Lista delle stragi avvenute in Italia
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Regno d'Italia
Data
Nome comune
Vittime
Luogo
Responsabili
Commenti
8 agosto
1860
dopo la strage di 16
brontesi per mano di
Eccidio di Bronte
rivoltosi, Bixio ordinò la
fucilazione di 5 cittadini
agosto 1861
Massacro di
Pontelandolfo
oltre 250 morti tra
Pontelandolfo
soldati sabaudi e cittadini
reazionari borbonici e
colonnello Gaetano Negri
16-22
settembre
1866
Rivolta del 7 e
mezzo
quasi 1.300 morti tra
rivoltosi, soldati e
poliziotti
Palermo
rivoltosi palermitani e militari battaglia feroce tra palermitani di vario orientamento
italiani guidati dal generale
politico e soldati sabaudi, con bombardamento navale
Raffaele Cadorna
della città.
8 maggio
1898
Protesta dello
stomaco
300?
Milano
Governo italiano, generale
Fiorenzo Bava-Beccaris
l'esercito spara sulla folla che protesta per il forte
aumento del prezzo del pane.
Carabinieri
minatori in lotta per un aumento salariale, mentre si
trovavano dinanzi alla direzione della miniera in sostegno
della delegazione sindacale in trattativa, viene
violentemente caricata dai carabinieri: un eccidio 3 morti
e decine di feriti.
4 settembre Eccidio di
1904
Buggerru
3
Bronte
Buggerru
alcuni briganti tra i quali
Calogero Gasparazzo
Rivolta contadina repressa nel sangue dai garibaldini
capeggiarono la rivolta e Nino
Bixio capeggiò la repressione
massacri attuati nel contesto storico del conflitto che
insanguinò il sud Italia.
La risposta del movimento operaio a livello nazionale non
si fa attendere ed il 16. settembre si ha il primo sciopero
generale nazionale, con l’adesione di tutto il popolo
lavoratore italiano.
11, tra cui 2 donne
Canneto Sabino
(RI)
Reali Carabinieri
I Carabinieri, si dice aizzati dagli agrari sparano sugli
scioperanti che chiedono la ridefinizione dei patti colonici
e aumento della paga giornaliera.
21 morti e 80 feriti
Milano
militanti anarchici
una banda di anarchici provocò una strage con esplosivi.
San Giovanni in
Fiore (Cosenza)
Carabinieri, Milizia fascista,
Squadristi
Imponente manifestazione popolare spontanea in piazza
contro l'imposizione del dazio sul grano da parte del
commissario del governo. Le forze dell'ordine spararono
sulla folla.
Milano
ignoti
Bomba esplosa prima del passaggio del corteo reale.
10 dicembre Eccidio di
1920
Canneto Sabino
23 marzo
1921
Kursaal Diana
2 agosto
1925
5 morti (tra cui donna
Strage di S.
gravida al 9° mese) e 18
Giovanni in Fiore
feriti, alcuni molto gravi
12 aprile
1928
Strage di Piazzale
14 morti e 30 feriti
Giulio Cesare
Seconda guerra mondiale
Data
Nome comune
Vittime
Luogo
Responsabili
Commenti
Foggia
Aviazione alleata
nove bombardamenti
massacrarono un terzo dei
residenti foggiani
Esercito alleato
Soldati statunitensi uccidono 76
soldati italiani e tedeschi
Esercito alleato
Un ufficiale americano uccide dei
civili siciliani dopo che i suoi soldati
si erano rifiutati di fucilarli
maggio-luglio
1943
Bombardamenti di
Foggia del 1943
quasi 20.000 cittadini
foggiani uccisi
14 luglio 1943
Massacro di Biscari in
Sicilia
76 prigionieri di guerra
Biscari, oggi Acate
tedeschi e italiani
14 luglio 1943
Massacro di Canicattì
della Saponeria Narbone- 8 civili
Garilli
Canicattì, Agrigento
11 agosto 1943
Strage di Castiglione
16 morti e 20 feriti fra i
Castiglione di Sicilia
civili
Esercito tedesco
Prima rappresaglia nazista contro
la popolazione italiana
14 agosto 1943
Bombardamento di
Casarano
6 morti e 17 feriti fra i
Casarano
civili
Aviazione inglese
Si voleva colpire uno stanziamento
di soldati polacchi
15.000-27.000
cittadini italiani
Partigiani titoisti
Pulizia etnica
Esercito tedesco
Uno dei primi episodi della
resistenza italiana, la più grave
strage nazista in Campania
9 settembre 1943Massacri delle foibe
1947?
Istria e Dalmazia
11 settembre 1943 Eccidio di Nola
11 militari, 2 civili
Nola
12 settembre 1943 Eccidio di Barletta
11 Guardie
Barletta
Giurate,due Netturbini
Esercito tedesco
uno dei primi massacri di civili per
ritorsione
19 settembre 1943 Eccidio di Boves
32 civili
Boves
Esercito tedesco
Il primo massacro di civili durante la
Resistenza
19 settembre 1943 Eccidio dell'Aldriga
10 militari
Curtatone, Mantova
Esercito tedesco
Uno dei primi massacri di militari
dell'Esercito italiano dopo l'
Armistizio del 8 settembre 1943
21 settembre 1943 Strage di Matera
16 civili, 6 militari
Matera
Esercito tedesco
Matera è la prima città del
Mezzogiorno ad insorgere contro i
nazi-fascisti.
22-23 settembre
1943
16 persone
Meina
SS tedesche
Il primo eccidio di ebrei in Italia
9 Civili
L'Aquila
Esercito tedesco
Nove giovani tutti non ancora
ventenni fuggono per sottrarsi al
lavoro obbligatorio.
Strage di meina
23 settembre 1943 Nove Martiri Aquilani
Catturati e fucilati.
23 settembre 1943 Torre di Palidoro
1 militare
Palidoro
Esercito tedesco
Fucilazione del vice Brigadiere Salvo
D'Acquisto autoaccusatosi di un
attentato per salvare dalla
rappresaglia dei tedeschi 22 civili
È la strage nazista più importante in
Campania (un esempio unico di
resistenza nel Sud al pari delle
giornate di Napoli)
2 ottobre 1943
Strage di Acerra (NA)
110 civili
Acerra
Esercito tedesco
5-6 ottobre 1943
Insurrezione di Lanciano
23 civili
Lanciano
Nazisti
7 ottobre 1943
Eccidio dei 54 martiri di
Bellona
54 civili
Bellona
15 novembre 1943 Eccidio di Ferrara
11 civili
21 novembre 1943 Eccidio di Pietransieri
128, di cui 34 al di
sotto dei 10 anni,
Pietransieri
compreso un bambino
di un mese
3 gennaio 1944
Eccidio di Valaperta di
Casatenovo
4 partigiani
Ferrara
Casatenovo
Esercito tedesco
I tedeschi per ostacolare l'avanzata
degli alleati, fecero saltare diverse
case. In quel periodo un giovane
bellonese, accorso alla difesa della
sorella, uccise un soldato tedesco e
ne ferì un altro. Per ripicca, il 7
ottobre 1943 i tedeschi fucilarono
54 Bellonesi nei pressi di una cava
di tufo.
