Divulgando Srl - Trieste I concerti del conservatorio Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969 www.conts.it autunno_inverno 2016 - 2017 Programma autunno_inverno 2016 - 2017 Mercoledì 19 ottobre 2016 – ore 20.30 XX Premio Pianistico Internazionale “Stefano Marizza” Concerto dei vincitori In collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e la famiglia Marizza Lunedì 24 ottobre 2016 – ore 20.30 Dalla pianura boema alle pendici dei monti Urali Ester Ban – Arpa Lunedì 31 ottobre 2016 – ore 20.30 Trieste − Graz: Consonanze con gli studenti dell'Universität für Musik und darstellende Kunst - Graz e del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste Lunedì 7 novembre 2016 – ore 20.30 Undine Eleonora Tripiciano – Flauto Hiromi Arai – Pianoforte Sabato 12 novembre 2016 – ore 18.30 Da Vienna a Hollywood Concerto di apertura dell’Anno Accademico 2016 - 17 del Conservatorio "G. Tartini" Orchestra Sinfonica del Conservatorio "G. Tartini" Luca Chiandotto – Pianoforte Romolo Gessi – Direttore I concerti si terranno nella Sala Tartini Il concerto del 12 Novembre si terrà nella Sala de Banfield - Tripcovich I concerti del 19 Ottobre e 1 Dicembre si terranno nell'Aula Magna del Conservatorio Programma autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 14 novembre 2016 – ore 20.30 Mercoledì 14 dicembre 2016 – ore 20.30 Bernhard Pötsch – Pianoforte Milica Stojadinović – Soprano Silvano Zabeo – Pianoforte Omaggio a Johannes Brahms In collaborazione con Musikuniversität - Wien Lunedì 21 novembre 2016 – ore 20.30 Allegro ma non troppo Giada Visentin – Violino Mizuho Furukubo – Pianoforte Elegia d'autunno In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia) Lunedì 19 dicembre 2016 – ore 20.30 Omaggio a Ferruccio Busoni A cura del Dipartimento di Strumenti armonici Lunedì 28 novembre 2016 – ore 20.30 Lunedì 9 gennaio 2017 – ore 20.30 Teresa Trevisan - Flavio Zaccaria – Duo pianistico Fabián Pérez Tedesco - Giorgio Ziraldo – Percussioni Emmanuele Baldini – Violino Roberto Turrin – Pianoforte Contemporaneous In collaborazione con Chromas - Associazione Musica Contemporanea Mercoledì 30 novembre 2016 – ore 20.30 La flûte enchantée Laura Levai Aksin – Flauto Aurora Sabia – Pianoforte In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia) con la partecipazione di: Pierluigi Maestri - Giuseppina Mascheretti - Luisa Sello – Flauti Giovedì 1 dicembre 2016 – ore 16.00 Premio pianistico “Maria Grazia Fabris” XII edizione - 2016 In collaborazione con il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine e la famiglia Gherbitz Lunedì 5 dicembre 2016 – ore 20.30 J. Brahms: due Sonate per violino e pianoforte Joaquín Palomares – Violino Patrizia Tirindelli – Pianoforte In collaborazione con Conservatorio Superior de Murcia (Spagna) Americas Lunedì 16 gennaio 2017 – ore 20.30 Bach to Bach .... passando per Trieste Wladimir Matesic – Organo Mercoledì 19 ottobre 2016 – ore 20.30 Aula Magna XX Premio Pianistico Internazionale “Stefano Marizza” — Concerto dei vincitori In collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e la famiglia Marizza Interpreti e programma saranno resi noti nello specifico programma di sala Stefano Marizza Giovane collaboratore dell’Università Popolare di Trieste, scomparso prematuramente nel dicembre 1996, era considerato fra i più brillanti allievi pianisti del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Nato a Fogliano (GO) il 9 dicembre 1969, iniziò a studiare pianoforte sotto la guida di Gianna Visintin. Dal 1988 fu allievo di Massimo Gon presso il Conservatorio triestino dove si diplomò nel 1995. Precedentemente nel 1994 si laureò con lode in Materie letterarie alla Facoltà di Magistero dell’Università di Trieste e l’anno seguente si iscrisse al corso di laurea in Pedagogia. Da anni collaborava con l’Università Popolare di Trieste dove era stato assunto nel gennaio 1996 ed era considerato uno dei funzio- nari più validi. Nei frequenti viaggi e contatti in Istria aveva allacciato importanti rapporti con le Comunità degli Italiani dalle quali era particolarmente stimato ed apprezzato. ALBO D’ORO DEL PREMIO PIANISTICO INTERNAZIONALE "STEFANO MARIZZA" 1997 − Maia Glouchkova - Sofia (Bulgaria) 1998 − Péter Morva - Dunakeszi (Ungheria) 1999 − Giacomo Miglioranzi - Venezia (Italia) 2000 − Tihamér Hlavacsek - Orosháza (Ungheria) 2001 − Raluca Stirbat - Iasi (Romania) 2002 − Volha Stsiazhko - Minsk (Bielorussia) 2003 − Dora Deliyska - Pleven (Bulgaria) 2004 − Alì Hirèche - Parigi (Francia) 2005 − Matteo Andri - Bueriis (Udine, Italia) 2006 − Chiara Opali - Vittorio Veneto (Treviso, Italia) 2007 − Grzegorz Niemczuk - Tychy (Polonia) 2008 − Emanuele Delucchi - Varese Ligure (La Spezia, Italia) 2009 − Hyun-Jee Moon - Seoul (Corea del Sud) 2010 − Ah Ruem Ahn - Suwon (Corea del Sud) 2011 − Andrey Stukalov - Krasnoyarsk (Russia) L’Università Popolare di Trieste in collaborazione con il Conservatorio "G. Tartini" e la famiglia Marizza, indice ed organizza la XX edizione del Premio Pianistico Internazionale "Stefano Marizza" allo scopo di promuovere la cultura musicale nel nome ed in ricordo del giovane pianista. Il Concorso si svolgerà nei giorni 17, 18 e 19 ottobre 2016 presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. 2012 − Syuzanna Kaszò - Uzhgorod (Ucraina) 2013 − Dmitry Masleev - Ulan-Ude (Russia) 2014 − George Todica - Bucarest (Romania) 2015 − Nicola Losito - Udine (Italia) I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 24 ottobre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Dalla pianura boema alle pendici dei monti Urali — Ester Ban – Arpa PROGRAMMA Jan Ladislav Dussek Sonata in do minore (1760 – 1812) Allegro Andantino Rondò Jan Ladislav Dussek III Sonatina in sol maggiore (1760 – 1812) Andantino poco allegretto Allegro non tanto Ferenc Farkas Antiche Danze ungheresi: (1905 – 2000) Danza del Principe di Transilvania Danza ungherese Chorea Danza Lapockás Chorea Danza Lázár Apor Michail Ivanovič Glinka (1804 – 1857) Variazioni su un tema di W. A. Mozart Michail Ivanovič Glinka Notturno (1804 – 1857) Aram Il'ič Chačaturjan Danza orientale e Toccata (1903 – 1978) Pëtr Il'ič Čajkovskij Fantaisie sur un thème de l'Opéra Eugene Onegin (1840 – 1893) Ester Ban Sedicenne triestina, inizia lo studio dell'arpa classica quattro anni or sono con Giuliana Stecchina al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Solo cinque mesi dopo si aggiudica il Primo premio assoluto al XIX Concorso per esecuzioni di Musica Classica indetto dal Liceo I.S.I.S. Carducci - Dante di Trieste, sostenendo il suo primo concerto di premiazione. In seguito le sue affermazioni si ripetono anche negli anni successivi nel medesimo concorso. Ottiene il terzo premio (primo non assegnato) al Concorso Internazionale "Musica Insieme" nel 2015 (categoria Arpa) ed il Primo premio nella categoria "Solisti del Triveneto", mentre l'anno successivo si aggiudica il secondo premio (primo e terzo non assegnati) nella categoria Arpa. Al Concorso Internazionale "Città di Palmanova" del 2015 è prima nella categoria Solisti e seconda nella categoria Musica da Camera con la violinista Giada Visentin; nello stesso concorso nel 2016 ottiene il terzo premio nella categoria Solisti. Sempre nel 2016 si aggiudica il Primo premio al XX Concorso Internazionale Euritmia di Povoletto (Udine), categoria Solisti. Collabora con il coro "Nuovo Auricolare VivaVoce" e a molte iniziative didattiche nelle scuole cittadine organizzate e perfezionate dall'Associazione musicale "Do-Re-Mi" in sinergia con il Comune di Trieste. Da due anni è prima arpa nell'Orchestra sinfonica del Conservatorio "G. Tartini" e sostiene concerti solistici e cameristici con il violinista Marco Zanettovich e con l'arpista Aurora Roiaz. Frequenta con ottimo profitto il liceo sloveno "F. Prešeren" di Trieste. Nel Natale 2015 ha sostenuto un concerto solistico per il FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Trieste; concerto sponsorizzato dalla Provincia di Trieste nell'ambito del "Progetto Giovani". NOTE DI SALA Il concerto coniuga l'ascolto di composizioni del repertorio arpistico classico (Dussek), romantico (Glinka) e tardo romantico (Čajkovskij) che si alterna a brani di ispirazione popolare attinti dalla tradizione ungherese (Farkas) e armena (Chačaturjan). Una valida occasione per conoscere l'arpa in tutte le sue possibilità tecniche, interpretative e sonore. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 31 ottobre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Trieste − Graz: Consonanze Wilhelm Mayer Rémy da op. 22 (1831 – 1898) n. 1 - Leuchtende Sterne Christian Prohammer – Pianoforte * con gli studenti dell'Universität für Musik und darstellende Kunst - Graz da Drei Tonbilder op. 22 n. 2 - Im Gärtchen n. 3 - Ist es wahr? Michael Guttmann – Pianoforte * — e del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste PROGRAMMA Carl Ferdinand Lickl (1803 – 1864) Valz op. 66 Viktoria Höller – Pianoforte * Melodia ungherese op. 65 Victoria Ravn – Pianoforte * Ferruccio Busoni da "Klavierübung" n. 6: Lo staccato (1866 – 1924) Variations - Studie nach Mozart: Serenade da ("Don Giovanni") Valentin Klug – Pianoforte * Anna Weiss Busoni Ferruccio. Salon - Polka pour le pianoforte op. 9 (1833 – 1909) Constanze Schöpfer – Pianoforte * Sonatina super Carmen KV 284 (Fantasia da camera sull'opera di Bizet) Alberto Olivo – Pianoforte ** Carl Ferdinand Lickl La melanconia. Pezzo caratteristico op. 53 (1803 – 1864) "Alla Signorina Anna Weiss" Andrea Virtuoso – Pianoforte ** da 24 Preludi op. 37 BV 181 n. 7 - Allegro vivace n. 15 - Andantino sostenuto, con espressione Linda Zhu – Pianoforte * Ferruccio Busoni da 10 Chorale Preludes BV V 27 (1866 – 1924) V. - Ich ruf zu Dir, Herr Jesu Christ (da BWV 639) Leonie Schmarda – Pianoforte * Carl Ferdinand Lickl (1803 – 1864) Preludio e fuga in la minore op. 7 "Meinem hochverehrten Lehrer Herrn Dr. Wilhelm Mayer" Preludio - Andante poco sostenuto Doppia fuga - Allegro Mario Giorgio Filippo – Organo ** Ouverture pour la Fête solennelle de S. M. l'Empereur Alessandro Chiovara – Pianoforte ** * Studente dell'Universität für Musik und darstellende Kunst - Graz ** Studente del Conservatorio di Musica "G. Tartini" - Trieste NOTE DI SALA Incontri Graz e Trieste. Allora ed oggi. Questo concerto fa parte del progetto "Graz - Trieste: costruzione di un ponte musicale nel passato, nel presente e nel futuro", articolato in tre parti, a cura del dott. Gregor Kokorz e sostenuto dalla città di Graz, al fine di continuare a sviluppare un collegamento storico - musicale tra le due città. Il concerto è realizzato in collaborazione con l'Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz, il Conservatorio "G. Tartini" e il Museo Teatrale Carlo Schmidl di Trieste. