Google Analytics Avanzato Docente: Fabio Piccigallo Il corso di Google Analytics Avanzato Cosa impareremo: Utilizzare le impostazioni avanzate di Google Analytics utili a misurare le performance e il rendimento economico di un sito web Impostare correttamente filtri e viste per ottenere la massima pulizia e usabilità dei dati Conoscere gli utenti del nostro sito web Capire i meccanismi che fanno diventare i nostri utenti dei clienti Misurare per migliorare i nostri KPI Rendere GA veramente utile alla mia impresa, al mio marketing, all’analisi del mio mercato specifico Cosa vuol dire Web Analytics “Con Web Analytics si intende la valutazione di una grande varietà di dati… per contribuire alla creazione di una comprensione generale della Visitor Experience online” (Eric Peterson, Web Analytics Demystified, 2004) Misurare per migliorare “SE NON PUOI MISURARLO, NON PUOI MIGLIORARLO” (Lord William T. Kelvin) Le finalità del web analytics I compiti del Web Analytics: Gestire e integrare i dati Assicurare la qualità dei dati Interpretare e comunicare i risultati Il valore dei dati a nostra disposizione Fonte: Eric Peterson, Web Analytics Demystified, 2004 La strategia della misurazione dei dati Elaborare una strategia di misurazione dei dati del proprio sito web vuol dire definire il valore che la misurazione può portare al proprio business. Valore: identificare opportunità di crescita misurare l’efficacia dei miglioramenti apportati capire perché qualcosa è andato storto Perché misurare? Perché misurare Misurare i dati del proprio sito web in un’ottica di marketing vuol dire essere in grado di rispondere a queste domande: quali caratteristiche identificano i miei visitatori di maggior valore? Da quali fonti vengono? Da quali località? Perché misurare Misurare i dati del proprio sito web in un’ottica di marketing vuol dire essere in grado di rispondere a queste domande: quali sono i contenuti del mio sito web che generano più profitti alla mia impresa? Perché misurare Misurare i dati del proprio sito web in un’ottica di marketing vuol dire essere in grado di rispondere a queste domande: Quanto è fluido il percorso che fa di un utente un potenziale cliente? Quali intoppi ci sono? Perché misurare Misurare i dati del proprio sito web in un’ottica di marketing vuol dire essere in grado di rispondere a queste domande: Quali sono le campagne di marketing che hanno prodotto il maggior valore per l’impresa? Qual è stato il loro ROI? Perché misurare Misurare i dati del proprio sito web in un’ottica di marketing vuol dire essere in grado di rispondere a queste domande: Quanto sono coinvolgenti i miei contenuti? In che modo facilitano o ostacolano il percorso da utente a cliente di ogni visitatore? Perché misurare Google Analytics ci mette in grado di rispondere a tutte le domande poste finora, e a mille altre, in funzione del tuo business e delle caratteristiche proprie del tuo sito web. Google Analytics serve a darci le informazioni di cui abbiamo bisogno per prendere delle decisioni informate allo scopo di migliorare la nostra strategia di marketing. Il framework per la misurazione dei dati Il framework per la misurazione dei dati Il tipo e la quantità dei dei dati su cui focalizzarsi non è standard, ma varia secondo il tipo e la dimensione dell’impresa, i cui risultati stiamo misurando. Una PMI sarà più interessata al processo di acquisizione, mentre una media impresa sarà più interessata al comportamento degli utenti. Per una grande impresa altri dati, relativi al processo di conversione, diventeranno via via più importanti. In generale, la profondità analitica sarà funzione dell’investimento e del valore attribuito dall’impresa all’analisi dei dati. Il framework per la misurazione dei dati Le misurazioni fondamentali per le PMI Costo di acquisizione: il costo relativo all’acquisizione di un nuovo cliente CTR: il numero di click per ogni 100 impression delle proprie attività di advertising Percentuale di nuove visite: la quantità di nuovi visitatori acquisiti per il proprio sito web, espresso in percentuale Il framework per la misurazione dei dati Le misurazioni fondamentali per le Medie Imprese Frequenza di Rimbalzo: percentuale delle visite in cui le persone lasciano il sito dalla pagina di atterraggio senza compiere ulteriori azioni o navigare altre pagine PPV: numero medio di pagine viste per sessione Fidelizzazione: numero medio di visite in un dato periodo di tempo Eventi per Visita: il numero medio di eventi (azioni predefinite) verificatosi per ogni sessione Tasso di abbandono alla conversione: la percentuale di abbandoni al passaggio precedente alla conversione (ad esempio al carrello) Il framework per la misurazione dei dati Le misurazioni fondamentali per le Grandi Imprese Macro Conversion Rate: il numero di vendite diviso per il numero di sessioni Micro Conversion Rate: il numero di obiettivi raggiunti diviso per il numero di sessioni Valore medio degli obiettivi per sessione: Il valore cumulativo attribuito agli obiettivi diviso per il numero di sessioni Giorni alla Conversione: il tempo necessario a un utente per arrivare alla conversione Percentuale delle Conversioni Indirette: percentuale di conversioni frutto di diverse sessioni provenienti da canali diversi Da GA a UA Google Analytics ha subito in questi anni una trasformazione importante nel suo funzionamento interno. Nel 2014 si è passati da Classic Analytics a Universal Analytics Benefici di UA: - Tracciamento di sessioni multiple dello stesso utente Creazione di dimensioni personalizzate Una migliore gestione del dato Molti più report disponibili. In questo corso faremo sempre riferimento a Universal Analytics. Nota Standard GA: <script type="text/javascript“> var _gaq = _gaq || []; _gaq.push(['_setAccount', 'UA-XXXXXX-Y']); _gaq.push(['_trackPageview']); (function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })(); </script> Universal Analytics: <script> (function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){ (i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o), m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m) })(window,document,'script','//www.google-analytics.com/analytics.js','ga'); ga('create', 'UA-XXXXXX-Y', 'domain.com'); ga('send', 'pageview'); </script> Google Analytics Avanzato Modulo 1 Le impostazioni di base per l’analisi di marketing Uso delle viste Uso delle viste A che servono le viste: Filtrare dati non voluti Selezionare singole subdirectory del sito sul quale focalizzare l’attenzione (ad es. blog, news, segmenti di attività…) Analizzare i dati per lingua (su siti multilingue) Creare obiettivi diversi e diverse canalizzazioni per ogni elemento strutturale del proprio sito Analizzare singoli segmenti o canali (geografici, referral, campagne…) Uso delle viste Perché utilizzare le viste: Acquisire una maggiore pulizia del dato che si vuole monitorare Selezionare singole subdirectory del sito sul quale focalizzare l’attenzione (ad es. blog, news, segmenti di attività…) Creare obiettivi diversi e diverse canalizzazioni per i singoli segmenti del proprio sito Condividere solo alcuni rapporti con ogni utente Uso delle viste Le viste vanno sviluppate in funzione della nostra strategia di marketing, per verificare delle ipotesi, pulire i dati, avere una comprensione più profonda del nostro business online. Uso delle viste Nota Bene: ogni vista acquista validità dal momento in cui viene creata ogni volta che eliminiamo una vista, ci precludiamo la possibilità di recuperare i dati presenti nella vista stessa Mantenere sempre una vista non filtrata per avere un termine di confronto e verificare che stiamo facendo tutto correttamente. GA - Impostazioni di base Pratica -> Come creare una nuova vista Uso dei filtri I filtri A cosa servono i filtri I filtri consentono di limitare e modificare i dati che sono inclusi in una singola vista. I filtri Perché usare un filtro? escludere il traffico proveniente da un IP specifico limitare la vista ad una singola subdirectory o a una serie di subdirectory escludere da una vista determinati referral Limitare gli host name visualizzati nei rapporti Unire, modificare o sostituire il valore di alcune dimensioni con quelli di altre dimensioni I filtri Filtri preimpostati Escludi/Includi solo il traffico proveniente da un IP o un ISP specifico (in genere quello dell’azienda titolare del sito) Escludi/Includi solo traffico verso una subdirectory (/blog, /Ita, /Shop…) Escludi/Includi solo il traffico verso uno specifico hostname (support.miosito.com o blog.miosito.com) -> Pratica: come impostare un filtro standard I filtri Filtri personalizzati filtri potentissimi, poiché sono in grado di isolare per inclusione o esclusione qualsiasi valore o serie di valori da decine di dimensioni presenti in Google Analytics, in relazione a localizzazione geografica, caratteristiche tecniche, sorgente di traffico, eventi generati… Possibile anche creare filtri composti e filtri cerca/sostituisci I filtri Filtri personalizzati I filtri personalizzati utilizzano come linguaggio di selezione le Espressioni regolari (RegEx) Regex: Una sequenza di simboli che identificano in modo univoco un insieme di stringhe Le espressioni regolari GA - RegEx Sintassi RegEx utile per la creazione di filtri . Corrisponde a qualsiasi carattere singolo. Ad es. go.gle corrisponde a google, gorgle, go4gle ecc. * Corrisponde a zero o più degli elementi precedenti. Ad es. go*gle corrisponde a google, gooogle, gogle, gooooogle ecc. (nota: ne viene che la stringa .