Lingua e Traduzione Tedesca I
a.a. 2016-2017
Herzlich willkommen!!!
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Lingua e Traduzione Tedesca I
Articolazione del corso (45 ore):
Il corso si articola in due moduli (CFU 6+3):
Modulo A (Linguistico) - 6 CFU (30 ore):
analisi delle strutture fonetiche, morfo-sintattiche e lessicali del tedesco
(elementi di teoria ed esercitazioni pratiche)
Modulo B (Interculturale) - 3 CFU (15 ore):
elementi di civiltà dei paesi di lingua tedesca (lezioni frontali, lavoro sui
testi, esercitazioni sul lessico)
L-11, 9 CFU: Lettorato + Moduli A + B
L-11 (tedesco III lingua; L-10), 6 CFU: Lettorato + Modulo A
Altri CdL, CFU: Lettorato + Modulo B
Lucia Giuliano
[email protected]
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Orario del corso:
Modulo A (prime 30 ore); Modulo B (ultime 15 ore)
Giovedì15.00-17.00 - Aula Erodoto (ex G).
Bibliografia:
Modulo A:
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C. Di Meola, La Linguistica tedesca. Un’introduzione con esercizi e bibliografia
ragionata, Bulzoni, Roma 2007 (capitoli scelti).
E. Bruno, R. Franch, Deutsche Grammatik. Grammatica di riferimento per lo studio
della lingua tedesca, Il Capitello, Torino 2005.
Materiale integrativo fornito dal docente.
Consigliata la consultazione di http://www.tedescoinrete.it
Modulo B:
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A. Destro (a cura di), I paesi di lingua tedesca - Storia, cultura e società, Il Mulino,
Bologna 2004. Cap. 1 (con particolare attenzione al par. 6), cap. 2 (ad eccezione dei par.
1.4, 1.5, 2 e 3), cap. 3 (par. 1.1 - 1.4, 1.6), cap. 4 (par. 1.1 - 1.7), cap. 6 (par. 1.1 - 1.2).
V. Vannucci, F. Predazzi, Piccolo viaggio nell’anima tedesca, Feltrinelli, Milano 2004.
Materiale integrativo fornito dal docente.
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Bibliografia:
Modulo A:
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•
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C. Di Meola, La Linguistica tedesca. Un’introduzione con esercizi e bibliografia
ragionata, Bulzoni, Roma 2007.
Dettaglio capitoli:
Prefazione (solo § 0.3); cap. 1: Fonetica, fonologia e grafia (par. 1.1, 1.2, 1.3, 1.4 [solo
§ 1.4.2], 1.6 [solo § 1.6.3], 1.7 [1.7.1 e 1.7.3]); cap. 2: Morfologia (par. 2.1, 2.2, 2.3, 2.4).
E. Bruno, R. Franch, Deutsche Grammatik. Grammatica di riferimento per lo studio
della lingua tedesca, Il Capitello, Torino 2005.
Dettaglio capitoli:
Cap. 1 (1.1, 1.2, 1.3), cap. 2 (2.1, 2.2 [solo 2.2.4], 2.3, 2.10 [2.10.1- 2.10.2, 2.10.3,
2.10.4], 2.15, 2.16, 2.17 [2.17.1, 2.17.2]), cap. 3* (3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.10),
cap. 4 (4.1, 4.6), cap. 5 (5.1, 5.5, 5.9 [solo 5.9.1]), cap. 6 (può essere sostituito dalla
dispensa presente in portineria), cap. 9 (pp. 278-9, solo sondern e aber).
La presente presentazione in Power Point.
Materiale integrativo fornito dal docente:
dispense disponibili in portineria:
- Cenni di storia della lingua tedesca (da: M. G. Saibene, Grammatica descrittiva della lingua tedesca,
Carocci, Roma 2002).
- Le preposizioni (da: E. Difino, P. Fornaciari, Deutsch. Klipp und klar, Principato, Milano 2001).
schede distribuite a lezione:
- L’Alfabeto tedesco - Regole di pronuncia.
- Länder, Orte und Städte: Präpositionen und Artikel.
• Consigliata la consultazione di http://www.tedescoinrete.it
*Per questo capitolo in particolare ci si può aiutare con le schede distribuite a lezione e le presenti slide.
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Modalità di svolgimento dell’esame:
L’esame di Lingua e Traduzione Tedesca I si articolerà in due parti:
1) Prova scritta
- prova scritta di Lettorato (Prof. ssa ): grammatica, comprensione scritta, ascolto.
- (L-11, L-10) prova scritta di Lingua e Trad. relativa al modulo A (domande a risposta
aperta e multipla sugli argomenti di teoria previsti dal corso - fonetica e fonologia,
morfologia e sintassi - e brevi frasi da tradurre in e/o dal tedesco).
- (altri cdl) prova scritta di Lingua e Trad. relativa al modulo B (domande a risposta
aperta e multipla sugli argomenti di civiltà previsti dal corso).
2) Prova orale
- (9 cfu) accertamento orale sugli argomenti previsti dal modulo B, preceduto da una
riflessione sugli eventuali errori presenti nella prova scritta.
- (6 cfu, facoltativo) accertamento orale sugli argomenti previsti dal modulo A,
preceduto da una riflessione sugli eventuali errori presenti nella prova scritta.
Il voto sarà assegnato tenendo conto dei seguenti fattori:
- esito della prova scritta di Lettorato (40-50%);
- esito della prova scritta di Lingua e Traduzione (modulo A);
- esito della prova orale (modulo B).
Note: superamento della prova scritta / rifiuto del voto / validità dello scritto.
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Modulo A
Contenuti generali del corso
Elementi di:
• STORIA DELLA LINGUA (evoluzione della lingua tedesca).
• LINGUISTICA [studio scientifico della lingua, analisi sistematica
della sua struttura e del suo funzionamento (Di Meola, La linguistica
tedesca)].
Campi della linguistica oggetto di studio del presente corso:



•
Fonetica e fonologia
Morfologia
Sintassi (primi elementi)
GRAMMATICA DESCRITTIVA
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Parole tedesche nell’italiano
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Internazionalismi/Internationalismen (alcuni esempi)
abstrakt
absolut
Adresse
Akzent
Computer
Baby
Soundtrack
Restaurant
Croissant
Museum
normal
Perfekt
Adagio
Religion
Realitӓt
Radio
Philosophie
Problem
Banane
Auto
Archiv
Energie
ciao
modern
privat
Emotion
diskutieren
Kultur
Saison
Microphon
Musik
Hotel
informieren
Attraktion
telefonieren
ideal
Medizin
Sport
Politik
E-Mail
Alphabet
sympathisch
Intermezzo
Programm
Motor
Hobby
Camping
Chance
Chaos
Illusion
Minute
Autor
studieren
Jeans
Form
Cousin
plus
super
Taxi
Film
Cd
Bus
Club
Sms
Tipp
Stil
Post
Job
Foto
Bar
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Deutsch nach Englisch: affinità con l’inglese
TEDESCO
INGLESE
gut
Buch
unter
Bier
hier
machen
Apfel
Haus
Hundert
trinken
Milch
Fieber
good
book
under
beer
here
make (to)
apple
house
hundred
drink (to)
milk
fever
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Achtung: Falsche Freunde!/Attenzione: ‘falsi amici’!
Tedesco > Italiano
kalt > freddo
Konkurs > fallimento
Diplomat > diplomatico
Dirigent > direttore d’orchestra
morbid > morboso
Nonne > suora
komisch > strano
Konfetti > coriandoli
Firma > azienda
alt > vecchio
Esempi da altre lingue:
Tedesco > Inglese
Gift > veleno
also > allora
arm > povero
fast > quasi
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Dove si parla il tedesco
(lingua germanica del ceppo indoeuropeo):
Lingua ufficiale in:
• Germania
• Svizzera (lingua ufficiale paritaria)
• Austria
• Liechtenstein
• Lussemburgo (lingua ufficiale paritaria)
Lingua ufficiale regionale in:
• Belgio (nella comunità germanofona)
• Italia (in Alto Adige)
• Danimarca (minoranza linguistica nel Nordschleswig)
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Le tre aree dialettali tedesche
(Oberdeutsch, Mitteldeutsch, Niederdeutsch)
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Cenni di storia della lingua
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Evoluzione della lingua tedesca
Periodo predocumentario:
Voralthochdeutsch (pre-altotedesco): lingua parlata: fitti scambi culturali e linguistici tra romani e
tedeschi . Es: dal latino speculum → ted. Spiegel; dal latino mercatum → ted. Markt; dal latino fenetra
→ ted. Fenster.