Squadristi fascisti
Rappresaglia in seguito all'uccisione
del federale fascista Igino Ghisellini.
Fra gli uccisi, sei ebrei italiani. Lo
stesso Mussolini affermò trattarsi di
"un atto stupido e brutale"[2]
Esercito tedesco
Rappresaglia contro la popolazione
per il sospetto che sostenesse le
operazioni dei partigiani vicine alla
linea Gustav
Brigate Nere comandate
da Emilio Formigoni
Rappresaglia in seguito all'uccisione
del milite fascista Gaetano Chiarelli.
I militi della G.N.R., sparsi per la
cascina, sparano all'impazzata nei
cortili, incendiando le stalle e i
fienili, razziando le case,
percuotendo le persone inermi per
tre giorni per ottenere i nomi dei
partigiani. Vengono fucilati 4
partigiani.
21 gennaio 1944
11 marzo 1944
18 marzo 1944
Eccidio di Sant'Agata
Eccidio di Scalvaia
Strage di Monchio,
Susano e Costrignano
42 persone
10 civili
136 civili compresi
donne e bambini
Gessopalena (CH)
Monticiano
Monchio, Susano e
Costrignano di Palagano
Esercito tedesco
Dopo un periodo di numerose
razzie nei paesi della zona con
sporadici omicidi di chi cercava di
opporsi, all'alba del 21 gennaio, i
militari tedeschi fecero stipare
diverse decine di civili in una casa e,
dopo aver lanciato contro di essi
diverse bombe a mano e sparato a
chi cercava di fuggire, diedero fuoco
alla casa e ai corpi. Due soli
superstiti: una ragazza di 16 anni e
un bambino di 7.
Guardia Nazionale
Repubblicana
Alcuni giovani civili che da poco
tempo si erano dati alla macchia
furono circondati e catturati dalla
G.N.R.. Durante il combattimento
due civili rimasero uccisi mentre 10
furono fucilati subito dopo. Altri 4
furono trasferiti a Siena e fucilati
dopo due giorni seguito di un
processo sommario, presso la
Caserma La Marmora di Siena.
Esercito tedesco
Per rappresaglia contro la
formazione delle prime fazioni
partigiane, reparti tedeschi
incendiarono le case ed uccisero le
persone che incontravano senza
eccezione di donne e bambini, delle
frazioni di Monchio, Susano e
Costrignano nell'allora comune di
Montefiorino.
22 marzo 1944
24 marzo 1944
28 marzo 1944
2 aprile 1944
Eccidio di Montalto
Cessapalombo
Eccidio delle Fosse
Ardeatine
Eccidio di Montemaggio
Eccidio del Pian del Lot
27 giovani classe 2324-25 provenienti in
maggioranza da
Tolentino
335
19 giovani partigiani
fucilati
27 giovani, tra civili e
partigiani rastrellati
Montalto di Cessapalombo
Roma
Monteriggioni
Pian del Lot, Torino
Militi fascisti
Fucilati nei pressi di una scarpata
Esercito tedesco
Per rappresaglia contro un
attentato partigiano i tedeschi
fucilano 335 italiani, prelevati dal
carcere di Regina Coeli.
Guardia Nazionale
Repubblicana
Il 28 marzo 1944, in località la
Porcareccia, sul Montemaggio, nel
Comune di Monteriggioni, provincia
di Siena, furono fucilati dalla G.N.R.
(Guardia Nazionale Repubblicana)
19 partigiani membri delle
formazioni partigiane della Brigata
Garibaldi che agiva tra le province
di Siena, Pisa e Grosseto. I giovani
erano fuggiti per sottrarsi alla leva e
arruolarsi con le brigate partigiane
nascoste nella zona. Furono trovati
e dopo la loro resa con la promessa
di aver salva la vita, fucilati.
Esercito tedesco
Strage perpetrata dai nazisti, su
ordine del comando tedesco di
Torino, verso giovani rastrellati,
come rappresaglia per l'uccisione di
un caporale tedesco da parte di un
commando gappista. Le vittime
furono mitragliate con le mani
legate a gruppi di quattro e gettate
in una fossa comune. Alcuni di essi
erano ancora in vita quando furono
seppelliti da altri prigionieri; ai
testimoni fu imposto il silenzio. La
riesumazione delle salme avvenne
soltanto a guerra finita.
3 aprile 1944
7-11 aprile 1944
30 aprile 1944
Il 3 aprile 1944, a Cumiana in
provincia di Torino, furono fucilati
dalle Ss italiane, al comando di
ufficiali tedeschi, 50 civili e 1
partigiano, per rappresaglia dopo
un'azione delle formazioni
Autonome della Val Sangone. Il
presunto responsabile, il tenente
delle Ss Anton Renninger, nato il 6
agosto 1918 a Bad Kissingen, in
Germania, fu chiamato a giudizio
dal tribunale militare di Torino nel
1999 (prima udienza: 16
novembre). Non si presentò mai
alle poche udienze svolte,
adducendo motivi di salute, e morì
alcuni mesi più tardi, il 6 aprile
2000.
Strage di Cumiana
50 civili e 1 partigiano Cumiana
Ss italiane
Eccidio della Benedicta
147 fucilati, più quasi
400 deportati, la metà
dei quali morirà in
Germania, oltre ad un
Bosio
numero imprecisato di
contadini della zona
uccisi durante gli
scontri
Tentativo di piegare l'appoggio
popolare alla nascente Resistenza e
Esercito tedesco e Guardia
rastrellamento delle prime Brigate
Nazionale Repubblicana
partigiane dell'area ligurepiemontese
Strage di Lipa
269 civili
Esercito tedesco
Lipa (Provincia di Fiume - oggi
coadiuvato da fascisti
Rijeka in Croazia
italiani
Rappresaglia a seguito
dell'uccisione di quattro militari
germanici durante l'azione
intrapresa per difendere il presidio
militare fascista della località
dell'entroterra di Fiume. L'eccidio
venne eseguito in parte bruciando
vivi i civili. Successivamente, per
nascondere l'accaduto tedeschi e
fascisti fecero esplodere i corpi con
la dinamite [3].
