Lezione nr. 2 Vettori e Cinematica del punto Fisica Generale 1 Ingegneria Edile F. Garufi Cenni sui vettori • In fisica si distinguono grandezze scalari – per esempio la massa o la temperatura di un corpo – e grandezze vettoriali – ad esempio lo spostamento di un punto. • Uno scalare è identificato da un solo valore numerico – per es. una massa di 30 g – e l’unità di misura che ne identifica la natura fisica. • Per individuare lo spostamento di un punto nello spazio, non basta dire che si è spostato di 10 cm, bisogna specificare anche la direzione (per es. lungo l’asse Nord-Sud) ed il verso (Verso Nord). Questo tipo di grandezza è un vettore. Fabio Garufi - Fisica Generale I 2 Rappresentazione dei vettori • I vettori, come si intuisce, sono rappresentabili come segmenti orientati nello spazio. πΉ = π΄π΅ • Sono caratterizzati da un modulo |AB| che ne rappresenta la lunghezza, la direzione, data dalla retta di applicazione r, ed il verso, indicato dalla punta della freccia (da A a B) • Il modulo del vettore πΉ è sempre positivo • Il punto di origine – A - è il punto di applicazione del vettore, che in molti problemi può essere indeteriminato z r B A πΉ y x Fabio Garufi - Fisica Generale I 3 Rappresentazione cartesiana dei vettori I • Riferito alla terna cartesiana, il segmento orientato πΉ, è definito univocamente dalle coordinate (x,y,z) del punto A e quelle (x’, y’, z’) del punto B. • Le proiezioni di πΉ nella direzione degli assi ′si chiamano le componenti del vettore πΉ: πΉπ₯ = π₯ − π₯ πΉπ¦ = π¦ ′ − π¦ πΉπ§ = π§ ′ − π§ • Il modulo del vettore, ovvero la sua lunghezza, lo calcoliamo con il teorema di Pitagora: πΉ = πΉπ₯ 2 + πΉπ¦ 2 + πΉπ§ 2 • Detti π, π, π i vettori unitari nelle direzioni rispettivamente di x, y e z (i versori degli assi), allora 3 πΉ = πΉπ₯ π + πΉπ¦ π + πΉπ₯ π ≡ πΉπ₯ πΉπ¦ πΉπ π π πΉπ§ = π=1 Avendo indicato con π π i versori dei tre assi supposto che sia: π₯1 = π₯; π₯2 = π¦; π₯3 = π§: 3 πΉπ π π = πΉ1 π 1 + πΉ2 π 2 + πΉ3 π 3 π=1 Fabio Garufi - Fisica Generale I 4 Rappresentazione cartesiana dei vettori II • Alternativamente, possiamo determinare il vettore dandone il modulo, le coordinate del punto di applicazione A e l’orientazione; • L’orientazione rispetto agli assi coordinati è individuata dai coseni direttori cos(xF), cos(yF), cos(zF), ove xF, yF, e zF sono gli angoli che il vettore F forma con i tre assi. • Siccome esiste una relazione che lega i tre coseni direttori: cos2 (xF)+cos2 (yF)+cos2 (zF) = 1, solo due sono indipendenti. Fabio Garufi - Fisica Generale I 5 Rappresentazione cartesiana dei vettori II z • I coseni direttori possono essere espressi in funzione delle componenti del vettore: πΉπ₯ 2 + πΉπ¦ 2 + πΉπ§ 2 πΉπ₯ cos π₯πΉ = πΉ πΉπ¦ cos π¦πΉ = πΉ πΉπ§ cos π§πΉ = πΉ πΉ πΉ = y πΉπ₯ x Fabio Garufi - Fisica Generale I 6 Algebra dei vettori • Tra i vettori possono essere definite le operazioni di somma e moltiplicazione e moltiplicazione per uno