scheda progetto per l`impiego di volontari in servizio civile in italia

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(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Centro Interprovinciale Servizi Volontariato Friuli Venezia Giulia
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ 03681
Albo Regionale Friuli Venezia Giulia
3°
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“Special Needs”. Progetto di Centro Diurno Sperimentale per l’autismo e per i
disturbi generalizzati dello sviluppo.
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:
Assistenza
A6
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Area di intervento: Disabilità Autismo
L'autismo è una disabilità grave che produce pesanti menomazioni nella relazione sociale
reciproca (cfr. Lorna Wing), ciò comporta per la persona affetta da autismo fin
dall’infanzia una mancanza della naturale capacità di comunicare, associata all’incapacità
di apprendere e riconoscere le regole dell’interazione sociale, la presenza di interessi e
comportamenti ridotti e stereotipati, una scarsa autonomia e minima o assente capacità di
prendere iniziative, difficoltà nell’ uso funzionale del linguaggio o addirittura l’assenza di
linguaggio, episodi di etero o auto aggressività e difficoltà nell’interpretare le intenzioni
altrui. La persona con autismo non riesce ad apprendere in modo naturale, attraverso quel
processo di apprendimento incidentale, per il quale, tutti i bambini neurologicamente tipici
imparano: semplicemente osservando, sperimentando, imitando, e categorizzando.
Si stima che oggi l’incidenza della sindrome autistica sia di 1:150 casi sulla popolazione
infantile (dati ufficiali italiani B.U.R. Toscana nr. 54 dd. 24.12.08). I nuovi casi di autismo
diagnosticati (incidenza) negli Usa sono passati da 15.580 nel 1992 a 163.773 nel 2003.
La tendenza purtroppo continua a essere in crescita. Dati più aggiornati confermano
questa preoccupante tendenza. Questi dati, anche se con qualche variazione, riguardano
tutti i paesi progrediti. I dati statistici fanno prevedere che nel prossimo decennio, i
disturbi dello spettro autistico in genere, diventeranno un’emergenza sociale ed
economica. Lo studio Yokohama (Yokohama Rehabilitation Center,Giappone, 2005)
riporta 1,61% di nati con disturbo dello spettro autistico (un nato su 62). “The Lancet”
(Lancet Publishing Group), riporta che in Inghilterra nascerebbero 1,16 % di bambini
portatori della patologia specifica. Negli U.S.A. l’incidenza dell’autismo è aumentata del
900% dal 1992 al 2001. I disturbi generalizzati dello sviluppo nel Regno Unito colpiscono
più di un bambino su 80. www.epha.org (European Public Health Alliance)- Ms. Kathy
Sinnott (deputato irlandese del Parlamento Europeo, e militante per il riconoscimento dei
diritti dei diversamente abili) sottolinea come l’autismo possa considerarsi ormai
endemico in Europa, tanto da richiedere interventi istituzionali. Alcuni esperti chiedono di
orientare maggiori risorse economiche nel trattamento dell'autismo.
Lo Stato di New York ad esempio è uno degli Stati che più ha investito ed investe al
mondo. La filosofia che ha spinto uno stato efficiente come quello di New York ad
organizzare strutture per l'autismo è fondata sulla considerazione che una persona autistica
trattata precocemente ha rilevanti possibilità di ridurre in modo significativo le difficoltà
derivanti dal disturbo ed incrementare le abilità adattive sino a casi di remissione della
sintomatologia potendo in tal modo inserirsi in una dimensione sociale e produttiva. Una
persona autistica che riceve un trattamento limitato difficilmente farà parte della
popolazione attiva nello stato. La commissione Europea ha già da tempo affermato che
l’autismo è tra le disabilità evolutive quella con la maggiore incidenza.
Anche Il governo italiano, ha rilevato la gravità della situazione ; le recenti Linee Guida
dell’ Istituto Superiore di Sanità pubblicate nel corso dell’ anno 2011, evidenziano che
data la complessità e la gravità dei disturbi dello spettro autistico è necessario che la
gestione della patologia tenga conto dei vari elementi che concorrono alla complessità del
quadro clinico: interventi specifici, competenze cliniche e interventi abilitativi e di
supporto per il paziente e la sua famiglia costruiti su buone prassi, in linea con i principi
della prova scientifica.
Purtroppo senza un’abilitazione con metodologie specifiche i bambini e i ragazzi autistici
non saranno in grado di acquisire le competenze di base necessarie a compiere le azioni di
vita quotidiana e le conoscenze che assicurano una realizzazione delle proprie potenzialità.
Contesto territoriale
Il numero di persone affette da Disturbi Generalizzati dello Sviluppo sul territorio
regionale friulano è in aumento come nel resto d’ Italia. Purtroppo sul territorio della
Regione Friuli Venezia Giulia ed in particolare della vasta area della Provincia di Udine
(superficie del territorio provinciale di 4.950 Km2 con una popolazione di 541.264
abitanti su un totale di 7.845 km2 del Friuli Venezia Giulia per una popolazione
complessiva di 1.235.270 al 28.02.2011) è manifesta la carenza di servizi dedicati
soprattutto nella fascia adolescenti-adulti, pur in presenza di una programmazione a
medio - lungo termine approvata dalla Rappresentanza dei Sindaci dell’ASS 4 di
attivazione di un centro diurno per persone autistiche adulte.
Le necessità rilevate con maggior forza sul territorio provinciale sono:
 Servizi professionali specificatamente formati per attuare una presa in
carico efficace delle problematiche relative ai DGS;
 Servizi di sostegno educativo con presa in carico continuativa, che
permettano la realizzazione di un’offerta adeguata e complementare alla
proposta scolastica;
 Programmi di educazione all’Autonomia che sostengano i genitori nel
difficile compito di promuovere uno sviluppo sereno dei giovani adulti
portatori di handicap;
 Proposte operative che favoriscano l’integrazione dei ragazzi disabili nei
contesti sociali vissuti dai pari;
 Inserimento lavorativo anche non retribuito con il supporto di un servizio di
consulenza permanente (job coach) che favorisca la qualità della vita dei
ragazzi affetti da DPS;
 Programmi “Respiro” e Indipendenza
che sostengano la famiglia del
disabile nella sua interezza e favoriscano l’acquisizione delle autonomie
per un dopodinoi;
Progettoautismo FVG onlus è una delle due uniche realtà sul territorio regionale (l’unica
in provincia di Udine) che si occupa attivamente di fornire un servizio complessivo a
minori /adulti autistici e alle loro famiglie, specifica per la sindrome rispondente ai bisogni
dell’utenza.
L'associazione PROGETTOAUTISMO FVG onlus, conta circa 300 iscritti di cui 100
famiglie con un caro affetto da sindrome autistica, Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o
Sindrome di Asperger dislocate su tutto il territorio della regione Friuli Venezia Giulia è
iscritta al Registro Generale delle Associazioni del Volontariato del F.V.G. dal 03.06.2008
al n. 1040 e si è formata per aiutare ed accompagnare nel loro difficile compito di
educatori i genitori di questi ragazzi speciali.
Conta attualmente 37 volontari e molti amici sostenitori.
L’associazione ha aperto col patrocinio del comune di Tavagnacco (ud) in via Sottovilla 8
uno sportello di mutuo–aiuto nel quale far condividere alle famiglie le proprie esperienze
e raccogliere dati in merito:
• ai percorsi educativi, sanitari, diagnostici, riabilitativi intrapresi,
• alle necessità di aiuto alla famiglia (servizi socio-educativi, servizi scolastici, servizi
sanitari),
• ai rapporti con le istituzioni,
• alla conoscenza personale maturata sull’impianto legislativo italiano e regionale in
materia di handicap,
• alla complessa gestione familiare (rapporti genitoriali e familiari in genere, gestione dei
tempi lavorativi e del tempo libero),
• all’efficacia delle terapie riabilitative di ogni genere (ABA, TEACCH, logopedia,
fisioterapia, ecc.),
• ai percorsi didattici riabilitativi intrapresi per il superamento dei gap connessi alle varie
sindromi, quali disturbi comportamentali, disturbi di linguaggio, disturbi grosso e fino
motori, stereotipie motorie e verbali, disturbi di apprendimento, dislessie, disgrafie ,
discalculie
• ai percorsi scolastici e lavorativi più efficaci e le sedi di riferimento più vicine.
L’Associazione ha instaurato negli anni un proficuo dialogo con le istituzioni
(Comuni, Ambiti, Province, Comuni e Regione del Friuli Venezia Giulia ) per
costruire un welfare partecipato e condiviso attraverso:
• l’ottimizzazione e la migliore razionalizzazione delle risorse già presenti sul territorio
• l’attuazione di progetti già collaudati che facilitino il risparmio economico delle
istituzioni e diano risposte fattive alle richieste delle famiglie.
L’associazione Progettoautismo FVG onlus è convenzionata con l’Azienda Sanitaria n.4
“Medio Friuli”: L’ASS n. 4 Medio Friuli è il titolare del finanziamento (da confermare) e
si avvarrà dell’Associazione “Progettoautismo FVG Onlus” per la programmazione,
gestione e realizzazione del servizio.
