tesina - IIS Alessandrini

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BIOLOGIA
INFORMATICA
INGLESE
Raffaele Fabrizio
V BLT 2007-08
STORIA
ELABORAZIONE DELLE ESPERIENZE
DA PARTE DEL CERVELLO
Chi ha vissuto esperienze pericolose ed è stato soggetto a
pericolo ricorda questi eventi in maniera particolare. Questo
perché il nostro cervello si è evoluto proprio per questo scopo:
essere in grado di agire in situazioni simili.
• Primi studi
• Cos’è la memoria?
• La paura
• I clan
• Poliedro degli eventi allarmanti
• Da impulso nervoso a codice binario
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Primi studi
Da decenni i neuroscienziati cercano di capire come il
cervello crea i ricordi. Sono stati effettuati degli studi sui
topi, analizzando i diversi comportamenti della mente a
diverse esperienze. Oltre 200 neuroni nel topo si attivano
a formare un meccanismo cerebrale che si ritiene
essenziale per ricavare dalle esperienze informazioni vitali
che poi il cervello trasformerà in ricordi.
Le ricerche dimostrano come un flusso lineare di segnali
da un neurone all’altro non basti a spiegare il modo in cui
il cervello rappresenta le percezioni e i ricordi.
Inoltre indicano che i neuroni che codificano i ricordi
estraggono anche i concetti generali che ci permettono di
trasformare le esperienze quotidiane in conoscenze e idee.
La comprensione di queste regole potrebbe portarci a
progettare una nuova generazione di computer e robot
intelligenti e potremmo decifrare ciò che una persona
pensa e ricorda.
Nell’autunno del 1999, il dottor Joe Z. Tsien dell’università
del Minnesota, aveva prodotto, con tecniche di ingegneria
genetica, un ceppo di topi dotato di una memoria più
sviluppata. Il topo impara più in fretta e ricorda le cose più
a lungo rispetto al ceppo selvatico.
BIOLOGIA
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Cos’è la memoria?
La conversione delle esperienze percettive in
ricordi duraturi coinvolge una regione
cerebrale, l’ippocampo che è dotato di
molecole determinanti in questo processo
come il recettore NMDA, che era stato
modificato per generare il topolino modificato.
Ma nessuno sapeva esattamente in che modo
l’attivazione dei neuroni rappresentava la
memoria. Ci si chiedeva anche se era
possibile individuare i principi organizzativi
mediante cui le popolazioni di neuroni
estraggono e registrano i dettagli vitali di
un’esperienza.
Ma questo richiedeva strumenti migliori per
leggere l’attività del cervello.
Per far ciò è stato perfezionato uno strumento
capace di registrare l’attività di un numero
molto maggiore di neuroni quando il topo è
sveglio e libero di muoversi.
IPPOCAMPO
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La paura
Subire un attacco terroristico, sopravvivere a un
terremoto oppure anche solo precipitare nel vuoto con
una giostra di qualche luna park, sono eventi difficili da
dimenticare.
Sono stati preparati perciò dei test che imitavano questi
simili eventi.
Si puntava sullo stimolo di parecchie cellule
dell’ippocampo aumentando la probabilità di individuare
quelle attive per l’esperienza in corso.
Durante gli eventi, e nei periodi intermedi di riposo, si è
registrata l’attività di 260 cellule nella regione CA1
dell’ippocampo, un’area essenziale per la formazione dei
ricordi sia negli animali che nell’uomo.
Successivamente hanno analizzato le registrazioni con
metodi più precisi.
La proiezione dell’insieme delle risposte di tutti i neuroni
registrati in un singolo animale in questo spazio
tridimensionale hanno mostrato quattro “bolle” distinte di
attività della rete. Una bolla associata alla fase di riposo
del cervello e le altre tre riguardanti gli eventi spaventosi.
Per capire in che modo si evolvano dinamicamente questi
pattern mentre gli animali erano esposti alle diverse
esperienze, si è applicato a varie ore di dati di
registrazione di ciascun animale una tecnica cosiddetta “a
finestra scorrevole”, registrando le finestre ogni mezzo
secondo, e ripetendo le analisi MDA per ciascuna di esse.
