La ricerca delle onde gravitazionali F. Garufi Un po’ di teoria g h con h 1 Dobbiamo scrivere le equazioni di Einstein in questa metrica perturbata. G G 28/05/2009 8G 4 T c 1 R g R 2 Fabio Garufi 2 Un po’ di teoria La condizione che le h siano piccole lascia la libertà di cambiare il sistema di riferimento xμ con piccole trasformazioni: x' x Con le ξμ piccole. Dunque, si può mostrare che: h' h Quest’arbitrarietà, sul tensore metrico, ci permette di scegliere un tensore: h 1 h g h 2 h 0 Gauge Armonica Con il quale il tensore di Ricci assume la forma particolarmente semplice: Purché le ξμ soddisfino anch’esse l’equazione delle onde. Dunque le Equazioni di Einstein saranno: Che nel vuoto è l’equazione delle onde 28/05/2009 Fabio Garufi 3 Quanti gradi di libertà? Consideriamo le soluzioni in onda piana: h A e ik x Il tensore A è un tensore simmetrico indipendente dal tempo=> 10 componenti indipendenti. Sostituendo questo h nell’equazione delle onde, otteniamo: k k 0 Che ci dice che il vettore d’onda è di tipo luce (o come si usa dire è nullo) Applicando la condizione di gauge armonica: h 0 k A 0 Che sono 4 condizioni => 6 gradi di libertà Abbiamo ancora da imporre la condizione che le trasformazioni di coordinate lasciano invariata la condizione armonica se le ξμ soddisfano l’equazione delle onde: Che implica C e ik x La scelta arbitraria dei 4 parametri costanti Cμ, ci consente di porre altre 4 condizioni su A rimanendo con due gradi di libertà. Scegliamo che sia a traccia nulla e che AU 0 28/05/2009 Fabio Garufi Questa prende il nome di gauge Traceless Tranverse (TT) 4 Polarizzazione delle GW Consideriamo l’effetto delle GW ortogonali al piano xy su particelle libere decritte da un singolo campo di velocità U =dx/dt e da un vettore di separazione z :l’eq.ne geodetica è: Sia, inizialmente U=(1,0,0,0) e z =(0,e,0,0), allora l’eq.ne geodetica si riduce a: Che nella gauge TT porta alle Eq.ni: Dunque, sono diverse da 0 solo le componenti xx, xy, yy e le eq.ni del moto di due particelle separate di e lungo l’asse x: Analogamente, se z=(0,0,e,0), 28/05/2009 Fabio Garufi 5 Polarizzazione delle GW hxy≠0 hxx≠0 hX 28/05/2009 hxy=0 Fabio Garufi h+ 6 Generazione delle GW 16G 1 hij 4 Tij ijT c 2 hik = 0 28/05/2009 1 T T ij ij 4 2 t r / c 3 hij 4 d x' c x x' Nel vuoto Fabio Garufi 7 Generazione delle GW 1 T T ij ij 4 2 t r / c 3 hij 4 d x' c x x' d x ( x )d 3 x ( x ) x v( x )d 3 x 1 q jk x x r 2 ( x )dx 3 2G TT h jk q ( t r / c ) jk r c4 Effetto di multipolo (rsource/) Conservazione dell’impulso d 0 0 Conservazione del momento angolare Primo termine non nullo 1G L 5 c5 q jk (t r / c) 2 jk 8.27 10-45 28/05/2009 Fabio Garufi 8 Ordini di grandezza 1G L 5 c5 2 I jk (t r / c) jk L G 2 4 6 M L 5 c Oggetto astrofisico compatto c 2 rS c 2 rS 2GM rS 2 M c 2G G v r v / r (c / r ) 3 10-2 3 10-2 Stella di neutroni pre-coalesente 6 6 G 2 4 6 G c 4 rs c 5 rs 6 4 c L 5 M L 5 2 r 6 c c G r Gr 2 2 Luminosità 1043 W 1017 volte il sole 28/05/2009 Fabio Garufi 9 Costanti di accoppiamento strong e.m. 0.1 1/137 weak 10-5 gravity 10-39 Emissione di GW : eventi molto energetici ma quasi nessuna interazione • Collassi di supernova: i subiscono 103 interazioni prima di lasciare la stella, le GW, invece, emergono dal nucleo indisturbate • disaccoppiamento delle GW dopo il Big Bang – GW ~ 10-43 s (T ~ 1019 GeV) – ~ 1 s (T ~ 1 MeV) – γ ~ 1012 s (T ~ 0.2 eV) Trasporto ideale di informazione, Universo trasparente alle GW fino al Big Bang!! 28/05/2009 Fabio Garufi 10 Sorgenti astrofisiche di GW • • Abbiamo visto che la produzione di GW