* corrisponde a qualsiasi insieme di valori possibile. La useremo pertanto moltissimo in Google Analytics) GA - RegEx Sintassi RegEx utile per la creazione di filtri \ Restituisce il valore del carattere successivo. Ad esempio: \* restituisce * | Corrisponde all’OR booleano. a|b corrisponde quindi ad a o a b () Raggruppano un elemento da utilizzare ad esempio con l’operatore |. google\.(it|com) corrisponde a google.it e a google.com GA - RegEx Sintassi RegEx utile per la creazione di filtri ? Il punto di domanda rende opzionale il carattere precedente. Ad esempio, google/.com? vale sia per google.com, sia per google.co ^ Esclude tutto ciò che viene prima. Ad esempio, ^blog corrisponde a blog, a blogger, ma non a mioblog. $ Analogo a ^, ma tronca tutto ciò che lo segue. Quindi blog$ corrisponde a blog, a mioblog ma non a blogger GA - RegEx Sintassi RegEx utile per la creazione di filtri [ ]Rende un elenco di tutti gli elementi che sono inseriti tra parentesi quadre. [abc] restituisce a, b, c - Significa da-a in un elenco. Ad esempio: [1-5] restituisce 1, 2, 3, 4, 5 Filtri con le espressioni regolari Da ricordare nella creazione di filtri: - quando ci si riferisce al proprio sito, GA dà per scontato il dominio principale. Se quindi vogliamo riferirci alla directory shop, dovremo inserire nel filtro solamente /shop/, e non www.miosito.it/shop/ Struttura di riferimento di una URL in Analytics > http://www.sito.com/miadirectory/miapagina.php?sku=212&lang=it Protocollo: http:// Nome Host: www.sito.com Directory: /miadirectory/ FileName: miapagina.php Parametri Query: sku=212&lang=it URI della richiesta: /miadirectory/miapagina.php?sku=212&lang=it Esempi di Filtri con le RegEx Obiettivo: includere tutte le visite che arrivano alla pagina www.miosito.it/contatti/ del mio sito, escludendo quelle che arrivano alla pagina www.miosito.it/moduli/contatti Filtro includi solo: ^/contatti/ Obiettivo: escludere tutti gli indirizzi IP da 192.144.2.20 a 192.144.2.55 Filtro escludi: 192\.144\.2\.([2-4][0-9])|5[0-5] Esempi di Filtri con le RegEx Obiettivo: escludere il traffico dalle sorgenti campagna http://www.freebuttons.com, http://www.freebuttons.com e https://www.darodar.ru Filtro escludi: .*((free\-?buttons\.com)|(darodar\.ru)).* Per testare le espressioni regolari: https://regex101.com Filtri avanzati Filtri avanzati I filtri avanzati servono a creare nuovi campi da utilizzare nei rapporti a partire da due campi esistenti. Situazione: Campo A (espressione regolare) Campo B (espressione regolare) Constructor (risultato) Filtri avanzati Esempi di utilizzo dei filtri avanzati: Aggiungere il Nome Host all’URI della richiesta per visualizzare la URL completa nei report Aggregare versioni simili di browser in un unico browser Aggiungere la URI della richiesta al nome di un evento per visualizzarne l’origine Eliminare i parametri query dalle URI Filtri avanzati Esempio: visualizzare l’indirizzo completo delle pagine web nei rapporti (ad esempio per distinguere il traffico di www.miosito.com rispetto a blog.miosito.com) Impostazione: Campo A (Nome Host) (.*) Campo B (URI della richiesta) (.*) Constructor: (URI della richiesta) $A1$B1 Il filtro estrarrà il nome host (www|blog.miosito.com) e l’URI della richiesta (/ o /sub/pagina/) restituirà come campo output l’URI della richiesta come concatenazione delle due stringhe $A1 e $B1 Filtri avanzati A destra, la situazione come si presenta in Google Analytics. L’impostazione di sovrascrittura del campo output è necessaria per riscrivere, di fatto, il campo URI della richiesta con i nuovi dati costruiti nel filtro di concatenazione. Filtri avanzati Esempio: utilizzare parte della URI per alimentare una dimensione personalizzata Pratica: estrarre la data di pubblicazione di un articolo dalla URL e visualizzarla nei report di Analytics http://www.fabiopiccigallo.com/2015/05/27/qualche-articolo/ Obiettivo: creare una dimensione Data Articolo in cui la data compaia nel formato: gg/mm/aaaa Filtri avanzati Passaggio 1: creare la dimensione personalizzata Data Articolo dal Menu di Amministrazione > Proprietà Filtri avanzati Passaggio 2: analizzare i dati per creare il filtro avanzato URI della richiesta http://www.fabiopiccigallo.com/2015/05/27/qualche-articolo/ / (.*) / (.*) / (.*) / / $A1 / $A2 / $A3 / (.*) / $A4 / Filtri avanzati Impostazione: Campo A (URI della richiesta) /(.*) /(.*) /(.*) /(.*)/ Campo B non impostato Constructor: Data Articolo in formato gg/mm/aaaa $A3/$A2/$A1 Il filtro estrarrà la URI della richiesta suddividendola in stringhe secondo quanto indicato e inserirà le stringhe necessarie nell’ordine voluto nella dimensione personalizzata Filtri avanzati Impostazione del filtro avanzato Filtri avanzati La nostra dimensione personalizzata e alimentata mediante filtro avanzato è disponibile nei report Google Analytics Avanzato Modulo 2 Capire gli utenti L’analisi del traffico web Analisi del traffico L’analisi del traffico generato dal sito web è essenziale per comprendere quali sono i nostri interlocutori validi nel mercato. Obiettivi dell’analisi Gli obiettivi dell’analisi del traffico devono essere definiti sulla base della propria strategia di web marketing. Usiamo l’analisi del traffico per capire e migliorare: la nostra posizione nel mercato la nostra capacità di comprendere il target il comportamento degli utenti la nostra capacità di creare coinvolgimento Strumenti per l’analisi del traffico Quali strumenti di analisi quantitativa abbiamo a disposizione per comprendere il nostro target e definire (o migliorare) la nostra marketing persona? Targeting: geografico demografico socio-culturale Comportamentale Ottenere i dati demografici su Analytics Per ottenere i dati demografici: - andare su Amministrazione > Proprietà > Impostazioni proprietà - Attivare le funzioni pubblicitarie - attivare i rapporti sulle categorie demografiche e gli interessi - aggiungere istruzione al codice di monitoraggio ga('create', 'UA-XXXXXX-XX', 'example.com'); ga('require', 'displayfeatures'); ga('send', 'pageview'); L’analisi demografica del target Le dimensioni a disposizione Analytics mette a disposizione complessivamente 5 dimensioni: Età: identificata da 6 categorie: 18-24, 25-34, 35-44, 45-54, 55-64 e 65+. Sesso: identifica la variabile di genere Categorie di affinità: identifica gli utenti per categorie lifestyle (tecnofili, sportivi, amanti della gastronomia o della musica…). Le categorie vengono ricalcate da quelle in uso per la definizione dell’audience televisivo Segmenti In-Market: identifica gli utenti secondo le proprie abitudini di acquisto Altre categorie: sono ulteriori categorie pensate per una migliore definizione della target audience. Ad esempio, mentre Categorie di Affinità parla di Foodies, Altre Categorie include Recipes/Cuisines/East Asia . Età e sesso Pubblico > Dati demografici > Panoramica Categorie di affinità Pubblico > Dati demografici > Interessi Segmenti In-Market Pubblico > Dati demografici > Segmenti In-Market Altre categorie Pubblico > Dati demografici > Altre categorie La localizzazione geografica del target Pubblico > Dati geografici > Località L’analisi della marketing persona Gli elementi tratti dall’analisi demografica di analytics andrebbero periodicamente confrontati con quanto precedentemente descritto (a livello di implementazione della strategia) nella nostra marketing persona. L’analisi della marketing persona Confrontando i dati con la marketing persona, possiamo rispondere a due domande che costituiscono insieme un doppio check della nostra strategia: il mio sito parla alle persone giuste? ho descritto correttamente il mio target nella marketing persona? L’analisi per canale L’analisi per canale L’analisi dei