L’Azienda, attraverso il Coordinamento Sociosanitario monitorerà l’attuazione del
programma come concordato con l’Associazione e, attraverso il direttore della Struttura
complessa di Neuropsichiatria infantile e l’equipe dedicata all’autismo monitorerà
l’attuazione dei progetti individualizzati.
Analisi dei bisogni
Dalle più recenti ricerche sulla presa in carico dell’autismo emerge in maniera molto
forte come i bisogni espressi non siano soltanto quelli della disabilità vissuta in prima
persona ma anche quelle dell’intero nucleo familiare che si impegna 24 ore su 24 sul
versante dell’accudimento, dell’educazione, della socializzazione e dello sviluppo
delle autonomie del figlio disabile.
I genitori di una persona con autismo, sono spesso soggetti a elevatissimi livelli di stress e
in una percentuale maggiore rispetto alle altre famiglie ciò può compromettere la stabilità
familiare. L’isolamento sociale è particolarmente vissuto quand’anche le agenzie
educative non sono in grado di promuovere l’integrazione al proprio interno delle persone
con autismo date le loro gravi problematiche comportamentali spesso associate. Il
momento dell’adolescenza e della prima vita adulta è una fase di vita di fondamentale
importanza nella crescita dell’individuo che si affaccerà poi ad una vita adulta attiva e
consapevole nella società. Si tratta di una fase in cui le relazioni sociali, lo scambio con i
pari e l’accettazione da parte di una rete sociale acquisiscono un’importanza sempre
maggiore, per i ragazzi con disturbo autistico quest’età amplifica maggiormente le loro
difficoltà. Necessitano di continuare e mantenere il loro percorso formativo scolastico e,
nel contempo incrementare sia possibilità di socializzazione sia, abilità relative alla
capacità di scelta e ad assumersi delle responsabilità a pianificare il loro futuro.
Il futuro delle persone con autismo dipende più dal livello di consapevolezza di genitori e
professionisti, dall’adattamento dell’ambiente e dalla disponibilità di servizi specializzati
che dalla gravità individuale della disabilità. Vi è la necessità di una stretta collaborazione
fra servizi deputati, istituzioni e famiglie per la messa a disposizione di una rete di servizi
continuativi per tutto l’arco della vita.
Un programma educativo speciale dovrebbe iniziare precocemente in età infantile, e
continuare durante l’adolescenza e l’età adulta con l’obiettivo di sviluppare e mantenere
nel tempo le abilità personali e sociali, e incrementare l’autonomia e l’indipendenza. Gli
adolescenti e gli adulti dovrebbero continuare a poter usufruire di programmi educativi
individuali nelle aree funzionali come la comunicazione, le abilità sociali, le capacità
lavorative e di tempo libero e l’autonomia personale. E’ estremamente importante inoltre
che abbiano accesso ad un lavoro appropriato, in ambiente più o meno protetto, con il
supporto di un servizio di consulenza permanente (job coach) alimentando con tali
presupposti la prospettiva di vita adulta indipendente, socialmente riconosciuta. A tal fine
risultano utili training che facilitano l’indipendenza e il progressivo distacco dalla
famiglia, anche attraverso l’organizzazione di periodi di vacanza e fine settimana in
autonomia. La prospettiva di un futuro dignitoso per il figlio in una propria abitazione o in
istituzioni accoglienti costituisce per i genitori anche il supporto emotivo più efficace.
Destinatari e Beneficiari
Destinatari: 15 Persone affette da disturbi generalizzati dello sviluppo e patologie
correlate, di età compresa tra i 11 anni e i 29 anni, afferenti al centro diurno sperimentale
“Special Needs” dell’Associazione Progettoautismo FVG onlus e le loro famiglie.
L’associazione (onlus), fondata da un gruppo di genitori, ospita nei laboratori del progetto
“Special Needs” ragazzi con un funzionamento medio-grave.
L’organizzazione
e
l’amministrazione
dell’associazione
è
svolta
da
volontari.
Specifichiamo che l’autismo è una sindrome molto complessa che richiede nella norma un
rapporto di 1:1 tra ragazzo ed educatore.
Progettoautismo sta sperimentando con successo una formula innovativa nella quale gioca
un ruolo di fondamentale importanza il gruppo dei pari e degli giovani educatori che
hanno un età molto vicina a quella dei ragazzi autistici. Tale strategia educativa permette
alle persone con autismo di automotivarsi ad osservare le regole anche in virtù del fatto
che progettautismo li espone ad una serie di attività molto motivanti ed accattivanti che
permettono ai ragazzi di svolte in contesti naturali che permettono ai ragazzi di sentirsi
parte integrante della vita lavorativo e produttiva.
Il progetto “Special Needs” ha una ricaduta diretta sul nucleo familiare e soprattutto sui
confronti dei fratelli e sorelle dei ragazzi autistici che spesso vengono trascurati perché i
genitori sono impegnati a sopperire alle numerose necessità del figlio autistico. Inoltre il
progetto “Special Needs” offre la possibilità del trasporto dei ragazzi nel tragitto da casa al
centro di Progettoautismo e dal centro a casa in modo da agevolare la famiglia nella vita
quotidiana. Il progetto “Special Needs” dà la possibilità ai genitori di lasciare il figlio con
autismo in un ambiente protetto ed educativo. In questo modo la famiglia ha la possibilità
di avere dei momenti di “respiro” in cui può affrontare i diversi aspetti della vita
quotidiana.
Beneficiari: genitori e familiari dei ragazzi autistici coinvolti nel progetto, volontari, le
comunità di riferimento dei destinatari.
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto SPECIAL NEEDS propone laboratori per incontri protetti ed adeguatamente
supervisionati rivolto a ragazzi tra gli 11 e i 29 anni affetti da disturbi generalizzati dello
sviluppo e patologie correlate, in cui si attuano programmi di avvio alle autonomie, di
socializzazione, attività pre-lavorative e di sviluppo delle abilità necessarie ad una vita
adulta attiva e consapevole. Progetto innovativo che non ha precedenti in Friuli Venezia
Giulia svolto presso la sede operativa dell’associazione. Il progetto ha inoltre, come
obiettivo, di favorire la conoscenza dei servizi presenti sul territorio a favore delle famiglie
con figli autistici, di espandere la conoscenza delle tecniche comportamentali, di
promuovere il ruolo attivo del volontariato nell’ambito del settore di riferimento, favorire
l’associazionismo familiare locale e mettere in rete tutte le famiglie in modo da creare
un’efficace collaborazione fra di esse.
Prevede la partecipazione di ragazzi speciali affetti da autismo e disturbi generalizzati
dello sviluppo e ragazzi neurotipici provenienti da associazioni scoutistiche e parrocchie
per promuovere inclusione sociale sul territorio e inserimento in piccole attività lavorative.
Obiettivo 1
Il coinvolgimento diretto di ragazzi affetti da Autismo in percorsi di avvio alla vita attiva e
autonoma e al lavoro protetto nel contesto sociale di riferimento che consenta una loro
sempre crescente capacità di relazionarsi e di sperimentarsi in diversi contesti di vita in
maniera consapevole ed efficace.
Obiettivo 2
Offrire ai ragazzi affetti da Autismo e patologie correlate la possibilità di sperimentarsi in
un contesto sociale protetto che gli permetta di acquisire competenze altrimenti
difficilmente perseguibili con l’obiettivo più ampio e ambizioso di portare anche loro un
contributo attivo al contesto sociale di appartenenza.
Obiettivo 3
Il coinvolgimento dei giovani normodotati del territorio in percorsi di sviluppo e
promozione della cultura dell’impegno sociale e dell’integrazione attingendo per il loro
coinvolgimento ai bacini d'utenza dei gruppi giovanili parrocchiali, degli studenti presso
gli istituti scolastici della provincia, dei gruppi di volontariato sociale e dei centri di
aggregazione giovanile e dunque offrire ai giovani del territorio la possibilità concreta di
potersi sperimentare in maniera attiva prestando opera di volontariato nell’ambito della
disabilità operando comunque in un contesto idoneo allo sviluppo delle competenze
necessarie ai ragazzi affetti da Autismo per l’acquisizione delle abilità relazionali.
Obiettivo 4
La Formazione ed informazione del territorio e dei suoi attori al metodo cognitivocomportamentale indicato dalle Linee Guida Nazionali della Società Italiana di
Neuropsichiatria Infantile e dalle Indicazioni del Ministero della Salute (febbraio 2008)
come il metodo più efficace per lo sviluppo delle competenze dei bambini affetti da
autismo favorendo così il passaggio dalle “buone esperienze” alle “buone prassi”.
