Questo è il sole Sin da 10.000 anni prima di Cristo la storia è ricca di

Ciao gente, come primo post affronto un argomento un po' scottante. In queste righe che leggerete e
nelle (quasi 70) immagini che vedrete ci sono i sottotitoli e gli screenshot del film "Zeitgeist".
Questo film documentario è diviso in tre parti, la prima delle quali è quella che vi riporto nel
seguito.
Io non ho avuto tempo di verificare tutte le informazioni in esso contenute, e in alcuni casi avrei
voluto fare dei commenti personali, ma ho preferito trascrivere tutto il film e basta.
Buona lettura.
Questo è il sole
Sin da 10.000 anni prima di Cristo la storia è ricca di sculture e scritture che riflettono
il rispetto e l'adorazione per questo corpo celeste.
Questo perché ogni mattina che il sole sorgeva, portava con se luce, calore e
sicurezza, proteggendo l'uomo dalla fredda, buia, pericolosa oscurità della notte.
Gli antichi capirono che senza il sole i raccolti non sarebbero cresciuti, e che la vita
sul pianeta non sarebbe più esistita. Queste realtà hanno fatto del sole l'oggetto più
adorato di tutti i tempi.
Inoltre gli antichi erano anche molto coscienti delle stelle. Il tracciamento delle stelle
permise loro di riconoscere e di anticipare eventi che avvenivano su lunghi periodi,
come le eclissi e le lune piene. Inoltre catalogarono i gruppi celesti, in quelle oggi
note come “costellazioni”.
Questa è la croce dello zodiaco, uno dei simboli concettuali più antichi della storia
umana.
Questa rappresenta, in modo figurato, il passaggio del sole attraverso le 12
costellazioni, lungo il corso dell'anno. Sono inoltre rappresentati i 12 mesi dell'anno,
le 4 stagioni, i solstizi e gli equinozi. Il termine “Zodiaco” deriva dal fatto che le
costellazioni vennero personificate, tramite l'utilizzo di figure umane o animali. Le
antiche civiltà non si limitarono a seguire quindi il sole e le stelle, ma li
personificarono con miti elaborati, che ne riflettevano movimenti e relazioni. Il sole,
date le sue qualità preservanti e vitalizzanti, venne impersonato come simbolo del
Creatore invisibile o Dio, “Sole di Dio”, “Luce del mondo”, “Salvatore dell'umanità”.
Le 12 costellazioni in modo analogo rappresentavano le “tappe” del viaggio del “Sole
di Dio”, tappe alle quali vennero associati dei nomi, derivanti di solito da elementi
naturali presenti in quel periodo. Come ad esempio Acquario, il portatore d'acqua,
che porta le piogge primaverili.
Questo è Horus
E' il Dio Sole dell'Egitto del 3000 a.C. circa. E' la personificazione del sole, e la sua
vita è una serie di mitologie allegoriche che hanno a che fare con i movimenti del
sole nel cielo.
Sappiamo molto di questo Messia solare, grazie agli antichi geroglifici egiziani. Ad
esempio Horus, simbolo del sole o della luce, aveva un nemico, Set, e Set era la
personificazione dell'oscurità o della notte. Ogni mattina, metaforicamente, Horus
vinceva l'eterna battaglia contro Set, mentre la sera, Set sconfiggeva Horus,
scagliandolo verso gli Inferi.
E' importante sottolineare che “oscurità/luce” o “buono/cattivo”, è una delle più usate
dualità mitologiche mai conosciute, e viene ancora usata a vari livelli ai giorni nostri.
La storia di Horus, in linee generali, è la seguente.
Horus nacque il 25 Dicembre dalla vergine Isis-Meri. La sua nascita fu annunciata
da una stella nell'Est, che tre Re seguirono per trovare e adorare il nuovo Salvatore.
All'età di 12 anni fu un insegnante prodigio, a 30 anni venne battezzato da una
figura di nome Anup, ed iniziò così la sua predicazione. Horus aveva 12 discepoli
che viaggiavano con lui, ed eseguiva miracoli come curare i malati e camminare
sull'acqua. Horus aveva molti nomi gestuali, come “la Verità”, “la Luce”, “il Sacro
Figlio di Dio”, “il Buon Pastore”, “l'Agnello di Dio”, e molti altri. Traditoda
Typhon, Horus fu crocifisso, sepolto per 3 giorni, e poi... resuscitò.