scalare. • La somma di vettori gode della proprietà commutativa ed associativa: A+B=B+A; A+(B+C)=(A+B)+C; • Rispetto alla somma esiste l’elemento inverso e l’elemento nullo 0: A +(-A) = 0 • Si dice che rispetto alla somma, i vettori formino un gruppo commutativo (o abeliano) Fabio Garufi - Fisica Generale I 7 Dimostrare la regola della somma con le componenti π =π΄+π΅ π π₯ π π¦ = π΄π₯ π΄π¦ + π΅π₯ π΅π¦ = π΄π₯ + π΅π₯ π΄π¦ + π΅π¦ O con i versori: π =π΄+π΅ = π΄π₯ π + π΄π¦ π + π΅π₯ π + π΅π¦ π = π΄π₯ + π΅π₯ π + π΄π¦ + π΅π¦ π Fabio Garufi - Fisica Generale I 8 Algebra dei vettori: prodotto per uno scalare • Il prodotto di un vettore πΉper uno scalare a πΉ’=aπΉ- è un vettore il cui modulo è il prodotto del modulo per il valore assoluto dello scalare, il cui verso è dato dal verso del vettore per il segno dello scalare e la direzione è immutata. • Rispetto al prodotto per uno scalare, valgono le proprietà associativa e distributiva: (a+b) πΉ=aπΉ+bπΉ; a(πΉ+πΉ’)=aπΉ+aπΉ’; a(bπΉ)=(aπΉ)π Fabio Garufi - Fisica Generale I 9 Algebra dei vettori: prodotti fra vettori • Esistono due modi in cui si possono moltiplicare fra loro due vettori: uno in cui il prodotto è ancora un vettore, l’altro in cui il prodotto è uno scalare. • Dal punto di vista algebrico, il primo è un’operazione interna allo spazio dei vettori ed i matematici lo chiamano prodotto esterno o, più comunemente, prodotto vettoriale e si indica con il simbolo × (in alcuni testi β) • Nel secondo caso, il prodotto restituisce uno scalare e si chiama prodotto scalare e si indica con il simbolo β Fabio Garufi - Fisica Generale I 10 Prodotto scalare • Il prodotto scalare di due vettori π΄ e π΅ è un numero il cui valore è π΄ β π΅ = π΄ π΅ cos π dove π è l’angolo che i vettori formano fra loro • Rappresenta il modulo di un vettore per la proiezione dell’altro lungo la direzione del primo • Se π΄ ⊥ π΅ allora π΄ β π΅ = 0 • Se π΄ β₯ π΅ ⇒ π΄ β π΅ =2 π΄ π΅ ; di conseguenza π΄ = π΄ β π΄ Fabio Garufi - Fisica Generale I π΄ ο± π΅ Acos π 11 Dimostrare la regola del prodotto scalare con le componenti u ο± v A ο B ο½ ο¨ Axi ο« Ay j ο© ο ο¨ Bxi ο« By j ο© ο½ Ax Bx ο« Ay B y ο€ i ο i οΊ 1; i ο j οΊ 0; jο j οΊ1 u ο v ο½ u ο¨ v cos ο± ο© ο½ u ο¨ v cos ο¨ο± ο« ο€ ο ο€ ο© ο© ο½ ο¨ ο© ο½ uv cos ο¨ ο¨ο± ο« ο€ ο© ο ο€ ο© ο½ uv ο©ο«cos ο¨ο± ο« ο€ ο© cos ο¨ο€ ο© ο« sin ο¨ο± ο« ο€ ο© sin ο¨ο€ ο©οΉο» ο½ ο½ ο©ο«u cos ο¨ο± ο« ο€ ο© οΉο» ο©ο« v cos ο¨ο€ ο© οΉο» ο« ο©ο«u sin ο¨ο± ο« ο€ ο© οΉο» ο©ο« v sin ο¨ο€ ο© οΉο» ο½ ο½ u x vx ο« u y v y Fabio Garufi - Fisica Generale I 12 Prodotto vettoriale • Il prodotto vettoriale di due vettori π΄ e π΅, è un vettore il cui modulo è π΄ π΅ sin π e la cui direzione è ortogonale al piano individuato dai due vettori. • Il verso del vettore prodotto è dato dalla regola della mano sinistra: il medio indica la direzione di A, l’indice quella di B, il pollice la direzione del prodotto. • C’è anche la regola della mano destra: il