Lezione 3 Cinematica del punto II Fisica Generale I Fabio Garufi Moto su piano inclinato x’ y x ay g y x gcosa g a a ay ' g ay ' g cos a y’ -gsina Fabio Garufi - Fisica Generale I 2 Cinematica del moto su piano inclinato x y x’ a a g gsinq gcosa y’ q -gsina -gcosq a y ' g cos a g cos q 2 Fabio Garufi - Fisica Generale I 3 g sin q Discesa su piano inclinato x 0 ay g sin q gsinq vy t gt sin q h 1 y t g sin q t 2 2 q 2 1 y t d g sin q t d 2 2 d g sin q t Nota : lim t q 2 2d g d v y t g sin q Fabio Garufi - Fisica Generale I y 2 d 2 gd sin q g sin q 4 Salita su piano inclinato ay g sin q vy t gt sin q v0 0 v t 0 gt sin q v0 0 t v0 g sin q h 1 2 y t g sin q t v0t d 2 v0 d q y 2 v0 v0 v02 1 y t g sin q v0 d d 2 2 g sin q g sin q g sin q Fabio Garufi - Fisica Generale I 5 Velocità massima se (non) si vuole che corpo vada oltre sommità 0 y t 0 v02 d 0 2 g sin q h v0 d q v0 2 gd sin q y y t 0 v0 2 gd sin q Fabio Garufi - Fisica Generale I 6 Digressione sull’accelerazione z • La legge oraria di un corpo lungo una curva si può esprimere tramite lo spazio percorso lungo la curva in funzione del tempo:𝑠 = 𝑠(𝑡) • Il «raggio vettore» 𝑟 è funzione del parametro s (ascissa curvilinea): 𝑟 = 𝑟 𝑠 ; 𝑑𝑟 𝑑𝑠 𝑑𝑟 ma 𝑑𝑠 𝑑𝑡 𝑑𝑠 𝑑𝑠 • La velocità, in funzione di s è: 𝑣 = il versore tangente alla curva =>𝑣 = 𝜏 s 𝑟1 è 𝑛 𝜏 𝑑𝑡 • L’accelerazione sarà: 𝑑 𝑑𝑠 𝑑 2 𝑠 𝑑𝑠 𝑑𝜏 𝑑𝑠 𝑎= 𝜏 =𝜏 2+ 𝑑𝑡 𝑑𝜏 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑠 𝑑𝑡 = 𝑠𝜏 + 𝑠 2 = 𝑠𝜏 + 𝑘𝑠 2 𝑛 𝑑𝑠 Da cui si evince che oltre all’accelerazione tangenziale, c’è un’accelerazione normale proporzionale al quadrato della velocità mediante una costante k che è la curvatura. 𝑎 = 𝐿 𝑇 −2 ; 𝑎 𝑘 = 2 = 𝐿−1 𝑣 k è l’inverso del raggio di curvatura. y x Fabio Garufi - Fisica Generale I La derivata di un versore è ortogonale al versore: infatti 𝜏 2 = 1 ⇒ 𝑑 𝑑 𝜏2≡ 𝜏∙𝜏 =0 𝑑𝑠 𝑑𝑠 𝑑 𝑑𝜏 𝜏∙𝜏 =2 𝜏∙ =0 𝑑𝑠 𝑑𝑠 7 Moto circolare uniforme y 𝑣’ • È il moto di un punto che si muove lungo una circonferenza con velocità in modulo costante. 𝑣 • Assumiamo, per convenzione, come r positivo il verso antiorario. • Si definisce velocità angolare 𝜔 = 𝜃, 𝜃 la variazione dell’angolo con il x tempo. Nel moto circolare uniforme, è costante. • Il modulo della velocità è 𝑣 = 𝑟𝜔, ma la sua direzione cambia continuamente, dunque c’è Oppure possiamo calcolarla usando le componenti: un’accelerazione, che è sempre diretta verso il centro. 