Lista delle stragi avvenute in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Regno d'Italia Data Nome comune Vittime Luogo Responsabili Commenti 8 agosto 1860 dopo la strage di 16 brontesi per mano di Eccidio di Bronte rivoltosi, Bixio ordinò la fucilazione di 5 cittadini agosto 1861 Massacro di Pontelandolfo oltre 250 morti tra Pontelandolfo soldati sabaudi e cittadini reazionari borbonici e colonnello Gaetano Negri 16-22 settembre 1866 Rivolta del 7 e mezzo quasi 1.300 morti tra rivoltosi, soldati e poliziotti Palermo rivoltosi palermitani e militari battaglia feroce tra palermitani di vario orientamento italiani guidati dal generale politico e soldati sabaudi, con bombardamento navale Raffaele Cadorna della città. 8 maggio 1898 Protesta dello stomaco 300? Milano Governo italiano, generale Fiorenzo Bava-Beccaris l'esercito spara sulla folla che protesta per il forte aumento del prezzo del pane. Carabinieri minatori in lotta per un aumento salariale, mentre si trovavano dinanzi alla direzione della miniera in sostegno della delegazione sindacale in trattativa, viene violentemente caricata dai carabinieri: un eccidio 3 morti e decine di feriti. 4 settembre Eccidio di 1904 Buggerru 3 Bronte Buggerru alcuni briganti tra i quali Calogero Gasparazzo Rivolta contadina repressa nel sangue dai garibaldini capeggiarono la rivolta e Nino Bixio capeggiò la repressione massacri attuati nel contesto storico del conflitto che insanguinò il sud Italia. La risposta del movimento operaio a livello nazionale non si fa attendere ed il 16. settembre si ha il primo sciopero generale nazionale, con l’adesione di tutto il popolo lavoratore italiano. 11, tra cui 2 donne Canneto Sabino (RI) Reali Carabinieri I Carabinieri, si dice aizzati dagli agrari sparano sugli scioperanti che chiedono la ridefinizione dei patti colonici e aumento della paga giornaliera. 21 morti e 80 feriti Milano militanti anarchici una banda di anarchici provocò una strage con esplosivi. San Giovanni in Fiore (Cosenza) Carabinieri, Milizia fascista, Squadristi Imponente manifestazione popolare spontanea in piazza contro l'imposizione del dazio sul grano da parte del commissario del governo. Le forze dell'ordine spararono sulla folla. Milano ignoti Bomba esplosa prima del passaggio del corteo reale. 10 dicembre Eccidio di 1920 Canneto Sabino 23 marzo 1921 Kursaal Diana 2 agosto 1925 5 morti (tra cui donna Strage di S. gravida al 9° mese) e 18 Giovanni in Fiore feriti, alcuni molto gravi 12 aprile 1928 Strage di Piazzale 14 morti e 30 feriti Giulio Cesare Seconda guerra mondiale Data Nome comune Vittime Luogo Responsabili Commenti Foggia Aviazione alleata nove bombardamenti massacrarono un terzo dei residenti foggiani Esercito alleato Soldati statunitensi uccidono 76 soldati italiani e tedeschi Esercito alleato Un ufficiale americano uccide dei civili siciliani dopo che i suoi soldati si erano rifiutati di fucilarli maggio-luglio 1943 Bombardamenti di Foggia del 1943 quasi 20.000 cittadini foggiani uccisi 14 luglio 1943 Massacro di Biscari in Sicilia 76 prigionieri di guerra Biscari, oggi Acate tedeschi e italiani 14 luglio 1943 Massacro di Canicattì della Saponeria Narbone- 8 civili Garilli Canicattì, Agrigento 11 agosto 1943 Strage di Castiglione 16 morti e 20 feriti fra i Castiglione di Sicilia civili Esercito tedesco Prima rappresaglia nazista contro la popolazione italiana 14 agosto 1943 Bombardamento di Casarano 6 morti e 17 feriti fra i Casarano civili Aviazione inglese Si voleva colpire uno stanziamento di soldati polacchi 15.000-27.000 cittadini italiani Partigiani titoisti Pulizia etnica Esercito tedesco Uno dei primi episodi della resistenza italiana, la più grave strage nazista in Campania 9 settembre 1943Massacri delle foibe 1947? Istria e Dalmazia 11 settembre 1943 Eccidio di Nola 11 militari, 2 civili Nola 12 settembre 1943 Eccidio di Barletta 11 Guardie Barletta Giurate,due Netturbini Esercito tedesco uno dei primi massacri di civili per ritorsione 19 settembre 1943 Eccidio di Boves 32 civili Boves Esercito tedesco Il primo massacro di civili durante la Resistenza 19 settembre 1943 Eccidio dell'Aldriga 10 militari Curtatone, Mantova Esercito tedesco Uno dei primi massacri di militari dell'Esercito italiano dopo l' Armistizio del 8 settembre 1943 21 settembre 1943 Strage di Matera 16 civili, 6 militari Matera Esercito tedesco Matera è la prima città del Mezzogiorno ad insorgere contro i nazi-fascisti. 22-23 settembre 1943 16 persone Meina SS tedesche Il primo eccidio di ebrei in Italia 9 Civili L'Aquila Esercito tedesco Nove giovani tutti non ancora ventenni fuggono per sottrarsi al lavoro obbligatorio. Strage di meina 23 settembre 1943 Nove Martiri Aquilani Catturati e fucilati. 23 settembre 1943 Torre di Palidoro 1 militare Palidoro Esercito tedesco Fucilazione del vice Brigadiere Salvo D'Acquisto autoaccusatosi di un attentato per salvare dalla rappresaglia dei tedeschi 22 civili È la strage nazista più importante in Campania (un esempio unico di resistenza nel Sud al pari delle giornate di Napoli) 2 ottobre 1943 Strage di Acerra (NA) 110 civili Acerra Esercito tedesco 5-6 ottobre 1943 Insurrezione di Lanciano 23 civili Lanciano Nazisti 7 ottobre 1943 Eccidio dei 54 martiri di Bellona 54 civili Bellona 15 novembre 1943 Eccidio di Ferrara 11 civili 21 novembre 1943 Eccidio di Pietransieri 128, di cui 34 al di sotto dei 10 anni, Pietransieri compreso un bambino di un mese 3 gennaio 1944 Eccidio di Valaperta di Casatenovo 4 partigiani Ferrara Casatenovo Esercito tedesco I tedeschi per ostacolare l'avanzata degli alleati, fecero saltare diverse case. In quel periodo