P. Cenci P. Morettini S. Passaggio
MEG: relazione dei referee
CSN1 - MEG Referee
30/3/2009
1
Stato dell’esperimento
L’analisi dei dati raccolti nel run del 2008, e in particolare
del decadimento radiativo del m, ha fornito utili indicazioni
sullo stato generale di MEG e dei sub-detectors.
In estrema sintesi si può dire che, con l’eccezione del
problema delle scariche delle Drift Chambers, la situazione
ci sembra buona, e comunque sotto controllo.
Se il problema delle Drift Chambers verrà risolto nei
prossimi mesi, MEG potrà affrontare i prossimi due anni di
presa dati con una ragionevole speranza di ottenere
risultati interessanti.
Vediamo in qualche dettaglio i vari sotto-sistemi.
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30/3/2009
2
Analisi e off-line
L’impressione che abbiamo ricevuta dai risultati presentati è
decisamente buona. In particolare la capacità di ricostruire il
decadimento radiativo del m con un’analisi relativamente semplice
testimonia di una buona qualità dei dati e dell’infrastruttura di analisi.
Anche l’accordo tra dati e montecarlo è più che soddisfacente e la
progressiva comprensione delle calibrazioni del rivelatore produce un
continuo miglioramento delle risoluzioni.
Tutto ciò fa ben sperare riguardo alle possibilità di MEG di tenere
sotto controllo gli effetti sistematici e di ottenere una misura di
buona qualità.
Il sistema off-line sembra funzionare a dovere, anche se un po’ di
“finanza creativa” sembra essere necessaria per sopperire alle
carenze di risorse di calcolo al PSI.
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Drift Chambers
Qui la situazione è obiettivamente critica. Nel 2008 le camere hanno
mostrato un’efficienza incompatibile con la presa dati, a causa di
continue scariche. La collaborazione ha affrontato il problema in
modo serio e deciso, e tutte le scelte fatte ci sembrano condivisibili.
Malgrado ciò non è stato possibile, fino ad oggi, identificare con
certezza la causa delle scariche.
Il piano di MEG consiste nella sostituzione degli stampati per la
distribuzione dell’HV, che sono stati completamente ridisegnati
(questo è un contributo italiano) per garantire un migliore
isolamento HV-massa. Tuttavia ci pare chiaro che il livello di successo
dell’intervento potrà essere misurato solo all’inizio del run. Questa ci
pare la maggiore incognita relativa alla presa dati 2009. Ma non
vediamo onestamente nessuna soluzione più brillante…
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30/3/2009
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Calorimetro
È stato scoperto un duplice effetto di dipendenza dal rate del
guadagno dei PMT. C’è un effetto permanente di riduzione legato
ad esposizioni a rates molto elevati (come, ad esempio, durante le
calibrazioni con p0), e c’è un effetto transiente di aumento del
guadagno legato al rate visibile con fascio di m O(2%). Il fenomeno
sembra colpire in particolare un gruppo di PMT (non caratterizzato
a Pisa).
Gli effetti sono compensabili off-line, ma l loro presenza ci rende un
po’ nervosi perché temiamo che possano limitare la precisione
della misura finale che MEG potrà produrre. La collaborazione,
insieme ad Hamamatsu, sta cercando di capire il problema.
Il generatore di neutroni non è stato ancora acquistato a causa del
fallimento della ditta scelta. Si spera nel recupero dei residui e
nella rapida identificazione di un modello con caratteristiche
soddisfacenti.
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Il resto
Il Timing Counter ha funzionato bene. I noti problemi legati allo
shaping time troppo lungo del segnale degli APD sono stati risolti
con un nuovo disegno del pre-amp. È richiesto uno sblocco di 6 k su
consumi GE per completare l’installazione. Siamo d’accordo.
Trigger e DAQ hanno confermato il buon funzionamento già visto in
fase di commissioning. Il dead time del DAQ è rilevante (17%). Non si
tratta di un fattore limitante per il momento, e in parte è inerente
alla struttura del read-out. Consiglieremmo comunque di studiare i
possibili workaround almeno su carta, in modo da poter intervenire
rapidamente se fosse necessario.
Il nuovo campionatore (DSR4) è pronto per l’installazione e sarà in
funzione per il run 2009, e fornirà un contributo alla riduzione del
dead time del DAQ.
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