𝑣𝑥 = −𝑟𝜃 sin 𝜃(𝑡); 𝑣𝑦 = 𝑟𝜃 cos 𝜃(𝑡); derivando: • Per provarlo, possiamo usare la 𝑎𝑥 = −𝑟𝜃 sin 𝜃 − 𝑟𝜃 2 cos 𝜃 formula della2 slide precedente: 𝑎𝑦 = 𝑟𝜃 cos 𝜃 − 𝑟𝜃 2 sin 𝜃 𝑎 = 𝑠𝜏 + 1𝑘𝑠 𝑛 con 𝑠=0; 𝑠 = 𝑟𝜃 𝑒 𝑘 = 𝑟 ⇒ 𝑎 = 𝑟𝜃 2 𝑛 = r𝜔2 𝑛 Ma 𝜃 = 0; Dunque l’accelerazione è diretta come la 𝑣2 posizione ma con il verso opposto, ovvero verso il • In termini della velocità: 𝑎= 𝑟 𝑛 centro. Fabio Garufi - Fisica Generale I 8 Esercizi • Un treno AV viaggia a v=252 km/h ed affronta una curva di raggio r=10km; qual è l’accelerazione centripeta? km 103 𝑚 1 ℎ 𝑚 𝑣 = 252 = 70 h 𝑘𝑚 3600 𝑠 𝑠 𝑣2 4900 m 𝑎= = = 0,49 2 𝑟 10000 s In termini dell’accelerazione di gravità, questa vale: 0,49 = 0.05g 9.81 • Un pilota che viaggia a 100m di quota vuole effettuare un looping raggiungendo la quota di 900m, a quale velocità minima deve volare? Il raggio deve essere 400m, per concludere il giro, l’accelerazione centripeta deve essere almeno g => 𝑣2 km 𝑔= ⇒ 𝑣 = 𝑔𝑟 = 226 𝑟 h Se viaggia a 600 km/h, quale accelerazione sentirà quando è in volo rovescio? 𝑣2 𝑎= − 𝑔 = 69.4 − 9.8 = 59.6 = 6.1𝑔 𝑟 …deve rallentare, altrimenti ci lascia le penne!!! Fabio Garufi - Fisica Generale I 9 Esercizi • Un satellite deve mantenere sempre la stessa posizione rispetto alla superficie terrestre (orbita geostazionaria), a che altezza deve essere? 2𝜋 𝑟𝑎𝑑 La velocità angolare del satellite deve essere costante e pari a 𝜔 = 24 ℎ l’accelerazione centripeta deve essere uguale all’accelerazione gravitazionale 𝐺𝑀 subita dal satellite alla quota di volo: 𝑎 = 𝑅2 dove 𝐺 = 6.67 10−11 m3/kg s2è la costante gravitazionale 𝑀 = 6 1024 𝑘𝑔 la massa della Terra e 𝑅 = 𝑟 + ℎ la 3 distanza dal centro della Terra (𝑟 = 6.3 10 𝑘𝑚 è il raggio della Terra e h l’altezza da trovare) 3 𝐺𝑀 𝐺𝑀 𝐺𝑀 3 = 2 ⇒𝑅 = 2 ⇒𝑅= 𝑅 𝜔 𝜔2 2𝜋 1 ℎ rad 𝜔= = 7.3 10−5 24ℎ 3600 𝑠 6 s 𝑟 = 6.3 10 𝑚 𝑅𝜔2 3 6.7 10−11 6.0 1024 = ℎ + 6.3 106 = 42.3 106 𝑚 −9 5.3 10 ℎ = 3.6 107 𝑚 = 36000 𝑘𝑚 Fabio Garufi - Fisica Generale I 10 Moto relativo • Da una macchina in corsa sull’autostrada, la macchina che ci precede appare ferma • Questo perché il nostro sistema di riferimento si muove alla stessa velocità dell’auto • Il sistema di riferimento, per i nostri scopi, è l’oggetto fisico su cui fissiamo il sistema di coordinate. Normalmente è il suolo, ma, come nell’esempio può essere anche un oggetto in movimento. • Per scrivere le coordinate di un punto in un sistema di riferimento in moto rispetto al nostro, dobbiamo considerare le coordinate dell’origine del SR mobile nel sistema fisso: y’ P y x’ 𝑟′ 𝑟 O’ O x Il vettore posizione del punto P - 𝑂𝑃 lo possiamo scrivere come somma del vettore posizione dell’origine del sistema O’x’y’ - 𝑂𝑂′ - in Oxy e la posizione di P in questo sistema: 𝑂′𝑃. 