I Concerti per le Scuole 2014-2015 in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze 4 | 5 | 6 marzo 2015 ore 9.30 e 10.45 da 4 a 12 anni - durata 50 min circa BUSTRIC e il Magico Piccolo Principe libero adattamento dal racconto di Antoine de Saint Exupéry di e con Bustric drammaturgia musicale e direttore Marcello Bufalini Orchestra della Toscana Sabato 7 marzo 2015 ore 16.30 Tutti al Teatro Verdi!!! Gli spettacoli del sabato pomeriggio per bambini, ragazzi e famiglie www.orchestradellatoscana.it Il Magico Piccolo Principe di Bustric La musica è come l’acqua, prende la forma del recipiente dove la si mette pur restando sempre acqua. Con questo gioco di parole, Bustric c’informa che la musica rende liberi gli spettatori e gli attori, perché, pur essendo uguale per tutti, è diversa per ognuno. Ognuno la può interpretare come vuole. La musica è un compagno di viaggio capace di divenire protagonista in ogni istante senza mai essere prevaricatrice. Da molti anni Bustric compone e gioca con storie e personaggi che con la musica dialogano. Il suo mondo fatto di magia, giochi di prestigio, giocoliere, pantomima e parole, si sposa magnificamente bene con questa antichissima arte che, certo, è nata con l’uomo. Questo Piccolo Principe liberamente ispirato a l’opera di Antoine de Saint Exupéry ne è una prova. Il racconto che tutti conoscono diviene spunto di scene che si dilatano e creano sorprese. Del Piccolo Principe si cerca qui la meraviglia nascosta dietro le parole. È una rappresentazione libera e leggera, dove la scena semplice per scelta e necessità si trasforma a seconda del momento, divenendo ogni volta paesaggio e spazio magico, diverso. Il gioco stesso racconta e diviene storia. È il modo di mettere in scena di Bustric, ancora prima del racconto ad avere un valore didattico che incoraggia la creazione. Inventare e creare è forse l’attività umana più bella e straordinaria che esiste. Ai bambini deve essere mostrato che è possibile. Quello di Bustric è un esempio palpabile, che si vede perché davanti a tutti. La narrazione, anche se a volte è complessa, si risolve sempre con inventiva e semplicità, quella semplicità che nasce dallo studio e dal superamento di fronzoli e decori inutili. Si va dritto al cuore delle cose, non servono scene troppo costose e difficili. Bustric ci mostra che, se si libera la mente e con essa la fantasia, e se si dà spazio al gioco, tutto può essere rappresentato: “ Pianeti immaginari … Personaggi impossibili … tutto” Il pubblico è sempre disposto a credere e ad entrare nel gioco dell’attore. Il teatro, diceva Borghes, è un “Una sospensione volontaria dell’incredulità” … I bambini hanno questa straordinaria capacità innata, ancora disponibile, per loro è del tutto naturale lasciarsi andare al gioco, aspettano solo di essere stimolati. Certo non si deve deluderli, sarebbe fatale. Si debbono sempre mantenere le promesse. “Un ragazzino un giorno mi ha chiesto come si fanno le magie? Io gli ho risposto che ci voleva la polvere magica e lui allora è diventato serissimo e come se avesse fatto una scoperta eccezionale mi ha chiesto: Va bene anche la polvere di casa mia?!!” Buon divertimento! Programma musicale I brani che costituiscono il programma musicale dello spettacolo sono stati scritti da alcuni dei più grandi compositori classici e romantici: Haydn, Mozart, Schubert, Mendelssohn, Brahms; a questi si è aggiunto il compositore che fra i moderni, forse più di ogni altro, ha saputo parlare al mondo dell’infanzia: Prokof’ev. Le composizioni scelte sono nate, nella maggior parte dei casi, per l’ascolto nella sala da concerto, tranne il brano di Schubert che era effettivamente destinato al teatro, ma per accompagnare una situazione completamente diversa. In ogni caso, tutte si sono dimostrate felicemente adatte per unirsi all’invenzione scenica di Bustric, già così poetica e stupefacente, che esse arricchiscono di un’ulteriore dimensione fantastica. Il pubblico dei più giovani viene trasportato in un mondo magico, grazie al quale essi prendono confidenza e fanno amicizia, anche con quel meraviglioso organismo vivente che è l’orchestra sinfonica, con la sua ricchezza e varietà di timbri e di sonorità, con le sue infinite possibilità espressive ed evocative; ed è sorprendente accorgersi di come compositori vissuti due o tre secoli fa, in un mondo così diverso da quello di Saint-Exupéry o dal nostro, contemporaneo, possano mettersi a dialogare, a giocare con un artista come Bustric, rappresentare per lui una fonte di ispirazione, diventare personaggi