Teorie sociologiche del *900: dal macro al micro

Teorie sociologiche del ‘900
e gli sviluppi della società moderna
Corso Sociologia generale 2016/17
Paradigmi dei sociologi classici

Strutturalismo Organicista: Durkheim

Strutturalismo Conflittualista: Marx

Paradigma dell’azione: Weber

Paradigma della relazione: Simmel
Si evolvono ulteriormente nel corso del ‘900 in stretto contatto
con la trasformazione della società moderna e delle sue diverse
versioni
MODELLI SOCIALI DEL ‘900: ECON0MIA E POLITICA
SOCIETA’ LIBERISTE: forte incentivo allo sviluppo economico
capitalistico e ruolo secondario dello Stato
SOCIETA’ SOCIALISTE: sviluppo economico
predominio della struttura politica
collettivista
e
SOCIETA’ MISTE O SOCIALDEMOCRATICHE: equilibrio fra sviluppo
economico e redistribuzione della ricchezza attraverso la
mediazione del sistema politico e dei servizi pubblici
PRIMA PARTE DEL ‘900
LA PRIMA GUERRA MONDIALE, ORIGINATA DAGLI SCONTRI FRA I NAZIONALISMI
EUROPEI, PORTA AD UNA GRAVISSIMA CRISI MONDIALE CHE SEGNERA’ LA SOCIETA’ DEL
‘900
a) Con la rivoluzione sovietica in Russia sia avrà la costituzione del MODELLO
SOCIALISTA-COMUNISTA in molti Stati Europei e del “Terso Mondo” che
sfocia in “dittature del proletariato”
b) Con la crisi economica post-bellica e l’anti-comunismo andranno al potere
REGIMI DITTATORIALI in diversi paesi europei (Italia, Germania, Spagna,
Portogallo, …)
c) Con la crisi del 1929 e il forte impoverimento di ampi gruppi sociali
gli Stati Uniti reagiranno con politiche di forte investimento in lavori
pubblici
d) I paesi occidentali (sia democratici sia dittatoriali) continuano o
iniziano l’occupazione coloniale di ampi territori in Africa e Asia
LA SOCIOLOGIA VIENE OSTEGGIATA E SOPRESSA D’AUTORITÀ
Seconda parte del ‘900
SOLO DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE SI SVILUPPA UNA NUOVA FASE
SOCIALE “TARDO-MODERNA” (anni ‘50-anni ’70)
 con un ulteriore sviluppo dell’industria
 l’avvento di una società dei consumi di massa
 la creazione di un sistema di assistenza sociale (pensioni) e di
welfare (servizi sociali)
 il forte sviluppo dei mass media (giornali, tv, radio)
 forte sviluppo di nuove istanze culturali e movimenti di massa
(giovani, donne, operai, pacifisti, riformisti per il welfare, di
self-help, ecc.)
PROSPETTIVE SOCIOLOGICHE del ‘900
STRUTTURAL-FUNZIONALISMO:
Talcott Parsons (1902-1979) parla di Sistema Sociale
strutturato e integrato attraverso le funzioni assolte da
varie strutture sociali (o sotto-sistemi) entro cui il soggetto
svolge dei ruoli che gli conferiscono uno status accentuando
però l’attenzione a ciò che mantiene l’ordine e la coesione
sociale (es. la famiglia, la relazione medico-paziente, ecc.)
Sistema: Sotto-sistemi interagenti formanti un complesso unitario
che produce effetti sistemici emergenti superiori alle parti
costituenti (rilevante il ruolo dell’informazione per organizzare e
tenere unito il sistema)
Status: posizione in un sotto-sistema regolata da norme
Ruolo: diritti e doveri, aspettative legati allo status
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TEORIE DEL CONFLITTO, TEORIA CRITICA: la società è composta di gruppi distinti generati
nel campo economico, ciascuno dedito al proprio interesse e ciò comporta la costante
presenza di un conflitto.
Quelli che prevalgono nel conflitto diventano gruppi sociali dominanti, quelli che
soccombono diventano gruppi sociali subordinati. Si crea DISEGUAGLIANZA (economica e di
potere) e quindi minori opportunità per vasti gruppi di popolazione
Nuove forme di diseguaglianza sorgono dalle discriminazioni sessuali (gender studies) e
razziali (studi multiculturali) che generano asimmetrie e possono ripercuotersi sugli status
delle persone
Forme di redistribuzione della ricchezza possono avvenire attraverso lotte e movimenti
sociali che portano a politiche sociali inclusive e allo sviluppo di servizi pubblici e comuni
Compito della sociologia è quello di mettere in evidenza i meccanismi che creano
diseguaglianza ed essere critica verso i vari poteri sociali che le mantengono, ma anche
sostenere i movimenti sociali e le politiche inclusive e redistributive
Es: Horkheimer e Adorno, La personalità autoritaria
A. Melucci, Studi sui movimenti sociali
Vari, Studi sul welfare e le politiche sociali
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TEORIE DELL’AZIONE: rivolgono l’attenzione ai comportamenti individuali
dei singoli attori; le strutture sociali sono prodotte da azioni e interazioni
degli individui. LA SOCIOLOGIA SVILUPPA LA SUA ATTENZIONE PER
L’AMBIENTE MICRO E PER I FATTORI CULTURALI CHE GUIDANO L’AZIONE.
L’Interazionismo simbolico e l’etnometodologia: si concentrano sull’analisi
delle interazioni dirette nei contesti della vita quotidiana e ne sottolineano
il ruolo nella creazione della società e delle sue istituzioni.
L’interazionismo simbolico si occupa degli effetti dei simboli, incluse
le parole e la cultura, sull’interazione tra due o più persone. La
mente e il sé si formano grazie alle interazioni, queste dipendono
dal significato che si attribuisce alla situazione che si vive. Il
significato dipende dal contesto.
