Antoni Gaudì • Tutte le sue opere sono contraddistinte da una fantasia plastica, irrefrenabile e quasi turbinosa. • Nelle sue opere, soprattutto edifici di carattere residenziale, egli unisce il cromatismo dell’arte islamica a un ardito virtuosismo nello studio del funzionamento statico delle strutture e nell’uso dei materiali Casa Batloo Il Razionalismo in architettura La nascita del movimento moderno • Fu determinante per la costruzione del linguaggio del Movimento moderno la sua stretta connessione con le altre avanguardie artistiche in un vero e proprio percorso parallelo di esperienze e teorizzazioni. Si propone un’architettura • in rottura con il passato • Innovativa sul piano formale • Animata da forte impegno sociale Una ricostruzione morale ed umana • All’indomani della fine della 1° guerra mondiale l’Europa doveva ricostruire se stessa ma anche un sistema di valori e riferimenti indispensabile per la sopravvivenza e lo sviluppo di una società civile. • L’esperienza razionalista parte da Loos e da gruppi di avanguardia che in Germania avevano avviato stimolanti ricerche progettuali e di nuove tecnologie. Premesse e anticipazioni • I nuovi materiali • Il loro utilizzo in nuove tipologie edilizie (padiglioni, stazioni ferroviarie, mercati coperti, ponti in ferro) • La coscienza della città come luogo previlegiato della modernità (Fourier, Owen, Toni Garnier) • La rivoluzione dell’art nouveau (unificazione tra arte e industria) • L’opposizione contro il decorativismo di Loos • La fondazione a Monaco nel 1907 del Deutscher Werkbund • Le esperienze della Scuola di Chicago • I progetti di Peter Behrens. Elementi fondamentali • Forme stereometriche (cubiche o solidi elementari) • Prevalenza dell’intonaco bianco (amplifica la natura “astratta” della forma) • Le ampie finestrature spesso disposte in nastri orizzontali e inquadrate da telai (spesso in ferro) che sottolineano le assialità orizzontali e verticali dell’edificio. La tecnica del razionalismo Principi generali: - la priorità della pianificazione urbanistica sulla progettazione architettonica; - la massima economia del suolo e della costruzione al fine di poter risolvere il problema della casa; - la rigorosa razionalità delle forme architettoniche, intese come deduzioni logiche da esigenze obiettive; - la standardizzazione, la prefabbricazione in serie; - la concezione dell’architettura qualificata come fattore essenziale del progresso sociale. Concetti base Il punto di partenza della tecnica del razionalismo è il “dimensionamento” della cellula d’abitazione. Una volta stabilita questa aliquota dimensionale si studia una conformazione distributiva che garantisca gli standard ottimali di soleggiamento, areazione e ventilazione. Tale distribuzione dà luogo a diverse tipologie edilizie: le case a schiera, le case a ballatoio, le case in linea. Organizzatele cellule in un edificio, vengono disposti più edifici in modo da garantire il loro buon orientamento, le distanze ottimali, il loro rapporto con le strade e le altre infrastrutture necessarie, formando un quartiere, più quartieri formeranno la città. Logica della tecnica razionalista ottenere il massimo risultato sociale con il minimo sforzo economico. Lovell House 1927-29 Los Angeles Elementi comuni al Razionalismo • Identificazione tra forma e funzione • Utilizzo di volumi semplici e netti • La preponderanza della linea e degli angoli retti • L’abolizione di ogni decorazione superflua • Lo studio della standardizzazione, cioè l’impiego di elementi prefabbricati di dimensioni sempre uguali o comunque tra loro multiple. Padiglione De La War, 1934-35,Sussex L’esperienza del Bauhaus • Il Bauhaus (Casa del costruire) rappresenta il più alto e significativo momento di sviluppo del Razionalismo tedesco. • Fondato nel 1919 a Weimar dall’architetto Walter Gropius • Fu una palestra intellettuale per diverse generazioni di giovani artisti europei Nello studio di Behrens si formeranno alcune tra le maggiori personalità del panorama architettonico moderno come Mies Van Der Rohe, Le Corbusier e Gropius. Peter Beherens Fabbrica di turbine AEG 1919 Berlino Walter Gropius (Berlino 1883 – 1969) Laureatosi nel 1907 si fomra nella studio di Beherens e inizia a collaborate con Adolf Meyer con il quale realizza un piccolo capolavoro: la Fabbrica di Scarpe Fagus Assoluta novità completamente aperta all’esterno e all’interno, inventa il concetto di Open Space Walter GROPIUS (1883-1969) e Adolf MEYER (1881-1929) Fabbrica di scarpe Fagus 1991-16 