4 periodi:
•
Althochdeutsch (altotedesco antico): 750 - metà XI sec.
- lingua parlata: popolo → dialetti degli antichi gruppi germanici (Stӓmme); clero → latino;
- lingua scritta: artificiale, non unitaria, commistione dei dialetti centro-meridionali e di espressioni di
origine latina (non esistevano regole grammaticali e ortografiche).
•
Mittelhochdeutsch (medio altotedesco): seconda metà XI - metà XIV sec.
- lingua scritta: lingua delle corti (elitaria, con caratteri piuttosto unitari, ma ancora su base
dialettale. Prevalenza dell’influsso francese). Nascita della letteratura tedesca (Gottfried von
Straβburg, 1210; Wolfram von Eschenbach, 1210. Ancora nessuna regola ortografica.
•
Frühneuhochdeutsch (primo neotedesco): seconda metà XIV - metà XVII sec.
- lingua scritta: livellamento delle forme, basi della lingua unitaria. Sviluppo socio-culturale,
nascita di nuovi ceti, invenzione della stampa a caratteri mobili (Gutenberg, 1450), traduzione
della Bibbia in tedesco (Lutero, 1522 -1534). Sostantivi con la maiuscola. Ortografia variabile.
•
Neuhochdeutsch (neotedesco) = tedesco moderno: seconda metà XVII →
- prima grammatica completa lingua tedesca (Schottel, 1641); Duden, (dizionario completo
dell’ortografia tedesca, 1880), fratelli Grimm (Deutsche Grammatik, 1819-44, e Deutsches
Wörterbuch, dal 1854). Riforme ortografiche: 1876, 1901, 1996-98, 2006.
Fonte: Saibene
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Il tedesco oggi
Gegenwartsdeutsch (tedesco contemporaneo):
- Standardsprache (lingua standard)
- Varietà diastratiche:
• Umgangssprache (lingua parlata/gergale. Livello sovradialettale, ma pur sempre
regionale)
•
•
•
•
•
Dialekt o Mundart (dialetto)
Soziolekt (lingua di un gruppo)
Idiolekt (linguaggio di un singolo)
Sondersprachen (linguaggi particolari: poesia, religione ecc.)
Fachsprachen (linguaggi settoriali: medico, scientifico ecc.)
Fonte: Saibene
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Linguistica*
*Fonte: Di Meola
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Linguistica
Linguistik/Sprachwissenschaft
•
•
•
•
Studio scientifico della lingua.
Analisi sistematica della sua struttura e del suo funzionamento.
Ha un carattere descrittivo e non prescrittivo: descrive come funziona la lingua, non
prescrive regole (≠ dalla grammatica).
Il parlante comune sa usare intuitivamente la propria lingua, ma non sempre è
cosciente di come funzioni (es: stehen/liegen).
(Fonte: Di Meola, La linguistica tedesca)
Campi della linguistica:
•
•
•
•
•
•
•
1. Fonetica e fonologia
2. Morfologia
3. Sintassi
4. Semantica
5. Pragmatica
6. Linguistica testuale
7. Sociolinguistica
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Fonetica e fonologia
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Fonetica/Phonetik
•
Studio dei suoni di una lingua dal punto di vista della loro articolazione e delle loro
caratteristiche acustiche (articolazione e percezione dei suoni).
• I suoni della lingua, detti foni, non vanno confusi con le lettere dell’alfabeto usate per
trascriverli, ossia i grafemi. Il fono si indica convenzionalmente tra parentesi quadre
[] (es: [b]), il grafema tra parentesi uncinate <> (es: <b>).
• Il rapporto tra suoni e grafema in tedesco non è sempre biunivoco (corrispondenza
1:1):
 A più suoni può corrispondere un unico grafema: Esempi:
- <b> corrisponde a [p] (Lob) e a [b] (Lobes);
- <g> corrisponde a [g] (geben), [k] (Tag), [ç] (wenig), [ʒ] Garage, [dʒ] Gin;
 A più grafemi può corrispondere un unico suono. Esempi:
- a [s] corrispondono <s> (lesen), <ss> (lassen), <β> (lieβ);
- a [ʃ] corrispondono <sch> (Schein), <s> (Spannung), <ch> (Chef), <sh> (Shirt), <sk>
(Ski), <sci> (Pastasciutta).
Fonte: Di Meola
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Gli organi fonatori
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Le vocali
Suoni sonori, prodotti mediante la vibrazione delle corde vocali. L’aria
proveniente dai polmoni, dopo aver passato la glottide, non incontra ostacoli
(ostruzioni, restringimenti).
Si differenziano attraverso 2 fattori:
• La POSIZIONE DELLA LINGUA, che determina la forma assunta dalla
cavità orale (cassa acustica) → (vocali anteriori, centrali, posteriori);
• L’ARROTONDAMENTO DELLE LABBRA (vocali chiuse, semichiuse,
semiaperte, aperte). NB: Il grado di apertura coincide con l’altezza: vocali
alte = vocali chiuse; vocali basse = vocali aperte).
Vocali tedesche: 16 vocali (8 brevi; 8 lunghe)
Vocali italiane: 7 (nessuna distinzione di lunghezza).
Fonte: Di Meola
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Le vocali tedesche e italiane
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Le vocali tedesche
Brevi
Lunghe
[I] Mitte
[i:] Miete
[Y] Müller
[y:] führen
[ɛ] lässt, wäre
[ɛ:] Mädchen, wählen [e:] lesen
[oe] Hölle
[ø:] Höhe
[a] acht
[ɑ:] Bahn
[ʊ] Fluss
[u:] Fuß
[ɔ] Sonne
[o:] Sohn
[ɐ] Vater, Uhr, Tor
[ə] bitte, Reise, Sache, Gebäude (Schwa-Laut)
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Le consonanti italiane e tedesche
Le consonanti si possono classificare secondo tre criteri:
1. Modo di articolazione/Artikulationsart (tipo di ostruzione che si crea nel
canale fonatorio);
2. Luogo di articolazione/Artikulationsort (punto in cui si crea l’ostruzione);
3. La presenza o meno di sonorità: stimmhaft/stimmlos (eventuale apporto
delle corde vocali).
1. In base al modo di articolazione le consonanti si distinguono in:
• occlusive → occlusione totale del canale fonatorio. Flusso d’aria bloccato e poi rilasciato
subito dopo. Suono causato da questa piccola esplosione ([p], [b], [t], [d]);
•
fricative → organi fonatori si avvicinano. Passaggio strettissimo dell’aria: frizione ([f], [v], [s],
[z], [ʃ], [ʒ]);
•
affricate → occlusione totale del canale fonatorio. Flusso d’aria bloccato e poi rilasciato
gradualmente (2 momenti articolatori: occlusivo e fricativo) ([ʣ],[ʦ],[ʧ],[ʤ]);
•
nasali → il velo è abbassato, l’aria passa per il naso, cavità orale bloccata ([m] di mare, [ɱ] di
invidia, [n] di insidia, [ɲ] di stagno);
•
•
laterali → la lingua crea un’ostruzione al centro della bocca, l’aria passa dai lati ([l], [ʎ] di gli);
vibranti → vibrazione della lingua o dell’uvula ([r] di Roma, [R] di Reise).
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Le consonanti italiane e tedesche
2. In base al luogo di articolazione le consonanti si distinguono in:
• labiali
• dentali
• alveopalatali
• palatali
• velari
• uvulari → mancano in italiano ([R] Reise: vibrante uvulare)
• glottidali → mancano in italiano ([ʁ] Form: fricativa uvulare)
3. In base alla presenza o meno di sonorità, si distinguono in
• sorde
• sonore.
