Programma ed Esempi per
compito frequentanti
I temi trattati: tutti trattati nelle slides del corso presenti in
moodle e nei capitoli del testo di Cellini
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La Politica economica e i suoi obiettivi (Parte 1)
La teoria normativa della politica economica (Cap. 2)
Gli obiettivi micro e macroeconomici (Cap. 5)
Le politiche macroeconomiche (Parte 4):
2. I modelli di base per l’analisi macroeconomica - ripasso(Cap 17)
4. La politica fiscale (Cap 18)
5. La politica monetaria (Cap 19)
Le politiche microeconomiche (Parte 2):
L'interdipendenza strategica:
1. L'interdipendenza strategica come causa del fallimento del mercato
(Cap 9)
2. Politiche macroeconomiche in presenza di interdipendenza strategica
fra Governo e privati e tra istituzioni (Cap 22)
I fallimenti microeconomici e
distributivi
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Le politiche microeconomiche (Parte 2):
1. Fallimenti microeconomici: il potere di mercato (Cap
6) e le politiche antitrust (Cap. 7)
2. Le politiche per l’innovazione e l’efficienza dinamica
(moodle)
Le politiche redistributive (Parte 3):
1. Distribuzione del reddito e benessere sociale (Cap 12)
2. Le Politiche industriali (Cap. 14)
3. Le politiche regionali (Cap 15)
Giochi strategici tra Banca Centrale e
Tesoro: Interazioni possibili
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Problema generale: a quale obiettivo assegnare la politica fiscale e
quale altro obiettivo deve essere assegnato alla politica monetaria?
 stabilizzazione ciclo economico e inflazione (cioè reddito
nominale)→Politica monetaria
 Controllo della ricchezza nazionale (legata al debito pubblico
→Politica Fiscale
 Obiettivo: minimizzare la variabilità del reddito e quindi del
debito pubblico nominale
Preferenze dei giocatori:
 L’autorità di politica fiscale subisce una perdita maggiore quando
Y<Y* e B>0; la sua priorità è comunque aumentare l’output
 L’autorità di politica monetaria subisce una perdita maggiore
quando >* e B>0; la sua priorità è controllare l’inflazione
I giochi possibili tra Banca Centrale e
Tesoro:
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La Banca Centrale e il Tesoro cooperano.
Il Tesoro ha come priorità l’espansione dell’output (crea
deficit)
La Banca centrale ha come priorità la stabilità monetaria,
ma coopera con T al fine di mantenere stabile il debito
Quale sarà l’equilibrio di Nash che emerge
dall’interazione?
T
BC
RESTRITTIVA
ESPANSIVA
RESTRITTIVA
1,4
3,2
ESPANSIVA
4,3
2, 1
I giochi possibili tra Banca Centrale e
Tesoro:
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La Banca Centrale diventa indipendente (es. adesione BCE).
Il Tesoro ha come priorità l’espansione dell’output (crea
deficit)
La Banca centrale ha come priorità la stabilità monetaria
Quale sarà l’equilibrio di Nash che emerge dall’interazione?
T
BC
RESTRITTIVA
ESPANSIVA
RESTRITTIVA
1,4
2,2
ESPANSIVA
3,3
4, 1
I giochi possibili tra Banca Centrale e
Tesoro:
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La Banca Centrale è indipendente e il Tesoro è costretto
alla disciplina dal trattato di Maastricht.
Il Tesoro ha come priorità il controllo del deficit
La Banca centrale ha come priorità la stabilità monetaria
Quale sarà l’equilibrio di Nash che emerge
dall’interazione?
T
BC
RESTRITTIVA
ESPANSIVA
RESTRITTIVA
1,2
2, 3
ESPANSIVA
3,4
4, 1
Il modello normativo per la politica
economica
Si consideri un'economia rappresentata dal modello IS-LM, nella quale: i) la
propensione marginale e media al consumo c rispetto al reddito disponibile
è pari a 0,8; ii) gli investimenti privati sono dati da una componente
autonoma e da una componente inversamente legata all'andamento del
saggio di interesse, ovvero: I = I0 - ai, con I0 = 50 ed a = 200; iii) la spesa
pubblica è G = 10; iv) il bilancio pubblico è in pareggio ed il prelievo fiscale
è in somma fissa, T0; v ) la domanda di moneta è definita dalla funzione, L =
kY - hi, con k=0,25 e h = 100; vi ) l'offerta di moneta iniziale è M=2.