Canali di provenienza del traffico consente di avere un indicatore immediato di quale direzione prendere per migliorare la resa del mio business oniline, perché mi dice dove sono relativamente più forte e relativamente più carente. Lo scopo di una analisi separata per ogni canale è quello di scoprire e rispondere selettivamente agli elementi di debolezza riscontrabili nella propria strategia di marketing. L’analisi per canale Metriche di base per comprendere il comportamento degli utenti: Distribuzione del traffico sui canali e caratteristiche dei canali PPV e Bounce Rate per canale e tipo utente (nuovo/di ritorno) Distribuzione del traffico per ore/giorno e per giorni/settimana secondo canale e tipo di utente Frequenza e recenza La caratteristica fondamentale di ogni metrica che utilizziamo è la sua capacità di fornirci indicazioni operative in grado di migliorare l’efficacia del nostro marketing Report per l’analisi di canale Acquisizione > Tutto il traffico > Canali Si tratta di un report fondamentale, poiché può darci informazioni importantissime sul come si sta sviluppando la nostra strategia Distribuzione degli accessi per canale Risponde alle nostre esigenze di business? Risponde alle attività di marketing effettuate e agli investimenti di marketing di ciascuna? Dove è possibile migliorare? L’analisi di comportamento Analisi PPV e Bounce Rate: quanto sono coinvolgenti i miei contenuti? Quanto è centrato il target su ogni canale? La distribuzione nel tempo Distribuzione per ora e per giorno: report non presenti di default in Analytics, impareremo a costruirli in questo corso. Associare queste analisi a quelle per canale può darci indicazioni importanti sul delivery delle nostre attività di marketing (social, adwords…) La loyalty Pubblico > Comportamento > Nuovi e di ritorno. Per analizzare i singoli canali in modo comparato, utilizzare i segmenti. Una analisi per alcuni versi più approfondita è realizzabile mediante le analisi di Coorte I Segmenti La segmentazione dei dati Al fine di aumentare la granularità del dato e ottenere informazioni più interessanti, sono possibili tre strade: a. utilizzare viste distinte per ogni canale, entità geografica o raggruppamento si voglia b. utilizzare report personalizzati che filtrino le sole entità che vogliamo di volta in volta monitorare c. utilizzare i segmenti per mantenere una coerenza lungo tutti i report ed effettuare confronti tra le diverse entità che intendiamo separare I segmenti personalizzati Da qualunque report: Aggiungi segmento > + Nuovo Segmento I segmenti personalizzati Una volta creati, i segmenti sono disponibili in tutti i report e consentono di effettuare analisi comparative di ogni genere Segmenti preimpostati Nella libreria di Analytics e in rete sono disponibili diversi segmenti preimpostati per l’analisi del proprio traffico web. Ad esempio: Confronto dei tassi di conversione nelle ore di ufficio rispetto alle Off Hours >> http://bit.ly/GASS-Hours Analisi dell’interesse per il profilo di brand: differenzia tra chi ha visitato le pagine di Brand (chi siamo ecc.) rispetto a chi non ha visitato queste pagine >> http://bit.ly/GASS-Brand Il sito web e il mercato: l’analisi comparativa Il sito e il mercato Ogni dimensione che utilizziamo e ogni metrica risultante non può essere presa solo a sé stante, ma va inquadrata nel framework della propria attività specifica e della propria dimensione aziendale e di traffico. A questo scopo è utile consultare il report Pubblico > Analisi comparativa Analisi comparativa: il framework Il setting dell’analisi comparativa comprende la dichiarazione del proprio settore di business, della localizzazione del mercato e della dimensione di traffico web giornaliero. L’output di Google Analytics indica quante sono le proprietà disponibili (ossia i competitor) con le stesse impostazioni. L’analisi comparativa per canali Se la base dati è sufficientemente ampia, un’analisi comparativa per canali diventa un ottimo esercizio per inquadrare la propria strategia nel framework del proprio mercato. Da notare però che alcuni dati dei competitor potrebbero essere “sporchi” (ad es. Referral) se utilizziamo come confronto una vista filtrata. L’analisi coorte L’analisi coorte del traffico Una coorte, o pannello, non è altro che un gruppo di persone selezionate all’interno di una popolazione sulla base di una caratteristica che esse condividono in un determinato periodo. Analisi coorte - impostazioni Tipo di coorte: la dimensione sulla cui base segmentare e costituire le coorti Dimensione: il valore della dimensione che hai selezionato nel tipo di coorte. Metrica: ciò che intendi misurare all’interno della coorte (tempo medio della visita, fidelizzazione…) e che intendi misurare con le altre coorti e con il valore medio Analisi coorte – risultati e segmentazione Come usare l’analisi coorte Con l’analisi coorte è possibile capire meglio i comportamenti di gruppo omogenei di utenti in relazione alla popolazione nel suo complesso. È possibile infatti: verificare in che modo alcune offerte speciali a breve termine abbiano inciso sul tasso di retention dei tuoi visitatori. verificare se l’introduzione di una particolare metodologia di distribuzione dei contenuti abbia provocato una maggiore propensione al ritorno di utenti sollecitati mediante post su Facebook. Soprattutto, mediante l’analisi coorte puoi verificare se il tuo sito web si sta progressivamente avvicinando o allontanando dai tuoi obiettivi di conversione. Con l’analisi coorte è infatti possibile valutare settimana dopo settimana o mese dopo mese gli andamenti di lungo periodo del tuo sito web, meglio di quanto possa essere fatto con qualsiasi altra analisi disponibile su Google Analytcs. Dalla profilazione al remarketing Cos’è il Remarketing Il Remarketing, è una tecnica di marketing che consente di impostare campagne di marketing che abbiano come target gli utenti del tuo sito web che non hanno effettuato una conversione. Come funziona il remarketing in Analytics 1. Inserisci un tag di remarketing sul tuo sito web 2. Crei gli elenchi di remarketing mediante Analytics 3. Utilizzi gli elenchi come target per le tue campagne di marketing mediante Adwords Remarketing Remarketing - Impostazioni base Due possibili attività di remarketing: - Segmenti di pubblico: crea liste sulla base dei comportamenti di traffico web (utenti che hanno visitato una pagina, utenti che si sono soffermati per un periodo di tempo sul sito, utenti che hanno generato una conversione) - Remarketing dinamico: utenti che hanno visualizzato un dato prodotto sul sito ecommerce o che si sono fermati a un certo punto della sua canalizzazione Il remarketing dinamico - Flusso del remarketing dinamico: Prerequisiti per il remarketing dinamico Per utilizzare il remarketing dinamico, per prima cosa devi: Aggiornare il codice di monitoraggio per supportare le funzioni pubblicitarie. Collegare i tuoi account AdWords e Analytics. Collegare i tuoi account Google Merchant Center e AdWords . Remarketing su segmenti di pubblico Un segmento di pubblico per il remarketing è un elenco di cookie o di ID pubblicitari per dispositivi mobili che rappresenta un insieme di utenti ai quali desideri mostrare uno o più annunci mirati. Puoi creare segmenti di pubblico per il remarketing in Google Analytics in base al comportamento degli utenti e poi utilizzarli come base per le campagne di remarketing in altri account di annunci, come AdWords Remarketing su segmenti di pubblico Per utilizzare il remarketing con Google Analytics, devi: Disporre di un account Google Analytics attivo e dell'autorizzazione di modifica per tale account. Attivare le funzioni pubblicitarie dalle impostazioni della proprietà in Analytics Avere almeno un account Google AdWords attivo che sia collegato al tuo account Analytics. - Remarketing su segmenti di pubblico NOTA: - Elenco Intelligente: basato sulla profilazione di utenti con più alta probabilità di conversione, in base ai dati raccolti da GA relativi al settore di business dell’account - Gli altri sono autoevidenti Strumenti per l’analisi del traffico Sull’uso delle liste di remarketing in Adwords si rimanda al corso specifico. - Google Analytics Avanzato Modulo 3 Capire i clienti Il funnel di conversione Il funnel di conversione Il funnel di conversione è il percorso che il tuo utente deve effettuare per raggiungere un obiettivo da te stabilito. La forma che assume il tuo funnel nel percorso di conversione è l’indice visuale più evidente dell’efficienza del tuo sito web nel produrre risultati. Il funnel di conversione Alcuni tipici esempi di Funnel, dalla