L’etica si interessa della vita morale Vita morale = vita umana come insieme di comportamenti di cui l’uomo si sente protagonista e responsabile. Vita naturale Vita morale L’uomo come organismo vivente (mangia, beve, si ammala, guarisce, ecc) L’uomo che prende l’iniziativa e sceglie all’interno di un ventaglio di opzioni CIÒ CHE L’UOMO RICEVE DALL’ESTERNO Fuoco Aria Acqua Terra CIÒ CHE L’UOMO RESTITUISCE Cura (mancanza di cura) di sé Cura della prole Cura dell’ambiente Cura della res pubblica 3 precisazioni: 1. L’etica non crea in vitro la vita morale, ma se la trova sempre di fronte. 2. La vita morale riguarda tutti e non solo alcune persone (uomini di stato, ecc.). Riguarda tutti i momenti della vita (non solo le relazioni familiari) 3. Essa è controversa: presenta problemi, dilemmi etici che fanno riflettere = etica 1. Ogni azione morale è un’interazione tra intenzione del soggetto e mondo esterno. 2. 2. Le azioni umane sono fattore di storia. 1. No, esistono condizioni ideali di vita che permettono ad ognuno di realizzarsi (Es: amore) in ogni tempo. L’etica ha bisogno di un’antropologia debole (non troppo sostanziale) capace di fornire dei criteri per distinguere tra condizioni di vita patologiche e condizioni di vita buone Paradosso: L’etica viene continuamente invocata (lavoro, economia, comunicazione, ambiente…) Ma crisi dell’etica: non riesce più a stabilire regole condivise La filosofia non può proporre modelli di vita etica e sociale. Deve ridimensionarsi Gli spazi di libertà sono aumentati, ma l’etica stenta a trovare risposte condivise Cultura dell’autorealizzazione (non conta quello che si fa, ma come ci si sente nel farlo) L’assorbimento in se stesso, provoca il tramonto dell’uomo pubblico (Sennett) Vita morale e sociale sbilanciata verso il sé. Viene meno l’equilibrio tra l’esperienza dell’appartenenza e la possibilità di scelta dell’individuo L’assistente sociale come operatore riflessivo Il lavoro di riflessione tra: 1. 2. Tradizione Innovazione 4 caratteristiche del giudizio morale: 1. 2. 3. 4. Promuovere il benessere dell’utente Carattere universale Carattere prescrittivo Deve potersi sottoporre a giustificazione Perché la soluzione giuridica è insufficiente? Perché la soluzione tecnica è insufficiente? Perché la soluzione tecnica può essere sbagliata? Caso della richiesta del permesso di parcheggio per il disabile Caso della donna che non vuole essere ricoverata in ospedale Caso del maltrattamento e abuso della ragazzina da parte del padre 3 ragioni. 1. Giustizia sociale 2. Benessere collettivo 3. Principio di responsabilità Cosa significa essere responsabili? Il romanzo di: Abrahm Yehoshua, Il responsabile delle risorse umane Dalla «caccia al colpevole» all’esercizio condiviso (assistente sociale, utente, ente) della responsabilità Significa MASCHERA , poi RUOLO… E’ qualcosa di esterno, qualcosa che cambia La persona è l’uomo in quanto essere libero 1. Promozione del benessere dell’utente 2. Promozione del benessere collettivo 3. Cambiare la cultura e le condizioni sociali che generano diseguaglianza e oppressione I 7 principi di Felix Biestek (Anni Cinquanta del XX secolo) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Individualizzazione Espressione dei sentimenti Controllo del coinvolgimento emozionale Accettazione Atteggiamento non giudicante Autodeterminazione dell’utente Riservatezza Rispetto della persona Questo principio è stato aggiunto da quasi tutti gli studiosi di servizio sociale. Si tratta di un pilastro della nostra cultura Quando nasce il concetto di persona? Filosofia di Alessandro di Hales (Università di Parigi – XIII secolo) Alessandro di Hales: Nell’uomo si sono 3 modi di essere: 1. L’uomo come essere naturale 2. L’uomo come essere razionale 3. L’uomo come persona La persona è l’uomo in quanto essere LIBERO «I popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato la loro fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana» Ciò che prescrive l’imperativo categorico (considerare la persona sempre come un fine e mai come un semplice mezzo), deve essere realizzato indipendentemente dal risultato = ETICA dell’INTENZIONE Bisogna considerare le conseguenze delle proprie azioni, bisogna ponderarle in base ai vantaggi, all’utilità che si può ricavare dall’azione. La domanda d’aiuto dell’utente non esprime solo un DISAGIO PERSONALE, ma anche un DISAGIO SOCIALE (riflette le diseguaglianze strutturali della società) 1. 2. 3. 4. Trasformazioni Appalto dei servizi sociali ai privati Ridimensionamento del welfare I diritti del CONSUMATORE Rivendicazione dei diritti di ciascuno in quanto CITTADINO Il diritto all’autodetermanazione ha un significato molto più ampio rispetto ai diritti del consumatore 1. Autodeterminazione 2.Benessere 3. Uguaglianza 4.Giustizia distributiva Dai principi della ragione, alla RESPONSABILITA’ nelle relazioni. Promuovere la resilienza (ing. resilience, spag. ???, ted. Zurueckerstattung): un compito del servizio sociale Capacità del soggetto di riprendersi e di trasformare l’avversità in occasione attraverso la quale trasformare positivamente la propria identità. Individuali: capacità intellettive e sociali, autostima, successo scolastico, umorismo; 2. Familiari: educazione adeguata, attaccamento; 3. Ambientali: ricca rete sociale, adulto significativo fuori della fam. 1. Nella famiglia: 1. 2. 3. Ridurre i fattoti di rischio; Sostenere i fattori protettivi; Dare valore alla famiglia e alla sua capacità di affrontare la difficile situazione Il lavoro sociale non deve solo promuovere interventi specifici, ma può anche diventare uno spazio di NARRAZIONE del trauma, spazio capace di dare significati nuovi a fatti vecchi. Operatività diretta con le persone in difficoltà; 2. Operare in tutti i contesti di normalità (adulti, insegnanti, ecc) perché diventino ‘tutori di resilienza’ 1. Un codice deontologico contiene i principi e le regole generali di una professione. In questo modo, un cod. deon. pone dei LIMITI al potere del professionista. Pratica professionale Etica professionale