𝑟 = 𝑂𝑂′ + 𝑟′ Fabio Garufi - Fisica Generale I 11 Moto relativo • Supponiamo che il sistema O’x’y’ sia in moto rettilineo uniforme rispetto a Oxy con velocità 𝑣𝑂 ; 𝑑𝑟 𝑑 𝑟′ 𝑑𝑂𝑂′ = + ⇒ 𝑣 = 𝑣 ′ + 𝑣𝑂 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 Dunque la velocità nel sistema «fisso» sarà data dalla velocità nel sistema «mobile» più la velocità del sistema mobile rispetto a quello fisso che chiamiamo velocità relativa • L’accelerazione la calcoliamo derivando la precedente equazione e tenendo conto che la velocità relativa è costante: 𝑑 𝑣′ 𝑑𝑣𝑂 𝑎= + = 𝑎′ + 0 = 𝑎′ 𝑑𝑡 𝑑𝑡 Pertanto l’accelerazione in un sistema di riferimento in moto rettilineo uniforme rispetto ad un altro, l’accelerazione è la stessa in entrambi i sistemi. Fabio Garufi - Fisica Generale I 12 Esempio • Un sasso è lanciato verso l’alto con velocità 𝑣𝑠0 da una macchina in moto rettilineo uniforme con velocità 𝑣0 ; quale sarà la velocità del sasso all’istante di tempo t nel sistema di riferimento dell’auto e quale nel sistema di riferimento di n osservatore a terra? • Auto: nel SR dell’auto la velocità dell’auto è 0 e la velocità iniziale del sasso 𝑣𝑠 = (0, 0, 𝑣𝑠0 ) => 𝑣𝑠 = (0, 0, 𝑣𝑠0 − 𝑔𝑡) • Suolo: La velocità del SR dell’auto è 𝑣𝑎 = (𝑣0 , 0, 0); dunque la velocità del sasso sarà: 𝑣 = 𝑣𝑠 + 𝑣𝑎 = (𝑣0 , 0, 𝑣𝑠0 − 𝑔𝑡) Fabio Garufi - Fisica Generale I 13 Moto relativo II • Se un SR è in moto relativo non rettilineo uniforme, possiamo identificare due tipi di moto relativo: • Traslazioni • Rotazioni • Esiste un teorema di Eulero che dice che tutti i moti «rigidi» come quelli relativi dei SR, si possono scomporre in rotazioni e traslazioni • Un moto rigido è una traslazione, se ogni retta nei sistemi considerati conserva l’orientazione oltre che il modulo. • È una rotazione (nello spazio), invece, uno spostamento in cui almeno due punti (uno nel piano) rimangono fissi. Questi punti individuano l’asse della rotazione. Fabio Garufi - Fisica Generale I 14 z=z’ Possiamo identificare un’orientazione dell’asse di rotazione, con la solita regola che l’asse x si sovrappone a y in senso antiorario. Dunque la rotazione ha un modulo – l’angolo in radianti – una dirazione ed u verso, sicché è un vettore. 