SILSIS 2005/06 - I semestre
Classi 43 e 50
Strumenti per la riflessione e
l’analisi sulla lingua
1. Che cos’è l’educazione
linguistica?
Le premesse
 La situazione sociolinguistica italiana
 la dialettofonia
 la lingua italiana
 le minoranze
varietà regionali
 L’evoluzione della scuola




legge Casati (1859)
inchiesta Corradini (inizio ‘900)
la “questione della lingua”
scuola media unica (1962)
Il dibattito negli anni ’60 - ‘70
 La sperimentazione
 Il dibattito teorico
 GISCEL
 1975 “Dieci tesi per l’educazione linguistica
democratica”
 Nuovi programmi della scuola media
(1979)
Educazione linguistica
nel curricolo secondario
 La competenza comunicativa è
presupposto di ogni competenza
 centralità
 trasversalità disciplinare
 continuità curricolare
 Centrali sono i curricola di italiano e
lingua straniera
Obiettivi del curricolo di italiano
 Sviluppare la competenza:
 linguistica
 metalinguistica
 Sviluppare la competenza:
 nativa
 non nativa
La formazione
del docente di italiano
 Linguistica italiana?
Linguistica generale?
 Linguistica
?
Grammatica
Il curricolo di formazione
nei due anni SIS - Pavia
 Area 1: Educazione linguistica
 I anno: la competenza metalinguistica
 Strumenti per la riflessione e l’analisi sulla lingua
 Laboratorio di grammatica
 Laboratorio di analisi linguistica dei testi
 II anno: la competenza linguistica
 Didattica delle varietà dell’italiano
 Laboratorio di italiano L2
 Laboratorio di italiano scritto e parlato
Il nostro corso
 I parte.
 L’educazione linguistica nel curricolo di italiano
 Insegnare la grammatica: strumenti e metodi
 II parte.
 Affrontare un “argomento di grammatica”: la
sintassi
 Prospettive descrittive della sintassi di frase:
valenze, alberi sintattici
2.
La grammatica: descrizione e
insegnamento
Che cosa è “grammatica”?
“Insieme di strutture e regole di
funzionamento”
 G. come conoscenza implicita
 G. come conoscenza esplicita
La grammatica di una lingua
 Livelli :
 Fonologia
 Morfologia
 Sintassi
 Lessico
 Testo
 Assi di variazione:
Analisi grammaticale
Analisi logica
Analisi del periodo
 nel tempo,
 nello spazio,
 fra gli strati sociali,
 nelle situazioni comunicative…
Quanta grammatica c’è nei
manuali?
fono
morf
sint
“grammatica”
altri liv. abilità
a. 816
5%
34% 55%
21%
29%
b. 815
6%
34% 61%
27%
c. 920
6%
37% 60%
23%
25%
9%
d. 847
6%
49% 68%
19%
14%
12%
e. 1184 3%
14% 34%
20%
33%
30%
f. 730
7%
26%
33%
52%
10%
5%
11%
33%
Perché si insegna la grammatica?
 Contenuti e abilità:
 riconoscere e analizzare le categorie linguistiche,
i loro rapporti, le loro funzioni
 usare le forme-funzioni linguistiche per scopi
comunicativi
 Metodi:
 stimolare la riflessione critica
 partire dalla competenza posseduta
 basarsi su diversi tipi testuali
 Scopi:
 stimolare la riflessione astratta
 sviluppare la capacità di usare la lingua per
specifici scopi comunicativi
Definizioni e terminologia nei
manuali
Il soggetto è il
centro di
Il soggetto è colui che
attenzione del
compie l’azione
L’azione delmessaggio
verbo transitivo passa
Verbi
intransitivi
Per il
soggetto sicon
usano
(ricade,
transita)
sull’oggetto
Verbi transitivi con
Il soggetto complemento
(o ilio, tu, egli…
oggetto sottinteso
complemento
oggetto) interno
dell’oggetto
I verbi transitivi
sonoalla domanda
risponde
quelli che hanno
“chi / che
cosa?”