pollice indica la direzione del prodotto e le dita si chiudono da A verso B. • Se π΄ β₯ π΅ ⇒ π΄ × π΅ = 0 ⇒ π΄×π΄=0 • Se π΄ ⊥ π΅ ⇒ π΄ × π΅ = AB π΅ π΄×π΅ θ π΄ π΄ × π΅ = −π΅ × π΄, pseudovettore Il prodotto vettoriale non è distributivo: (π΄ × π΅) × πΆ ≠ π΄ × π΅ × πΆ Infatti basta prendere A parallelo a B: il primo prodotto è nullo, il secondo no. Fabio Garufi - Fisica Generale I 13 Dimostrare la regola del prodotto vettoriale con le componenti u x ο½ u cos ο¨ο‘ ο© u y ο½ u sin ο¨ο‘ ο© c ο½ uο΄v vx ο½ v cos ο¨ο± ο« ο‘ ο© vx ο½ v sin ο¨ο± ο« ο‘ ο© u ο΄ v ο½ uv sin ο¨ο± ο© ο½ uv sin ο¨ο‘ ο« ο± ο ο‘ ο© ο½ ο½ uv ο©ο«sin ο¨ο‘ ο« ο± ο© cos ο¨ο‘ ο© ο sin ο¨ο‘ ο© cos ο¨ο‘ ο« ο± ο© οΉο» ο½ ο½ u cos ο¨ο‘ ο© v sin ο¨ο‘ ο« ο± ο© ο u sin ο¨ο‘ ο© v cos ο¨ο‘ ο« ο± ο© ο½ ο½ u x v y ο u y vx ο½ ο¨ u x i ο« u y j ο© ο΄ ο¨ vx i ο« v y j ο© ο½ ο½ ο¨ u x v y ο u y vx ο© k οΊ cz k iο΄i ο½ 0 jο΄ j ο½ 0 iο΄ j ο½ k ο¦ i ο§ u ο΄ v οΊ ο§ ux ο§v ο¨ x j uy vy kοΆ ο· 0ο· 0 ο·οΈ Fabio Garufi - Fisica Generale I ο‘ u ο± v οc ο½ v ο΄ u 14 Prodotti tripli • Siccome esistono due tipi di prodotti fra vettori, sono possibili due prodotti tripli fra vettori: π΄×π΅ βπΆ π΄×π΅ ×πΆ • Dei rimanenti: due volte il prodotto scalare non è possibile perché il prodotto scalare restituisce un numero, né è possibile il π΄ β π΅ × πΆ, per lo stesso motivo… Fabio Garufi - Fisica Generale I 15 Prodotto misto • π΄ × π΅ = π΄π΅ sin π π΄π΅ sin π è l’area del parallelogramma formato dai due vettori • Se A e B giacciono sul piano xy, il loro prodotto vettoriale,πΉ = π΄ × π΅, è lungo l’asse z • πΉ β πΆ = πΉπΆ cos π = πΉ ππ» • OH è l’altezza del parallelepipedo • il prodotto misto è il volume del parallelepipedo individuato dai tre vettori. z H πΆ Ο π΅ O y θ π΄ x Fabio Garufi - Fisica Generale I 16 Prodotto vettoriale triplo • π· =π΄× π΅×πΆ π· è nel piano individuato da B e C essendo perpendicolare a π΅ × πΆ, dunque: π· = ππ΅ + ππΆ Ma π· è anche perpendicolare ad π΄, dunque: π΄ β π· = 0 = π π΄ β π΅ + π(π΄ β πΆ) che è verificata per π = π π΄ β πΆ e π = −π π΄ β π΅ , dunque π· =π π΄βπΆ π΅ − π΄βπ΅ πΆ Si può mostrare che π = 1, dunque: π΄× π΅×πΆ = π΄βπΆ π΅ − π΄βπ΅ πΆ Fabio Garufi - Fisica Generale I 17 Cinematica del punto materiale • Studia il moto dei corpi senza riferimento alle sue cause • Il moto è completamente determinato se è nota la posizione del corpo in funzione del tempo • Necessità di un sistema di riferimento per determinare la posizione • Diversi tipi di sistemi di riferimento: • Cartesiano (2 e 3 dimensioni): x, y, z • Polare (2 dimensioni): r, f • Sferico (3 dimensioni): r, ο±, f Fabio Garufi - Fisica Generale I 18 Coordinate sul piano • Cartesiane • Polari Cinematica • Ogni coordinata è funzione del tempo ο legge oraria: • • • • x(t), y(t), z(t) r(t), f(t) r(t), f(t), z(t) r(t), ο±(t), f(t) • Traiettoria: è il luogo dei punti dello spazio occupati dal corpo nei successivi istanti di tempo • dà informazioni di tipo geometrico, e