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Fonologia/Phonologie
La fonologia studia i rapporti tra i suoni linguistici in quanto inseriti in un sistema
lingua. Tali suoni, che hanno una funzione distintiva, sono detti fonemi (Phonem, e) e si raffigurano all’interno di barre oblique (es: /f/). Pur mancando essi stessi di
un significato proprio, distinguono i significati delle parole. Tale funzione distintiva
diventa evidente nelle coppie minime (Minimalpaar, -e), due parole cioè che
differiscono per un solo suono.
Esempi:
Italiano: santo – canto; santo – sarto; cane - pane
Tedesco: Bein – Pein – dein – kein - sein – Schein; Ende – Hände; Kirsche –
Kirche; bitten – bieten; satt – Saat; Bett – Beet; offen – Ofen; Hölle – Höhe; Bann –
Bahn.
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Morfologia
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Morfologia → studio della struttura interna delle parole
Parola: due livelli di astrazione
parola concreta
(come appare in testo)
singt, sang, gesungen, singst ecc.
parola astratta: LESSEMA
es: singen
(come appare nel dizionario)
singen
l. verbale = infinito
l. lessicale = nominativo singolare
l. aggettivale = forma predicativa
Preposizioni articolate → miglior esempio della differenza tra lessema e parola concreta:
a livello concreto: un’unica parola
Es: DAL
a livello astratto: 2 lessemi distinti (da + il)
a livello concreto: un’unica parola
Es: IM
a livello astratto: 2 lessemi distinti (in + dem [der])
Fonte: Di Meola
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Elementi costitutivi della parola: MORFEMI
Morfema = unità minima di una parola, formata da una sequenza ininterrotta di
suoni (fonemi), non ulteriormente divisibile e quasi sempre portatrice di
significato.
morfemi lessicali
(significato pieno)
morfemi liberi
morfemi grammaticali
(possono fungere da parole autonome)
(solo in combinazione con un m. lessicale)
(significato astratto)
morfemi legati
Freundschaft
prefissi
radice
parte principale della parola, portatore del significato primo
affissi
suffissi
circonfissi
morfemi grammaticali
NB: Una parola può anche essere formata da due radici, dunque da soli lessemi lessicali (es: Busreise/Reisebus)
Base: forma di partenza per la formazione delle parole. Può coincidere con la radice, ma può essere anche più ampia
(Es: Normalizzazione / Entfremdung = Estraniamento)
Fonte: Di Meola
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Parole → suddivise in classi di parole:
‘classi grammaticali’ o ‘parti del discorso’
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Verbo
Nome
Aggettivo
Articolo
Pronome
Avverbio
Preposizione
Congiunzione
Particella
Parti variabili → soggette alla FLESSIONE*
verbale
coniugazione
Parti invariabili
nominale
declinazione
persona, numero genere, numero
tempo, modo, diatesi
caso
N.B: La stessa parola può, a seconda dei casi, appartenere a più classi differenti (es:
richtig! = esattamente! Giusto!; die Antwort ist richtig = la risposta è giusta).
*La flessione è uno dei due processi di costruzione delle parole, insieme alla
formazione (composizione, derivazione, conversione). Es: Freund → Freunde/n ecc. ≠
freundlich, Freundschaft ecc. / Land → Lӓnder ≠ Landschaft, Landkarte, Landeskunde.
La prima attribuisce alla parola solo indicazioni di tipo grammaticale, la seconda ne
modifica l’indicazione semantica.
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La flessione del VERBO
tedesco = italiano → informazioni su persona, numero, modo, tempo e diatesi
tempi semplici
contenute nelle desinenze
aggiunte alla radice
tempi composti
(forme perifrastiche)
fornite dagli ausiliari
Italiano
Deutsch
io am-o
ich lieb-e
egli am-ava
er lieb-te
io ho amato
ich habe geliebt
egli ha amato
er hat geliebt
io am-erò
ich werde lieben
egli am-erà
er wird lieben
voi am-aste
ihr habt geliebt/ ihr lieb-te
tedesco ≠ italiano → conosce meno tempi semplici (Prӓsens e Prӓteritum). Per gli
altri tempi ricorre agli ausiliari.
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Modi indefiniti e modi e tempi finiti / Infinite und finite Verbformen
Italiano
Deutsch
MODI INDEFINITI
infinito: amare
Infinitiv: lieben
infinito passato: avere amato
Infinitiv Perfekt: geliebt haben
participio presente: amante
Partizip Prӓsens (Partizip I): liebend
participio passato: amato
Partizip Perfekt (Partizip II): geliebt
gerundio presente: amando
-
gerundio passato: avendo amato
MODI FINITI
indicativo
Indikativ
imperativo
Imperativ
congiuntivo
Konjunktiv I und II
condizionale
TEMPI FINITI
presente: amo
Prӓsens: ich liebe
imperfetto: amavo
Prӓteritum: ich liebte
passato prossimo: ho amato
Perfekt: ich habe geliebt
passato remoto: amai
trapassato prossimo: avevo amato
Plusquamperfekt: ich hatte geliebt
trapassato remoto: ebbi amato
-
futuro semplice: amerò
Futur I: ich werde lieben
futuro anteriore: avrò amato
Futur II: ich werde geliebt haben
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In tedesco il verbo concorda sempre col soggetto cui si riferisce, che in tedesco va sempre espresso.
È formato da radice + desinenza. La radice si ottiene togliendo la desinenza -en o -n dell’infinito
(es: kommen → komm-en; lӓcheln → lӓchel-n)
debole (Schwache Verben): Perfekt: ge- R –t; Prӓteritum: R- + -t + desin.
Coniugazione
forte (Starke Verben): modif. voc. radicale (apofonia*). Perf. e Prӓt. .irreg.
mista (Mischverben): caratteristiche v. deboli e forti (desin. coniug. deb. e
apofonia dei v. forti).
V. deboli: Lieben – liebte – geliebt; V. forti: gehen – ging – gegangen; V. misti: nennen – nannte - genannt.
*Apofonia (Ablaut): dal greco από (ted. ab) = da e φωνή (ted. Laut) = suono → alternanza vocalica, variazione
sistematica di vocali all’interno di uno stesso paradigma.
Presente (Prӓsens)
Uso: corrisponde al presente italiano
un’azione presente
Er geht ins Kino
Va al cinema
un’azione ripetuta o abituale
Er geht jeden Sonntag ins Kino
Va al cinema ogni domenica
continuità di stato
Ich wohne seit drei Jahren hier
Abito qui da tre anni
un’azione futura
Nӓchste Woche fahre ich nach Paris
La prossima settimana vado a Parigi
presente storico
Ich wandere durch den Wald und plötzlich sehe ich einen Hirsch vor
mir
Passeggio nel bosco e all’improvviso vedo un cervo davanti a me
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Coniugazione del presente indicativo
(verbi deboli e forti)
sagen
kommen
ich
sag -e
komm -e
du
sag -st
er
sie
es
sag -t
reden
arbeiten
ich
red -e
arbeit -e
komm -st
du
red -est arbeit -est
komm -t
er
sie
es
red -et
arbeit -et
(man)
(man)
wir
sag -en komm -en
wir
red -en
arbeit -en
ihr
sag -t
ihr
red -et
arbeit -et
sie /Sie
sag -en komm -en
sie /Sie
red -en
arbeit -en
komm -t
*i verbi la cui radice termina in -d o -t
inseriscono una e tra radice e
desinenza alla II e III sing. e alla II plur.