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 31 ottobre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Ferruccio Busoni Nacque nel 1866 e passò la sua infanzia a Trieste. Ricevette le prime lezioni di pianoforte dalla madre Anna Weiss, eccellente pianista, e fu subito considerato un bambino prodigio, in grado di eseguire dei concerti già all’età di sette anni. Nel 1875 la famiglia traslocò a Vienna e diede così la possibilità al giovane Busoni di studiare al Conservatorio. Nel 1876 la famiglia si stabilì a Graz dove Busoni studiò composizione con Wilhelm Mayer (W. A. Rémy) e, già fino al 1881, scrisse più di 180 composizioni. Gli anni seguenti furono caratterizzati da molti viaggi e tournée: Lipsia, Helsinki, Mosca, Boston e New York, e Busoni divenne uno dei più importanti pianisti della sua epoca. Nel 1890 ottenne una cattedra al Conservatorio di Mosca e vinse il Concorso Rubinstein di Composizione. Tra il 1891 e il 1894 si trasferì in America insegnando a Boston. Si stabilì quindi a Berlino, organizzando concerti con l'Orchestra Filarmonica e continuando la sua attività concertistica e accademica quale insegnante di Composizione all'Accademia musicale. Nel 1907 fu nominato professore al Conservatorio di Vienna. Nel 1913 fu nominato Direttore del Liceo musicale di Bologna che mantenne solo per un anno. Busoni fu un grande appassionato interprete di Bach, di Beethoven e di Liszt, e fu anche apprezzato come musicologo e critico musicale. In questa veste scrisse testi teorici fondamentali, quali il "Saggio su una nuova estetica musicale"(1906), "L’abbozzo di una nuova estetica dell’arte del suono" (1907), "Dell'unità della musica" (1922); testi che affrontano anche il problema della dissoluzione del sistema musicale occidentale. Nell'ultimo periodo della sua vita compose opere rilevanti quali: la II Sonata per violino e pianoforte, il Concerto per pianoforte, coro maschile e orchestra, Elegie per clarinetto e pianoforte, la Berceuse élégiaque (alla memoria di sua madre) e la Fantasia Contrappuntistica per pianoforte. La sua ricerca per i nuovi orizzonti compositivi arrivò al culmine quando scrisse la Sonatina Seconda per pianoforte nel 1912. Contemporaneamente ebbe contatti con i futuristi e consolidò l’amicizia con Arnold Schönberg. Passò gli ultimi anni della sua vita nuovamente a Berlino dove si spense nel 1924. Wilhelm Mayer Rémy In un promemoria inviato ad un influente personaggio di Lipsia, Busoni sottolineava di aver dato più di cinquanta concerti, di aver imparato da solo tutta l’armonia e il contrappunto e di aver già scritto, a tutto il 1879 (cioè a tredici anni e mezzo) circa 150 composizioni: cifre sbalorditive ma vere. Fin dai primissimi anni Busoni possedeva, innato (e non si stancò mai di coltivare con lo studio), il senso della forma, dell’architettura e della costruzione musicale classica. Wilhelm August Mayer fu colui che fece compiere a Busoni il salto di qualità. Nato a Praga nel 1831, dove era un noto compositore sotto lo pseudonimo di W. A. Rémy, abbandonò in seguito la composizione per dedicarsi all’insegnamento. Busoni lo conobbe a Graz e fu suo allievo per 15 mesi nel periodo 18791881. Sotto la sua guida Busoni svolse un corso completo e sistematico di armonia, contrappunto, fuga, strumentazione e composizione. Quando Mayer morì nel 1898, Busoni, artista ormai affermato, dedicò un articolo di commosso ringraziamento alla sua memoria, nel quale rievocò con gratitudine e malinconia il delizioso godimento che gli avevano offerto le lezioni di Mayer e l’intenso periodo di studio, con lui fatto, sui testi bachiani in cui egli imparò a capire, "che è cosa diversa dall’apprezzare", la continuità organica della musica occidentale. Meyer ebbe molti allievi ed ha lasciato in eredità un'opera vasta ma purtroppo fino ad oggi completamente sconosciuta. Morì a Graz nel 1898. Anna Weiss- Busoni Madre di Ferruccio Busoni, nacque nel 1833 a Trieste. Suo padre era di origine bavarese e sua madre italiana. Studiò pianoforte con Carl Ferdinand Lickl e composizione con Luigi Ricci. Il figlio Ferruccio scrisse di lei: "Mia madre, di nome Anna Weiss, fu, in ambiti piccoli, una pianista molto apprezzata e, per quanto io possa giudicare, anche talentuosa. Prima della mia nascita suonò spesso in pubblico con successo e, per l’ultima volta a Roma, otto giorni prima che mi presentasse al mondo...". Anna Weiss studiò anche composizione e tra i suoi lavori si annoverano brani per pianoforte, lieder per voce e pianoforte e un Sanctus per coro e orchestra, eseguito a Trieste nel 1851. Carl Ferdinand Lickl Compositore e pianista, nato a Vienna nel 1803, ha lasciato in eredità circa 140 opere che sono conservate nella Biblioteca del Museo "Carlo Schmidl" di Trieste. In queste composizioni è contenuta una parte della storia musicale di Graz del XIX secolo. Lickl stesso, il cui fratello maggiore Carl Georg fu membro onorario dell'Associazione musicale della città austriaca dal 1847, agì negli anni venti e trenta dell’ottocento a Graz e scrisse numerosi lavori prima di stabilirsi a Trieste dove, attraverso la sua vasta opera in campo pedagogico, partecipò alla nascita di una grande tradizione pianistica nella città. Tra i suoi allievi si annoverano tra gli altri Anna Weiss, madre di Ferruccio Busoni (il quale nel 1879 si stabilì a Graz per studiare con Wilhelm Mayer- Rémy); ecco quindi ancora un altro collegamento storico tra Graz e Trieste. Essendo un compositore di madrelingua tedesca, in una città al centro di etnie diverse ma comunque di impronta italiana, Lickl è stato una figura intermediaria e al centro di processi di scambi culturali di particolare rilevanza. Ruolo che si riflette chiaramente nelle sue composizioni e nella sua attività pedagogica. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 7 novembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Undine — Eleonora Tripiciano – Flauto Hiromi Arai – Pianoforte PROGRAMMA Robert Schumann Tre Romanze op. 94 (1810 – 1856) Nicht schnell (la minore) Einfach, innig (la maggiore) Nicht schnell (la minore) Carl Reinecke Sonata "Undine" op. 167 (1824 – 1910) Allegro Intermezzo - Allegretto vivace Andante tranquillo Finale - Allegro molto agitato ed appassionato, quasi Presto Jacques Ibert (1890 – 1962) Aria Francis Poulenc Sonata (1899 – 1963) Allegretto malinconico Cantilena Presto giocoso NOTE DI SALA Le Tre Romanze op. 94 del celebre compositore tedesco Robert Schumann, con le quali si apre il concerto, sono alcune tra le pagine più struggenti e raffinate della musica da camera romantica. Con la dicitura "per oboe, violino o clarinetto" il compositore sembra non voler riservare questa musica al timbro di un unico specifico strumento, ma lasciare libertà di interpretazione a tutti gli strumenti in grado di esprimerne il lirismo melodico e la tensione poetica. La stessa profondità espressiva del materiale tematico tipica del romanticismo unita al virtuosismo tecnico riservata ai grandi solisti dell’epoca, sono i tratti distintivi della sonata "Undine" del compositore Carl Reinecke, anch'esso tedesco, destinata questa volta specificamente al flauto. Con un vero e proprio salto spazio - temporale ci spostiamo nella musica francese del '900, immergendoci nei colori vivaci ma anche struggenti ed evocativi che costituiscono i suoi tratti più caratteristici. "Aria" scritta dal francese Jaques Ibert nel 1930 originariamente per voce, fu riadattata per flauto, strumento al quale questo compositore riserverà il suo celebre concerto. La Sonata per flauto e pianoforte di Francis Poulenc, costituisce uno dei pezzi più importanti della musica da camera della seconda metà del '900 ed è modellata dal compositore sulle caratteristiche tecniche e musicali del suo dedicatario, il celebre flautista Jeanne Pierre Rampal. Eleonora Tripiciano Inizia lo studio del flauto alla Scuola media ad indirizzo musicale di Iglesias, al termine della quale prosegue seguendo le lezioni di Andrea Corona. Nel 2013 consegue il Diploma Accademico di I livello di Flauto presso il Conservatorio "G. P. Da Palestrina" di Cagliari, con il massimo dei voti sotto la guida di Enrico Di Felice. Attualmente si appresta a concludere il Biennio Specialistico Interpretativo di II livello presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, nella classe di Giuseppina Mascheretti. Ha frequentato corsi e master classes con importanti maestri tra i quali: A. Amenduni, J. Ferrandis, T. Chessa, S. Pittau, E. Cecconi, R. Ghiani, M. Valentini, F. Loi e A. Manco; frequentando inoltre, per due anni, l'Accademia Italiana del Flauto a Roma ed il corso annuale presso l'Accademia internazionale ICONS di Novara. Svolge attività concertistica come solista ed in formazioni cameristiche. Si è esibita come solista con l'Eurorchestra di Bari diretta da F.Lentini durante il concerto dei premiati al IV Concorso Internazionale indetto dalla stessa orchestra. Ha collaborato con il Teatro di tradizione di Sassari in qualità di secondo flauto nella stagione lirica 2013 - 2014, sotto la direzione di G. D'Espinosa, M. Beltrami, F. Cilluffo. Recentemente ha collaborato con l'Orchestra Giovanile San Giusto di Trieste. Fa parte dell'Associazione culturale Art&Note di Iglesias, con cui collabora artisticamente e nell'organizzazione di eventi. Hiromi Arai Nata a Tokorozawa, in Giappone, ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di 4 anni nella sua città natale. Ha proseguito gli studi a Tokyo al Liceo musicale "Kunitachi - Università della Musica" con Yasuhiro Yoshino e quindi si è laureata presso l'Università "Kunitachi" sotto la guida di Yuko Oshima. Ha appro- fondito anche lo studio della didattica insegnando in seguito presso la Scuola di musica Yamaha della sua città. Ha continuato poi lo studio del pianoforte frequentando diversi corsi di perfezionamento. Dopo aver brillantemente ottenuto il Diploma Accademico di I livello al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, ha proseguito gli studi al Biennio Specialistico Interpretativo ottenendo il Diploma Accademico di II livello con il massimo dei voti sotto la guida di Massimo Gon. Attualmente, nello stesso Conservatorio, frequenta il Biennio Specialistico (indirizzo Maestro collaboratore) sotto la guida di Fabrizio Del Bianco, Patrizia Tirindelli e Silvano Zabeo. Ha collaborato con vari gruppi ed ensembles cameristici preparati da Fedra Florit. Si è esibita in diversi importanti festivals musicali, tra i quali il Mittelfest di Cividale del Friuli (2013) in Trio con clarinetto e violoncello. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Sabato 12 novembre 2016 – ore 18.30 Sala de Banfield-Tripcovich - Trieste Da Vienna a Hollywood Concerto di apertura dell’Anno Accademico 2016 - 17 del Conservatorio "G. Tartini" — Orchestra Sinfonica del Conservatorio "G. Tartini" Luca Chiandotto – Pianoforte Romolo Gessi – Direttore PROGRAMMA Ludwig van Beethoven (1770 – 1827) Ouverture "Le creature di Prometeo" op. 43 Adagio - Allegro molto con brio Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n. 12 in la maggiore (1756 – 1791) per pianoforte e orchestra KV 414 Allegro Andante Rondeau: Allegretto Richard Rodgers The Sound of Music - Suite (1902 – 1979) Arrangiamento di Robert Russel Bennet & Oscar Hammerstein The Sound of Music - How Can Love Survive (1895 – 1960) The Lonely Goatherd - My Favourite Things Sixteen, Going on Seventeen - So Long Farewell Do, Re, Mi - Edelweiss - An Ordinary Couple No Way To Stop It - Maria - Climb Ev'ry Mountain Frederick Loewe My Fair Lady - Suite (1904 – 1988) Arrangiamento di John Whitney I Could Have Danced All Night On The Street Where You Live I've Grown Accustomed To Her Face Get Me The Church On Time Durante la serata verranno consegnati i premi speciali di studio ai migliori diplomati dell’Anno Accademico 2015 - 16 Romolo Gessi Dopo aver ottenuto il diploma di Violino al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, ha studiato Direzione d’orchestra con i maestri M. G. Kukuskin, I. Musin, D. Renzetti e J. Kalmar, perfezionandosi a San Pietroburgo, Milano, Pescara e Vienna. È principale direttore ospite dell’Orchestra "Cantelli", della quale è stato anche direttore musicale, dell’Orchestra Regionale "Filarmonia Veneta", dell’Orchestra "Pro Musica Salzburg", direttore musicale dell’Orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia e direttore artistico delle "Serate musicali a Villa Codelli". Si è affermato in numerosi concorsi, conseguendo tra l’altro il Primo premio al Concorso Internazionale Austro - Ungarico di Vienna e Pécs, il secondo premio al Concorso biennale "Gusella" e quello di miglior classificato al Concorso Nazionale di Direzione d’opera della Reggia di Caserta. È stato docente di Direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano, al Centro Lirico Internazionale di Adria e al Corso di perfezionamento europeo di Spoleto. Ha diretto opere liriche e concerti sinfonici in varie nazioni d’Europa e d’America con orchestre e solisti di grande rilevanza internazionale. Molto apprezzate sono state le sue collabo- razioni con la rete televisiva Italia Uno, per la quale ha diretto, con l’Orchestra "Cantelli", gli spettacoli "Ice Christmas Gala 2009", "Capodanno on Ice 2012" e "Capodanno on Ice 2013", trasmessi in oltre 20 nazioni. È docente di Musica da camera e Coordinatore del Dipartimento di Direzione d’orchestra, Musica da camera e d’insieme al Conservatorio di Trieste, nonché titolare del corso di Direzione d’orchestra all’European Conducting Academy, al Laboratorio lirico OperaVerona, all'International Young Artists Project e ai Berliner Meisterkurse. È inoltre professore ospite all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, all’Accademia Musicale di Norvegia e al Conservatoire Royal de Mons (Belgio). NOTE DI SALA Uno sfavillante percorso musicale, dal classicismo viennese di Beethoven e Mozart, alla capacità evocativa della musica per il cinema, accostando la potenza espressiva beethoveniana delle Creature di Prometeo alla sublime grazia mozartiana del Concerto KV 414, per approdare oltreoceano alla musica scritta per il grande schermo, con due intramontabili successi cinematografici: The Sound of Music e My Fair Lady, film vincitori, rispettivamente, di cinque e otto premi Oscar. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 14 novembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Omaggio a Johannes Brahms — Bernhard Pötsch – Pianoforte In collaborazione con Musikuniversität - Wien PROGRAMMA Johannes Brahms Sonata in fa diesis minore op. 2 (1833 – 1897) Allegro non troppo ma energico Andante con espressione Scherzo: Allegro Finale: Sostenuto - Allegro non troppo e rubato Johannes Brahms (1833 – 1897) NOTE DI SALA Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24 La Sonata in fa diesis minore per pianoforte fu composta nel 1852 e venne pubblicata l'anno successivo a Lipsia con il numero d'opera 2. Fu dedicata a Clara Schumann ed esprime già un'esuberanza lirica, una scrittura possente articolata entro strutture gravi e grandiose ed un chiaro disinteresse di Brahms per gli schemi della forma - sonata tipica del Classicismo. La sonata, appartenente ad un compositore meno che ventenne, è impregnata di slancio giovanile, dimostrando tuttavia una ricchezza armonica ed un carattere mirabilmente rapsodico che costituisce una delle ragioni d'essere di tutto l'itinerario formale brahmsiano. Le Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24, composte nel 1861, sono libere, espressive, e non hanno alcun carattere didattico. Il tema scelto dall'autore è un'Aria tratta dalla prima delle tre Lezioni per clavicembalo che Händel aveva composto per la figlioletta del principe di Galles. Händel stesso aveva tratto alcune variazioni da quest'Aria ma cinque soltanto, per allieve poco esercitate, e per giunta con i mezzi limitati delle tastiere di quel tempo. Brahms invece scrive ben 25 grandi variazioni ed una fuga gigantesca, chiedendo sia allo strumento che all'interprete uno sforzo del tutto inusuale anche in epoca romantica. L'introduzione della fuga nelle variazioni era pure un tocco originale, anche se Beethoven l'aveva già fatto prima di Brahms. Ma era quasi una risposta all'audacia di Händel, che aveva introdotto la fuga nell'antica suite classica. Un'affinità spirituale, evidente e profonda, unisce dunque l'opera di Brahms e quella di Händel. Bernhard Pötsch È docente di pianoforte presso l'"Institut Ludwig van Beethoven - Tasteninstrumente in der Klavierpädagogik" dell'Università di Musica e Spettacolo a Vienna. Nel 2014 ha conseguito l'abilitazione ed è stato nominato professore universitario associato. Dal 2000 al 2006 è stato docente presso la "Anton - Bruckner - Privatuniversität" a Linz. Nella primavera del 2006 è stato invitato a tenere una master class in Svezia, presso la Scuola di Musica ed Educazione Musicale dell'Università di Göteborg. Nel 2007 è stato ospite della Lithuanian Academy di Vilnius. Nel 2010 e nel 2012 ha tenuto master classes al Conservatorio "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza, nel 2015 al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, e nel 2016 alla Ionian University di Corfù (Grecia). Ha seguito gli studi universitari tra Linz, Vienna e Budapest. Suoi insegnanti sono stati Georg Ebert, Jürg von Venostano, Harald Ossberger ed il pianista ungherese Ferenc Rados, che ha esercitato su di lui l'influenza maggiore. In tempi più recenti ha ottenuto preziosi consigli dalla pianista georgiana Elisabeth Leonskaja. Si è laureato "con distinzione" presso l'Università di Vienna. Ha inoltre completato un corso per l'Educazione alla respirazione, alla voce e al movimento, e nelle sue lezioni aiuta gli studenti a prendere coscienza di un utilizzo rilassato e funzionale del corpo. Tiene concerti come solista, pianista accompagnatore e camerista in molti paesi europei. Ha inciso diversi CD e registrato per varie emittenti radiotelevisive. La sua ultima registrazione è dedicata alla musica pianistica russa (tra cui i "Quadri di un'esposizione" di M. Musorgskij). Suona anche il fortepiano e per questo motivo l'approfondimento dell'arte di suonare su strumenti storici è diventato particolarmente importante nella sua attività artistica. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 21 novembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Allegro ma non troppo — Giada Visentin – Violino Mizuho Furukubo – Pianoforte PROGRAMMA Wolfgang Amadeus Mozart Sonata in fa maggiore K 547 (1756 – 1791) Allegro Allegretto Béla Bartók Sei danze popolari rumene SZ 68 (1881 – 1945) Jocul cu bâta (Danza con il bastone) Energico e festoso Brâul (Danza della fascia) Allegro Pe Loc (Danza sul posto) Andante Buciumeana (Danza del corno di montagna) Moderato Poargă Românească (Polka rumena) Allegro Mărunţel - Minuzia (Danza veloce) Allegro Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte n. 5 in fa maggiore (1770 – 1827) op. 24 "La Primavera" Allegro Adagio molto espressivo Scherzo. Allegro molto Rondo. Allegro ma non troppo Camille Saint-Saëns (1835 – 1921) Danse macabre in sol minore op. 40 Mouvement modéré de Valse Giada Visentin Diciassettenne, inizia lo studio del violino a soli cinque anni con Giovanni B. Scarpa. Dal 2006 è allieva di Giancarlo Nadai, docente di Violino al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, sotto la cui guida ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali tra cui il Concorso Nazionale di Piove di Sacco (PD), il Concorso Internazionale di Schio (VI), diverse edizioni del Concorso Internazionale Giovani Musicisti di Treviso e del Concorso Internazionale di Musile di Piave (VE). È stata finalista e vincitrice di una borsa di studio alla XLV Rassegna nazionale violinisti studenti "Mario Benvenuti" di Vittorio Veneto. Nel 2008 è stata selezionata dall’Associazione ESTA (presieduta da Bruno Giuranna) presso il Conservatorio "A. Steffani" di Castelfranco Veneto, per partecipare alla Rassegna nazionale dei giovani strumentisti ad arco di Cremona. Svolge intensa attività concertistica in varie formazioni cameristiche e orchestrali. Nell’estate 2013 ha iniziato a collaborare con l’Orchestra da camera "La Sinfonietta" fondata dalla flautista Luisa Sello partecipando a diverse attività musicali e culturali in Italia e all’estero. Ha partecipato a diverse master classes con S. Tchakerian, L. Degani, T. Leopold, R. Zanettovich e il Quartetto Prazak. È iscritta al Triennio Superiore di violino presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Nel 2015 ha vinto il Primo premio con borsa di studio alla XXIX edizione del Concorso "Caraian" di Trieste, è stata selezionata per partecipare alla master class dell'Accademia dei Solisti Veneti diretta da Claudio Scimone, ed ha vinto una borsa di studio assegnata dal Rotary Club di Padova come migliore allieva. Ha registrato per la Radio Televisione ORF 2 Austria e per la Rai - Friuli Venezia Giulia. Mizuko Furukubo Nata a Basilea (Svizzera) nel 1991, all'età di quattro anni si trasferisce in Giappone dove studia pianoforte sotto la guida di Yuko Harashima, Kumiko Kumekawa, Nobuko Kondo, Naoko Shibanuma e Nobutatsu Kawashima. Inizia gli studi liceali nell'aprile 2007 presso la Toho Gakuen Music High School concludendoli nel marzo 2010, ed iniziando poi gli studi superiori al Toho Gakuen College Music Department conclusi con il Gakushi (Diploma Superiore) nel marzo 2014. Ha vinto un secondo premio al premio "Lilian Caraian" XXX Edizione - Musica da Camera (2016) con il clarinettista Erik Kuret e un Primo premio al II Concorso Internazionale per Giovani Musicisti Diapason d'oro (2016) con il violinista Paolo Martino Delmarco. Attualmente è iscritta al II anno del Biennio Specialistico Interpretativo di Accompagnamento pianistico, con Silvano Zabeo, Fabrizio Del Bianco e Patrizia Tirindelli presso il Conservatorio di Musica "G. Tartini" di Trieste. NOTE DI SALA Itinerario musicale particolarmente coinvolgente che partirà dalla purezza melodica della Sonata K 547 di Mozart, per continuare, come in un ideale collegamento, con la Sonata in fa maggiore "La Primavera" (il cui titolo è dovuto all'editore Mollo di Vienna che la stampò nel 1802), apparentemente idilliaca e di ispirazione mozartiana ma già ricca di novità rilevanti nel percorso beethoveniano, come ad esempio l'introduzione dello Scherzo. Le esaltanti Danze popolari rumene di Bartók, ricche di temi folkloristici autentici, piacevoli e musicalmente estroversi nei ritmi caratteristici, delineano in modo netto l'aspetto folklorico delle musiche del compositore ungherese. Infine l'affascinante Danse macabre di Saint-Saëns, ispirata al poemetto grottesco di Henri Cazalis, sulla scia della più nota ballata di Goethe in cui egli aveva creato una scena in cui la morte suonava, in un cimitero, un violino scordato. Il compositore non raccoglie queste suggestioni demoniache creando invece una musica ammiccante e spiritosa. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 28 novembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Contemporaneous — Teresa Trevisan - Flavio Zaccaria – Duo pianistico Fabián Pérez Tedesco - Giorgio Ziraldo – Percussioni In collaborazione con Chromas - Associazione Musica Contemporanea PROGRAMMA Béla Bartók Sonata per due pianoforti e percussioni (1881 – 1945) Fabián Pérez Tedesco (1963) Sonata a quattro NOTE DI SALA Correva l’anno 1987 quando, nella nostra città, apparve una nuova stagione concertistica. Il fatto colmò una grave lacuna nel panorama musicale triestino: la stagione era infatti dedicata alla musica contemporanea, genere che, all’epoca, appariva ben raramente nella programmazione concertistica cittadina. Un sodalizio di eminenti musicisti triestini, tra cui Giampaolo Coral, compositore di caratura internazionale, e l’allora direttore del Conservatorio "G. Tartini" Giorgio Blasco, creò l’Associazione Chromas e il Festival Trieste Prima, presenza che aprì a Trieste una nuova prospettiva: la musica che siamo soliti definire "classica" poté esprimersi, anche nel capoluogo giuliano, nel fulgore del pensiero musicale contemporaneo. Il pubblico della nostra città iniziò a frequentare autori quali Boulez, Stockhausen, o Donatoni, solo per citarne alcuni, con una certa regolarità, autori che sono oggi considerati dei classici della musica del nostro tempo. Nel trentennale del festival, trentennale che ha visto il Conservatorio triestino, anno dopo anno, coinvolto quasi ininterrottamente nei progetti che Chromas stava proponendo, sono lieto di poter presentare un’ulteriore collaborazione tra le due autorevoli istituzioni musicali cittadine. Nell’interpretazione di musicisti legati sia al conservatorio sia all’associazione, ecco uno dei capolavori del Modernismo novecentesco, la Sonata per due pianoforti e percussione di Béla Bartók, dove il grande compositore ungherese "mette a punto le definitive conquiste d’un linguaggio musicale assolutamente personale, in cui i valori del canto popolare ungherese sono interamente ricreati, assunti semplicemente come indicazioni d’un procedere artistico. La magia del timbro, realizzata con la consueta parsimonia di mezzi (la doppia tastiera del pianoforte) e con l’audace impiego della percussione, esplora quella soglia acustica tra suono e rumore da cui l’orecchio di Bartók è affascinato, quasi vi presentisse una musica figurazione del seno della Natura", come rileva magistralmente Massimo Mila. Intimamente legata allo chef-d’œuvre bartokiano, da cui trae numerosi spunti, la Sonata a quattro di Pérez Tedesco è il brano che più si addice a far parte di questo programma, a fianco della sonata del compositore ungherese. Accanto a suggestioni folkloristiche, essa nasconde atteggiamenti compositivi derivati dalla crittografia sui nomi di Haydn e Schumann, ma anche rimembranze vicine ad un altro dei grandi del Novecento: Olivier Messiaen. Il tutto plasmato da un continuo gioco virtuosistico tra i quattro protagonisti, che riesce a legare le diverse influenze citate, in un tutto di vivida coerenza e scintillante musicalità. Corrado Rojac Chromas Associazione Musica Contemporanea Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria Duo pianistico Unendo le personali esperienze che avevano precedentemente portato i due musicisti a confrontarsi con il principale repertorio e con le particolari difficoltà proprie di questa delicata formazione, il Duo pianistico formato da Teresa Trevisan (già allieva di L. Gante e A. Delle Vigne) e Flavio Zaccaria (E. Bagnoli, U. Amendola, B. Mezzena) ha debuttato nel 2002 al Festival Internazionale di Bitola (Macedonia), iniziando così una vasta attività concertistica con notevole successo di pubblico e critica. Dediti ad approfondire un repertorio meno frequentato, hanno inciso per Velut Luna brani per pianoforte a quattro mani di Max Reger. L'esecuzione della Suite op. 16 di Reger è valsa al Duo il conferimento della Menzione d'Onore alla 2006 Web Concert Hall Competition (USA). Sono stati invitati a tenere master classes di pianoforte e Duo pianistico presso l'Università di Oulu (Finlandia), l'Accademia Lituana di Musica e Teatro di Vilnius (Lituania), la Yasar University di Smirne, il Conservatoire Royal de Mons (Belgio) e la Sofia Music Academy. Dal 2009 il Duo ha collaborato con il GARR allo sviluppo del progetto LOLA (Low Latency) che studia la possibilità di collegamenti audio - video a distanza in tempo reale. Nel novembre 2010 è stato protagonista della prima esecuzione mondiale a distanza realizzata tra l'IRCAM di Parigi ed il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Fabián Pérez Tedesco Di origini argentine, vive a Trieste dal 1987. Personalità poliedrica (percussionista, docente, saltuariamente direttore d’orchestra), coltiva anche la passione per la composizione sin dalla tenera età. Definisce la sua poetica compositiva quale "sintesi di elementi di origine sudamericana e della tradizione europea". Sue composizioni sono state eseguite in importanti festivals e rassegne musicali, quali: Encuentros Internacionales de Música Contemporánea (Buenos Aires), Milano Clas- sica, Trieste Prima, Mittelfest di Cividale, Teatro Regio di Torino ed altri, ed interpretate da prestigiosi gruppi: MD7 di Lubiana, MoEns di Praga, Antidogma di Torino, Taukay di Udine, TriesTango ecc... Ha suonato diverse volte come solista con l’Orchestra della Radio di Lubiana, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Argentina, la Junge Symphoniker Orchester München, l'Orchestra Filarmonica del Teatro "G. Verdi" di Trieste" (che ha eseguito anche alcune sue composizioni per l'infanzia) ecc.... È docente di Strumenti a percussione al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Giorgio Ziraldo Docente di Strumenti a percussione dal 1986 presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, è stato percussionista del Teatro "G. Verdi" della stessa città dal 1985 al 1998. La sua poliedrica attività, che spazia dalla musica contemporanea alla musica pop, lo vede protagonista di numerose esibizioni concertistiche in prestigiosi teatri di importanti città quali Budapest, Lubiana, Zagabria, Vienna, Salisburgo, Roma e Venezia, con solisti di fama internazionale (U. Ughi , S. Milenković, P. Amoyal , S. Krylov, A. Meunier, F. J. Thiolllier) e sotto la direzione di prestigiosi maestri tra cui Z. Peskó, V. Fedosejev, G. Kuhn. Ha partecipato a numerose registrazioni e prime esecuzioni assolute (Premio Città di Trieste, Biennale Musica di Venezia, ecc....). Recentemente, con l'Orchestra del Teatro "G. Verdi" di Trieste, ha partecipato alla tournée a Dubai per l'inaugurazione del nuovo Teatro dell'Opera. Ha pubblicato per la Pizzicato Verlag Helvetia la raccolta Sette Soli per Timpani. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Mercoledì 30 novembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Pierluigi Maestri - Giuseppina Mascheretti - Luisa Sello – Flauti Béla Bartók Sei danze popolari rumene SZ 68 (1881 – 1945) Jocul cu bâta (Danza con il bastone) Energico e festoso Brâul (Danza della fascia) Allegro Pe Loc (Danza sul posto) Andante Buciumeana (Danza del corno di montagna) Moderato Poargă Românească (Polka rumena) Allegro Mărunţel - Minuzia (Danza veloce) Allegro PROGRAMMA Carl Philipp Emanuel Bach "Hamburger Sonate" per flauto e b.c. (1714 – 1788) Allegretto Rondo Ian Clark (1964) La flûte enchantée — Laura Levai Aksin – Flauto Aurora Sabia – Pianoforte In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia) con la partecipazione di: Francis Poulenc Sonata per flauto e pianoforte FP 164 (1899 – 1963) Allegro malincolico Cantilena: Assez lent Presto giocoso Miroslav Štatkić "Images" (Hommages à Debussy) per flauto (1951) La terrasse des audiences du clair de lune .... Paul Cézanne Jeux de vagues Victoria Bond (1945) "Shenblu" per flauto solo "Maya" per due flauti e pianoforte Laura Levai Aksin - Giuseppina Mascheretti – Flauti László Zempléni Trio for Flutes (1947) Allegro Adagio Vivace Laura Levai Aksin - Pierluigi Maestri Giuseppina Mascheretti – Flauti Franz Doppler "Andante and Rondo" op. 25 (1821 – 1883) per due flauti e pianoforte Laura Levai Aksin - Luisa Sello – Flauti Wolfgang Amadeus Mozart "Die Hochzeit des Figaro" per quattro flauti (1756 – 1791) Laura Levai Aksin - Pierluigi Maestri Giuseppina Mascheretti - Luisa Sello – Flauti NOTE DI SALA Accanto ai più noti Mozart, Poulenc e il prolifico figlio di Bach, verranno presentati autori della Mitteleuropa del passato e della musica attuale. Il salto di secoli si accomuna a quello delle culture presenti nel programma, dalla Serbia all'America, con un sognante Clark, un'agguerrita Victoria Bond, rievocando danze dell'est ed echi ungheresi con Bartók e il romantico Franz Doppler. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Mercoledì 30 novembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Laura Levai Aksin Nata a Subotica (Serbia), termina gli studi accademici a Novi Sad con Marijan Egic e si perfeziona poi in Francia con Patrick Gallois ed altri prestigiosi docenti. Vincitrice di diversi premi in Serbia ha svolto intensa attività artistica con orchestre sinfoniche e da camera, tenendo recitals solistici in numerosi paesi europei e in Israele, suonando in festivals quali la Biennale di Zagabria, il Belgrade Flute Festival, il Berlin Modern Art Festival e il Festival d'Avignon (Francia). Flauto solista della Vojvodjna Simphony Orchestra, ha suonato con ensemble cameristici quali la Camerata Academica di Novi Sad ed il Theatre Jel Ensemble di Francia. Attualmente suona con il Flute Trio Density ed il quintetto a fiati Synergia 5. Ha registrato per la Radio Televisione inglese e austriaca. È docente di Flauto all'Accademia di Novi Sad e di Banja Luka. Tiene numerose master classes e viene invitata spesso a far parte della giuria in concorsi internazionali. Aurora Sabia Diplomata in Pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste con Teresa Trevisan, si è perfezionata con G. Nador, S. Young, J. Von Vintschger, J. Kropfitsch, P. Lassmann, P. Bordoni, S. Gadjiev, K. Eickhorst, B. Lupo, K. Barth, A. Léger, R. Clini. Vincitrice del premio della Fondazione Filantropica Ananian, ha seguito gli studi di alto perfezionamento pianistico con A. Delle Vigne presso la Schola Cantorum di Parigi. Ha poi lavorato come pianista accompagnatore al Conservatoire Régional di Rennes (Francia) e alla Yaşar University di Smirne (Turchia). Svolge attività concertistica sia come solista sia in qualità di camerista. Pierluigi Maestri Diplomato presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino e il Conservatorio di Nizza, si perfeziona presso la Scuola di Saluzzo e il Conservatorio di Aulnay - sous - Bois (Paris) sotto la guida di P. Gallois, M. Larrieu, A. Marion, A. Adorjan e M. Bourgue. Partecipa, con importanti orchestre, a festivals in Italia e all'estero sotto la guida di grandi direttori quali S. Celibidache, L. Bernstein e R. Rogoff. Il suo grande interesse per lo studio della musica da camera lo ha portato ad approfondire il repertorio con numerosi ensembles. Da trent'anni si dedica all'attività didattica con passione ed interesse e dal 2014 è docente al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Giuseppina Mascheretti Si diploma a 17 anni al Conservatorio "G. Verdi" di Milano e si perfeziona con P. L. Graf, G. Cambursano e S. Gazzelloni. Vince il Concorso di primo flauto all'Orchestra Angelicum di Milano, collabora inoltre con l'Orchestra dei Pomeriggi musicali di Milano, la Rai di Milano e di Lugano, l'Ensemble Garbarino alla Piccola Scala, il Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Sociale di Brescia, il Teatro La Fenice di Venezia, per la Società del Quartetto di Venezia (Sala Piatti e Sale Apollinee). È docente titolare di Flauto al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Luisa Sello Definita dal New York Concert Review 2016 ".... splendida combinazione di passione e genuina tenerezza, dalla tecnica brillante, eccellente controllo del fiato, suono generoso, avvincente intensità e grande charme", suona in tutto il mondo ed è artista scelta dal Ministero Italiano dei Beni Culturali per rappresentare la musica italiana. Nel suo curriculum figurano i nomi di R. Muti, T. Pinnock, A. Diaz, Wiener Symphoniker, Carnegie Hall, Juilliard School, Ph. Entremont, Thailand Symphony Orchestra, Teatro alla Scala, S. Sciarrino, B. Canino. Allieva di Raymond Guiot a Parigi e di Severino Gazzelloni a Siena, con studi accademici in Flauto e in Lingue e Letterature Moderne (Laurea e PhD), è docente titolare al Conservatorio di Trieste e professore ospite all’Università di Vienna. Artista Flute Miyazawa, incide per Stradivarius e per la Millennium di Pechino. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Giovedì 1 dicembre 2016 – ore 16.00 Aula Magna Premio pianistico “Maria Grazia Fabris” XII edizione - 2016 — Audizione pubblica dei concorrenti ed assegnazione del premio In collaborazione con il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine e la famiglia Gherbitz Maria Grazia Fabris Gherbitz Nata il giorno 1 dicembre 1945 ad Umago (Istria), si è trasferita con la famiglia l’anno successivo a Trieste. Dimostrando inclinazione per la musica fin dalla più tenera età, ha frequentato il Conservatorio "G. Tartini" diplomandosi nel 1968 sotto la guida di Laura Ferlan. In seguito si è perfezionata con insigni maestri fra i quali Carlo Zecchi e Nikita Magaloff a Taormina ed Arturo Benedetti Michelangeli a Lugano. Dedicatasi al concertismo, otteneva successi di pubblico e di critica con esibizioni in varie città italiane e presso le principali emittenti radiofoniche europee. Al concertismo affiancava da subito l’attività didattica dimostrando assiduità ed una particolare sensibilità nell’avvicinare i giovani alla musica. Subito dopo aver ottenuto il diploma, la direzione del Conservatorio "G. Tartini" le affidava i corsi propedeutici alla musica cui si iscrivevano numerosi alunni delle scuole primarie. Divenuta titolare della cattedra di Pianoforte, ha insegnato presso lo stesso Conservatorio per oltre un trentennio. Interpreti e programma saranno resi noti nello specifico programma di sala ALBO D’ORO DEL PREMIO PIANISTICO "MARIA GRAZIA FABRIS" 2005 − Luca Delle Donne - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2006 − Caterina Toso - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine 2007 − Alvaro Corral Matute - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2008 − Tea Sala - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2009 − Antilena Nicolizas - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2010 − ex aequo: Alessandro Marinelli - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine Sergio Vesnaver - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2011 − Nicola Losito - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2012 − ex aequo: Elisa Rumici - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine La famiglia Gherbitz, in collaborazione con i Conservatori "G. Tartini" di Trieste e "J. Tomadini" di Udine, organizza la XII edizione del premio istituito per ricordare la prof.ssa Maria Grazia Fabris. La selezione dei concorrenti, individuati dai due Conservatori della regione tra i migliori iscritti agli ultimi anni dei corsi di I livello delle rispettive scuole di Pianoforte, si svolgerà in forma pubblica giovedì 1 dicembre 2016 presso l’Aula Magna del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Marco Puissa - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2013 − Matteo Londero - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine 2014 − ex aequo: Alessandro Piovesana - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine Llambi Cano - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste 2015 − Luca Chiandotto - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 J. Brahms: due Sonate per violino e pianoforte — Joaquín Palomares – Violino Patrizia Tirindelli – Pianoforte In collaborazione con Conservatorio Superior de Murcia (Spagna) PROGRAMMA Johannes Brahms Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 (1833– 1897) Vivace ma non troppo Adagio Allegro molto moderato Sonata