Gli obiettivi valutati a favore dei volontari del servizio civile sono i seguenti:
-Diffusione tra i volontari di un atteggiamento di cittadinanza attiva e di maggiore senso di
appartenenza e responsabilità rispetto al territorio
-Sviluppo di abilità lavorative: diffusione fra i volontari di conoscenze professionali
comportamentali e capacità di inserimento nel mercato del lavoro a fronte della carenza
degli operatori formati sul territorio regionale
-Esperienza concreta in un ambito lavorativo tramite l’inserimento in un contesto di lavoro
avviato
-Acquisizione di competenze di base rispetto all’autismo
-Acquisizione di competenze e capacità relazionali che consentano ai volontari di
apprendere le strategie di lavoro di gruppo
-Acquisizione di un effettiva esperienza d’applicazione di conoscenze tecniche
comportamentali maturate durante lo svolgimento di percorsi di formazione teorici
-Capacità di strutturare relazioni sociali complesse acquisite mediante una lunga
permanenza in un concreto ambito lavorativo
-Conoscenza dei sistemi informatici, tecnici, amministrativi dell’ente per il quale si
realizza il progetto
-Sviluppo delle capacità organizzative e di animazione nella gestione delle attività
educative delle persone con autismo
-Acquisizione delle modalità di trasporto efficace degli utenti autistici ed effettuazione
dello stesso
-Acquisire le modalità corrette di supporto ed affiancamento delle persone con autismo del
centro
-Acquisizione delle modalità corrette di supporto delle persone con autismo nelle attività
di laboratorio e di fattoria
-Promozione delle attività nei contesti naturali previste nel programma educativo (uscite,
gite, piscina, bowling…)
-Supportare in maniera adeguata gli operatori nella gestione organizzativa e al
mantenimento della struttura
-Prevenire il rischio di emarginazione e ricovero i istituto delle persone con autismo:
l’impiego del volontario ha lo scopo di creare maggiori occasioni di integrazione per i
ragazzi con autismo e di diffondere la cultura del rispetto della diversità e delle particolari
necessità del soggetto con autismo.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
L’idea progettuale nasce dalla consapevolezza che nel territorio di riferimento non esistono
associazioni simile capaci di offrire servizi idonei alle esigenze dei ragazzi autistici e delle loro
famiglie. A tal proposito abbiamo individuato in modo dettagliato diverse azioni e attività mirate al
perseguimento degli obiettivi sopracitati:
Attività relative all’obiettivo 1
Accesso dei ragazzi alla fattoria didattica sociale e/o in agriturismo una volta alla settimana per una
durata di 3 ore ad incontro accompagnati dagli operatori specializzati, volontari e dal personale
della fattoria didattica.
Nella fattoria didattica i ragazzi si occuperanno della cura degli animali, della coltivazione, della
raccolta e della trasformazione dei frutti dell’agricoltura.
La strutturazione del lavoro in Fattoria, inoltre, ricco di spazi e proposte operative, permette di
strutturare per ciascun partecipante un percorso personalizzato idoneo a potenziare le risorse
presenti e a sostenere le singole difficoltà.
Tali peculiarità risultando risorsa preziosa in un’ottica di sviluppo dei ragazzi coinvolti, fanno in
modo che il lavoro presso la Fattoria Sociale costituisca contemporaneamente anche un importante
stimolo alla continua crescita, e permetta una ricaduta positiva che potenzi le attività educative ed
abilitative svolte in contesti diversi.
Attività relative all’obiettivo 2
Sono stati previsti 2 gruppi di ragazzi autistici eterogenei tra loro per età e caratteristiche che
accederanno al Servizio 5 volte a settimana ognuno, svolgendo laboratori e attività per circa 2 ore a
incontro. Ogni gruppo sarà gestito da un minimo di 2 operatori specializzati che saranno impegnati
sui diversi turni assieme ai volontari.
Inoltre, in considerazione del fatto che il Servizio proposto intende avere carattere INNOVATIVO e
di ALTA SPECIALIZZAZIONE nell’ambito del trattamento dei Disturbi generalizzati dello
Sviluppo, gli operatori saranno impegnati settimanalmente nelle attività di progettazione e di
preparazione dei materiali educativi specialistici da utilizzare nei singoli programmi
individualizzati, per un totale di 1 ora a settimana.
Le attività proposte all’interno del Servizio saranno poi Dirette e Coordinate (supervisionate) da una
Psicologa – Psicoterapeuta, specializzata in tecniche cognitivo comportamentali che si occuperà di:
Effettuare i primi Colloqui di Valutazione con le famiglie afferenti al Servizio nell’ottica di:
 Conoscenza reciproca;
 Programmazione individualizzata delle attività;
 Creazione una rete di collegamento Casa - Servizio che possa essere di utilità reciproca nel
cammino da fare insieme
Effettuare dei Colloqui di Sostegno periodici con le famiglie che permetta un confronto reciproco e
una CONDIVISIONE delle necessità preponderanti, delle peculiarità emergenti e quindi degli
OBIETTIVI COMUNI su cui lavorare insieme;
Progettare Percorsi Individualizzati che permettano ad ogni singolo ragazzo di raggiungere gli
obiettivi comuni proposti, in accordo con le proprie capacità e competenze;
Coordinare (Supervisionare) il Team di Operatori Specializzati fornendo un aiuto concreto
nell’acquisizione delle competenze specifiche delle metodologie cognitivo- comportamentali cui si
farà riferimento.
Nello specifico vengono realizzati per i ragazzi autistici diversi laboratori:
Laboratori creativi: che con l’obiettivo più ampio di proporre in un secondo tempo materiali creati
dai ragazzi nei mercatini territoriali, sviluppando così nei ragazzi affetti da Autismo un concetto di
se stessi quali soggetti attivi e allo stesso tempo promuovendo sul territorio la conoscenza di questa
particolare disabilità;
Laboratori di cucina: che promuovano l’acquisizione di quelle competenze necessarie e qualunque
ragazzo, per lo sviluppo di una vita autonoma;
Laboratori musicali: che permettano lo sviluppo di competenze in un settore di interesse e al
contempo lo scambio e il confronto tra pari;
Azioni relative all’obiettivo 3
Sono previsti degli incontri mensili in cui gli operatori e i volontari di Servizio Civile Nazionale
portano la loro esperienza nelle diverse realtà del territorio (gruppi parrocchiali, gruppi scout,
istituti scolastici) in cui vengono spiegate le generalità dell’autismo, le attività dell’associazione e in
cosa consiste l’opera di volontariato.
I volontari in tali occasioni raccontano la loro esperienza e promuovono il volontariato.
Sono previsti degli spazi, dedicati al volontariato, nelle occasioni a cui “Progettoautismo” partecipa
(mercatini, fiere, eventi) o alle formazioni e ai convegni che l’associazione stessa organizza. I
volontari possono tenersi informati sulle attività dell’associazione tramite il sito, la pagina
Facebook e Twitter dell’associazione e inoltre tenendosi in contatto con gli operatori e i volontari
che già lavorano all’interno dell’associazione.
Azioni relative all’obiettivo 4
-Formazione periodica degli operatori e dei volontari di Servizio Civile Nazionale
-Organizzazione di 1 convegno annuale sulle problematicità legate all’autismo rivolte alla
popolazione
-Organizzazione 2 corsi di formazione per operatori comportamentali nell’ambito dell’autismo
-Divulgazione tramite stampa, internet (Facebook, Twitter, sito dell’associazione) della
metodologia cognitivo-comportamentale
-Divulgazione tramite internet (Facebook, Twitter, sito dell’associazione) della bibliografia
didattica e della filmografia sui temi dell’autismo.
-Divulgazione delle tecniche di videomodeling utilizzate nell’ambito dell’autismo.
Azioni relative agli obiettivi valutati a favore dei volontari del servizio civile
Durante tutto il periodo del Servizio Civile Nazionale, dalla formazione specifica (punto 34 e 41)
quelle a generale (punto 29 e 34), al monitoraggio (punto 21e 42), i volontari saranno coinvolti nelle
azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (punto 17). Tutte le attività previste dal
progetto aiuteranno i giovani a realizzare le finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale,
culturale e professionale dei giovani” indicata nell’art. 1 della legge 64/2001 che ha istituito il
Servizio Civile Nazionale”.
Gli obiettivi relativi ai volontari del servizio civile verranno perseguiti tramite varie azioni relative a
4 fasi:
 INSERIMENTO DEI VOLONTARI DEL SCN
-Avvio e accoglienza dei volontari del servizio civile presso la sede operativa
dell’associazione con la presidente dell’associazione, la dirigente, i responsabili dei
laboratori gli operatori del progetto per una prima conoscenza della struttura,
dell’associazione, delle figure professionali dell’associazione.
-Programmazione e spiegazione con i volontari delle attività da svolgere con i ragazzi con
autismo
-Incontro con le famiglie dei ragazzi con autismo
-Incontro, presentazione e conoscenza tra i volontari e i ragazzi con autismo attraverso
attività ludico-ricreative
-Dimostrazione ai volontari dell’utilizzo delle attrezzature messe a disposizione
dall’associazione
 FORMAZIONE
-Formazione specifica dei volontari del SNC presso la sede operativa dell’associazione
-Formazione generale dei volontari del SNC presso sede del CSV FVG
 ATTIVITA’ DI PROGETTO
-Partecipazione attiva del volontario alle attività di laboratorio (cucina, musica, creativo)
-Partecipazione attiva del volontario all’attività in fattoria didattica
-Partecipazione attiva del volontario alle riunioni fra operatori
-Trasporto, da parte del volontario, dei ragazzi con autismo nei tragitti da casa-sede
operativa di progetto e da sede operativa di progetto-casa
-Partecipazione attiva del volontario alle occasioni di formazione organizzate
dall’associazione
-Partecipazione attiva del volontario agli eventi a cui l’associazione partecipa (fiere,
concorsi, mercatini)
-Partecipazione attiva del volontario agli incontri di informazione dell’associazione presso
parrocchie, istituti scolastici, gruppi scout
-Partecipazione del volontario nelle uscite in contesti naturali per le persone con autismo
(bowling, pizzeria, cinema, gite…)
-Sistematizzazione dei materiali utilizzati nei laboratori e materiali digitali
-Stesura da parte del volontario di un diario in cui descrive impressioni, difficoltà
nell’attività con i ragazzi con autismo
-Incontro settimanale con operatori di progetto per ascoltare ed apprendere le indicazioni
sulle modalità più adeguate di lavoro con i ragazzi del centro prendendo spunto
dall’esperienza pratica giornaliera.
