Istituto Comprensivo “IL TESSITORE”
Scuola secondaria di Primo Grado “MARASCHIN”
Alunno
Classe 3^
Anno Scolastico 2011/2012
2^ Unità di Apprendimento del Piano di Studi Personalizzato
Materia
Religione
O.S.A.
Codice 332
Tempi previsti
Novembre-Gennaio
Comprendere 6
Data d’inizio
Novembre
Titolo dell’unità
La questione etica: coscienza e responsabilità
Obiettivi previsti
L’argomentazione etica prende le mosse dalla domanda etica fondamentale: “Che cosa devo fare? Che cosa è giusto
che io faccia?”. La risposta a questo quesito però è filtrata dalla sensibilità e dalle inclinazioni di ciascuno. Si pone allora
il problema di come riconoscere davvero ciò che è bene rispetto a ciò che non lo è.
2.1 L’etica e la valutazione del comportamento umano
a. I nostri atteggiamenti di fronte alle scelte: l’edonismo, lo spontaneismo, il fatalismo, l’utilitarismo…
b. Il giuramento di Ippocrate: bioetica ed etica professionale
2.2 La coscienza
a. Le scelte orientate a ciò che riteniamo BENE
b. L’obiezione di coscienza e le malattie della coscienza
c. Il discernimento: la capacità di distinguere il bene dal male (conoscere, prevedere, valutare)
2.3
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La dimensione etica nelle varie religioni
a. Le regole nelle religioni non cristiane: Induismo, Buddismo, Ebraismo, Islam
b. Il Discorso della Montagna (Mt 5-7): la via della beatitudine indicata da Gesù
Individuare gli elementi costitutivi dell’etica.
Identificare alcune modalità di dissenso e opposizione attiva contro il male, basate sul rifiuto della violenza e sul
rispetto della vita in tutte le sue forme.
Dimostrare di riconoscere il valore dell’argo-mentazione morale e della riflessione sui valori.
Saper illustrare alcune scelte di coscienza, anche se non corrispondono precisamente al proprio modo di sentire.
Fare uso del linguaggio specifico conoscendo e comprendendo il significato dei termini.
Saper trasmettere quanto appreso in forma scritta anche semplice o attraverso immagine grafico-pittorica.
Attività
2.1.a Constatazione che “l’uomo è condannato a scegliere”: distribuiti a coppie alcuni atteggiamenti quali l’edonismo,
lo spontaneismo, il fatalismo, l’utilitarismo invitando ad elaborare delle situazioni in cui, alla vostra età agiscono in quel
modo. Attraverso il dialogo in classe si fa notare i limiti di tali impostazioni etiche.
2.1.b Alcuni esempi, discussi brevemente, a partire dalle nuove possibilità offerte dalle scoperte scientifiche in ambito
medico.
2.2.a Attraverso una panoramica di scelte paradossali, si fa osservare agli alunni come l’orientamento umano tenda a
ciò che si ritiene “bene”, o “meno dannoso”, seppure vi sia la possibilità di sbagliare completamente nella valutazione.
Discorso morale: riconoscimento del vero bene per sé e per gli altri.
2.2.b Definizione di coscienza a partire dall’uso della parola nel linguaggio comune. Illustrazione di alcune patologie
della coscienza.
2.2.c Il tema del discernimento etico è stato affrontato proponendo agli alunni una serie di comportamenti cui gli alunni
dovevano attribuire una valutazione morale. Da qui è emerso il tema della coscienza come strumento per distinguere ciò
che è bene dal male. È stato messo in evidenza che la coscienza può essere anche atrofizzata o malata, perciò va
curata. Un esercizio per prendere consapevolezza delle proprie azioni e capire quale sia effettivamente il bene da
perseguire e il male da rigettare è stato proposto a livello individuale.
2.3.a Lavoro a gruppi su: le regole di comportamento, l’idea della vita dopo la morte, la concezione di Dio, le modalità
di preghiera della religione assegnata. Con relazione alla classe, presentazione in ppt da parte dell’insegnante e test.
2.3.b Lettura personale del Discorso della Montagna e commento in classe di alcuni passi. Lavoro individuale, a
coppie e a gruppi per mettersi d’accordo su un decalogo condiviso. Il significato delle norme.
Modalità di verifica
Verifica di fine quadrimestre
Risultato della verifica
□ 40 domande a scelta multipla
□ 20 a risposta aperta.