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öffnen
atmen
rechnen
trocknen
ich
öffn -e
atm -e
rechn -e
trockn -e
du
öffn -est
atm -est
rechn -est
trockn -est
er/sie/es/(man)
öffn -et
atm -et
rechn -et
trockn -et
wir
öffn -en
atm -en
rechn -en
trockn -en
ihr
öffn -et
atm -et
rechn -et
trockn -et
sie /Sie
öffn -en
atm -en
rechn -en
trockn -en
*i verbi la cui radice termina in consonante (che non sia -l o -r) seguita da -m o -n inseriscono una
-e- tra radice e desinenza alla II e III sing. e alla II plur.
heiβen
sitzen
reisen
faxen
fassen
heizen
ich
heiβ -e
sitz -e
reis -e
fax -e
fass -e
heiz -e
du
heiβ -t
sitz -t
reis -t
fax -t
fass -t
heiz -t
er/sie/es/(man)
heiβ -t
sitz -t
reis -t
fax -t
fass -t
heiz -t
wir
heiβ -en
sitz -en
reis -en
fax -en
fass -en
heiz -en
ihr
heiβ -t
sitz -t
reis -t
fax -t
fass -t
heiz -t
sie /Sie
heiβ -en
sitz -en
reis -en
fax -en
fass -en
heiz -en
*i verbi la cui radice termina in -s, -ss, -β, -z, -tz, -x hanno, alla II pers. sing, la desinenza -t, anziché
-st (riduzione della sibilante -st > -t)
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a.a. 2016-2017
lӓcheln
ӓndern
ich
lӓchl -e
ӓnder -e
du
lӓchel -st
ӓnder -st
er/sie/es/(man)
lӓchel -t
ӓnder -t
wir
lӓchel -n
ӓnder -n
ihr
lӓchel -t
ӓnder -t
sie /Sie
lӓchel -n
ӓnder -n
*i verbi che terminano in -eln
perdono alla I p.s. la -e- della
radice, mentre alla I e III p.p.
prendono una –n (e non –en),
come nell’infinito.
*i verbi che terminano in -ern
prendono alla I e alla III p.p. -n,
anziché -en (come nell’infinito).
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Particolarità dei verbi forti
I verbi forti presentano delle caratteristiche diverse nella coniugazione presente:
alla II e III persona sing. subiscono il cambiamento della vocale radicale
e>i
e > ie
a>ӓ
au > ӓu
o>ö
sprechen
lesen
fahren
laufen
stoβen
ich
sprech -e
les -e
fahr -e
lauf -e
stoβ -e
du
sprich -st
lies -t
fӓhr -st
lӓuf -st
stöβ -t
er/sie/es/(man)
sprich -t
lies -t
fӓhr -t
lӓuf-t
stöβ -t
wir
sprech -en
les -en
fahren -en
lauf -en
stoβ -en
ihr
sprech -t
les -t
fahrt -t
lauf -t
stoβ -t
sie /Sie
sprech -en
les -en
fahr -en
lauf-en
stoβ -en
NB: i verbi kommen, gehen, stehen conservano invariata la vocale.
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Forme irregolari del presente
Formano il presente in modo irregolare gli ausiliari sein, haben, werden, il
verbo wissen e i verbi modali
sein
haben
werden
wissen
wollen
ich
bin
habe
werde
weiβ
will
du
bist
hast
wirst
weiβt
willst
er/sie/es/(man)
ist
hat
wird
weiβ
will
wir
sind
haben
werden
wissen
wollen
ihr
seid
habt
werdet
wisst
wollt
sie /Sie
sind
haben
werden
wissen
wollen
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I verbi ausiliari/Hilfsverben: sein und haben
L’uso degli ausiliari corrisponde quasi sempre in tedesco e in italiano.
Differenze:
• haben con verbi riflessivi. Es: Ich habe mich gewaschen.
• haben con i verbi modali. Es: Ich habe es nicht gekonnt.
• haben con verbi che indicano fenomeni atmosferici. Es: es hat geregnet,
geschneit.
• haben con il verbo iniziare usato intransitivamente: è iniziato → es hat
angefangen.
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Il genere dei sostantivi
In tedesco non esistono regole per individuare il genere dei sostantivi, che in una lingua
può essere stabilito secondo un
1. criterio morfologico (dalla struttura morfologica della parola è possibile risalire al
genere. Es. Le parole che terminano in –ung sono femminili).
2. criterio fonologico (da regolarità fonologiche della parola è possibile risalire al
genere. Es. sono maschili i monosillabi che iniziano per sch + cons: Schnee).
3. criterio semantico (il genere naturale del referente è determinante per stabilire il
genere del nome. Es: die Mutter).
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Alcuni criteri MORFOLOGICI e SEMANTICI per la determinazione del genere dei
sostantivi:
DER (maschile)
1. Persone e professioni e attività di genere mas. Vater, Lehrer, Freund
2. Giorni della settimana e mesi Montag, Juli
3. Stagioni e punti cardinali Herbst, Norden
4. Bevande alcoliche (tranne: das BIER - neutro) Sekt, Schnaps
5. Auto Audi, Mercedes
6. Fenomeni atmosferici Schnee, Regen
7. Pietre e minerali Stein, Diamant
8. -ling (-e) Lehrling, Schmetterling
9. –or (-en) Motor, Reaktor
10. –us (-en; per la maggior senza plurale) Optimismus, Rhythmus
11. –er (-*; ca. 70% dei nomi) Stecker, Kugelschreiber, Maler (eccez. del plurale: Vater,¨er, Bruder,¨-er, Bauer, -n)
*I sostantivi femminili in –er formano il plurale in –n: e Schwester, -n (ecc. Mutter, -¨er).
12.
13.
14.
15.
–eur (-e) Ingenieur, Animateur
–ant (-en) Praktikant, Fabrikant
–ent (-en) Agent, Produzent
–ist (-en) Sozialist, Pazifist
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DIE (femminile)
1. Persone, professioni e attività di genere fem. Mutter, Lehrerin, Freundin
2. Moto e navi Honda, Titanic
3. Alberi, fiori, frutti (gran parte dei nomi) Eiche, Rose, Birne (ma: r Ahorn, r Mohn, r
Apfel)
4. Numeri Drei, Vier
5. –e (-n; ca. 98% dei nomi) Klasse, Tragödie (ma: r Psychologe)
6. –ei (-en) Metzgerei, Konditorei
7. –ie (-n) Chemie, Familie
8. –heit (-en) Freiheit, Krankheit
9. –keit (-en) Möglichkeit, Eitelkeit
10. –ung (-en) Zeitung, Meinung
11. –tät (-en) Universität, Realität
12. –ik (-en) Musik, Republik
13. –ur (-en) Kultur, Zensur
14. –ion (-en) Religion, Aktion
15. –anz (-en) Relevanz, Allianz
16. –enz (-en) Konkurrenz, Evidenz
17. –schaft (-en) Freundschaft, Gesellschaft
18. –thek (-en) Bibliothek, Mediathek
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DAS (neutro)
1. Lingue Deutsch, Italienisch
2. Paesi e località geografiche (gran parte dei nomi) Deutschland, Asien, Rom (ma: e
USA, r Iraq, e Türkei)
3. Infiniti sostantivati Lesen, Essen
4. Metalli Gold, Silber, Eisen (ma: e Bronze, r Stahl)
5. Colori Blau, Rot
6. –chen (-) Mädchen, Kätzchen
7. –lein (-) Büchlein, Äuglein
8. –ment (-e) Dokument, Parlament (ma: r MOMENT)
9. –nis (-se; ca. 98% dei nomi) Zeugnis, Verhältnis (ma: e Finsternis, e Erlaubnis)
10. –um (-en; parole di origine straniera) Museum, Zentrum, Studium (ma: r Irrtum)
11. –tum (-er) Bürgertum
12. –ing (-s; parole di origine straniera) Doping, Jogging
*Metafonìa o metafonèsi (Umlaut): dal greco μετά (ted. um) = al di là e φωνή (ted. Laut) =
suono → modificazione di suono: avanzamento di una vocale centrale o posteriore [a/ɑ:],
[ɔ/o:], [ʊ/u:] per influsso di una [i] nella sillaba successiva, poi caduta nel corso
dell’evoluzione linguistica: Gast/Gäste deriva dall’ alto tedesco antico gast/gesti).