Eccidio di Monte
Sant'Angelo
63 tra civili e partigiani
Eccidio del Turchino
59 prigionieri, di cui 17
risalenti ai
località Fontanafredda presso Esercito tedesco e Guardia
rastrellamenti che
il passo del Turchino
Nazionale Repubblicana
portarono all'eccidio
della Benedicta
Rappresaglia per le azioni partigiane
in zona, con un numero di fucilati
superiore a quello previsto dal
rapporto 1 a 10 del "bando
Kesselring".
Eccidio dei 15 Martiri
15 contadini,
rallestrati tra i territori
di Subiaco, Agosta,
Madonna della Pace
Cervara di Roma,
Canterano, Rocca
Canterano.
Esercito tedesco
Rappresaglia per l'uccisione di un
soldato tedesco.
4 giugno 1944
Eccidio de La Storta
Giustiziati 14 persone,
La Storta, sulla via Cassia,
12 italiani, un ebreo
presso Roma
polacco e un inglese
Esercito tedesco
Presi dalla prigione di via Tasso, i 14
uomini furono portati al 14mo km
della via Cassia, in una rimessa e ivi
giustiziati
11 giugno 1944
Eccidio di Borga
17 persone fucilate
Esercito tedesco
Rappresaglia per l'uccisione di un
sergente dell'esercito tedesco.
Esercito tedesco
Dopo essere stati fatti sfilare con un
cartello denigratorio vengono
fucilati 43 tra civili simpatizzanti per
la resistenza e partigiani, uno dei
quali, colpito solo ad un braccio ma
creduto morto, si salverà. Altri due
erano morti per via delle torture
durante gli interrogatori che
precedettero la fucilazione. Qualche
informazione in Storia di Verbania
Esercito tedesco
Dopo l'uccisione, nel pomeriggio del
20 giugno, da parte dei Gap di un
ufficiale medico nazista e il
ferimento di un altro, l'esercito
4 maggio 1944
19 maggio 1944
26 maggio 1944
20 giugno 1944
22 giugno 1944
Eccidio di Fondotoce
Monte Sant'Angelo, Arcevia
(AN)
Borga dei Martiri, frazione di
Recoaro Terme (Vicenza)
Fucilati 42 tra civili
simpatizzanti per la
resistenza e partigiani Fondotoce (ora Verbania)
e due morti per le
torture
Eccidio di Gubbio (Strage 40 civili fra uomini,
dei 40 martiri)
donne e ragazzi
Gubbio, (Perugia)
Esercito tedesco e fascisti
Rappresaglia per le azioni partigiane
che avevano liberato la zona.
tedesco rastrella a più riprese la
città, nonostante l'intervento del
vescovo e le assicurazioni a
quest'ultimo del comandante della
zona. Vengono presi uomini e
donne, giovani e meno giovani. Di
notte, alcuni di essi vengono
costretti a scavare delle fosse e
obbligati ad aspettare il loro
"turno"; gli altri vengono legati,
fucilati e infine finiti a colpi di
pistola.
23 giugno 1944
25 giugno 1944
27 giugno 1944
Eccidio della Bettola
Longarone
Strage di Falzano di
Cortona
32 civili
3 civili
La Bettola di Vezzano sul
Crostolo
Longarone Belluno
10 civili fatti esplodere
più altri morti uccisi
Falzano, Cortona
con armi da fuoco
Esercito tedesco
Vengono trucidati 32 civili per
rappresaglia dall'esercito tedesco
Ss.
Durante un vasto rastrellamento
con 300 Ss a caccia di partigiani sui
monti di Longarone vengono uccisi
tre pastori e le loro 400 pecore.
Esercito tedesco
Il 26 giugno, dopo aver compito una
razzia in una fattoria della zona, un
gruppo di soldati tedeschi viene
bloccato da una formazione di
partigiani: due soldati muoiono e un
terzo, ferito, raggiunge i compagni,
intenti a supervisionare la
riparazione di un ponte da parte di
civili della zona. Il gruppo di soldati
cerca di muoversi verso Falzano,
uccidendo un giovane e
bruciandone la casa durante il
percorso, ma viene bloccato
nuovamente dalla formazione
partigiana. Il giorno successivo i
tedeschi muovono nuovamente
verso Falzano, uccidendo tre
persone lungo il percorso e
arrestando cinque uomini.
Rastrellate altre 6 persone nelle
campagne circostanti, vengono
rinchiuse insieme agli arrestati in
una casa già data alle fiamme il
giorno prima e qui fatte saltare con
dell'esplosivo. Uno degli uomini
nella casa, allora quindicenne,
riesce miracolosamente a salvarsi
grazie alla caduta di una trave che
lo protegge dall'esplosione.
29 giugno 1944
Strage di Civitella
115 morti a Civitella,
58 a Cornia e 71 a San Civitella in Val di Chiana e
Pancrazio. Tutti civili, frazioni limitrofe di Cornia e
tra cui molte donne e San Pancrazio (Arezzo)
bambini
Il 18 giugno i partigiani sorprendono
nel circolo ricreativo di Civitella
quattro giovani soldati tedeschi. Si
apre uno scontro a fuoco in cui
cadono uccisi 2 dei militari; un terzo
morirà di lì a poco per le gravi ferite
riportate. Il locale comando tedesco
chiede alla popolazione di fare i
nomi dei colpevoli, lanciando un
ultimatum di 24 ore. Nessuno
collabora e molti civili lasciano il
centro abitato per precauzione.
Esercito tedesco, Divisione Tuttavia i tedeschi non fanno nulla
Herman Göring
e, dopo alcune perquisizioni,
assicurano che non sarà effettuata
alcuna rappresaglia. Invece, il
mattino del 29 giugno, la temuta
strage si consuma. I tedeschi si
dividono in tre squadroni,
muovendo verso Civitella e le vicine
frazioni di Cornia e San Pancrazio.
Con estrema violenza i militari
entrano nelle case, uccidendo a
bruciapelo diversi civili. Nella chiesa
di Civitella si sta celebrando la
messa per i SS. Pietro e Paolo: i
tedeschi irrompono nell'edificio
sacro e aprono il fuoco, uccidendo
anche il prete. Alla fine si
conteranno 244 morti.
29 giugno 1944
2 luglio 1944
4 luglio 1944
Strage di Guardistallo
46 morti civili. 11
partigiani.
Guardistallo(Pisa)
Colle del Lys, Torino
La mattina del 29 giugno 11
partigiani vengono passati per le
armi. Altri civili inermi sorpresi in
Esercito tedesco, Divisione casa vengono fatti uscire e trucidati
Herman Göring
davanti ai parenti, altri vengono
rastrellati portati ad un podere
vicino al paese e uccisi. alla sera i
morti saranno 57.
Esercito tedesco
Dopo lunghi combattimenti i
nazifascisti riescono a catturare 26
partigiani; questi vengono prima
torturati e poi trucidati sul posto.
Molti dei partigiani uccisi
provenivano da Cremona.
Eccidio del Colle del Lys
26 partigiani
Strage di Cavriglia
Era l'alba del 4 luglio 1944. Nubi
nerastre si espandevano sul cielo
della valle d'Avane, nel comune di
Cavriglia. La maggior parte della
gente si svegliava prima del sorgere
93 morti a Meleto
del sole per recarsi nei campi, a
Valdarno, 73 morti a
mietere il grano. Una pioggerellina
Castelnuovo dei
fine e leggera si scambiava con un
Sabbioni, 4 morti a San Castelnuovo dei Sabbioni,
Martino, 2 morti a
Meleto, San Martino, Massa, Esercito tedesco, Divisione timido vento.
Massa Sabbioni, 11
Le Matole. Tutte frazioni del Herman Göring
morti a Le Matole (11 Comune di Cavriglia (Arezzo)
Nessuno ancora sapeva che quella
luglio). Tutti civili
che stava arrivando, sarebbe stata
maschi fra i 14 e gli 83
la mattina più tragica e drammatica
anni.
della storia di questa comunità. 191
civili maschi fra i quattordici e gli
ottantacinque anni infatti, di lì a
poco verranno rastrellati, mitragliati
e bruciati da reparti tedeschi
specializzati della Hermann Goering
nei paesi di Meleto, Castelnuovo,
Massa e San Martino. Da allora, la
gente di questa terra ed in
particolar modo le donne ed i
bambini, saranno costretti a
sopravvivere per lunghissimi anni in
un contesto letteralmente dilaniato
socialmente, economicamente ed
antropologicamente. I soldati
nazisti scomparvero dalla valle
d'Avane senza lasciare traccia di sé.
Nessuno seppe più niente di loro e
la popolazione, che non vide mai
fatta giustizia sulla morte dei propri
padri, tentò nel tempo di spiegarsi i
motivi del massacro. Nacquero così
progressivamente negli anni la tesi
della rappresaglia, del controllo del
territorio, quindi quella che voleva
come preordinatori della strage i
repubblichini locali che intendevano
distruggere la radice storica
comunista di questa società.
Nessuno si preoccupò mai dei veri
responsabili tedeschi, dei cosiddetti
“cani che dormono da non
stuzzicare”, nessuno dette più peso
alle loro strategie, ai loro piani, alle
loro origini ed alle loro filosofie di
guerra, stabilite ai prodromi del
secondo conflitto mondiale da
Hitler. Grazie allo studio attento e
dettagliato dell'inchiesta portata a
termine dallo Special Investigation
Branch inglese tra il 1944 ed il 1945
nei luoghi scenari delle stragi,
secretata fino agli anni novanta
negli archivi di Kew (Londra) e nel
noto armadio della vergogna a
Roma, il ricercatore di Storia
Contemporanea all'Università di
Firenze Filippo Boni con il
fondamentale aiuto della più
importante memoria storica vivente
di Castelnuovo dei Sabbioni, Emilio
Polverini (figlio di una vittima), ha
ritrovato nomi, cognomi e
fotografie dei soldati che quella
mattina si resero protagonisti del
violentissimo massacro e li ha
pubblicati nel libro “Colpire la
Comunità: 4-11 luglio 1944, le stragi
naziste a Cavriglia” edito dalla
Regione Toscana, in cui in un'analisi
storico-scientifica dettagliata e
puntuale, dopo aver ricostruito il
contesto storico e narrativo della
strage, è riuscito a portare alla luce
quella che fu la reale strategia del
terrore nazista, politica di guerra
che era sempre stata un caposaldo
della Wehrmacht prima e durante la
seconda guerra mondiale.
11 luglio 1944
14 luglio 1944
Eccidio di Padulivo
Strage di San Polo di
Arezzo
15 civili fucilati davanti Padulivo di Vicchio (Mugello,
Esercito tedesco
alla gente dell'abitato Firenze)
Repressione contro la popolazione
in seguito al boicottaggio della
raccolta del grano per impedire
l'approvvigionamento ai nazifascisti
65 civili, di cui 17
partigiani
A seguito di un'operazione
dell'esercito tedesco per liberare
una ventina di commilitoni tenuti
prigionieri dai partigiani nel borgo
di Pietramala, viene rastrellata tutta
San Polo di Arezzo
Esercito tedesco
la zona circostante e catturati
diversi civili. 48 civili (tra cui una
donna incinta di 8 mesi e 3 bambini
di 7 e 2 anni e 20 giorni) e 17
partigiani verranno uccisi, alcuni
lungo il percorso per arrivare a San
Polo, altri una volta arrivati a
destinazione. Alcuni verranno
fucilati ed altri verranno fatti
esplodere dopo aver riempito loro
di esplosivo le tasche. Alcune donne
erano state violentate dopo il
rastrellamento. Alcuni prigionieri
verranno fatti fuggire da un
sottufficiale e da un soldato
tedesco, scampando quindi al
massacro.
22 luglio 1944
25 luglio 1944
I nazifascisti trucidarono 64 civili, di
cui 19 bambini di età inferiore ai 10
anni, e poi donne e anziani. Le
vittime furono sorprese all'alba e
rinchiuse in una casa al centro del
Militari nazifascisti
paese, dove vennero arse vive. I
appartenenti al "IV
capi famiglia dopo essere stati
battaglione di Freiwilligen
costretti ad assistere al massacro
Polizei Bataillon Italia" dei familiari furono condotti in una
Battaglioni autonomi della
casa vicina dove furono torturati e
Polizia repubblicana.
poi uccisi. Nel tragitto i reparti
operanti continuarono la
rappresaglia incendiando le case e
uccidendo le persone che
trovarono.
Eccidio di Tavolicci
64 civili, in gran parte
arsi vivi
Tavolicci di Verghereto
Eccidio del Carnaio
27 civili, trucidati per
rappresaglia
Passo del Carnaio di Bagno di Militari nazifascisti|SS
Romagna
italiane e naziste
I nazifascisti trucidarono 27 civili
per rappresaglia, inermi cittadini
furono rinchiusi presso il locale asilo
e poi portati sul Colle del Carnaio
per essere uccisi.Il più giovane dei
rastrellati fu impiccato durante il
tragitto a un palo del telegrafo. Il
prete Don Ilario Lazzeroni recatosi
nel luogo della strage per chiedere
pietà fu barbaramente trucidato
assieme agli altri. Alla richiesta di
clemenza da parte di coloro che
furono trucidati, un originario del
luogo appartenente alla polizia
fascista rispose: prima le donne poi
i bambini
10 agosto 1944
12 agosto 1944
Strage di Piazzale Loreto
Eccidio di Malga Zonta
Fucilazione di 15
partigiani e antifascisti
a Milano e vilipendio Milano
dei loro cadaveri
esposti in piazza
17 partigiani
Rappresaglia per un presunto
attentato subito a Milano il 7
Il capitano SS Theodor
agosto 1944 da un camion tedesco
Saevecke e fascisti della
che causò la morte di 6 civili italiani
Repubblica Sociale Italiana
e il ferimento di altri, senza causare
vittime tedesche.