un giovane bellonese, accorso alla difesa della sorella, uccise un soldato tedesco e ne ferì un altro. Per ripicca, il 7 ottobre 1943 i tedeschi fucilarono 54 Bellonesi nei pressi di una cava di tufo. Squadristi fascisti Rappresaglia in seguito all'uccisione del federale fascista Igino Ghisellini. Fra gli uccisi, sei ebrei italiani. Lo stesso Mussolini affermò trattarsi di "un atto stupido e brutale"[2] Esercito tedesco Rappresaglia contro la popolazione per il sospetto che sostenesse le operazioni dei partigiani vicine alla linea Gustav Brigate Nere comandate da Emilio Formigoni Rappresaglia in seguito all'uccisione del milite fascista Gaetano Chiarelli. I militi della G.N.R., sparsi per la cascina, sparano all'impazzata nei cortili, incendiando le stalle e i fienili, razziando le case, percuotendo le persone inermi per tre giorni per ottenere i nomi dei partigiani. Vengono fucilati 4 partigiani. 21 gennaio 1944 11 marzo 1944 18 marzo 1944 Eccidio di Sant'Agata Eccidio di Scalvaia Strage di Monchio, Susano e Costrignano 42 persone 10 civili 136 civili compresi donne e bambini Gessopalena (CH) Monticiano Monchio, Susano e Costrignano di Palagano Esercito tedesco Dopo un periodo di numerose razzie nei paesi della zona con sporadici omicidi di chi cercava di opporsi, all'alba del 21 gennaio, i militari tedeschi fecero stipare diverse decine di civili in una casa e, dopo aver lanciato contro di essi diverse bombe a mano e sparato a chi cercava di fuggire, diedero fuoco alla casa e ai corpi. Due soli superstiti: una ragazza di 16 anni e un bambino di 7. Guardia Nazionale Repubblicana Alcuni giovani civili che da poco tempo si erano dati alla macchia furono circondati e catturati dalla G.N.R.. Durante il combattimento due civili rimasero uccisi mentre 10 furono fucilati subito dopo. Altri 4 furono trasferiti a Siena e fucilati dopo due giorni seguito di un processo sommario, presso la Caserma La Marmora di Siena. Esercito tedesco Per rappresaglia contro la formazione delle prime fazioni partigiane, reparti tedeschi incendiarono le case ed uccisero le persone che incontravano senza eccezione di donne e bambini, delle frazioni di Monchio, Susano e Costrignano nell'allora comune di Montefiorino. 22 marzo 1944 24 marzo 1944 28 marzo 1944 2 aprile 1944 Eccidio di Montalto Cessapalombo Eccidio delle Fosse Ardeatine Eccidio di Montemaggio Eccidio del Pian del Lot 27 giovani classe 2324-25 provenienti in maggioranza da Tolentino 335 19 giovani partigiani fucilati 27 giovani, tra civili e partigiani rastrellati Montalto di Cessapalombo Roma Monteriggioni Pian del Lot, Torino Militi fascisti Fucilati nei pressi di una scarpata Esercito tedesco Per rappresaglia contro un attentato partigiano i tedeschi fucilano 335 italiani, prelevati dal carcere di Regina Coeli. Guardia Nazionale Repubblicana Il 28 marzo 1944, in località la Porcareccia, sul Montemaggio, nel Comune di Monteriggioni, provincia di Siena, furono fucilati dalla G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) 19 partigiani membri delle formazioni partigiane della Brigata Garibaldi che agiva tra le province di Siena, Pisa e Grosseto. I giovani erano fuggiti per sottrarsi alla leva e arruolarsi con le brigate partigiane nascoste nella zona. Furono trovati e dopo la loro resa con la promessa di aver salva la vita, fucilati. Esercito tedesco Strage perpetrata dai nazisti, su ordine del comando tedesco di Torino, verso giovani rastrellati, come rappresaglia per l'uccisione di un caporale tedesco da parte di un commando gappista. Le vittime furono mitragliate con le mani legate a gruppi di quattro e gettate in una fossa comune. Alcuni di essi erano ancora in vita quando furono seppelliti da altri prigionieri; ai testimoni fu imposto il silenzio. La riesumazione delle salme avvenne soltanto a guerra finita. 3 aprile 1944 7-11 aprile 1944 30 aprile 1944 Il 3 aprile 1944, a Cumiana in provincia di Torino, furono fucilati dalle Ss italiane, al comando di ufficiali tedeschi, 50 civili e 1 partigiano, per rappresaglia dopo un'azione delle formazioni Autonome della Val Sangone. Il presunto responsabile, il tenente delle Ss Anton Renninger, nato il 6 agosto 1918 a Bad Kissingen, in Germania, fu chiamato a giudizio dal tribunale militare di Torino nel 1999 (prima udienza: 16 novembre). Non si presentò mai alle poche udienze svolte, adducendo motivi di salute, e morì alcuni mesi più tardi, il 6 aprile 2000. Strage di Cumiana 50 civili e 1 partigiano Cumiana Ss italiane Eccidio della Benedicta 147 fucilati, più quasi 400 deportati, la metà dei quali morirà in Germania, oltre ad un Bosio numero imprecisato di contadini della zona uccisi durante gli scontri Tentativo di piegare l'appoggio popolare alla nascente Resistenza e Esercito tedesco e Guardia rastrellamento delle prime Brigate Nazionale Repubblicana partigiane dell'area ligurepiemontese Strage di Lipa 269 civili Esercito tedesco Lipa (Provincia di Fiume - oggi coadiuvato da fascisti Rijeka in Croazia italiani Rappresaglia a seguito dell'uccisione di quattro militari germanici durante l'azione intrapresa per difendere il presidio militare fascista della località dell'entroterra di Fiume. L'eccidio venne eseguito in parte bruciando vivi i civili. Successivamente, per nascondere l'accaduto tedeschi e fascisti fecero esplodere i corpi con la dinamite [3]. Eccidio di Monte Sant'Angelo 63 tra civili e partigiani Eccidio del Turchino 59 prigionieri, di cui 17 risalenti ai località Fontanafredda presso Esercito tedesco e Guardia rastrellamenti che il passo del Turchino Nazionale Repubblicana portarono all'eccidio della Benedicta Rappresaglia per le azioni partigiane in zona, con un numero di fucilati superiore a quello previsto dal rapporto 1 a 10 del "bando Kesselring". Eccidio dei 15 Martiri 15 contadini, rallestrati tra i territori di Subiaco, Agosta, Madonna della Pace Cervara di Roma, Canterano, Rocca Canterano. Esercito tedesco Rappresaglia per l'uccisione di un soldato tedesco. 