Si è così visualizzato la variazione delle risposte proprio
quando l’animale depositava i ricordi di ciascun evento
mentre questo si stava svolgendo.
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I clan
I neuroni che stavano “intercettando”
lavorano in sintonia per codificare i diversi
eventi.
Si è scoperto che queste forme generali a
livello di rete sono prodotte da insiemi distinti
di popolazioni neuronali, che hanno chiamato
“clan neuronali”. Un clan è un gruppo di
neuroni che risponde in modo simile a un
determinato evento, e si comporta perciò
collettivamente come una sola, robusta unità
di codifica.
Ciascuno specifico evento è sempre
rappresentato da un gruppo di clan neuronali
che codificano caratteristiche diverse.
La regione CA1 dell’ippocampo riceve segnali
da molte regioni cerebrali e sistemi sensoriali,
e questo molto probabilmente influenza il tipo
di informazione codificato da un particolare
clan.
Si ritiene quindi che i clan neuronali siano le
unità di codifica che generano i ricordi, e che
siano abbastanza robusti da rappresentare
l’informazione, anche se alcuni neuroni
possono variare la loro attività.
Illustrazione schematizzata di clan
che codificano l’esperienza del terremoto
(ogni colore rappresenta un clan)
BIOLOGIA
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Poliedro degli eventi allarmanti
Il cervello si affida a clan di codifica della memoria per
registrare ed estrarre aspetti diversi dello stesso evento.
Ogni esperienza può essere rappresentata su una piramide in
vari livelli (immagine pagina successiva). Inoltre si pensa
che ciascuna piramide si possa considerare la componente di
un poliedro che rappresenta ogni evento incluso in una
categoria comune, per esempio la categoria “tutti gli eventi
allarmanti”.
Il fatto che ciascuna piramide codifica i ricordi conferma
inoltre la teoria secondo cui il cervello non è un semplice
dispositivo per registrare ogni dettaglio di un evento.
Consente di estrarre da quelle esperienze un’informazione
generale,
applicabile in futuro a una situazione che magari condivide
con quelle alcuni aspetti essenziali, ma che varia nei dettagli
fisici.Illustrazione schematizzata di clan che codificano
l’esperienza del terremoto (ogni colore rappresenta un
clan)
Per esempio, se noi entriamo in un albergo riconosciamo
subito qual è il letto, anche se quello in particolare non lo
abbiamo mai visto. Succede uguale nello studiare il
comportamento di un topo che messo davanti a una tana,
indubbiamente se sia quadrata, rotonda o triangolare il suo
cervello la riconosce come tana. Basta metterci sopra un
pezzo di vetro e viene subito scartata dall’idea di tana e non
viene più considerata. Le cellule addette al “riconoscimento
della tana” smettono di reagire.
BIOLOGIA
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Poliedro degli eventi allarmanti
BIOLOGIA
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Da impulso nervoso a codice binario
Si è cercato un modo ti tradurre questi impulsi, ricavati dallo stimolo di
un’esperienza, per far si di capire il pensiero dell’animale. Ma siamo ancora
troppo arretrati per questo. Si è pensato a un codice binario dove gli 0
rappresentano l’esperienza nuova che viene archiviata e gli 1 il richiamo di
un’esperienza gia vissuta. In questo modo si riuscirebbe a immagazzinare i
ricordi su un computer.
In particolare 1 significherebbe che un particolare clan è attivo e 0 che è
inattivo.
Le traduzioni binarie delle attività neurali potrebbero essere utili in molte
situazioni, magari come aiuto per indagare la mente di chi ha perso la parola
o per sviluppare robot controllati col pensiero.
BIOLOGIA
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L’ARCHIVIAZIONE E IL LINGUAGGIO
DELLA MEMORIA DIGITALE
• Gli archivi
• Operazioni sugli archivi
• Supporti fisici
• La codifica
• Codice binario
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Gli archivi
La necessità di conservare dati e informazioni in modo
permanente per essere utili in momenti successivi ha portato
all’utilizzo di archivi.