n. 2 in la maggiore op. 100 Allegro amabile Andante tranquillo. Vivace. Andante. Vivace di più Allegretto grazioso quasi Andante NOTE DI SALA La Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 "Regensonate" (Sonata della Pioggia), composta nel 1879, è una composizione intensa e piena di tenerezza, arricchita da numerose interconnessioni cicliche. Il titolo si riferisce al fatto che Brahms utilizzò un suo Lied (Regenlied op.59 - Canto della Pioggia) come materiale tematico, in particolare per il finale della sonata. La Sonata n. 2 in la maggiore op. 100, del 1886, è la più breve delle tre sonate per pianoforte e violino ed è una composizione fra le più liriche e radiose mai uscite dalla penna di Brahms. Fu composta a Thun nell’agosto del 1886 durante un’idilliaca vacanza. Essa è considerata la sonata più difficile, in particolare per quel che riguarda il raggiungimento di un efficace equilibrio tra liricità e virtuosismo. Joaquín Palomares Considerato dalla critica uno dei più importanti violinisti spagnoli, debutta come solista a soli 15 anni e, un anno dopo, con la partecipazione al Concorso "C. Flesch" di Londra, inizia una carriera artistica suonando nelle più importanti sale concertistiche europee e in Giappone, esibendosi come solista con prestigiose orchestre internazionali e sotto la guida di direttori quali: Serebrier, Chernouschenco, Mester, Colomer, Galduf, Salwarowski, Jurowski, Maazel, Marosi, ecc..., partecipando a rinomati festivals insieme a grandi interpreti tra i quali: A. Rosand, R. Aldulescu, J. Levine, B. Canino, C. Delangle , F. Petracchi ecc.... Ha inciso le opere per violino e pianoforte di Brahms, Bartók, Granados, Turina, Grieg, Fauré (Quartetti), Elgar, Delius (prima mondiale - 1998) e Rubinstein; per le case discografiche Prodigital Records (USA), Bravo Artist (Spagna), Master Record CD (Spagna), ASV (Regno Unito), DAHIZ Productions e RNE. Ha ricevuto il Premio Gramofono 1999, assieme al violista P. Corteseey ed al pianista M. Wagemans, per il suo CD su D. Milhaud. Inoltre, i suoi CD Live dei Concerti per violino e orchestra di Beethoven, Hindemith, Chausson, Serebrier e Montesinos, hanno ricevuto grande apprezzamento dalla critica. A soli ventidue anni ha ottenuto la cattedra di Violino al Conservatorio di Barcellona e dal 1985 è titolare di cattedra al Conservatorio superiore di Murcia. Fondatore di diverse orchestre e formazioni cameristiche, è regolarmente invitato a tenere master classes in importanti Conservatori ed Accademie di Spagna, Belgio, Italia ed Islanda. Suona su un antico violino Gagliano (Napoli, 1761) e su un moderno Regazzi (Bologna, 2003). Patrizia Tirindelli Inizia lo studio del pianoforte sotto la guida di Gabriella Ghiro, docente al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia, trovandosi in un vivace ambiente musicale, con il fratello che intraprende lo studio del violino e la sorella, quello del flauto. Conseguiti gli studi classici, si diploma in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio "V. Gianferrari" di Trento. In quel periodo si avvale anche di alcune preziose lezioni con G. Gorini, U. Amendola e con il grande didatta A. Mozzati. Studia poi con G. Lovato e B. Mezzena. Partecipa a corsi di perfezionamento con A. Lonquich, S. Fiorentino e J. Demus, perfezionando inoltre la sua formazione cameristica con il Trio di Trieste (De Rosa, Zanettovich, Baldovino). Sin dall’età di 12 anni partecipa a vari concorsi pianistici risultando tra i vincitori: Concorso "A. Speranza" di Taranto, Concorso "P. Cafaro" di Galatina, Concorso "Città di Udine", Concorso "Mozzati" di Milano; è vincitrice assoluta del IX Concorso Pianistico Nazionale "Città di Albenga" e del "Martucci" di Caserta. Molti i concerti solistici e cameristici in sale prestigiose e per importanti associazioni concertistiche. Ha collaborato per un lungo periodo con G. Stevanato (violino) con cui ha inciso per la Stradivarius. L’esecuzione dal vivo della Prima Sonata di Bartók per violino e pianoforte viene inserita nel disco pubblicato nel 1999 per celebrare il decennale della Scuola di Musica da Camera del Trio di Trieste. Ha collaborato con molti musicisti in varie formazioni, dal duo al quartetto. Ha insegnato nei Conservatori di Udine, Ferrara, Rovigo e Genova. Dal 2001 è docente al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 ©Natalija Stojic Lunedì 5 dicembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Mercoledì 14 Dicembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Elegia d'autunno — Milica Stojadinović – Soprano Silvano Zabeo – Pianoforte In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia) PROGRAMMA Stanislav Binički (1872 – 1942) Po polju je kiša pala (La pioggia cadde sul campo) Sicilijanska pesma (Canzone siciliana) Miloje Milojević Marika (Maria) (1884 – 1946) Božićna pesma (Canto di Natale) Jesenja elegija (Elegia d'autunno) Petar Konjovi Pod pendžeri (Sotto la finestra) (1883 – 1970) Pušči me (Lasciami) Nane kaži tajku (Mamma, dice papà ....) Živkova Taša (Tasha, figlia di Zivko) Sergej Rachmaninov Son (Sogno) (1873 – 1943) Ditja! Kak cvetok ty prekrasna (Bambina, sei bella come un fiore) Siren' (Lillà) Poljubila ja na pečal' svoju (Mi sono innamorata della mia tristezza) Ja ždu tebja (Ti aspetto) Francesco Paolo Tosti Malia (1846 – 1916) Sogno 'A vucchella L'alba separa dalla luce l'ombra Giacomo Puccini Morire (1858 – 1924) Sole e amore Avanti Urania Canto d'anime Milica Stojadinović È docente di Canto all’Accademia delle Arti dell’Università di Novi Sad (Serbia) e responsabile dello stesso Dipartimento. Ha insegnato per 22 anni alla Scuola di musica "Isidor Bajic" della sua città e per 12 anni è stata responsabile del Dipartimento di Canto. Ha studiato nella stessa scuola diplomandosi in Teoria musicale e Canto nella classe di Jelena Jecmenca, completando gli studi con Laurea e Master presso la Facoltà delle Arti musicali dell’Università di Belgrado sotto la guida di Biserka Cvejic, ottenendo il premio speciale "Anita Mezetova" come miglior studente del suo corso. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Estetica con una Tesi sulla Filosofia nel Teatro. Ha affiancato all’attività didattica una carriera solistica esibendosi nelle più importanti città della Serbia ed a Parigi, Londra, Vienna, Rostov (Russia), Budapest, Pecs (Ungheria), Atene, Delfi (Grecia), Timisoara (Romania), Skopje (Macedonia), Kotor, Hergec Novi, Budva (Montenegro), collaborando con alcune tra le più grandi orchestre balcaniche sotto la direzione dei più famosi direttori della Serbia. Come solista dell’Opera Nazionale a Novi Sad, ha sostenuto ruoli da protagonista nelle più importanti opere del repertorio lirico. Si è esibita nei maggiori Festivals nazionali ed internazionali (Grecia, Romania e Montenegro). Viene spesso invitata a far parte di giurie in Concorsi nazionali e internazionali. Ha tenuto diverse master classes in Serbia e all’estero. Suoi allievi sono stati spesso premiati in concorsi nazionali ed internazionali, esibendosi in Serbia e in tutta Europa. Silvano Zabeo È stato maestro sostituto al Teatro dell’Opera di Monte Carlo (Principato di Monaco), maestro collaboratore poi direttore musicale di palcoscenico al Teatro La Fenice di Venezia, responsabile musicale di palcoscenico per FerraraMusica nelle produzioni dirette da Claudio Abbado, maestro suggeritore al Teatro "G. Verdi" di Trieste, responsabile degli studi musicali e coordinatore dei progetti artistici per il "Rossini in Wildbad"- Belcanto Opera Festival (Germania). Collabora con Bayerische Staatsoper (Germania), Istanbul University (Turchia), Vero Vision (Croazia), Yokohama Arts Foundation e Lirica Art School − Tokyo (Giappone), Ars Vocalis México (Messico). Ha tenuto master classes di Accompagnamento pianistico e di Prassi esecutiva del repertorio operistico italiano presso North Texas University (USA), Oulu University of Applied Sciences (Finlandia), Musik Hochschule di Stuttgart (Germania), Zagreb Academy of Music (Croazia), Toho Gakuen School of Music di Tokyo (Giappone), Mersin University (Turchia), Novi Sad Academy of Arts (Serbia). È docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. NOTE DI SALA Quando la Poesia incontra la Musica si creano immagini: intangibili descrizioni di Paesi e sensazioni differenti. Il concerto di questa sera ci porterà in un viaggio immaginario che, partendo dal misterioso mondo Balcanico, passa per il fascino della Terra Russa per concludersi nel sole della Penisola in mezzo al Mediterraneo, dove la canzone affascina anche l’Opera che si diverte burlandosi di sé stessa. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 19 dicembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini Omaggio a Ferruccio Busoni — A cura del Dipartimento di Strumenti armonici PROGRAMMA Ferruccio Busoni Elegien (1907) (1866 – 1924) 1. - Nach der Wendung (Recuellement) Sostenuto quasi adagio Francesca Pallini – Pianoforte 2. - All'Italia! (In modo napolitano) Andante barcarolo Alessandro Chiovara – Pianoforte 3. - Meine Seele bangt und hofft zu Dir (Choralvorspiel) Moderato, un pò maestoso Andrea Virtuoso – Pianoforte 4. - Turandots Frauengemach (Intermezzo) Andantino sereno Nicole Vidak – Pianoforte 5. - Die Nächtlichen (Valzer) Rapido, fuggevole e velato Marina Feruglio – Pianoforte 6. - Erscheinung (Notturno) Andante Luca Chiandotto – Pianoforte 7. - Berceuse Andante Federico Forti – Pianoforte Nuit de Noël (1908) "Esquisse" per pianoforte Andantino, très calme Fantasia in modo antico (1913) op. 33b n. 4 Largamente, molto espressivo Bóbita Andrejcsik – Pianoforte Sonatine Sonatina n. 1 (1910) Semplice, commovente Stefano Cascioli – Pianoforte Sonatina n. 2 (1912) Il tutto vivace, fantastico, con energia, capriccio e sentimento Llambi Cano – Pianoforte Sonatina n. 3 (1915) Ad usum infantis Molto tranquillo - Andantino melanconico - Vivace alla marcia Molto tranquillo - Polonaise - Un poco cerimonioso Una Neskovic – Pianoforte Sonatina n. 4 (1917) In diem Nativitatis Christi MCMXVII Allegretto - Calmo - Moderatamente vivace Gabriele Mastrogiovanni – Pianoforte Sonatina n. 5 (1918) In signo Johannis Sebastiani Magni Andante, espressivo e sostenuto Ksenija Tmusic – Pianoforte Sonatina n. 6 (1920) super Carmen (Fantasia da camera sull'opera di Bizet) Alberto Olivo – Pianoforte I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 19 dicembre 2016 – ore 20.30 Sala Tartini NOTE DI SALA Interprete, compositore, geniale trascrittore e revisore, insigne didatta e saggista, Busoni incarna il modello del musicista del futuro, capace di intrecciare tradizione e innovazione in una ricerca faustiana protesa all’infinito perfezionamento umano e artistico. In occasione del 150 anniversario della nascita, il Dipartimento di Pianoforte del Conservatorio "G. Tartini" desidera rendere omaggio alla sua arte pianistica e compositiva dedicando una serata ad alcune tra le sue opere più significative per tastiera. Le Elegien (1907 - 9) rievocano nel titolo l’omaggio a Rilke, poeta a cui nel 1907 Busoni aveva dedicato, "con ammirazione e amicizia", il proprio "Abbozzo di una nuova estetica della musica". Ognuno dei sette componimenti porta sul frontespizio la dedica ad un pianista allievo della sua scuola e, tranne il brano di apertura (Nach der Wendung, Recueillement), trae spunto da materiale utilizzato in opere precedenti come la Fantasia contrappuntistica, il Concerto per pianoforte e orchestra, la Turandot, la Sposa sorteggiata e la Berceuse élégiaque. La componente metafisica si coniuga allo sperimentalismo linguistico che rinnova alla radice ogni elemento del comporre musicale: un’armonia multiversale, con centri di gravità in perenne rotazione, rende possibili melodie infinite, innestate nel tessuto compositivo attraverso una rete di polifonia diffusa. Ideale "pendant" delle Elegien è la Nuit de Noël (1908), brano dedicato a Frida Kindler, allieva dei corsi pianistici che il celebre compositore teneva a Weimar. Lo spunto compositivo è tratto da un canto natalizio siciliano ("O Sanctissima"), cui si unisce il fascino evocato dal suono del carillon, molto amato da Busoni. L’ansia rinnovatrice si proietta anche nel ciclo delle sei Sonatine, termine da intendersi non in senso classico ma come brano di piccole dimensioni per pianoforte. Al 1910 risalgono sia la prima, che si ispira al ciclo An die Jugend (1909), sia la seconda, considerata da Roman Vlad tra i capolavori busoniani più visionari in virtù del superamento della tradizionale quadratura ritmica. La successiva Sonatina ad usum infantis (1915) rievoca suggestivamente lo stile clavicembalistico mentre la Quarta Sonatina in diem Nativitate Christi MCMXVII, indaga le sfumature coloristiche delle mezzetinte e le diverse combinazioni fra i tre pedali, tecnica esecutiva di cui Busoni era maestro assoluto. L’omaggio a J. S. Bach traspare dalla Quinta Sonatina brevis in signo Joannes Sebastiani Magni (1919), libera trascrizione della Piccola Fantasia e Fuga in re minore BWV 905, ma la chiusura del ciclo è affidata alla Kammer-Fantasie ūber Bizets "Carmen" (1920), opera di ampio respiro ispirata alle parafrasi lisztiane, ove le immagini di Bizet si trasfigurano fantasticamente in una forma dalle proporzioni classiche. Ferruccio Busoni Nacque nel 1866 e passò la sua infanzia a Trieste. Ricevette le prime lezioni di pianoforte dalla madre Anna Weiss, eccellente pianista, e fu subito considerato un bambino prodigio, in grado di eseguire dei concerti già all’età di sette anni. Nel 1875 la famiglia traslocò a Vienna e diede così la possibilità al giovane Busoni di studiare al Conservatorio. Nel 1876 la famiglia si stabilì a Graz dove Busoni studiò composizione con Wilhelm Mayer (W. A. Rémy) e, già fino al 1881, scrisse più di 180 composizioni. Gli anni seguenti furono caratterizzati da molti viaggi e tournée: Lipsia, Helsinki, Mosca, Boston e New York, e Busoni divenne uno dei più importanti pianisti della sua epoca. Nel 1890 ottenne una cattedra al Conservatorio di Mosca e vinse il Concorso Rubinstein di Composizione. Tra il 1891 e il 1894 si trasferì in America insegnando a Boston. Si stabilì quindi a Berlino, organizzando concerti con l'Orchestra Filarmonica e continuando la sua attività concertistica e accademica quale insegnante di Composizione all'Accademia musicale. Nel 1907 fu nominato professore al Conservatorio di Vienna. Nel 1913 fu nominato Direttore del Liceo musicale di Bologna che mantenne solo per un anno. Busoni fu un grande appassionato interprete di Bach, di Beethoven e di Liszt, e fu anche apprezzato come musicologo e critico musicale. In questa veste scrisse testi teorici fondamentali, quali il "Saggio su una nuova estetica musicale"(1906), "L’abbozzo di una nuova estetica dell’arte del suono" (1907), "Dell'unità della musica" (1922); testi che affrontano anche il problema della dissoluzione del sistema musicale occidentale. Nell'ultimo periodo della sua vita compose opere rilevanti quali: la II Sonata per violino e pianoforte, il Concerto per pianoforte, coro maschile e orchestra, Elegie per clarinetto e pianoforte, la Berceuse élégiaque (alla memoria di sua madre) e la Fantasia Contrappuntistica per pianoforte. La sua ricerca per i nuovi orizzonti compositivi arrivò al culmine quando scrisse la Sonatina Seconda per pianoforte nel 1912. Contemporaneamente ebbe contatti con i futuristi e consolidò l’amicizia con Arnold Schönberg. Passò gli ultimi anni della sua vita nuovamente a Berlino dove si spense nel 1924. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 9 gennaio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Fondatore del "Quarteto OSESP", ha collaborato con artisti come R. Castro, A. Cohen, J. Ph. Collard, A. Meneses, C. Pagano, L. Zilberstein e altri. È stato violino di spalla nell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, nell'Orchestra del Teatro "G. Verdi" di Trieste, nell'Orchestra Sinfonica de Galicia e, dal 2005 è spalla dell’Orchestra Sinfonica dello Stato di São Paulo in Brasile. Americas — Emmanuele Baldini – Violino Roberto Turrin – Pianoforte PROGRAMMA Aaron Copland Sonata for Violin & Piano (1943) (1900 – 1990) Andante semplice Lento Allegretto giusto Norbert Palej (1977) Sonatina n. 2 for Violin and Piano (2014) (Prima esecuzione italiana) Alberto Ginastera (1916 – 1983) la TV di Stato della Bielorussia. Ha inciso per la Epic, opere del compositore P. Pessina in Duo con il violinista Emmanuele Baldini. Svolge inoltre attività cameristica in formazione di Duo con archi e clarinetto, collaborando inoltre con diversi ensembles cameristici. È stato coordinatore artistico del Festival Internazionale di Musica "Echos" e tiene regolarmente corsi di perfezionamento strumentale e cameristico in Italia. È stato spesso chiamato a far parte di giurie in concorsi di esecuzione musicale, ed è stato più volte invitato a tenere master classes sulla letteratura per pianoforte del '900 in importanti università ed accademie quali: S. Francisco State University, Stanford University, S. Josè State University, Norges Musikkhogskole di Oslo, Escola Superior de Musica di Lisbona …), collaborando inoltre frequentemente con diverse Università negli USA come De Paul University - Chicago, Loyola University - Chicago, San Diego Music College e DIT Conservatory of Music di Dublino (Irlanda). Dal novembre 2015 è Direttore del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste Pampeana n. 1 op. 16 (1947) Rhapsody for Violin and Piano Heitor Villa - Lobos Sonata Fantasia n. 2, for Violin and Piano, A. 83 (1914) (1887 – 1959) Allegro non troppo Largo Rondo. Allegro finale Emmanuele Baldini Nato a Trieste, dopo aver studiato nella propria città con Bruno Polli, si è perfezionato con C. Romano ("Virtuosité"), R. Ricci, con F. Rossi e il Trio di Trieste. Vincitore di numerosi primi premi in concorsi internazionali, ha iniziato la sua carriera in seguito alla vittoria del terzo premio al concorso internazionale "R. Lipizer" di Gorizia, e al Primo premio con menzione d’onore "Virtuosité" a Ginevra. In duo con il padre Lorenzo, ha suonato in tutta Europa, in Sudamerica e in Australia. Si è esibito da solista con orchestre quali Wiener Kammerorchester, Suisse Romande, Rundfunk Sinfonieorchester Berlin, Orchestra di Trieste, Orchestra Sinfonica dello Stato di São Paulo, Flanders Youth Symphony Orchestra, Orchestra da camera di Mantova, Interpreti Veneziani ecc... Ha inciso più di dieci CD, ed inoltre sono in uscita due volumi di Fantasie da opere italiane (Algol Editora), un CD con Sonate di C. Guarnieri (con la pianista Dana Radu) e in 3 cofanetti doppi le grandi serie di concerti di Vivaldi: i 12 Concerti dell’op. 3 ("L’Estro Armonico"), i 12 Concerti dell’op. 4 ("La Stravaganza") e i 12 Concerti dell’op. 8 ("Il Cimento dell’armonia e dell’invenzione"). Roberto Turrin Compie gli studi a Trieste sotto la guida di Luciano Gante, ottenendo il diploma con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "G Tartini". Si perfeziona con lo stesso docente ed in seguito frequenta i corsi tenuti da Lya De Barberiis in Italia ed in Svizzera (Meisterkurse Zofingen). Premiato in vari concorsi, tiene concerti in Italia, Europa, Stati Uniti e Canada. Ha al suo attivo incisioni radiofoniche e televisive per la RAI, la Televisione dell'Albania, la Radio Televisione Slovena, la TV della Polonia e per NOTE DI SALA Il programma presentato stasera rappresenta una sorta di viaggio attraverso l’intero Nuovo Continente, dove si manifestano i vari caratteri stilistici tipici della letteratura americana del '900. Si evidenziano così l’intimità espressiva ed i toni riflessivi delle opere di N. Palej ed A. Copland, in pieno contrasto con le coloristiche e brillanti composizioni di A. Ginastera e H. Villa-Lobos, che ben rappresentano il temperamento del folklore sudamericano, ricco di contrasti emotivi e pulsione ritmica. I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Lunedì 16 gennaio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Bach