visualizzazione dell’advertising/mail/annuncio/post alla vendita, passando di solito per una landing page e per una pagina specifica in cui avviene la conversione vera e propria. Il funnel di conversione in Analytics In Analytics è possibile tracciare il percorso di conversione degli utenti e la loro trasformazione in clienti una volta che essi entrano sul nostro sito. È anche possibile dare un valore specifico ad ogni evento associato con un obiettivo di conversione. Macro-categorie di funnel di conversione Due possibili macro-categorie di funnel: a. funnel di conversione organico b. funnel di conversione di campagna Ci occupiamo ora del primo tipo, rimandando al prossimo modulo la disamina delle campagne di marketing e del traffico a pagamento Il funnel di conversione organico Traffico organico di generazione delle conversioni: ricerca su Google o su altri motori di ricerca traffico diretto traffico da referral (inclusi i social media) Traffico organico da motori di ricerca. Definizione di conversione Attenzione: non bisogna commettere l’errore di associare alla conversione solamente la vendita di un prodotto o la richiesta di un preventivo. In funzione della nostra attività sul web, qualsiasi azione che porti valore diretto o indiretto può essere associata ad un obiettivo. Gli obiettivi Cosa vuol dire “Obiettivo” Un obiettivo misurabile è ogni azione o interazione che crea un momento di relazione tra azienda e utente del sito web funzionale alla strategia messa in atto dal marketing aziendale. Obiettivi In sintesi: Gli obiettivi di conversione sono l’insieme delle reason-why per cui esiste il tuo sito web Obiettivi Il ciclo di analisi di marketing dei Web Analytics Obiettivi con valore economico diretto Macro-Conversioni Esempi di obiettivi misurabili con un immediato impatto economico: - acquistare un prodotto online effettuare un ordine acquistare un servizio aziendale acquistare i diritti di utilizzo di una proprietà intellettuale Obiettivi con impatto economico indiretto Micro-Conversioni Esempi di obiettivi misurabili con un impatto economico non immediato: - compilare e inviare un form di contatto visualizzare un form di contatto scrivere un commento su un blog scaricare un documento completare la visualizzazione di un video condividere un contenuto sui social media visualizzare più di 3 pagine richiedere un preventivo Stabilire e misurare gli obiettivi Definire gli obiettivi è funzionale alla strategia di marketing che sottende a tutte le attività che svolgiamo su un sito web. Misurare gli obiettivi vuol dire verificare se e in che misura la strategia che si sta portando avanti sta avendo successo. Analizzare l’insieme degli obiettivi che si vuole raggiungere in un sito web è il primo passo per la mappatura dei propri KPI. Gli obiettivi in Analytics Gli obiettivi in Analytics: i tipi di obiettivo In Analytics, gli obiettivi sono associati alle viste, e possono essere strutturati secondo una pipeline di conversione. Obiettivi di Destinazione Si attivano quando viene caricata una specifica pagina web o un insieme specifico di pagine web associate a una stringa regex. (ad esempio: caricamento di una pagina di ringraziamento, caricamento di un form di registrazione ecc.) Obiettivi di Durata Si attivano quando si raggiunge uno specifico tempo di lunghezza di una sessione (ad esempio: permanenza su un sito di assistenza in chat con un operatore) Gli obiettivi in Analytics: i tipi di obiettivo Pagine per sessione Si attivano quando un utente visualizza un certo numero di pagine all’interno di una sessione (utile per i blog o i siti di informazione, ma anche per i siti ecommerce, ad esempio per verificare la propria capacità di upselling) Eventi Si attivano quando viene innescato un evento sul proprio sito (ad esempio il download di un pdf, la pressione di un pulsante legato a una CTA o la visualizzazione di un video) Il valore economico degli obiettivi L’attribuzione di un valore ai propri obiettivi non è obbligatoria, e non è nemmeno sempre utile. Da tener presente che: - nel caso di siti ecommerce, il valore delle transazioni è già presente in Analytics senza bisogno di specifiche - negli altri casi, l’attribuzione di un valore, se dev’essere fatta, deve seguire criteri stringenti di analisi economica (sul valore medio della conversione), e statistica (sulla probabilità che il conseguimento di un obiettivo si trasforma in un revenue), tenendo presente anche il LTV generato. L’attribuzione di valore può essere un ottimo modo di misurare l’efficienza economica di una campagna di marketing tesa a produrre lead che frutteranno un valore futuro lontano nel tempo. Gli obiettivi in Analytics Esercitazione Pratica -> Come impostare un obiettivo di destinazione Visualizzazione degli obiettivi in Analytics Una volta impostati, gli obiettivi di conversione saranno disponibili in quasi tutti i report, dandoci la possibilità di fare un’analisi complessiva della performance del sito dal punto di vista dei canali di acquisizione e dei profili di pubblico prendendo come riferimento tasso e valore delle conversioni. Visualizzazione degli obiettivi in Analytics Il report Acquisizione > Panoramica con l’analisi degli obiettivi: attraverso questo e gli altri report dell’albero Acquisizione sarà possibile analizzare le performance di conversione per canale e comprendere il contributo e la marginalità di ogni canale al CE dell’impresa. L’analisi degli obiettivi di conversione Quanto riesco ad essere efficace su ogni canale? Come comunico e con quale coerenza tra messaggio, offerta e prodotto? Visualizzazione degli obiettivi in Analytics Ci sarà inoltre possibile analizzare il nostro target dal punto di vista non solo del traffico, ma anche dell’utilità del traffico per l’impresa, fornendoci ancora una volta indicazioni utili sulla marketing persona e sulla performance di ogni profilo socio-demografico. Visualizzazione degli obiettivi in Analytics I report dell’albero Conversioni > Obiettivi consentono un’analisi di dettaglio degli obiettivi impostati dal punto di vista della performance economica e del tasso di conversione. Se al momento dell’impostazione dell’obiettivo si è fornito un percorso di canalizzazione, questo viene visualizzato nel report Conversioni > Obiettivi > Visualizzazione Canalizzazioni. Qui abbiamo 4 richieste preventivo, di cui una proveniente dalla pagina apposita e 3 da altre pagine che contribuiscono all’obiettivo. Visualizzazione degli obiettivi in Analytics Il report offre una visualizzazione completa del flusso, consentendo un’ottimizzazione della pipeline di conversione. Eventi personalizzati Gli eventi In Analytics, è possibile tenere traccia delle azioni effettuate dai utenti sulle nostre pagine web. A questo scopo non sono necessarie implementazioni particolari nell’interfaccia analytics, ma è necessario intervenire sulle istruzioni HTML delle pagine che dovrebbero inviare l’evento allo scopo di intercettare l’evento stesso e inviarlo ad analytics mediante l’uso del comando send sulla funzione ga() di analytics.js (Universal Analytics) Gli eventi La sintassi base della funzione ga() in relazione agli eventi è composta di sei argomenti: ga('send', 'event', 'category', 'action', 'label', value); dove: category, action, label (stringhe) e value (numerico) saranno i valori che noi passiamo ad Analytics per tracciare l’evento. Label e value non sono obbligatori. Ad esempio: ga('send', 'event', 'button', 'click', 'nav_button', 4); indica ad analytics che è stato cliccato sul pulsante denominato nav_button, e che questo click ha per noi valore 4. Gli eventi In HTML, gli eventi che possiamo tracciare con facilità sono solitamente quelli legati al movimento del mouse (onclick, onmouseover…) e quelli legati ai form (on focus, onsubmit, onreset…). Ad esempio, per tracciare il click su un link: <a href=“http://www.qualchelink.com” onclick=“ga('send', 'event', 'link', 'click', 'il_mio_link');”>qualche link</a> Da notare che alcuni plugin (ad esempio di Wordpress) consentono il tracciamento di azioni personalizzate. Il pluri-installato CF7 ad esempio consente, nelle impostazioni aggiuntive di ogni form, il tracciamento dell’evento On_Sent_OK, ad esempio: on_sent_ok: "ga('send', 'event', 'InvioForm', 'click', 'nuovo_lead');" Gli eventi nell’analisi di marketing Uso degli eventi come obiettivi: - possibilità di utilizzare la stessa label di evento per eventi su diverse pagine (ad esempio la visualizzazione di un video su pagine differenti) attribuendo un valore economico diverso secondo la pagina in cui è avvenuto - possibilità di tracciare virtualmente ogni comportamento dell’utente su tutto il nostro sito web. Esempio: due CTA diverse sulla stessa pagina: quale viene più cliccata? Gli eventi nell’analisi di marketing Crearsi una mappa degli eventi per gestire la canalizzazione degli obiettivi in Analytics Differenza tra eventi e obiettivi In Analytics, ogni evento è caratterizzato da tre dimensioni (azione, categoria, etichetta). ogni obiettivo rappresenta invece una metrica a sé stante. Obiettivo1 è una metrica diversa da Obiettivo2 Per far sì che un particolare evento diventi una metrica misurabile in sé, bisogna associarlo a un obiettivo. È anche possibile unire più eventi insieme a formare un unico obiettivo utilizzando dimesioni ampie (ad esempio le categorie) e utilizzando le RegEx per sommare assieme più categorie o più etichette. Ad esempio, se vogliamo sommare insieme gli hit degli eventi con categoria conv_richiedipreventivo e conv_contattoemail dovremo utilizzare un obiettivo che utilizzi come eventi tutti quelli di categoria conv.