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Sostantivi omografi e/o omonimi, ma non sinonimi
(differenziati dal genere e/o dal numero)
Bank:
die Bank (pl. die Bänke) = la panca, la panchina, il banco
die Bank (pl. die Banken) = la banca
Verdienst:
der Verdienst (pl. die Verdienste) = il guadagno
das Verdienst (pl. die Verdienste) = il merito
Kiefer:
der Kiefer (pl. die Kiefer) = la mascella
die Kiefer (pl. die Kiefern) = il pino
Wort:
das Wort (pl. Wörter) = parola scritta (termine, vocabolo)
das Wort (pl. Worte) = parola detta
Band:
der Band (pl. die Bände) = il volume das Band (pl. Bande) = il legame
das Band (pl. die Bänder) = il nastro die Band (pl. Bands) = gruppo musicale (solo omografo)
See:
der See = il lago (pl. die Seen)
die See = il mare (die Nordsee, die Ostsee ma: das Mittelmeer), (pl. Seen)
Gehalt:
der Gehalt = il contenuto (pl. die Gehalte)
das Gehalt = lo stipendio (österr.: der) (pl. die Gehälter)
Steuer:
das Steuer = il volante (pl. die Steuer)
die Steuer = la tassa (die Steuern)
Tor:
der Tor = lo stolto (pl. die Toren)
das Tor= il portone, cancello, rete (pl. die Tore)
a.a. 2016-2017
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a.a. 2016-2017
Pluralia e singularia tantum
Esistono in tedesco sostantivi usati solo nella forma plurale
(Pluraletantums), pertanto anche gli aggettivi e i verbi che vi si riferiscono
andranno declinati/coniugati al plurale:
• die Einkünfte → il reddito, le entrate (la parola Einkunft non esiste)
• die Leute → la gente
• die Kosten → i costi (e Kost = alimentazione, cibo [fette/gesunde Kost = cucina
grassa/sana], vitto [Kost und Logis = vitto e alloggio])
•
•
•
•
•
die Trümmer → le rovine
die Eltern → i genitori
die Möbel → i mobili (la forma sing. esiste [s Möbel], ma è usato prevalentemente al plur.)
die Geschwister → i fratelli e le sorelle
die Lebensmittel → i generi alimentari (la forma sing. esiste [s Lebensmittel], ma
è
usato prevalentemente al plur.)
•
•
die Masern → il morbillo (e Maser = venatura, striatura, marezzo su legno o marmo)
die Personalien/ia → le generalità (n.b.: il sost. s Personal vuol dire il personale,
risorse umane e ha solo la forma del singolare – Sing. Tantum)
•
•
die Unkosten → le spese
die Ferien → le vacanze
le
Allo stesso modo, esistono sostantivi usati solo al singolare (Singularetantums), e gli
aggettivi e i verbi che vi si riferiscono andranno declinati/coniugati al singolare (kein Pl.)
Fenomeni atmosferici : der Regen, der Schnee → la
pioggia, la neve
Le precipitazioni/nevicate → Die Regen- Schneefӓlle.
Le piogge acide → Der saure Regen
das Alter → l’età
die Alterstufen → le età (le diverse età della vita)
der Furcht → il timore
die Befürchtungen / die Ӓngste → le paure
das Gepäck → i bagagli
die Gepӓckstücke → i bagagli, i colli
das Lob → l’elogio
die Lobsprüche → gli elogi
das Geschirr → le stoviglie / das Besteck → le posate.
Es: wir haben nicht genug Besteck (Duden)
Besteck ha il plurale, ma viene usato prevalentemente
al singolare.
der Rat → il consiglio
die Ratschläge → i consigli / die Versammlungen ,
Treffen (nel signif. di riunione).
der Schnurrbart → i baffi
der Sport → lo sport
die Sportarten → gli sport (al sing. → tipo di sport)
der Stock → il piano
die Stockwerke → i piani
das Obst → la frutta
die Früchte → i frutti (die Frucht)
das Gold → oro
die Goldstücke → (oggetti d’oro)
der Urlaub → le vacanze, le ferie
das Versprechen → la promessa (geben)
die Versprechungen → le promesse
das Vergnügen → il divertimento
die Vergnügungen → i divertimenti
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Italiano vs. Tedesco
Sconsigliata è la determinazione del genere attraverso il confronto con la lingua
di partenza:
•
•
•
•
•
•
•
•
la luna > der Mond
il mondo > die Welt
il muro > die Mauer
il sole > die Sonne
il bambino/la bambina > das Kind
l’insalata > der Salat
il gruppo > die Gruppe
la farfalla > der Schmetterling
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I pronomi/Die Pronomen
ll pronome sostituisce il nome a cui si riferisce.
A seconda del significato e della funzione che svolgono i pronomi si dividono in diverse
categorie:
• pronomi personali (= ich, du, wir,...)
• pronomi possessivi (= mein, dein, sein,...)
• pronomi dimostrativi (= dieser, jener,...)
• pronomi interrogativi (= wer? was? welcher?...)
• pronomi riflessivi (= sich, uns, euch,...)
• pronomi relativi (= dessen, deren,...)
• pronomi indefiniti (= einige, etliche, manche,...)
• pronomi negativi (= keiner, niemand, nichts,...)
Esiste una vera e propria declinazione pronominale, la quale utilizza i tratti
distintivi forti dell’articolo determinativo, ossia:
al maschile: der, den, dem, des
al femminile: die, die, der, der
al neutro: das, das, dem, des
(da tedescoinrete.it)
Declinazione dell’articolo
Declinazione del pronome
Ich habe es deinem Vater gesagt.
Wem hast du es gesagt?
Tina hat ihren Freund lange nicht
mehr gesehen.
Liebt sie ihn noch?
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La declinazione del pronome personale (Personalpronomen)
Nominativ
Genitiv*
Dativ
Akkusativ
ich
du
er
sie
es
wir
ihr
sie
Sie
meiner
deiner
seiner
ihrer
seiner
unser
euer
ihrer
Ihrer
mir
dir
ihm
ihr
ihm
uns
euch
ihnen
Ihnen
mich
dich
ihn
sie
es
uns
euch
sie
Sie
*Il genitivo del pron. pers. è raro nel tedesco contemporaneo.
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a.a. 2016-2017
I pronomi personali in tedesco:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
in posizione di soggetto, devono essere sempre espressi, anche nel caso di verbi
impersonali (es regnet, es schneit, es blitzt, es donnert, es hagelt, es klopft…)
segnalano genere, numero e caso del nome che sostituiscono.
i pronomi er, sie, es, sie (pl.) possono riferirsi sia a persone che a cose
precedentemente citate.
nella scelta del pronome di 3° persona singolare in sostituzione di un sostantivo ci si
deve riferire all’articolo che il sostantivo ha in tedesco e non al genere che ha in
italiano, né al fatto che si riferisca a una cosa:
la luna
il mondo
il muro
il sole
il bambino/la bambina
l’insalata
il gruppo
la farfalla
la ragazza
> der Mond
> die Welt
> die Mauer
> die Sonne
> das Kind
> der Salat
> die Gruppe
> der Schmetterling
> das Mädchen
> er
> sie
> sie
> sie
> es
> er
> sie
> er
> es
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I pronomi interrogativi
(Die Interrogativpronomen/Fragefürwörter)
•
•
•
•
wer? (= chi?)
was? (= che?)
welcher, welche, welches? (= quale?)
was für ein, was für eine, was für ein? (= quale? di che tipo?)
I pronomi interrogativi si chiamano così per la funzione logica che svolgono, cioè per la
loro capacità di introdurre una frase interrogativa.
A questa funzione logica non corrisponde sempre un’unica categoria grammaticale, né
un comportamento sintattico sempre uguale.
I pronomi interrogativi possono comportarsi:
• come nomi, simili ai pronomi personali, per esempio wer? was?
Es: Wer hat morgen Geburtstag?
• come articoli, simili ai pronomi possessivi e dimostrativi, per esempio welcher?
Es: Welches Buch liest du gerade?
• come congiunzioni, simili ai pronomi relativi, se introducono una frase interrogativa
indiretta
Es: Ich möchte wissen, was du gemacht hast.
(Da tedescoinrete.it)
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Wer? / Was? (chi? / che cosa?)
masch./femm.
•
•
•
•
neutro
Nom.
wer
chi? (sogg.)
was
che cosa?
Acc.
wen
chi? (c. ogg.)
was
che cosa?
Dat.
wem
a chi?
-
Gen.
wessen
di chi?
-
wessen*
Il pronome neutro was conosce solo il nominativo e l’accusativo*.
A differenza dell’italiano, wessen (gen. di wer) deve essere seguito immediatamente
dal sostantivo di cui si vuole stabilire l’appartenenza (in italiano il dimostrativo
precede il sostantivo). Es: Wessen Tasche ist das? = Di chi è questa borsa?.
