Struttura del corso e concetti chiave

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Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Unical
Processi migratori, territorio e politiche
Scienza della Pubblica Amministrazione
Docente: Anna Elia
a.a. 2016/17
La struttura del corso (1)
 Concetti e definizioni: un glossario per
interpretare le dinamiche migratorie
 Teorie migratorie: processi migratori, sistemi e
reti.
 Dinamiche migratorie e disuguaglianze
sociali: discriminazione e antidiscriminazione.
Riflessioni su percorsi di ricerca regionali,
nazionali e internazionali
La struttura del corso (2)
 Cittadinanza e integrazione: di cosa parliamo? Analisi di testi di politiche
migratorie europee e nazionali. Riflessioni sulla governance globale delle
migrazioni contemporanee
 Un focus sull’Italia nel panorama internazionale delle migrazioni: aspetti
normativi e analisi delle politiche migratorie
 Processi migratori, territorio e politiche: dalla governance globale alla
governance locale; (un focus sui richiedenti protezione internazionale e i
minori soli)
I testi del corso
 M. Ambrosini, Sociologia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna, 2011 (I-II-III capitolo
pp. 35-82). Oppure, a scelta, S. Castels e Miller M. J., L’era delle migrazioni, Casa
Editrice Ordova, 2012 (Introduzione e secondo capitolo, pp. 23-73)
 A. Elia, P. Fantozzi (a cura di ), Tra globale e locale. Esperienze e percorsi di
ricerca sulle migrazioni, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2013, (terza parte – pp.
177-188)
 Castel R., La discriminazione negativa. Cittadini o indigeni?, Ouodlibet,
2008, (cap. 5 pp. 79-108),
 Razzisti per legge. L'Italia che discrimina, Laterza, 2012. (capitolo 1, pp. 3-41)
 Materiale di approfondimento oltre che sulla bacheca docenti è disponibile sul
sito dell’Osservatorio Welfare e Migrazioni del DISPeS – Unical
http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/dsps/ricerca/laboratori/
osswelmigr/pubblicazioni/
I seminari di approfondimento
 Prof. Emmanuel Jovelin, Université de Lorraine, 24 ottobre
2016.
 Prof. Piero Galloro, Université de Lorraine, I rifugiati sono una
minaccia per l’Europa?, 10 ottobre 2016, lezione in aula.
 Prof. Piero Galloro, Université de Lorraine, Migrazione del
Maghreb, La costruzione socio-storica delle rappresentazioni,
11 ottobre 2016, ore 15:00-17:30 sala stampa .
 Mercoledì 12 ottobre, inaugurazione anno accademico,
convegno sulla legalità (titolo, luogo e ora da definire).
 30 settembre notte dei ricercatori ore 10-11:30 sul Ponte – ore
12-13:30 aula SSP4 Sulla rotte dei popoli migranti – Interventi di
Ibhraim Diop (mediatore culturale) e gli autori del libro Il mio
nome è Mel Bauzon
Modalità di esame
Si raccomanda l’attenzione agli argomenti trattati in aula con particolare
riguardo ai seminari di approfondimento.
L’obiettivo del corso è di sviluppare uno spirito critico in rapporto all’analisi
delle migrazioni, la didattica intende dare quindi ampio spazio al confronto in
aula.
come prepararsi all’esame e non solo ?
Concetti e definizioni:
un glossario per interpretare le dinamiche
migratorie
 Come studiare le migrazioni? Con quale approccio
disciplinare?
 Perché è importante riflettere sui concetti?
 La sociologia guarda al fenomeno delle migrazioni
come un complesso di relazioni sociali che
coinvolgono migranti, non migranti e coloro che
migranti potrebbero diventarlo (Zanfrini 2004).
 Confini labili verso altre discipline. Le ricerche
sociologiche ricorrono sovente agli approcci
adottati da altre discipline: l’antropologia, la storia,
l’economia, la psicologia sociale (Cavalli 2001)
Criteri di analisi
 Impatto con la società ospite: fattori che inibiscono o
facilitano i processi di integrazione/ di incorporazione /
di assimilazione/l’interazione positiva
 L’attenzione ai contesti di origine. Complessità dei
soggetti: immigrati nella società di destinazione;
emigrante legato al contesto di origine; la double
absence (Sayad 2003)
Società di provenienza e di destinazione: sono
effettivamente due dimensioni socio-spaziali separate?
 65,3 milioni di sfollati (Dati ONU) - Global Compact entro il 2018
 Europa al secondo posto dopo l’Africa ad accogliere il maggior numero di
persone in fuga, con 4,39 milioni di rifugiati.
 Solo l’Africa ha accolto 4,41 milioni di persone
 158 mila profughi in Italia
Ma di chi stiamo parlando? Immigrati o
rifugiati?
Chi sono i migranti?
Come nasce una categoria di «immigrato» ?
 Emigrante è colui che espatria alla ricerca di lavoro o di un
miglioramento economico. (dizionario della lingua italiana)