Verbi
transitivi usati in
Il soggetto va
complemento oggetto
senso assoluto
prima del verbo
…devo
insegnare
tutto questo?
Definizioni e terminologia nei
manuali
 Termini tecnici
a.
b.
c.
termini
29
52
60
 Definizioni
 il “senso compiuto”
pagine
150
108
149
Metodi
 Deduttivo
Enunciazione regola
 applicazione ad
esempi concreti
 Più rapido
 Più semplice da
organizzare
 Non sfrutta
l’intuizione
 Non motiva le
regole
 Induttivo
Raccolta di esempi 
osservazione guidata
 generalizzazione
 Più lento
 Necessaria
pianificazione
accurata
 Sfrutta l’intuizione
 Motiva le regole
Metodi
 Lineare
La descrizione di un
fenomeno è esaurita
in lezioni contigue,
con ripassi
 Più semplice da
organizzare
 Tutti i fenomeni
vengono spiegati
 Non gradua gli
obiettivi di
apprendimento
 A spirale
La descrizione di un
fenomeno è ripresa in
momenti distinti del
curricolo, con
approfondimenti
 Più complesso da
organizzare
 Alcuni fenomeni
restano non spiegati
 Gradua gli obiettivi di
apprendimento
…riassumendo: spesso la descrizione
proposta nei manuali…
 per la competenza metalinguistica:
 propone una nomenclatura amplissima,
eterogenea, talvolta contradditoria, spesso
non problematizzata
 non aiuta a individuare l’esistenza di gerarchie
e regolarità
 non stimola la riflessione critica
 per la competenza linguistica:
 discute poco il problema delle funzioni
comunicative delle strutture
 si basa su esempi “fuori contesto”
 non aiuta a recepire la grammatica come mezzo
espressivo
Strumenti
 Grammatiche didattiche (manuali)
 Per madrelingua
 Per non madrelingua
 Grammatiche teoriche
 Grammatiche di riferimento
 descrittive/normative
 Dizionari
 Corpus di testi, esempi
Problema 1:
Avverbio o congiunzione?
 Ma, però, tuttavia, anche se,
ciononostante
 Il treno era lontano, ma lui salutava ancora
 Il treno era lontano, però lui salutava ancora
 Il treno era lontano, tuttavia lui salutava
ancora
 Anche se il treno era lontano, lui salutava
ancora
 Il treno era lontano, ciononostante lui salutava
ancora
Problema 2:
Cos’è che regge il congiuntivo?
 Bisogna che finire tutto entro domani
 Devo dire che avere ragione
 Prima che il gallo cantare mi rinnegherai tre
volte
 Dopo che andartene tu è stato il caos
 Credo che non ci essere più niente da fare
 So che non essere colpa tua
 Non so se essere colpa tua
Temi delle prossime lezioni
3. Definire vs. descrivere vs. identificare (descrivere: con etichette, con grafi)
Quattro cose che tutti dovrebbero sapere sulla sintassi, più due che
dovrebbero sapere quasi tutti:








Primo. La grammatica è una scienza descrittiva e sperimentale
Secondo. La sintassi esiste e il sintagma ne è la prova (accordo, reggenza, sintagmi o
costituenti) 4-5
Terzo. Una frase non è solo “dotata di senso compiuto” e i verbi non sono solo
transitivi o intransitivi (verbo e argomenti) 6-7
Quarto. Il soggetto non è colui che compie l’azione e l’oggetto non risponde alla
domanda chi/che cosa 7-8
Approfondimento. Le frasi sono unità di sintassi e di informazione 9
Approfondimento. La sintassi è gerarchica e ricorsiva 10
Di qui in poi organizzare bene le lezioni in modo da:





dare un obiettivo di insegnamento (un concetto chiave che si vuole far passare)
illustrare in che modo funziona sui dati reali (proprio come osservazioni primarie che
scaturiscono dalla lingua)
mostrare in che modo la descrizione tradizionale fallisce ciò (distribuire o far scaricare
da internet fotocopie delle cose che si commenteranno; insistere di più anche sugli
aspetti pratici: ci sono grafici, figure? servono a qualcosa o sono puramente
decorativi?)
mostrare come si può risolvere la cosa
3.