Se la sintassi della frase, in cui è inserito il pron. interr., richiede una struttura
preposizionale, la preposizione precederà il pronome, declinato al caso retto dalla
preposizione: für wen? (per chi?), mit wem? (con chi?), von dem (di chi?). Es: Von
wem sprichst du? = Di CHI parli?.
Nel caso di was, che non può essere preceduto da una preposizione, bisognerà
ricorrere alla particella interrogativa wo(r)- combinata con la preposizione richiesta
dal verbo. Avremo quindi: womit? wofür? wodurch? worauf? ecc. Es: Wovon sprichst
du? = di COSA parli?.
*wessen, come genitivo di was, si usa solo in dipendenza di un verbo che regge il genitivo: Wessen rühmt er
sich? = Di che cosa si vanta? / Alle erhalten, wessen sie bedürfen = Tutti ottengono ciò di cui hanno bisogno.
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a.a. 2016-2017
Welcher, -e, -es und Was für ein, eine, ein?
welcher, welche, welches
masch.
femm.
neutro
Plur.
Nom.
welcher
welche
welches
welche
Acc.
welchen
welche
welches
welche
Dat.
welchem
welcher
welchem
welchen
Gen.
welches/en
welcher/en
welches
welcher
was für ein, eine, ein
masch.
femm.
neutro
Plur.
Nom.
was für ein
was für eine
was für ein
was für
Acc.
was für einen
was für eine
was für ein
was für
Dat.
was für einem
was für einer
was für einem
was für
Gen.
was für eines
was für einer
was für eines
was für
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Uso di welcher, -e, -es und was für ein?
welcher, -e, -es (quale?)
• È utilizzato sia come aggettivo che come pronome interrogativo.
• Come aggettivo, è seguito da un sostantivo con il quale va accordato in genere,
numero e caso.
• Segue la declinazione dell’articolo determinativo.
• Può essere preceduto da una preposizione.
• Si usa riferito a più persone o cose ben determinate (all’interlocutore viene chiesto di
fare una scelta tra due o più entità).
Es: Welches Bild (sottint: von diesen) gefӓllt dir am besten?
Quale quadro ti piace di più (tra questi esposti)?
was für ein, eine, ein (quale? nel senso di che tipo di?)
• È utilizzato sia come aggettivo che come pronome interrogativo
• Segue la declinazione dell’articolo indeterminativo.
• Può essere preceduto da una preposizione e in questo caso ‘ein’ si accorderà al caso
retto dalla preposizione.
• Für è ininfluente ai fini del caso richiesto.
• Al plurale ‘ein’ cade e was für sarà seguito direttamente dal sostantivo plurale.
Es: Was für ein Bild gefӓllt dir am besten? / Was für Bilder gefallen dir am besten?
Quale quadro ti piace di più (in generale)? / Qali quari ti piacciono di più (in generale)?
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Verbi separabili e inseparabili
= verbi composti con un prefisso, che può essere separabile o non separabile
Prefissi separabili
Possono essere costituiti da:
• preposizione + verbo (= mitfahren, wiederkommen, abfahren, zurückbringen...)
• avverbio + verbo (= fortgehen, weggehen...)
• sostantivo + verbo (= Auto fahren, Rad fahren, Staub saugen ...)
• aggettivo + verbo (= freisprechen, feststellen, schwarzfahren, fernsehen...)
• verbo + verbo (= spazieren gehen, sitzen bleiben, kennen lernen)
Principali prefissi separabili = trennbare Präfixe:
• ab- [allontanamento] abfahren, [interruzione] abschalten, abbrechen
• an- [contatto] ankommen, anrufen, anmelden, [inizio] anfangen
• auf- [verticalità] aufstehen, [contatto] aufkleben, [fine] aufessen, aufhören
• aus- [uscita/out] ausgehen, [fine/off] ausschalten
• ein- [entrata/in] einsteigen, [inizio/on] einschalten
• los- [allontanamento] losfahren
• nach- [ripetizione] nachlesen, nachdrucken
• vor- [avanzamento, anteriorità] vorfharen
• zu- [direzionalità, chiusura] zuhören, zumachen
• zusammen- [insieme] zusammenarbeiten
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Prefissi inseparabili
Di questa categoria fanno parte tutti quei verbi che premettono una particella non
separabile (che non può stare da sola) al verbo:
be- + sprechen → (etw) besprechen (= parlare / discutere di qc)
be- + antworten → (etw) beantworten (= rispondere a qc).
Prefissi inseparabili = untrennbare Präfixe:
• be- [rende transitivo il verbo] besprechen, beantworten
• ent- [privativo] entnehmen, entladen
• er- erfahren, erlauben
• ver- vergessen, verändern
• zer- [distacco, rottura] zerstören, zerschlagen
• miss- [negativo] missdeuten, missglücken
• ge- gefallen, gehören, gewöhnen
• emp- empfehlen, empfangen.
Mark Twain: "The Awful German Language - Die schreckliche deutsche Sprache"
(1880)
Die Deutschen kennen noch eine weitere Form der Parenthese, die sie herstellen, indem sie ein
Verb spalten und die eine Hälfte an den Anfang eines spannenden Kapitels setzen und die andere
Hälfte an den Schluss. Kann man sich etwas Verwirrenderes vorstellen? Diese Dinger heißen
„trennbare Verben“. Die deutsche Grammatik ist geradezu übersät mit trennbaren Verben, und je
weiter die beiden Teile auseinander gerissen werden, desto zufriedener ist der Urheber des
Verbrechens mit seiner Leistung. Eines der beliebtesten Exemplare ist reiste ab – was „departed“
bedeutet. Hier ist ein Beispiel, das ich in einem Roman aufgelesen und ins Englische übertragen
habe:
“The trunks being now ready, he de- after kissing his mother and sisters, and once more pressing
to his bosom his adored Gretchen, who, dressed in simple white muslin, with a single tuberose in
the ample folds of her rich brown hair, had tottered feebly down the stairs, still pale from the
terror and excitement of the past evening, but longing to lay her poor aching head yet. once again
upon the breast of him whom she loved more dearly than life itself, parted”.
Die Koffer waren gepackt, und er reiste, nachdem er seine Mutter und seine Schwestern geküsst
und noch ein letztes Mal sein angebetetes Gretchen an sich gedrückt hatte, das, in schlichten weißen
Musselin gekleidet und mit einer einzelnen Nachthyazinthe im üppigen braunen Haar, kraftlos die
Treppe herabgetaumelt war, immer noch blass von dem Entsetzen und der Aufregung des
vorangegangenen Abends, aber voller Sehnsucht, ihren armen schmerzenden Kopf noch einmal an die
Brust des Mannes zu legen, den sie mehr als ihr eigenes Leben liebte, ab.
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Prefissi separabili e inseparabili
Esiste infine una terza classe di prefissi molto ridotta che possono essere sia separabili che inseparabili,
anche con la stessa base verbale. In questi casi, il significato del verbo composto cambia a seconda dello
status del prefisso. Si tratta dei prefissi durch-, über-, unter-, um-, wieder-, hinter-, wider-, voll-.
Separabili
durch-
Inseparabili
durch|gehen (attraversare)
stessa base verbale:
durchschauen (capire)
stessa base verbale:
über-
über|fließen (traboccare)
stessa base verbale:
über|setzen (traghettare)
über|gehen (passare dall’altra parte)
überlegen (riflettere su, pensare a)
stessa base verbale:
übersetzen (tradurre)
übergehen (omettere)
unter-
unter|gehen (tramontare, andare in rovina)
stessa base verbale:
unter|ziehen (metter(si) sotto qc)
unterbrechen (interrompere)
stessa base verbale:
unterziehen (sottoporre qu a qc)
um|steigen (cambiare mezzo)
stessa base verbale:
um|fahren (travolgere)
umarmen (abbracciare)
stessa base verbale:
umfahren (girare intorno)
wieder-
wieder|bringen (riportare)
stessa base verbale:
wieder|holen (riprendere)
stessa base verbale:
wiederholen* (ripetere) *unica eccezione
hinter-
hinter|lassen (se il sign. è concreto)
stessa base verbale:
hinter|gehen (andare dietro)
hinterlegen (depositare)
stessa base verbale:
hintergehen (ingannare)
wider-
wider|sprechen (contraddire)
widerspiegeln (rispecchiare)
voll|essen (mangiare fino ad esser sazi)
vollenden (terminare)
um-
voll-
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I verbi modali/Modalverben
I verbi modali corrispondono ai nostri verbi servili: potere, dovere e volere.
potere
können
•
•
•
dovere
dürfen
müssen
volere
sollen
wollen
mögen (möchten)
L’infinito retto dai verbi modali si colloca alla fine della frase e non, come in italiano,
subito dopo il verbo: Ich will ins Kino gehen (Voglio andare al cinema).