è caratterizzata dall’essere poco efficiente: solo sorgenti astrofisiche hanno sufficiente energia da produrne di rivelabili. In base all’andamento nel tempo della radiazione emessa possiamo classificare le sorgenti in tre tipi: 1. Sorgenti impulsive 2. Sorgenti quasi periodiche 3. Sorgenti periodiche 28/05/2009 Fabio Garufi 11 Sorgenti impulsive • Si tratta essenzialmente di esplosioni (implosioni) di supernova. • Implosioni sfericamente simmetriche non producono GW, dobbiamo considerare stelle in rotazione. – Rotazione uniforme: l’energia emessa è ~(J/M2)4 => efficiente ad alto J. – Rotazione differenziale: per es. dovuta al collasso del nucleo di una binaria coalescente 28/05/2009 h~10-23 - 10-24 in in range di frequenze di 100Hz – 1kHz per distanze dell’ordine di 20 Mpc (virgo cluster) Eventi ~1/secolo/galassia. Fabio Garufi 12 Supernovae Supernovae Type I e type II White Dwarf explosion because of companion capture Supermassive Star GW energy depends on sphericity breaking during collapse D E/Mc2 da 10-7 a 10-3 h 10 21 10 19 (Galactic center) Many profiles hypothyzed (ms long pulses) h 10 24 10 22 (VIRGO Cluster) A few events per century Several events per month 28/05/2009 Fabio Garufi 13 Segnale tipico delle Supernovae 28/05/2009 Fabio Garufi 14 Sorgenti quasi periodiche • Essenzialmente stelle binarie coalescenti: le sorgenti più studiate in assoluto. La prima prova (indiretta) di emissione di GW è una sorgente di questo tipo: PSR1913-16 • Due stelle in rotazione reciproca perdono energia per emissione di GW, il periodo diminuisce e anche la distanza. L’ampiezza e la frequenza delle GW emesse aumenta con il tempo. • Nella fase finale le due stelle si fondono (merger) o, meglio, una delle due cade, spiraleggiando sull’altra (plunge). • Il segnale gravitazionale ha la forma di una sinusoide che aumenta di frequenza e di ampiezza verso il tempo di coalescenza e prende il nome di “chirp” 28/05/2009 Fabio Garufi Hulse & Taylor Nobel 1993 J. Taylor R.Hulse 15 Evoluzione delle binarie coalescenti 28/05/2009 Fabio Garufi 16 Stelle di neutroni binarie • Galactic rate – CB rate in the Galaxy inferred from known systems, expected to reach coalescence in a time less than the age of the Universe – Only 3 such systems known today (including PSR 1913+16) – Estimate dominated by most recently discovered system (PSR J0737+3039) – Estimate depends on the modeled Galactic distribution of neutron stars Milky Way Equivalent – For preferred model Galaxies • Detected rate – Rate of detected events depends on number of galaxies probed by the detector – Related to detector horizon distance (distance at which an optimally located and oriented source would produce a SNR of 8) – For initial detectors (Dhorizon~ 30 Mpc) N ~ 2 10-3 – 3 10-2yr-1, most probable N ~ 1 / (100 yr) – For advanced detectors (assuming 15 times improved horizon distance) – most probable N ~ 40 / yr 28/05/2009 Fabio Garufi 17 Coalescenze BH-NS e BH-BH • Per ora non si conoscono sistemi che coinvolgono buchi neri (BH) – Per predire la rate ci si basa su quanto si sa dell’evoluzione stellare – La frequenza di questi eventi è inferiore a quella NSNS – Sistemi coinvolgenti un BH si vedono a maggiore distanza => La frequenza totale è maggiore? • Rivelatori attuali: NBHBH~ 5.5 10-3 yr-1 NNSBH~ 8.0 10-4 yr-1 28/05/2009 Fabio Garufi 18 EMRI • Extreme Mass Ratio Inspirals – Sono oggetti compatti (WD, NS, o BH) che spiraleggiano attorno ad un buco nero supemassiccio – La banda di frequenza di queste sorgenti è nella regione dei mHz – La massa