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Domande:
1. Presentate il modello macroeconomico e definite le equazioni e le variabili
che lo compongono. Calcolare l'equilibrio macroeconomico, (Y*; i*).
Determinare inoltre il livello di consumo di equilibrio, C*. Si supponga che
si verifichi un peggioramento delle aspettative di rendimento del capitale,
rappresentato da una riduzione della componente autonoma degli
investimenti Δ I0 = -7.
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Continua Domande
2.
Si consideri un'analisi di equilibrio parziale sul mercato dei beni e
considerate le condizioni del mercato della moneta e dei titoli come date
(ΔM = Δ i = 0). Si trovi il livello del reddito di equilibrio del mercato dei beni
e il corrispondente livello di domanda di moneta. Si mostri che il mercato
monetario presenta ora un eccesso di offerta di moneta.
3. Si illustri graficamente l'analisi del punto precedente.
4. Assumendo che il tasso di interesse si aggiusti, rispondendo allo squilibrio
del mercato della moneta, si determini il livello di equilibrio del reddito e del
consumo.
5. Si ipotizzi che l'autorità di politica economica voglia perseguire
congiuntamente i seguenti obiettivi: i) tornare al livello di prodotto iniziale; ii)
tornare al livello dei consumi iniziali; iii) mantenere il bilancio pubblico in
pareggio; iv) ripristinare il livello iniziale degli investimenti privati. In tale
scenario valutare, graficamente e analiticamente, se gli interventi di seguito
elencati consentono di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati ed in caso
affermativo calcolare l'entità della manovra da intraprendere. (a) Si mostri
che la politica monetaria, attraverso il controllo di M, è efficace nel
conseguimento di tutti gli obiettivi indicati. Perchè ciò non viola la regola
aurea di Tinbergen?
Considerate il seguente problema di concentrazione del
reddito ed indicate quale dei due Comuni presenta meno
disuguaglianze (Curva di Lorenz e Indice di Gini)

Il reddito annuo (in migliaia di euro) dei componenti dei
due Comuni sono i seguenti:
individui
A
B
C
D
E
F
G
Comune A reddito
(in migliaia di euro)
15
20
12
10
18
30
35
Comune B reddito
(in migliaia di euro)
40
7
18
20
14
45
30

Tracciare il diagramma di Lorenz e interpretare il punto
della spezzata di coordinate (p4; q4). Determinare il
rapporto di concentrazione R di Gini commentando
opportunamente il risultato ottenuto.
Esercizio inefficienza allocativa
Monopolio
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La funzione di domanda di mercato delle navi è QD= 20 – p.
Il costo di produzione è dato da TC(Q)= 1 + Q2.
Determinare:
a) l’equilibrio di mercato se le navi fossero tutte prodotte da una
impresa monopolista;
b) l’equilibrio di mercato se il mercato delle navi fosse in
concorrenza perfetta;
c) la perdita di benessere sociale nel passaggio dall’equilibrio di
concorrenza perfetta all’equilibrio di monopolio (con
rappresentazione grafica del caso specifico in oggetto).
Domande con risposta “Vero/Falso” e breve giustificazione
Per ciascuna delle seguenti proposizioni, indicate con V o F se si
ritiene, rispettivamente, siano vere o false, e motivare brevemente la
risposta
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Le operazioni che la Banca Centrale Europea conduce
su iniziativa delle controparti, sono effettuate al fine di
rifinanziare i disavanzi di bilancio pubblico dei paesi
europei aderenti all'Unione Monetaria.
R: F.
Tali operazioni hanno come controparti esclusivamente gli
istituti (o aziende) di credito che possiedono determinati
requisiti di solvibilita’. Rispetto ai governi degli Stati aderenti
all'UEM, la BCE non ha alcun obbligo di intervento a fini di
finanziamento dei disavanzi di bilancio, nel pieno spirito
dell'indipendenza operativa che gli viene riconosciuta per
statuto. Tuttavia, a partire dal luglio 2012 sono state decise
misure di intervento sul mercato secondario volte all’acquisto
di titoli di stato (Operazioni Definitive Monetarie) e operazioni di
rifinanziamento a più lungo termine (LTRL), l’assorbimento di
titoli ABS a fronte di cartolarizzazioni e di obbligazioni (CBP) e
a marzo 2015 il Quantitative Easing.
