... “Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e vuoto il grembo come una rana d’inverno.”…. Primo Levi OLOCAUSTO Con il termine Olocausto , a partire dalla seconda metà del XX secolo, si indica il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili", che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni. L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah La storia… • La storia dell´Olocausto, che ha causato la morte di sei milioni di ebrei da parte dei nazisti, non è’ mai stata scritta compiutamente. molti hanno raccontato la loro triste esperienza dopo il 1945. La ragione è che una storia non esiste e che semmai bisognerebbe raccontarne sei milioni. Inoltre, ci sono pochi documenti riguardanti l´organizzazione scientifica del genocidio: in gran parte i nazisti li hanno distrutti, ma molti, i più importanti, non li hanno mai scritti. Se Hitler, ad esempio, fosse comparso in aula a Norimberga, avrebbe perfino potuto sostenere di non avere mai ordinato l´uccisione degli ebrei, proprio perche’ non aveva mai messo nero su bianco. LE DONNE • Vittime della persecuzione e dello sterminio nazisti furono sia gli uomini che le donne di etnia ebraica, slava, ecc… . Tuttavia, le donne - sia ebree che non-ebree - furono spesso soggette ad una persecuzione eccezionalmente brutale da parte del regime. L'ideologia nazista prese di mira anche le donne Rom (Zingare), quelle di nazionalità polacca e quelle che avevano difetti fisici o mentali e che vivevano negli istituti. Interi campi, così come speciali aree all’interno di altri campi di concentramento, furono destinati specificatamente alle donne. Nel maggio del 1939, i Nazisti aprirono il più grande campo di concentramento esclusivamente femminile, quello di Ravensbrück, dove più di 100.000 donne vi furono incarcerate tra la sua apertura e il momento in cui le truppe sovietiche lo liberarono, nel 1945. Le donne all’arrivo venivano separate dagli uomini e spesso svolgevano anche lavori molto pesanti. Erano completamente private della loro dignità, vivendo in ampie stanze ammassate anche in 50 e molte furono vittime degli esperimenti del famoso dott. Mengele. Esse nei lager venivano private della loro femminilità; infatti, venivano loro tagliati i capelli, indossavano una divisa e spesso venivano denudate per essere sottoposte alle selezioni che le destinava alla morte o al lavoro. Venivano tolti loro i figli anche molto piccoli, fra urla strazianti. IRENE AUERBACHER IRENE AUERBACHER. A 7 anni fu deportata con i suoi genitori nel campo di concentramento di Theresienstadt, (Terezin) dove vi rimase fino al 1945. Emigrò negli USA RENATE GUTTMANN RENATE GUTTMANN. All’età di 6 anni fu deportata al ghetto di Theresienstadt ad Auschwitz. Lì diventò il numero 70.917. Fu separata dal fratello gemello che ritrovò nel 1950 in America. Qui appresero che erano stati una delle "coppie di gemelli di Mengele" e quindi sottoposti a vari esperimenti medici. JOHANNA HIRSCH JOHANNA (HANNE) HIRSCH. Nel 1940 fu deportata a Gurs, un campo di detenzione nella Francia di Vichy, sul confine spagnolo. Dopo la guerra, Hanne visse in varie città svizzere. Nel 1945 emigrò negli USA HELENE MELANIE LEBEL HELENE MELANIE LEBEL, malata di mente, fu uccisa con il gas in un centro di “eutanasia” a Branderburgo. Anna Frank Ragazza e scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario. Morì a 14 anni nel campo di concentramento di BergenBelsen. Ita Grynbaum Fu trasferita in un campo di lavoro vicino Starachowice (Polonia) con suo fratello Chuna, dove morì di tifo a 17 anni. Helga Weiss Fu rinchiusa nel campo di Terezin, successivamente in quello di AuschwitzBirkenau e Mathausen. Amava disegnare e lo faceva su fogli volanti dove scrisse anche il suo diario che pubblicò a ottant’anni. Alcuni dei disegni di Helga Weiss prodotti durante la sua prigionia nei lager. … per non dimenticare! Preparazione e commento di: Cerrone Grazia Cota Nicola Padulo Patrizia Pazienza Roberta 3^ I Lettori: Del Grosso Giorgia Spallone Martina 2^ Q Musica: Ofra Haza, Trains of no return