Particolare Una scuola pubblica nuova e democratica • Forte frequenza femminile • Docenti e studenti studiano, vivono e lavorano insieme • Ideologia dominante: libertaria e democratica • Vede negli ideali del socialismo la vera soluzione a tutti i problemi di convivenza civile, di progresso morale e di sviluppo economico. arcel Breuer Mies van der Rohe Il Bauhaus a Dessau • Nel 1924 a Weimar prendono il potere i nazionalisti, che tagliano i fondi al Buhaus perché l’istituto non risponde alle loro idee di un’arte legata alle radici germaniche e fortemente patriottica (spettro del bolscevismo) • Nel 1925 Gropius si trasferisce a Dessau, dove il governo è ancora socialdemocratico e realizza la nuova sede che diventa l’emblema stesso del movimento. Nuova sede del Bauhaus: un’ architettura semplice e geometrizzata come pura funzione Straordinario equilibrio compositivo, rigoroso studio delle funzioni, grande abilità tecnica e coerenza nell’uso dei materiali • La struttura è articolata in due volumi a forma di parallelepipedo: • 1° aule per le lezioni teoriche • 2° laboratori per le lezioni pratiche • Un lungo corpo, sospeso su pilastri in calcestruzzo armato, collega i due settori e accoglie gli uffici amministrativi. • Un basso corpo di fabbrica adibito a riunioni comuni e ad attività extrascolastiche, collega alla palazzina a 5 piani ove sono le camere degli studenti. I prospetti denunciano in modo inequivocabili le funzioni • laboratori: grandi vetrate • Aule e amministrazione: lunghe finestre a nastro lungo l’intera facciata • Ostello: finestre e porte-finestre a “L”, con balconcini (sorta di scacchiera astratta. Materiali • Vetro, che individua i vuoti • Ferro, che incornicia i vuoti degli infissi • Intonaco bianco, che corrisponde ai pieni della muratura Nuova tecnologia: 1. Angolo di vetro 2. Costruzione a pianta libera Ludwig Mies van der Rohe 1886-1969 La ricerca di essenzialità Padiglione della Germania all’Esposizione Internazionale di Barcellona del 1928-29 Seagram Building, 1954-58 Grattacielo di 38 piani a New York: puro prisma di vetro e metallo che sale verso l’alto riflettendo lo spazio circostante Wright unirà un felice incontro tra tradizione americana e le più aggiornate novità tecniche Contemporaneamente in Europa Le Corbusier sviluppa un’architettura funzionale Frank Lloy Wright Le Corbusier Charles-Edouard Jeanneret detto Le Corbusier, nome d'arte che si era dato a ricordo di un suo zio materno (Lecorbésier), nasce a La Chaux-deFonds, in Svizzera, il 6 ottobre 1887. Il padre, Georges Edouard Jeanneret, era un orologiaio, mentre la madre Marie Charlotte Amélie Jeanneret-Perret era una musicista. "La città di domani dove sarà ristabilito il rapporto uomo-natura". Questa città del domani sarà organizzata, secondo Le Corbusier, in zone distinte dove la gente vive in torri immerse nel verde e lavora in zone separate le une dalle altre. Le Corbusier, Villa Savoye,1929 Villa Savoye • È il miglior prototipo dei cinque punti di una nuova architettura che le Corbusier espose sinteticamente in un suo documento fin dal 1926. 1. i pilotis 2. Il tetto-giardino 3. La pianta libera 4. La finestra a nastro 5. La facciata libera Pilotis • Esili pilastrini in calcestruzzo armato • Funzione: isolare la residenza dal terreno Tetto-giardino Per impermeabilizzazione del tetto: sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento a giunti sfalsati, in cui seminare erba. Pianta libera Resa possibile dall’uso dei solai in calcestruzzo armato, retti da pochi e esili pilotis, lascia la possibilità di organizzare autonomamente gli spazi del piano. Finestra a nastro Resa possibile dal solaio in calcestruzzo che ha alleggerito le pareti Facciata libera resa possibile dai solai e dall’uso dei pilotis Schema strutturale Modulor • Le teorie di Le Corbusier trovano applicazione anche nella progettazione di grandi complessi di abitazione e di città. • A questo fine nel 1947 l’architetto elabora il Modulor che sulla base delle proporzioni umane, individua una serie di multipli e sottomultipli geometrici in base ai quali dimensionare le costruzioni. L’unità di abitazione • Concentrazione di un altissimo numero di alloggi all’interno di un unico e complesso organismo polifunzionale. • Concetto teorizzato fin dal 1944 e realizzato a Marsiglia. L’edificio, per civile abitazione,più grande mai costruito. 