si scrive ad esempio y=f(x) • tratteremo traiettorie semplici (rettilinee, paraboliche circolari) Fabio Garufi - Fisica Generale I 20 Posizione e spostamento • La posizione di un corpo in un determinato sistema di riferimento è identificata dalle sue coordinate rispetto all’origine. • Lo spostamento è una variazione della posizione, per es. dalla coordinata π₯1 alla coordinata π₯2 . Indichiamo la variazione con la lettera greca Δ. Si scrive: βπ₯ = π₯2 − π₯1 • Esempio: uno spostamento dal punto a 1 m a sinistra dell’origine al punto a 6 m a destra, lungo l’asse x sarà: βπ₯ = 6 − −1 = 7; se avessimo fatto il percorso inverso, da +6 a -1, βπ₯ = −1 − 6 = −7 • La posizione è un vettore dall’origine al punto considerato, e dunque lo spostamento è il vettore differenza tra le posizioni di fine ed x inizio. Valgono, dunque tutte le considerazioni fatte per i vettori Fabio Garufi - Fisica Generale I z π1 π2 − π1 π2 y Nota: se il corpo si sposta lungo una curva nello spazio, lo spostamento può essere molto diverso dallo spazio totale percorso, che dipende dalla forma della curva. 21 Velocità media ed istantanea • Un modo compatto di descrivere il moto è attraverso il grafico della posizione in funzione del tempo (legge oraria) π₯ = π₯(π‘). • La velocità indica quanto spazio si è percorso in un certo intervallo di tempo: π₯(π‘2 ) − π₯(π‘1 ) βπ₯ π£πππ = = π‘2 − π‘1 βπ‘ Indica la velocità media del moto nell’intervallo di tempo π‘2 − π‘1 • Le dimensioni fisiche della velocità sono −1 [v]=[L][π] e le unità nel SI sono ππ −1 Nel grafico, la velocità è la pendenza del segmento che unisce i due punti considerati. Fra questi due punti, la velocità può cambiare; la tangente alla curva che descrive la legge oraria, punto per punto, rappresenta la velocità istantanea (istante per istante): βπ₯ ππ₯ π£ = lim = βπ‘→0 βπ‘ ππ‘ Derivate e integrali Fabio Garufi - Fisica Generale I 22 Velocità vettoriale • Quanto detto, vale anche in più dimensioni; lo spostamento è un vettore, e il rapporto tra lo spostamento ed il tempo (che è uno scalare) è ancora un vettore. • Esempio: una particella, al tempo π‘1 è in π(π‘1 ) = 1 3 7 , dopo 2 secondi si è spostata nel punto π(π‘2 ) = 2 4 9 , quale sarà la velocità media nell’intervallo di tempo π‘2 − π‘1 = 2π ? π(π‘2 ) − π(π‘1 ) π£πππ = = π‘2 − π‘1 1 1 2−1 4−3 9−7 1 1 2 = = 2 2 1 m/s 2 2 Il modulo di questa velocità vettoriale è quella che segnerebbe il 3 tachimetro nei 2s: v= m/s. 2 • Si noti che in Inglese si usano due parole diverse per indicare il vettore velocità (velocity) ed il suo modulo (speed) Fabio Garufi - Fisica Generale I 23 Esercizio • Una particella si muove lungo una circonferenza di raggio r=1m, con moto circolare uniforme in senso antiorario. Ad un certo istante, la velocità è π£π₯ = 2ππ −1 ; π£π¦ = 2ππ −1 . Dove si trova la particella in quell’istante? • Le coordinate del punto lungo la circonferenza sono date da: π₯ = π cos π(π‘) π¦ = π sin