-Stesura testo da pubblicare sul sito dell’associazione e sui social network “Facebook” e
“Twitter” dell’esperienza del volontariato in generale e rispetto al volontariato presso
“Progettoautismo FVG Onlus”
 VERIFICA
-Partecipazione del volontario agli incontri di verifica previsti
-Partecipazione agli incontri con operatori
-Elaborazione del report finale sugli esiti del progetto
Cronogramma delle azioni
Azioni Specifiche/Mesi
Obiettivo 1
Accesso in Fattoria Didattica e/o
in agriturismo
Educatori
Volontari
Laboratori (creativo, musicale,
cucina…)
Educatori
Volontari
Colloqui di valutazione iniziale
psicologo-famiglie
Psicologo
Colloqui di sostegno alle
famiglie
Psicologo
Progettazione percorsi
individualizzati
Psicologo
Coordinamento operatori
Psicologo
Obiettivo
2
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Figure
impiegate
Obiettivi
Obiettivo
3
Obiettivo
4
Incontri informativi
(parrocchia,scout, scuole…)
Educatori
Volontari
Informazione sul volontariato in
occasione eventi
Educatori
Volontari
Promozione e Informazioni sul
volontariato su internet
Formazione periodica degli
operatori e dei volontari
Educatori
Volontari
Convegno annuale sull’autismo
Formatori
Volontari
Corsi di formazione per famiglie
ed operatori
Formatori
Accoglienza dei volontari in
associazione
Formatori
Educatori
Volontari
Formatori
Educatori
Volontari
Formatori
Educatori
Volontari
Educatori
Volontari
Programmazione e spiegazione
delle attività
Primo Incontro volontari con le
famiglie dei ragazzi con autismo
Primo Incontro volontari con i
ragazzi con autismo
Educatori
Volontari
Educatori
Volontari
Educatori
Volontari
Spiegazione iniziale ai volontari
della strumentazione
Educatori
Volontari
Divulgazione metodologia
cognitivo-comportamentale
Divulgazione bibliografia
didattica e della filmografia
Divulgazione Tecniche di
Videomodeling
Formazione Generale
Formazione Specifica
Obiettivi
valutati a
favore dei
volontari del
Servizio
Civile
Nazionale
Psicologo
Formatori
Formatori
Partecipazione alle attività di
laboratorio
Educatori
Volontari
Partecipazione volontari
all’attività in fattoria didattica
Educatori
Volontari
Educatori
Psicologo
Volontari
Partecipazione volontario alle
riunioni fra operatori
Trasporto da parte dei volontari
ai ragazzi dei con autismo
Partecipazione volontari
incontri informativi e di
formazione
Partecipazione del volontario ad
eventi (mercatini,fiere…)
Partecipazione del volontario
nelle uscite in contesti naturali
Sistematizzazione dei materiali
da parte del volontario
Stesura diario attività e
difficolta da parte del volontario
Incontri volontari-operatori
Volontari
Formatori
Educatori
Volontari
Volontari
Educatori
Volontari
Educatori
Volontari
Volontari
Educatori
Volontari
Stesura testo sull’esperienza di
volontariato
Volontari
Partecipazione volontario agli
incontri di verifica
Elaborazione del report finale
su esiti del progetto
Formatori
Volontari
Volontari
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Numero
1
1
4
Profilo
Ruolo nel progetto
Psicologa
Coordinatore delle attività
Segretario
Addetto alla segreteria con il ruolo di
amministrativo svolgere le mansioni di amministrazione
Supporto all'intero progetto per l'attività di
Educatori
laboratorio
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Ruolo del volontario:
Il volontario, sotto la guida dell’OLP svolgerà funzioni e ruoli che non dovranno mai sostituire ma
affiancare quelle degli educatori e degli altri volontari.
Il volontario del servizio civile avrà il fondamentale ruolo di supporto agli operatori specializzati
che lavorano al progetto e dovrà partecipare ai processi ed essere promotore del percorso di
inclusione dei destinatari del progetto.
Attività previste per i volontari:
La presenza dei giovani del servizio civile nazionale dovrebbe contribuire al raggiungimento delle
finalità dell’associazione che non solo sono riabilitative ed assistenziali ma anche relazionali e
comunicative nell’ottica dell’integrazione e del miglioramento della qualità di vita dei destinatari
del progetto.
Nello specifico volontario:
 Partecipa agli incontri con gli operatori
 Ascolta e fa proprie le linee guida indicate dagli operatori
 Interagisce adeguatamente con gli utenti del centro
 Conosce l’organizzazione del centro, le finalità, la struttura, le attività proposte
 Partecipa alla formazione generale e alla formazione specifica con costanza ed attenzione
 Apprende i contenuti della formazione
 Approfondisce la tematica “autismo” attraverso letture consigliate
 Si confronta con operatori e formatori rispetto i contenuti esposti
 Promuove le attività di volontariato giovanile nelle occasioni organizzate dall’associazione
(incontri, convegni, fiere, mercatini…) in presenza del responsabile attività ed altri membri
dell’associazione. Il volontario avrà uno spazio dedicato per raccontare la sua esperienza e
promuovere il servizio civile nazionale.
 Diffusione del progetto: i volontari scriveranno un testo con la loro esperienza che in seguito
verrà pubblicato sul sito, sulla pagina Facebook e Twitter dell’associazione.
 Partecipa alle riunioni fra operatori, condivide le sue impressioni, difficoltà e ascolta i
suggerimenti dati per apprendere modalità di interazione con gli utenti più adeguate
 Svolge mansioni di segreteria (sistematizzazione materiali, archivio fotografico, biblioteca)
 Svolge attività relative alla preparazione e alla sistemazione del materiale necessario per
l’attuazione del progetto educativo
 Partecipa insieme agli operatori e ai ragazzi alle attività in fattoria didattica
 Affianca gli educatori nelle sessioni relative al laboratorio e alle attività indipendenti
 Effettua il trasporto degli utenti da casa alle sedi operative del progetto
 Affianca gli utenti nei momenti di pausa (merenda)
 Partecipa alle attività educative effettuate in contesti naturali o in altre sedi (in occasione di
gite, uscite, fiere, mercatini…)
 Accoglie, coordina e collega i volontari provenienti da Istituti Superiori, Università,
Parrocchia, Gruppi Scout e deve essere in grado di adattare le iniziative settimanali alle
disponibilità dei nuovi volontari
 Partecipa agli incontri di verifica previsti
 Compila i questionari di verifica previsti
 Compila il “diario” rispetto alle attività svolte e possibili difficoltà incontrate
 Scrive un report finale riguardante l’esperienza di volontariato
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
2
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
1.400
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
-Spostamenti necessari per raggiungere autonomamente la sede operativa
dell’associazione;
-Flessibilità oraria;
-Disponibilità in alcune giornate festive (in occasione week end indipendenza, fiere,
mercatini, uscite a cui partecipano i ragazzi autistici afferenti all’associazione);
-Patente B;
-Disponibilità a guidare il furgone dell’associazione o di affiancamento al trasporto
- Rispetto per la privacy degli utenti
- Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utili e
ai fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti anche nei giorni festivi
, anche organizzati dagli enti partner del progetto.
.
6
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Sede di attuazione
del progetto
Progettautismo
FVG onlus
Comune
Tavagnacco
(UD)
Indirizzo
Via Perugia
1 33010
N. vol.
Cod.
per
ident. sede
sede
115252
2
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
Domenighini 19/09/ DMNLSS85P
Alessia
1985
59E473E
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Si intende promuovere e sensibilizzare la collettività rispetto al Servizio Civile
Nazionale attraverso varie attività tra cui la promozione e la pubblicizzazione, da
parte del nostro Ufficio Stampa, attraverso volantinaggio, nonchè a mezzo stampa
locale (Telepordenone, Messaggero Veneto, Il Gazzettino) e attraverso il circuito
delle scuole e di
Internet (Facebook, Twitter, e sito dell'associazione
Progettoautismo FVG) nonchè su testate rivolte all'handicap a diffusione regionale e
nazionale, Infohandicap e Triesteabile per almeno di 20 ore.
Si prevede inoltre la presentazione del progetto del Servizio Civile Nazionale ai
convegni ed eventi di formazione organizzati dall’associazione “Progettoautismo
FVG onlus”.
Negli stand organizzati agli eventi a cui partecipa annualmente l’associazione (Idea
Natale, Lignano in fiore…) verrà dedicato uno spazio dedicato al Servizio Civile
Nazionale per ulteriori 30 ore.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Il CSV FVG si avvale di criteri autonomi di selezione.
La ricerca sarà avviata tramite avviso pubblico attraverso gli strumenti interni di
pubblicizzazione del CSV FVG si attraverso comunicati stampa nei giornali locali e
regionali, radio ecc…
I candidati che avranno presentato regolare domanda di partecipazione saranno
convocati e selezionati tramite colloqui individuali, condotti dal personale del CSV
FVG.
I colloqui saranno registrati con la compilazione della scheda di valutazione allegata
(allegato N 1.)
Detti criteri saranno resi noti agli aspiranti volontari e volontarie al momento della
presentazione della domanda di partecipazione al progetto di servizio civile.
Al momento della domanda sarà altresì consegnato un estratto del paragrafo 8.3
“Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, informandoli
per iscritto del peso che la conoscenza del loro ruolo riveste nella valutazione della
loro idoneità.
La selezione verrà fatta da due dipendenti interni al CSV FVG accreditati all’albo
Regionale del Servizio Civile Nazionale con i ruoli di formatore e del responsabile
del monitoraggio, i quali espleteranno le procedure selettive di seguito descritte,
verbalizzeranno l’attività di selezione e stileranno la graduatoria finale. Per ogni
candidato verrà redatta una singola scheda di valutazione.
La selezione degli aspiranti volontari si basa su una scala di valutazione espressa in
centesimi dove ogni singolo candidato può essere attribuito un punteggio massimo
di 110 punti derivanti dalla sommatoria delle seguenti scale parziali:
Variabili
Indicatori
Punteggio
attribuibile
Aspetti Conoscitivo e motivazionale,
capacità ed interessi (vedi scheda in
allegato 3)
Max 60 punti
Frequenza secondaria scuola superiore (1
punto per anno concluso)
Max 4 punti
Titolo di studio
Diploma di scuola superiore non attinente
il progetto
5 punti
(viene attribuito
punteggio solamente al
titolo più elevato)
Diploma di scuola superiore attinente il
progetto
6 punti
Massimo 30 punti
Laurea quinquennale o specialistica non
attinente il progetto
7 punti
Laurea quinquennale o specialistica
attinente il progetto
8 punti
Colloquio
(Massimo 60 punti )
Titoli professionali
(viene attribuito
punteggio solamente al
titolo più elevato)
Massimo 30 punti
Titolo professionale attinente al progetto
Fino a 4 punti
Titolo professionale non attinente al
progetto
Fino a 2 punti
Titolo professionale non terminato
Fino a 1 punti
Esperienze aggiuntive
Fino a 4 punti
Altre conoscenze
Fino a 4 punti
I criteri adottati dal CSV FVG mirano all’individuazione dei candidati maggiormente
idonei alla realizzazione delle attività di progetto previste.
Pertanto la selezione dei volontari verrà effettuata con le metodologie e gli strumenti
di seguito esplicitati:
1) Check-list per la valutazione documentale e dei titoli
2) Colloquio personale
La check-list per la valutazione documentale prevede l’attribuzione di punteggi ben
definiti ad un insieme di variabili legati a titoli e documenti presentati dai candidati.
Il colloquio personale si svolgerà presso i locali resi disponibili dal CSV FVG
Anche per il colloquio di valutazione è prevista una check-list che guidi il selettore
negli argomenti oggetto del colloquio stesso.
Si dettagliano di seguito le variabili di interesse distinguendo tra le variabili legate
all’analisi documentale e quelle legate al colloquio di valutazione.
Per ognuna delle variabili sono stati specificati gli indicatori di riferimento ed i
valori (punteggi) attribuibili a ciascuno.
I candidati che abbiano ottenuto un punteggio inferiore a 60/110 saranno dichiarati
non idonei a svolgere il servizio civile nazionale.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il monitoraggio del progetto è finalizzato nella sua globalità alla valutazione periodica dello
stato di attuazione del progetto.
Le attività di monitoraggio si articolano in tre momenti principali:
- primo momento di valutazione in itinere (al termine del quarto mese di servizio, allegato 2)
- secondo momento di valutazione in itinere (al termine del ottavo mese di servizio, allegato 3)
- terzo momento di valutazione finale (al termine del dodicesimo mese di servizio, allegato 4)
Ognuno di questi momenti è finalizzato a:
- Controllare lo stato di avanzamento del progetto in modo tale da evidenziare disfunzioni e
criticità da risolvere al fine di apportare le opportune correzioni
- Verificare il vissuto, il livello di gradimento e soddisfazione dei volontari.
- Valutare le competenze e professionalità da loro acquisite
Il monitoraggio sarà svolto attraverso strumenti standardizzati (questionari a risposte
predefinite) a cura del CSV FVG, mediante il responsabile del monitoraggio.
Nel complesso nelle diverse fasi di monitoraggio si useranno tre diversi strumenti di
rilevazione.
1) Questionario Iniziale
Attraverso questa scheda si acquisiranno, con cadenza trimestrale, tutte le informazioni
relative all’andamento del singolo progetto di SC. Il Questionario sarà centrato
sull’acquisizione di informazioni fattuali sull’andamento del progetto. Si tratterà di una
scheda, nella quale accanto alle informazioni generali, verranno chiesti ragguagli sullo stato
d’avanzamento delle diverse fasi del progetto, in particolare della formazione erogata
2) Questionario intermedio
Lo scopo di questo questionario rivolto ai volontari è quello di scandagliare motivazioni e
aspettative del giovane volontario, tanto nei confronti del progetto di servizio civile.
Verranno chiesti ragguagli sullo stato d’avanzamento delle diverse fasi e sui benefici/supporti
del progetto destinati ai volontari. Dal punto di vista delle modalità di compilazione, il
questionario in ingresso sarà distribuito in forma cartacea e, una volta compilato, sarà raccolto
dall’Olp e inviato al CSV FVG.
12 mese
11 mese
10 mese
9 mese
8 Mese
7 Mese
6 Mese
5 Mese
4 mese
3 mese
2 mese
Attività di
monitoraggio
1 mese
3) Questionario finale.
Per verificare la coerenza tra le attività dichiarate in sede progettuale e quelle effettivamente
svolte dai volontari, il questionario d’uscita conterrà domande aperta, ossia a risposta libera,
non precodificata. Una volta raccolti i questionari, le risposte saranno ricondotte ad una serie
di categorie predefinite in modo da poterle trattare statisticamente e poterle confrontare con le
attività dichiarate nel progetto, anch’esse codificate allo stesso modo e inserite nella matrice
dati.
Somministrazion
e della scheda di
monitoraggio dati
(Allegato 2)
Somministrazion
e Scheda
Monitoraggio
progetto
(Allegato 3)
Somministrazion
e Scheda
Monitoraggio
progetto
(Allegato 4)
Ritiro questionari
Realizzazione
della matrice dati
Analisi dei dati
Rapporti di
monitoraggio
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Valutazione positiva avranno i candidati che hanno uno dei seguenti titoli di studio:
-Diploma Liceo Socio-Psico-Pedagogico o Pedagogico-Sociale
-Diploma Liceo delle Scienze Sociali
-Diploma Liceo delle Scienze Umane
-Diploma professionale indirizzo “Servizi Socio Sanitari”
-Diploma professionale indirizzo “Servizi Sociali”
-Laurea di educatore professionale (triennale)
-Laurea in Psicologia (triennale o specialistica)
-Laurea in Pedagogia (triennale o specialistica)
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
-5.000 euro Costi Formazione Specifica (pagamento formatori)
-3.000 euro Costi Benzina per il furgone dell’associazione (trasporto per gli utenti
da casa alle sedi operative in cui si svolge il progetto)
-3.000 euro Materiale per i laboratori (materiali: tempere, argilla, gesso, colori,
cartoncini, tessere mosaico, tele, pennelli, materiale cake design…)
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Partners
Area
d’intervento
Risorse messe a disposizione
-Convenzione Progetto Sperimentale
centro Diurno “Special Needs” per
adolescenti e preadolescenti affetti da
disturbi pervasivi dello sviluppo nel
territorio della provincia di Udine;
Azienda Sanitaria n. 4
“Medio Friuli”
Sanitaria
-Convenzioni per progetti
Individualizzati e personalizzati
nell’ambito dei Pian di Zona per il
Distretto di Udine;
-Percorsi congiunti di formazione con
partecipazione del personale educatori
in servizio presso l’Ass.4 “Medio Friuli”
e Patrocinio dell’iniziativa.
Cooperativa Hattiva
Sociale
-Messa a disposizione degli spazi
necessari allo svolgimento delle attività
previste dal progetto
-Percorsi individuali di sperimentazione
in ambito di inserimento lavorativo
-Attività di socializzazione e/o educative
-Disposizione locali ed attrezzature per
la conduzione delle attività educative in
ambiente protetto;
Azienda Agricola Ronco
Albina di Marco
Carminati
(Fattoria Didattica)
Educativa
-Collaborazione per la programmazione
di attività con ragazzi con autismo nei
settori agricoltura, allevamento e
trasformazione di materie prime di
carattere alimentare;
-Proposte operativo-educative di
attività in fattoria didattica.
-Collaborazione per la programmazione
di attività di inserimento pre-lavorativo;
Società Agricola
Alberone s.a.s
Educativa
-Proposte operativo-educative di
attività di inserimento pre-lavorativo;
-Disposizione locali e attrezzature per la
conduzione delle attività educative.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
L’Associazione “Progettoautismo FVG onlus” metterà a disposizione:
-1 Computer fisso con accesso a internet
-1 Computer portatile
-1 Microfono
-1 Tablet con accesso a internet
-1 Stampante/Fotocopiatrice
-1 Plastificatrice
-2 Macchine fotografiche
-Biblioteca dei materiali
-Attrezzatura varia per l’organizzazione dei laboratori (cartone, tessere mosaico,
tempere, colori, gesso, argilla ...)
-Materiale di cartoleria
-Furgone a 9 posti per gli spostamenti
Tale attrezzatura è indispensabile, in maniera trasversale, per il conseguimento degli
obiettivi prefissati al punto 7 e per le azioni al punto 8 del progetto stesso.
Il CSV “Centro Interprovinciale Servizi Volontariato Friuli Venezia Giulia” è l’ente
accreditato. Si è costituito il 7 luglio 2000. Il compito statutario è quello di
contribuire alla crescita del volontariato offrendo formazione e servizi alle
associazioni. Il CSV FVGha quindi una rilevantissima esperienza nella
progettazione e organizzazione di percorsi formativi finalizzati sia alla crescita delle
conoscenze specialistiche delle associazioni (contabilità, bilancio, ricerca fondi,
informatica) che delle meta-competenze relazionali che devono caratterizzare i
volontari e le organizzazioni di volontariato.
Metterà a disposizione:
a) gli organi di comunicazione, quali il sito Internet www.csvfvg.it, spazio sulla
rivista Ciesse Informa;
b) una postazione di lavoro presso lo sportello di Udine;
c) la sala riunioni dello sportello di Udine, all’occorrenza;
d) le attrezzature necessarie alle attività di comunicazione esterna del progetto
(attrezzature multimediali, gazebo, impianto di amplificazione …).
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Il sistema italiano non ha ancora normato in modo inequivocabile come certificare i
crediti formativi, nati da esperienze in ambiti e settori della società civile legate alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelle
relative al volontariato, all'ambiente, alla cooperazione, allo sport. Al di là delle
scuole (dal 1998) e delle università (dal 2001) per la valorizzazione delle esperienze
professionali non ancora il nostro paese ha riflettuto abbastanza sull'importanza
della validazione/certificazione dei crediti. Alcuni ordini professionali (medici,
avvocati, geometri) lo hanno fatto ma non è il caso dei crediti acquisiti dai nostri
volontari. Le politiche nazionali hanno costituito il Tavolo unico per gli standard
presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale che svolge dal 2005
supporto tecnico e monitoraggio della sperimentazione del “Libretto formativo del
cittadino” come si prevede presso il National Reference Point a cura dell'Isfol .
Tuttavia anche la compilazione dell'Europass ed il suo diffuso uso fanno pensare che
il Quadro comunitario per la trasparenza delle competenze e delle qualifiche sia
socialmente riconosciuto dai datori di lavoro, dagli operatori di orientamento e dal
personale delle scuole.
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Università degli Studi di Udine (vedi convenzione in allegato)
Università degli Studi di Bologna (vedi convenzione in allegato)
Università degli Studi di Padova (vedi convenzione in allegato)
Consorzio Universitario Humanitas (vedi convenzione in allegato)
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Presso lo sportello CSV FVG di Udine
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale dei volontari viene fatta direttamente dal CSV FVG ,
attraverso il proprio formatore interno accreditato dell’Ente (dott. Roberto Lionetti)
che ha già frequentato il corso UNSC per i formatori degli enti di Servizio Civile
Nazionale.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale viene pianificata seguendo le indicazioni delle “Linee guida
per la formazione generale dei volontari”.
Tutti i moduli prevedono una parte introduttiva, con la metodologia della lezione
frontale, e un approfondimento attraverso dinamiche non formali.
Per i temi trattati con ricorso a “dinamiche non formali”, le tecniche adottate
saranno:
 discussione di casi
 esercitazioni
 lavoro in piccoli gruppi
 simulazioni e giochi di ruolo
Inoltre il CSV FVG ha predisposto già da alcuni anni un programma di formazione
generale al Servizio Civile Nazionale in cui trovano largo spazio i supporti visuali.
Filmati e fotografie, ma anche vignette satiriche e fumetti, sono proposti ai giovani
come materiale su cui discutere, per giungere a una visione condivisa di ciò che
rappresenta, per il gruppo, l’esperienza di Servizio Civile Nazionale appena
intrapresa.
I temi della formazione generale (patria, difesa, protezione civile, nonviolenza ecc.),
previsti dalle linee guida pubblicate dall’UNSC, sono presentati ai volontari
all’interno di un percorso visuale che, partendo dalle immagini, giunge a una
riflessione comune sui concetti e gli ambiti fondamentali del Servizio Civile
Nazionale.
33) Contenuti della formazione:
La formazione generale verrà erogata entro il l’ottavo mese dell’avvio del progetto
Modulo
Ore
Contento della formazione
Metodologia
Identità del gruppo in formazione. Presentazione
del corso. Il concetto di patria oggi.
1
2
3
4
5
Fotografia di guerra, obiezione di coscienza e
impegno pacifista. Pace, solidarietà e altri valori
presenti nella Costituzione (artt. 2, 3, 4, 5, 9, 11,
52)
5
La difesa della patria: da attività militare a
pratica civile. La difesa nonviolenta della patria.
Antropologia della violenza. Violenza e salute.
Violenza e genere.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
4
Religione, violenza e nonviolenza. Che cos’è la
nonviolenza. Le radici della nonviolenza. Il
Volontariato come risposta nonviolenta alla
violenza.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
4
La Protezione civile come collegamento tra
difesa della Patria e difesa dell’ambiente e delle
popolazioni. Epistemologia del rischio. La
comunità di fronte all’emergenza: strategie di
fronteggiamento
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
“Il Servizio Civile per me è..” (Fotolinguaggio e
condivisione di idee)
5
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
4
Storia dell’obiezione di coscienza ed evoluzione
della legislazione sul Servizio civile. Il Centro
Servizi Volontariato e le sue attività che
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
concorrono alla difesa della Patria.
Istituzioni, volontariato e società civile. La
sussidiarietà. Comunità, dono e reciprocità
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
6
4
7
5
Il lavoro per progetti. Ciclo del progetto e
metodologie dell’approccio partecipativo.
Lezione frontale.
Dibattito
8
5
Comunicare un’idea: fotografia, disabilità e
comunicazione visuale.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
9
4
Il volontario in servizio civile: il suo ruolo, la sua
funzione, i suoi diritti e doveri.
Lezione frontale.
Dibattito.
5
Le istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed
economiche in cui l’individuo è inserito.
Informazioni su parlamento, partiti,
magistratura, questure, prefetture,
organizzazioni sindacali, economiche e terzo
settore
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali.
Valutazione finale
10
Servizio civile e volontariato. I concetti di
capitale sociale e beni relazionali
34) Durata:
La durata complessiva è di 45 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Presso la sede dell’associazione Progetto Autismo FVG Onlus in Via Perugia a
Tavagnacco (UD)
36) Modalità di attuazione:
Formazione effettuata in proprio, con formatori dell’ente stesso e con formatori
esterni. La formazione specifica verrà effettuata entro i primi tre mesi dell’avvio del
progetto
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Cognome
Gorini
Domenighini
Dordolo
Vagni
Pistis
Faberi
Moscone
Nome
Elena
Alessia
Martina
Davide
Stefano
Matteo
Davide
Luogo di nascita
Leno (BS)
Latisana (UD)
Udine
Roma
Udine
Gavardo (BS)
Roma
Data di nascita
05.07.1974
19.09.1985
06.06.1984
09.04.1982
05.08.1979
08.10.1985
28.06.1977
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
-Dott.ssa Gorini Elena. Psicologa. Si laurea in Psicologia all’Università di Padova
a novembre 2003 (corso di laurea in psicologia clinica, indirizzo psicobiologico).
Successivamente ha conseguito il Master II livello in “Neuropsicologia clinica”
dell’Università di Padova e il Master II livello in ABA "L'analisi del
comportamento: aspetti teorico-metodologici e applicazioni al disturbo autistico”.
-Dott.ssa Domenighini Alessia. Educatrice. Laureanda in Pedagogia presso
l’Università degli Studi di Bologna e Laureata in Educazione Professionale nel 2008
presso l'Università degli studi di Udine. Nel 2011 ha conseguito il titolo di
Consulente Comportamentale.al Master di II livello biennale in Applied Behavior
Analysis (L'analisi del comportamento: aspetti teorico-metodologici e applicazioni
al disturbo autistico) organizzato da IESCUM, a Parma e riconosciuto dal Behavior
Analyst Certification Board (BACB).
-Dott.ssa Dordolo Martina. Psicologa. Iscritta all’Albo degli Psicologi del Friuli
Venezia Giulia n.1464 (Sez.A). Specializzanda in psicoterapia. Laurea in scienze
psicologiche della personalità e delle relazioni interpersonali nel 2006 presso
l’Università degli Studi di Padova e in psicologia clinico-dinamica nel 2009 presso
la medesima Università.
-Dott. Vagni David. Ricercatore. Dottore in Psicologia della Salute e Laureato in
Fisica (Lauree presso l’Università Sapienza di Roma). Attualmente è Responsabile
per la disseminazione scientifica ed i progetti di ricerca, e la moderazione dei
gruppo di supporto. Responsabile organizzativo All’interno del Laboratorio
Educativo CuoreMente, responsabile del gruppo di supporto adulti, ricerca ed aspetti
gestionali presso l’Associazione Spazio Asperger Onlus (RO) e tecnologo di III
livello presso Dipartimento Scienze Fisiche e Tecnologia della materia.
-Dott. Pistis Stefano. Tecnico della Sicurezza. Esperto in Ambiente, sicurezza,
prevenzione infortuni. Fornisce Consulenze in materia di igiene e sicurezza sul
lavoro; elaborazione documentazione tecnica; valutazioni tecnico-strumentali,
consulenza ambientale, formazione dei lavoratori, tecnico competente in acustica
ambientale, verifica dei requisiti acustici passivi degli edifici.
-Dott. Faberi Matteo. Psicologo. Iscritto all’Albo degli Psicologi della Lombardia
n. 03/14707 rieducatore uditivo A.I.T. Berard, istruttore di Traning Autogeno di
base, laurea triennale in Scienze dell’Educazione e Psicologia, laurea specialistica in
Psicologia Clinica e dell’Educazione.
-Dott. Moscone Davide. Psicologo. Licenza in Psicologia presso l’Università
Ponteficia Salesiana di Roma e iscritto all’Albo degli Psicologi della Regione Lazio
nella sezione A con il numero 15502. Master di I° livello presso Università degli
Studi di Roma Tor Vergata. Si occupa di intervento psicoeducativo domiciliare per
bambini con Disturbo Autistico e compagno adulto per adolescenti e giovani adulti
con Sindrome di Asperger.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I moduli relativi alla formazione specifica si svolgeranno negli spazi messi a
disposizione dall’associazione con modalità di insegnamento sia frontali che con
metodologie pratiche-esperienziali. Alla formazione teorica viene affiancata quella
pratica in modo da fornire al volontario un percorso formativo globale che gli
permetta di acquisire delle competenze approfondite rispetto al tema “autismo” e
che lo renda capace di approcciarsi in modo qualificato alla persona con autismo.
Sono previste:
-Lezioni frontali
-Esercitazioni
-Presentazione e discussioni di video
-Discussione casi
-Role playing
Oltre alla formazione “formale” verrà dato spazio a momenti di confronto e di
riflessione personale. I volontari potranno confrontarsi con i docenti relativamente a
difficoltà incontrate durante l’esperienza di servizio civile, rispetto alla formazione e
rispetto alle difficoltà incontrate nell’esperienza di volontariato con i ragazzi
autistici.
40) Contenuti della formazione:
I moduli della formazione specifica sono i seguenti:
Modulo Contenuto della formazione
Metodologia
1
Generalità dell’autismo
Lezione frontale
2
3
4
Rischi connessi all’impiego
dei volontari in Servizio
Civile Nazionale
Individuare manifestazioni
sintomatologiche principali
dell’autismo
Principi del
comportamentismo associati
all’autismo
Ore
4
Formatore: Domenighini Alessia
Lezione frontale
4
Formatore: Pistis Stefano
Lezione frontale
4
Formatore: Domenighini Alessia
Lezione frontale
Esercitazioni
6
5
Strategie relazionali in
persone con disturbo dello
spettro autistico
Formatore: Domenighini Alessia
Lezione frontale
Role play
Discussione casi
6
Strategie di gestione
comportamentali
Formatore: Domenighini Alessia
Lezione frontale
Role play
Discussione casi
7
Comportamenti problema
nell’autismo
Formatore: Domenighini Alessia
Lezione frontale
Esercitazioni
Discussione casi
8
Organizzare laboratori con i
ragazzi autistici
Formatore: Gorini Elena
Lezione frontale
Esercitazioni
Osservazione Diretta
9
L’autismo in relazione alla
mancanza delle acquisizioni
delle tappe di sviluppo e
disordini a livello sensoriale
La Sindrome di Asperger
10
11
Strategie comportamentali
applicate alla Sindrome di
Asperger
6
6
12
12
Formatore: Dordolo Martina
Lezione frontale
Esercitazioni
10
Formatore: Matteo Faberi
Lezione frontale
Esercitazioni
10
Formatore: David Vagni
Lezione Frontale
Esercitazioni
6
Formatore: Davide Moscone
41) Durata:
La durata complessiva della formazione specifica è di 80 ore e sarà effettuata entro i
primi 90 giorni di attuazione del progetto
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
La valutazione della formazione sia generale che specifica prenderà inconsiderazione i
seguenti aspetti.
- Gradimento da parte dei partecipanti
- Verifica dei contenuti appresi
- Capacità di progettualità sul percorso di Servizio Civile Nazionale
Riguardo la verifica del gradimento del corso di formazione da parte dei partecipanti si
metteranno in atto le seguenti azioni:
• Utilizzo di questionari con scale di gradimento da parte dei partecipanti alla formazione
per valutare il gradimento del corso.
Saranno utilizzati questionari di gradimento sulla base delle scale Likert costruite
utilizzando 5 differenti livelli di valutazione (Moltissimo, Molto abbastanza, poco, per
nulla). Il questionario di
valutazione potrà contenere item tipo “Il tempo per la formazione è stato adeguato”, “Le
modalità didattiche del docente sono state chiare ed esaustive?”, “Le strutture preposte alla
formazione (aule, arredi) sono state adeguate allo svolgimento delle lezioni?” ecc). A partire
dal 1° mese dopo l’avvio del progetto, e con una periodicità di 3 mesi.
• Redazione da parte del tutor di un diario giornaliero in cui verrà descritto il numero di
partecipanti, la produzione di contenuti da parte dei partecipanti, il numero degli interventi
effettuati, la tipologia delle domande, ecc.
• Compilazione di schede sull’andamento della formazione da parte del gruppo. Al termine
di ogni modulo.
Riguardo la verifica dei contenuti appresi si attueranno le seguenti azioni:
• Utilizzo di questionari di apprendimento di contenuti in termini di conoscenze acquisite e
percezione di abilità. Il questionario potrà contenere domande tipo: “dopo aver frequentato
il corso penso di saper
costruire un progetto individuale di servizio civile”, ed anche in questo caso sarà costruito
con scale Likert a 5 punti. Al termine di ciascun modulo ed al termine del percorso di
formazione specifica.
Riguardo la dimensione della progettualità verranno utilizzate le seguenti azioni:
• Utilizzo di uno strumento di verifica della capacità di costruzione e meta-riflessione sul
proprio progetto di servizio civile. Lo strumento sarà orientato alla redazione di un proprio
progetto, in termini di obiettivi, contenuti, azioni e permetterà di focalizzare quali aree di
contenuti e abilità si possono approfondire per inserirsi al meglio nel progetto di servizio
civile. Tale progetto non è assolutamente in concorrenza con il progetto di servizio civile in
cui la persona è inserita in quanto inteso esclusivamente come mezzo di esercizio e verifica
individuale.
Data 29/07/2014
Il Responsabile legale dell’ente CSV FVG
Allegato 1
SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE AL
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Selettore:
Cognome: ……………………………….
Data di nascita: ……………………………….
Luogo di nascita: ……………………………….
Indirizzo: ……………………………….
Luogo di residenza: ……………………………….
Rapporto con l’ente che realizza il progetto: ……………………………….
Denominazione Ente: ……………………………….
Progetto
Denominazione progetto: ……………………………………………………………….
Soggetto titolare del progetto: ……………………………………………………….
Sede di realizzazione: …………………………………………………………….
Numero posti previsti dal progetto nella sede di realizzazione: …………….…………………….
Candidato/a
Cognome ……..…………………………………………… Nome …………………………………..
nato/a ………………………………………… il ………………………….Prov…………………….
Data di presentazione della domanda di partecipazione al concorso cui si riferisce la
selezione...................................
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità
1) Pregressa esperienza presso l'Ente:
giudizio (max 60 punti):………….
2) Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:
giudizio (max 60 punti):………….
3) Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:
giudizio (max 60 punti):………….
4) Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:
giudizio (max 60 punti):………….
5) Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio:
giudizio (max 60 punti):………….
6) Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:
giudizio (max 60 punti):………….
7) Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto:
giudizio (max 60 punti):………….
8) Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio
(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):
(specificare il tipo di condizione)…………………………………………………………
giudizio (max 60 punti):………….
9) Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:
giudizio (max 60 punti):………….
10) Altri elementi di valutazione:
…………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………….…………………………………giudizio (max 60 punti):…….
Valutazione finale giudizio (max 60 punti):………….
Luogo e data……………….
Firma Responsabile della selezione
………………..………………………
Allegato 2
Questionario iniziale del piano di monitoraggio interno
1 Entrata in servizio
1.1 Com’è stata l’accoglienza da parte dell’Ente?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottima
3
4
5
6
7
1.2 Qual è il tuo ruolo all’interno del progetto?
_____________________________________________________________
___________________________________________________
1.3 Sei stata/o inserita/o nelle attività previste?
Per niente
Completamente
1
2
3
4
5
6
7
1.4 Quale attività svolgi (indica le tre più importanti)
Attività 1: ___________________________________________________________
Attività 2: ___________________________________________________________
Attività 3: ___________________________________________________________
1.5 Le attività da te svolte ti sembrano coerenti con quelle indicate nel testo?
Per niente
Completamente
1
2
3
4
5
6
7
1.6 L’OLP è presente nella tua sede di servizio?
Ogni giorno
Ogni settimana
Di rado
Mai
1.7 In che modo L’OLP ti segue nell’attuazione dei tuoi compiti?
________________________________________________________
________________________________________________________
1.8 Hai partecipato/partecipi a:
Sì
1
Ad una riunione di spiegazione iniziale del progetto
2
Incontri di formazione generale
3
Incontri di formazione specifica
4
Riunioni di programmazione e verifica delle attività
5
Riunioni e/o eventi pubblici organizzati dal progetto
6
Attività di comunicazione esterna del progetto sui mass media
7
Incontri con l’Olp di riferimento
No
VALUTAZIONE INIZIALE DEL PROGETTO
2.1 Qual è la tua valutazione complessiva dall’avvio del progetto?
Gravemente insufficiente
1
Ottimo
2
3
4
5
6
7
2.2 L’inserimento nelle attività sta confermando le tue aspettative iniziali?
(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
1
2
3
4
5
6
7
2.3 Qual è il tuo grado di soddisfazione per ognuna delle seguenti condizioni di
servizio?
(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
Gravemente
insufficiente
TEMI
Ottima
Gli orari
1
2
3
4
5
6
7
Il coordinamento delle attività
1
2
3
4
5
6
7
Le attrezzature per svolgere i
compiti
1
2
3
4
5
6
7
La risoluzione delle tue difficoltà
da parte del’OLP
1
2
3
4
5
6
7
Il sostegno ricevuto dal
personale del CSV FVG
1
2
3
4
5
6
7
Il clima esistente sul luogo di
servizio
1
2
3
4
5
6
7
2.4 Come valuti in questi mesi i seguenti aspetti del tuo progetto?
Gravemente
insufficiente
TEMI
Ottima
Il tuo ruolo e le attività che
svolgi
1
2
3
4
5
6
7
La tua partecipazione alle
decisioni
1
2
3
4
5
6
7
La capacità di realizzare gli
obbiettivi dichiarati
1
2
3
4
5
6
7
Le relazioni interne al gruppo di
lavoro
1
2
3
4
5
6
7
La possibilità per te di esprimere
idee, suggerire iniziative,
proporre cambiamenti ecc….
1
2
3
4
5
6
7
2.5 Come valuti la formazione generale?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottimo
3
4
5
6
7
2.6 Qual è il grado di interesse suscitato in te da ognuno dei temi di formazione
generale trattati
(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
Gravemente
insufficiente
TEMI
Ottima
Il concetto di patria
1
2
3
4
5
6
7
La difesa civile non armata
nonviolenta
1
2
3
4
5
6
7
La protezione civile
1
2
3
4
5
6
7
Storia dell’obiezione di coscienza
e impegno contro la guerra
1
2
3
4
5
6
7
Il lavoro per progetti
1
2
3
4
5
6
7
Metodologie dell’approccio
partecipativo
1
2
3
4
5
6
7
Elementi di educazione civica
1
2
3
4
5
6
7
Istituzioni, volontariato e
società civile
1
2
3
4
5
6
7
Solidarietà e sussidiarietà
1
2
3
4
5
6
7
Servizio civile, volontariato e
comunicazione
1
2
3
4
5
6
7
2.7 Come valuti la formazione specifica?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottima
3
4
5
6
7
2.8 Qual è stato il grado di utilità della formazione specifica
(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
TEMI
Gravemente
insufficiente
Ottima
Entrare nel merito dei temi
affrontati dal progetto
1
2
3
4
5
6
7
Darti una preparazione specifica
per svolgere i compiti
1
2
3
4
5
6
7
Offrirti conoscenze che potranno
esserti utili anche in futuro
1
2
3
4
5
6
7
Dati del progetto
3.1 Data di compilazione del questionario
3.2 Titolo del progetto al quale partecipi
3.3 Nome e Cognome del volontario/a
_____/_____/______
______________________________
_______________________________
Allegato 3
Questionario intermedio del piano di monitoraggio interno
1.1 Nell’ambito del progetto
Ogni giorno
Ogni
settimana
Ogni
mese
Oltre
Incontri i destinatari delle tue
attività
1
2
3
4
Incontri con l’Olp
1
2
3
4
Sei affiancato/a da un/da tutor
1
2
3
4
Partecipi a riunioni regolari del
gruppo di lavoro sulle attività del
progetto
1
2
3
4
Partecipi ad iniziative/eventi
pubblici organizzati dal progetto
1
2
3
4
TEMI
1.2 Quale attività svolgi (indica le tre più importanti)
Attività 1: ___________________________________________________________
Attività 2: ___________________________________________________________
Attività 3: ___________________________________________________________
1.3 Le attività da te svolte ti sembrano coerenti con quelle indicate nel testo?
Per niente
Completamente
1
2
3
4
5
6
7
1.4 Puoi indicare quali sono i destinatari delle tue attività?
Attività 1: ___________________________________________________________
Attività 2: ___________________________________________________________
1.5 In questa fase, l’OLP ti segue da vicino?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
Sì
Perché?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
No
Perché?
_________________________________________________________________________________
Valutazione Intermedia del progetto
2.1 Qual è la tua valutazione complessiva dall’avvio del progetto?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottimo
3
4
5
6
7
2.2 L’inserimento nelle attività sta confermando le tue aspettative iniziali?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottimo
3
4
5
6
7
2.3 Secondo te, che cosa sta influenzando, in positivo ed in negativo, l’andamento del
progetto?
In positivo perché:
______________________________________________________________
In negativo perché:
______________________________________________________________
2.4 Qual è il tuo grado di soddisfazione per ognuna delle seguenti condizioni di
servizio?
TEMI
Gravemente
insufficiente
Gli orari
1
2
3
4
5
6
7
Il coordinamento delle attività
1
2
3
4
5
6
7
Le attrezzature per svolgere i
compiti
1
2
3
4
5
6
7
La risoluzione delle tue difficoltà
da parte del’OLP
1
2
3
4
5
6
7
Il sostegno ricevuto dal
personale del CSV FVG
1
2
3
4
5
6
7
Il clima esistente sul luogo di
servizio
1
2
3
4
5
6
7
Ottimo
Dati del progetto
3.1 Data di compilazione del questionario
3.2 Titolo del progetto al quale partecipi
3.3 Nome e Cognome del volontario/a
_____/_____/______
______________________________
_______________________________
Allegato 4
Questionario finale del piano di monitoraggio interno
1.1 Qual è la tua valutazione complessiva del progetto alla fine dell’anno?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottimo
3
4
5
6
7
1.2 In che misura esso ha raggiunto i risultati attesi?
(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
Gravemente insufficiente
1
2
Ottimo
3
4
5
6
7
1.3 L’attuazione ti è sembrata coerente con il testo approvato?
Gravemente insufficiente
1
2
Ottimo
3
4
5
6
7
1.4 come valuti l’impatto del tuo progetto a:
Gravemente
Ottimo
insufficiente
Miglioramento del
territorio/della qualità di vita dei
cittadini
1
2
3
4
5
6
7
Potenziamento/sviluppo dei
servizi (culturali, sociali,
ambientali, ecc….) esistenti
1
2
3
4
5
6
7
Arricchimento delle
competenze/capacità dei
volontari
1
2
3
4
5
6
7
Soddisfacimento delle esigenze
dei destinatari
1
2
3
4
5
6
7
1.5 Quali risultati ha conseguito il progetto? Hai fornito un contributo alla collettività
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
1.6 Quali conoscenze, capacità e competenze ritieni di aver acquisito?
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
1.7 Pensi che i contenuti della formazione ricevuta quest’anno ti saranno d’utilità per
il futuro?
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
1.8 cosa pensi di avere imparato da questa esperienza di Servizio Civile Nazionale?
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________
1.9 Vorresti partecipare ad altre iniziative di impegno civico?
Sì
No
Non so
1.10 Se sì vorresti farlo con lo stesso ente del progetto attuale?
Sì
No
Non so
Dati del progetto
2.1 Data di compilazione del questionario
2.2 Titolo del progetto al quale partecipi
2.3 Nome e Cognome del volontario/a
_____/_____/______
______________________________
_______________________________
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