* Dagli obiettivi ai KPI Finora abbiamo imparato: - Come ottenere dei dati puliti e organizzati secondo le nostre esigenze - Come analizzare il proprio traffico secondo le principali metriche a disposizione - Come ottenere il meglio dai nostri dati effettuando dei drill-down sui segmenti che ci interessano maggiormente - Come capire quali sono le aree migliorabili mediante l’analisi comparativa - Come funziona un funnel di conversione - Come impostare eventi e obiettivi in modo significativo per il nostro business e la nostra strategia A questo punto, dovremmo essere in grado di comprendere quali sono per noi i KPI da utilizzare come metriche di benchmarking per l’analisi di marketing KPI - definizione Un KPI è una metrica in grado di fornirci dati utili a migliorare in modo significativo il nostro business. Caratteristiche di un buon KPI: Misurabile e disponibile Connesso con gli obiettivi di business Confrontabile nel tempo Esempi di possibili KPI Tasso di apertura di una email Tasso di click di una CTA Tasso di conversione Costo di acquisizione Valore medio delle transazioni Ogni metrica può essere un KPI, se connessa con il tuo business. Per poter decidere i KPI giusti per te, devi partire da una comprensione profonda del tuo business e del tuo mercato. Analisi dei KPI In sintesi, il KPI corrisponde alla traduzione del tuo business in termini numerici. Ciò vuol dire che prima di decidere qual è un KPI giusto per te, devi preliminarmente decidere quali sono i tuoi obiettivi di Business (OKR, Objectives and Key Results) Dagli OKR ai KPI OKR KPIs Aumentare il traffico dai motori di ricerca % visite da motore di ricerca % di conversioni da motori di ricerca Aumentare le vendite di un prodotto % di sessioni che si concludono con una vendita % di abbandoni al carrello sul totale visualizzazioni Migliorare la UX del sito Bounce Rate PPV Click su una CTA % sessioni oltre i 3 minuti La canalizzazione multicanale Canalizzazione multicanale In Analytics, le conversioni e le transazioni e-commerce sono accreditate all'ultima campagna, all'ultima ricerca o all'ultimo annuncio che ha indirizzato l'utente quando ha effettuato la conversione. Ma qual è stato il ruolo, per ogni conversione, di referral, ricerche e annunci precedenti del sito web? Quanto tempo è trascorso tra l'interesse iniziale dell'utente e il suo acquisto? I rapporti Canalizzazioni multicanale rispondono a queste e ad altre domande mostrando in che modo i diversi canali di marketing interagiscono per generare vendite e conversioni. Canalizzazione multicanale Il rapporto Conversioni > Canalizzazioni multicanale > Panoramica mostra in che modo i diversi canali si associano per determinare le conversioni. I cerchi rappresentano le attività di conversione per canale; le zone sovrapposte indicano una compartecipazione di più canali alla conversione. Canalizzazione multicanale In che modo ciascun canale favorisce conversioni dirette o indirette? Lo puoi verificare sul report relativo alle conversioni indirette Canalizzazione multicanale Il rapporto principali percorsi di conversione raggruppa i percorsi più frequenti nel periodo di tempo in analisi (da 1 a 90 giorni) che hanno determinato una conversione . Se due canali interagiscono bene, puoi pianificare una campagna coordinata o spendere in entrambi i canali contemporaneamente per acquisire tutte le parti della canalizzazione. Canalizzazione multicanale Quanto tempo ci vuole per determinare una conversione? La distribuzione del tempo alla conversione per tutte le conversioni (anche dirette) è nel relativo report. Canalizzazione multicanale Il report Lunghezza percorso ci dà la misura dell’efficacia della nostra comunicazione sul sito web: quanto siamo convincenti, quanto siamo percepiti affidabili, di qanta brand awareness disponiamo. Il nostro obiettivo primario deve essere di ridurre quanto più possibile la lunghezza del nostro percorso. I modelli di attribuzione I modelli di attribuzione Analytics non sa quanto è giusto far pesare ogni tassello del percorso multicanale di conversione. Per questo propone alcuni modelli standard che pesano differentemente ogni contributo multicanale, in modo da permettere ad ogni business una valutazione quanto più possibile oggettiva del proprio piano di marketing. Tramite i modelli di attribuzione possiamo uscire dalla logica lineare della canalizzazione multicanale per verificare quanto “pesa” ogni canale a livello economico e statistico rispetto agli sforzi che vi dedichiamo. I modelli standard di Analytics Ultima interazione. Tutto il peso della conversione è sull’ultima interazione effettuata dall’utente. Ultimo click non diretto. Come ultima interazione, ma filtrando per esclusione le interazioni da sorgente Direct. In questo modo, si dà per scontato che ogni click diretto si frutto di una precedente interazione stimolata da una CTA I modelli standard di Analytics Ultimo click Adwords Attribuisce il 100% del peso alla campagna Adwords più recente cui il cliente ha aderito, indipendentemente dal canale a partire dal quale è avvenuta la conversione. Prima interazione Attribuisce tutto il valore alla prima interazione del cliente nel periodo in esame. Utile per verificare l’efficacia delle campagne di Brand Awareness che stimolano ritorni indiretti. Lineare Attribuisce in modo uniforme il peso tra i vari canali, indipendentemente dalla recenza. Utile se le campagne di marketing prevedono un contatto costante con il cliente lungo il ciclo di marketing. I modelli standard di Analytics Decadimento temporale Attribuisce un valore crescente con la recenza a ciascun canale. Sulla base della posizione Attribuisce il 40% alla prima e all’ultima interazione, e distribuisce il restante 20% alle interazioni centrali I modelli di attribuzione personalizzati È possibile creare nuove specifiche per i modelli di attribuzione esistenti con i modelli di attribuzione personalizzati. Si trovano in Amministrazione > Vista > Modelli di attribuzione Google Analytics Avanzato Modulo 4 L’analisi delle campagne di marketing L’analisi economica delle campagne di marketing con AdWords Analytics per le campagne di mktg Analytics: non solo analisi del traffico, ma anche analisi economica delle performance delle attività di web marketing, a partire da Adwords. Analytics e Adwords Come integrare Analytics con AdWords Analytics e Adwords Una volta effettuato il collegamento, i report relativi alle campagne adwords sono disponibili in Acquisizione > Adwords Analytics e Adwords Il report Campagne fornisce una panoramica e un CE della propria attività Analytics e Adwords Il report Parole Chiave è una panoramica dei costi per parola chiave impostata su Adwords Analytics e Adwords Il report Query di ricerca è una panoramica dei costi per ricerca effettiva dell’utente. Utile per: ottimizzare le parole chiave in Adwords ottimizzare annunci e LP sulla base delle query più utilizzate ottimizzare le negative keywords per la ricerca di termini non utili Analytics e Adwords Il report Ora del giorno offre utili insights sulle ore della giornata media in cui i nostri annunci sono più visualizzati e cliccati. Consente di massimizzare l’efficienza per piccoli budget Analytics e Adwords Targeting sulla rete display: se abbiamo utilizzato dei servizi di targeting sulla rete display, con questo report possiamo vedere la performance di ogni segmento delle nostre campagne e dei nostri gruppo di annunci L’analisi economica delle campagne personalizzate Campagne personalizzate Le campagne personalizzate sono uno degli strumenti di marketing più utili e duttili in Analytics. In questa