degli oggetti orbitanti è trascurabile => ottimi per studiare il BH “imperturbato” 28/05/2009 Fabio Garufi 19 SgrA* il SMBH al centro della nostra galassia e orbite delle stelle 28/05/2009 Fabio Garufi 20 Sorgenti periodiche: le pulsar • Stelle di neutroni rotanti • C’è emissione di GW solo se c’è un’asimmetria intorno all’asse di rotazione • Le ampiezze stimate sono dell’ordine di: Per R=10Rs • Si stima ci siano 109 NS nella galassia, ma non è chiaro quante possano avere f ed e rilevanti • Con gli attuali rivelatori la Pulsar della Vela è nel range di frequenza osservabile (VIRGO). • Possibilità di integrare a lungo il segnale in modo da aumentare il rapporto segnale-rumore 28/05/2009 Fabio Garufi 21 Pulsar Rotational Period Distribution AUSTRALIA TELESCOPE NATIONAL FACILITY PULSAR CATALOGUE Importance of a low frequency sensitivity (Hz – tens of Hz region) 28/05/2009 Fabio Garufi 22 Il fondo stocastico • Extragalattico: dovuto alla sovrapposizione di segnali provenienti da molte sorgenti a varie frequenze, polarizzazioni e posizioni nel cielo. E’ descritto, in genere, in termini di uno spettro delle GW In cui c è la densità critica dell’universo e GW la densità di GW • Cosmologico: proveniente dalle prime fasi del big bang e poi “stirato” dall’espansione •Amplificazione di fluttuazioni quantistiche durante l’inflazione •Transizioni di fase e stringhe cosmiche 28/05/2009 Fabio Garufi 23 Rivelazione delle GW Due corpi inizialmente in quiete: uno nell’origine, l’altro in (e,0,0) 28/05/2009 Fabio Garufi 24 Dunque, se diciamo L la lunghezza iniziale di un rivelatore, un onda “+” polarizzata lungo la dimensione considerata lo allungherà di DL=1/2 hxxL L’allungamento è dell’ordine di 10-21 m (supernova) per un rivelatore di un metro => grandi lunghezze o amplificazione della deformazione. Storicamente la seconda soluzione fu tentata per prima. Una deformazione variabile periodicamente su una massa risonante (barra) viene amplificata alla frequenza di risonanza. WARNING: siccome osserviamo solo le variazioni di lunghezza le barre sono sensibili solo ai modi dispari di risonanza. 28/05/2009 Fabio Garufi 25 L’antenna a Barra (Weber 1960) 28/05/2009 Fabio Garufi 26 Bar Detectors m m = M/2 l = 4L /2 l 1 TTk F mh jk x 2 j 28/05/2009 Fabio Garufi 27 Bar Detectors m m = M/2 l = 4L /2 l 0 1 2 t Q 1 x(t ) 2 x (t ) x(t ) h (t ) 2 2 0 28/05/2009 Fabio Garufi 28 Bar Detectors x(t ) 2 x (t ) 02 x(t ) 1 x(t ) 2 1 h (t ) 2 l 2 h( )eit 2 ( 2 02 2i ) d Fourier Transform of the Signal Pulse Response h(t) = h0(t) Monocromatic h(t) = h0 cos0t l x(t ) h00 e t sin 0t 2 28/05/2009 l x(t ) h0Q sin 0t 2 Fabio Garufi 29 Bar Detectors 1 h (t ) 2 1 l 2 h( )eit x(t ) d 2 2 2 2 ( 0 2i ) x(t ) 2 x (t ) 02 x(t ) Flusso Sezione d’urto Fourier Transform of the Signal E F ( ) ( )d F (n ) ( )d F (n ) tot 0 ( ) cos t M vs2 Antenna 28/05/2009 mass Sound speed Q ( 0 ) 2 0 Q 2 Resonance Fabio Garufi curve Energia dissipata nella barra sin 4 cos2 (2 ) Direction Polarization 30 Sensibilità di un’antenna risonante • • • La sensibilità di un’antenna risonante rappresenta il minimo segnale che può essere rivelato al disopra del rumore. Il rumore è dato dal rumore termico, dal rumore elettronico e dai rumori ambientali Se consideriamo la parte di rumore termico quella dominante, possiamo calcolare la lo spostamento quadratico medio dovuto all’agitazione termica usando il teorema di Fluttuazione-dissipazione: 2 ( ) xtherm 4 k BT 2 Y ( ) Y ( ) 1 Z ( ) x( ) 4 k BT F ( ) 2 ( ) x H ( ) therm F F ( ) Z ( ) x i x( ) Lontano dalla risonanza H ( ) Funzione di trasferimento 2 xtherm 4 k BT m02 impedenza 28/05/2009 Fabio Garufi 31 Sensibilità di un’antenna risonante 2 Il valore quadratico medio dello spostamento dovuto all’onda gravitazionale di ampiezza h costante e di durata t0 è 2 2 2 2 h L t 0 0 2 xh 8 Dunque, il minimo segnale impulsivo rivelabile sarà quello per cui il rapporto tra gli spostamenti RMS del segnale e del rumore si equivalgono: SNR=1. 