𝜑 = 𝜑𝑢 dove con 𝑢 abbiamo indicato il versore della rotazione. Dove punta il versore di rotazione? Se è identificato da due punti fissi, deve essere ortogonale al piano della rotazione. In figura non può essere nel piano xy, dunque dovrà essere lungo z. y’ ϕ x x’ y Possiamo definire anche una velocità angolare 𝜑 𝑡 ′ − 𝜑(𝑡) 𝑑𝜑 𝜔 𝑡 = lim = 𝑡→𝑡′ 𝑡′ − 𝑡 𝑑𝑡 Fabio Garufi - Fisica Generale I 15 Rotazioni: velocità y’ y P x’ 𝑟 = 𝑂𝑂′ + 𝑟′ 𝑑𝑟 𝑑(𝑥 ′ 𝑖 ′ + 𝑦 ′ 𝑗 ′ + 𝑧 ′ 𝑘 ′ ) 𝑣= = 𝑣𝑂′ + 𝑑𝑡 𝑑𝑡 ′ 𝑑𝑘 ′ 𝑑𝑗 ′ 𝑑𝑖 ′ 𝑑𝑥 ′ 𝑑𝑦 𝑑𝑧 ′ ′ 𝑑𝑡 ′ ′ ′ = 𝑖 + 𝑥 𝑑𝑡 + 𝑗 + 𝑦 𝑑𝑡 + 𝑘 +𝑧 = 𝑑𝑡 𝑑𝑡 3 𝑑𝑡 𝑑𝑥𝑖 ′ 𝑑 𝑒𝑖 ′ = 𝑣𝑂′ + 𝑒𝑖 ′ + 𝑥𝑖 ′ 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑟 𝑟′ O’ O x 𝑘=1 La derivata di un versore, abbiamo visto è ortogonale al versore. Possiamo dire 𝑑 𝑒𝑖 = ω × 𝑒𝑖 𝑑𝑡 𝜔 è unico perché se ce ne fossero due - ω e ω’ - allora oltre all’equazione precedente ci sarebbe anche 𝑑 𝑒𝑖 = ω′ × 𝑒𝑖 𝑑𝑡 E sottraendo membro a membro: 0 = (ω − ω′) × 𝑒𝑖 Sostituendo nella somma: 𝑣 = 𝑣𝑂′ + 𝑣 ′ + ω × 𝑟′ Che implica (ω − ω′) = 0 oppure parallelo a ciascuno dei versori 𝑒𝑖 che è impossibile. Fabio Garufi - Fisica Generale I 16 Rotazioni: accelerazione • Per trovare l’accelerazione, dobbiamo ulteriormente derivare la 3 𝑑𝑥𝑖 ′ 𝑑 𝑒𝑖 ′ 𝑣 = 𝑣𝑂′ + 𝑒𝑖 ′ + 𝑥𝑖 ′ 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑎 = 𝑎𝑂′ Sostituendo a 𝑑 𝑒𝑖 𝑑𝑡 𝑑 + 𝑑𝑡 3 𝑘=1 𝑘=1 𝑑𝑥𝑖 ′ 𝑑 𝑒𝑖 ′ 𝑒𝑖 ′ + 𝑥𝑖 ′ = 𝑎𝑂′ + 𝑑𝑡 𝑑𝑡 3 𝑘=1 𝑑 𝑒𝑖 ′ 𝑑𝑥𝑖 ′ 𝑑 2 𝑥𝑖 ′ 𝑑𝑥𝑖 ′ 𝑑 𝑒𝑖 ′ 𝑑 2 𝑒𝑖 ′ + 𝑒𝑖 ′ + + 𝑥𝑖 ′ 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 2 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 2 = ω × 𝑒𝑖 3 𝑎 = 𝑎𝑂′ +𝑎′ + 2ω′ × 𝑣 ′ + 𝑥𝑖 ′ 𝑖=1 Eseguendo la derivata: 𝑑(ω × 𝑒′𝑖 ) 𝑑𝑡 𝑑 ω × 𝑒′𝑖 = ω × 𝑒′𝑖 + ω × ω × 𝑒′𝑖 𝑑𝑡 Ed eseguendo il prodotto triplo: 𝑑 ω × 𝑒′𝑖 = ω × 𝑒′𝑖 + ω ∙ 𝑒 ′ 𝑖 ω + ω ∙ ω 𝑒 ′ 𝑖 = ω × 𝑒′𝑖 + 𝜔2 𝑒′𝑖 𝑑𝑡 Essendo ω ⊥ 𝑒 ′ 𝑖 . In defiitiva: 𝑎 = 𝑎𝑂′ +𝑎′ + 2ω′ × 𝑣 ′ + 𝑟 ′ 𝜔2 + ω × 𝑟 ′ Acc. centripeta Acc. di Coriolis Fabio Garufi - Fisica Generale I 17 L’accelerazione di Coriolis • L’acclerazione di Coriolis 2ω′ × 𝑣 ′ - è responsabile di molti fenomeni dovuti al fatto che la terra è Sistema di Riferimento rotante: • La rotazione delle correnti atmosferiche ed oceaniche • Il consumo differente delle rotaie destra e sinistra per i treni che viaggiano in direzione NS. Fabio Garufi - Fisica Generale I 18