lezione impareremo a importare in Analytics i dati relativi ad una campagna di marketing realizzata utilizzando media diversi da quelli caratteristici di Google. Campagne personalizzate Passaggi necessari: Implementare una campagna Impostare i tag di tracciamento dei risultati con la URL Builder Importare i costi Visualizzare i dati in un report Implementare la campagna Passaggio 1: costruire la campagna o le campagne, decidendo da subito cosa tracciare in dettaglio (canale, singola creatività…). Nel nostro esempio, costruiamo una DEM con queste caratteristiche: Costo complessivo della campagna € 100,00 Data campagna: 1/5/2015 Invii: 300 Impostare tag di tracciamento Determiniamo i tag di tracciamento della campagna con l’URL builder. https://goo.gl/BGbsmv I tag delle URL per le campagne mktg URL Sito Web (obbligatorio) corrisponde alla pagina di atterraggio della nostra landing page. Nel nostro caso sarà http://www.miosito.it/mioprodotto/ Sorgente campagna (utm_source, obbligatorio) definisce il referral della campagna. Nel nostro caso sarà, ad esempio, DEM. Altri esempi: Facebook, Newsletter, Banner... Mezzo della campagna (utm_medium, obbligatorio) identifica il mezzo usato per la campagna. Nel nostro caso imposteremo email. Termine della campagna (utm_term) corrisponde alle eventuali keyword associate alla campagna, se stiamo facendo una campagna di ricerca. Non lo utilizziamo. Contenuti della campagna (utm_content) identifica l’origine del link. Potrebbe essere un elemento di distinzione di più CTA nella stessa creatività, o un elemento che distingue due creatività diverse nel caso di un A/B test. Non lo utilizziamo. Nome della campagna (utm_campaign, obbligatorio) identifica in modo univoco la campagna o la promozione. Inseriamo ad esempio: CustomerAcquisition Delivery della campagna URL della campagna da utilizzare come pagina di atterraggio della nostra DEM: http://www.miosito.it/mioprodotto/?utm_source=DEM&utm_medi um=email&utm_campaign=CustomerAcquisition Importare i dati in Analytics Andiamo in Amministrazione >Proprietà -> Importazione dati e selezionare come tipo dati Dati di Costo Importare i dati in Analytics Impostare il dataset dei costi in Analytics, inserendo i dati che vogliamo importare in Analytics e la modalità di importazione. Lo schema ci restituirà il recordset da importare. Importare i dati in Analytics Compilare il csv contenente lo schema dei dati con i dati richiesti. Caricare il csv e attendere fino a 24 ore. Notare il formato data: AAAAMMGG Delivery In real time, possiamo vedere come va il delivery della campagna Visualizzare i risultati Visualizzare i dati in un report dopo il delivery della campagna. I report di analisi dei risultati saranno disponibili in Acquisizione > Campagne Il valore economico del traffico web Analytics si può trasformare in un repository dove tenere traccia di tutto il CE del canale Web di un’azienda, inserendovi i dati relativi a costi e ricavi dell’attività Il valore economico del traffico web Attribuire un valore al traffico web vuol dire: - attribuire un valore certo alle transazioni economiche - attribuire un valore alle conversioni e agli obiettivi in ottica LTV Domande: - Quanto varranno mediamente nei prossimi 5 anni i lead acquisiti oggi con una campagna di lead generation? - Quanto varrà aver acquisito brand awareness mediante un blog? - Quanto varrà mediamente il traffico qualificato di chi torna più volte in un mese sulle nostre pagine? Google Analytics Avanzato Modulo 5 Il traffico Social L’analisi delle campagne social I Social Media in Analytics L’analisi dei social media e di come i social media siano in grado di generare risultati in termini economici è forse il task più sfidante per ogni social media strategist. Google Analytics può venire in aiuto nel risolvere alcuni dei problemi legati alla misurazione dell’attività social. Con Google Analytics siamo in grado di: Comprendere il valore del traffico social, isolandolo dal contesto e determinando con precisione quali siano le fonti più importanti di traffico e valutandolo dal punto di vista qualitativo e quantitativo Misurare i risultati delle campagne di social media advertising, isolando il traffico organico da quello a pagamento Prendere decisioni sulla strategia social a partire dai risultati ottenuti Misurare il social media advertising Il social media advertising è da considerarsi un’attività social, ma anche un’attività di advertising a tutti gli effetti. Va tenuto distinto dal traffico social media organico, per comprendere: l’efficacia reale della nostra attività di content sharing e in generale dell’influenza esercitata presso il nostro bacino di utenza social l’efficacia reale della nostra attività di advertising. Nota: una conversione da attività di Social media organico ha caratteristiche completamente diverse da una di social media adv, anche dal punto di vista concettuale. Ad esempio, il calcolo del ROI per le due attività è completamente diverso. L’unico elemento in comune è quello relativo al referral. Impostare le campagne sui Social Media Cosa facciamo normalmente (ad esempio su Facebook): Impostare le campagne sui Social Media Cosa dovremmo fare: Impostare le campagne sui Social Media URL di destinazione della campagna: Sorgente: Facebook Mezzo: CPC Nome Campagna: Campagna Facebook Advertising Campagne sui Social Media Report: Acquisizione > Campagne > Tutte le campagne Campagne sui Social Media Nota: Come tutte le campagne, anche le campagne di Social Advertising possono essere completate mediante l’importazione dei dati di costo, in modo da analizzare il marketing spending e verificarne il ROAS (Return on Advertising Spending) Il traffico organico da Social Media Il traffico Social Organico Una volta indicato a GA che il traffico di Social Advertising viene etichettato in modo diverso da “referral”, esso verrà escluso dai report di Acquisizione > Social. Ad esempio, ecco come appare il report Acquisizione > Social > Conversioni con applicata la dimensione secondaria Sorgente / Mezzo: Traffico Social Organico - Panoramica Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizone > Social > Panoramica. La tabella riassuntiva dimostra il traffico relativo a ciascun social media registrato da Google Analytics Traffico Social Organico - Panoramica Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizone > Social > Panoramica. Il grafico mostra invece il contributo diretto e indiretto dei social meda al traffico web sul sito e agli obiettivi di conversione. Conversioni indirette: il canale social entra nel percorso di conversione, ma non ne rappresenta l’ultimo step prima della conversione. Traffico Social Organico - Referral Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizione > Social > Referral dei Social Media. Fornisce indicazioni aggiuntive su quale sia la modalità di interazione con il nostro sito di ognuno dei social network dai quali proviene il nostro traffico web. Traffico Social Organico – Landing Pages Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizione > Social > Pagine di destinazione. Traffico Social Organico - Conversioni Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizone > Social > Conversioni. Traffico Social Organico - Conversioni Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizone > Social > Conversioni (indirette). Come detto, per il canale social hanno particolare importanza le conversioni indirette, che costituiscono un contributo importante al totale delle conversioni, soprattutto quando si fa sui social attività di content marketing. Traffico Social Organico - funnel Visualizzazione di sintesi del traffico social organico: il report Acquisizone > Social > flusso clienti Evidenzia graficamente il traffico social a partire dal referral di origine del flusso di traffico in un dato periodo Il drill-down del traffico social Come al solito, lavorando sulle dimensioni secondarie e un focus particolare nella dimensioni principali è possibile ricavare interessanti informazioni sulla nostra efficacia Social. Qui vediamo ad esempio il contributo di Twitter alle conversioni analizzato su base regionale Google Analytics Avanzato Modulo 6 E-Commerce Accesso ai dati Il modulo E-Commerce Il modulo E-Commerce di Analytics presenta una serie di report di base in grado di monitorare efficacemente ogni aspetto di un sito ECommerce. Per accedere: Conversioni > Ecommerce > Panoramica Impostazioni di base Come impostare la trasmissione avanzata dei dati ecommerce: Wordpress > Woocommerce Enhanced Ecommerce Google Analytics Plugin for WooCommerce https://goo.gl/wG3oY1 Magento Enhanced Ecommerce