Unità di analisi
 Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli.
Di solito un lato, che viene chiamato base, è disegnato
parallelo al foglio. L’altezza di un triangolo è
perpendicolare alla base e indica quanto è alto il
triangolo.
Distinguiamo triangoli scaleni, isosceli, rettangoli,
acutangoli, equilateri, ottusangoli, con la base non
parallela al foglio, colorati e trasparenti.
Unità di analisi




denominazione:
definizione:
descrizione:
identificazione:
come si chiama?
che cos’è?
come è fatta?
come la riconosco?
Identificare, definire, descrivere
 Il soggetto
 Caratteristiche semantiche
 Caratteristiche formali
e quando sono
in conflitto?
 L’identificazione si basa su criteri formali
Denominare
a. Frase semplice e frase complessa
b. Frase semplice o proposizione; frase
complessa o periodo; frase minima
c. Frase o periodo; proposizione
d. Frase semplice o proposizione; frase
complessa o periodo; frase minima
e. Frase semplice e frase complessa
f. Frase singola e frase multipla
Identificare, definire, descrivere
Una frase è…
 “dotata di senso”
 “senso compiuto”
 trasmette un’informazione
 contiene un argomento e un commento
 “ben costruita”
 “contenente un verbo”, “contenente un predicato”
 frase minima: soggetto e predicato
 frase minima: verbo e argomenti
 varie
 compresa fra due segni di interpunzione forte
 comincia con lettera maiuscola
Definire e identificare la frase
Unità di informazione
trasmessa da un mittente a un destinatario
 Possiamo estendere
più o meno la nozione
di frase: si tratta di un
concetto sfumato
 Più che attraverso
condizioni necessarie
e sufficienti,
possiamo descriverle
attraverso
caratteristiche
prototipiche
…riassumendo
 Una buona definizione…
 non deve per forza servirsi della
denominazione
 transitivo perché transita
 complemento perché completa
 non dovrebbe contenere criteri pratici di
identificazione
 la frase è racchiusa fra due punti fermi
…riassumendo
 Una buona descrizione…
 non deve mescolare e confondere i livelli
 il soggetto non è mai introdotto da preposizione, ma c’è
il soggetto partitivo
 diversi tipi di soggetto: soggetto partitivo, soggetto
sottinteso, soggetto proposizionale…
 non dovrebbe introdurre distinzioni
superflue per puro scrupolo classificatorio
 compl. diretti e indiretti = senza o con preposizione
Quattro cose che tutti dovrebbero
sapere sulla grammatica…
 …più due che dovrebbero sapere quasi tutti:
 Primo. La grammatica è una scienza descrittiva e
sperimentale
 Secondo. La sintassi esiste e ne abbiamo le prove
 Approfondimento. La sintassi è gerarchica e ricorsiva
 Terzo. Una frase non è solo “dotata di senso
compiuto” e i verbi non sono solo transitivi o
intransitivi
 Quarto. Il soggetto non è colui che compie l’azione e
l’oggetto non risponde alla domanda chi/che cosa
 Approfondimento. Le frasi sono unità di sintassi e di
informazione
Primo. La grammatica è una
scienza descrittiva e sperimentale
Due tipi di regole
 “norme”
 prescrittive
 esterne all’oggetto
 “regolarità”
 descrittive
 interne all’oggetto
…e le regole della grammatica?
scelta di una
varietà modello
osservazione di regolarità
osservazione di regolarità
descrizione delle regolarità
le regolarità sono portate
a modello cui attenersi
(norme)
grammatica
descrittiva
grammatica prescrittiva
o normativa
Ricostruire le regole
osservazione di dati
Ipotesi
Regola
conferma
costruzione di
esperimenti
smentita
Nuova
ipotesi
Problema 1:
Avverbio o congiunzione?
