Effetto Cherenkov - 1 Particelle cariche, che attraversano un mezzo denso con velocità superiore a quella con cui si propaga la luce nello stesso mezzo, emettono radiazione elettromagnetica che si propaga con un fronte d’onda conico. b<1/n Fino a che v<c/n, i dipoli sono disposti simmetricamente intorno al cammino della particella ! nessuna radiazione emesa b>1/n Se v>c/n la simmetria è rotta e si ha momento di dipolo non nullo ! emissione di radiazione L’energia spesa dalla particella nel polarizzare gli atomi del mezzo viene restituita dal mezzo nel processo di diseccitazione sotto forma di radiazione coerente (onda d’urto e.m.) la particella incidente polarizza il dielettrico gli atomi diventano dei dipoli. Se b>1/n momento di dipolo elettrico emissione di radiazione. Fisica Nucleare e Subnucleare II, 2007-8 19 Lezioni 6 e 7 seconda parte RICH: SuperKamiokande M. Sozzi Lab. Fisica Interaz. Fondamentali Effetto Čerenkov (5) Luce Cerenkov in reattore nucleare Anelli Cerenkov a SuperKamiokande M. Sozzi Lab. Fisica Interaz. Fondamentali Effetto Cherenkov - 5 Nel disegno di rivelatori di luce Cherenkov è opportuno calcolare il numero di fotoni emessi per unità di cammino percorso (x [cm]) per una particella di carica ze per unità di energia o di lunghezza d’onda: d 2N z 2# & 1 ) d 2 N 2 z 2# = = (1 + oppure 2 2 d² dx c ¢ % n (² ) d, dx ,2 & 1 ) (1 + 2 2 ¢ % n (, ) Trascurando la dispersione nel mezzo (considerando cioè n indipendente da ¢ ) ed integrando su un opportuno intervallo di lunghezza d'onda ¢ dN 1 2 = 2² z # )1 , 2 2 dx ( % n ( &) + &2 &1 ¢ 1 d& 2 2 = 2² z # sin . C ) 2 & ( &1 Integrando nell'intervallo di ¢ tipico dei fotomoltiplicatori bialcali (350< ¢ <550 nm) otteniamo 1 , &2 + dN = 475 z 2 sin 2 ² C fotoni/cm dx Il numero di fotoni prodotti dipende da n: n grande % pochi fotoni ! La luce Cerenkov e' prodotta massimamente per piccoli ¢ , nell’ UV. Fisica Nucleare e Subnucleare II, 2007-8 ! Lezioni 6 e 7 seconda parte 23 Spettro di fotoni Cherenkov per 300nm< ¢ < 650nm Sensibilità (Quantum efficiency) di un PMT bialcali Contatori basati sull'effetto Cherenkov I contatori basati sull'Effetto Cherenkov normalmente vengono utilizzati per misurare la velocità ² delle particelle cariche (ad esempio negli esperimenti agli acceleratori, su pallone atmosferico o nello spazio). Se dal rivelatore Cherenkov otteniamo la velocità della particella (v= ² c) e da un'altra parte dell'apparato (ad esempio dalla misura di deflessione in campo magnetico) ne otteniamo l'impulso (p = m v) combinando le informazioni possiamo determinarne la massa m (e quindi identificare il tipo di particella). COMPONENTI PRINCIPALI: 1 Radiatore: mezzo che produce la luce all’ attraversamento di particelle cariche di opportuna velocità di lunghezza L 2 Raccolta di luce 3 Fotorivelatore Ricordiamo che l'effetto Cherenkov è a soglia: solo particelle con velocità superiore al valore definito dall’ indice di rifrazione danno un segnale per emissione di luce Cherenkov Fisica Nucleare e Subnucleare II, 2007-8 Lezioni 6 e 7 seconda parte 25 Telescopi Air Cherenkov Le particelle cariche generate in uno "Sciame Esteso nell'Atmosfera" generano fotoni Cerenkov • Il numero dei fotoni visibili è proporzionale alla energia iniziale • La luce di fondo del cielo notturno definisce l’energia di soglia di rivelazione. Le osservazioni vanno eseguite durante le notti serene e senza luna. • Fisica Nucleare e Subnucleare II, 2007-8 Lezioni 6 e 7 seconda parte 28 THE SURFACE DETECTOR ARRAY Surface Detector (SD): 1600 water Cherenkov tanks, 100% duty cycle GPS antenna Electronics FE, 40 MHz FADC 3 PMTs Batteries 12 t of purified water Comms antenna Solar panel Effetto Cherenkov in mare/ghiaccio per rivelare neutrini astrofisici di altissima energia Il telescopio consisterà di ~5000 rivelatori di fotoni posizionati a grande profondità Profondità: 3500m neutrino Distanza dalla costa: 80 km AGN neutrino Picture from ANTARES Schema di principio dei Telescopi Cherenkov per neutrini In mare: NEMO-ANTARES Al Polo Sud nel ghiaccio: AMANDA-ICECUBE Fisica Nucleare e Subnucleare II, 2007-8 30 Riassunto lezione 5-8 Radiazione di transizione La radiazione di transizione è emessa quando una particella carica attraversa un mezzo con un indice di rifrazione discontinuo, e.g. alla superfice di separazione fra il vuoto ed un dielettrico . medium vacuum Una visione semplicistica electron Rivelatori di Particelle 16 Radiazione di transizione L’energia irraggiata ad ogni superfice di separazione e’: 1 W p 3 N ee2 p 0 me solo e± di alta energia emettono TR. Identificatione of e± W plasma frequency N ph p 20eV (plastic radiators) W 1 137 Il numero di fotoni emessi per superfice di separazione e’ piccolo: Rivelatori di Particelle 17 I raggi X sono emessi a piccolo angolo: 1 Spettro di emissione della radiazione di transizione (TR): 1 p ( p frequenza di plasma ) 4 I radiatori devono essere a basso Z Bisogna evitare di riassorbire I fotoni emessi (vedi in seguito effetto fotoelettrico proporzionale a Z5). Lo spessore dei radiatori deve essere ≥ della lunghezza di formazione D. c D p Rivelatori di Particelle 18 TRD Transition Radiation Detector ö dE a æ w P21 + w P2 2 + 2w 2 / g 2 w 2 / g 2 + w P21 ÷÷ = çç log 2 2 2 2 2 2 dw p è w P1 - w P 2 w / g + wP2 ø E= 2agw P1 3 (w P 2 << w P1 ) Intrerfacce multiple Rivelatore a gas pesante (Xe) per rivelare fotoni X M. Sozzi Lab. Fisica Interaz. Fondamentali