L’utilizzo di questi ultimi è di grande importanza anche in tutti gli
altri settori della società moderna, dagli Enti pubblici per la
gestione dell’anagrafe tributaria, agli Istituti di credito con
l’archivio dei conti correnti. Forniscono un grosso aiuto nel
risolvere le problematiche dei liberi professionisti con la
possibilità, per esempio da parte di un avvocato, un notaio o un
commercialista, di avere a disposizione il testo di tutte le leggi in
vigore, oppure dei centri di ricerca scientifica con l’elaborazione
di dati sperimentali o degli enti ospedalieri per la conservazione
dei risultati di analisi cliniche.
Gli aspetti principali della gestione automatizzata degli archivi
sono rappresentati da:
• la tipologia dei supporti utilizzati per registrare le informazioni;
• le attrezzature hardware dedicate alla gestione delle unità di
memorizzazione;
• gli strumenti software per la costruzione di programmi
applicativi e dell’interfaccia per l’utente;
• la definizione dell’organizzazione degli archivi per rendere
efficiente l’accesso ai dati e veloci le operazioni di ritrovamento.
INFORMATICA
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Operazioni sugli archivi
La gestione di un archivio di dati, di qualunque tipo esso sia, viene
realizzata attraverso le seguenti operazioni principali:
•
la creazione
•La
consultazione
•L’inserimento
•La
modifica
•La
cancellazione
•L’ordinamento
•La
fusione
INFORMATICA
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Supporti fisici
Nelle applicazioni con il computer un archivio può
contenere qualsiasi tipo di informazione, non solo di
tipo testuale, ma anche di tipo multimediale.
Nelle procedure gestionali comunque, nella maggior
parte dei casi, gli archivi sono costituiti da insiemi di
record omogenei, nel senso che ciascun archivio
possiede un tracciato predefinito e uguale per tutti i
record in esso contenuti (file di record).
Le apparecchiature, esterne al calcolatore e ad esso
collegate, atte a leggere e scrivere le informazioni
contenute nei file, vengono dette unità periferiche
di memoria o semplicemente periferiche.
INFORMATICA
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La codifica
I dati destinati ad essere elaborati nei computer devono essere
memorizzati in modo opportuno.
I sistemi di elaborazione utilizzano numeri per codificare qualsiasi tipo di
informazione, sia essa proprio un numero, un immagine oppure un filmato.
Ogni dato viene quindi codificato e trasformato in una serie di cifre per
poter essere memorizzato ed elaborato dai computer
codifica
01010001010101111010
10111010100000010101
01000100100010000001
11101011111000101010
11010101010011011010
10100000110101
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Codice binario
I sistemi elettronici sono però in grado di distinguere
solo due diversi stati fisici: acceso
o spento, tensione alta o tensione bassa, passaggio di
corrente o assenza di corrente, etc.
In pratica, essi sono capaci di memorizzare solo cifre
binarie o bit (binary digit) e di
gestire sequenze di 0 e 1.
Il bit costituisce quindi l’unità elementare di
memorizzazione; visto che la quantità di
informazione che può essere contenuta in un singolo
bit è minima, per poter codificare dati complessi è
necessario lavorare su gruppi di bit.
Un gruppo di 8 bit viene detto ottetto o byte e
consente di codificare 256 (28) simboli o dati
elementari diversi; ad esempio un byte può essere
usato per codificare tutti i simboli (caratteri) presenti
in un normale testo, quali lettere maiuscole e
minuscole, numeri e segni di interpunzione.
Corrispondenze di questo genere vengono dette
codici binari: il codice binario più usato nei
computer moderni è il codice ASCII, che è un codice
a 8 bit, cioè utilizza una combinazione di 8 zero o uno
per definire un carattere.
INFORMATICA
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THE DREAMS ARE ELABOARATION
OF MEMORY
• The dreams
• Sigmud Freud: the life
• The psycoanalysis
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The dreams
Some scientists think that dreams are a way of “tidying up” the
mind and putting the memory in order.
They can now measure accurately how much we dream because,
while dreaming, our eyes move rapidly from side to side.