4 giugno 1944 Eccidio de La Storta Giustiziati 14 persone, La Storta, sulla via Cassia, 12 italiani, un ebreo presso Roma polacco e un inglese Esercito tedesco Presi dalla prigione di via Tasso, i 14 uomini furono portati al 14mo km della via Cassia, in una rimessa e ivi giustiziati 11 giugno 1944 Eccidio di Borga 17 persone fucilate Esercito tedesco Rappresaglia per l'uccisione di un sergente dell'esercito tedesco. Esercito tedesco Dopo essere stati fatti sfilare con un cartello denigratorio vengono fucilati 43 tra civili simpatizzanti per la resistenza e partigiani, uno dei quali, colpito solo ad un braccio ma creduto morto, si salverà. Altri due erano morti per via delle torture durante gli interrogatori che precedettero la fucilazione. Qualche informazione in Storia di Verbania Esercito tedesco Dopo l'uccisione, nel pomeriggio del 20 giugno, da parte dei Gap di un ufficiale medico nazista e il ferimento di un altro, l'esercito 4 maggio 1944 19 maggio 1944 26 maggio 1944 20 giugno 1944 22 giugno 1944 Eccidio di Fondotoce Monte Sant'Angelo, Arcevia (AN) Borga dei Martiri, frazione di Recoaro Terme (Vicenza) Fucilati 42 tra civili simpatizzanti per la resistenza e partigiani Fondotoce (ora Verbania) e due morti per le torture Eccidio di Gubbio (Strage 40 civili fra uomini, dei 40 martiri) donne e ragazzi Gubbio, (Perugia) Esercito tedesco e fascisti Rappresaglia per le azioni partigiane che avevano liberato la zona. tedesco rastrella a più riprese la città, nonostante l'intervento del vescovo e le assicurazioni a quest'ultimo del comandante della zona. Vengono presi uomini e donne, giovani e meno giovani. Di notte, alcuni di essi vengono costretti a scavare delle fosse e obbligati ad aspettare il loro "turno"; gli altri vengono legati, fucilati e infine finiti a colpi di pistola. 23 giugno 1944 25 giugno 1944 27 giugno 1944 Eccidio della Bettola Longarone Strage di Falzano di Cortona 32 civili 3 civili La Bettola di Vezzano sul Crostolo Longarone Belluno 10 civili fatti esplodere più altri morti uccisi Falzano, Cortona con armi da fuoco Esercito tedesco Vengono trucidati 32 civili per rappresaglia dall'esercito tedesco Ss. Durante un vasto rastrellamento con 300 Ss a caccia di partigiani sui monti di Longarone vengono uccisi tre pastori e le loro 400 pecore. Esercito tedesco Il 26 giugno, dopo aver compito una razzia in una fattoria della zona, un gruppo di soldati tedeschi viene bloccato da una formazione di partigiani: due soldati muoiono e un terzo, ferito, raggiunge i compagni, intenti a supervisionare la riparazione di un ponte da parte di civili della zona. Il gruppo di soldati cerca di muoversi verso Falzano, uccidendo un giovane e bruciandone la casa durante il percorso, ma viene bloccato nuovamente dalla formazione partigiana. Il giorno successivo i tedeschi muovono nuovamente verso Falzano, uccidendo tre persone lungo il percorso e arrestando cinque uomini. Rastrellate altre 6 persone nelle campagne circostanti, vengono rinchiuse insieme agli arrestati in una casa già data alle fiamme il giorno prima e qui fatte saltare con dell'esplosivo. Uno degli uomini nella casa, allora quindicenne, riesce miracolosamente a salvarsi grazie alla caduta di una trave che lo protegge dall'esplosione. 29 giugno 1944 Strage di Civitella 115 morti a Civitella, 58 a Cornia e 71 a San Civitella in Val di Chiana e Pancrazio. Tutti civili, frazioni limitrofe di Cornia e tra cui molte donne e San Pancrazio (Arezzo) bambini Il 18 giugno i partigiani sorprendono nel circolo ricreativo di Civitella quattro giovani soldati tedeschi. Si apre uno scontro a fuoco in cui cadono uccisi 2 dei militari; un terzo morirà di lì a poco per le gravi ferite riportate. Il locale comando tedesco chiede alla popolazione di fare i nomi dei colpevoli, lanciando un ultimatum di 24 ore. Nessuno collabora e molti civili lasciano il centro abitato per precauzione. Esercito tedesco, Divisione Tuttavia i tedeschi non fanno nulla Herman Göring e, dopo alcune perquisizioni, assicurano che non sarà effettuata alcuna rappresaglia. Invece, il mattino del 29 giugno, la temuta strage si consuma. I tedeschi si dividono in tre squadroni, muovendo verso Civitella e le vicine frazioni di Cornia e San Pancrazio. Con estrema violenza i militari entrano nelle case, uccidendo a bruciapelo diversi civili. Nella chiesa di Civitella si sta celebrando la messa per i SS. Pietro e Paolo: i tedeschi irrompono nell'edificio sacro e aprono il fuoco, uccidendo anche il prete. Alla fine si conteranno 244 morti. 29 giugno 1944 2 luglio 1944 4 luglio 1944 Strage di Guardistallo 46 morti civili. 