for Magento https://goo.gl/D2Xf62 Prestashop Premium Google Analytics Enhanced Ecommerce http://goo.gl/tlBSws Una panoramica dei report di E-Commerce I report a disposizione In questo modulo faremo una panoramica dei report di Advanced ECommerce messi a disposizione da Analytics e successivamente analizzeremo i KPI che vengono dall’analisi dei report ECommerce di Analytics. Nomenclatura Nei report di E-Commerce di Analytics si usa una nomenclatura particolare per designare alcune metriche, che a volte confonde gli utenti. In particolare: Quantità: La quantità di prodotti acquistati. Acquisti unici: Il numero di prodotti acquistati, indipentendemente dalla quantità. Transazioni: Il numero di ordini effettuati per acquistare quei prodotti. Un utente che acquista 6 mele e 3 banane in un unico ordine avrà prodotto: Quantità: 9 Acquisti unici: 2 Transazioni: 1 Il rapporto panoramica Il rapporto rendimento prodotti Visualizza quali prodotti vengono acquistati, in che quantità e quali sono le entrate delle vendite. Il rapporto rendimento vendite Visualizza le entrate in base alla id transazione o in base al giorno e alla percentuale che ogni giorno contribuisce al totale Il rapporto rendimento schede di prodotti Riproduce la pipeline di vendita per ogni singolo prodotto, dal numero di volte che viene visualizzato in un elenco prodotti al numero di volte che viene cliccato, fino all’acquisto. Analisi del comportamento d’acquisto Questo rapporto riproduce il funnel di conversione per l’insieme dell’attività del sito ecommerce. Nota: utile effettuare delle segmentazioni per canale (sorgente), tipo di utente, regione ecc. Analisi del comportamento di check-out Questo rapporto riproduce la parte finale del funnel, visualizzando in modo specifico il comportamento utente quando ha già inserito il prodotto nel carrello. Analisi del marketing di prodotto: i coupon Il report rende evidenza delle volte che una transazione è stata effettuata mediante l’uso di un coupon. L’analisi dei KPI KPI per l’ecommerce Un ECommerce ha la caratteristica di avere una grande quantità di KPI da analizzare, frutto dell’OKR (Objectives and Key Results): migliorare le vendite. Il funnel dell’ecommerce L’interazione del cliente con un sito ecommerce si compone normalmente di quattro fasi distinte: - acquisire nuovi prospect e nuovi clienti coinvolgere i visitatori allo scopo di favorire una conversione tracciare e analizzare le performance di coinvolgimento e conversione analizzare il tasso di retention Ognuna di queste fasi è misurabile in Google Analytics Acquisizione nuovi clienti Il funnel dell’ecommerce Processo di acquisizione di nuovi clienti Obiettivo chiave: attrarre in modo efficace nuovi clienti diminuendo i costi di acquisizione dei clienti stessi. Acquisizione nuovi clienti I rapporti standard di Google Analytics offrono quasi tutti una grande quantità di dati relativi all’E-Commerce. Questi rapporti possono essere un ottimo starting point per analizzare il profilo dei tuoi clienti dal punto di vista geografico, demografico, sociologico e di comportamento e comparare l’efficienza dei diversi canali e segmenti di acquisizione clienti. Attraverso i report E-Commerce dei rapporti standard si potranno quindi trovare gli indicatori giusti per esplorare nuove opportunità di business su canali performanti ma non ancora sollecitati di marketing, o eliminare segmenti di target non performanti. Acquisizione nuovi clienti Il rapporto Acquisizione > Canali Si tratta del rapporto base per comprendere la performance dei canali di acquisizione Ecommerce e vedere quali sono i canali che portano più revenue. Per visualizzarlo, occorre andare nel rapporto Acquisizione > Canali e cliccare su Ecommerce nella tab in alto, sopra al grafico Performance per canale Il rapporto è una esplosione dei principali indicatori E-Commerce relativi al proprio sito web. Attraverso questo rapporto è possibile analizzare la canalizzazione del funnel di conversione e-commerce per singola sorgente, comprendendo in questo modo quali sono i canali più performanti. L’analisi del target I rapporti E-Commerce sono presenti in numerosi report standard di Acquisizione. In questo modo sarà possibile analizzare il proprio target dal punto di vista geografico, di interesse, di profilazione demografica, e orientare di conseguenza il proprio target di campagna sulla base delle revenue generate. Non dimenticare i costi Ricorda sempre che l’analisi sull’acquisizione va effettuata tenendo conto non solo i ricavi, ma anche la performance di marketing. Analizzare il processo di customer acquisition vuol dire effettuare un conto economico per canale e per attività per analizzare la marginalità di ogni canale e di ogni segmento. I KPI di analisi di customer acquisition: ROI: Return on Investment ROAS: Return on Advertising Spending KPI di Customer Acquisition ROI: Return on Investment Margine di prodotto – Costi di acquisizione Costi di Acquisizione ROAS: Return on Advertising Spending Ricavo del prodotto Costi di Acquisizione Coinvolgimento e conversione Coinvolgimento e conversione Obiettivo chiave: favorire il coinvolgimento dei prospect facendoli esplorare il più possibile il sito web, e favorire quanto più possibile le conversioni (vendite). Le metriche in esame ci consentiranno di analizzare la performance interna del sito nel processo di acquisto di un prodotto Coinvolgimento e conversione Frequenza di rimbalzo e PPV Effettuare l’analisi della frequenza di rimbalzo per canale e dei PPV per determinare il tasso di coinvolgimento e la qualità della UX del sito. Coinvolgimento e conversione Rapporto acquisto/dettaglio Nel report di performance del prodotto, è utile per verificare quanto ogni visualizzazione in dettaglio dei prodotti porti o meno alla conversione (ovvero all’acquisto del prodotto stesso). È la misura di quanto velocemente si vende un prodotto Coinvolgimento e conversione Tasso di abbandono al carrello Nel report di comportamento di acquisto. Assieme al resto del percorso tracciato nel report e nel relativo grafico, è indispensabile ai fini di ottimizzare il percorso di acquisto. Coinvolgimento e conversione Tasso di conversione ecommerce Nel report panoramica. Corrisponde alla percentuale di visitatori che acquistano dal negozio online. La metrica acquista particolare significato, evidentemente, se associata ad una visualizzazione del dato che favorisca l’analisi per canale. A questo scopo è utile lavorare con i segmenti. Coinvolgimento e conversione Aggiunta di prodotti al carrello Questa metrica è disponibile nel report Analisi del comportamento d’acquisto > Rendimento scheda di prodotto. Ancora una volta, una metrica utile per determinare da cosa sono causate le perdite nella pipeline di vendita. Coinvolgimento e conversione Pagamento prodotti Questa metrica è disponibile nel report Analisi del comportamento d’acquisto > Rendimento scheda di prodotto. Corrisponde al numero di volte in cui il prodotto è stato incluso nel processo di checkout (prima del pagamento: il nome inglese della metrica è Product Checkout). Differente dagli Acquisti unici, che invece indica il numero di volte che il prodotto è stato incluso in una transazione. Performance della conversione Performance della conversione Obiettivo chiave: analizzare l’impatto delle conversioni sul tuo business. Misurare la performance delle conversioni vuol dire: determinare in che modo il sito e-commerce rappresenta un valido aiuto al core business dell’impresa determinare quali prodotti contribuiscono maggiormente agli utili del sito ecommerce Performance della conversione Entrate Nel report Panoramica, corrisponde al totale della voce ricavi. È ovviamente la misura fondamentale di performance del sito ecommerce, poiché è la misura del fatturato generato dall’attività in un dato periodo. Deve essere monitorata costantemente e confrontata YoY. Performance della conversione AOV (Average Order Value) Nel report Panoramica, costituisce l’altra misura economica di sintesi dell’attività ecommerce, oltre a quella delle entrate. Grazie a questa misura possiamo essere in grado di valutare la nostra performance nelle attività di upselling e promozione interna. Performance della conversione Entrate generate dal prodotto Nel report Rendimento Prodotti, misura il totale delle entrate generate da un singolo prodotto. Assieme al prezzo medio, costituisce l’analisi della redditività di ogni prodotto e del contributo dato da ogni prodotto al fatturato complessivo. Performance della conversione Acquisti unici e quantità Nel report Rendimento Prodotti, misurano il totale delle