Il Counselling nella disassuefazione dal fumo di Tabacco

ASP Vibo Val.
Prevenzione e trattamento del
Tabagismo
Il Counselling nella disassuefazione dal
fumo di Tabacco
A volte il fumo è cool ma fa sempre male
Introduzione
“Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la
sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la
nicotina mi metteva. Quando seppi di odiare
tutto ciò fu peggio.”
Italo Svevo,
La coscienza di Zeno 1923
La relazione di aiuto
La relazione d’aiuto, costituisce un essenziale strumento di lavoro ( a volte
l’unico) per molte professioni umane e sociali.
L’operatore deve possedere competenze ed abilità, nella situazione di
colloquio, per esercitare e ricreare dinamiche psicologiche favorevoli
all’apertura alla fiducia,alla chiarificazione,senza introdurre ,al
contrario,distorsioni,blocchi, o regressioni che come è noto,sono varie e
complesse.
Il Counseling per smettere di fumare
• Piano d’azione OMS 2008-2013
• Prevenzione del consumo di Tabacco
Azione degli Stati
• 1) Monitorare il consumo di Tabacco e le politiche di prevenzione.
• 2)Proteggere le persone dal fumo passivo nei luoghi di lavoro.
• “Offrire aiuto alle persone che vogliono
smettere di fumare”.
• 4) Informare le persone sui pericoli del tabacco
• 5) Potenziare i divieti di pubblicità,promozione sponsorship del
tabacco.
• 6) Aumentare le accise ed il prezzo del tabacco.
Counseling Antifumo
• Fare Counseling antifumo significa unire all’aspetto informale
l’aspetto persuasivo che si propone cioè di convincere i
fumatori a smettere. E’ una comunicazione diversificata in
base ai destinatari.
•
(La comunicazione ad un adolescente sarà diversa da quella rivolta all’adulto, uno sportivo, una donna in
gravidanza, o in un pz con patologie correlate).
Da un punto di vista psicologico è necessario indagare sul livello
motivazionale e sulla fase del percorso di cambiamento .
Comprendere se la decisione di smettere sia auto-centrata oppure
determinata da fattori esterni ,
Considerare sempre le risorse che il pz possiede sul piano della
consapevolezza, dei meccanismi che lo spingono a fumare , nonché quali
strategie può adottare.
Test
e/o attraverso strumenti psicometrici: (la sua self-efficacity mentre il livello
di frattura interiore con altri test specifici).
In alcune situazioni può risultare utile escludere disturbi della personalità ,
dipendenze da sostanze stupefacenti, alcolismo , disturbi del comportamento
alimentare , disturbi psichiatrici( ansia e depressione in particolare ) .
Jennifer S, Clark C, steven J. et al., Prospective predictors of quit attemps and smoking cessation in young adult. Health Psycology,1996;15(4)261-268.
Il Counselor
Il Counselor deve comprendere ciò che
avviene nell’utente ed aiutarlo a acquisire
consapevolezza del suo vissuto.
Non deve proporre soluzioni precostituite,
ma aiutare la persona a trovarle dentro di sé.
Saper ascoltare e saper osservare
Il rischio maggiore nell’ascoltare il cliente è quello
di interpretare,di comprendere non in modo
autentico e, inoltre di proiettare sulla situazione
del cliente i significati personali di chi ascolta.
Essere “centrati sul cliente” significa
comprenderlo e capire ciò che avviene nel qui ed
ora della relazione stessa, è importante
controllare “ciò che avviene nel corso del
colloquio”,senza distrazioni e senza errori
psicologici.
Variabili del counseling
Il Counseling può essere individuale o di gruppo e la durata e il
numero dei partecipanti possono variare.
Tutti i contenuti dei programmi di Counseling individuale sono
applicabili anche al gruppo.
Il Gruppo
• Il gruppo consente di realizzare un ambiente
d’incoraggiamento e di condivisione degli
sforzi,un appoggio solidale e reciproco dei
membri,la condivisione dei problemi e delle
motivazioni con gli altri fumatori. Anche la
presenza di ex fumatori serve come rinforzo
positivo.
Differenze
• Alcuni fumatori possono non gradire o non
essere adatti ad approcci di gruppo; dunque
va offerta una terapia individuale.
• In termini di efficacia non sono emerse
differenze significative tra il counseling
individuale e quello di gruppo.
Durata
• Da diversi studi è emerso che maggiore è la
durata del primo colloquio e maggiore sarà il
numero di coloro che smetteranno di fumare.
• Lo stesso fenomeno accade quando il
counseling è più intensivo e prolungato nel
tempo.
Due approcci più efficaci se combinati
Sono due i trattamenti che hanno riportato evidenze
scientifiche della propria validità il
Supporto comportamentale attraverso Counseling e la
Farmacoterapia;
La loro efficacia è potenziata se entrambi combinati:
uno rafforza e mantiene le motivazioni,
l’altro aiuta a superare i disagi fisici.
Approcci combinati
Il primo rafforza e mantiene le motivazioni
del fumatore a smettere, spesso attivano
un supporto sociale,insegnano a riconoscere
sintomi di astinenza da nicotina e a
identificare le situazioni a rischio che
possono indebolire i propositi.