Rispondete alla seguente domanda:
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Sapreste illustrare una politica di intervento che potrebbe
migliorare l'efficienza allocativa in un settore che opera in
condizione di monopolio naturale? Riassumete brevemente il
caso dei monopoli pubblici italiani
R: Se il monopolio naturale riguarda beni strategici per uno Stato si
possono praticare le statalizzazioni, in questo caso gli extraprofitti verranno
versati allo Stato, il quale li redistribuisce alla collettività con politiche sociali.
Altrimenti lo Stato può influire sul comportamento del monopolista privato
regolamentando la quantità prodotta (CMe=Domanda) o il prezzo (price
cap o limite superiore al tasso di rendimento del capitale). Un’altra
modalità è stata proposta da Demsetz (1968) che suggerisce di generare
con apposite aste una concorrenza per il monopolio. Le politiche condotte in
Italia si differenziano a seconda del periodo storico: il secondo dopoguerra
è stato caratterizzato da grandi monopoli statali (soprattutto per beni di
pubblica utilità, ma anche Banche e industria pesante). In seguito alle
difficoltà dei bilanci pubblici si è proceduto a privatizzazioni con l’utilizzo di
strumenti diversificati di controllo tariffario e aste.
Rispondete alla seguente domanda
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Di quali strumenti dispone la politica fiscale e quali obiettivi persegue oggi?
In quali documenti troviamo queste indicazioni?
R: Gli strumenti comprendono: la Spesa pubblica per beni pubblici e
meritori (difesa, sicurezza, scuola, previdenza sociale, infrastrutture civili) la
Spesa per protezione sociale (TR), (con effetti di stabilizzazione
automatica del ciclo: assegni famiglia, sussidi di disoccupazione,
imposizione progressiva…); Entrate tributarie (per finanziare la spesa :
IRPEF, IVA, Carbon tax…) ed Indebitamento (con finalità di stabilizzazione
della spesa nel breve periodo. Gli strumenti si trovano in voci di bilancio
delle Amministrazioni Pubbliche diverse (consumi intermedi, personale e
trasferimenti). Gli obiettivi possono essere: Promuovere l’efficienza
allocativa con Offerta di beni e servizi (beni pubblici e meritori), Interventi
regolamentativi, Interventi di stabilizzazione macroeconomica; Promuovere
una maggiore equità distributiva di Reddito, Ricchezza e Opportunità di
accesso ad attività economiche e sociali. Tali indicazioni si trovano nella
Legge di Stabilità e nella legge di Bilancio di Previsione dello Stato che
realizza le proposte programmatiche individuate nel DEF (Documento di
Economia e Finanza) che ha una prospettiva poliennale.
Altro esercizio (tratto da Tirelli, 2007)
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L'economia tipo di un paese dell'Unione Monetaria Europea
(UEM) e’ rappresentata dal seguente modello macroeconomico,
Y=C+G+I
C = c(Y - T )
I = I0 - ai
i = i0
Il governo di tale paese desidera stabilizzare la domanda
aggregata al livello Y = Y*, usando la politica di bilancio pubblico.
 (a) Descrivete il modello di politica economica del paese
considerato (quali sono gli obiettivi e quali gli strumenti, le
esogene e le endogene e come classificate le diverse
equazioni?). Posso determinare una soluzione unica della forma
ridotta (inversa)?
 (b) Ipotizzate che:

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a = 100;
c = 0,75; I0=20;
i0 = 0,05;
Y*= 100
e che inizialmente G = T = 20. Determinate una politica fiscale per tale
governo.
continua



(c) Rispondete nuovamente al quesito precedente,
supponendo che il paese in questione non possa far
accrescere il disavanzo pubblico rispetto al PIL di piu’ del
3% (assumete che valga il vincolo, d≡(G-T )/Y = 3/100).
(d) Supponete che il tasso di interesse, i, sia uno strumento
della Banca Centrale Europea (BCE) e che il paese
considerato non possa influenzarlo in alcun modo. Cosa
accade al PIL (cioè Y ) di tale paese se la BCE porta il
tasso di interesse al 2% (i = 0,02) e se il bilancio pubblico
e’ quello inizialmente ipotizzato (G =T= 20)? Senza
calcolare, ma aiutandovi con un grafico, sapreste dire
come si modifica il suo scenario di politica fiscale?
(e) In relazione al punto (d), indicate una misura che - in
concreto – puo’ mettere in atto la BCE per ridurre il tasso di
interesse.