Sigmund Freud instead believed that our mind pushes back into
the “unconscious” all disturbing ideas but when we sleep, , our
conscious mind loses control and the repressed ideas push their
way into our brain in the form of dreams
According to him, the dreams become symbolic representations
of our fears and desires, therefore the analysis of dreams
becomes a way to solve our psychological problems.
The dreams transform and deform the unconscious thoughts.
However the dreams must be interpreted because in their
content there are many symbols (often of a sexual nature).
In the interpretation of the dreams, the psychoanalyst does (in
the opponent way) the progress done by the dream and he
revises his contents.
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Sigmud Freud : the life
Sigmund Freud was born in 1856 at Freiberg in
Moravia. He came from a Jewish family.
In the 1881 he took the degree in medicine.
At the beginning he decided to dedicate his life to the
work in the hospital. He worked in Vienna and Paris.
His father died in 1896 and he lived a period of great
sufferings. He tried to recover with the analysis of his
mind.
In 1900 Freud published his masterpiece: “The
Interpretation of the dreams”. This book became a
success.
When Nazism started the psychoanalysis was
considered as a “jewish science”. In fact, in 1933 in
Berlin all texts of Freud were burnt.
In 1938 Freud decided to emigrate with his family to
London. Here he died the following year.
INGLESE
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The psychoanalysis
The main idea of psychoanalysis is the importance given to the
unconscious in the interpretation of the human behaviour.
The psychoanalysis wants to analyse the unconscious to find the
treatment of the pathology.
The psychoanalyst during the analysis tries to access the
unconscious and discover the real meaning for the conscious life
of patient, and he operates an interpretation of the relationship
between the conscious and the unconscious.
Freud said that the reasons of the diseases are in the depth of
human mind, accessible only with the hypnosis.
This happens because in the unconscious of every man there are
many psychic facts that the consciousness hides to itself.
For Freud what we usually think forgotten, is removed by
unconscious but it is ready to go out in the dream.
The work of the psychoanalysis consists in remembering that we
want to forget.
INGLESE
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LA MEMORIA STORICA
• Giornata della memoria
• Motivo della persecuzione ebraica
• Primo Levi
• Se questo è un uomo
• Vita nei lager
• Giorno del ricordo
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Giornata della memoria
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20
luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta
internazionale di dichiarare il 27 gennaio giornata in commemorazione delle
vittime del nazionalsocialismo e dell'Olocausto, in onore di coloro che a rischio
della propria vita hanno protetto i perseguitati.
« La Repubblica italiana riconosce il
giorno 27 gennaio, data
dell'abbattimento dei cancelli di
Auschwitz, "Giorno della Memoria", al
fine di ricordare la Shoah (sterminio del
popolo ebraico), le leggi razziali, la
persecuzione italiana dei cittadini ebrei,
gli italiani che hanno subìto la
deportazione, la prigionia, la morte,
nonché coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al
progetto di sterminio, ed a rischio della
propria vita hanno salvato altre vite e
protetto i perseguitati. »
STORIA
HOME
Qual è il motivo che ha portato alla
persecuzione degli ebrei?
Le motivazioni sono svariate e
sono da ricercare nei secoli.
Nella Germania nazista, per
esempio, il potere economico
era detenuto dai banchieri
ebrei che non aiutarono la
nazione durante la prima
guerra mondiale (secondo un
certo parere di una parte della
popolazione tedesca) e questo
fece sì che Hitler, con la scusa
della valorizzazione della razza
ariana, si liberasse dei
capitalisti ebrei e si
impossessasse di tutti i capitali
disponibili.
STORIA
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Primo Levi
Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è uno
scrittore italiano autore di racconti, memorie, poesie e romanzi.
Nel 1944 venne deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Il
suo romanzo Se questo è un uomo, che racconta le sue esperienze
nel lager nazista, è considerato un classico della letteratura
mondiale.
STORIA
HOME
Se questo è un uomo
« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. »
Se questo è un uomo è un
romanzo di testimonianza,
un’autobiografia di Primo
Levi scritto tra il dicembre
1945 ed il gennaio 1947.
