Malattie trasmissibili emergenti in maricoltura: la vibriosi sostenuta da Vibrio harveyi APPROCCIO POLIFASICO ALL’IDENTIFICAZIONE DI VIBRIO HARVEYI: FENOTIPICO, GENETICO E PROTEOMICO Dottorato in Scienze Veterinarie XXIX Ciclo Tobia Pretto, Amedeo Manfrin1, Marialetizia Fioravanti2 1IZS delle Venezie – CSI – Adria (RO) 2Dip. Scienze Mediche Veterinarie - Alma Mater Studiorum, Università di Bologna INTRODUZIONE: Vibrio harveyi è una specie patogena emergente per l’acquacoltura marina a livello globale. Riconosciuto da lungo tempo come causa di infezioni nei gamberi peneidi, sta recentemente acquisendo importanza anche in specie ittiche quali: cernie, squali, barramundi, pesci piatti e branzino. In Dicentrarchus labrax V. harveyi è stato isolato in episodi di mortalità, durante le fasi di ingrasso (40-160 gr) e caratterizzati da atassia natatoria, anoressia, lesioni cutanee e cheratiti. 41 ceppi identificati biochimicamente come V. harveyi, appartenenti alla ceppoteca del dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie (Università di Bologna) e del Centro Specialistico Ittico (IZS delle Venezie), isolati in branzino a partire dal 2008 da 12 impianti di allevamento italiani (gabbie a mare e vasche a terra), sono stati sottoposti ad analisi comparative fenotipiche, genetiche e del profilo proteico. La capacità discriminante dei vari metodi è stata valutata raffrontando questi ceppi di campo con ceppi di referenza di V. harveyi e di Vibrionaceae filogeneticamente prossime a Vibrio harveyi (Harveyi clade, Sawabe et al., 2007) quali V. rotiferianus, V. owensii, V. campbelli, V. alginolyticus, V. parahaemolyticus, V. natriegens, V. mytili. Sono state inoltre comparate specie causa di patologia in branzino (Photobacterium damselae piscicida, P. damselae damselae , V. anguillarum, V. ordalii, V. scophthalmi) e specie isolate in ambiente marino con caratteristiche fenotipiche simili (V. vulnificus, V. gigantis, V. xuii). MATERIALI E METODI FENOTIPO: GENOTIPO: PROFILO PROTEICO: Dopo la rivitalizzazione dei ceppi in TSB 2%NaCl e successiva crescita clonale in BA e TSA 2%NaCl è stata valutata la morfologia e sono stati eseguiti test KOH, ossidasi, catalasi, sensibilità a O/129 e luminescenza. In seguito si è proceduto con prove biochimiche in macrometodo (O-F, SIM, KIA), crescita su terreni differenziali e selettivi (TCBS, CHROMagar™ Vibrio, MacConkey Agar) e prova in micrometodo con inoculo al 2% NaCl (API 20E, bioMérieux). Tutte le prove sono state valutate a 25°C. I dati fenotipici ottenuti (28 parametri) sono stati elaborati mediante il programma R (coefficiente di Gower) per ottenere un dendrogramma di clusterizzazione gerarchica Da colonie di 18-24 h il DNA è stato estratto mediante kit commerciale (QIAamp® DNA mini Kit, QIAGEN). L’analisi dei differenti ceppi è stata condotta mediante il sequenziamento e l’analisi filogenetica del gene uridina monofosfato chinasi, PyrH (Tall et al., 2013), comparando le sequenze ottenute con i dati presenti nel database Genebank di ceppi di referenza, ove possibile. Successivamente è stata ottimizzata una PCR-end point specie-specifica (amplificazione del gene toxR secondo Pang et al., 2006) e gli amplificati di tutti i ceppi sono stati valutati mediante elettroforesi in gel di agarosio (banda attesa di 382 bp). (Matrix Assisted Laser Desorption Ionization-Time Of Flight) La metodica in spettrometria di massa MALDI-TOF ha analizzato il contenuto proteico ribosomiale di colonie di 24 h. Tutti gli estratti sono stati testati in duplicato mediante MaldiBiotyper (BrukerDaltonics). Gli spettri MSP ottenuti dai ceppi in esame sono stati comparati con il database BrukerDaltonics (5627 spettri) implementato con spettri di ceppi Vibrio spp. di referenza standardizzati in precedenza (93 ceppi). L’identificazione dei ceppi è stata considerata accurata a livello di specie con uno score > 2,0. Phot. damsela piscicida Phot. damsela damsela Phot. damsela damsela Vibrio vulnificus Vibrio mytili Figura 1: Analisi filogenetica basata sul gene PyrH (Neighbour joining, bootstrap = 1000). Figura 2: Dendrogramma basato su 28 parametri fenotipici di 41 ceppi di campo e 19 ceppi di referenza (UPMGA I ceppi di referenza e di campo analizzati in questo studio sono contrassegnati con simbolo clustering, indice cofenetico 0,97). Il riquadro demarcato in rosso evidenzia il cluster genetico Vibrio harveyi, i simboli richiamano i codici identificativi in Fig. 1. RISULTATI: FENOTIPO: sono risultate discriminanti le prove in micrometodo di metabolismo degli amminoacidi: arginina deidrolasi (ADH), lisina decarbossilasi (LDC), ornitina decarbossilasi (ODC), e del citrato (CIT) associate alla colorazione di CHROMagar™ Vibrio a 48 h e TCBS. Il profilo caratteristico per V. harveyi è : ADH -,LDC +, ODC +, CIT +, TCBS giallo, CHROMagar bicolore, lilla o rosa tenue dove le colonie sono più fitte e bianco latte dove sono disseminate. La luminescenza è stata osservata solo nel 20% dei ceppi analizzati. Sono stati riscontrati ceppi di V. harveyi con variazioni nel fenotipo: TCBS verde (2%), ODC - (7%), e CHROMagar monocolore bianco (14%). L’analisi dei dati fenotipici ha permesso una clusterizzazione efficace dei ceppi di campo con i due ceppi V. harveyi di referenza (Fig. 2); un solo ceppo di campo non saccarolitico è stato escluso. GENOTIPO: le sequenze del gene PyrH dei ceppi analizzati permettono una clusterizzazione coerente nella totalità dei casi con le sequenze in letteratura (Fig. 1). L’analisi del gene toxR specie-specifico ha amplificato tutti i ceppi di V. harveyi di campo e di referenza con una banda di circa 380 bp come riportato in bibliografia; un numero limitato di altri Vibrio (V. rotiferianus, V. campbellii, V. gigantis) ha amplificato bande chiaramente differenziabili per bp da V. harveyi. PROFILO PROTEICO: l’esito del MALDI-TOF ha rispecchiato l’assegnazione di specie ottenuta dal genotipo. 40 ceppi di campo sono stati assegnati con I e II best match a V. harveyi (score > 2,3), un solo ceppo di campo ha presentato I best match con V. diabolicus e II match con V. harveyi. Vibrio harveyi : colorazione di CHROMagar™ Vibrio (post 48 h) e profilo API 20E post 24 h DISCUSSIONE: Le analisi sin qui condotte hanno evidenziato un’ottima concordanza nell’identificazione di ceppi di V. harveyi. L’analisi del gene toxR appare promettente, per rapidità e costo, rispetto al sequenziamento del gene PyrH. L’identificazione mediante MALDI-TOF appare rapida ed efficiente, grazie all’implementazione preliminare del database BrukerDaltonics con ceppi di Vibrio spp. Le prove fenotipiche sono state complessivamente in grado di discriminare V. harveyi dai congeneri, tuttavia dai dati in bibliografia si riscontra una certa variabilità nei risultati biochimici per le prove ritenute discriminanti. Appare pertanto necessario analizzare un maggior numero di ceppi, della medesima specie, di Vibrio appartenenti al clade Harveyi. ATTIVITÀ PREVISTE PER IL II ANNO Implementazione data set, valutazione dei fattori di virulenza, prova di infezione sperimentale con differenti ceppi di V. harveyi in D. labrax.