11 partigiani. Guardistallo(Pisa) Colle del Lys, Torino La mattina del 29 giugno 11 partigiani vengono passati per le armi. Altri civili inermi sorpresi in Esercito tedesco, Divisione casa vengono fatti uscire e trucidati Herman Göring davanti ai parenti, altri vengono rastrellati portati ad un podere vicino al paese e uccisi. alla sera i morti saranno 57. Esercito tedesco Dopo lunghi combattimenti i nazifascisti riescono a catturare 26 partigiani; questi vengono prima torturati e poi trucidati sul posto. Molti dei partigiani uccisi provenivano da Cremona. Eccidio del Colle del Lys 26 partigiani Strage di Cavriglia Era l'alba del 4 luglio 1944. Nubi nerastre si espandevano sul cielo della valle d'Avane, nel comune di Cavriglia. La maggior parte della gente si svegliava prima del sorgere 93 morti a Meleto del sole per recarsi nei campi, a Valdarno, 73 morti a mietere il grano. Una pioggerellina Castelnuovo dei fine e leggera si scambiava con un Sabbioni, 4 morti a San Castelnuovo dei Sabbioni, Martino, 2 morti a Meleto, San Martino, Massa, Esercito tedesco, Divisione timido vento. Massa Sabbioni, 11 Le Matole. Tutte frazioni del Herman Göring morti a Le Matole (11 Comune di Cavriglia (Arezzo) Nessuno ancora sapeva che quella luglio). Tutti civili che stava arrivando, sarebbe stata maschi fra i 14 e gli 83 la mattina più tragica e drammatica anni. della storia di questa comunità. 191 civili maschi fra i quattordici e gli ottantacinque anni infatti, di lì a poco verranno rastrellati, mitragliati e bruciati da reparti tedeschi specializzati della Hermann Goering nei paesi di Meleto, Castelnuovo, Massa e San Martino. Da allora, la gente di questa terra ed in particolar modo le donne ed i bambini, saranno costretti a sopravvivere per lunghissimi anni in un contesto letteralmente dilaniato socialmente, economicamente ed antropologicamente. I soldati nazisti scomparvero dalla valle d'Avane senza lasciare traccia di sé. Nessuno seppe più niente di loro e la popolazione, che non vide mai fatta giustizia sulla morte dei propri padri, tentò nel tempo di spiegarsi i motivi del massacro. Nacquero così progressivamente negli anni la tesi della rappresaglia, del controllo del territorio, quindi quella che voleva come preordinatori della strage i repubblichini locali che intendevano distruggere la radice storica comunista di questa società. Nessuno si preoccupò mai dei veri responsabili tedeschi, dei cosiddetti “cani che dormono da non stuzzicare”, nessuno dette più peso alle loro strategie, ai loro piani, alle loro origini ed alle loro filosofie di guerra, stabilite ai prodromi del secondo conflitto mondiale da Hitler. Grazie allo studio attento e dettagliato dell'inchiesta portata a termine dallo Special Investigation Branch inglese tra il 1944 ed il 1945 nei luoghi scenari delle stragi, secretata fino agli anni novanta negli archivi di Kew (Londra) e nel noto armadio della vergogna a Roma, il ricercatore di Storia Contemporanea all'Università di Firenze Filippo Boni con il fondamentale aiuto della più importante memoria storica vivente di Castelnuovo dei Sabbioni, Emilio Polverini (figlio di una vittima), ha ritrovato nomi, cognomi e fotografie dei soldati che quella mattina si resero protagonisti del violentissimo massacro e li ha pubblicati nel libro “Colpire la Comunità: 4-11 luglio 1944, le stragi naziste a Cavriglia” edito dalla Regione Toscana, in cui in un'analisi storico-scientifica dettagliata e puntuale, dopo aver ricostruito il contesto storico e narrativo della strage, è riuscito a portare alla luce quella che fu la reale strategia del terrore nazista, politica di guerra che era sempre stata un caposaldo della Wehrmacht prima e durante la seconda guerra mondiale. 11 luglio 1944 14 luglio 1944 Eccidio di Padulivo Strage di San Polo di Arezzo 15 civili fucilati davanti Padulivo di Vicchio (Mugello, Esercito tedesco alla gente dell'abitato Firenze) Repressione contro la popolazione in seguito al boicottaggio della raccolta del grano per impedire l'approvvigionamento ai nazifascisti 65 civili, di cui 17 partigiani A seguito di un'operazione dell'esercito tedesco per liberare una ventina di commilitoni tenuti prigionieri dai partigiani nel borgo di Pietramala, viene rastrellata tutta San Polo di Arezzo Esercito tedesco la zona circostante e catturati diversi civili. 48 civili (tra cui una donna incinta di 8 mesi e 3 bambini di 7 e 2 anni e 20 giorni) e 17 partigiani verranno uccisi, alcuni lungo il percorso per arrivare a San Polo, altri una volta arrivati a destinazione. Alcuni verranno fucilati ed altri verranno fatti esplodere dopo aver riempito loro di esplosivo le tasche. Alcune donne erano state violentate dopo il rastrellamento. Alcuni prigionieri verranno fatti fuggire da un sottufficiale e da un soldato tedesco, scampando quindi al massacro. 22 luglio 1944 25 luglio 1944 I nazifascisti trucidarono 64 civili, di cui 19 bambini di età inferiore ai 10 anni, e poi donne e anziani. Le vittime furono sorprese all'alba e rinchiuse in una casa al centro del Militari nazifascisti paese, dove vennero arse vive. I appartenenti al "IV capi famiglia dopo essere stati battaglione di Freiwilligen costretti ad assistere al massacro Polizei Bataillon Italia" dei familiari furono condotti in una Battaglioni autonomi della casa vicina dove furono torturati e Polizia repubblicana. poi uccisi. Nel tragitto i reparti operanti continuarono la rappresaglia incendiando le case e uccidendo le persone che trovarono. Eccidio di Tavolicci 64 civili, in gran parte arsi vivi Tavolicci di Verghereto Eccidio del Carnaio 27 civili, trucidati per rappresaglia Passo del Carnaio di Bagno di Militari nazifascisti|SS Romagna italiane e naziste I nazifascisti trucidarono 27 civili per rappresaglia, inermi cittadini furono rinchiusi presso il locale asilo e poi portati sul Colle del Carnaio per essere uccisi.Il più giovane dei rastrellati fu impiccato durante il tragitto a un palo del telegrafo. Il prete Don Ilario Lazzeroni recatosi nel luogo della strage per chiedere pietà fu barbaramente trucidato assieme agli altri. Alla richiesta di clemenza da parte di coloro che furono trucidati, un originario del luogo appartenente alla polizia fascista rispose: prima le donne poi i bambini 10 agosto 1944 12 agosto 1944 Strage di Piazzale Loreto Eccidio di Malga Zonta Fucilazione di 15 partigiani e antifascisti a Milano e vilipendio Milano dei loro cadaveri esposti in piazza 17 partigiani Rappresaglia per un presunto attentato subito a Milano il 7 Il capitano SS Theodor agosto 1944 da un camion tedesco Saevecke e fascisti della che causò la morte di 6 civili italiani Repubblica Sociale Italiana e il ferimento di altri, senza causare vittime tedesche. Malga Zonta, presso Folgaria Esercito tedesco Durante un rastrellamento nella zona di Folgaria-Passo Coe le truppe tedesche scovarono un nucleo partigiano a Malga Zonta e, dopo un conflitto a fuoco, fucilarono 17 partigiani. 