 Ma, però, tuttavia, anche se,
ciononostante
 Il treno era lontano, ma lui salutava ancora
 Il treno era lontano, però lui salutava ancora
 Il treno era lontano, tuttavia lui salutava
ancora
 Anche se il treno era lontano, lui salutava
ancora
 Il treno era lontano, ciononostante lui salutava
ancora
Secondo.
La sintassi esiste e ne abbiamo
le prove
Dai manuali:
che cos’è la sintassi
a. sintassi: il modo in cui le parole si combinano fra
loro (an. logica e del periodo)
b. sintassi: come si uniscono le parole per formare i
discorsi, la funzione dei gruppi di parole
c. analisi logica: il rapporto logico esistente fra gli
elementi della frase e la loro funzione
d. nessuna definizione
e. nessuna definizione
f. analisi logica: i rapporti funzionali e logici delle
parole nella frase (esempio della bicicletta)
Quali regole per “mettere insieme”
le parole?
della
giorni
ulteriori
sorprendenti
vicenda
fonti
resi
nel
intricata
noti
risvolti
prossimi
secondo
saranno
dei
attendibili
inediti
giro
Regole sintattiche:
vincoli di ordine e posizione
 Secondo fonti attendibili ulteriori sorprendenti
risvolti inediti dell’intricata vicenda saranno resi
noti nel giro dei prossimi giorni
 Secondo fonti attendibili, saranno resi noti nel
giro dei prossimi giorni ulteriori risvolti inediti
sorprendenti dell’intricata vicenda
 *Fonti secondo attendibili ulteriori sorprendenti
risvolti inediti dell’intricata vicenda saranno resi
noti dei prossimi giorni nel giro
 Secondo fonti attendibili ulteriori sorprendenti
risvolti inediti dell’intricata vicenda saranno nel
giro dei prossimi giorni resi noti
 *Secondo fonti attendibili ulteriori sorprendenti
risvolti inediti nel giro dei prossimi giorni
dell’intricata vicenda saranno resi noti
Regole sintattiche: mutamenti di
forma, elementi di connessione
 ulteriori sorprendenti risvolti inediti
 la intricata vicenda
 risvolti… dell’intricata vicenda
 i prossimi giorni
 …nel giro dei prossimi giorni
 risvolti… saranno resi noti
Che cos’è la sintassi?
Insieme di regole relative alla
combinazione delle parole nelle frasi
 La sintassi è visibile dal fatto che…
 …ci sono sequenze di parole che non si
possono separare e altre che si separano più
facilmente
 …ci sono vincoli sull’ordine delle parole
 …ci sono parole che si modificano
reciprocamente o che “cambiano insieme”
Dai manuali:unità di analisi per
descrivere la sintassi
a.
b.
c.
d.
e.
f.
le parole sono collegate fra loro per formare organismi
di senso compiuto
gruppi di parole compongono i discorsi; la frase
composta di soggetto e predicato *box: sintagma*
la frase è composta da due elementi
frase, insieme di parole accostate nel rispetto delle
norme per esprimere un senso; una frase deve
contenere almeno due elementi
frase risultato della combinazione dei suoi elementi; le
parole si organizzano attorno a dei centri; si aggregano
in gruppi (detti sintagmi); i gruppi entrano in
relazione
frase composta da più elementi
Gruppi, cioè sintagmi
Gruppo di parole
legate da vincoli sintattici
…cioè dotato di:
 coesione interna
(ordine reciproco, non interrompibilità, valore
funzionale unitario…)
 autonomia verso l’esterno
(possibilità di ricorrere in isolamento,
possibilità di movimento, sostituibilità)
Descrivere la sintassi:
“gruppi” e “rapporti”
F
secondo fonti
attendibili
compl?
ulteriori
sorprendenti
risvolti inediti
soggetto
dell’intricata
vicenda
c.spec
saranno
resi noti
nel giro dei
prossimi
giorni
pred.vb.
c.tempo
Descrivere la sintassi:
“gruppi” e “rapporti”
F
F
F
SN
SP
secondo fonti
attendibili
compl?