transazioni che hanno interessato ogni prodotto, e la quantità complessiva di prodotti acquistati in quelle transazioni. Retention Retention Obiettivo chiave: verificare e migliorare i profili RFM dei clienti. I dati di retention analizzano la Recenza, Frequenza e il Valore Monetario dei clienti che ritornano, e il rapporto tra nuovi clienti e clienti acquisiti Retention Il rapporto Pubblico > Comportamento > Nuovi e di ritorno La vista E-Commerce di questo rapporto offre subito un colpo d’occhio di quale sia la reale capacità di un sito di fidelizzare i propri clienti. Retention Comportamento nuovi visitatori vs visitatori di ritorno Anche il focus sui visitatori di ritorno è importante, poiché dovrebbero essere quelli più portati a diventare clienti. Il report è utile anche per valutare le attività di remarketing. Il report si può visualizzare in Pubblico > Comportamento > Nuovi e di ritorno Google Analytics Avanzato Modulo 7 Reporting Avanzato Rapporti personalizzati Report personalizzati I report personalizzati consentono di creare particolari reportistiche che mettono insieme metriche e dimensioni già presenti in Analytics in modi non proposti nei report nativi di GA. Con i report personalizzati si possono fare due cose: creare ex novo un report modificare un report esistente per aggiungere o togliere metriche e dimensioni presenti nei report standard Report personalizzati Modificare un report esistente è il modo più semplice per ottenere i dati che vogliamo. Per farlo, basta cliccare sul tasto Personalizza del menu di molti dei report disponibili Report personalizzati Ci troveremo davanti a questa schermata: Report personalizzati Esempio pratico: aggiungere la metrica pagine/sessione al report Pubblico > Comportamento > Nuovi e di ritorno /Obiettivi per verificare il tasso di coinvolgimento dei nostri contenuti in funzione del tipo di utente e del tasso di conversione medio Report personalizzati Alternativa: creare un report personalizzato ex novo. Report personalizzati Esercizio pratico: creare un report che ci indichi quante sessioni abbiamo ottenuto per giorno della settimana in un periodo dato. Dimensioni che vogliamo monitorare: Nome del Giorno della settimana Metriche da monitorare: Sessioni Frequenza di rimbalzo Pagine/sessione Dati personalizzati Dai report ai dati personalizzati In Analytics sono a disposizione strumenti utili per la creazione di dimensioni e metriche personalizzate, che possano specificare meglio o dare indicazioni aggiuntive su quali siano i contenuti più efficaci per il nostro business Attenzione ai dati! NON è lecito trasmettere tramite Analytics dati personali su singoli utenti. Google potrebbe distruggere i dati ed eliminare un account che va contro questa policy. Dai report ai dati personalizzati Per creare un dato personalizzato, andare su Amministrazione > Proprietà > Definizioni personalizzate Cliccando su Dimensioni personalizzate, si accede a una semplice schermata che definisce il nome della dimensione e l’ambito di utilizzo Dai report ai dati personalizzati Una volta creata la dimensione, i dati dovranno essere trasmessi ad Analytics mediante Tracking Code, secondo l’esempio riportato. var dimensionValue = ‘somevalue’; ga('set', 'dimension2', dimensionValue); Prima di ga('send', 'pageview'); Dati personalizzati Ad esempio: trasmettiamo a Google Analytics le performance per autore di un blog multiautore. 1. Accertiamoci che nel codice Html dei post sia disponibile un tag che identifica l’autore, ad esempio: <meta name=“nomeautore” content=“Fabio Piccigallo”> 2. Impostiamo la variabile javascript che passeremo a Analytics: var dimensionValue = document.getElementsByName('nomeautore')[0].getAttribute('content'); 3. Utilizziamo la funzione ga() di analytics.js per inviare ad Analytics il dato ga(‘set’, ‘dimension2’, dimensionValue); Report con dati personalizzati Creiamo un report personalizzato che contenga la dimensione personalizzata e le metriche che intendiamo misurare: Report con dati personalizzati Il risultato finale: Importazione di Dati personalizzati Dai Dati ai DataSet In Analytics è possibile non solo creare report e dimensioni personalizzate, ma anche importare interi dataset di valori relativi a metriche o dimensioni personalizzate. Importazione dati personalizzati Cos’è un Data Set Un Data Set o set di dati serve a contenere dei dati che tu vuoi importare in GA. Mediante il data set è possibile controllare il modo in cui i dati esistenti entrano in relazione con i dati importati. Ogni data set deve essere associato ad almeno una vista. Importazione dati personalizzati Data set e schema Quando si crea un data set si definisce uno schema, ossia la struttura dei dati che verranno associati con quelli già presenti in GA. Uno schema consiste di: Dimensioni chiave: sono quelle già presenti in GA, con le quali i nuovi dati entreranno in relazione biunivoca. Costituiscono la key primaria delle tabelle che vogliamo importare Dati importati: le metriche o dimensioni che intendiamo importare Quando importiamo un set di dati, GA cerca una correlazione tra le chiavi importate e quelle presenti nel proprio db. Quando viene trovato un match, le nuove metriche e dimensioni vengono associate a quelle chiavi. Importazione dati personalizzati Quali dati è possibile importare? L’importazione dei dati è organizzata in modo da consentire l’acquisizione di specifici set di dati, detti Tipi. Ogni tipo di importazione consente l’upload di informazioni strettamente connesse con la casistica prescelta. Tipi di dati: Dati sui risultati Dati sul rimborso — consentono di allineare i dati effettivi del sito ecommerce con i report di GA. I dati sul rimborso si troveranno nei report di Ecommmerce Avanzato, come il Report Andamento Prodotti Tipi di dati: Dati di riepilogo Dati di costo - Li abbiamo visti in opera nel modulo 4. Consentono di associare un set di costi alle campagne di sorgente diversa da Google. Tipi di dati: Dati Completi I dati completi estendono le dimensioni presenti in GA Dati utente — utili per creare segmenti e liste di remarketing che incorporano metadati degli utenti, come il tasso di fedeltà o il LTV Dati di campagna — Consentono l’importazione di dati e risultati relativi alle campagne di marketing di sorgente non-google, specificandone alcune dimensioni quali sorgente, mezzo, referral... Dati geografici - consentono di creare raggruppamenti regionali personalizzati, allineando le dimensioni create con quelle già presenti in GA Dati sui contenuti - utili per definire meglio i metadati dei contenuti pubblicati ad esempio su un blog, quali autore, categoria Dati prodotto - un set di metadati per popolare i prodotti di informazioni aggiuntive relative alle varianti prodotto, quali ad esempio taglie, colori, brand, fornitori ecc. Dati personalizzati - Dati personalizzati relativi alle dimensioni presenti in GA Creare un report di analisi geografica Obiettivo: analizzare la distribuzione di traffico e conversioni secondo le aree Nielsen Creare un report di analisi geografica Ricerca degli Id Regione di GA https://developers.google.com/adwords/api/docs/appendix/geotargeting Creare un report di analisi geografica Creare una tabella iniziale in Excel con i dati che si vogliono importare Creare un report di analisi geografica Creare in Analytics una dimensione personalizzata che conterrà i valori che vogliamo importare. Dal menu Amministrazione > Proprietà Creare un report di analisi geografica Creare un data-set: Amministrazione > Proprietà > Importazione dati Creare un report di analisi geografica Creare un data-set utilizzando le dimensioni personalizzate Creare un report di analisi geografica Inserire nell’intestazione della tabella il riferimento alla dimensione personalizzata appena creata Creare un report di analisi geografica Caricare il file csv. Nota: utilizzare preferibilmente il file di esempio di Google. Creare un report di analisi geografica Attendere 24 ore affinché la nuova dimensione sia disponibile (da quel momento in poi). A/B Testing A/B testing Finiamo il nostro corso con le tecniche che consentono di effettuare A/B testing con Analytics. Per iniziare, creiamo delle landing page varianti per fare il test A/B testing Importiamo i dati in analytics A/B testing Inseriamo il codice di tracciamento dell’A/B test sulle nostre varianti A/B testing Una volta avviato l’esperimento: GA inizierà il monitoraggio delle due pagine dopo aver raccolto dati per un paio di giorni, inizierà a visualizzare i primi risultati quando avrà raccolto un volume dati sufficiente, GA indicherà infine il risultato dell’esperimento