Malga Zonta, presso Folgaria Esercito tedesco
Durante un rastrellamento nella
zona di Folgaria-Passo Coe le truppe
tedesche scovarono un nucleo
partigiano a Malga Zonta e, dopo un
conflitto a fuoco, fucilarono 17
partigiani.
12 agosto 1944
Eccidio di 560 persone,
in pratica l'intero
Sant'Anna, frazione di
Massacro di Sant'Anna di
borgo, di cui solo 391 Stazzema, in provincia di
Stazzema
corpi in condizioni tali Lucca
da essere identificati
16° Panzergrenadier SS
Reichsfuhrer
Parte di un'operazione di
rappresaglia effettuata durante
l'agosto 1944 nella zona, contro la
popolazione locale accusata di
appoggiare le operazioni dei
partigiani. Durante l'eccidio furono
bruciate vive diverse decine di
persone (da qui la non completa
identificazione dei corpi).
13 agosto 1944
Strage di Borgo Ticino
reparti delle SS,
dell'esercito tedesco e
Come rappresaglia del ferimento di
tre soldati tedeschi viene chiesto un
12 giovani
Borgo Ticino
della Xª Flottiglia MAS
19 agosto 1944
Eccidio di San Quirico
20
Pescia
Esercito tedesco
risarcimento 300.000 lire per non
fucilare 13 giovani del luogo e dare
fuoco al paese. Pagato il
risarcimento i giovani verranno
fucilati ugualmente dai tedeschi (il
capitano tedesco durante
un'udienza sulla strage dirà che ""i
quattrini non bastano pel sanguetedesco"), ma uno riuscirà a
salvarsi. Successivamente verranno
fatti sgombrare con la forza i
residenti e razziato e bruciato il
paese. Fino al giorno dopo fu
impedito ai residenti di rientrare nel
paese e di recuperare le salme per
dargli sepoltura.
Il 17 agosto, furono assassinati due
soldati tedeschi nei pressi del paese
di San Quirico, sui monti di Pescia,
da parte di un gruppo di militi
compatrioti disertori. Il mattino del
19, il paese fu circondato da decine
di soldati, saccheggiato e dato alle
fiamme. La popolazione inerme si
raccolse nella chiesa parrocchiale,
unico edificio risparmiato
dall'incendio. Alle ore 11, fu dato
ordine al pievano Don Vincenzo Del
Chiaro di radunare un gruppo di
uomini del paese per far scavare
una fossa nel cimitero capace di
contenere 20 cadaveri. Alle 16, il
comandante tedesco comunicò che
sarebbero stati fucilati venti uomini
dei quarantasette fermati il giorno
precedente nella strada sottostante
il paese. Si trattava di persone
provenienti da tutta la Toscana, che
erano state messe in libertà dopo
aver lavorato alle fortificazioni della
Linea Gotica, presso la Lima.
23 agosto 1944
Eccidio del Padule di
Fucecchio
4 settembre 1944 Eccidio di San Donato
175 civili
7
14 settembre 1944 Massacro della Veneggia 10 civili
26° divisione corazzata
tedesca
Il 23 Agosto, con il pretesto di
eliminare bande partigiane,
supposte residenti nel padule di
Fucecchio,l'esercito tedesco apre
fuoco indiscriminato su tutti i civili
rifugiati nel padule, con lo scopo di
sfuggire ai bombardamenti dei
paesi e città circostanti. Nella strage
muoiono 175 vittime innocenti tra
cui donne vecchi e bambini.
partigiani comunisti
Uccisi sette componenti di una
squadra annonaria alle dipendenze
della locale Amministrazione
Comunale. I resti vennero ritrovati
solo nel 1983
La Veneggia, Belluno
Terzo reggimento Ss
Polizei "Bozen".
Militari nazisti prelevano dieci
persone a caso e le uccidono. Il
Bellunese, un territorio in cui la
Resistenza era molto attiva, il 13
settembre 1943 fu annesso al III°
Reich nell'ambito dell'Alpenvorland
che includeva anche le province di
Trento e Bolzano.
Vengono uccisi gli abitanti di un
intero paese
province di Pistoia e Firenze
Fiesso Umbertiano, Rovigo
29 settembre 1944 Strage di Marzabotto
770
Marzabotto, Bologna
16° Panzergrenadier
Reichsfuhrer (comandato
da Walter Reder)
15 ottobre 1944
Eccidio di Villamarzana
43
Villamarzana, Rovigo
19° Brigata Nera e truppe
tedesche
Rappresaglia per l'assassinio di
quattro militi della G.N.R.
19 ottobre 1944
Strage del pane o Strage
di Via Maqueda
24
Palermo
Militari dell'esercito
dell'Italia del Sud
sparano sulla folla, tra cui donne e
bambini, che manifesta per la
mancanza di pane e il carovita
20 ottobre 1944
Strage di Gorla
480
19 novembre 1944 Eccidio di Cavazzoli
4
La Strage della Missione
26 novembre 1944
Strassera
5 partigiani e 2 loro
spose
2-3 dicembre 1944 L'eccidio di Portofino
7 febbraio 1945
23 marzo 1945
Eccidio di Porzûs
22 civili
17 partigiani bianchi
Le fucilazioni di Cravasco 17 partigiani
I piloti di alcuni
bombardieri americani)
Vengono uccisi quasi tutti i bambini
ed il personale scolastico della
scuola elementare Francesco Crispi
Pieve Modolena-Cavazzoli,
Reggio Emilia
Squadra fascista detta
Banda Ferri
Cinque uomini, abitanti di Pieve
Modolena, sono torturati presso
Villa Cucchi, sede della milizia
fascista e luogo di interrogatori e
torture. Quattro vengono uccisi,
uno riesce a fuggire durante il
trasporto dei corpi che sono lasciati
in un fosso in località Cavazzoli
Portula, Vercelli
Brigata comunista
Garibaldi-Biella
(comandata dal capo
partigiano Gemisto)
Vengono uccisi 5 partigiani bianchi
membri della missione Strassera e
successivamente le mogli di due di
loro
SS sotto il comando di
Siegfried Engel
Vengono uccisi senza che i motivi
vengano resi pubblici 22 cittadini
italiani detenuti nel carcere
genovese di Marassi, i loro corpi
zavorrati con pietre saranno legati
col filo spinato e scaricati in mare.