SN
ulteriori
sorprendenti
risvolti inediti
soggetto
SP
dell’intricata
vicenda
c.spec
SV
SP
saranno
resi noti
nel giro dei
prossimi
giorni
pred.vb.
c.tempo
Sintagma o complemento?
 I criteri di etichettatura dei sintagmi e dei
complementi non sono equivalenti
 i primi dipendono da caratteristiche strutturali
(“come è fatto”), i secondi da criteri ibridi strutturali e
semantici (“che cosa significa”)
 La nozione di sintagma “copre” gruppi diversi
 consente di cogliere la regolarità strutturale della
sintassi
 La nozione di sintagma è ricorsiva e gerarchica
 consente di descrivere la “profondità” della struttura
sintattica
…ad esempio
 Mio figlio dovrebbe
proprio incontrare…
 un amico come te
 una persona che mi
dica come fare
 tua mamma
 qualcuno che ci
capisca qualcosa
 questo tuo collega
simpatico
 la portinaia del
palazzo di fronte
 il lettore tipico di
questo giornale
F
SN
SV
SV
SN
Rapporti: accordo nel SN
SN
Il nome assegna il
proprio genere e
numero agli altri
elementi del
sintagma nominale
NOME
la
intricata
vicenda
Rapporti: accordo fra SN e verbo
Il SN soggetto
assegna il proprio
genere, numero e
persona al verbo
F
SN
soggetto
ulteriori risvolti
SV
saranno resi noti
Rapporti: reggenze del verbo
F
Il verbo assegna
caso e preposizioni
ai sintagmi
dipendenti
SV
SN
ulteriori risvolti
SV
saranno comunicati
SP
al magistrato
Terzo.
Il complemento oggetto non è il
solo complemento obbligatorio e
i verbi non sono solo transitivi o
intransitivi
La sintassi delle parole:
verbi
 Napoleone
Napoleone
 Napoleone
Napoleone
spronò i soldati / *spronò ai soldati
parlò ai soldati / *parlò i soldati
partì per la Russia / *partì in Russia
andò in Russia / ≠ andò per la Russia
 Napoleone parlò / *Napoleone spronò
Napoleone partì / ??Napoleone andò
 Napoleone servì nell’esercito francese
Napoleone servì alla causa rivoluzionaria
La sintassi delle parole:
nomi e aggettivi
 Il Milan ha vinto e ciò mi preoccupa
La vittoria del Milan mi preoccupa
 Carlo si interessa di storia / alla storia /
*per la storia superficialmente
L’interesse di / *a Carlo per la / *della /
*alla storia è superficiale
 La storia è interessante per Carlo / *a Carlo
La linguistica è congeniale a / ?per Guido
Una nozione che collega
lessico e sintassi
Valenza = sintagma richiesto
da un elemento lessicale
 Alcuni elementi lessicali hanno una
struttura di valenze
 Il numero e la forma delle valenze sono
parte delle proprietà del lessema
 La funzione semantica delle diverse
valenze è parte delle proprietà del
lessema
Identificare le valenze
 sintagma obbligatorio  valenziale:
 Abito a Parigi / *Abito
 preposizione selezionata dal verbo
 valenziale:
 Parto per Parigi / per la Francia / per il
Massiccio Centrale / per la Costa Azzurra /
per il mare / per la montagna
 Ho conosciuto Carlo a Parigi / in Francia
/ sul Massiccio Centrale…
Identificare le valenze
 valore semantico attribuito dal verbo
 valenziale:
 La partenza di Gianni / del treno
 L’orologio di Giorgio / della torre di Londra;
Un orologio di valore / d’oro / del 1500
Descrivere le valenze: grafi
qualcuno
trivalente
parlare
di
qualcosa
qualcuno
bivalente
a
qualcuno
spronare
?