2 2 2 2 2 2 2 2 2 4 xh 2 xtherm h L t0 0 m0 mh L t0 0 1 8 4k BT 32k BT Da cui si evince che per osservare un h molto piccolo, deve essere grande m, piccola T e piccolo t0. Per valori tipici di m=1000kg, 0=1kHz, T=100K, si ottiene h=10-18/t0 28/05/2009 Fabio Garufi 32 Sensibilità di un’antenna risonante 3 La sensibilità in funzione della frequenza è una curva risonante e in genere è data in termini della densità spettrale del rumore riferita al segnale di ingresso. hmin D ~ h (r ) t g D Tn ~ T h e MQ 28/05/2009 Fabio Garufi 33 Allegro Nautilus Auriga Niobe 28/05/2009 Bar detectors (nel 2003) • The first detector was the Weber bar, operated at room temperature. • Currently there are five main cryogenic bars, including the ultracyrogenic Nautilus and Auriga. • They operate the ICEG collaboration for searching for coincident bursts. • Narrow-bandwidths at relatively high frequencies. Fabio Garufi 34 INFN • Frascati Labs • Genova • Gran Sasso Labs • L’Aquila • Roma 1 • Roma 2 • INAF - IFSI • CNR- IFN • CERN • Geneva Leiden CERN RE 5 MiniGrail LNF INFN 28/05/2009 Fabio Garufi 35 28/05/2009 Fabio Garufi 36 5 modi di quadrupolo degeneri Sezione d’urto omnidirezionale 5 outputs determinano i 5 parametetri h+ hx H hs 28/05/2009 Fabio Garufi 37 www.minigrail.nl Sensitivity predicted for next run 28/05/2009 3 x 10-22 Fabio Garufi 38 28/05/2009 Fabio Garufi 39 28/05/2009 Fabio Garufi 40 Rivelazione interferometrica L-DL L+DL t=0 t = T /4 t = T/2 t = 3T /4 t=T 1 DL DL h xx L h 2 2 L Target h ~ 10-21, L~103m (NS/NS @Virgo Cluster) Grandi L per piccole h Bisogna misurare: DL ~ 10-18 m 28/05/2009 Fabio Garufi 41 Effetto di una GW su un interferometro se 28/05/2009 Fabio Garufi 42 Variazione di potenza dovuta alla GW ( ) out rs t s r1e 2ikl1 r2 e 2ikl2 in 2 2 Pout out (rs t s ) r12 r22 2r1r2 cos( 2k) Pin 2 ( rs t s ) 2 2 1 C cos( 2k)Pin C r1r2 r1 r2 r1 r2 Al passaggio di una GW h+ 1 1 1 h 1 2 1 2 2 h 2 2 Pout Pmich Pgw Pin C cos( 2k) Ckh sin( 1 2 ) Quindi la variazione di potenza all’uscita dovuta alla GW è proporzionale all’ampiezza della GW e alla somma dei bracci 28/05/2009 Fabio Garufi 43 Shot Noise Il numero di fotoni rivelati dal fotodiodo con efficienza è: Se assumiamo una statistica Poissoniana, la fluttuazione di potenza è √N, dunque il rapporto segnale-rumore sarà: Sens. alle fluttuazioni di potenza 1+ 1-C 2 Che ha un massimo per cos ( 2kδ . ) C Dunque un interferometro reale massimizza il SNR leggermente sfasato dalla frangia scura. Nel caso ottimale di C=1, la sensibilità per una GW è data dal valore per cui S/N=1 Aumentare la lunghezza dei bracci Aumentare la potenza 28/05/2009 Fabio Garufi 44 Aumentare la potenza, ma quanto? Shot noise ~ 1 c hshot L 2P Fluttuazioni della pressione di radiazione ~ hrp 1 P mL 2 2 3c Limite quantistico: il miglior compromesso fra la diminuzione dello shot noise e l’aumento della pressione di radiazione. È il minimo rumore ottenibile. ~ 1 hQL ( ) L 28/05/2009 Fabio Garufi m 45 Allungare I bracci: Cavità Fabry-Perot Risuona per 2kL 2n 2 2L L n n r1 r2 R banda passante Finesse : F 2 2 ikL 0 1 2 Er E t r e alla (r r e N m 0 1 2 risonanza : E0t12 r2 28/05/2009 ) Et re 2 ikL m 1 1 r1r2 2 2 ikL 0 1 2 1 1 r1r2 e 2ikL D 2 R 2 2 1 R D 2 NkL F 2F N D kL L fp Fabio Garufi 1 R R 2F L 46 Luce riflessa da una cavità FP 28/05/2009 Fabio Garufi 47 L fp L 2F 4 8F D fp hL fp hL 28/05/2009 Non possiamo aumentare indefinitamente la Finesse 2L 2 L i gw 2 L / c Dt h sin c gw e c c Per frequenze maggiori dell’inverso del tempo di round trip si ha una riduzione del rirardo Fabio Garufi 48 Why power recycled? • The gray fringe working point is not the right choice: – The ITF is not a “Null Instrument”, that is the output is not null when the input is null: large DC – We want to operate in the dark fringe: no DC if zero input – What to do with the light wasted in the input port? Recycle it! Shot noise reduced by the recycling factor, but how to extract the GW signal if we work at the dark fringe, where Pout 0 DL laser 28/05/2009 Fabio Garufi 49 49 • • Modulazione demodulazione Si è visto che la rivelazione in DC è sensibile alle variazioni di potenza del laser. È mandatorio spostare la rivelazione a frequenze maggiori, tipicamente nella regione dei MHz, dove le fluttuazioni di potenza del laser sono minori. Si adotta un schema in cui la luce viene modulata in fase a radiofrequenza, prima di entrare nell’interferometro ed il segnale della frangia scura è demodulato coerentemente. – Tecnica di Pound-Drever /4 PBS EOM Ein (t ) E0 cosct cos( mod t ) E0 cosct cos cos( mod t ) sin ct sin cos( mod t ) E0 cosct sin ct cos( mod t ) PHD E E E0 cos c t 0 sin ( c mod )t 0 sin ( c mod )t 2 2 LO Out sidebands 28/05/2009 Fabio- Garufi 3rd VESF school Michele Punturo Virgo carrier 50 50 …modulation-demodulation • The carrier is resonant in the cavity, but not the sidebands ( shift). Hence, the reflected beam is Erefl (t ) E0 cos ct sin c t cos( mod t ) • Let suppose that there is a GW signal that modulates the phase of the incoming field. Its effect is present only in the carrier, because it is resonant in the cavity Erefl (t ) E0 cos ct GW (t ) sin ct cos( mod t ) E0 cos ct cos GW (t ) sin ct sin GW (t ) E0 sin ct cos( mod t ) E0 cos ct cos GW (t ) E0 cos( mod t ) sin GW (t ) sin ct • At the output of the interferometer, the photodiode reads the power, averaged over c, hence we must evaluate the square of • The mixed product term gives: sin GW (t )cosmod t GW (t ) cosmod t • Demodulating the mod disappears and the output is proportional to the gravitational signal 28/05/2009 Fabio Garufi 51 51 Rumore sismico • The correct and usual way to realize an interferometer in a Lab is to rigidly clamp the optics to the table • We cannot adopt this solution, mainly, because of the seismic noise: A xseism ( f ) 2 f m Hz f 0.1Hz , A 10 7 xseism ( f ) xGW ( f ) f 105 Hz • The simplest seismic filter is an harmonic oscillator, for frequencies larger than the resonant one: x (x xseism ) 0 ~ x ( ) 2 0 02 ~ xseism ( ) 02 2 • A pendulum is an harmonic oscillator of natural frequency: f0 1 2 x xseism g L • A cascade of N pendulums is a multistage filter whose transfer function is: ~ x ( ) f0 ~ xseism ( ) f 28/05/2009 Fabio Garufi 2N 52 52 Ground Rumore sismico Chain Transmission Resonances 2 Hz f -2N Frequency (Hz) Long Pendula Mirror 28/05/2009 Fabio Garufi Soft Spring 53 Newtonian Noise The Newtonian noise will be dominant below 10 Hz for cryogenic detectors Newtonian noise h ( f ) const. G0 x0 ( f ) H( f ) Surface waves die exponentially with depth SEISMIC NOISE GO UNDERGROUND! Figure: M.Lorenzini 28/05/2009 Fabio Garufi 54 La curva di sensibilità Seismic Thermal 28/05/2009 Fabio Garufi Shot 55