Queste qualità di Horus, originali o meno, pare siano una costante, dato che esistono
molte altre divinità, di popoli e culture diverse, che hanno la stessa struttura
mitologica generale.
Attis, nella Frigia,
nato dalla vergine Nana il 25 Dicembre, crocifisso, sepolto, e dopo 3 giorni, fu
resuscitato.
Krishna, in India,
nato dalla vergine Devaki con una stella premonitrice dell'Est, compieva miracoli con
i suoi discepoli, e, dopo la sua morte, fu resuscitato.
Dioniso, in Grecia,
nato da una vergine il 25 Dicembre, fu un insegnante itinerante, compiva miracoli,
come tramutare l'acqua in vino, era chiamato “il Re dei Re”, “il Figlio Unigenito di
Dio”, “l'Alpha e l'Omega”, e in molti altri modi, e, a seguito della sua morte, fu
resuscitato.
Mitra, della Persia,
nato da una vergine il 25 Dicembre, aveva 12 discepoli e compieva miracoli, e alla
sua morte fu sepolto per 3 giorni, dopo i quali resuscitò. Era anche chiamato “la
Verità”, “la Luce”, e molti altri nomi. Interessante notare che il giorno sacro dedicato
a Mitra, era la domenica.
Di fatto vi sono numerosi Salvatori, in differenti periodi, da tutto il mondo, che
mantengono queste caratteristiche generali.
Il dubbio rimane: perché queste caratteristiche? Perché la nascita da una vergine il 25
Dicembre? Perchè la morte per 3 giorni e l'inevitabile resurrezione? Perché 12
discepoli o seguaci?
Per scoprirlo, esaminiamo il più recente dei Messia solari.
Gesù Cristo nacque dalla vergine Maria il 25 Dicembre a Betlemme, la sua nascita fu
annunciata da una stella nell'Est, che tre Re, o Re Magi, seguirono per trovare e
adorare il nuovo Salvatore. All'età di 12 anni fu un insegnante prodigio, a 30 anni fu
battezzato da Giovanni Battista, dopo il quale cominciò la sua predicazione. Gesù
aveva 12 discepoli, compieva miracoli come guarire i malati, camminare sull'acqua,
destare i morti, era anche noto come “il Re dei Re”, “il Figlio di Dio”, “la Luce del
Mondo”, “l'Alpha e l'Omega”, “l'Agnello di Dio” e molti altri. Tradito dal discepolo
Giuda e venduto per 30 denari d'argento, fu crocifisso, sepolto in una tomba, e dopo 3
giorni, resuscitò e ascese al cielo.
Innanzi tutto, la sequenza della nascita è del tutto astrologica.
La stella dell'Est è Sirio, la stella più luminosa della notte, che il 24 Dicembre si
allinea con le tre stelle più luminose della cintura di Orione.
Queste tre stelle vengono chiamate come venivano chiamate nell'antichità: I TRE RE.
I tre Re e la stella più luminosa, Sirio, puntano tutte verso il luogo dove sorge il sole
il 25 Dicembre.
Questo è il motivo per cui i tre Re “SEGUONO” la stella dell'Est [Sirio], allo scopo
di “TROVARE” il luogo in cui è “NATO” il sole.
La vergine Maria è la costellazione Virgo, nota anche come “Virgo la Vergine”,
“Virgo” in latino significa “Vergine”. Virgo a volte viene anche chiamata “Casa del
Pane”, e la rappresentazione di Virgo è una vergine con un fascio di grano.
La “Casa del Pane” e il simbolo del grano rappresentano i mesi di agosto e settembre,
il periodo della raccolta. Inoltre la parola “Betlemme” si traduce letteralmente con
“Casa del Pane”. “Betlemme” si riferisce quindi alla costellazione Virgo, un luogo in
cielo, non sulla Terra.
Vi è un altro fenomeno interessante che avviene attorno al 25 Dicembre, o nel
solstizio di inverno. Dal solstizio d'estate al solstizio d'inverno, le giornate diventano
sempre più brevi e rigide. Osservandolo dall'Emisfero Nord, il sole sembra muoversi
verso Sud, diventando sempre più piccolo e flebile. Le giornate più corte e la fine dei
raccolti, vicino al solstizio d'inverno, simboleggiavano per gli antichi il processo
della morte. Era la “morte” del Sole.