π (π‘) Le componenti della velocità, che è tangente alla circonferenza saranno: π π cos π(π‘) π£π₯ = = −ππ sin π(π‘) ππ‘ ππ π sin π(π‘) π£π¦ = = π π cos π(π‘) ππ‘ Dunque le velocità saranno uguali nelle due componenti quando −sin π(π‘) = cos π(π‘), che visto il verso di rotazione, sono nel II e IV quadrante. Affinché siano entrambe positive, come nei dati del problema, devono essere nel IV => π = y π£ r π x Moto circolare uniforme: il modulo della velocità lungo la circonferenza è costante e pari a ππ 3π 2 π ππ‘ ≡ ππ Fabio Garufi - Fisica Generale I 24 Accelerazione • Analogamente a quanto visto per la velocità rispetto allo spostamento, la variazione della velocità nel tempo è l’accelerazione: βπ£ ππ£ ππππ = ;π = βπ‘ ππ‘ • L’accelerazione potrà essere diversa da zero anche se il modulo della velocità non cambia, basta che cambi direzione. • L’accelerazione può avere componenti sia lungo la tangente sia lungo la normale alla traiettoria del moto. Fabio Garufi - Fisica Generale I 25 Ricavare la legge oraria dalla velocità e dall’accelerazione. •π£= ππ₯ ππ‘ ππ£ ππ‘ ⇒π₯= π£ ππ‘ + π₯0 π2 π₯ ππ‘ 2 •π= = ⇒ π£ = π ππ‘ + π£0 ; integrando nuovamente: π₯ = π£ ππ‘ + π₯0 = π₯0 + π£0 π‘ + π‘ ππ‘ 0 π ππ‘′. Se l’accelerazione è costante 1 2 π₯ = π₯0 + π£0 π‘ + ππ‘ 2 Fabio Garufi - Fisica Generale I 26 Esempio • Se il corpo che cade da altezza h con velocità iniziale nulla: x0=h, v0=0, t0=0 si ha: 1 2 x ο¨t ο© ο½ h ο gt v ο¨t ο© ο½ v 0 ο« aο¨t ο t 0 ο© ο½ οgt 2 • Il corpo raggiunge il suolo, cioè il punto x=0, al tempo: ο¨ο© 1 2 ο ο ο½ 0 ο t : x t ο½ 0 ο h ο gt 2 con velocità: v t ο½ ο gt ο½ ο¨ο© 1 2 2h h ο½ gt ο t ο½ 2 g 2h οg ο½ ο 2 gh g 27 Il moto dei proiettili • Consideriamo una particella che si muove in due dimensioni soggetta all’accelerazione di gravità π, diretta verso il basso, a partire da una velocità iniziale π£0 : π = 0π − ππ ⇒ π£ = π£0π₯ π + (π£0π¦ − ππ‘)π π£0 = π£0π₯ π + π£0π¦ π π₯0 + π£0π₯ π‘ π₯ = 1 π¦ π¦0 + π£0π¦ π‘ − 2 ππ‘ 2 Ricordando che π£0π₯ = π£0 cos π0 ; π£0π¦ = π£0 sin π0 Dunque nel moto del proiettile, la velocità iniziale rimane costante lungo l’asse orizzontale, ed è uniformemente accelerata lungo l’asse y. π₯−π₯ Risolvendo l’equazione in x, rispetto al tempo, otteniamo π‘ = π£ cos0π 0 0 Sostituendo nell’equazione in y: π π₯ − π₯0 2 π¦ = π¦0 + π₯ − π₯0 tan π0 − 2 π£0 cos π0 2 Che ci dice che la traiettoria è una parabola. Fabio Garufi - Fisica Generale I 28 Lancio da x=0; y=0 ππ₯ 2 π¦ = π₯ tan π0 − 2 π£0 cos π0 2 Incrocia l’asse delle x quando y=0, dunque in 0…e ce l’aspettavamo e quando π₯ tan π0 = ππ₯ 2 2 π£0 cos π0 2 dunque: 2 tan π0 π£0 cos π0 2 2π£02 π£02 π₯= = sin π0 cos π0 = sin 2π0 π π π Questo valore di x è la gittata del lancio ed è massima quando sin 2π0 = 1 cioè π£0π¦ π per 2π0 = 2 ; l’altezza del massimo si ha quando π£π¦ = 0 ⇒ π£0π¦ = ππ‘; ⇒ π‘ = π π£0π¦ 2 1 π£0π¦ 2 1 π£0π¦ 2 π¦π = π¦0 + − π 2 = π¦0 + π 2 π 2 π Fabio Garufi - Fisica Generale I 29