delle sue storie. “Un Canguro venezuelano era molto pigro e non aveva voglia di saltare. Succede in molte famiglie che uno dei componenti si perda per via. Questo canguro invece di saltare faceva domande, domande di ogni tipo; per esempio chiedeva come si fa un bloody mary, oppure cosa danno domani alla televisione, ma siccome gli altri canguri gli rispondevano saltando, lui sentiva sempre l’inizio della risposta e mai la fine. Così restava in dubbio.” Sergio Bini in arte BUSTRIC Laureato alla facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Bologna. Frequenta a Parigi la scuola di circo di Annie Fratellini e Pierre Etaix, quella di pantomima di Etienne Decroux, la scuola di Roy Bosier a Roma, poi un periodo di studi con Jon Strasberg “actor studio”. È autore, interprete e regista degli spettacoli che mette in scena con la compagnia teatrale da lui creata: “la compagnia Bustric”. Compone i suoi spettacoli, generalmente scritti e interpretati da lui stesso, partendo dal testo che poi racconta usando varie tecniche dal gioco di prestigio, alla pantomima, al canto e alla recitazione. Il gioco e l’elemento di abilità non sono mai inseriti come dimostrazione fine a se stessa, ma servono a raccontare la storia riempiendola di sorprese, di cose buffe e inattese. È un teatro colorato e comico, a volte poetico, certamente unico. Con i suoi spettacoli è stato in gran parte d’Europa, dalla Spagna alla Norvegia, in Somalia, Cile, Uruguai, Brasile, Argentina, America del Nord. Gli spettacoli possono essere rappresentati sia in lingua italiana che inglese o francese. Lavora nel cinema dove ha fatto film da Oscar come La vita è bella di Roberto Benigni e film nascosti come Quartiere di Silvano Agosti. In televisione è attore in vari sceneggiati, protagonista di una serie dal titolo Questa casa non è un albergo, e ospite di trasmissioni e talk show, come il Maurizio Costanzo. I suoi spettacoli possono essere a tema come La meravigliosa arte dell’inganno dove il filo rosso è appunto l’inganno: ogni tipo d’inganno. Da quello storico a quello d’amore. Oppure di pura fantasia, come Atterraggio di fortuna, in cui il pubblico diviene passeggero di un aereo che sta per precipitare e tenta così un atterraggio di fortuna. Ma anche storici, come Napoleone Magico Imperatore, metafora di potere e astuzia. Inventa una serie di spettacoli musicali da Pierino e il lupo di Prokof’ev rappresentato con l’Orchestra della Toscana, a Varieté di Kagel diretto da Gorli. Collabora con la formazione toscana dal 2000 presentandosi sul palcoscenico del Teatro Verdi nelle più svariate vesti di voce narrante, animatore, comico ne Bustric e la Musica del Libro della Giungla, Pinocchio LiberoTutti, Al Circo con Bustric, Varieté degli animali. Firma la regia del Don Giovanni di Mozart in Colombia, recita nel ruolo di ‘Ambrogio’, servitore di ‘don Bartolo’ nel Barbiere di Siviglia rappresentato all’Arena di Verona, e si dedica alla scrittura di commedie, come Ghiaccio in Paradiso, rappresentate autonomamente da altre compagnie. Bustric è un uomo di spettacolo, completo e curioso, difficile da definire, un po’ come quel canguro venezuelano. Marcello Bufalini È nato a Roma nel 1963. Dal suo debutto, nel 1994, con l’Orchestra Sinfonica di Graz, di cui fu subito nominato primo direttore ospite, ha avuto inizio un’intensa attività internazionale, che lo ha visto frequente ospite di prestigiosi complessi come l’Orchestra della Suisse Romande, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, della Rai di Monaco di Baviera, la Mitteldeutsches Rundfunkorchester, l’Orchestra della Fenice di Venezia, la Sinfonica G.Verdi di Milano, l’Orchestra dell’Arena di Verona, la Tonkünstlerorchester e la Radio Symphonieorchester di Vienna e altre ancora, in sale come il Musikverein e il Konzerthaus di Vienna, il Grosses Festspielhaus di Salisburgo, il Gewandhaus di Lipsia. Come direttore d’opera è stato ospite dell’Opéra du Rhin di Strasburgo, della Kammeroper di Vienna, del Verdi di Sassari, dell’Alighieri di Ravenna, della Stagione lirica di Teramo ed Atri, del circuito lombardo ASLICO, del Teatro del Giglio di Lucca. Nel 2001 ha diretto “L’Arte della Fuga” (progetto di trascrizione e completamento ideato e coordinato da Luciano Berio) per il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. E’ docente di direzione d’orchestra al Conservatorio “A.Casella” dell’Aquila. Nel 2006, su commissione del pianista Roberto Prosseda, ha realizzato il completamento e la ricostruzione dell’inedito Concerto in mi minore per pianoforte e orchestra di Mendelssohn, che è stato già eseguito tra il 2007 e il 2008 a Berlino, Milano, Coblenza, Liverpool, Roma (Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Tokyo. Di questo brano è prevista l’incisione con l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia diretta da Riccardo Chailly per la Decca, numerose altre esecuzioni, e nel mese di aprile sarà interpretato dallo stesso Roberto Prosseda eseguito al Teatro Verdi di Firenze, nell’ambito della Stagione Concertistica dell’ORT. Dal 2002 Bufalini collabora con Bustric e con l’Orchestra della Toscana nella realizzazione di spettacoli per i piccoli. Ad oggi sono andate in scena: Pierino e il lupo, Il libro della giungla, La meravigliosa storia del circo, Pinocchio. L’ORT e la musica per i piccoli Considerata una tra le migliori orchestre da camera in Italia, l’ORT dal 1984 dedica ogni anno al pubblico dei più piccoli tre produzioni di concerto o di teatro musicale, interessando una fascia di età che va dai bambini della scuola materna fino ai ragazzi della scuola media. Negli anni numerose sono state le proposte in parte costruite sul repertorio classico: dalle fiabe musicali di Debussy, Poulenc, Prokof’ev, alle operine più celebri di Mozart, Offenbach, Cimarosa, alla meno nota Lo scoiattolo in gamba di Nino Rota; dalle musiche disneyane alle pagine più complesse di Telemann e Boccherini. Altri gli spettacoli costruiti su temi di facile accesso per i piccoli e di immediato impatto con il loro mondo fantastico. Sono nati così Il circo con musiche di Ravel, Milhaud, Ibert; La grande fantasia zoologica, musiche di Haydn, Saint-Saëns, Respighi; L’orchestra stravagante, con pagine di Salieri, Giani Luporini, Bassani, L.Mozart. Infine, e questo è l’aspetto più rilevante dell’attività didattica, l’ORT si è impegnata in più occasioni con gruppi di ragazzi delle scuole elementari e medie dando vita a laboratori di scrittura drammaturgica e musicale che hanno condotto alla messinscena di operine prime realizzate dai ragazzi diventati attori, musicisti, e cantanti coadiuvati naturalmente da presenze professionali. Da queste sperimentazioni sono andate in scena Carosello di Betty Olivero e Un tram chiamato Arlecchino di Aldo Tarabella. Un’ampia selezione di concerti, di spettacoli di teatro musicale, di spettacoli di danza che disegnano una singolare antologia musicale destinta al pubblico dei più piccini. Orchestra della Toscana L’Orchestra della Toscana si è formata a Firenze nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistico Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. La direzione artistica è affidata a Giorgio Battistelli. Composta da 45 musicisti, che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche, l’Orchestra realizza le prove e i concerti, distribuiti poi in tutta la Toscana, nello storico Teatro Verdi, situato nel centro di Firenze. Le esecuzioni fiorentine sono trasmesse su territorio nazionale da Radiorai Tre e Rete Toscana Classica. Interprete duttile di un ampio repertorio che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, l’Orchestra riserva ampio spazio a Haydn, Mozart, tutto il Beethoven sinfonico, larga parte del barocco strumentale, con una particolare attenzione alla letteratura meno eseguita. Accanto ai grandi capolavori sinfonico-corali si aggiungono i Lieder di Mahler, le pagine corali di Brahms, parte del sinfonismo dell’Ottocento con una posizione di privilegio per Rossini. Una precisa vocazione per il Novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi, caratterizzano la formazione toscana nel panorama musicale italiano. Ospite delle più importanti Società di Concerti italiane, si è esibita con grande successo al Teatro alla Scala di Milano, al Maggio Musicale Fiorentino, al Comunale di Bologna, al Carlo Felice di Genova, all’Auditorium “G.Agnelli” del Lingotto di Torino, all’Accademia di S.Cecilia di Roma, alla Settimana Musicale Senese, al Ravenna Festival, al Rossini Opera Festival e alla Biennale di Venezia. Numerose le sue apparizioni all’estero a partire dal 1992: più volte nei teatri della Germania, del Giappone, del Sud America, e poi a Cannes, Edimburgo, Hong Kong, Madrid, New York, Parigi, Salisburgo, Strasburgo, Lucerna. Incide per Emi, Fonè, Agorà, Ricordi, Bongiovanni, e VDM Records Fondazione ORT | Via Verdi 5 - Firenze tel. 055 2340710 | tel. 055 2342722 [email protected] Teatro Verdi | Via Ghibellina 97/99 - Firenze tel. 055 212320 | orari biglietteria dal lunedì al sabato 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00 festivi chiuso