Entro il 22 Dicembre, la morte del sole era pienamente compiuta, e dato che il sole si
muove verso sud continuamente per 6 mesi, questo è anche il giorno in cui si trova
nel suo punto più basso.
Ora accade una cosa strana. Il sole smette di muoversi verso sud, almeno in modo
sensibile, per 3 giorni.
Durante questa pausa di 3 giorni il sole rimane nelle vicinanze della costellazione
della Croce del Sud, o della Croce.
E dopo questa pausa, il 25 Dicembre, il sole si muove di 1 grado, stavolta verso Nord,
portando giorni più lunghi, calore, e la primavera.
Per questo motivo si diceva: il Sole è morto sulla Croce, è rimasto morto per 3 giorni,
e poi è risorto o rinato.
Questa è la ragione per cui Gesù e numerose altre divinità solari hanno in comune la
crocifissione, la morte per tre giorni, e la resurrezione.
E' il periodo di “transizione” dopo il quale il Sole cambia direzione verso l'emisfero
Nord, portando la primavera e dunque la salvezza.
Tuttavia, non si celebrava la resurrezione del sole, se non fino all'equinozio di
primavera o “Pasqua”. [Quando il periodo di luce supera le 12 ore e quindi diventa
maggiore del periodo di buio, n.d.r.].
Questo perché nell'equinozio di primavera il sole annienta “ufficialmente” le tenebre,
le giornate diventano via via più lunghe rispetto alla notte, e riemergono le condizioni
rivitalizzanti della primavera.
Probabilmente l'aspetto più evidente del simbolismo astrologico attorno alla figura di
Gesù, è la figura dei 12 discepoli. Sono semplicemente le 12 costellazioni dello
zodiaco, con le quali Gesù, simbolo del sole, si accompagna nel suo viaggio.
Di fatto il numero 12 è molto ricorrente in tutta la Bibbia.
Le 12 tribù di Israele, i 12 giudici di Israele, i 12 profeti dell'antico testamento, i 12
grandi patriarchi, i 12 re di Israele.
La croce dello zodiaco, ovvero la vita metaforica del sole, non era soltanto
un'espressione artistica, o uno strumento per tracciare i movimenti del sole.
Ma era anche un simbolo spirituale pagano, la cui versione semplificata era simile a
questa.
Questo non è un simbolo della religione cristiana, ma è l'adattamento pagano alla
croce dello zodiaco.
Ecco perché Gesù nelle prime raffigurazioni viene sempre raffigurato col volto
davanti alla croce, dato che Gesù è il Sole.
Il “Sole Divino”, la “Luce del Mondo”, il “Salvatore Risorto”, colui che “ritornerà”,
come fa ogni mattina, la “Gloria di Dio”, che protegge dall'operato delle tenebre,
“rinascendo dall'alto” ogni mattina, “venendo dalle nubi”, “alto nel cielo”, con la sua
“corona di spine”, o raggi di sole.
Tra le molte metafore astrologiche, astronomiche presenti nella Bibbia, una delle più
importanti ha a che vedere con le “Ere”. In tutte le Sacre Scritture vi sono numerosi
riferimenti alla “Era”. Ma occorre prima capire il fenomeno della “precessione degli
equinozi”.
Gli antichi Egizi, come altre civiltà venute molto prima, capirono che all'incirca ogni
2150 anni, all'alba dell'equinozio di primavera, il Sole sorge in corrispondenza di un
diverso segno dello Zodiaco. Questo è dovuto alla lenta rotazione angolare che la
terra mantiene mentre ruota sul proprio asse. Questo viene chiamato “precessione”
perché le costellazioni si muovono “a ritroso”, nel senso opposto al ciclo normale
annuale. Per attraversare tutti e 12 i segni dello Zodiaco, la precessione degli equinozi
richiede all'incirca 25,765 anni, detto anche il “Grande Anno”, e le antiche civiltà
questo lo sapevano molto bene. E si riferivano a ciascun periodo di 2150 anni come
ad una “Era”.