12 agosto 1944 Eccidio di 560 persone, in pratica l'intero Sant'Anna, frazione di Massacro di Sant'Anna di borgo, di cui solo 391 Stazzema, in provincia di Stazzema corpi in condizioni tali Lucca da essere identificati 16° Panzergrenadier SS Reichsfuhrer Parte di un'operazione di rappresaglia effettuata durante l'agosto 1944 nella zona, contro la popolazione locale accusata di appoggiare le operazioni dei partigiani. Durante l'eccidio furono bruciate vive diverse decine di persone (da qui la non completa identificazione dei corpi). 13 agosto 1944 Strage di Borgo Ticino reparti delle SS, dell'esercito tedesco e Come rappresaglia del ferimento di tre soldati tedeschi viene chiesto un 12 giovani Borgo Ticino della Xª Flottiglia MAS 19 agosto 1944 Eccidio di San Quirico 20 Pescia Esercito tedesco risarcimento 300.000 lire per non fucilare 13 giovani del luogo e dare fuoco al paese. Pagato il risarcimento i giovani verranno fucilati ugualmente dai tedeschi (il capitano tedesco durante un'udienza sulla strage dirà che ""i quattrini non bastano pel sanguetedesco"), ma uno riuscirà a salvarsi. Successivamente verranno fatti sgombrare con la forza i residenti e razziato e bruciato il paese. Fino al giorno dopo fu impedito ai residenti di rientrare nel paese e di recuperare le salme per dargli sepoltura. Il 17 agosto, furono assassinati due soldati tedeschi nei pressi del paese di San Quirico, sui monti di Pescia, da parte di un gruppo di militi compatrioti disertori. Il mattino del 19, il paese fu circondato da decine di soldati, saccheggiato e dato alle fiamme. La popolazione inerme si raccolse nella chiesa parrocchiale, unico edificio risparmiato dall'incendio. Alle ore 11, fu dato ordine al pievano Don Vincenzo Del Chiaro di radunare un gruppo di uomini del paese per far scavare una fossa nel cimitero capace di contenere 20 cadaveri. Alle 16, il comandante tedesco comunicò che sarebbero stati fucilati venti uomini dei quarantasette fermati il giorno precedente nella strada sottostante il paese. Si trattava di persone provenienti da tutta la Toscana, che erano state messe in libertà dopo aver lavorato alle fortificazioni della Linea Gotica, presso la Lima. 23 agosto 1944 Eccidio del Padule di Fucecchio 4 settembre 1944 Eccidio di San Donato 175 civili 7 14 settembre 1944 Massacro della Veneggia 10 civili 26° divisione corazzata tedesca Il 23 Agosto, con il pretesto di eliminare bande partigiane, supposte residenti nel padule di Fucecchio,l'esercito tedesco apre fuoco indiscriminato su tutti i civili rifugiati nel padule, con lo scopo di sfuggire ai bombardamenti dei paesi e città circostanti. Nella strage muoiono 175 vittime innocenti tra cui donne vecchi e bambini. partigiani comunisti Uccisi sette componenti di una squadra annonaria alle dipendenze della locale Amministrazione Comunale. I resti vennero ritrovati solo nel 1983 La Veneggia, Belluno Terzo reggimento Ss Polizei "Bozen". Militari nazisti prelevano dieci persone a caso e le uccidono. Il Bellunese, un territorio in cui la Resistenza era molto attiva, il 13 settembre 1943 fu annesso al III° Reich nell'ambito dell'Alpenvorland che includeva anche le province di Trento e Bolzano. Vengono uccisi gli abitanti di un intero paese province di Pistoia e Firenze Fiesso Umbertiano, Rovigo 29 settembre 1944 Strage di Marzabotto 770 Marzabotto, Bologna 16° Panzergrenadier Reichsfuhrer (comandato da Walter Reder) 15 ottobre 1944 Eccidio di Villamarzana 43 Villamarzana, Rovigo 19° Brigata Nera e truppe tedesche Rappresaglia per l'assassinio di quattro militi della G.N.R. 19 ottobre 1944 Strage del pane o Strage di Via Maqueda 24 Palermo Militari dell'esercito dell'Italia del Sud sparano sulla folla, tra cui donne e bambini, che manifesta per la mancanza di pane e il carovita 20 ottobre 1944 Strage di Gorla 480 19 novembre 1944 Eccidio di Cavazzoli 4 La Strage della Missione 26 novembre 1944 Strassera 5 partigiani e 2 loro spose 2-3 dicembre 1944 L'eccidio di Portofino 7 febbraio 1945 23 marzo 1945 Eccidio di Porzûs 22 civili 17 partigiani bianchi Le fucilazioni di Cravasco 17 partigiani I piloti di alcuni bombardieri americani) Vengono uccisi quasi tutti i bambini ed il personale scolastico della scuola elementare Francesco Crispi Pieve Modolena-Cavazzoli, Reggio Emilia Squadra fascista detta Banda Ferri Cinque uomini, abitanti di Pieve Modolena, sono torturati presso Villa Cucchi, sede della milizia fascista e luogo di interrogatori e torture. Quattro vengono uccisi, uno riesce a fuggire durante il trasporto dei corpi che sono lasciati in un fosso in località Cavazzoli Portula, Vercelli Brigata comunista Garibaldi-Biella (comandata dal capo partigiano Gemisto) Vengono uccisi 5 partigiani bianchi membri della missione Strassera e successivamente le mogli di due di loro SS sotto il comando di Siegfried Engel Vengono uccisi senza che i motivi vengano resi pubblici 22 cittadini italiani detenuti nel carcere genovese di Marassi, i loro corpi zavorrati con pietre saranno legati col