qualcuno
Descrivere le valenze: grafi
qualcuno
servire1
qualcosa
trivalente
a qualcuno /
qualcosa
bivalente
in qualcosa
bivalente
a
qualcuno
qualcuno /
qualcosa
qualcuno
servire2
servire3
Descrivere le valenze: matrici
Parlare
Arringare
Partire
Andare
Servire1
Servire2
(SNsogg;
(SNsogg;
(SNsogg;
(SNsogg;
(SNsogg;
(SNsogg;
SPa)
SNogg)
SPper)
SPa, in, su…)
SPin)
SPa)
Verbi transitivi e intransitivi e
schemi di valenza
 transitivo ≠ bivalente
 ci sono bivalenti intransitivi e transitivi non
bivalenti
 Proprietà dei verbi transitivi:
 hanno fra le valenze un SN accusativo
 hanno ausiliare avere
 consentono una ristrutturazione nella forma
passiva
 Non “verbi” transitivi e non, ma “schemi
valenziali” transitivi e non
Utilità didattica della descrizione
per valenze
 Per il lessico:
 evidenza la “grammatica delle parole”
 consente di descrivere in modo omogeneo varie
classi lessicali (verbi, nomi, aggettivi)
 Per la sintassi:
 sistematizza la distinzione tra complementi
obbligatori (=richiesti dal verbo) e non obbligatori
(=non richiesti dal verbo)
 elimina la necessità di “dare un nome” ad ogni
complemento per identificarlo
Utilità didattica della descrizione
per valenze
Per la competenza linguistica:
 usare le parole in modo semanticamente e
sintatticamente corretto
 “significato delle preposizioni” vs. “significato
delle valenze”
 in prospettiva interlinguistica, confrontare
schemi di valenze
 trasformare in modo corretto frasi in sintagmi e
viceversa
…
Terzo bis.
Prima di dargli un nome,
troviamogli un posto
Sintagmi valenziali:
soggetto
 Definizioni “semanticoinformative” dei manuali:
F
 agente (sempre?)
 argomento del discorso
(sempre?)
 Una definizione sintattica:
 SN
 ha col SV una relazione di
accordo di persona
 dipende direttamente dal
nodo frase (domina, regge
il SV)
 ha caso nominativo
SN
SV
Sintagmi valenziali:
complemento oggetto
 Definizioni “semanticoinformative” dei manuali:
 subisce l’azione
(sempre?)
 l’azione transita
sull’oggetto (che
significa?)
F
SV
SN
 Una definizione sintattica:
 SN dipendente dal SV
 ha caso accusativo
(pronomi clitici)
 con la forma passiva
diventa soggetto
SV
SN
Sintagmi valenziali:
complemento di termine
 Definizioni “semanticoinformative” dei
manuali:
 complemento su cui
termina l’azione (che
significa?)
F
SV
SN
 Una definizione
sintattica:
 SP dipendente dal SV
 ha caso dativo (pronomi
clitici)
 normalmente introdotto
da a, per
SV
SN
SP
Altri SP valenziali
 Ho aiutato Gianni in
matematica
 Napoleone partì per
S.Elena
 Ho rimandato
l’esame alla
prossima sessione
 Gianni rimanda gli
esami da una
sessione all’altra
 Il carico pesa due
tonnellate
 …
F
SV
SN
SV
SN
SP
SP non valenziali:
modificatori di SV
 Complementi di
modo, di mezzo…
 L’imputato protestò
con violenza
 Il cane divorò il
pasto avidamente
 Il ladro si è
intrufolato
nell’appartamento
con un bastone
F
SV
SN
SP
SV
SV
SN
SP
Sintagmi non valenziali:
modificatori di F
 Complementi di
causa, tempo,
luogo…
 Alle undici per la
nebbia si è
verificato un
terribile
incidente lungo
l’autostrada
F
SP
SP
F
SP
SN
SV
Sintagmi non valenziali:
modificatori di SN
 Complementi di
specificazione, di
materia…
 L’orologio di
Carlo / d’oro /
del Parlamento /
con le lancette
rosse / a molla
non funziona
F
SV
SN
SN
SP
…per riassumere
L’uso dei grafi ad albero e degli schemi
valenziali consente di…
 …isolare il livello sintattico
 …mostrare i rapporti di dipendenza
 …mostrare le regolarità formali a diversi livelli e
profondità (cfr. frase semplice e complessa)
… perciò dovrebbe essere un criterio
discriminante e preliminare per
l’etichettatura
Complemento di specificazione?