Brigata comunista
Garibaldi
Vengono uccisi 17 membri della
Brigata partigiana cattolica Osoppo,
accusati falsamente di collaborare
con i nazifascisti, in realtà anti-titini
SS sotto il comando di
Siegfried Engel
15 partigiani detenuti e altri 5
partigiani che si trovano
nell'infermeria dove erano stati
ricoverati (ad uno era stata
amputata una gamba) in seguito ad
un fallito tentativo di liberare un
compagno vengono prelevati dal
carcere genovese di Marassi e
vengono portati nei pressi del
cimitero di Cravasco per essere
Gorla, Milano
Portofino
Porzûs, Udine
Cravasco, frazione di
Campomorone
fucilati come rappresaglia per uno
scontro a fuoco del giorno prima tra
una decina di partigiani della
Brigata "Balilla" e una pattuglia di
militari tedeschi in cui morirono
otto soldati tedeschi. Due di loro
riusciranno a fuggire dal camion che
li trasportava durante il viaggio
grazie all'aiuto dei compagni,
mentre un terzo, solo ferito al collo
ma creduto morto, riuscirà a
sopravvivere.
24 aprile-27 aprile Strage di Cortile di San
1945
Martino
27 persone
Cortile di San Martino,
Perugia
25-26 aprile-27
aprile 1945
Massacro di Frassené di
Fonzaso
10 persone
Fonzaso, Provincia di Belluno Tedeschi in ritirata
Vengono uccisi dieci civili.
26 aprile 1945
Strage di Narzole
66 persone
Narzole, Cuneo
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 66 persone
26 aprile 1945
Strage di Bivio di
Moriglione
13 persone
Bivio di Moriglione, Cuneo
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 13 persone
27 aprile 1945
Strage di Saonara
50 persone
Saonara, Padova
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 50 persone
27 aprile 1945
Strage di Rodengo Saiano 9 persone
Rodengo Saiano, Brescia
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 9 persone
27 aprile 1945
Eccidio di Santa Giustina
23 persone
in Colle
Santa Giustina in Colle,
Padova
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 23 persone
29 aprile 1945
Strage di Castello di
Godego
75 persone
Castello di Godego, Treviso
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 75 persone
29 aprile 1945
Strage di San Martino di
Lupari
32 persone
San Martino di Lupari, Padova Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 32 persone
29 aprile 1945
Strage di Cervignano del
Friuli
22 persone
Cervignano del Friuli, Udine
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 22 persone
29 aprile 1945
Strage di Villa del Conte
14 persone
Villa del Conte, Padova
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 14 persone
29 aprile 1945
Strage di Abbazia Pisani e
12 persone
S. Giorgio in B.
Abbazia Pisani e S. Giorgio in
B., Padova
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 12 persone
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 27 persone
30 aprile 1945
Strage di Grugliasco
66 persone
Grugliasco, Torino
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 66 persone
30 aprile-2 maggio
Strage di Pedescala
1945
82 persone
Valdastico, Vicenza
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 82 persone
maggio 1945
Eccidio di Valdobbiadene 50 persone
Valdobbiadene, Treviso
Partigiani
50 prigionieri di guerra
repubblichini
1 maggio 1945
Strage di Ciriè e
Montanaro
Ciriè e Montanaro, Torino
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 8 persone
8 persone
1° maggio 1945
Massacro dell'Oltrardo
11 persone
Belluno,
Tedeschi in ritirata
Dopo uno scontro a Belluno in cui
cadono sette partigiani a porte
Feltre, una colonna corazzata
tedesca supera la città, massacrano
11 cittadini dell’Oltrardo, e viene
annientata a Ponte nelle Alpi.
Belluno è liberata prima dell’arrivo
delle truppe alleate.
2 maggio 1945
Strage di Avasinis di
Trasaghis
51 persone
Avasinis di Trasaghis, Udine
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 51 persone
2 maggio 1945
Strage di Ovaro
22 persone
Ovaro, Udine
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 22 persone
2 maggio 1945
Strage di Val di Fiemme
10 persone
Val di Fiemme, Trento
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 10 persone
3 maggio 1945
Strage di Bolzano
15 persone
Bolzano, Bolzano
Tedeschi in ritirata
Vengono uccise 15 persone
Dopoguerra
Data
Nome comune
Vittime
Luogo
Colpevoli
Commenti
30 aprile-16
Strage di Oderzo
maggio 1945
120-144 persone tra militari della RSI e Oderzo,
allievi ufficiali
Treviso
Partigiani di una
brigata Garibaldi
Vengono uccise 120/144 persone, molte a
bastonate
4 maggio-5
Strage di Costa
maggio 1945 d'Oneglia
26 persone tra militari della RSI e
sospetti fascisti
Oneglia,
Imperia
Partigiani di una
brigata Garibaldi
Vengono uccise 26 persone.
30 aprile-15 Eccidio di
maggio 1945 Codevigo
98-365 persone tra militari della RSI e
sospetti fascisti
Codevigo,
Padova
Partigiani Comunisti
di una Brigata
Garibaldi
Vengono uccise 98/365 persone, spariti molti corpi,
una parte verranno ritrovati negli anni '60
aprile-maggio Strage cartiera
1945
Mignagola
numero vittime incerto, stime da un
minimo di 183 a 900 persone, persone
Carbonera,
fermate per accertamenti ai posti di
Treviso
blocco, molte persone tra militari della
RSI, sospetti fascisti, persone danarose
Partigiani comunisti
Vengono uccise molte persone, stimate da un
minimo di 183 a un massimo di 900, spariti molti
corpi, una parte distrutti, una parte gettati nei
fiumi, una parte interrati nella campagna.
aprile-maggio Strage di Monte
1945
Manfrei
numero vittime incerto, le stime di
aggirano intorno ai 200 uomini del
reparto San Marco che aveva pattuito
la resa coi partigiani tramite l'Ufficiale
in Comando.
Monte
Manfrei, Prov. Partigiani comunisti
di Savona
11 maggio
1945
Eccidio di Argelato
Il massacro dei
17
fratelli Govoni
Pieve di Cento Partigiani
11 maggio
1945
Eccidio di
Cadibona
Cadibona di
Quiliano
38
Membri della scorta
o partigiani locali
Vengono seviziati e uccisi i 7 fratelli Govoni (Dino,
Emo, Augusto, Ida, Marino, Giuseppe, Primo), e con
loro Bonora Alberto, Bonora Cesarino, Bonora Ivo,
Bonora Ugo, Bonvicini Alberto, Caliceti Giovanni,
Malaguti Giacomo, Mattioli Guido, Pancaldi Guido,
Testoni Vinicio.