filo spinato e scaricati in mare. Brigata comunista Garibaldi Vengono uccisi 17 membri della Brigata partigiana cattolica Osoppo, accusati falsamente di collaborare con i nazifascisti, in realtà anti-titini SS sotto il comando di Siegfried Engel 15 partigiani detenuti e altri 5 partigiani che si trovano nell'infermeria dove erano stati ricoverati (ad uno era stata amputata una gamba) in seguito ad un fallito tentativo di liberare un compagno vengono prelevati dal carcere genovese di Marassi e vengono portati nei pressi del cimitero di Cravasco per essere Gorla, Milano Portofino Porzûs, Udine Cravasco, frazione di Campomorone fucilati come rappresaglia per uno scontro a fuoco del giorno prima tra una decina di partigiani della Brigata "Balilla" e una pattuglia di militari tedeschi in cui morirono otto soldati tedeschi. Due di loro riusciranno a fuggire dal camion che li trasportava durante il viaggio grazie all'aiuto dei compagni, mentre un terzo, solo ferito al collo ma creduto morto, riuscirà a sopravvivere. 24 aprile-27 aprile Strage di Cortile di San 1945 Martino 27 persone Cortile di San Martino, Perugia 25-26 aprile-27 aprile 1945 Massacro di Frassené di Fonzaso 10 persone Fonzaso, Provincia di Belluno Tedeschi in ritirata Vengono uccisi dieci civili. 26 aprile 1945 Strage di Narzole 66 persone Narzole, Cuneo Tedeschi in ritirata Vengono uccise 66 persone 26 aprile 1945 Strage di Bivio di Moriglione 13 persone Bivio di Moriglione, Cuneo Tedeschi in ritirata Vengono uccise 13 persone 27 aprile 1945 Strage di Saonara 50 persone Saonara, Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 50 persone 27 aprile 1945 Strage di Rodengo Saiano 9 persone Rodengo Saiano, Brescia Tedeschi in ritirata Vengono uccise 9 persone 27 aprile 1945 Eccidio di Santa Giustina 23 persone in Colle Santa Giustina in Colle, Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 23 persone 29 aprile 1945 Strage di Castello di Godego 75 persone Castello di Godego, Treviso Tedeschi in ritirata Vengono uccise 75 persone 29 aprile 1945 Strage di San Martino di Lupari 32 persone San Martino di Lupari, Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 32 persone 29 aprile 1945 Strage di Cervignano del Friuli 22 persone Cervignano del Friuli, Udine Tedeschi in ritirata Vengono uccise 22 persone 29 aprile 1945 Strage di Villa del Conte 14 persone Villa del Conte, Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 14 persone 29 aprile 1945 Strage di Abbazia Pisani e 12 persone S. Giorgio in B. Abbazia Pisani e S. Giorgio in B., Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 12 persone Tedeschi in ritirata Vengono uccise 27 persone 30 aprile 1945 Strage di Grugliasco 66 persone Grugliasco, Torino Tedeschi in ritirata Vengono uccise 66 persone 30 aprile-2 maggio Strage di Pedescala 1945 82 persone Valdastico, Vicenza Tedeschi in ritirata Vengono uccise 82 persone maggio 1945 Eccidio di Valdobbiadene 50 persone Valdobbiadene, Treviso Partigiani 50 prigionieri di guerra repubblichini 1 maggio 1945 Strage di Ciriè e Montanaro Ciriè e Montanaro, Torino Tedeschi in ritirata Vengono uccise 8 persone 8 persone 1° maggio 1945 Massacro dell'Oltrardo 11 persone Belluno, Tedeschi in ritirata Dopo uno scontro a Belluno in cui cadono sette partigiani a porte Feltre, una colonna corazzata tedesca supera la città, massacrano 11 cittadini dell’Oltrardo, e viene annientata a Ponte nelle Alpi. Belluno è liberata prima dell’arrivo delle truppe alleate. 2 maggio 1945 Strage di Avasinis di Trasaghis 51 persone Avasinis di Trasaghis, Udine Tedeschi in ritirata Vengono uccise 51 persone 2 maggio 1945 Strage di Ovaro 22 persone Ovaro, Udine Tedeschi in ritirata Vengono uccise 22 persone 2 maggio 1945 Strage di Val di Fiemme 10 persone Val di Fiemme, Trento Tedeschi in ritirata Vengono uccise 10 persone 3 maggio 1945 Strage di Bolzano 15 persone Bolzano, Bolzano Tedeschi in ritirata Vengono uccise 15 persone Dopoguerra Data Nome comune Vittime Luogo Colpevoli Commenti 30 aprile-16 Strage di Oderzo maggio 1945 120-144 persone tra militari della RSI e Oderzo, allievi ufficiali Treviso Partigiani di una brigata Garibaldi Vengono uccise 120/144 persone, molte a bastonate 4 maggio-5 Strage di Costa maggio 1945 d'Oneglia 26 persone tra militari della RSI e sospetti fascisti Oneglia, Imperia Partigiani di una brigata Garibaldi Vengono uccise 26 persone. 30 aprile-15 Eccidio di maggio 1945 Codevigo 98-365 persone tra militari della RSI e sospetti fascisti Codevigo, Padova Partigiani Comunisti di una Brigata Garibaldi Vengono uccise 98/365 persone, spariti molti corpi, una parte verranno ritrovati negli anni '60 aprile-maggio Strage cartiera 1945 Mignagola numero vittime incerto, stime da un minimo di 183 a 900 persone, persone Carbonera, fermate per accertamenti ai posti di Treviso blocco, molte persone tra militari della RSI, sospetti fascisti, persone danarose Partigiani comunisti Vengono uccise molte persone, stimate da un minimo di 183 a un massimo di 900, spariti molti corpi, una parte distrutti, una parte gettati nei fiumi, una parte interrati nella campagna. aprile-maggio Strage di Monte 1945 Manfrei numero vittime incerto, le stime di aggirano intorno ai 200 uomini del reparto San Marco che aveva pattuito la resa coi partigiani tramite l'Ufficiale in Comando. Monte Manfrei, Prov. Partigiani comunisti di Savona 11 maggio 1945 Eccidio di Argelato Il massacro dei 17 fratelli Govoni Pieve di Cento Partigiani 11 maggio 1945 Eccidio di Cadibona Cadibona di Quiliano 38 Membri della scorta o partigiani locali Vengono seviziati e uccisi i 7 fratelli Govoni (Dino, Emo, Augusto, Ida, Marino, Giuseppe, Primo), e con loro Bonora Alberto, Bonora Cesarino, Bonora Ivo, Bonora Ugo, Bonvicini Alberto, Caliceti Giovanni, Malaguti Giacomo, Mattioli Guido, Pancaldi Guido, Testoni Vinicio. 