Rappresenta una
testimonianza intensa e
toccante dell'esperienza
dell'autore nel campo di
concentramento di
Auschwitz. Levi sopravvisse
alla deportazione nel campo
di Monowitz , lager satellite
del complesso di Auschwitz e
sede dell'impianto BunaWerke, proprietà della I.G.
Farben.
STORIA
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Vita nei lager
STORIA
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Vita nei lager
In estate:
la sveglia avveniva da Lunedì a Sabato, alle 4.45.
 Alle 5.15 si effettuava l’appello.
Le ore lavorative: dalle 6 alle 12 e dalle 13 alle 19.
 fra le 12 e le 13 vi era la pausa meridiana che comprendeva la
marcia per raggiungere il campo dal posto di lavoro,
quella
del ritorno e l’appello per certe squadre che l avoravano nella
zona del campo.
Dopo le 19 vi era un altro appello e il rancio.
Alla domenica lavoravano soltanto alcune squadre addette
all’industria bellica ed i prigionieri che erano in punizione.
In inverno:
la sveglia avveniva alle 5.15;
l’inizio e la cessazione del lavoro nella cava di pietra dipendeva
dalla durata della luce del giorno. Nell’industria bellica il puro
lavoro era di 11 ore giornaliere.
STORIA
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Le foibe
Il 10 febbraio la Repubblica italiana celebra il “Giorno del Ricordo”,
istituito dal parlamento per ricordare la tragedia degli italiani uccisi
nelle foibe e l’esodo dall’Istria, di Fiume e dalla Dalmazia di 350.000
italiani che, rinunciarono nel secondo dopoguerra, alla propria terra
per dignità, per dedizione, per sacrificio, per amor di Patria. Molti di
questi erano sopravvissuti ai massacri dei comunisti iugoslavi del
Maresciallo Tito: le foibe, voragini naturali carsiche in cui trovarono la
morte oltre 12.000 nostri connazionali aventi la sola colpa di essere
italiani.
Un genocidio che incominciò nel 1943 e continuò oltre la fine della
guerra. Migliaia di nostri connazionali vennero presi dalle loro case e
tolti all’affetto dei propri cari. Vennero trascinati sull’orlo delle foibe,
legati a gruppi di venti con del filo spinato ai polsi e alle caviglie e
gettati ancora vivi in queste cavità naturali profonde centinaia di
metri, trascinati dal peso dei primi del gruppo ai quali veniva sparato
a bruciapelo.
Fu così che le foibe istriane vennero trasformate dal terrore
indiscriminato operato dai comunisti iugoslavi in un macabro cimitero
senza croci per italiani.
Nessuno sa con precisione quante siano state le vittime delle foibe
perché nessuno allora tenne quella tragica contabilità, ma anche
perché in molti comuni i partigiani di Tito distrussero le anagrafi per
occultare il numero dei loro misfatti. Secondo una pubblicazione
citata nella relazione alla proposta di legge, gli 'infoibati' sarebbero
stati circa diciassettemila.
Con il “Giorno del Ricordo” si vuole rinnovare la memoria della
tragedia delle foibe e dell’esodo di quegli italiani che abbandonarono
tutto: case, averi, terreni, barche da pesca, pur di non trascorrere il
resto della loro vita nel “paradiso” comunista di Tito.
Sono passati quasi sessant’anni dai quei terribili fatti. I libri di testo
in uso nelle scuole della Repubblica hanno volontariamente omesso
per lungo tempo di citare questa tragedia. Riteniamo oggi, sia giunto
il momento di rendere onore a quanti in quei giorni si sacrificarono
con un grande atto d’amore verso l’Italia.
STORIA
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Bibliografia
SCIENZE: “Le Scienze”, settembre 2007
INFORMATICA: Agostino Lorenzi – Enrico Cavalli
“INFORMATICA: LE BASI DI DATI E
IL LINGUAGGIO SQL ACCESS, MySQL,
DATABASE IN RETE” ed. ATALAS
INGLESE: www.filosofico.net
www.psicoanalisi.it
www.forma-mentis.net
STORIA: www.repubblica.it
www.lefoibe.it
www.italialibri.net
www.italica.rai.it
www.minerva.unito.it
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