 Migrante: una persona che si è spostata in un paese diverso da
quello di residenza abituale e che vive in quel paese da più di un
anno (definizione Nazioni Unite).
 Immigrato: Chi si è trasferito in maniera permanente o temporaneo
di singoli individui o di gruppi di persone in un paese o luogo diverso
da quello di origine. Immigrato come categoria definita anche prima
del trasferimento (i potenziali immigrati chi sono?)
 Difficoltà ad individuare chi siano i migranti: es. figli di immigrati
La costruzione sociale e politica della
figura del migrante (1)
 Nel linguaggio comune, nelle norme di legge e nei dispositivi istituzionali
sono definiti come “immigrati” solo una parte dei cittadini stranieri residenti
in Italia.
 cittadini “extra-comunitari” : Termine sorto nella seconda metà degli anni
’80 - “non appartenenti all’Unione Europea” (si applica comunemente ai
cittadini rumeni, ne sono esentati cittadini svizzeri, giapponesi e nordamericani)
 I cittadini dei Paesi Terzi (decreto legislativo n. 3 dell'8 gennaio 2007 che
recepisce la direttiva comunitaria 2003/109 - status di cittadini di Paesi terzi
che siano soggiornanti di lungo periodo.)… acquistano a determinate
condizioni uno status giuridico particolare, con ulteriori diritti rispetto agli
altri extracomunitari con regolare permesso di soggiorno
 richiedenti protezione internazionale/ rifugiati/protezione umanitaria
La costruzione sociale e politica della
figura del migrante (2)
 Difficoltà ad individuare chi siano i migranti: es. figli di immigrati; minori non
accompagnati; rifugiati.
 Le statistiche consentono di leggere le migrazioni? Esempio seconde
generazioni; minori non accompagnati
 Chi sono i rifugiati? Quali sono le categorie vulnerabili?
Quando nasce la fortezza europa?
Esiste ancora?
La Fortezza Europa – anni ‘80-’90
 Liberalizzare i movimenti interni, abolendo i controlli alle frontiere nazionali
attraverso la costruzione di uno spazio di libera circolazione e rafforzando i
controlli all’esterno (lo spazio di Schengen - Accordo 15 giugno 1985 tra
Francia, Germania e i paesi del Benelux – Italia aderisce nel 1998).
 Strategie di esternalizzazione dei confini attraverso accordi con paesi di
origine e di transito dei migranti (accordi tra Italia e Albania; tra Italia e
Tunisia nell’ENA).
 La migrazione è innanzitutto una mobilità territoriale. L’attenzione dei
sociologi è sui processi di esclusione che interessano lo straniero.
 MIGRAZIONI INTERNE: spostamenti di popolazione entro i confini dello Stato
 MIGRAZION INTERNAZIONALI: spostamenti tra Stati soggetti a limitazioni,
ossia ad una regolamentazione.
Le migrazioni interne da aree rurali e da aree periferiche urbane precedono le
migrazioni internazionali. Le migrazioni interne possono interessare sia gli
autoctoni, sia i cittadini stranieri.
POLITICHE MIGRATORIE
 Il concetto di politiche migratorie si riferisce al potere sovrano dei governi
nazionali di decidere unilateralmente chi può essere ammesso a risiedere e
lavorare sul proprio territorio, per quanto tempo e a seconda di specifiche
qualità desiderate e nelle quantità desiderate (Zanfrini 2004).
Migrazioni regolari
 Non-cittadini autorizzati dall’ordinamento giuridico dello Stato in cui si
trovano ad entrarvi, risiedervi ed eventualmente svolgere un’occupazione
lavorativa.
Migranti irregolari
 Coloro che non sono autorizzati dagli ordinamenti giuridici nazionali.
Migrante “clandestino”
 La persona che attraversa i confini di uno Stato eludendo i controlli.
Passare da una condizione di “meritevole”
a quella di “immeritevole” (Pugliese 2002)
Un aspetto non sempre scontato: l’essere un migrante regolare o irregolare con
dipende ad una condizione soggettiva dell’individuo, ma dal quadro normativo
vigente.
 Possono diventare irregolari coloro che hanno il permesso di soggiorno scaduto.
In seguito alle normative sempre più restrittive (Reato di clandestinità 2009) la
posizione che si arriva a rivestire dopo diverso tempo è quella di clandestino.
 I provvedimenti di regolarizzazione (c.d. sanatorie) possono consentire il
passaggio dalla posizione di “clandestino” – “irregolare” a quella di “regolare”.
 I “regolari” possono diventare “irregolari” se perdono i requisiti necessari ad
ottenere il permesso di soggiorno. Un requisito importante è il lavoro.
 La clandestinità non è un attributo personale del migrante, bensì uno status
giuridico che generalmente riflette l’impossibilità di migrare legalmente, ma
che in quanto tale non è dato una volta per tutte.
Il Processo migratorio riassume una serie di fattori e di interazioni complesse
che ne influenzano l’andamento:

La migrazione è un processo che coinvolge l’esistenza sociale su ogni
livello e si sviluppa secondo dinamiche proprie. Anche la popolazione
mondiale che non emigra ne risulta coinvolta. Intere comunità con i suoi
stili di vita subiscono dei cambiamenti.

I migranti si trovano ad affrontare cambiamenti in ogni stadio del
processo migratorio, dalle regioni di provenienza a quelle di transito e di
destinazione (Castel e Miller 2012)
Spiegazioni basate sui fattori di spinta e sui
fattori di attrazione
 Push factors: fuga da condizioni di sottoviluppo e di miseria.
 Pull factors: fattori di attrazione economici da parte dei sistemi economici
più sviluppati
Dinamiche analoghe a quelle dei vasi
comunicanti: pressione migratoria dalla sponda
sud a quella nord del mediterraneo.
Teoria della dipendenza (Amin 1974)
 Migrazioni indotte dalle relazioni coloniali e neocoloniali
che riproducono lo sfruttamento del Terzo mondo
attraverso rapporti di scambio ineguali. La fuga dei
cervelli (brain drain) accresce il divario tra luoghi di
origine e di destinazione dei migranti
La teoria dualistica del mercato del
lavoro (Piore) (1):
La presenza dei lavoratori stranieri soddisfa il
fabbisogno di manodopera per i lavori più bassi
nella gerarchia delle professioni da parte dei
paesi industrializzati;
processo di sostituzione tra lavoratori italiani e
stranieri nel mercato del lavoro secondario;
processi di sostituzione tra la forza lavoro
immigrata;
La teoria dualistica del mercato del
lavoro (Piore) (2):
 Disponibilità del lavoratore migrante dovuta all’idea di provvisorietà del
soggiorno; consapevolezza sulle limitate possibilità di accedere ai lavori più
qualificati; guadagni più alti rispetto al luogo di origine (fenomeni di
sfruttamento che limitano le aspettative economiche);
 indisponibilità dei lavoratori autoctoni per le aspettative di mobilità sociale,
e non solo economica, investite nel lavoro;
Castles e Piore
Processi di separazione sociale tra autoctoni e
immigrati (difficili i processi di assimilazione e di
ascesa sociale)
Processi di segmentazione e di etnicizzazione
del mercato del lavoro – segmenti del mercato
del lavoro distinti per nazionalità
Aggravamento delle condizioni di lavori e
fenomeni di competitività tra i lavoratori stranieri
L’approccio neoclassico
Migrazione come scelta individuale razionale sulla base di:

Differenze salariali tra paesi di arrivo e di partenza

Migranti esclusivamente come lavoratori (dimensione economica delle
migrazioni)

Le migrazioni innalzerebbero i salari dei paesi di origine
New economics of migrations
 Le migrazioni rispondono ad una scelta familiare
finalizzata alla diversificazione dei rischi (investimento
delle risorse della famiglia nella partenza; turnazione nei
trasferimenti; reinvestimenti nelle rimesse; assicurazioni
per le condizioni di vita dei familiari: acquisto proprietà,
avvio attività economiche; assicurazione contro la
disoccupazione e la vecchiaia);
 Incremento delle aspettative: dipendenza dalle
migrazioni in assenza di garanzie politiche e sociali nel
contesto di partenza.
Spiegazioni intermedie
Teorie dei networks: le reti migratorie Definizione:complessi
di legami interpersonali che collegano migranti, migranti
precedenti e non migranti nelle aree di origine e di
destinazione, attraverso i vincoli di parentela, amicizia e
comunanza di origine (Massey)
La funzione delle reti
 Ruolo attivo dei migranti nei progetti di sviluppo dei luoghi di origine
(associazionismo tra migranti)
 Reti come “ponti sociali” che attraversano le frontiere (Portes 1995)
 Migrante come attore sociale dinamico in grado di mutare la realtà di
destinazione e di provenienza
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