Parla sempre di politica
La lezione di economia è saltata
Il cappotto di Gianni è di cammello
Il cappotto di cammello è di Gianni
L’imputato gode di alte protezioni
Il giornale dispone di ampie coperture
finanziarie
Complemento di specificazione?
 Definizioni
“funzionali” dei
manuali:
 specifica (in
che senso?)
F
SV
SN
 Una definizione
sintattica:
 un SP retto da SN
di
 dipende da un
SN
SP
SV
SN
SP
SV
SP
Sintagmi valenziali
dipendenti da SN
 I sintagmi
argomentali di
un lessema
sono
dipendenti dal
sintagma del
lessema
stesso: cfr. “di
Carlo” e “per la
scuola”
rispetto a
“l’interesse”
SN
“L’interesse di Carlo per la
scuola è basso”
F
SN
SN
SV
SP
SP
Quarto.
Se sappiamo l’analisi logica
sappiamo l’analisi del periodo
Frase semplice e complessa
Frase complessa: una frase che
contiene al suo interno delle frasi
 La scuola…
Lavorare…
Il fatto di rientrare
tardi…
… è pesante
 Ho deciso…
…le vacanze
…di partire
…che è troppo tardi
F
F
SN
SV
SV
SN
F
Frasi valenziali
 Bisogna che tu partecipi
bisogna (Fsogg)
 Gli ho chiesto di partecipare
chiedere (SNsogg; SPa; Fdi)
 Mi aiuti a fare i compiti?
aiutare
(SNsogg, SNogg, Fa)
 L’ho convinto ad ascoltare i tuoi
suggerimenti
convincere (SNsogg, SNogg, Fa)
Frasi non valenziali
 …che modificano la frase:
 Prima di rispondere, ascoltami bene
 Gli ho risposto perché si tranquillizzasse
F
F
F
Frasi non valenziali
 …che modificano SN:
 Ti affido il gruppo che parte da Parigi
 La persona a cui siete affidati si chiama
Stefania
 La persona a cui rispondere si chiama
Stefania
SN
SN
F
“E’ vietato attraversare i binari
di corsa”
F
F
0
SV
SV
SV
V
V
SN
SP
SN
SN
SP
Esperimenti grammaticali: alcune
proposte applicative
Avverbio o preposizione?
 Avverbio: non
istituisce rapporti
di reggenza
SP
 Preposizione:
regge un SN
Prep
SN
Diverse classi di aggettivi
 Aggettivi qualificativi:
posizione
relativamente libera
rispetto al nome
Det
 Aggettivi
determinativi:
prenominali, in
distribuzione
complementare
rispetto all’articolo
SN
SN
N
Agg
SN
Det
SN
Complementi predicativi e
apposizioni
 Complemento
predicativo:
valenza del verbo
F
SN
SV
SV
 Apposizione:
dipendente da un
SN
SN
SN
SN
SN
SN
…devo insegnare tutto
questo?
Qualche riflessione conclusiva per
una didattica della sintassi
Obiettivi generali
 Riconoscere che il linguaggio umano
si organizza nel discorso in gruppi di
parole:
 riconoscere e identificare i gruppi e la
loro tipologia
 riconoscere e identificare i rapporti
reciproci fra gruppi e la loro tipologia
Contenuti di base
 Gruppi:
 Sintagma (nominale, preposizionale,
avverbiale, verbale)
 Frase (semplice e complessa; nucleare)
 Rapporti fra gruppi:
 Accordo e reggenza
 Valenza verbale; tipi specifici di sintagmi
valenziali e non (soggetto; c.oggetto; c.
indiretto…)
Prerequisiti?
 Frase
 Verbo?
 Valenza?
 Sintagma
 Accordo, reggenza?
 Valenza verbale
 Verbo
 Sintagma?
 Complementi
specifici
 Sintagma
 Valenza
Metodi
 Una didattica induttiva?
 …o una didattica sperimentale
 Un sillabo “a spirale”
 graduale
 che procede per approfondimenti
successivi