Anna Lisa Palermiti L’ansia è il processo psichico attraverso il quale l’individuo reagisce a stimoli esterni di pericolo, attivando risposte somatiche e psichiche. Il corpo reagisce con reazioni fisiologiche deputate alla difesa: aumento di corticosteroidi, tachicardia, aumento della pressione sanguigna e della respirazione. La psiche reagisce elaborando possibili strategie per sottrarsi al pericolo. L’ansia, come risposta fisiologica, è utile quando fa percepire il pericolo e reagire aumentando le capacitàdi adattamento. L’ansia è invece patologica quando si perde il controllo delle proprie emozioni, quando si percepiscono sentimenti di impotenza e incertezza, con riduzione delle capacità operative e conseguenti elevati stati di sofferenza e disadattamento. Secondo l’approccio psicoanalitico l’ansia rappresenta un segnale di pericolo o minaccia, che può derivare da un conflitto inconscio, ma che le difese dell’Io non sono in grado di controllare. Nel modello comportamentale l’ansia è considerata una risposta condizionata da stimoli ambientali. L’approccio neurobiologico ha approfondito i meccanismi neurofisiologici e neurobiochimici alla base di questo disturbo, identificando le aree cerebrali (sist. limbico, corteccia prefrontale e temporale, locus coeruleus del ponte) e i neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina e GABA) coinvolti. Il GAD si caratterizza per la presenza di Ansia eccessiva per un periodo di almeno sei mesi, legata a eventi e attività quotidiane (es. prestazioni lavorative o scolastiche). Quindi riguarda una quantità di eventi e di attività diverse La persona ha difficoltà a controllare l’ansia. Si associano all’ansia sintomi come irrequietezza, affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare, disturbi del sonno. Ansiolitici Psicoterapia Auto-aiuto : cognitivo-comportamentale Psicodinamico Si caratterizza per la comparsa sintomi ansiosi invalidanti dovuti all’azioni di una sostanza (droga,farmaco o tossina). Il DAP insorge entro i 40 anni, con due picchi di incidenza a 20 e a 35. E’ un disturbo cronico ma molto variabile per gravità e frequenza delle crisi. Periodo di intensa paura, sofferenza accompagnato da sintomi somatici e cognitivi. Ha inizio improvviso, durata limitata, picco dopo 10 minuti. I sentimenti sperimentati sono di pericolo imminente o catastrofe incombente, paura di morire o di impazzire. Sintomi somatici: tachicardia, sudorazione, brividi o vampate, tremori, dispnea, dolore al petto, nausea, sensazione di svenimento. Sintomi psichici: derealizzazione (sensazione di irrealtà), depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi), paura di impazzire o di perdere il controllo o di morire. La fobia è un timore eccessivo e immotivato di situazioni, oggetti o attività che determina la comparsa di sintomi ansiosi o di condotte di evitamento, tali da compromettere il normale funzionamento sociale o lavorativo della persona. I disturbi fobici si dividono in tre gruppi: • Agorafobia • Fobia specifica • Fobia sociale L’agorafobia è il timore di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto in caso di bisogno. Per esempio le strade o i negozi affollati, gli spazi chiusi (ascensori, gallerie), ponti, mezzi di trasporto. La persona è portata a evitare le situazioni e i luoghi che gli provocano disagio, compromettendo la possibilità di viaggiare, lavorare, di avere una vita autonoma La fobia specifica è caratterizzata da un timore eccessivo e inadeguato conseguente all’esposizione a uno specifico oggetto o situazione. Il quadro clinico si caratterizza per la presenza di sentimenti di paura, repulsione, disgusto, e di condotte di evitamento sproporzionate alla reale pericolosità dello stimolo. Il disagio è molto intenso e può essere evocato anche solo da un’immagine filmata o dall’attesa dello stimolo. Le reazioni possono essere molto violente (fuga o blocco). Tipo Animali. la paura viene provocata da animali o insetti. Questo sottotipo esordisce generalmente nell'infanzia. Tipo Ambiente Naturale. La paura viene provocata da elementi dell'ambiente naturale, come temporali, altezze, acqua. Questo sottotipo esordisce generalmente nell'infanzia. Tipo Sangue-Iniezioni-Ferite. La paura viene provocata dalla vista del sangue o di una ferita, o dal ricevere un'iniezione o altre procedure mediche invasive. Tipo Situazionale. la paura viene provocata da una situazione specifica, come trasporti pubblici, tunnel, ponti, ascensori, volare, guidare, o luoghi chiusi. Ipotesi simbolica: Freud Apprendimenti infelici: Watson Intervento di modeling esposizione graduale E’ un disturbo caratterizzato dalla paura marcata e persistente i situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a individui non familiari e al possibile giudizio degli altri. Pervasivo e irrazionale timore di apparire imbarazzato, ridicolo, o di agire in modo inopportuno e umiliante. Disturbo grave che interferisce significativamente nel funzionamento sociale e lavorativo. Se non trattata può assumere decorso cronico e progressivo. Può associarsi con un disturbo dell’umore e con un disturbo da abuso di sostanze e di alcool. Le ossessioni sono pensieri, impulsi, o immagini persistenti che vengono vissuti come intrusivi ed estranei, che sfuggono al controllo della persona. La persona tenta inutilmente di ignorare, o sopprimere questi pensieri o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni. Le più comuni ossessioni riguardano il dubbio su ogni situazione (aver chiuso il gas), la contaminazione (paura di ammalarsi stringendo la mano), il controllo (disordine e asimmetria), impulsi aggressivi (ferire il proprio figlio, gridare un’oscenità in chiesa). Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (es.lavarsi le mani, controllare, riordinare) o atti mentali (pregare, contare, ripetere le parole in silenzio), che la persona mette in atto per prevenire o ridurre l’ansia, o l’angoscia che accompagna un’ossessione o di impedire alcuni eventi o situazioni temute. Il DOC è caratterizzato dalla presenza di ossessioni o compulsioni che la persona critica e vive come assurde e non congrue ma alle quali non riesce a sottrarsi, e che determinano una significativa interferenza col funzionamento quotidiano, lavorativo e sociale. Questi sintomi impegnano la persona per molto tempo durante la giornata, e causano una marcata angoscia che può essere alleviata mettendo in atto determinati comportamenti. Il DOC esordisce nella maggior parte dei casi in età giovanile, prima dei 25 anni. In genere i sintomi si manifestano gradualmente e si aggravano progressivamente. Il decorso in genere è cronico. Il DOC si può associare ad altri disturbi (Depressione Maggiore, altri Disturbi d’ansia, Disturbi dell’alimentazione). • Gli studenti dislessici hanno alti livelli di ansia, non solo in situazioni accademiche ma anche in altre situazioni sociali (Carroll et al. 2006) • Gli adolescenti con dislessia possono presentare fobia sociale, disturbo d’ansia generalizzato e altri disturbi psichici (Goldsteinet al. 2007) • L’andamento dell’autostima e la sua interazione con i fattori ambientali e il disturbo di apprendimento (McNulty 2003)