I farmaci aiutano a superare i disagi fisici
che derivano dall’improvvisa mancanza
di nicotina.
Questa è l’ultima!
“ti avevo detto che il fumo fa male”
Il fumo uccide
Raccomandare di smettere
Raccomandare a tutti i fumatori di smettere di fumare,
fornendo un consiglio chiaro ed inequivocabile a
smettere.
Questo intervento può essere richiesto qualificato come
intervento minimo. Anche se il tempo richiesto può
essere solo di 3
minuti, l’intervento è tanto più efficace, quanto maggiore
è la sua durata. Uno strumento di analisi della
motivazione al cambiamento molto semplice è costituito
dal cosiddetto modello tranteoretico di Prochaska e
DiClemente.
Aspetti psicologici
La terapia cognitivo-comportamentale è utilissima e anche il Medico,oltre
all’esperto deve saper attuare un intervento di supporto comportamentale
relativo al Tabagismo conoscendo almeno gli stadi di cambiamento, ciò
che ogni fumatore attraversa prima di giungere a smettere di fumare
.
Intervento clinico minimo
Anticipare al pz i sintomi da astinenza nicotinica,
spiegare che si attenuano nel tempo, concordare
una strategia e una data di cessazione.
Proporre la terapia farmacologica per
controllare sintomi
di astinenza a tutti i
soggetti che fumano più
di 10 sigarette al giorno o
che risultino fortemente
dipendenti al test di Fagerstrom.
Aiutare a smettere
Intervento clinico minimo
Aiutare a smettere
Anticipare al pz i sintomi da astinenza nicotinica,
spiegare che si attenuano nel tempo, concordare
una strategia e una data di cessazione.
Proporre la terapia farmacologica per controllare
sintomi di astinenza a tutti i soggetti che fumano
più di 10 sigarette al giorno o che risultino
fortemente dipendenti al test di Fargerstrom.
Craving
Si definisce “craving” il desiderio,la necessità
impellente di fumare.
A volte il pz avverte la
sensazione di non
poter superare momenti in
cui il “craving” si presenta.
Al Pz. va spiegato che :
Il desiderio impellente di sigaretta dura
pochi minuti, circa 5, dopo
diventa nettamente inferiore.
Bere un bicchiere d’acqua a piccoli sorsi,lentamente, tenendo
l’acqua in bocca per un attimo prima di
deglutire aiuta a “spegnere” il desiderio.
Distrarsi nel modo che più piace fa superare questo momento.
Fare qualcosa d’altro,come fare una piccola passeggiata per 5 o 10 minuti, stare in piedi se si era
seduti o viceversa, spezza la tensione del momento.
Lo stesso risultato si ottiene masticando una gomma o una caramella o tenendo le mani
occupate(Giocherellando con la matita o scarabocchiando qualcosa)
Situazioni in cui si può manifestare il craving
• La prima sigaretta del mattino è quella che spesso manca di
più,sopra o dopo il caffè.
• Alla fine dei pasti
• Fumare a fine pasto dopo il caffè è molto frequente.
• Quindi sarà opportuno mangiare con tranquillità,assaporando i cibi.
Evitare di bere il caffè. Finito il pasto,muoversi subito per evitare la
necessita della sigaretta. Lavarsi i denti nell’immediatezza dopo il
pasto riduce molto il desiderio di fumare.
• Al Telefono,poiché si ha l’abitudine di fumare durante la
conversazione, cercare di cambiare l’azione , quindi tenere piccoli
oggetti nelle mani e scarabocchiare qualcosa.
• In automobile masticare una gomma per evitare di fumare.
• Evitare di fumare con gli amici al bar, al ristorante
• in viaggio. Allontanarsi quando gli altri fumano.
Respirare
•
•
•
•
Consigliare al pz di fare respiri profondi,
Passeggiate
Chiacchierata con amici
Bagno rilassante
sono espedienti che possono ridurre
la tensione ed il nervosismo. E’ importante
far capire al pz che il suo fisico deve abituarsi
a una nuova situazione,che è solo momentanea.
Ricaduta
La ricaduta non deve essere
vissuta come un fallimento e
va trattata come una riacutizzazione
di una patologia cronica.
Evitare di colpevolizzare il soggetto
incoraggiandolo ad analizzare le cause:
Stress,depressione, compagnia di fumatori,
aumento di peso.
Spiegare al cliente che ogni tentativo,
conferendo nuove esperienze, avvicina al successo.
Ricontattare i soggetti che hanno ripreso a fumare.
Astinenza da Nicotina
• L’astinenza da nicotina comprende 4 o più dei seguenti
sintomi:
• Umore disforico
• Insonnia
• Irritabilità,impazienza,aggressività
• Aumento dell’ansia
• Difficoltà di concentrazione
• Irrequietezza
• Rallentamento del battito cardiaco
• Aumento dell’appetito o del peso.
Donne in gravidanza
Il periodo della vita nel quale la donna decide di avere un figlio e poi la
gravidanza possono costituire un terreno fertile rispetto all’intervento di
disassuefazione da fumo, che rappresenta la principale causa di basso peso,di
morbosità, e mortalità dei neonati.
E’ fondamentale con tutte le donne in gravidanza fumatrici promuovere la
cessazione del fumo.
Il fumo fa male