Se l’infinito è un verbo di moto, può essere sottinteso: Ich will ins Kino (Voglio andare
al cinema).
Hanno una coniugazione irregolare: le prime tre persone (tranne nel caso di sollen)
modificano la vocale radicale e la prima e la terza sono uguali:
potere
dovere
volere
können
dürfen
müssen
sollen
wollen
ich
kann
darf
muss
soll
will
mag
möchte
du
kannst
darfst
musst
sollst
willst
magst
möchtest
kann
darf
muss
soll
will
mag
möchte
wir
können
dürfen
müssen
sollen
wollen
mögen
möchten
ihr
könnt
dürft
müssen
sollt
wollt
mögt
möchtet
können
dürfen
müssen
sollen
wollen
mögen
möchten
er/sie/es
sie/Sie
mögen (möchten)
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Uso dei verbi modali:
potere
können
dürfen
•
possibilità, opportunità: Ich bin
•
•
•
beschӓftigt, ich kann nicht antworten.
capacità, saper fare: Ich kann schwimmen.
riuscire: Heute kann ich nicht schlafen.
avere il permesso, l’autorizzazione:
Ich darf ins Kino.
•
con la negazione esprime un divieto:
•
Hier darf man nicht parken.
richieste cortesi: Darf ich mal bitte durch?
dovere
müssen
•
sollen
costrizione esterna, obbligo, causa di
forza maggiore: Ich habe Zahnschmerzen,
•
•
dovere morale: Du sollst nicht stehlen.
esortazione, consiglio di terzi: Der Arzt
•
sagt, ich soll mehr Sport treiben.
nelle domande: Soll ich dir helfen?
ich muss zum Zahnarzt gehen.
•
azione necessaria per conseguire un
fine: Ich will ein neues Auto kaufen, deshalb
muss ich sparen.
volere
wollen
•
volere deciso: Ich will Deutsch lernen!
mögen (möchten)
•
desiderio (möchten): Ich möchte nach
China.
•
gradimento: Ich mag Pizza / Ich mag deine
neue Freundin.
Lingua e Traduzione Tedesca I
a.a. 2016-2017
Il verbo ‘piacere’
Piacere + sost.*
* ‘piacere’ + verbo si esprime
con il verbo più l’avverbio
gern(e): ich lese gerne (mi piace
leggere).
mögen/gefallen-schmecken
costruzione transitiva
(sogg + verbo + c. ogg.)
= inglese (I like sth)
costruzione indiretta
(c.term. + verbo + sogg.)
= italiano (mi [=a me] piace
qcsa)
gefallen/schmecken
mögen
Ich mag Pizza
Ich mag dich
gefallen
senso generico (eccetto i sapori):
Du gefӓllst mir
schmecken
riferito ai sapori: cibi, bevande:
Pizza schmeckt mir
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a.a. 2016-2017
Le preposizioni
Temporale: Ich
fahre um 11:00
Uhr ab.
Locale:
Ich wohne in
Berlin.
Modale:
Ohne seine
Brille kann er
nichts sehen.
Finale:
Sie arbeitet für
die Schule.
Causale:
Sie ist wegen
ihrer Grippe nicht
gekommen.
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a.a. 2016-2017
Preposizioni/Präpositionen
+ Dat.:
aus, bei, mit, nach, seit, von, zu,
ab, außer, entgegen, entsprechend,
gemäß, gegenüber, dank
Reggenza
univoca:
Dat.
Acc.
Gen.
Preposizioni
+ Acc.:
durch, für, gegen,
ohne, um, bis, entlang
+ Gen.:
dank, während, außerhalb, innerhalb,
aufgrund, infolge, wegen, trotz, anlässlich,
ausschließlich, bezüglich, statt, laut, zufolge,
etc.
Reggenza doppia
(Wechselpräpositionen)
Dat./Acc.
(stato in luogo/moto a
luogo)
+ Dat./Acc.:
an, auf, hinter, in, neben, über, unter,
vor, zwischen
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a.a. 2016-2017
Preposizioni + dativo
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Er nahm den Brief aus der Schublade.
Die Familie stammt aus Dänemark.
Die Eheringe sind meistens aus Gold.
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Hanau liegt bei Frankfurt.
Ich war beim Arzt.
Sie wohnt jetzt bei ihrer Tante.
Jetzt arbeite ich bei einer Baufirma.
Beim Kochen hat sie sich verbrannt.
Bei schlechtem Wetter bleiben wir hier.
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Jeden Sonntag bin ich mit meinen Eltern in die Kirche gegangen.
Wir möchten ein Zimmer mit Bad.
Ich fahre immer mit der Bahn.
Er hat das Examen mit Erfolg abgeschlossen.
Mit der Zeit wurde sie ungeduldig.
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Unsere Fahrt nach England war anstrengend / Gehene wir nach Hause!
Bitte kommen Sie nach vorne.
Nach Ostern will er uns besuchen / Nach dem 1. April wird nicht mehr geheizt.
Nach dir komme ich dran.
Nach dem Gesetz darf uns der Hauswirt nicht kündigen.
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a.a. 2016-2017
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Er ist seit Dienstag krank.
Seit Ostern habe ich euch nicht mehr gesehen.
Seit einem Monat warte ich auf Nachricht von euch.
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Ich bin gerade von Schottland zurückgekommen.
Vom Bahnhof geht er immer zu Fuß nach Hause.
Vom 14.7 bis 2.8 haben wir Betriebsferien.
Von 15 Uhr an ist das Büro geschlossen.
Viele Briefe von Kafka sind noch nicht veröffentlicht.
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Gehen sie zu einem Arzt.
Am Freitag komme ich zu dir.
Zu Weihnachten bleiben wir zu Hause.
Zu deinem Geburtstag kann ich leider nicht kommen.
Wir haben jetzt schon zum vierten Mal mit ihm gesprochen.
N.B: zu Hause sein; zu Bett gehen; zu Fuß gehen; zum Frühstück essen ecc.
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Ich habe die Reise ab Frankfurt gebucht.
Ab morgen werde ich ein neues Leben beginnen.
Ab dem ersten August gehe ich in Urlaub. / auch: ab ersten Januar (Akk)
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Außer einem Hund war nichts Lebendiges zu sehen.
Ma: Außer Landes gehen/sein. (gen)
Außer Dienst stellen. (akk)
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a.a. 2016-2017
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Entgegen allen Erwartungen.
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Er verhält sich entsprechend den Wünschen seiner Mutter.
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Seinem Wunsch gemäß / Gemäß seinem Wunsch.
Gemäß den Vorschriften handeln.
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Der Post gegenüber / gegenüber der Post befinden sich verschiedene Reisebüros.
Mir gegenüber hat er sich immer gut benommen.
Preposizioni + accusativo
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Wir gingen durch den Wald.
Er schaut durchs Fenster.
Diese Nachricht habe ich durch den Rundfunk erfahren.
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Ich tue alles für dich.
Ich komme nur für zwei Tage.
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Er schlägt mit der Faust gegen die Tür.
Sie fuhr mit hoher Geschwindigkeit gegen einen Baum.
Ärzte sind gegen das Rauchen.
Gegen ihn bin ich ein Anfänger.
Lingua e Traduzione Tedesca I
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Ohne Auto können Sie diesen Ort nicht erreichen.
Ohne ihren Mann war sie völlig hilflos.
a.a. 2016-2017
• Um den Turm (herum) standen viele alte Bäume.
• Gehen Sie dort um die Ecke.
• Um 12 Uhr beginnt der Unterricht.
NB: Er fuhr die Straße entlang / Das Schiff fuhr den Fluss entlang. Ma: Entlang dem
Fluss.