12 maggio giorni successivi1945 Strage dell'Ospedale Psichiatrico di Vercelli da 75 a 89 persone tra sospetti fascisti Vercelli, e famigliari e persone in stato di Vercelli arresto per errore Partigiani di una brigata Garibaldi Non si poté mai accertare il numero delle vittime, né l'identità - Alcuni autori saranno condannati nel processo del 1948 54 persone tra sospetti fascisti e famigliari e persone in stato di arresto per errore Partigiani di una Alcuni autori condannati ripareranno oltre la brigata Garibaldi e Cortina di ferro Schio, Vicenza della connessa polizia ausiliaria partigiana 5 persone appartenenti al mondo fascista e cattolico Lugo di Romagna, Ravenna Partigiani comunisti Alcuni autori condannati usufruiranno della amnistie. 20 novembre Strage di 1945 Villarbasse 10 persone Cascina Simonetto, Villarbasse, Torino 4 Banditi siciliani Ultime 3 condanne a morte in Italia, 1 condannato in contumacia viene ucciso dalla mafia di Mezzojuso (PA) 18 agosto 1946 Strage di Vergarolla Da 60 a 110 persone Vergarolla, Pola Sconosciuto Fonti degli archivi britannici parlano di una responsabilità dell' OZNA, il servizio segreto jugoslavo. 1945-1949 Volante Rossa molte persone uccise, molti corpi spariti Milano Partigiani di una brigata Alcuni autori condannati ripareranno oltre la Cortina di ferro 6 luglio 1945 Eccidio di Schio 7 luglio 1945 Eccidio dei conti Manzoni Italia repubblicana Data 1 maggio 1947 Nome comune Strage di Portella della Ginestra Vittime Luogo Piana degli 11 (2 bambini e 9 Albanesi, adulti) più 27 feriti Palermo Colpevoli Mandanti politici. Esecutori: la banda di Salvatore Giuliano/Stati Uniti (contatti accertati tra Giuliano e Charles Poletti della CIA) Commenti . Gli uomini di Giuliano spararono con un mitragliatore sulla folla. 21 dicembre 1947 Strage di Canicattì 29 ottobre 1949 Strage di Melissa 4 (3 contadini e 1 carabiniere) più di Canicattì, 20 feriti, tra cui 3 Agrigento carabinieri 3 contadini 13 feriti Melissa, Crotone Colpi di arma da fuoco verso i carabinieri dopo la manifestazione regionale indetta dalla CGIL per l'imponibile di manodopera. In seguito all'occupazione delle terre incolte da parte dei contadini, furono uccise dalla Celere tre persone. 9 gennaio 1950 Eccidio delle Fonderie Riunite di Modena 6 Modena Polizia Sei operai rimangono uccisi dalla polizia in una manifestazione che chiedeva la riapertura della fabbrica. 5-6 novembre 1953 Rivolta di Trieste 6 Trieste Polizia e esercito britannico Sei persone rimangono uccise dalla polizia e dall'esercito britannico in una manifestazione che chiedeva l'annessione di Trieste all'Italia. 7 luglio 1960 Strage di Reggio Emilia 5 Reggio Emilia Polizia Cinque operai iscritti al PCI rimangono uccisi nel corso di una manifestazione sindacale repressa dalla polizia Mafia La strage avvenne nell'ambito della Prima guerra di mafia. Le vittime furono tutti membri delle forze dell'ordine che morirono a seguito dell'esplosione di un'Alfa Romeo Giulietta imbottita di esplosivi. Cima Vallona e Sega Digon BAS Befreiungsausschuss Südtirol - Comitato per la liberazione del Sudtirolo Il più cruento attentati compiuti dalle BAS: dopo aver abbattuto un traliccio provocando una vittima, esse disseminarono il territorio di mine, una di queste fu attivata dalla squadra inviata ad indagare, provocando altri 3 morti 6 più 2 feriti Palermo Mafia La strage avvenne nell'ambito della lotta tra i Corleonesi e la cosca del boss Michele Cavataio 16 Milano Ignoti - Attualmente, dopo 37 Una bomba scoppia all'interno della Banca 30 giugno 1963 Strage di Ciaculli 25 giugno 1967 Strage di Cima Vallona 10 dicembre 1969 Strage di Viale Lazio 12 dicembre Strage di Piazza 7 4 più un ferito Palermo 1969 22 luglio 1970 Fontana Strage di Gioia Tauro 31 maggio 1972 Strage di Peteano anni, non è ancora stata emessa dell'Agricoltura, facendo 16 morti e 88 feriti. una condanna definitiva per la strage. Il 3 maggio 2005 sono stati assolti definitivamente gli ultimi indagati. Non vi è attualmente alcun provvedimento giudiziario aperto. Franco Freda e Giovanni Ventura, neofascisti, sono stati accusati come esecutori materiali della strage. Assolti per insufficienza di prove in 3 processi (1981, 1984, 1985), sono dichiarati non più imputabili nel processo del 1999 a causa delle assoluzioni precedentemente ottenute. Delfo Zorzi, neofascista, ammetterà, nel 1990 di aver piazzato personalmente la bomba nella banca. Fuggito in Giappone nel 1974 ne acquisirà la cittadinanza che gli permetterà l'immunità da ogni vicenda giudiziaria. Il Giappone rifiuterà le richieste di estradizione dall'Italia. 6 Gioia Tauro Ignoti (sospettati 'Ndrangheta ed eversione nera) Un ordigno squassa le rotaie nei pressi della stazione di Gioia Tauro causando il deragliamento del Direttissimo PT (Treno del Sole) dopo la decisione di fissare Catanzaro come capoluogo di regione a scapito di Reggio Calabria. 3 Peteano di Sagrado Vincenzo Vinciguerra, appartenente a Ordine Nuovo Una telefonata segnala ai carabinieri la presenza di un'auto sospetta. L'auto esplode durante il (Gorizia) 15 aprile 1973 Rogo di Primavalle Strage della 17 maggio 1973 Questura di Milano 17 dicembre 1973 Strage di Fiumicino 1973 9 e 10 maggio 1974 Strage di Alessandria 28 maggio 1974 Strage di Piazza della Loggia 17 giugno 1974 Attacco alla sede MSI di Padova 2 4 sopralluogo effettuato da tre carabinieri. Roma Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo, attivisti di Potere Operaio, incendiano, nella notte, l'abitazione del Muoiono due suoi figli, i fratelli Mattei, il più piccolo segretario della locale sezione aveva 11 anni. del MSI. Saranno aiutati a espatriare all'estero da dirigenti dell'Organizzazione. Milano Durante il corteo in occasione dell'anniversario Esecutore materiale Gianfranco dell'omicidio Calabresi il Bertoli, seguace delle teorie Bertoli; mandanti ignoti di Max Stirner lancia una bomba a mano tra la folla. 