George H. Mead, Mente, Sé, Società
E. Goffman, Relazioni in pubblico; Rituali di interazione; Asylums (ricerca in un Ospedale
psichiatrico)
E.T. Hull, Prossemica
H. Blumer, Interazionismo simbolico, 1969
H. Garfinkel, Studies in etnometodology, 1967
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TEORIE RELAZIONALI: sviluppano l’analisi delle relazioni sociali in
specifici contesti, situazioni, “ecologie”, ma anche delle forme
tipiche che caratterizzano specifici periodi storici.
Propongono una sociologia dei processi sociali e della loro
evoluzione, dei giochi e delle configurazioni che emergono
nell’interazione fra individui, gruppi, istituzioni, idee
SVILUPPANO ANALISI DELL’IMMAGINARIO SOCIALE, DELLE
EMOZIONI COLLETTIVE, DAGLI ASPETTI FIDUCIARI/SFIDUCIARI
DELLE RELAZIONI
Spesso si occupano di aggregati di relazioni o sistemi: le proprietà
dei sistemi sono diverse da quelle degli elementi componenti
(particolare attenzione alla DIMENSIONE MESO che connette micro e macro)
Esempi: N. Elias, Che cos'è la sociologia?; Coinvolgimento e distacco
G. Bateson, Verso un’ecologia della mente (1972); Mente e Natura (1979)
E. Morin, Il Metodo; Il soggetto ecologico
Z. Bauman, La modernità liquida; Vite di scarto
G. Morgan, Images. Le metafore dell’organizzazione (1989)
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Teorie interpretative post-moderne
COSTRUZIONE SOCIALE DELLA “REALTÀ”:
La vita sociale “reale” (che produce effetti e
cambiamenti) è sempre mediata dalle
interpretazioni intrecciate dei soggetti individuali e
collettivi che si relazionano sulla scena sociale;
• Le interpretazioni dipendono:
a)dal gioco interattivo reciproco degli attori che “adatta” la
cultura alla specifica situazione;
b)Dagli schemi culturali presenti in un gruppo sociale;
c)Dall’immaginario presente in uno spazio-tempo
(rappresentazioni ed emozioni sociali)
Ad esempio: il sesso riflette una condizione anatomica, il
genere riflette le interpretazioni sociali che si danno delle
differenze di genere in un determinato ambiente e
momento storico
Sociologia e senso comune
• Esiste spesso una notevole differenza fra le conclusioni tratte tramite il
pensiero sociologico e quelle invece basate sul senso comune.
• Come esempio prendiamo un esperimento condotto nel 2011 su 5.000 americani, il quale aveva
l’obbiettivo di registrare le percezioni del divario tra ricchi e poveri. E’ risultato che gli intervistati
credevano che il quinto superiore della popolazione degli Stati Uniti possedesse circa il 59%
della ricchezza del proprio paese. Ma la realtà è ben diversa: il quinto superiore in realtà detiene
quasi l’84% della ricchezza (Norton e Ariely, 2011). Il grafico mostra i risultati di questo studio.
• E’ evidente che per il senso comune americano la ricchezza è molto più equamente
distribuita e la società è molto più egualitaria di quanto in realtà i dati scientifici mostrino.
Risulta chiara la necessità di adottare uno sguardo sistematico per comprendere a pieno la realtà
sociale, sia nel micro, sia nel macro.
Figura. 1.6 Ricchezza
del 20% superiore degli
americani: opinione
popolare VS realtà.
Fonte: Michael I. Norton
e Dan Ariely « Building a
better America – One
wealth quintile at a time
» Perspectives on
Psychological
science, January 2011:
9-12
George Ritzer, Introduzione alla sociologia ©2014 De Agostini Scuola SpA - Novara
COESISTENZA DEI PARADIGMI SOCIOLOGICI
Le varie teorie sono coesistenti, ma hanno avuto momenti di
maggiore diffusione e riscontro sulla base del loro potere
esplicativo rispetto all’evoluzione della società
Diversi sono stati i tentativi di integrare due o più teorie (es.:
Teorie funzionaliste e dell’azione; teorie del conflitto e dell’azione,
Teorie relazionali e dell’azione)
Attualmente la sociologia si considera un campo
disciplinare pluralista costituito da diversi paradigmi,
teorie e metodi di ricerca coesistenti e chiamati a
fornire quadri generali e analisi specializzate utili alla
riflessività sociale e all’organizzazione di specifici campi
operativi e professionali
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Una visione integrata
(sistemico-relazionale)
Soggetto.nel-suoambiente
Organizzazioni
Sistemi di
relazioni
Una visione integrata (sistemico-relazionale)
• Soggetto (relazionale): il soggetto è naturalmente sociale, è un
elaboratore di relazioni, la sua identità emerge dalle relazioni
vissute o immaginate a cui attribuisce un senso (ossia un
significato culturale);
• Le interazioni fra soggetti (“micro”) sviluppano i processi
direttamente vissuti; le interazioni talvolta si solidificano in
legami più stabili ossia forme relazionali (relazioni);
• Le aggregazioni di relazioni danno vita ad associazioni,
organizzazioni, istituzioni, gruppi sociali, aggregazioni locali,
ossia alla “dimensione meso” della vita sociale: esse possono
sviluppare capacità diverse e maggiori rispetto alle interazioni
costitutive;
• Le interazioni fra le aggregazioni originano la “dimensione
macro”, ossia i processi e le strutture sistemiche. Le interazioni
a livello macro sono mediate dalla cultura, dai mediatori
sociali, dall’immaginario e dalle emozioni collettive.