1946-52 • Per 1500 abitanti • Composto da 17 piani • Percorso al suo interno da sette strade coperte, a loro volta interconnesse da scale e blocchi di ascensori • 337 appartamenti di vari dimensioni • Appartamenti duplex, cioè su 2 diversi livelli accessibili mediante una scala interna. Sezioni schematiche • Veduta di interno Cappella di Notre Dame-du Haut a Ronchamp, 1950-55 La rivisitazione moderna di un edificio sacro • Impiego di calcestruzzo armato. • Un’unica navata di forma irregolare • Tre piccole cappelle indipendenti ricavate in tre piegature dei 3 robusti setti murari che delimitano la navata • Le tre cappelle terminano in tre campanili di forma semicilindrica • Copertura realizzata con un’unica gettata di calcestruzzo modellata come una gran vela rovesciata. • La copertura grigia poggia su corti pilastrini affogati nelle pareti (senso di estrema leggerezza) • Suggestivi effetti di luce da feritoie, finestre e vetrate. L’architettura organica • Frank Lloid Wright (1869-1959) • Visione personalissima del rapporto tra ambiente naturale e ambiente costruito. • Come ogni organismo vivente adatta la propria crescita alle caratteristiche dell’ambiente che lo circonda, così anche l’architettura deve essere pensata e realizzata seguendo i suggerimenti naturali, biologici, che scaturiscono dall’attenta osservazione della realtà. "... per l'architettura organica io intendo un'architettura che si sviluppi dall'interno all'esterno, in armonia con le condizioni del suo essere, distinta da un'architettura che venga applicata dall'esterno..." F.L. Wright Prairie houses: Robie House, 1909 Prairie houses: un nuovo modello di abitazione • Abitazioni unifamiliari concepite avendo in mente il paesaggio delle praterie: • basse e distese • tetti ampi, poco inclinati e fortemente sporgenti • finestre a nastro orizzontali • spazio interno organizzato intorno al camino, concepito come fulcro dell’abitazione • murature divisorie estremamente ridotte • pianta libera costruita intorno a due assi che si incrociano. Casa sulla cascata, 1936 Villa Kaufmann • La villa è immersa nella natura., all’interno di un bosco. • Sorge su uno spuntone di roccia, sopra la cascata del fiume. • Si protende con impressionanti sbalzi delle terrazze verso l’altra sponda del torrente, aggirando e inglobando alberi. • Materiali: legno, pietra, cemento armato, vetro. • Spazi interni: liberi • Centro organizzatore dell’edificio: l’enorme soggiorno vetrato che con scale, affacci e terrazze si apre verso il bosco. • Grande camino su un grosso macigno: punto focale con funzione strutturale. • Il pavimento è in pietra (la roccia dello sperone). • Grande estensione delle vetrate ( confine tra interno ed esterno labile). The Solomon R. Guggenheim Museum, 1943-59 New York Il museo è la casa dell’arte. La città è la natura artificiale costruita dagli uomini. • E’ costruito intorno a una grande rampa elicoidale che partendo dal basso si avvita arditamente verso il cielo dilatandosi contemporaneamente fino a sbocciare in un’ampia luminosa cupola vetrata. • Rampa con inclinazione dolce e progressiva La forma scultorea Si contrappone Alla forte geometria Del contesto La parte basale È un punto di mediazione Tra queste due diverse Geometrie Ispirato alle conchiglie E alle ziqqurat Un rampa parte dalla strada continua dentro l’edificio Per culminare nella cupola aperta, in vetro Il percorso espositivo si snoda lungo le pareti spiraliformi esterne: itinerario guidato Architettura fascista • L’espressione artistica fu il Razionalismo. • Esprimeva la volontà di voler emancipare l’Italia a livello europeo, rifiutava la tradizione. • Massicce iniziative a carattere urbanistico: Fondazione di nuove città: Pomezia Guidonia Guidonia Ridisegno di intere aree urbane: Via della Conciliazione Terragni: Casa del Fascio, Como Scuola di Matematica. Città Universitaria di Roma 1934 Michelucci: Stazione di S.M.Novella, Firenze, 1932 Esterno Chiesa di S. Giovanni Battista, Firenze, 1961 Dalla purezza dei volumi al monumentalismo di regime • I marmi sostituiscono il semplice intonaco • Le proporzioni si fanno gigantesche • La chiarezza iniziale delle composizioni viene sacrificata alla scenograficità dell’insieme. • Massimo ideologo è Marcello Piacentini: il grande regista dell’attività architettonica e urbanistica del Ventennio fascista. Palazzo di Giustizia, Milano Monumento alla Vittoria, Bolzano, 1926 Particolare delle colonne littorie Particolare: Busto di Cesare Battisti Esposizione Universale di Roma, 1942 L’Eur: un nuovo quartiere nello stile fascista Palazzo della Civiltà Italiana Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi