in energia elettrica. Il primo oggetto costruito dall’uomo in grado di funzionare grazie al fotovoltaico è stato il satellite Vanguard, lanciato nel 1958. I generatori fotovoltaici sono stati impiegati in usi terrestri per alimentare utenze difficilmente raggiungibili con la rete elettrica pubblica (ponti radio, impianti di segnalazione stradale, impianti rurali). Frequenti sono oggigiorno le realizzazioni di piccole centrali elettriche; in Italia le maggiori quantità di energia prodotta risultano di alcune migliaia di kW. L’elemento base è la cella fotovoltaica costituita da un particolare materiale semiconduttore (tipicamente il silicio). Il semiconduttore, investito da un fascio di luce solare dà luogo ad una produzione di corrente continua proporzionale alla radiazione Quali sono i vantaggi? incidente. Il fenomeno descritto 1. Basso impatto ambientale: assenza di rumore e viene denominato “efdi emissione di gas inquinanti; fetto fotovoltaico”. Non 2. Bassi costi di manutenzione: assenza di parti in tutti i pacchetti di energia movimento e quindi di usura; costituenti la luce (fotoni) vengono però sfruttati, 3. Elevata durata: un modulo fotovoltaico viene in quanto soltanto alcuni garantito per tempi di 20 ÷ 25 anni; (con particolari valori di 4. Ridotti costi di smaltimento: il componente base energia) danno luogo alla è tipicamente il silicio (che deriva dalla silice produzione di energia SiO2 di cui è fatta la sabbia); elettrica: questo meccani5. il grado di purezza del silicio per impieghi smo risulta essenziale per fotovoltaici è inferiore a quello utilizzato determinare il rendimento per la realizzazione dei chip elettronici con che, per una cella fotovolpossibilità di utilizzo di scarti dell’industria taica realizzata con silicio, elettronica. risulta pari a circa il 12 ÷ 17% dell’energia luminoPerché è poco diffuso? sa che la colpisce. 1. elevato costo: l’incremento del volume di Le applicazioni delproduzione potrà ridurre i costi; l’energia fotovoltaica richiedono caratteristiche di 2. la disponibilità della sorgente (diurna) non potenza, corrente e tensiocoincide con le richieste dell’utente il cui ne elevate ottenibili usanfabbisogno di energia è continuo nelle do sistemi di più celle. 24 ore: il fotovoltatico non potrà sostituire Pertanto le celle vencompletamente altre fonti energetiche gono assemblate in una (termoelettrico, idroelettrico, nucleare, ecc.). struttura robusta e maneggevole, in grado di garanti- 53 obiettivo sicurezza L’ A N G O L O T E C N I C O re molti anni di funzionamento anche in condizioni ambientali difficili: il modulo fotovoltaico. La potenza erogata da un modulo, in condizioni di sole pieno, può arrivare fino a 70 ÷ 75Watt. Collegando tra di loro un insieme di moduli si ottiene un generatore fotovoltaico con le caratteristiche desiderate di corrente e tensione. Affinché un impianto fotovoltaico raccolga al meglio l’energia solare incidente, la superficie attiva dovrà essere disposta perpendicolarmente ai raggi solari. Il generatore però è fissato ad una struttura di sostegno rigida, e non può inseguire il moto apparente del sole, pertanto lo si rivolge verso Sud con angolo di inclinazione rispetto al piano orizzontale (angolo di tilt) dipendente dalla ubicazione nella quale l’impianto viene installato e dall’impiego presunto. Come posizionare un generatore fotovoltaico SUD angolo di tilt In Italia è consigliabile scegliere impianti con angoli di tilt: · 10÷15° per impianti che funzionano prevalentemente in estate (impianti elettrici di camper o residenze estive); · 45÷50° per assicurare la raccolta di energia anche in inverno (impianti per segnaletica stradale); · 30° per ottimizzare la raccolta di energia nel corso dell’intero anno (impianti a servizio di abitazioni). Un generatore fotovoltaico eroga normalmente energia elettrica in corrente continua. Negli impianti più semplici un accumulatore elettrochimico (batteria) viene installato in parallelo al generatore fotovoltaico per mantenere ad un valore costante la tensione di lavoro per l’utilizzatore secondo lo schema riportato in figura. 54 obiettivo sicurezza Impianti fotovoltaici in corrente continua... L’ A N G O L O T E C N I C O Energia alternativa: gli impianti fotovoltaici diodo di blocco carico modulo fotovoltaico Per impedire che durante le ore di buio la batteria possa scaricarsi sul generatore fotovoltaico, si introduce nell’impianto un diodo di blocco della corrente a ritroso che comunque consente nelle ore diurne la normale circolazione della corrente. Per impianti con potenze nominali di centinaia di Watt si utilizza lo schema seguente, in cui compare il “convertitore dc/dc”, un dispositivo elettronico che riceve in ingresso ed eroga in uscita energia elettrica in corrente continua massimizzando la potenza disponibile sul carico. diodo di blocco carico modulo fotovoltaico ...in corrente alternata... convertitore dc/dc L’esubero o il deficit di energia erogata dalla sorgente fotovoltaica vengono compensati dalla batteria, che ha la funzione di volano energetico. La rete pubblica, per evidenti vantaggi di gestione, trasporta e distribuisce corrente alternata; ciò ha contribuito a orientare il mercato degli elettrodomestici verso prodotti funzionanti in corrente alternata. Pertanto è necessario studiare impianti fotovoltaici in corrente alternata. Si possono definire due diverse configurazioni: · Impianto fotovoltaico funzionante in isola; · Impianto fotovoltaico collegato alla rete elettrica pubblica. 55 obiettivo sicurezza L’ A N G O L O T E C N I C O L’impianto fotovoltaico funzionante in isola con alimentazione in alternata è isolato dalla rete pubblica di distribuzione. Di seguito è rappresentato lo schema di principio. ...funzionante in isola... diodo di blocco carico modulo fotovoltaico convertitore dc/dc Il convertitore dc/ac (energia in ingresso continua, ed uscita in alternata) è collegato in ingresso alle due sorgenti in continua (fotovoltaico e batterie), e trasferisce in uscita l’energia in alternata al carico, rendendo stabile la tensione d’uscita. Gli impianti ad isola sono utilizzati quando l’ubicazione degli apparecchi utilizzatori rende antieconomico l’allaccio con rete elettrica pubblica (rifugi alpini, ponti radio, ecc.). L’inconveniente di un impianto funzionante in isola è di richiedere un pacco batterie, il cui dimensionamento è legato alla autonomia desiderata espressa come “numero di giorni di buio completo” in cui l’alimentazione deve essere comunque garantita. Negli impianti collegati alla rete elettrica pubblica l’utilizzatore è collegato alla rete pubblica di distribuzione, e l’impianto fotovoltaico è connesso alla stessa rete, riversando su di essa l’energia elettrica prodotta. diodo di blocco modulo fotovoltaico convertitore dc/dc carico 56 obiettivo sicurezza RETE PUBBLICA ...o collegato alla rete pubblica L’ A N G O L O T E C N I C O Energia alternativa: gli impianti fotovoltaici Non è più necessario il pacco batterie, in quanto l’energia può essere fornita dalla rete pubblica con evidenti riduzione dei costi e vantaggi nell’installazione e nell’esercizio migliorando il rendimento complessivo dell’impianto. A fronte di questi vantaggi, deve essere installato un convertitore dc/ac che mantenga il sincronismo con la tensione di rete e disconnetta l’impianto dalla rete pubblica in caso di guasto o manutenzione della stessa per evitare che la rete stessa sia mantenuta in tensione dal generatore fotovoltaico. Nelle postazioni di alta montagna, dove trovano ricovero i ponti radio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, spesso non si trova l’allaccio dell’energia elettrica trasportata dal gestore locale per cui è necessario sopperire a tale mancanza con sistemi in grado di erogare energia alternativa per consentire il corretto funzionamento delle apparecchiature installate. Storicamente diversi sono stati i sistemi di produzione dell’energia elettrica studiati ed utilizzati dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco (impianti a gas, impianti eolici, gruppi elettrogeni) ma quello che ha riscontrato il maggior successo è stato l’impianto fotovoltaico. Il generatore fotovoltaico appare anche conveniente dal punto di vista economico infatti al giorno d’oggi la realizzazione da parte del gestore di una linea di energia elettrica in quota viene a costare circa 15.000,00 euro/km senza considerare poi il costo di utilizzo al kWh. Di contro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico si ha soltanto il costo iniziale che per un impianto di media dimensione si aggira intorno ai 4-5000 euro, con una vita media attesa di circa 20 anni. In un tipico utilizzo del sistema di produzione di energia da pannelli fotovoltaici per i ponti radio VF si sfrutta un regolatore di tensione che stabilizza la corrente che viene erogata al pacco batterie per la ricarica. Il generatore fotovoltaico utilizzato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ponti radio dei vigili del fuoco alimentati con pannelli fotovoltaici 57 obiettivo sicurezza