12 maggio giorni
successivi1945
Strage
dell'Ospedale
Psichiatrico di
Vercelli
da 75 a 89 persone tra sospetti fascisti
Vercelli,
e famigliari e persone in stato di
Vercelli
arresto per errore
Partigiani di una
brigata Garibaldi
Non si poté mai accertare il numero delle vittime,
né l'identità - Alcuni autori saranno condannati nel
processo del 1948
54 persone tra sospetti fascisti e
famigliari e persone in stato di arresto
per errore
Partigiani di una
Alcuni autori condannati ripareranno oltre la
brigata Garibaldi e
Cortina di ferro
Schio, Vicenza
della connessa polizia
ausiliaria partigiana
5 persone appartenenti al mondo
fascista e cattolico
Lugo di
Romagna,
Ravenna
Partigiani comunisti
Alcuni autori condannati usufruiranno della
amnistie.
20 novembre Strage di
1945
Villarbasse
10 persone
Cascina
Simonetto,
Villarbasse,
Torino
4 Banditi siciliani
Ultime 3 condanne a morte in Italia, 1 condannato
in contumacia viene ucciso dalla mafia di
Mezzojuso (PA)
18 agosto
1946
Strage di
Vergarolla
Da 60 a 110 persone
Vergarolla,
Pola
Sconosciuto
Fonti degli archivi britannici parlano di una
responsabilità dell' OZNA, il servizio segreto
jugoslavo.
1945-1949
Volante Rossa
molte persone uccise, molti corpi
spariti
Milano
Partigiani di una
brigata
Alcuni autori condannati ripareranno oltre la
Cortina di ferro
6 luglio 1945 Eccidio di Schio
7 luglio 1945
Eccidio dei conti
Manzoni
Italia repubblicana
Data
1 maggio 1947
Nome comune
Strage di Portella
della Ginestra
Vittime
Luogo
Piana degli
11 (2 bambini e 9
Albanesi,
adulti) più 27 feriti
Palermo
Colpevoli
Mandanti politici. Esecutori: la
banda di Salvatore
Giuliano/Stati Uniti (contatti
accertati tra Giuliano e Charles
Poletti della CIA)
Commenti
. Gli uomini di Giuliano spararono con un
mitragliatore sulla folla.
21 dicembre
1947
Strage di Canicattì
29 ottobre 1949 Strage di Melissa
4 (3 contadini e 1
carabiniere) più di Canicattì,
20 feriti, tra cui 3 Agrigento
carabinieri
3 contadini 13 feriti
Melissa,
Crotone
Colpi di arma da fuoco verso i carabinieri dopo la
manifestazione regionale indetta dalla CGIL per
l'imponibile di manodopera.
In seguito all'occupazione delle terre incolte da parte
dei contadini, furono uccise dalla Celere tre persone.
9 gennaio 1950
Eccidio delle
Fonderie Riunite di
Modena
6
Modena
Polizia
Sei operai rimangono uccisi dalla polizia in una
manifestazione che chiedeva la riapertura della
fabbrica.
5-6 novembre
1953
Rivolta di Trieste
6
Trieste
Polizia e esercito britannico
Sei persone rimangono uccise dalla polizia e
dall'esercito britannico in una manifestazione che
chiedeva l'annessione di Trieste all'Italia.
7 luglio 1960
Strage di Reggio
Emilia
5
Reggio Emilia
Polizia
Cinque operai iscritti al PCI rimangono uccisi nel corso
di una manifestazione sindacale repressa dalla polizia
Mafia
La strage avvenne nell'ambito della Prima guerra di
mafia. Le vittime furono tutti membri delle forze
dell'ordine che morirono a seguito dell'esplosione di
un'Alfa Romeo Giulietta imbottita di esplosivi.
Cima Vallona e
Sega Digon
BAS Befreiungsausschuss
Südtirol - Comitato per la
liberazione del Sudtirolo
Il più cruento attentati compiuti dalle BAS: dopo aver
abbattuto un traliccio provocando una vittima, esse
disseminarono il territorio di mine, una di queste fu
attivata dalla squadra inviata ad indagare,
provocando altri 3 morti
6 più 2 feriti
Palermo
Mafia
La strage avvenne nell'ambito della lotta tra i
Corleonesi e la cosca del boss Michele Cavataio
16
Milano
Ignoti - Attualmente, dopo 37
Una bomba scoppia all'interno della Banca
30 giugno 1963
Strage di Ciaculli
25 giugno 1967
Strage di Cima
Vallona
10 dicembre
1969
Strage di Viale Lazio
12 dicembre
Strage di Piazza
7
4 più un ferito
Palermo
1969
22 luglio 1970
Fontana
Strage di Gioia Tauro
31 maggio 1972 Strage di Peteano
anni, non è ancora stata emessa dell'Agricoltura, facendo 16 morti e 88 feriti.
una condanna definitiva per la
strage. Il 3 maggio 2005 sono
stati assolti definitivamente gli
ultimi indagati. Non vi è
attualmente alcun
provvedimento giudiziario
aperto. Franco Freda e Giovanni
Ventura, neofascisti, sono stati
accusati come esecutori
materiali della strage. Assolti
per insufficienza di prove in 3
processi (1981, 1984, 1985),
sono dichiarati non più
imputabili nel processo del
1999 a causa delle assoluzioni
precedentemente ottenute.
Delfo Zorzi, neofascista,
ammetterà, nel 1990 di aver
piazzato personalmente la
bomba nella banca. Fuggito in
Giappone nel 1974 ne acquisirà
la cittadinanza che gli
permetterà l'immunità da ogni
vicenda giudiziaria. Il Giappone
rifiuterà le richieste di
estradizione dall'Italia.
6
Gioia Tauro
Ignoti (sospettati 'Ndrangheta
ed eversione nera)
Un ordigno squassa le rotaie nei pressi della stazione
di Gioia Tauro causando il deragliamento del
Direttissimo PT (Treno del Sole) dopo la decisione di
fissare Catanzaro come capoluogo di regione a
scapito di Reggio Calabria.
3
Peteano di
Sagrado
Vincenzo Vinciguerra,
appartenente a Ordine Nuovo
Una telefonata segnala ai carabinieri la presenza di
un'auto sospetta. L'auto esplode durante il
(Gorizia)
15 aprile 1973
Rogo di Primavalle
Strage della
17 maggio 1973
Questura di Milano
17 dicembre
1973
Strage di Fiumicino
1973
9 e 10 maggio
1974
Strage di Alessandria
28 maggio 1974
Strage di Piazza della
Loggia
17 giugno 1974
Attacco alla sede
MSI di Padova
2
4
sopralluogo effettuato da tre carabinieri.
Roma
Achille Lollo, Marino Clavo,
Manlio Grillo, attivisti di Potere
Operaio, incendiano, nella
notte, l'abitazione del
Muoiono due suoi figli, i fratelli Mattei, il più piccolo
segretario della locale sezione aveva 11 anni.
del MSI. Saranno aiutati a
espatriare all'estero da dirigenti
dell'Organizzazione.