Dal 4.300 a.C. fino al 2.150 a.C. c'è stata l'Età del Toro. Dal 2.150 a.C. fino al 1 d.C.,
c'è stata l'Età dell'Ariete.
Dal 1 d.C. fino al 2.150 d.C. vi è l'Età dei Pesci, l'Era attualmente in corso.
E attorno al 2.150 d.C., entreremo nella nuova Era, l'Età dell'Acquario.
La Bibbia riflette, in linea generale, un moto simbolico attraverso 3 Ere,
prevedendone una quarta.
Nell'Antico Testamento, quando Mosè scende dal Monte Sinai con i 10
Comandamenti, rimane sconvolto nel vedere la propria gente adorare un vitello
dorato.
Difatti Mosè frantumò le tavole di pietra, e ordinò alla propria gente di uccidersi l'un
l'altro così da potersi purificare.
La maggioranza degli studiosi biblici attribuisce questa collera di Mosè al fatto che
gli israeliti stavano adorando un “falso idolo”, o qualcosa di simile. In realtà il toro
dorato si riferisce all'Età del Toro, mentre Mosè rappresenta la nuova Età dell'Ariete.
E' per questo che ancora oggi gli ebrei suonano il “corno dell'ariete”.
Mosè rappresenta la nuova Età dell'Ariete, e nella nuova Era, tutti devono liberarsi di
quella precedente.
Anche altre divinità rimarcano queste transizioni, come Mitra, divinità pre-cristiana
che uccide il Toro, con la stessa simbologia.
Gesù è la figura che accompagna l'Era che viene dopo quella dell'Ariete, l'Età dei
Pesci, o dei “Due Pesci”. Il simbolismo del pesce è molto presente nel Nuovo
Testamento, come quando Gesù sfamò 5000 persone con pane e “2 pesci”. All'inizio
della sua predicazione, in cammino verso la Galilea, aiutò “2 pescatori”, che poi lo
seguirono.
Credo che abbiate visto tutti il “pesce di Gesù” sul retro delle auto.
Pochi sanno che cosa significa veramente. E' un simbolismo astrologico pagano del
Regno Solare durante l'Età dei Pesci. Anche la presunta nascita di Gesù coincide
essenzialmente con l'inizio di questa Era.
In Luca 22:10, quando i discepoli chiedono a Gesù dove si terrà la prossima Pasqua
dopo che lui se ne sarà andato, Gesù risponde: “Quando voi entrerete nella città, vi
verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua...seguitelo nella casa dove
entrerà”. Questo passo, tra tutti i riferimenti astrologici, è uno dei più rivelatori.
L'uomo che porta una brocca d'acqua è Acquario, che viene sempre raffigurato da un
uomo che versa una brocca d'acqua.
Acquario rappresenta l'Età che verrà dopo quella dei Pesci, e quando il Sole (il Sole
di Dio) lascerà l'Età dei Pesci (Gesù), “entrerà” nella casa dell'Acquario, dato che
Acquario viene dopo i Pesci nella precessione degli equinozi.
Gesù sta soltanto dicendo che dopo l'Età dei Pesci vi sarà l'Età dell'Acquario.
Abbiamo tutti sentito parlare dei “tempi finali” e della “fine del mondo”. Oltre alle
descrizioni “caricaturali” presenti nell'Apocalisse, la fonte principale di questa idea
viene da Matteo 28:20, in cui Gesù dice: “Io sarò con voi fino alla fine del mondo”.
Tuttavia, nella versione autorizzata della Bibbia, la parola “mondo” è un errore di
traduzione, tra i molti presenti. In realtà la parola utilizzata è “aeon”, che significa
“Era”. “Io sarò con voi fino alla fine dell'Era”. Vero, perché la personificazione
dell'Età dei Pesci nel Gesù-Sole, terminerà quando il sole sarà entrato nell'Età
dell'Acquario. L'intero concetto di “tempi finali” e di “fine del mondo” è una
allegoria astrologica male interpretata. Diciamolo ai 100 milioni circa di persone in
America che credono che la fine del mondo sia vicina.
Inoltre la figura di Gesù, come ibrido astrologico e letterario, è un plagio molto
esplicito del Dio Sole egiziano Horus.
Sulle mura del tempio di Luxor in Egitto, da oltre 3.500 anni fa, sono presenti
affreschi relativi all'Annunciazione, all'Immacolata Concezione, alla nascita e
all'adorazione di Horus.
Gli affreschi iniziano con Thaw che annuncia alla vergine Iside il concepimento di
Horus,
poi Nef, lo Spirito Santo che feconda la vergine,
e di seguito l'Immacolata Concezione,
e l'adorazione.
Questa è esattamente la storia del miracolo del concepimento di Gesù.
Di fatto le analogie letterali tra la religione egiziana e quella cristiana sono
sconcertanti.
E il plagio non si ferma qui. La storia di Noè e dell'Arca di Noè è presa direttamente
dalla tradizione. Il concetto di “Diluvio Universale” è onnipresente nel mondo antico,
con più di 200 diversi riferimenti in periodi e tempi differenti. Tuttavia, nella ricerca
di una fonte pre-cristiana, basta soffermarsi sull'Epopea di Gilgamesh, scritta nel
2600 a.C. Questo poema narra di un “Grande Diluvio” per mano di Dio, un'Arca con
all'interno gli animali da salvare, persino la liberazione e il ritorno di una colomba,
tutti aspetti in comune con la storia biblica, e ci sono molte altre analogie.
C'è poi la storia plagiata di Mosè.
Riguardo alla nascita di Mosè, è scritto che è stato adagiato in una cesta di canne e
posato sulle acque di un fiume, così da sfuggire all'infanticidio. Viene poi raccolto da
una figlia della nobiltà e cresciuto come un principe.
Questa storia è stata completamente copiata dal mito di Sargon di Accadia, del 2.250
a.C. circa. Sargon nasce, viene posto in una cesta per evitare l'infanticidio, e viene
posato sulle acque del fiume. Viene poi raccolto e cresciuto da Akki, ostetrica della
famiglia reale.
Mosè è anche noto come il “donatore della legge”, colui che diede i Dieci
Comandamenti, o “legge mosaica”. Tuttavia l'idea di una “legge divina” trasmessa ad
un profeta è anch'essa un tema ricorrente molto antico. Mosè è solo uno tra i tanti
donatori della legge della storia mitologica. In India il grande donatore della legge era
Manou. In Creta, Minos salì sul monte Dicta, dove Zeus gli diede le leggi sacre. In
Egitto vi fu Mises, che portò le tavole di pietra con incisevi sopra le leggi di Dio.
Manou, Minos, Mises, Mosè.
Sui Dieci Comandamenti, questi sono stati del tutto presi dalla Formula 125 del Libro
della Morte egiziano.
Dal Libro della Morte, “Io non ho rubato” diventa “Tu non ruberai”, “Io non ho
ucciso” diventa “Tu non ucciderai”, “Io non ho mentito” diventa “Tu non farai falsa
testimonianza”, e così via.
Di fatto la religione egiziana probabilmente costituisce il principale fondamento per
la teologia giudaico-cristiana.
-Battesimo
-Vita dopo la morte
-Giudizio finale
-Immacolata Concezione
-Resurrezione
-Crocifissione
-Arca dell'alleanza
-Circoncisione
-Salvatore
-Santa Eucaristia
-Diluvio Universale
-Pasqua
-Natale
-Ascesa al cielo
e molti molti altri, sono tutti elementi egiziani, creati molto prima del Cristianesimo o
dell'Ebraismo.
Giustino il Martire, uno dei primi storici e difensori
cristiani, scrisse: “Quando noi diciamo che Lui, Gesù
Cristo, il nostro Maestro, non è nato da unione sessuale,
è stato crocifisso, morto, poi risorto, e infine asceso al
Cielo, non proponiamo nulla di diverso da ciò che voi
credete riguardo all'essere figli del Dio Giove”. In un
altro scritto, Giustino disse: “Lui è nato da una vergine,
accettatelo allo stesso modo con ciò che credete del
[dio] Perseo.” E' ovvio che Giustino e primi cristiani
sapevano quanto il Cristianesimo fosse simile alle
religioni pagane. Tuttavia Giustino trovò una soluzione.
Per quanto gli riguardava, questa era opera del Diavolo.
Il Diavolo ebbe l'accortezza di precedere la venuta di
Cristo, allo scopo di creare queste stesse caratteristiche
nel mondo pagano.
La Bibbia non è altro che un ibrido letterario astro-teologico, proprio come quasi tutti
i miti religiosi venuti prima. Di fatto il “trasferimento” degli attributi di un soggetto
in uno nuovo, può essere ritrovato nella Bibbia stessa. Nel vecchio testamento c'è la
storia di Giuseppe. Giuseppe è il “prototipo” della figura di Gesù.
Giuseppe nacque da una nascita miracolosa, Gesù nacque da una nascita miracolosa.
Giuseppe aveva 12 fratelli, Gesù aveva 12 discepoli.
Giuseppe venne venduto per 20 monete d'argento, Gesù venne venduto per 30 monete
d'argento.
Il fratello Giuda propone la vendita di Giuseppe, il discepolo Giuda propone la
vendita di Gesù.
Giuseppe comincia la sua attività all'età di 30 anni, Gesù comincia la sua attività
all'età di 30 anni.
Ci sono molte altre analogie.
Esistono prove storiche, non bibliche, sull'esistenza di un uomo di nome Gesù, figlio
di Maria, che viaggiava assieme a 12 discepoli, guariva i malati, e via dicendo? Ci
sono numerosi storici che vissero nei dintorni dell'area mediterranea, sia durante,
che subito dopo la presunta vita di Gesù. Quanti di questi storici documentano la
vita di Gesù? Nemmeno uno.
Questo non significa tuttavia che i difensori del “Gesù storico” non abbiano sostenuto
il contrario.
Per dimostrare l'esistenza di Gesù vengono di solito citati quattro storici: Plinio il
Giovane, Svetonio e Tacito sono i primi tre.
Ogni riferimento, nel migliore dei casi, consiste solo in poche frasi, e relativo soltanto
alla parola “Cresto” o “Cristo”, che di fatto non è un nome, ma un titolo. “Cristo”
significa “il Messia”.
La quarta fonte è Giuseppe Flavio, fonte dimostrata essere un falso. Viene purtroppo
considerata ancora una fonte attendibile.
Una persona resuscitata dalla morte, ascesa al cielo sotto gli occhi di tutti, e che ha
compiuto molti miracoli, a lui attribuiti, non dovrebbe comparire negli annali della
storia? Non vi compare, perché una volta valutate le prove, ci sono alte probabilità
che la figura nota come Gesù, non sia esistita nemmeno.
“La religione cristiana è una parodia della venerazione solare, nella quale hanno
messo un uomo di nome Gesù al posto del Sole, e gli hanno reso l'adorazione
originariamente resa al Sole.”
Thomas Paine
1737-1809
La verità è che Gesù è la divinità solare della setta cristiana gnostica, e come tutte le
altre divinità pagane, è una figura mitologica. E' stato il sistema politico che ha
cercato di “storicizzare” la figura di Gesù, per avere controllo sociale.
Nel 325 d.C. a Roma, l'imperatore Costantino riunì il Concilio di Nicea. E' lì che fu
instaurata la Dottrina Cristiana politicamente motivata, dando così inizio ad una
lunga storia di massacri ed inganno spirituale. E per i 1.600 anni seguenti, il Vaticano
ha mantenuto il suo controllo politico su tutta l'Europa, portando a periodi “felici”
come il Medio Evo, o ad eventi “gloriosi” come le Crociate e l'Inquisizione.
La religione cristiana, come tutti gli altri sistemi di credo teistico, è l'inganno del
secolo. [come traduzione credo ci starebbe meglio “l'inganno di sempre”, n.d.r.]
E' servita ad allontanare gli uomini dal mondo naturale, e per dividere tra di loro
stessi gli uomini. Appoggia una cieca sottomissione alla verità. Riduce la
responsabilità dell'uomo, dato che “Dio controlla ogni cosa, e così, crimini orrendi
possono essere giustificati nel nome del “volere divino”.
La religione non potrà mai riformare l'umanità perché la religione è schiavitù.
Robert G. Ingersoll
1833-1899
La religione autorizza coloro che sanno la verità ad usare il mito, per manipolare e
controllare la società.
Il mito religioso è il più forte strumento mai creato, usato come base psicologica
sopra la quale possono prosperare altri miti.