to Bach .... passando per Trieste — Wladimir Matesic – Organo PROGRAMMA Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) Toccata e Fuga in re minore BWV 565 Wladimir Matesic (1969) Trio sopra il Corale "Mein ganzes Herz erhebet dich" (Cantus firmus in Alto - Esercizio nello stile di J. S. Bach) Marco Sofianopulo (1952 – 2014) Partita sopra "Veni Sancte Spiritus" Louis Vierne (1870 – 1937) Cantilène (da Troisième Symphonie op. 28) Pierre Cholley (1962) Rumba sur les grands jeux Roberto Brisotto Due visioni di Pentecoste (dedicato a W. Matesic) (1972) L'attesa nel Cenacolo Danza delle lingue di fuoco Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) NOTE DI SALA Ciaccona dalla Partita II BWV 1004 per violino solo (adattata all'Organo da Henri Messerer [1838 - 1923]) Wladimir Matesic Nato a Bologna, dopo la maturità classica, si è diplomato in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio "G. B. Martini" della sua città sotto la guida di Umberto Pineschi. Dal 1993 al 1995 si perfeziona presso la Musikhochschule di Freiburg im Breisgau (Germania) nella classe di Klemens Schnorr, conseguendo a pieni voti il Diploma di Concertista d' Organo. Dal 1999 al 2001 frequenta il Corso Superiore (Aufbaustudium) di Improvvisazione Organistica e quello di Organo Liturgico (Liturgisches Orgelspiel) presso la Musikhochschule di Luzern (Svizzera), nella classe di P. Theo Flury, diplomandosi col massimo dei voti e la lode. Quale miglior diplomato dell'anno 2001 per la sua categoria, ha vinto un premio - borsa di studio (Foerderungspreis). Infine approfondisce lo studio del repertorio organistico francese romantico e moderno nella classe di Ben van Oosten presso il Conservatorium di Rotterdam, diplomandosi nel 2004. Nel 2006 si è laureato in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo (D.A.M.S.) presso l'Università di Bologna con una Tesi dal titolo "J. N. Lemmens, organista, compositore, didatta". Nel 1996 ha vinto il secondo premio al XVI Concorso Organistico Internazionale "Rijnstreek" di Nijmegen (Olanda), primo e finora unico premiato tra gli organisti italiani nella quarantennale storia del concorso. Nel 2001 ha vinto il Primo premio assoluto alla prima edizione del Concorso Organistico Nazionale "Benedetto XIII" di Gravina in Puglia e, nello stesso anno, si è aggiudicato il secondo premio al XXIV Concorso Organistico Internazionale "V. Bucchi" di Roma. Ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Austria, Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia, Giappone. Ha collaborato con particolare continuità con i Conservatori "Venezze" di Rovigo e "Rossini" di Pesaro, presso i quali è stato spesso invitato a tenere seminari e master classes sul repertorio organistico romantico e moderno. Nel 2010 ha tenuto una master class sulla musica organistica e l’organaria italiana su invito del Conservatorio di Jakobstad (Finlandia). Di prossima pubblicazione due CD per la casa discografica TACTUS, dedicati alla creatività organistica romantica e contemporanea. È direttore artistico della Rassegna Internazionale di Musica Sacra "Voci e Organi dell'Appennino". Il concerto di questa sera intende essere un viaggio musicale dall'alpha all'omega della musica organistica e non solo: il grande Bach è stato infatti la sintesi e l'ispirazione per tutta la creatività organistica, precedente e seguente. Ancora oggi la sua eredità feconda la fantasia e l'ingegno di tanti musicisti. Accade anche a Trieste, città di straordinaria vitalità musicale, dove l'"involontaria" scuola del Kantor di Lipsia è stata presa a modello per copie in stile (Matesic), elaborazioni moderne della Fantasia su corale (Sofianopulo) e fusione di danza e contrappunto (Brisotto). Su tutti loro, campeggiano due "colonne d'Ercole" assolute: la celeberrima BWV 565 e la Ciaccona in re minore, qui presentata in una curiosa versione organistica romantica francese, cosa che giustifica un breve omaggio anche a tale grande tradizione (Vierne e Cholley). I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017 Organigramma PRESIDENTE Lorenzo Capaldo DIRETTORE Roberto Turrin DIRETTORE VICARIO Stefano Procaccioli Strumenti armonici Massimo Gon CONSIGLIO ACCADEMICO Nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicali Pietro Polotti Componenti designati dal Collegio dei professori Nicola Buso Adriano Martinolli Sinead Nava Fabián Pérez Tedesco Pietro Serafin Sandro Torlontano Marco Maria Tosolini Maria Rita Verardi Componenti designati dalla Consulta degli studenti Marco Manin Matjaž Zobec COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI Canto, coralità e teatro musicale Rita Susovsky Didattica della musica e dello strumento Cristina Fedrigo Direzione d'orchestra, musica da camera e d'insieme Romolo Gessi Strumenti a fiato Massimiliano Morosini Strumenti ad arco Massimo Belli Teoria della musica, armonia, analisi, musicologia Enrico Perrini DELEGATI DALLA DIREZIONE PER LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO Coordinamento della didattica e servizi agli studenti Silvia Tarabocchia CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Esperto designato dal Ministero Domenico Balzani Componente designato dal Consiglio accademico Stefano Procaccioli Componente designato dalla Consulta degli studenti Alberto Piovesan Direttore amministrativo Francesco Gabrielli Direttore di ragioneria Serena Trocca Coordinamento e programmazione delle attività di produzione artistica Andrea Amendola Collaboratori Rossella Lucchini Rosanna Surace Realizzazione e organizzazione delle attività di produzione artistica Rita Susovsky Assistenti Giovanna Bordin Martina Furlanich Nausicaa Peric Giulia Piccini Sonia Ros Katia Salvato Rota Paola Trevisan Coordinamento e realizzazione del programma "Erasmus+" e relazioni internazionali Teresa Maria Trevisan Coordinamento e realizzazione di progetti, convenzioni e relazioni sul territorio Paola La Raja Coordinamento, aggiornamento e sviluppo dei servizi informatici d'istituto Massimo Parovel Personale tecnico Davide Ardito, Alessandro Capuzzo, Isabella Cecotti, Cristina Costanzo, Vincenzo Del Zio, Martina Marin, Salvatore Napolano, Marzia Opassich, Sabrina Penzo, Lucia Prato, Claudia Radivo, Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat, Boris Suspize, Maurizio Wallner Collegio dei revisori Carla Casolaro Maria Antonietta Scalera Consulta degli studenti Wang Hao Marco Manin Alberto Piovesan Michela Sabadin Matjaž Zobec RSU Margherita Canale Martina Furlanich Massimiliano Morosini DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE (al 31 ottobre 2016) Direzione d'orchestra Antonino Fogliani Musica d'insieme per strumenti antichi Matteo Messori Accompagnamento pianistico Fabrizio Del Bianco Silvio Sirsen Silvano Zabeo Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musica Romano Vettori Oboe Pietro Milella Arpa Giuliana Stecchina Batteria e percussioni jazz Stefano Peretto Bibliografia e biblioteconomia musicale Paolo Da Col Canto Cinzia De Mola Rita Susovsky Elementi di composizione per Didattica della musica Stefano Bellon Esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica Nicola Buso Esercitazioni corali Gualtiero Lo Nigro Esercitazioni orchestrali Stojan Kuret Canto jazz Lara Iacovini * Fagotto Sergio Lazzeri Chitarra Duccio Bianchi Pier Luigi Corona Sandro Torlontano Fisarmonica Corrado Rojac Mikela Ursič * Chitarra jazz Riccardo Chiarion Clarinetto Elena Ferrofino Domenico Foschini Flauto Pierluigi Maestri Giuseppina Mascheretti Luisa Sello Flauto dolce Stefano Casaccia Clavicembalo e tastiere storiche Paola Erdas * Informatica musicale Pietro Polotti Composizione Filippo Del Corno Fabio Nieder Lettura della partitura Alessandra Ciccaglioni Composizione musicale elettroacustica Paolo Pachini Contrabbasso Stefano Sciascia Contrabbasso jazz Giovanni Maier Corno Imerio Prina Tagliaferri Direzione di coro e composizione corale Adriano Martinolli Multimedialità Stefano Bonetti Musica d'insieme per strumenti a fiato Franco Poloni Musica d'insieme per strumenti ad arco Fabio Pirona Musica da camera Alessandra Carani Fedra Florit Romolo Gessi Paola La Raja Organo Giuliana Maccaroni Wladimir Matesic Pedagogia musicale per Didattica della musica Cristina Fedrigo Pianoforte Giuseppe Albanese Paolo Bidoli Tiziana Bortolin Claudio Crismani Massimo Gon Irene Gratton Maria Letizia Michielon Alessandro Paparo Gianluigi Polli Teresa Maria Trevisan Maria Rita Verardi Flavio Zaccaria Pianoforte jazz Matteo Alfonso Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica Patrizia Tirindelli Pratica e lettura pianistica Paolo Chiarandini Dimitri Romano Silvia Tarabocchia Michela Urdido Saxofono Massimiliano Donninelli Saxofono jazz Klaus Gesing Storia della musica Giulio Aldo D'Angelo Marco Maria Tosolini Alba Zanini Strumenti a percussione Fabián Pérez Tedesco Giorgio Ziraldo Tecniche di consapevolezza ed espressione corporea Domenica Di Vittorio * Teoria dell'armonia e analisi Massimo Parovel Stefano Procaccioli Dario Regattin Teoria e tecnica dell'interpretazione scenica Rosalba Trevisan Teoria, ritmica e percezione musicale Roberto De Nicolò Marco Feruglio Enrico Perrini Vittoriano Vinciguerra Giuseppe Zudini Tromba Massimiliano Morosini Tromba jazz Flavio Davanzo * Trombone Mauro Ferrari Trombone jazz Federico Tassani * Viola Andrea Amendola Maurizio Malaridotti Violino Massimo Belli Lucio Degani * Giancarlo Nadai Sinead Nava Paolo Rodda Riccardo Sasso Violoncello Pietro Serafin Cristina Nadal * Storia della musica per Didattica della musica Margherita Canale * a contratto Accesso ai concerti La serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Conservatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Istituto. Alle manifestazioni possono accedere, con ingresso libero, docenti e allievi del Conservatorio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa prenotazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio. T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.