Milano
Durante il corteo in occasione dell'anniversario
Esecutore materiale Gianfranco
dell'omicidio Calabresi il Bertoli, seguace delle teorie
Bertoli; mandanti ignoti
di Max Stirner lancia una bomba a mano tra la folla.
30 morti, oltre 15 Aeroporto di
terrorismo palestinese-Abu
feriti
Roma Fiumicino Nidal
7
8
2
Un commando di terroristi palestinesi fa irruzione
all'Aeroporto di Fiumicino gettando bombe su un
aereo della Pam-Am. Sequestrarono un aereo della
Lufthansa e fuggirono a Kuwait City.
Una rivolta interna al carcere di Alessandria provocò
7 morti e 14 feriti.
Alessandria
Carcerati
Brescia
Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e
Maurizio Tramonte, di Ordine Una bomba scoppia, in adiacenza ai portici della
Nuovo sono tuttora indagati per piazza, durante una manifestazione sindacale.
"strage"
Padova
Roberto Ognibene, Fabrizio
Un gruppo di fuoco fa irruzione nella sede MSI di
Pelli, Susanna Ronconi, Giorgio
Padova e giustizia con un colpo alla testa due persone
Semeria, Martino Serafini, delle
trovate nei locali.
Brigate Rosse
4 agosto 1974
7 gennaio 1978
Strage dell'Italicus
Strage di Acca
Larentia
12
Espresso RomaBrennero,
Appartenenti a Ordine Nero per Una bomba esplode in una carrozza del treno Italicus
presso San
vendicare la morte del militante all'uscita della galleria della direttissima BolognaBenedetto Val di Giancarlo Esposti
Firenze.
Sambro
3
Roma
Un commando di fuoco uccide due attivisti del MSI.
Durante i tafferugli che seguono, un capitano dei
Rivendicato dai Nuclei Armati
Carabinieri uccide un terzo attivista. Durante una
per il Contropotere Territoriale manifestazione per commemorare il primo
anniversario della strage, un poliziotto uccide un
quarto attivista.
Brigate Rosse/ma c'è l'ombra
della CIA
Un commando delle BR assalta l'auto di Aldo Moro,
presidente della Democrazia Cristiana,
sequestrandolo e uccidendo due carabinieri e tre
poliziotti della scorta
16 marzo 1978
Strage di via Fani
5
Via Mario Fani,
Roma
3 maggio 1979
Attacco alla sede
regionale DC per il
Lazio
2
Roma, Roma
Brigate Rosse
2 Agenti vengono trucidati ed un terzo ferito
10 novembre
1979
Strage del casello
autostradale
3
San Gregorio,
Catania
Mafia
3 Carabinieri vengono trucidati per far evadere il
cassiere della mafia di Catania
27 giugno 1980
Strage di Ustica
81
Ustica, Palermo Ignoti
2 agosto 1980
Strage della stazione
di Bologna
85
Bologna
26 agosto 1982
Strage di Salerno
3
Salerno
Un aereo DC-9 esplode sopra il mare al largo di Ustica
Ignoti
Brigate Rosse
Un gruppo di terroristi attacca una pattuglia di
militari per impossessarsi delle loro armi. Due
muoiono nel conflitto a fuoco, un terzo pochi giorni
dopo per le ferite riportate.
3 settembre
1982
29 luglio 1983
26 agosto 1984
Strage di via Carini
Strage Chinnici
Strage dei pescatori
23 dicembre
1984
Strage del Rapido
904
2 aprile 1985
Strage di Pizzolungo
Rappresaglia contro la lotta alla mafia in cui muoiono
il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie
Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico
Russo.
Palermo
Mafia - Pino Greco, Antonino
Madonia, Calogero Ganci
4 morti, 15 feriti
Via Federico
Pipitone,
Palermo
La bomba esplode all'interno di un'autovettura
Mafia-Salvatore Riina, Bernardo imbottita di tritolo.Muoiono il magistrato Rocco
Provenzano, Giovanni Brusca
Chinnici, due agenti di scorta e il portiere dello
stabile.
8
Circolo dei
Pescatori di
Torre
Annunziata
Camorra
3
Rapido 904
Napoli-Milano,
in galleria
Mafia-Pippo Calò, Guido
17 morti, 250 feriti
presso San
Cercola
Benedetto Val di
Sambro
3 morti, 3 feriti
27 dicembre
1985
Strage di Fiumicino
1985
13 morti, 77 feriti
4 gennaio 1991
Strage del Pilastro
3
Pizzolungo,
Erice
Mafia
episodio inserito nella guerra di camorra per il
controllo del Vesuviano
La bomba esplode all'interno della Galleria della
Direttissima, la stessa del treno Italicus.
In un attentato al giudice Carlo Palermo, muoiono
Barbara Asta e i due figli
Aeroporto di
terrorismo palestinese-Abu
Roma Fiumicino Nidal
Un commando di quattro terroristi palestinesi fa
irruzione all'Aeroporto di Fiumicino sparando e
gettando bombe a mano sulla folla davanti ai banchi
di check-in delle compagnie El Al e TWA.
Contemporaneamente, un attentato analogo
all'aeroporto Schwechat di Vienna fa tre morti e
quaranta feriti
Bologna
tre carabinieri uccisi
Banda della Uno bianca
23 maggio 1992 Strage di Capaci
5
Capaci, Palermo Mafia
Tra le vittime c'era il giudice Giovanni Falcone
19 luglio 1992
Strage di via
D'Amelio
6
Palermo
Mafia
Tra le vittime c'era il giudice Paolo Borsellino
27 maggio 1993
Strage di via dei
Georgofili
5
via dei
Georgofili,
Firenze
Mafia
Un'autobomba esplode nei pressi del museo degli
Uffizi, uccidendo cinque persone e provocando
ingenti danni alla quattrocentesca Torre dei Pulci.
Mafia
Un'autobomba uccide due vigili del fuoco, un vigile
urbano e un immigrato marocchino.
Contemporaneamente, altre due autobombe
esplodono a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano
e davanti alla chiesa di San Giorgio al Velabro,
provocando in tutto una decina di feriti.
27 luglio 1993
Bomba di via
Palestro
5
Milano
3 febbraio 1998 Strage del Cermis
20
Cavalese
United States Navy
Un aereo militare USA tranciò di netto i cavi della
funivia del Cermis provocando la caduta della cabina
con all'interno 19 turisti e il manovratore.
28 settembre
2008
6
Castelvolturno
Camorra
Uccisi tre ghanesi, un italiano, un liberiano e un
cittadino del Togo.
Strage di
Castelvolturno