30 morti, oltre 15 Aeroporto di terrorismo palestinese-Abu feriti Roma Fiumicino Nidal 7 8 2 Un commando di terroristi palestinesi fa irruzione all'Aeroporto di Fiumicino gettando bombe su un aereo della Pam-Am. Sequestrarono un aereo della Lufthansa e fuggirono a Kuwait City. Una rivolta interna al carcere di Alessandria provocò 7 morti e 14 feriti. Alessandria Carcerati Brescia Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, di Ordine Una bomba scoppia, in adiacenza ai portici della Nuovo sono tuttora indagati per piazza, durante una manifestazione sindacale. "strage" Padova Roberto Ognibene, Fabrizio Un gruppo di fuoco fa irruzione nella sede MSI di Pelli, Susanna Ronconi, Giorgio Padova e giustizia con un colpo alla testa due persone Semeria, Martino Serafini, delle trovate nei locali. Brigate Rosse 4 agosto 1974 7 gennaio 1978 Strage dell'Italicus Strage di Acca Larentia 12 Espresso RomaBrennero, Appartenenti a Ordine Nero per Una bomba esplode in una carrozza del treno Italicus presso San vendicare la morte del militante all'uscita della galleria della direttissima BolognaBenedetto Val di Giancarlo Esposti Firenze. Sambro 3 Roma Un commando di fuoco uccide due attivisti del MSI. Durante i tafferugli che seguono, un capitano dei Rivendicato dai Nuclei Armati Carabinieri uccide un terzo attivista. Durante una per il Contropotere Territoriale manifestazione per commemorare il primo anniversario della strage, un poliziotto uccide un quarto attivista. Brigate Rosse/ma c'è l'ombra della CIA Un commando delle BR assalta l'auto di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, sequestrandolo e uccidendo due carabinieri e tre poliziotti della scorta 16 marzo 1978 Strage di via Fani 5 Via Mario Fani, Roma 3 maggio 1979 Attacco alla sede regionale DC per il Lazio 2 Roma, Roma Brigate Rosse 2 Agenti vengono trucidati ed un terzo ferito 10 novembre 1979 Strage del casello autostradale 3 San Gregorio, Catania Mafia 3 Carabinieri vengono trucidati per far evadere il cassiere della mafia di Catania 27 giugno 1980 Strage di Ustica 81 Ustica, Palermo Ignoti 2 agosto 1980 Strage della stazione di Bologna 85 Bologna 26 agosto 1982 Strage di Salerno 3 Salerno Un aereo DC-9 esplode sopra il mare al largo di Ustica Ignoti Brigate Rosse Un gruppo di terroristi attacca una pattuglia di militari per impossessarsi delle loro armi. Due muoiono nel conflitto a fuoco, un terzo pochi giorni dopo per le ferite riportate. 3 settembre 1982 29 luglio 1983 26 agosto 1984 Strage di via Carini Strage Chinnici Strage dei pescatori 23 dicembre 1984 Strage del Rapido 904 2 aprile 1985 Strage di Pizzolungo Rappresaglia contro la lotta alla mafia in cui muoiono il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. Palermo Mafia - Pino Greco, Antonino Madonia, Calogero Ganci 4 morti, 15 feriti Via Federico Pipitone, Palermo La bomba esplode all'interno di un'autovettura Mafia-Salvatore Riina, Bernardo imbottita di tritolo.Muoiono il magistrato Rocco Provenzano, Giovanni Brusca Chinnici, due agenti di scorta e il portiere dello stabile. 8 Circolo dei Pescatori di Torre Annunziata Camorra 3 Rapido 904 Napoli-Milano, in galleria Mafia-Pippo Calò, Guido 17 morti, 250 feriti presso San Cercola Benedetto Val di Sambro 3 morti, 3 feriti 27 dicembre 1985 Strage di Fiumicino 1985 13 morti, 77 feriti 4 gennaio 1991 Strage del Pilastro 3 Pizzolungo, Erice Mafia episodio inserito nella guerra di camorra per il controllo del Vesuviano La bomba esplode all'interno della Galleria della Direttissima, la stessa del treno Italicus. In un attentato al giudice Carlo Palermo, muoiono Barbara Asta e i due figli Aeroporto di terrorismo palestinese-Abu Roma Fiumicino Nidal Un commando di quattro terroristi palestinesi fa irruzione all'Aeroporto di Fiumicino sparando e gettando bombe a mano sulla folla davanti ai banchi di check-in delle compagnie El Al e TWA. Contemporaneamente, un attentato analogo all'aeroporto Schwechat di Vienna fa tre morti e quaranta feriti Bologna tre carabinieri uccisi Banda della Uno bianca 23 maggio 1992 Strage di Capaci 5 Capaci, Palermo Mafia Tra le vittime c'era il giudice Giovanni Falcone 19 luglio 1992 Strage di via D'Amelio 6 Palermo Mafia Tra le vittime c'era il giudice Paolo Borsellino 27 maggio 1993 Strage di via dei Georgofili 5 via dei Georgofili, Firenze Mafia Un'autobomba esplode nei pressi del museo degli Uffizi, uccidendo cinque persone e provocando ingenti danni alla quattrocentesca Torre dei Pulci. Mafia Un'autobomba uccide due vigili del fuoco, un vigile urbano e un immigrato marocchino. Contemporaneamente, altre due autobombe esplodono a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano e davanti alla chiesa di San Giorgio al Velabro, provocando in tutto una decina di feriti. 27 luglio 1993 Bomba di via Palestro 5 Milano 3 febbraio 1998 Strage del Cermis 20 Cavalese United States Navy Un aereo militare USA tranciò di netto i cavi della funivia del Cermis provocando la caduta della cabina con all'interno 19 turisti e il manovratore. 28 settembre 2008 6 Castelvolturno Camorra Uccisi tre ghanesi, un italiano, un liberiano e un cittadino del Togo. Strage di Castelvolturno