Preposizioni + genitivo
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Während des Gewitters
Außerhalb der Grenze
Innerhalb der Ferien
Aufgrund der großen Nachfrage
Infolge starker Schneefälle wurde der Pass geschlossen.
Wegen eines Unfalles
Trotz des Regens
Anlässlich der Buchmesse
Ausschließlich der Nebenkosten.
Bezüglich Ihrer Anfrage
Statt seiners Vaters ist er gekommen.
Laut unseres Vertrages.
Zufolge seines Vorschlags. (zufolge + Gen) / Der Diagnose des Arztes zufolge (Dat
+ zufolge)
Fonte: Meloni
Lingua e Traduzione Tedesca I
Verbi di posizione/Positionsverben
Moto a luogo (verbi deboli transitivi)
stellen/stellte/hat gestellt
• Er stellt das Buch ins Regal.
• Stellt euch neben den Tisch.
legen/legte/hat gelegt
• Er legt den Teppich vor das Sofa.
(sich) setzen/setzte/hat gesetzt
• Er setzt sich in den Sessel
hängen/hängte/hat gehängt
• Er hängt einen Spiegel an die Wand.
stecken/steckte/hat gesteckt
• Sie steckt das Taschentuch in die Tasche.
Stato in luogo (verbi forti intransitivi)
stehen/stand/hat* gestanden
• Das Buch steht im Regal.
• Ich habe eine Stunde in der Schlange gestanden.
liegen/lag/hat* gelegen
• Vor dem Sofa liegt ein Teppich.
• Mailand liegt in Norditalien. Das Hotel liegt zentral.
a.a. 2016-2017
Lingua e Traduzione Tedesca I
sitzen/saß/hat* gesessen
• Er sitzt im Sessel.
hängen/hing/hat* gehangen
• Der Spiegel hängt an der Wand.
stecken/steckte (obs.: stak)/hat* gesteckt
• Das Taschentuch steckt in der Tasche.
a.a. 2016-2017
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Elementi di sintassi
a.a. 2016-2017
Lingua e Traduzione Tedesca I
a.a. 2016-2017
La posizione del verbo nella frase tedesca
In tedesco il verbo occupa posizioni diverse a seconda della proposizione in cui
si trova inserito.
Frase principale:
• enunciativa: v. in 2° posizione (Ich gehe ins Kino.)
1) Ja-/Nein- Frage (proposizione interr. chiusa): v. in 1° posizione.
Il soggetto segue il verbo (Gehst du ins Kino?)
•
interrogativa:
2) W-Frage (proposizione interr. aperta): v. in 2° posizione.
Il soggetto segue il verbo (Wann gehst du ins Kino?)
•
imperativa: v. in 1° posizione (Geh(e) mal ins Kino!)
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a.a. 2016-2017
La struttura della frase tedesca
La frase enunciativa
Verbo → 2° posizione
Soggetto (in tedesco mai sottinteso!) → di solito 1° posizione: Wir sehen abends gerne
fern = La sera ci piace guardare la televisione.
Il primo posto nella frase può però essere occupato da qualsiasi altra parte del discorso
(NB: in 1° posizione può trovarsi un solo complemento, anche se formato da più parole):
Abends sehen wir gerne fern / Am Abend sehen wir gerne fern.
1
2
3
1
2
3
In questo caso il soggetto seguirà immediatamente il verbo (inversione verbo-soggetto),
a meno che il soggetto non sia un sostantivo o un nome proprio e non sia accompagnato
da un pronome pers. complemento o riflessivo. In tal caso questi ultimi lo precedono
(Morgen kauft sich Martina einen neuen Pulli). Quest’ultima si ha anche se la frase è
preceduta da una secondaria (Obwohl wir gerne Ruhe haben, sehen wir abends gerne
fern = Anche se gradiamo il silenzio, la sera ci piace guardare la tv) o dal discorso diretto
(„Bist du fertig?“, fragte der Mann = „Sei pronto?“, chiese l‘uomo).
Elementi che NON provocano l’inversione perché occupano posizione zero: und*, aber,
oder, sondern, denn, bzw., doch, ja, nein, nicht e nur: Ich möchte dich besuchen,
aber ich muss lernen = vorrei venire a trovarti, ma devo studiare.
0
1
2
*Nelle proposizioni coordinate con und, il soggetto, se è lo stesso, può essere sottinteso: Ich gehe
einkaufen und backe einen Kuchen = Vado a fare la spesa e poi preparo un dolce. Dovrà essere
ripetuto se nella coordinata il primo posto è occupato da un elemento diverso dal soggetto (Ich arbeite
in einem Büro und manchmal bin ich auch in einem Kindergarten tӓtig).
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Posizione del complemento oggetto e del complemento di termine
Nella frase tedesca, l’ordine dei complementi oggetto (caso accusativo) e di termine
(caso dativo) varia a seconda che si tratta di sostantivi o pronomi.
1) Con 2 sostantivi:
a) il dativo precede l’accusativo:
Ich sage der Lehrerin die Wahrheit = Dico la verità all’insegnante
b) se uno dei due sost. è preceduto dall’ art. indeterminativo o dall’agg. possessivo,
questo seguirà il nome preceduto dal determinativo:
Ich sage die Wahrheit meiner Lehrerin = Dico la verità alla mia insegnante.
2) Con un sostantivo e un pronome personale:
il pronome precede il sostantivo, indipendentemente dal caso:
Ich sage ihr die Wahrheit = Le dico la verità.
NB: In caso di inversione, il pronome precede anche il soggetto, se questo è un
sostantivo:
Ieri il bambino le ha detto la verità = Gestern hat ihr das Kind die Wahrheit gesagt.
3) Con 2 pronomi personali:
l’accusativo precede il dativo:
Ich sage sie ihr = Gliela dico.
4) Con pronomi personali e dimostrativi o indefiniti:
Il pronome personale precede sempre quello indefinito o dimostrativo:
Le dò un libro = Ich schenke ihr ein Buch → Gliene dò uno = Ich schenke ihr eins.
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Ordine dei complementi indiretti e degli avverbi
In tedesco, l’ordine dei complementi indiretti e degli avverbi, a meno che non si voglia
dare enfasi a una parte particolare della frase, è in linea di massima il seguente:
TEmpo, CAusa, MOdo, Logo → TECAMOL (TEKAMOLO = Temporal – Kausal – Modal
– Lokal: sigla usata di solito per memorizzare l’ordine dei complementi).
È importante ricordare che il complemento di tempo precede il complemento di luogo,
che di solito va espresso per ultimo! (Ich bin am 9. November in Rom geboren = sono
nato a Roma il 9 novembre). NB: se però si vuol sottolineare il fatto che si è nati a Roma,
si dirà: In Rom bin ich geboren (nicht in Mailand!).
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La frase interrogativa
aperta
W-Fragen, v. in 2° posizione
Il soggetto segue il verbo
(Wann gehst du ins Kino?)
chiusa
Ja-/Nein- Fragen, v. in 1° posizione
Il soggetto segue il verbo
(Gehst du ins Kino?)
La frase imperativa
Nella frase imperativa il verbo occupa sempre il primo posto: Geh(e) mal ins Kino! = va al
cinema! / Geht mal ins Kino! = Andate (pure) al cinema!
Formazione dell’imperativo: 2° p. sing. → radice del verbo della 2.p.s. ind. pres. (a
volte con l’aggiunta di una e). Per le altre persone le terminazioni corrispondono al
presente. Nella 2° sing. e pl. il soggetto si omette*, mentre nella 1° pl. (esortativo) e nella
forma di cortesia il soggetto si esprime, ma segue il verbo: Gehen wir ins Kino! =
Andiamo al cinema! / Gehen Sie mal ins Kino! = Vada al cinema!
L’imperativo di sein è irregolare: sei! /seid/ seien wir! / Seien Sie! (Es: Sei still! = fa’
silenzio!)
*Talvolta il soggetto viene espresso anche nella 2 p.s e p., ma solo per dare enfasi a chi compie
l’azione (Gehe du ins Kino! Ich habe darauf gar keine Lust! = Vacci tu al cinema! Io non ne ho proprio
voglia!)